Il calore immesso da una caldaia in un appartamento condominiale può essere pagato dall’utente finale, mediante lo studio e l’applicazione di una ripartizione più equa possibile.
Occorrono gli strumenti idonei per tale contabilizzazione, ed infine è necessario studiare la loro applicazione a secondo della costituzione dell’impianto termico condominiale.
Gli impianti tipo sono due, ed esattamente quello a distribuzione verticale e quello a distribuzione orizzontale.
Quindi occorre una applicazione corretta degli strumenti di contabilizzazione.
Ma vediamo più da vicino, ed in linea generale e comprensibile, i due impianti sopra citati .
Il primo è l’impianto termico a distribuzione Verticale
Come è possibile vedere dalla soprastante immagine, i caloriferi vengono serviti dalle colonne montanti che si dipartono dal locale caldaia.
In questo primo caso quali dovranno essere gli strumenti per la contabilizzazione del consumi ?
Seguendo l’immagine di cui sopra avremo più propriamente:
Un ripartitore che viene posto su ciascun calorifero e, opportunamente tarato, calcola il calore disperso
Un eventuale contatore idrico , qualora si voglia contabilizzare anche il consumo di acqua calda sanitaria .
Una centralina, comunemente messa nel vano scale e che raccolga i dati sui consumi di energia trasmessi dai ripartitori e dal contatore idrico e che calcola il consumo energetico dell’appartamento
La termoregolazione
Occorre una valvola termostatica su ciascun termosifone, che permetta d regolarne la temperature secondo le esigenze dell’utenza; oppure una valvola crono termostatica, che consenta anche di programmare le diverse temperature desiderate, a seconda delle ore della giornata
Il secondo è l’impianto a distribuzione orizzontale
Come è possibile vedere dalla immagine soprastante, dalle colonne montanti principali, si dipartono, in orizzontale, le tubazioni che servono i diversi termosifoni.
Per tale secondo tipo di impianto la contabilizzazione avviene direttamente appartamento per appartamento con un sistema più preciso.
ll metodo è più semplice del precedente, a meno che non si voglia effettuare una differenziazione di temperatura stanza per stanza.
Il calcolo avviene tramite un solo contatore di calore, posto a valle di tutti i caloriferi, dove si dirige I’acqua di ritorno.
Tale contatore, tramite un contatore volumetrico e due sonde termiche montate rispettivamente sul tubo di andata e su quello di ritorno dai radiatori, calcola I’energia termica utilizzata.
In questo caso, un solo cronotermostato, alloggio per alloggio, assicura la regolazione centralizzata della temperatura.
Aumentando le nostre esigenze e volendo, eventualmente, anche la termoregolazione stanza per stanza, caso non previsto immagine soprastante, ciascun calorifero avrà bisogno, come nell’ impianto a distribuzione verticale, di una valvola termostatica o crono termostatica.
Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo
SEGUITE ANCORA I NOSTRI ARTICOLI SULLA MURATURA MESSA IN PRATICA