La messa a terra di un impianto fotovoltaico realizzato su un tetto a falde inclinate è un argomento da noi mai trattato e del quale vorremmo dare le indicazioni essenziali.
Un impianto fotovoltaico installato su un tetto a falde deve essere fornito di una messa a terra, sia per cioche riguarda il fattore sicurezza ma anche per il rispetto delle vigenti normative.
Ma vediamo adesso perché la messa a terra è importante:
Protezione dalle scariche elettriche
La messa a terra è essenziale per evitare il rischio di scosse elettriche in caso di guasti o malfunzionamenti del sistema fotovoltaico.
Essa garantisce che, in caso di cortocircuito o dispersione di corrente che la corrente venga dirottata in sicurezza verso terra, evitando danni a persone e cose.
Protezione dai fulmini
Se l’impianto è installato in una zona soggetta a fulmini o su edifici esposti, potrebbe essere richiesto un sistema di protezione contro i fulmini sessi.
Anche in questo caso, la messa a terra è fondamentale per evitare che le sovratensioni causate dai fulmini danneggino sia l’impianto che l’edificio.
Conformità alle normative
Le normative nazionali ed europee (come la CEI 64-8 e CEI 82-25 in Italia) richiedono che i pannelli e le strutture metalliche di sostegno siano adeguatamente collegati a terra.
Inoltre, anche gli inverter e altri componenti elettrici devono essere messi a terra per prevenire rischi elettrici.
Per cui la messa a terra è indispensabile per garantire la sicurezza dell’impianto fotovoltaico, prevenire danni da scariche elettriche e rispettare le normative tecniche di sicurezza.
Da cosa deve essere costituita la messa a terra
La messa a terra è un componente fondamentale dei sistemi elettrici, progettata per proteggere le persone e gli impianti elettrici dai pericoli derivanti da guasti elettrici, dispersioni o fulmini. Deve essere costituita da vari elementi essenziali per garantire la sicurezza e il corretto funzionamento del sistema. Ecco da cosa deve essere costituita:
1. Conduttore di terra
Materiale: Solitamente è fatto di rame, alluminio o acciaio zincato, materiali scelti per la loro ottima conducibilità elettrica e resistenza alla corrosione.
Funzione: Collega tutte le parti metalliche dell’impianto (ad esempio, i telai metallici degli apparecchi) con il dispersore di terra, permettendo la dispersione delle correnti verso il terreno in caso di guasti.

2. Dispersore di terra
Tipologie: Può essere costituito da un picchetto (detto anche palo o asta), una piastra metallica, oppure una rete di conduttori interrata. Il tipo più comune è l’asta di acciaio zincato o di rame infissa nel terreno.
Funzione: È la parte dell’impianto che viene fisicamente messa a contatto con il suolo.
La corrente di guasto viene dispersa nel terreno attraverso questo elemento.
3. Giunzioni e connessioni
Le connessioni tra il conduttore di terra e il dispersore devono essere sicure, durevoli e resistenti alla corrosione per garantire una buona conduzione nel tempo.
Si utilizzano morsetti o saldature apposite per unire i vari elementi del sistema di messa a terra.
4. Equipotenzialità
Le parti metalliche dell’impianto devono essere collegate tra loro tramite conduttori di equipotenzialità, in modo che abbiano tutte lo stesso potenziale elettrico.
Questo evita la formazione di differenze di potenziale pericolose tra gli elementi metallici e il terreno.
5. Impianto di protezione differenziale (salvavita)
Il dispositivo differenziale (interruttore salvavita) è parte integrante del sistema di messa a terra e interviene in caso di dispersioni di corrente verso terra, interrompendo l’alimentazione e prevenendo scosse elettriche.
6. Resistenza di terra (impedenza)
La resistenza della messa a terra dovrebbe essere il più bassa possibile per garantire una rapida dispersione della corrente. Idealmente, dovrebbe essere inferiore a 10 ohm, ma i requisiti specifici possono variare a seconda delle normative locali e del tipo di impianto.
Un sistema di messa a terra ben progettato riduce il rischio di shock elettrici, incendi e danni alle apparecchiature elettriche, proteggendo sia le persone che le proprietà.