Ottimi manufatti in laterizio prodotti da una fornace nostrana.
Vediamoli insieme:
– una vasta gamma di mattoni e blocchi, per realizzare sia tamponamenti che murature portanti a facciavista;
– in abbinamento listelli, rettangoli, quadri, per lavori di completamento, finitura e anche per rivestimenti di facciate, caratterizzati da bassi spessori e facilità di messa in opera per la precisione delle misure;
– lavorazioni speciali tipo a mano trafilato: per ottenere, grazie a fasi di lavorazione manuali, anche sul trafilato l’effetto estetico antichizzato sia come superficie che come colorazione volutamente non uniformi;
– altri pezzi realizzati sempre in trafilato per risolvere particolarità costruttive quali elementi modulari tipo grigliati con disegni anni sessanta, coprimuro con gocciolatoio
Questi laterizi provengono dalla fornace Smorlesi di Montecassiano (MC) che produce elementi in laterizio di prima qualità e associa il materiale a una descrizione dettagliata circa le caratteristiche e le modalità di impiego che di seguito riportiamo
Elementi a facciavista
Stoccaggio dei mattoni in cantiere:
non depositare i pacchi di mattoni direttamente a contatto con il terreno, evitando che umidità o sali dei terreno stesso risalgano al materiale.
Mescolatura dei mattoni:
la mescolatura dei mattoni durante la posa si ottiene prelevando i mattoni da più pacchi contemporaneamente e può aiutare il posatore ad evitare macchie di colore attenuando eventuali diversità dovute alla natura della materia prima, (Fa eccezione se una certa eterogeneità sia espressamente richiesta).
Bagnatura dei mattoni prima della posa:
i mattoni per natura possiedono una struttura porosa che assorbe l’acqua di impasto della malta, potendo portare alla ‘bruciatura" della malta, poiché le sottrae l’acqua necessaria per la presa idraulica, pregiudicandone le caratteristiche meccaniche: valutare, in base alla porosità del mattone, all’umidità e alla stagione, l’adeguata bagnatura.
Scelta della malta:
si possono utilizzare malte miscelate in cantiere o malte pronte specifiche per la facciavista, purchè con minore attitudine alla formazione di efflorescenze.
Esecuzione della muratura:
– la posa dei mattoni avviene attraverso le fasi di allettamento della malta sul corso sottostante, posa del mattone intestato con malta, scorrimento del mattone sul letto di malta così da realizzare il corretto riempimento del giunto verticale, assestamento del mattone con leggeri colpi della cazzuola, rimozione delle sbavature di malta rifluite esternamente al giunto.
-Posare i mattoni evitando di sporcarli eccessivamente per facilitare la fase finale del lavaggio senza pregiudicare la compattezza e la resistenza della malta di giunto.
– I giunti di letto ed i giunti verticali di malta devono risultare quanto più possibile regolari, predeterminando lo spessore, a meno di differenti indicazioni del progettista, normalmente compreso tra 4 e 10 mm secondo lo spessore del mattone (da 3 a 12 cm).
– E’ utile passare un ferro, tondino od angolare, per uniformare i giunti evitando degli errori.
La buona esecuzione dei giunti favorisce il corretto smaltimento dell’acqua piovana, una corretta tenuta delle murature a facciavista ed evitale le infiltrazioni di acqua.
– Proteggere le murature non ultimate evitando il dilavamento della malta
Pulizia della muratura:
– la pulizia è una fase necessaria sia per rimuovere eventuali imbrattature nella messa in opera o se si presentano efflorescenze di solfato o carbonato di calcio e deve essere effettuata quando i giunti sono sufficientemente induriti.
– E’ opportuno procedere alla pulizia dall’atto verso il basso utilizzando una soluzione con acqua e acido cloridrico (dal 10 al 25% circa a seconda di quanto è stato sporcato il mattone nella posa) che va applicata con una pennellessa. Si lascia agire qualche minuto poi si interviene risciacquando con acqua, sempre dall’alto con l’ausilio di un tubo e di una pennellessa pulita.
Il muro realizzato con i laterizi a facciavista della Smorlesi, una volta ultimato, non necessita di manutenzioni né di trattamenti, (non si consigliano trattamenti anche perché l’acqua che riuscisse ad infiltrarsi ad esempio da infissi mal sigillati, o da perdite di tubazioni interne, non potrebbe evaporare all’esterno).
SEGUE ./.
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