Una nuova caldaia ibrida a zeolite che permette un risparmio fino al 50%
Si tratta di una caldaia, o meglio di un sistema ibrido integrato a zeolite ; una combinazione di "pietre bollenti", altrimenti note come zeoliti, unita alla ormai conosciuta e apprezzata tecnica della condensazione, e che permettono di ottenere un riscaldamento invernale con costi e risparmi veramente eccezionali.
Nel 1756 un mineralogista svedese, il barone Axel F. Cronstedt fece una scoperta interessante: alcuni minerali cominciano a bollire quando venivano riscaldati a sufficienza.
Chiamò queste sostanze zeoliti, dal greco "zeo" (bollire) e "lithos" (pietra).
Cosa è la zeolite
La zeolite è uno strano materiale; basta spruzzarci sopra un po’ d’acqua e immediatamente comincia a emanare calore.
Arriva fino a 80 gradi, per poi asciugarsi e tornare rapidamente allo stato di partenza, pronta a surriscaldarsi di nuovo.
Non per niente il suo nome significa "pietra che bolle".
Si comporta così per il modo in cui è fatta, perché ha al proprio interno minuscole cavità che intrappolano le particelle d’acqua e, frenandole, fanno sì che l’energia che le molecole possiedono si trasformi in calore.
Il sistema zeolite/acqua non necessita di manutenzione (la zeolite dura fino a 300 anni) ed è privo di sostanze inquinanti.
Ulteriori ricerche e il lavoro di sviluppo hanno confermato la zeolite come alternativa ecologica per una vasta gamma di applicazioni.
La zeolite sintetica
Studi successivi hanno permesso di creare la zeolite sintetica, meno bella, ma promette di mantenere intatto il suo straordinario potere per circa 300 anni, ed a un prezzo piuttosto ragionevole: un chilo di prodotto, dovrebbe aggirarsi intorno ai 70/ 100 euro.
La zeolite da sola, però, ancora non ce la fa a far funzionare un impianto di riscaldamento.
Quando viene bagnata emette calore, ma poi deve asciugarsi per potere ripetere la prestazione.
Però è chiaro che il suo ruolo in un ciclo di produzione come quello di una caldaia, è utile e strategico.
Sistema ibrido
Per cui, lo studio e la genialità hanno generato un sistema ibrido integrato a zeolite che di fatto è formto da: una pompa di calore a gas ad assorbimento che usa l’acqua come refrigerante e la zeolite come assorbente in un processo completamente eco-compatibile.
Al fine di conservare le risorse, ridurre le emissioni di CO2 e aumentare l’efficienza ancora di più durante il riscaldamento degli edifici, c’è bisogno di sviluppare nuovi processi nelle tecnologie del riscaldamento o sistemi ibridi che utilizzino fonti energetiche diverse.
Tra l’altro i vantaggi non sono piccoli, se si considera che se tutti gli impianti di riscaldamento di una città come Milano adottassero questo sistema, l’effetto sarebbe di 150.000 tonnellate di CO2 in meno all’anno o, detto in termini ancora più semplici, l’equivalente di 103 giorni all’anno con la città senza nemmeno un auto per le strade: un bel successo ecologico.
Uso della zeolite
L’idea di sfruttamento della zeolite
VIDEO 1
Vaillant è stata la prima azienda europea ad aver sviluppato il sistema ibrido denominato zeoTHERM, ottenendo un eccellente risultato dell’integrazione di differenti tecnologie, ed esattamente: una pompa di calore gas/zeolite, una caldaia a condensazione, un bollitore per acqua calda sanitaria e un sistema solare. zeoTHERM.
VIDEO 2
Rendimento energetico
Molte sono le ragioni a favore dell’utilizzo di zeoTHERM: un rendimento fino al 135%, maggior efficienza rispetto ai classici sistemi a condensazione; i componenti del sistema solare sono integrati.
Composizione dei sistemi
I sistemi zeoTHERM, con potenze da 10kW e 15kW, sono particolarmente indicati per abitazioni singole, in particolare quelle con sistemi di riscaldamento a pavimento e si compongono di:
– macchina zeolitica completa di caldaia a condensazione con termoregolazione incorporata anche per la gestione solare
– bollitore bivalente ad accumulo sanitario
– collettori solari
– stazione solare
– accessori di installazione idraulica (no tubazioni e vasi espansioni solari).
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