Blocchi da incastro per murature di sostegno a secco.
Si tratta di blocchi in calcestruzzo vibrocompresso per la costruzione, a secco, di murature di sostegno e che saranno in produzione a partire dal settembre 2015.
E’ un sistema estremamente duttile, che permette di realizzare murature con buone prestazioni, esteticamente gradevoli, durevoli nel tempo e con altezze che possono superare i 10 mt fuori terra.
Il blocco del quale parliamo è denominato Vertica VJ della Ferrari BK di Grezzana (VR) e presenta delle caratteristiche tecnico estetiche che lo rendono unico, sia per la semplicità di montaggio che per l’inserimento estetico in ogni ambiente esterno.
La “fuga virtuale”, di cui sono dotati la metà degli elementi, permette di ottenere l’aspetto di una muratura a “3 pezzi”.
Sono di facile realizzazione curve, angoli, diramazioni e terrazzamenti.
Tale blocco può essere utilizzato anche per opere stradali e grandi murature di contenimento: la sua velocità di posa in opera, l’immediata carrabilità della muratura e la solidità del sistema, grazie alla perfetta integrazione con le geogriglie di rinforzo, garantiscono risultati eccellenti ed economicamente vantaggiosi.
Gli elementi Vertica VJ sono dotati di uno speciale dente di ancoraggio che ne garantisce l’allineamento, l’inclinazione del paramento rispetto alla verticale, nonchè la connessione con le geogriglie di rinforzo.
E’ possibile realizzare murature a gravità con altezze fino ad 1.00 mt fuori terra senza la necessità di geogriglie di rinforzo..
La particolare finitura Stone Cut, brevettata a livello internazionale, permette di ottenere un particolare effetto splittato e anticato
Assonometria del montaggio dei blocchi
Il sistema murario si ottiene mediante la sovrapposizione sfalsata dei blocchi a secco e la contestuale interposizione delle geogriglie di rinforzo, opportunamente dimensionate, nel terreno di riempimento che viene steso e compattato a tergo dei blocchi.
All’interno delle cavità che si vengono a creare tra i blocchi (colonne) e per almeno 30cm a tergo degli stessi, deve essere riportata ghiaia frantumata di idonea granulometria al fine di migliorare la connessione tra i blocchi, di aumentare la massa superficiale della parete e per creare uno strato di drenaggio per la raccolta delle eventuali acque di scolo.
Il corso di fondazione deve appoggiare su uno strato di fondazione, composto da inerte di idonea granulometria o da calcestruzzo, posto ad una profondità tale da soddisfare le necessità progettuali e deve essere protetto dai fenomeni di erosione dovuti allo scorrimento superficiale delle acque.
Caratteristiche tecniche dei blocchi
Le geogriglie
Il terreno di riempimento, a tergo del muro, deve essere rinforzato mediante l’interposizione, ad interasse variabile, di geogriglie di rinforzo: la loro tipologia, la disposizione ai vari livelli dell’opera e la loro lunghezza saranno quelle indicate negli elaborati grafici di progetto.
Le geogriglie devono appoggiare direttamente sui blocchi e risultare arretrate, rispetto la faccia esterna del muro, per un massimo di 5cm.
Le geogriglie devono essere installate in modo che la direzione di massima resistenza a trazione sia perpendicolare al fronte del muro.
I teli di geogriglia, devono essere privi di tagli e discontinuità, lungo lo sviluppo in sezione, e devono sormontare tra loro per almeno 20 cm.
Le geogriglie devono garantire valori di connessione con i blocchi compresi tra 1.97 e 4.95 kN/m, determinati in presenza una pressione verticale pari a 5.04 kN/m.
La produzione della griglia di rinforzo deve essere effettuata da aziende operanti sotto regime di certificazione EN ISO 9001:2008.
La geogriglia deve essere marcata CE in conformità alla normativa europea: ogni rotolo deve avere almeno un’etichetta identificativa secondo la norma EN ISO 10320.
Alla base dello strato drenante in ghiaia, presente a tergo dei blocchi, deve essere posizionata una tubazione microforata di drenaggio al fine di raccogliere le eventuali acque di scolo.
Le acque raccolte devono essere collegate alla rete di raccolta acque bianche presente sul sito o, in alternativa, vanno creati degli scoli diretti, sul fronte della muratura, interrompendo la tubazione almeno ogni 10/12mt.
Sul penultimo corso della muratura deve essere posizionato uno strato di geotessile, di idonea grammatura, con funzione di separazione/filtrazione.
Il materiale inerte di riempimento, a tergo dei blocchi, deve possedere i requisiti geotecnici previsti in progetto e deve essere steso e compattato a strati di spessore massimo 20cm.
La compattazione del riempimento deve avvenire utilizzando mezzi meccanici idonei fino ad ottenere una densità di compattazione pari ad almeno il 95% di quella massima ottenibile in un prova di tipo Proctor (AASHTO modificata).
Copertine di rifinitura
La muratura può essere rifinita, nella sua parte superiore, mediante la posa in opera di elemento copertina avente dimensioni (10x45x30) cm ed un lato a vista splittato.
La copertina deve essere idoneamente fissata con adesivo speciale da esterni.
Caratteristiche tecniche delle geogriglie di rinforzo:
Geogriglia di rinforzo dei terreni realizzata in fibre di poliestere (PET) ad elevato modulo protette con rivestimento polimerico.
– Resistenza min. a trazione long./trasv.: da 35/20 kN/m a 110/20kN/m (EN ISO 10319)
– Deformazione long. massima alla tensione nominale: da 11% a 12.5% (EN ISO 10319)
– Resistenza long. caratteristica per creep a 114 anni: da 21kN/m a 66kN/m (EN ISO 13431)
– Deformazione totale a 114 anni al 50% della resistenza a trazione long.: ≤7.5% (EN ISO 13431)
– Deformazione per creep a 114 anni al 50% della resistenza a trazione long.: ≤1.5% (EN ISO 13431)
– Connessione geogriglia/blocco ad una pressione di 5.04 kN/m: da 1.97 a 4.95 kN/m Apertura maglia: 20x20mm
– Formato rotoli: larghezza 5.00mt / lunghezza 100-200mt.
Per avallare i valori di creep il produttore deve presentare una certificazione emessa da un istituto accreditato indipendente che riporti le curve isocrone del materiale fino alla durata di 114 anni (1.000.0000 ore).
Il produttore deve rilasciare una dichiarazione di conformità sul materiale fornito attestante le caratteristiche tecniche richieste, il nome dell’impresa appaltante e l’indirizzo del cantiere.
La produzione della griglia di rinforzo deve essere effettuata da aziende operanti sotto regime di certificazione EN ISO 9001:2008.
La geogriglia deve essere marcata CE in conformità alla normativa europea: ogni rotolo deve avere almeno un’etichetta identificativa secondo la norma EN ISO 10320
Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo