Triste ma occorre ricordarlo, anzi urlarlo, prima che lo strapotere delle case produttrici annientino gli sforzi fatti dal Governo per venire incontro ai cittadini volenterosi; siamo di nuovo all’aumento prezzi in edilizia; si ripetono gli abusi riscontrati all’entrata dell’euro 1 vale 1.
Era il primo gennaio 2002 e la vecchia lira venne sostituita dall’euro: momenti di euforia di fronte alla novità e speranza del cittadino di avere finalmente una moneta forte rispettata nel mondo intero.
Fummo dei poveri illusi! Chi scrive, si ricorda che la mattina del 2 gennaio 2002 si recò presso il bar a prendere il solito cappuccino con una brioche: fino al giorno primo aveva pagato 1.200 lire, per cui, essendo stato convertito l’euro in 1.936,27 lire si aspettava di pagare poco più di 50 centesimi.
In verità il barista gli chiese 1 euro e 20 centesimi. (Contro 1.200 lire antecedenti)
L’abuso del cambio uno ad uno
La cosa non finì lì, poiché dal primo gennaio 2002 vennero raddoppiati tutti i prezzi a partire da un semplice cappuccino e brioche fino ad un appartamento di civile abitazione.
Una casa che pochi giorni prima valeva 460 milioni, a partire da 2 gennaio, per acquistarla occorrevano 460 mila euro (1 vale1), in luogo dei 230/240 mila previsti.
Questo avvenne in tutti i processi produttivi italiani e ci ritrovammo un euro che valeva circa 1.000 lire in luogo della cifra contrattata in sede EU di 1936,27.
Mancanza di direttive dall’Alto e di controlli nel Paese
Chi doveva vigilare su tale conversione non lo fece, o per incapacità o per mancanza di direttive dall’Alto.
Sembra strano, ma in soli due giorni ci ritrovammo tutti più poveri.
Quanto sopra serve come pro memoria specie per le nuove generazioni che non ne ebbero colpa.
Superbonus – si ripete l’abuso e la speculazione
La situazione che sta avvenendo adesso con il Superbonus al 110%, che vola, è simile anche se non proprio uguale, a quella del gennaio 2002
La richiesta di lavori edili è aumentata a dismisura e ciò fa sì che i prezzi, soprattutto nel ramo edilizio, sono raddoppiati se non triplicati e tra l’altro è diventato difficile recuperare presso i magazzini edili i materiali occorrenti.
Colpa di chi?
La colpa? Viene attribuita a certi Stati canaglie e alla carenza di materie prime introvabili, per cui tutto, a detta delle case produttrici, obbligatoriamente (???) deve essere aumentato (Raddoppiato ecc)?
Anche questa volta la speculazione sta trionfando, si sta allargando a tutti i settori produttttivi, ed il solito cittadino rimane fesso e bastonato.
Ma insomma, di chi è veramente la colpa se tutto ciò avviene ?
Ipotesi di colpa
Semplice, di coloro che, in casa nostra, sono addetti al controllo ed alla levitazione dei prezzi, cioè del Governo che deve dare direttive chiare, nonchè dei numerosi controllori, che sono responsabili dei controlli, che invece non vengono effettuati.
Di chi è addetto a vigilare contro abusi palesi e che poi vengono scaricati su false motivazioni ; c’è però da obiettare che il superbonus 110% è unico in Italia, per cui non si può demandare ad altri la colpa di chi è essenzialmente responsabile, nel nostro Paese, della sorveglianza e della calmierazione prezzi.
Subito interventi mirati
A nostro modesto parere occorre un intervento immediato e fermo del Governo per riportare il tutto nei giusti binari, senza far deragliare di nuovo qualche vagone del treno Italia.
L’unica nostra speranza, inutile aggiungerlo, è Draghi!