Asfaltatura normale e drenante: caratteristiche e uso
L’asfalto è un conglomerato composto da una componente calcarea porosa e naturalmente impregnata di bitume.
La presenza di quest’ultimo componente nel conglomerato è dovuto al residuo lasciato dall’evaporazione del petrolio che precedentemente lo impregnava.
Insieme al catrame, il bitume e la pece di catrame, fanno parte della categoria dei materiali bituminosi.
La realizzazione degli strati superficiali della pavimentazione stradale, viene impropriamente indicato come “asfalto” il conglomerato bituminoso artificiale.
Per poter utilizzare l’asfalto, i pani d’asfalto (insieme di bitume purificato e farina d’asfalto) devono essere fusi in caldaie con l’aggiunta di altro bitume; poi si aggiungono sabbia e ghiaia di grossezza e quantità variabile secondo i lavori che si devono svolgere.
Quando la massa è bollente e semifluida, viene versata sulla zona da coprire, distesa e poi compressa con rullo.
Talvolta si dice che la strada viene incatramata ma ciò non è esatto: difatti il catrame è un liquido denso che si ottiene dalla distillazione del legno, lignite, ossa, carbon fossile, ecc., ed è usato a volte in sostituzione dell’asfalto ma non ne ha i requisiti.
L’ ”Asfalto normale” è ancora usato in Italia per le strade provinciali, comunali, secondarie e di montagna, mentre per le autostrade è stato quasi interamente sostituito, a partire dal 2002 dall’Asfalto Drenante
L’asfalto drenante
Il conglomerato viene modificato fisicamente, con una percentuale di polimeri che gli conferiscono una elevata stabilità e resistenza alla deformazione, allo sbalzo termico e un minore invecchiamento del legante.
Il polimero è una gomma stirolica (SBS) che può essere addittivata con piccole quantità di polverino di gomma derivato dal riciclo dei pneumatici ed anche da altri materiali di riciclo contenenti SBS. Tra questi ultimi si trovano alcuni tipi di adesivi di recupero, ma anche quanto estratto da pannolini e pannoloni che viene utilizzato per varie applicazioni dall’industria dei bitumi.
Nell’asfalto drenante invece di mettere ghiaia grande, ghiaia piccola e sabbia si mettono solo quella grande e la sabbia, lasciando così dei piccoli vuoti.
La pavimentazione è aperta, porosa, l’acqua piovana attraversa lo strato superficiale fino ad incontrare a 4-5 cm. di profondità, uno strato impermeabile che, grazie ad una piccola pendenza, drena via l’acqua.
L’asfalto tradizionale è chiuso e l’acqua rimane in superficie, sul drenante invece le ruote sono sempre all’asciutto.
Attenzione all’asfalto drenante.
Nei tratti dove è presente, l’asfalto drenante (praticamente su tutta la rete autostradale) migliora notevolmente la visibilità in caso di pioggia, eliminando le nubi di acqua che battono sui mezzi pesanti e offuscano la visibilità ma, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, non garantisce più aderenza.
In realtà l’aderenza è la stessa che si ha su un asfalto bagnato non drenante ed è molto inferiore rispetto a una condizione di asfalto asciutto.
Proprio per questo è importantissimo rispettare il limite di velocità in autostrada, che in caso di pioggia è sempre di 110 km/h (Salvo tratti indicati).
È proprio Autostrade per l’Italia a sottolineare questo aspetto tramite l’iniziativa “I 12 mesi della sicurezza stradale”
Come tutti i manti stradali l’asfalto drenante è un conglomerato composto da un bitume che lega ghiaia e sabbia, anche se il bitume è di tipo speciale, modificato per aumentarne l’elasticità.
Contrariamente a quanto si può pensare, in realtà, il miglioramento della visibilità in giornate piovose non corrisponde ad una maggiore aderenza rispetto a tratte coperte con asfalto non drenante, mantenendo di fatto inalterato lo spazio di frenata.
È di fondamentale importanza quindi, per la sicurezza di chi si mette al volante e dei suoi passeggeri, rispettare sempre i limiti imposti dalla legge in caso di pioggia, viaggiando in autostrada ad una velocità, come specificato sopra, non superiore ai 110 km/h
Da chiarire, poi, che sulle autostrade di montagna il gelo, i dislivelli, i viadotti e le gallerie rendono sconsigliabile l’uso dell’asfalto drenante in quanto l’acqua si accumulerebbe nei vuoti dell’asfalto, creando, nel periodo invernale, una superficie gelata maggiore ed estremamente pericolosa.
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