Vogliamo parlare in questo articolo, ancora una volta del cappotto termico, che è diventata una primaria aspirazione per i proprietari di case, in quanto, alla base di un risparmio energetico, c’è senza alcun dubbio, una ottima coibentazione termica dell’edificio.
Qualsiasi intervento d’isolamento per essere efficace deve essere correttamente dimensionato e tanto vale per il cappotto termico, e specialmente per il pannello isolante, che il tecnico professionista deve calcolare nello spessore, in base a vari fattori
Le nuove costruzioni devono essere edificate nel rispetto della normativa vigente attenendosi a parametri geografici che tengono conto della zona climatica (A,B,C,D,E,F) in cui è inserito il comune dove sorgerà l’edificio. Analogamente, non e praticabile l’adeguamento energetico di un edificio esistente senza il contributo da parte di un termotecnico che, avvalendosi di software appropriati dimensionerà il sistema a cappotto, seguendo le esigenze del committente (prodotti naturali, economicità ecc.), ma rispettando i valori di trasmittanza termica imposti dalla normativa.
Riferendosi a quanto sopra, vogliamo parlarvi, in questo articolo, dei sistemi della Mapei SpA, ditta di primaria importanza, non solo in Italia, ma a livello internazionale.
I sistemi Mapei sono studiati accuratamente e si possono usare nelle diverse combinazioni che si presentano durante la scelta del materiale necessario per realizzare tali opere.
E’ indispensabile precisare che il sottofondo di un cappotto termico deve essere sano ed asciutto, onde impedire, nel tempo, che i pannelli isolanti si stacchino, oppure che l’umidità di risalita possa creare una situazione di ristagno dell’umido, a causa dei pannelli che ne possono impedire una corretta evaporazione.
Parliamo adesso del cappotto termico comune, cioè quello destinato all‘ Isolamento dall’esterno
Isolando le pareti dall’esterno (appunto, isolamento termico a cappotto) si ottiene l’eliminazione di tutti i punti freddi e aumenta la capacita di accumulo termico dell’edificio. I muri si scaldano, accumulano calore e poi lo restituiscono all’ambiente.
Questo fa si che l’impianto possa funzionare un minor numero di ore complessive, con un risparmio di combustibile e una riduzione delle emissioni inquinanti.
Un sicuro vantaggio dell’isolamento a cappotto è l’eliminazione totale definitiva dei ponti termici, cioè di quei punti critici (perimetro dei serramenti, angoli, pilastri inseriti nella muratura ecc..) dove è più facile che si verifichino fenomeni di formazione di muffe e di macchie.
L’isolamento termico a cappotto, inoltre, viene realizzato senza disturbare eccessivamente gli abitanti dello stabile e non è necessario che i locali siano vuoti (si lavora solo all’esterno), posizionando l’isolante solo sull’esterno dell’edificio.
E’ ideale quando siano necessari lavori di ristrutturazione delle facciate, poichè ponendo in quiete termica la struttura evita gli stress fisici ed impedisce la formazione di nuove fessure.
Vediamo la stratigrafia del cappotto termico della Mapei
Il pannello isolante:
La scelta della tipologia e dello spessore della lastra isolante è di competenza del tecnico che si occupa del dimensionamento del sistema, attraverso calcoli che tengono conto della tipologia dell’edificio (nuovo, esistente), della stratigrafia delle pareti, della sua struttura portante (cls, mattoni, poroton, pietre ecc.), della località dove è situato, e delle normative vigenti.
I Pannelli isolanti dei sistemi MAPEI
MAPETHERM XPS
Il sistema MAPETHERM XPS utilizza un pannello isolante in polistirene espanso estruso senza pelle, con superficie ruvida per favorire l’adesione del collante. E’ caratterizzato dal basso assorbimento di acqua, buona resistenza alla compressione e ottime prestazioni isolanti
MAPETHERM EPS
Il sistema MAPETHERM EPS utilizza un pannello isolante in polistirene espanso sinterizzato, caratterizzato da economicità, facilita applicativa e ottime prestazioni isolanti.
MAPETHERM M.WOOL
Il sistema MAPETHERM M.WOOL utilizza un pannello isolante in lana minerale, trattato con legante termoindurente, ad elevata idrorepellenza.
