Abbiamo parlato nella nostra "Costruzione Casa" degli intonaci interni ed adesso affrontiamo quelli esterni, naturalmente composti da rinzaffo, arriccio e velo di intonaco a finire.
La casa è completamente ponteggiata con ponte fisso che abbiamo eseguito in un precedente articolo, e ci serviremo del medesimo per effettuare l’intonaco esterno.
Diamo una rinzaffata a tutte le facciate, con malta cementizia molto fluida, mescolata ad un primer (lattice) addidivo attaccante tipo P5 della KeraKoll ( I magazzini edili vendono questo lattice in fustini di plastica da lt. 4 e le dosi sono indicate sulla confezione).
Essendo le murature esterne di nuova costruzione e si presuppone costruite ben verticalmente, il rinzaffo potrà essere dato "a scorrere", cioè malta cementizia molto fluida, data con lo sparviere e la cazzuola a coprire gli incavi fra blocco e blocco, in maniera che tale rinzaffo sia di pochi mm.
Dopo il rinzaffo passeremo alle fasce, previa formazione dei punti fissi.
Detti punti o pasticche, dovranno essere realizzati tenendo conto dell’altezza delle facciate esterne e della lunghezza della riga di alluminio, che normalmente è di mt 2,60.
Quindi, non faremo solo due punti fissi in verticale, come abbiamo fatto internamente, ma bisognerà eseguirne almeno tre, in maniera che ogni coppia sia a distanza inferiore della lunghezza del regolo di alluminio.
Vi rimando al capitolo già fatto dei punti fissi e delle fasce.
Una volta eseguite le fasce, arricceremo con malta bastarda i riquadri compresi fra di esse, tirando la malta con il regolo di alluminio.
Gli angoli dell’edificio e gli spigoli delle finestre e della porta principale vanno eseguiti e rifiniti con la riga di alluminio seguendo attentamente quanto spiegato, nel capitolo specifico, per gli angoli interni
Quando l’arriccio è stato eseguito verrà data una mano di intonaco pronto, venduto in confezione di sacchetti da 25 Kg.
La piallettatura o frattazzatura dovrà essere eseguita con pialletto di spugna dura con movimento rotatorio della mano e spruzzando l’intonaco con acqua, servendosi della idonea pennellessa.
La gronda in aggetto, dovrà essere arricciata ed intonacata come un soffitto.
Segue ./. VAI ALL’ARTICOLO N° 31
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ciao amedeo, vorrei il tuo parere su come posso risolvere al meglio il mio problema. Voglio rifare l’intonaco esterno del mio vecchio cascinale (metà 800) i cui muri sono fatti con pietre, mattoni pieni (pochi) mattoni di terra cruda (molti) e in più in qualche parte di sono dei travi di cemento armato fatti di recente (anni 70). In tutto questa mistura di materiali di fondo, il vecchio intonaco è per gran parre staccato, suona a morto, e devo rifarlo. Segnalando che non ho particolari problemi di umidità di risalita. come mi consigli di procedere? Rinzaffo con malta bastarda e poi finitura con qualche materiale “moderno” tipo Kerakoll eco Granello? E la malta bastarda, (se va bene) in che percentuale di componenti? Aumento un po’ il cemento ? Grazie per le info.
Se è utile ti mando anche in allegato una foto via mail della facciata per vedere come è composta.
Grazie saluti Enzo G.
Per Enzo.
Potremmo consigliarti di togliere il vecchio intonaco e poi lavare le facciate e rifare un nuovo intonaco con malta cementizia; ma sarebbe una risposta semplicistica ed incompleta, in quanto occorre controllare lo stato di conservazione delle murature portanti.
Può darsi che si sgretolino, ed allora occorrerà una soluzione diversa, tipo l’uso di rete elettrosaldata.
In conclusione, ti consigliamo di far eseguire un accurato sopralluogo da un tecnico professionista della tua zona, il quale, all’occorrenza, ti farà anche la Direzione dei lavori.
Amedeu e c.