Una membrana continua impermeabilizzante monocomponente multiuso resistente al ristagno dell’acqua

E’ il momento di conoscere, per coloro che ne necessitano e anche per altri che in futuro potranno averne necessità, di una membrana continua impermeabilizzante monocomponente multiuso, resistente al ristagno dell’acqua.

La sua dizione esatta sarebbe: colorata in emulsione acquosa una membrana continua impermeabilizzante monocomponente multiuso colorata in emulsione acquosa resistente al ristagno dell’acqua.

Si tratta di un prodotto denominato Icoper Multiuso della Soc. Icobit di 00143 Roma (RM).

Tale prodotto fa parte di altri che la Icoper  ha perfezionato nel tempo.

Campi di applicazione

Da utilizzarsi per l’impermeabilizzazione di coperture edili in genere, vecchi manti bituminosi, muri di fondazione, muri controterra, gronde, cornicioni, terrazze in calcestruzzo, camini, tettoie, pareti, facciate, coperture isolate con schiume poliuretaniche, fioriere e giardini pensili (versione antiradice icoper-ar).

Caratteristiche

Icoper è un formulato liquido monocomponente in emulsione acquosa, pronto all’uso, che applicato per uno spessore minimo di almeno 1 mm conferisce impermeabilità all’acqua ai supporti trattati.

Le proprietà del manto impermeabile realizzato con icoper sono:

– resistenza ai ristagni d’acqua anche in assenza di pendenza

– resistenza ai raggi UV: icoper può restare a vista

– resistenza alle aggressioni delle atmosfere industriali e marine

– la sua elasticità e la sua semplicità nel realizzare impermeabilizzazioni senza giunture e sovrapposizioni (tipiche delle guaine a rotoli) lo rendono adatto a qualsiasi geometria della

superficie da rivestire

– calpestabile per i normali interventi di manutenzione

Preparazione della superficie

Tutte le superfici sulle quali dovrà essere realizzato il rivestimento impermeabile dovranno essere pulite, asciutte, prive di  sporco, polvere, olii, grassi, additivi, disarmanti e comunque prive di qualsiasi materiale che possa svolgere azioni distaccanti.

Il supporto deve essere completamente asciutto poiché l’umidità in esso contenuta ed il vapore  che ne deriva per irraggiamento può provocare bolle e distacchi del rivestimento impermeabilizzante.

Dati tecnici

Solai – Tetti – Coperture – Lastre Fibrocemento (1)

Pulizia della superficie eliminando polvere, parti friabili non aderenti, oli disarmanti (in caso di idrolavaggio attendere la completa asciugatura della superficie): sulle opere non rifinite prevedere una rasatura.

Le superfici vanno pretrattate con icoper (versione multiuso) diluito con acqua: per ogni chilo aggiungere 1/2 litro di acqua.

La resa della miscela sarà di ca. 5 mq.

Manti Bituminosi (2)

Ripristino dei danneggiamenti localizzati (tagli e buchi), dei distacchi nei risvolti verticali e lungo le sormonte.

Controllo della funzionalità degli scarichi nei punti di deflusso dell’acqua e verifica dei dettagli di copertura.

Eseguire un’accurata pulizia asportando vernici protettive non in adesione; successivamente utilizzare icofiss, applicato  esclusivamente a rullo o pennello, con un consumo di 75 – 100 gr/mq o in presenza di guaina ardesiata pretrattare le superfici con icoper (versione multiuso) diluito con acqua: per ogni chilo aggiungere 1/2 litro di acqua.

La resa della miscela sarà di ca. 5 m².

Lamiere metalliche – Gronde (3)

Eseguire intervento di pulizia eliminando sporco, sedimenti, vernici in fase di distacco che potrebbero inibire l’adesione della membrana continua.

I punti di sovrapposizione dovranno essere trattati preventivamente.

Pretrattare con il fondo passivante icopox pm 102 per un consumo di 150 gr/mq.

Tetti in Legno – Gazebo (4)

Eseguire accurata pulizia eliminando polvere, parti incoerenti e  scaglie in fase di delaminazione. La superficie dev’essere coesa e dimensionalmente stabile: trattare con il fissativo a solvente icofiss il cui consumo è funzione del tipo di assorbimento del legno.

Su supporti già impregnati eseguire una appropriata  abrasivatura.

Nella fase di impermeabilizzazione prevedere l’utilizzo di icoarm tnt.

Indicazioni per l’applicazione

Dopo aver effettuato le attività previste nella “Preparazione della superficie” ed ottemperato alle prescrizioni riportate sopra, riguardanti lo specifico supporto da trattare, applicare due o più strati di icoper a rullo, pennello o airless, con un consumo totale non inferiore a 2,0 kg/mq.

Laddove il prodotto è soggetto a forti sollecitazioni meccaniche, prevedere l’utilizzo di armature di rinforzo della linea icoarm.

Per una distribuzione ottimale dei quantitativi si consiglia l’applicazione di strati di colore contrastanti.

Trattare con idonee tecniche i giunti presenti sul supporto: giunti di controllo e di isolamento vanno sigillati con icojoint MS.

La pulizia degli attrezzi va effettuata a prodotto fresco con acqua.

Consigli per l’applicazione

Applicare a temperature comprese tra i +5°C ed i +35°C • Evitare l’applicazione diretta su superfici umide o in presenza di controspinta di umidità o su massetti alleggeriti.

– Per applicazioni su supporti cementizi nuovi attendere la completa stagionatura degli stessi

– Non intervenire su supporti in cui siano presenti impermeabilizzazioni non a vista (sottomassetto, sottopavimento, ecc.): contattare l’ufficio tecnico della Icoper.

– Predisporre, ove necessario, esalatori di vapore.

– Eventuali giunti vanno trattati anticipatamente e separatamente dall’impermeabilizzazione

– Terminata l’applicazione, l’eventuale appiccicosità residua, può essere eliminata con spolvero di cemento.

– Proteggere icoper dall’azione di pioggia, nebbia, rugiada nella fase di essiccazione del prodotto.

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo.

Consultate l’elenco “Categorie” a destra, dove troverete dettagliati tutti i lavori per la costruzione e manutenzione di un edificio.

di
amedeu

2 commenti

  1. Circa l’articolo “una membrana continua impermeabilizzante monocomponente multiuso…..” denominata ICOPER, gradirei avere informazioni in merito. Poiché intendo costruire una tettoia interamente in legno, per proteggere il mio balcone dalla pioggia, mi è stato consigliato di stendere sul tetto di questa, direttamente sul legno, la membrana citata, dopo opportuno prymer. Dato che una volta montata la tettoia sarà non facile ristendere tale guaina, mi chiedo quanto tempo circa trascorrerà prima di avere la necessità di doverne stendere un’altra. Ciò in considerazione che trattasi di un appartamento sito in Puglia, dove più che la pioggia, mi preoccupa l’intenso soleggiamento nella stagione estiva. E se, stendere più di uno strato può essere utile ad allungare il tempo di durata. Ringrazio.

Inserisci un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.