Internet, ”Privacy violata anche con le iniziali”
Confermata la condanna di secondo grado Lo ha stabilito la Cassazione. Il caso: un 32enne aprì una casella di posta elettronica con il nome puntato ed il numero di cellulare della vittima Roma – Basta il nome puntato per violare la privacy di qualcuno sul web . Lo sottolinea una sentenza della Cassazione che ha condannato a sei ... Continua a leggere »