Visualizzazione dei passaggi per la realizzazione di un cappotto termico interno in XPS in casa abitata, con sistema Fai da Te.
– La trasmissione termica è il trasferimento di calore da un corpo più caldo a uno più freddo.
Il trasferimento del calore può avvenire in tre modi diversi: conduzione, convezione e irraggiamento
– La coibentazione consiste nell’evitare la trasmissione termica e si basa sul principio dell’intrappolamento dell’aria per ridurre il trasferimento di calore mediante convezione e conduzione.
– La conducibilità termica (λ) è la capacità di un materiale di condurre il calore.
Quanto più il valore di λ è basso , tanto migliore è il potere coibente del materiale
– La resistenza termica (valore di R) è la capacità di un materiale di opporsi al passaggio di calore attraverso di esso.
È in correlazione con lo spessore e il valore di lambda.
Quanto più il valore di R è alto , tanto migliore è la coibentazione.
– Trasmittanza termica (valore di U): la quantità di calore che attraversa una componente di un edificio (ad esempio una parete esterna) a causa della differenza di temperatura tra i due estremi di tale componente.
È in correlazione con il valore di R.
Quanto più il valore di U è basso, tanto migliore è l’isolamento
– Ponti termici: si creano quando un elemento strutturale correttamente isolato (es. parete perimetrale) viene in contatto con un elemento avente scarse capacità isolanti (es. pilastro), consentendo la dispersione di calore attraverso il “ponte”.
La coibentazione è il modo più efficace per prevenire la formazione di ponti termici.
Principi dell’isolamento.
Gli edifici assorbono il 40% del fabbisogno energetico totale europeo.
Nel quadro di riferimento dell’attuale legislazione europea, vi sono diverse possibili opzioni per migliorare l’efficienza energetica complessiva negli edifici (Direttiva sul rendimento energetico negli edifici).
Ricerche indipendenti dimostrano che la coibentazione è la soluzione più efficace dal punto di vista economico per migliorare l’efficienza energetica negli edifici.
Un ottimo materiale per la coibentazione delle nostre costruzioni è l’XPS o polistirene espanso estruso.
L’XPS, o il polistirene estruso ha una reputazione ben consolidata di affidabilità e alta resistenza a lungo termine agli elementi naturali – intemperie, acqua, freddo, calore e pressione.
Descrizione del prodotto XPS
– La norma europea EN13164 è applicabile al polistirene estruso destinato a essere utilizzato per la coibentazione negli edifici.
L’XPS è una plastica cellulare:
– Esso contiene milioni di celle chiuse al cui interno è intrappolata l’aria, per cui viene impedita la trasmissione termica.
L’XPS viene prodotto per estrusione:
– Il processo di estrusione provoca la fusione della plastica mediante l’azione combinata di temperatura e pressione.
– Il liquido pressurizzato a questo punto viene iniettato nel fluido così ottenuto.
– Quando la miscela plastica-gas esce a normale pressione atmosferica, il gas passa dallo stato di liquido a quello di vapore, formando così la schiuma per espansione.
L’XPS è un prodotto straordinariamente valido.
Nessun materiale isolante è paragonabile all’XPS per quanto riguarda le caratteristiche fisiche.
L’XPS è un materiale isolante con una combinazione esclusiva di alto isolamento termico, eccezionale resistenza alla compressione, eccellente resistenza all’acqua e ai cicli di gelo-disgelo, e facilità d’installazione.
In questo articolo abbiamo adoperato l’XPS di URSA, che è il prodotto ideale per applicazioni tecnicamente impegnative quali le pareti perimetrali (fondamenta) e i tetti rovesci piani.
Caratteristiche dell’XPS
– Ottimo isolamento termico
– Altissima resistenza alla penetrazione di umidità
– Bassa permeabilità al vapore acqueo
– Altissima resistenza ai cicli di gelo-disgelo
– Altissima resistenza alla compressione
– Notevole facilità d’uso e di installazione
– Comprovate prestazioni a lungo termine
– Resistente alla muffa e alla corrosione
La resistenza alla compressione (anche detta: resistenza allo sforzo di compressione) indica la capacità dell’XPS di resistere a carichi a breve termine con il 10% di deformazione
– Per “deformazione” s’intende la riduzione di spessore del Prodotto
L’URSA XPS ha una resistenza alla compressione che consente di sostenere facilmente diverse tonnellate/mq di pressione verso il basso.