E’ caratterizzato da ottima resistenza al fuoco, altissima permeabilità al vapore e ottimo abbattimento acustico
MAPETHERM CORK
Il sistema MAPETHERM CORK utilizza un pannello isolante in sughero bruno espanso, naturale, privo di collanti chimici. E’ caratterizzato da ottima permeabilità al vapore e ottima stabilita all’invecchiamento. Di materia prima rigenerabile ed ecosostenibile
Inoltre, la Mapei offre una vasta gamma di altri prodotti applicabili.
MAPETHERM NET (Rete di armatura in fibra di vetro)
La rasatura armata verrà effettuata utilizzando una rete in fibra di vetro trattata con uno speciale appretto che conferisce resistenza agli alcali e promuove l’adesione del prodotto, migliorando inoltre la resistenza agli sbalzi termici e all’abrasione del sistema
SILEXCOLOR PRIMER
La preparazione del supporto verrà effettuata con un fondo a base di silicato di potassio modificato in soluzione acquosa, (tipo SILEXCOLOR PRIMER della MAPEI S.p.A.), da utilizzare per uniformare l’assorbimento del supporto prima dell’applicazione della finitura
MALECH
La preparazione del supporto verrà effettuata con un fondo fissativo a base di resine acriliche micronizzate in dispersione acquosa ad alta penetrazione per supporti nuovi ben stagionati o vecchi, purchè non particolarmente assorbenti
QUARZOLITE BASE COAT
La preparazione di intonaci nuovi ben stagionati, vecchi intonaci purchè non particolarmente degradati e sfarinanti, vecchie pitture anche se debolmente sfarinanti, sistemi d’isolamento termico a cappotto, verrà eseguita con un fondo riempitivo uniformante e colorato a base di resine acriliche in dispersione acquosa , quarzo microgranulare e cariche selezionate
FINITURA
SILEXCOLOR TONACHINO
Esecuzione di rivestimento minerale monocomponente in pasta a base di silicato di potassio modificato, cariche selezionate e pigmenti resistenti alla luce in spessore di circa 1 mm da applicare in uno o più strati previa applicazione del relativo primer.
SILEXCOLOR PITTURA
Pitturazione di intonaci, intonaci deumidificanti, e superfici cementizie in genere, mediante applicazione di pittura a base di silicato di potassio modificato in dispersione acquosa ad alta traspirabilità
SILANCOLOR TONACHINO
Rivestimento di intonaci, intonaci deumidificanti, superfici cementizie in genere, rivestimento di vecchie pitture, mediante applicazione di rivestimento in pasta a base di resina siliconica in dispersione acquosa, ad alta traspirabiità e idrorepellenza
SILANCOLOR PITTURA
Pitturazione di intonaci, intonaci deumidificanti, e superfici cementizie in genere, riverniciatura su vecchie pitture, mediante applicazione di pittura a base di resina siliconica in dispersione acquosa ad alta traspirabilità e idrorepellenza
QUARZOLITE TONACHINO
Rivestimento di intonaci, intonaci verniciati o superfici cementizie in genere anche già verniciate, mediante applicazione di rivestimento in pasta a base di resine acriliche in dispersione acquosa, pigmenti e cariche selezionate
QUARZOLITE PITTURA
Verniciatura di intonaci, intonaci verniciati o superfici cementizie in genere anche già verniciate, mediante applicazione di una pittura a base di resine acriliche in dispersione acquosa, quarzo microgranulare, pigmenti e cariche selezionate
Ma vediamo, con alcune immagini, la metodologia di costruzione del cappotto termico tipo Mapei:
Nelle immagini sottostanti, la preparazione ed il fissaggio dei profili di partenza (devono essere perfettamente orizzontali) dei pannelli.
Sotto ancora vediamo la distribuzione omogenea dell’adesivo sul retro del pannello, la disposizione dei pannelli stessi, con la distribuzione punti a cordolo sul rovescio del pannello.
Poi la battitura del pannello per fare aderire bene l’adesivo, la realizzazione dei fori e l’inserimento dei tasselli: nell’immagine a destra, invece, la distribuzione dei fori sui pannelli.
