Coppi in cotto che si agganciano fra di loro offrendo la massima stabilità.

I  tetti in cotto sono tipici della nostra Penisola, ed i coppi in paticolare rappresentano la bellezza del nostro passato, in una storia che si perde nei secoli.

Gli antichi Romani li usavano nelle loro case, e da allora hannno sempre  rappresentato la copertura tipica dei nostri edifici.

Talvolta li montiamo uniti alle tegole piane e formano il tetto detto anche alla Toscana

Comunque, per coloro che montano tali coperture, esiste solo una problematica, che la si supera con diversi espedienti ma sempre di ripiego.

Tale fattore, chiamiamolo "negativo", è rappresentato dal fatto che, una volta messi in opera, i coppi tendono a scivolare verso il basso e chi ha la possibilità di montare su un tetto con questo tipo di copertura, deve perdere del tempo a rimetterli a posto, spingendoli nuovamente verso il colmo.

Negli antichi tetti, era solito porre un "pezzo" di coppo rotto nella loro parte bassa, in modo da impedirne lo scivolamento: tale espediente comportava la creazione di vuoti sotto di essi, che con il tempo si riempivano di nidi degli uccelli.

Questo tipo di copertura viene normalmente eseguito in  tetti con pendenza del 30/33% massimo, per cui per maggiori pendenze è conveniente trovare un altro tipo di copertura.

Normalmente si usa murare le prime tre file a malta di calce, poi si saltano 2 file, si mura ancora una fila e così via fino al colmo.

Altro sistema adoperato spesso, è rappresentato da  ganci metallici che collegano fra di loro due coppi posti sullo stesso allineamento.

Adesso vogliamo mostrarvi un prodotto realizzato dalle Industrie Cotto Pessagno S.pA. (TV) (www.cottopessagno.com) e denominato  "Coppofermo"

Come si può vedere dalla immagine soprastante, i coppi sono dotati di incastri, che permettono di agganciarsi,  facilitando la posa in opera e una ottima stabilità, senza doversi preoccupare di scivolamenti di parti del manto.

La loro forma consente la possibilità di usarli anche per pendenze maggiori.

Ogni 2 metri circa vanno fissati dei ganci rompitratta.

Ma vediamo la scheda tecnica di questo coppo in cotto.

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Sotto osserviamo, ingrandendo le immagini, i particolari degli incastri di cui sono dotati questi coppi

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Iniziando la loro posa in opera, la prima operazione da effettuarsi riguarda  la messa in opera del "parapassero", visibile nella pima immagine sottostante, e che va fissato sulla gronda del tetto.

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Effettuato questo primo intervento  si procede con la stesa dei coppi sopra la guaina bituminosa ardesiata.

Si tratta di proseguire con la stesa dei coppi, agganciandoli fra di loro; un lavoro veloce  e di estrema semplicità.

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Avremo la soddisfazione di vedere le nostre coperture realizzate come si deve, ad arte, stabili, sicure e belle da vedersi

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di
amedeu

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