Elementi decorativi della nostra casa si trovano spesso in cattivo stato di manutenzione per cui è necessario intervenire prima che si deteriorino del tutto: stiamo parlando delle cornici e marcapiani interni ed esterni da ricostruire fedelmente, possibilmente con il sistema del Fai da Te.
A tale proposito abbiamo già eseguito in passato alcuni articoli in merito a tale sistema, ed oggi vorremmo poter parlare della costruzione del “modine”, che è quell’attrezzo indispensabile per restaurare la sagoma di tutti quanti i fregi, siano essi cornici o marcapiani.
Le cornici a soffitto, per esempio, sono elementi decorativi che corrono lungo il perimetro dei locali nell’angolo tra pareti e soffitto, spesso sono danneggiate dagli assestamenti della casa verificatisi nel corso del tempo.
Le crepe visibili si possono riparare facilmente con malta, gesso o stucco, a secondo della loro collocazione, mentre risulta estremamente difficoltoso restaurare tratti interi, riportando in essere il profilo del fregio, che può essere semplice, ma anche molto elaborato.
Riparazioni sul posto con idoneo “Modine”
Il “modine” è un attrezzo costruito da più elementi che ha la funzione, strusciandolo su un listello guida di ricostruire esattamente il profilo mancante del fregio stesso.
Oppure può essere usato per costruire ex novo un’intera linea di cornice, riquadro o marcapiano che sia.
Costruzione dei Modini
Prima di tutto si inchioda temporaneamente alla parete il listello di guida, dopo averlo posizionato contro il bordo inferiore della cornice (1) e a cavallo della sezione mancante.
Si realizza poi il modello del profilo della cornice, listello compreso (2).
Lo si fa utilizzando il sistema indicato nel nostro precedente articolo; si “prende” la forma del profilo, poi la si riporta su una lastra rigida di alluminio o di laminato plastico.
In caso di difficoltà dovute alla eccessiva elaborazione del profilo da ricostruire, si può effettuare un leggero calco in gesso dell’attuale profilo ancora in buono stato; facendo attenzione che tale calco rimanga poi attaccato ad una tavola movibile, in maniera da poterla usare per disegnare il profilo che ci serve sulla lastra di alluminio o di plastica.
Quindi si taglia il profilo con il seghetto per metalli con lama rotonda e si rifinisce con lime sagomate, controllandone regolarmente l’esattezza contro una parte sana del fregio.
Si fissa la lastra alla tavola di sostegno con adesivo a contatto e viti, poi si taglia la tavola nella stessa forma ma con il bordo sagomato tagliato a 45° circa verso l’interno della lastra.
Si avvita poi al modello la tavola di base, a bordi diritti, in modo che tocchi appena la parete quando il modello è in posizione; si controlli che il modello sia perpendicolare al bordo della tavola di base.
Per rendere rigido il tutto si avvita un rinforzo triangolare al bordo posteriore del modello e tavola di base. Infine si fissa il listello di riscontro alla tavola di base con viti ai lati del modello in modo che sia a filo del bordo sagomato.
Quando si usa il modello la faccia del listello di riscontro deve scorrere lungo quella del listello di guida (3).
Si eliminano i materiali staccati e si inumidisce l’area da restaurare.
Si confeziona il gesso per modelli a consistenza cremosa, per le cornici interne, e lo si stende sull’area danneggiata mentre per i marcapiani e i contorni delle finestre si può usare una malta alleggerita, tipo il Lecamix Facile della Leca, che ha un peso specifico molto più basso di una comune malta cementizia.
Si raggiunge lo spessore necessario gradualmente con strati successivi di gesso o malta e si fa scorrere il modello lungo il listello di guida sagomando il profilo mentre il gesso o la malta stanno indurendo.
Per rinforzare il gesso nelle sezioni più spesse si possono inserire reti tipo porta intonaco Pavitec oppure filacce di iuta.
Per le cornici a soffitto si deve seguire il sottostante sistema