Ancora, la prima mano di rasatura e la messa in opera della rete di armatura in fibra di vetro
Quindi, per finire, l’applicazione dell’intonachino (tonachino) di finitura.
Di seguito vediamo tutti i prodotti della Mapei dedicati a questa particolare lavorazione.
Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo
SEGUITE ANCORA I NOSTRI ARTICOLI SULLA MURATURA MESSA IN PRATICA
c’è la possibilità di trovare materiale MAPEI in germania nelle zone limitrofe a Francoforte?
Per Mirco.
Entra nel sito della Mapei e vedi dove sono i loro concessionari in Germania.
Altrimenti cerca un prodotto similare.
Amedeu e c.
BUON GIORNO , NON ESSENDO UN ESPERTO NEL SETTORE DI CAPPOTTI TERMICI AVREI BISOGNO DI ALCUNI
CHIARIMENTI.
NELLA MIA ABITAZIONE CON CAPPOTTO TERMICO L’INSTALLATORE CHE MI HA FORNITO GLI INFISSI MI HA
MONTATO I FERMA PERSIANE , DOPO ALCUNI MESI MI SONO ACCORTO CHE I FERMI INIZIANO A MUOVERSI .
DOPO VARIE TELEFONATE ALL’ INSTALLATORE CONTINUA A DIRMI CHE BASTA METTERE UN PO’ DI CHIMICO,
NON CONVINTO NE HO SMONTATO UNO VERIFICANDO CHE LA VITE ARRIVA NEL MURO , MA PER FERMARE IL
TASSELLO NEL MURO A FATTO UN FORO NEL CAPPOTTO PIU’ GROSSO DELLA VITE ED E’ PROPIO PER QUESTO
CHE SI MUOVE .
IN PIU’ HA MESSO UNA VITE SOTTO FORANDO DI NUOVO IL CAPPOTTO INSTALLANDO UN TASSELLO DI UNA
LUNGHEZZA MINORE DELLO SPESSORE DEL CAPPOTTO FERMANDOLO CON IL CHIMICO IMBRATTANDO
INTORNO.
NON MI SEMBRA QUESTO IL MODO GIUSTO PER MONTARE DEI FERMA PERSIANE , SE SI SONO ALLENTATI DOPO
SOLO TRE MESI COME SARANNO TRA UN ANNO ?
VI PREGO DI DARMI ALCUNI CHIARIMENTI E SOPRATTUTTO DEI CONSIGLI VALIDI SU COSA FARE , E SE QUESTI
FERMI NON VANNO BENE QUALI DEVO UTILIZZARE .
GRAZIE MILLE E SCUSATE PER IL DISTURBO , GABRIELE
Per Gabriele.
Un lavoro va sempre visto e dipende da che tipo di cappotto termico hai usato; comunque in base alle tue indicazioni possiamo aggiungere che il tassello deve entrare completamente nel muro per poter bloccare il ferma persiane.
Il ferma persiane deve essere lungo e compatto, in maniera che, una volta inserito e avvitato nel tassello, non abbia alcun gioco di movimento.
Affinchè l’acqua non entri, poi, deve essere ben sigillato lateralmente con una idonea pasta elastica siliconica
Sta a che lo mette in opera curare tutte questi accorgimenti, e verificarlo a lavoro ultimato.
Ti conviene richiamare la ditta per fargli ricontrollare tutti i ferma persiane.
Amedeu e c.
salve, ho acquistato una casa singola costruita circa vent’anni fa.Prima di abitarla volevo fare il cappotto esterno da 10 cm. il mio problema sono i serramenti esterni, infatti la casa ha gli scuri il legno okumè in ottimo stato per cui non vorrei buttarli ma avendo l’ apertura “alla padovana”, con l’aumento dovuto al cappotto, non si aprono. Volevo saoere se e come si possono recuperare. Premetto che non posso usufruire delle detrazioni fiscali e non vorrei sobbarcarmi una spesa un piu’ per cambiarli. grazie
Per Ernesta.
Devi fare eseguire un sopralluogo da un falegname di tua conoscenza per controllare se è possibile allungare gli arpioni degli scuri di almeno 10 cm, in maniera che si aprano totalmente sopra il filo esterno del cappotto termico.
Amedeu e c.