Calcestruzzo rinforzato con fibre di vetro è l’argomento che vogliamo trattare in questo nostro altro articolo, dedicato all’edilizia in continua evoluzione.
Proseguiamo un articolo che è stato ben accolto dai nostri lettori, molti dei quali ci hanno richiesto notizie dettagliate anche su un altro prodotto di forza di quella società.
Si tratta di fibre di vetro, o meglio di fili tagliati di vetro (AR – Alcali Resistenti), utilizzati da decenni in tutto il mondo per il rinforzo di calcestruzzi e composti di prodotti a base di cemento.
Già avevamo accennato, ma in modo sintetico a tali fibre al termine di un nostro precedente articolo, adesso entriamo in merito alle caratteristiche di tale prodotto, risultato di una esperienza maturata dalla società Gavazzi spa Tessuti Tecnici
I fili tagliati di fibra di vetro, denominati Anti-CraK HD hanno delle caratteristiche, dovute allo studio ed alla continua evoluzione nel tempo, che ne garantisce l’uso e la prestazione sia nella realizzazione di elementi prefabbricati in cemento armato, ma anche in calcestruzzi per pavimentazioni (Civili ed industriali), malte cementizie, massetti autolivellanti ed intonaci.
L’utilizzo delle fibre di vetro Anti-Crak diventa importante nella realizzazione di quanto sopra, evitando quel processo fessurativo che si riscontra nei getti dei normali calcestruzzi.
Questo, appunto, grazie all’alta resistenza, risposta alla trazione ed al modulo elastico che ne consegue.
Inoltre, essendo la densità dei fili tagliati di vetro paragonabile a quella del calcestruzzo, si ottiene una rapida dispersione dello stesso durante il mescolamento, consentendo una ottima lavorabilità dell’impasto cementizio e riducendo drasticamente la formazione d’aria nello stesso
Le fibre di vetro tagliate Anti-Crak HD sono mono filamento e sono state sviluppate per soddisfare alti requisiti prestazionali, specialmente per prevenire la fessurazione da ritiro plastico.
E’ stato calcolato che in un chilogrammo fibre Anti-Crak HD vi sono oltre 200 milioni di filamenti,
L’alto modulo elastico (72 GPa) e il legame che si instaura all’interno della matrice cementizia rendono tale tipologia di fili, un rinforzo ideale per calcestruzzi e malte tecniche.
Poichè le caratteristiche di densità e peso specifico dei fili sono simili a quelli dei componenti utilizzati nel calcestruzzo, non viene riscontrano alcun problema di fluttuazione o affondamento, per qualsiasi aggregato cementizio venga realizzato, ed inoltre si riscontra una omogenea dispersione nell’impasto cementizio.
DATI TECNICI
Fessurazione da ritiro plastico
La resistenza alla fessurazione da ritiro plastico richiede un legame molto radicato alla matrice cementizia.
I fili HD avendo un legame molto radicato alla matrice cementizia risultano essere altamente efficaci ( normativa americana ASTM C 1579) e ciò grazie alla particolarità di essere composti da più di 200 milioni di filamenti per Kg (diametro di 14 um) .
Prodotto Anti-Crak HD dosato a 600 gr/mc
Nell’immagine sottostante vediamo la soluzione ideale per la fessurazione da ritiro plastico in condizioni ambientali e di stagionatura standard della pavimentazione previste dalla normativa applicata
Le fibre tagliate di vetro Anti-Crak HD vengono utilizzate positivamente per prevenire le fessurazioni da ritiro plastico in molte applicazioni edili quali pavimentazioni commerciali, industriali, residenziali (solette tradizionali o massetti autolivellanti) e piste ciclabili.
E’ possibile abbinare i fili HD a rinforzi strutturali tradizionali (rete fibra metallica o di vetro) oppure realizzare un impasto di varie tipologie con fili di vetro.
Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo
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Salve.
Sono un piccolo produttore di elementi in cemento e ghiaia: tipo, fioriere, fontane, ecc ecc. Sistema di procedura, impasto semi umido con una forte vibrazione, chiedo, posso sostituire l’armatura di ferro con la fibra di vetro? S’e si che misura usare? Grazie.
Per Antonio Luigi
Per manufatti tipo quelli che hai citato, riteniamo che possano essere eseguiti; comunque effettua una prova preventiva pratica.
Ci sembra tu abbia parlato essenzialmente di manufatti che una volta realizzati diventano amovibili.
Altra cosa è, invece, se ritieni di usare tale metodologia per strutture soggette a sollecitazioni di pressione o flessione.
In questi casi ti consigliamo di sentire un ingegnere professionista della tua zona.
Amedeu e c.