L’XPS ha un comportamento elastico sulle superfici irregolari o disomogenee.
Esso non ha la tendenza alla frattura fragile.
Pertanto i carichi locali vengono assorbiti tramite deformazioni locali.
Resistenza all’acqua: un fattore critico per quanto riguarda le prestazioni a lungo termine è la capacità di un materiale isolante di resistere alla penetrazione dell’umidità.
La struttura a celle chiuse e l’assenza di cavità nell’XPS aiutano la schiuma a resistere alla penetrazione dell’umidità molto meglio rispetto a ogni altro tipo di materiale isolante.
Con il suo assorbimento d’acqua inferiore allo 0,7%, l’XPS ha il migliore valore fra i materiali isolanti utilizzati comunemente.
– L’XPS possiede migliori caratteristiche in termini di resistenza alla compressione, cicli di gelo/disgelo, abbinate a elevate prestazioni termiche.
– Per le applicazioni impegnative dal punto di vista tecnico, quali quelle perimetrali e i tetti rovesci, l’XPS è la soluzione ideale e presenta un eccellente rapporto prezzo/prestazioni
– L’URSA XPS è ignifugo e le sue proprietà di protezione/ prevenzione contro gli incendi sono conformi a tutte le norme e tutti i regolamenti applicabili.
Ma veniamo alla pratica di realizzazione della coibentazione termica interna di cui abbiamo teoricamente parlato sopra.
Stoiamo parlando di una coibentazione interna eseguita nel periodo invernale, con il sistema del Fai da te, lavorando, logicamente in un vano per volta.
Si raccomanda di spostare o coprire i mobili, e comunque al termine della giornata lavorativa pulire accuratamente gli stessi e i pavimenti con uno straccio leggermente bagnato.
Realizzazione della Coibentazione interna
Di seguito vi mostriamo la realizzazione di un cappotto interno in XPS da mm 20.
Tale cappotto interno è costituito in sequenza da:
Collante Rasante Weber.Therm AP 50 Start.
Pannello della URSA da mm 20 in XPS
Tasselli in plastica della Weberda cm 8,5
Rasante Weber therm AP50 S tart
Rete porta intonaco Bianca
Seconda mano di rasante Weber Therm AP50 start
(All’occorrenza si può applicare una terza mano).
Intonachino pronto tipo IG 21
Di seguito seguiamo la procedura di realizzazione con il sistema del Fai da Te, in alloggio abitato e nel periodo invernale (Lavorando in un vano per volta).
Stesa del collante
Applicazione pannelli
La colla al muro la si applica stendendola con il lato liscio della cazzuola americana, dopo di che la si ripassa con il lato zigrinato, tracciando le righe : serviranno a meglio accogliere il pannello e battendolo con il palmo della mano a farlo aderire alla colla stessa.
Bloccaggio con tasselli
La rondella del tassello, talvolta fa spessore sopra il pannello, per cui necessita batterla con decisione con una mazzetta, in maniera che l’estradosso del tassello coincida con la superficie a vista del pannello.
Stesa della rasatura e attacco ai pannelli della rete da intonaco
Rete e rasatura di tutta la superficie pannellata
Adoparando la cazzuola americana si liscia la rete sopra il collante rasante Weber Therm o similare, in maniera che la rete venga affogata nel collante stesso.
Le rasature, normalmente possono essere una o due; nel nostro caso vediam la prima rasatura.
Inoltre, a maggior chiarimento per i nostri lettori inseriamo nell’articolo due video di Youtube, relativi alla costruzione del cappotto interno e alla messa in opera dei tasselli di bloccaggio dei pannelli.
N°1)
N° 2)
Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo
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