Per motivi di maggiore comprensione dei nostri lettori, circa l’articolo che segue, citiamo quanto contenuto nella prima pagina del sito:www.postacertificata.gov.it/home/index.dot:
"La PostaCertificat@ è un servizio di comunicazione elettronica tra Cittadino e Pubblica Amministrazione.
Il servizio è offerto a titolo gratuito e si rivolge a tutti i cittadini italiani maggiorenni che ne facciano richiesta (anche se residenti all’estero).
Attraverso la PostaCertificat@ ogni cittadino può dialogare in modalità sicura e certificata con la Pubblica Amministrazione comodamente da casa o con qualsiasi dispositivo in grado di connettersi ad internet senza recarsi presso gli Uffici della Pubblica Amministrazione per:
- richiedere/inviare informazioni alle Pubbliche Amministrazioni
- inviare istanze/documentazione alle Pubbliche Amministrazioni
- ricevere documenti, informazioni, comunicazioni dalle Pubbliche Amministrazioni
Le Pubbliche Amministrazioni con cui il cittadino può dialogare sono disponibili nell’indirizzario delle Pubbliche Amministrazioni attualmente in fase di progressivo completamento.
Il servizio PostaCertificat@:
- fornisce tutte le garanzie di una posta elettronica certificata
- permette di dare ad un messaggio di posta elettronica la piena validità legale nei casi previsti dalla normativa
- garantisce data e ora riferiti all’accettazione e alla consegna del messaggio e l’integrità del contenuto trasmesso
La PostaCertificat@ garantisce un canale di comunicazione chiuso ed esclusivo tra Pubblica Amministrazione e Cittadino: non sono, infatti, previste comunicazioni al di fuori di tale canale, ad esempio tra Cittadino e Cittadino.
Le caselle PostaCertificat@ attivate dalla Pubblica Amministrazione per i propri dipendenti (in qualità di Cittadini) sono del tutto equivalenti alle caselle PostaCertificat@ per il Cittadino."
Andando all’indirizzo di cui sopra, per chi non l’ha già fatto, sarà spiegato come attivarla.
La nostra non vuole essere una pubblicità per tale strumento, in quanto facente parte di un atto di un governo, ma piuttosto vuole attirare l’attenzione su di un potenziale mezzo messo a disposizione (ci riferiamo naturalmente solo al campo edilizio-urbanistico che trattiamo, senza entrare in merito di altre materie) di chi ha dei problemi con le Amministrazioni Pubbliche e non riesce a risolverli.
Tante volte, in questo sito, rispondiamo a persone che si lamentano circa i tempi, talvolta molto lunghi, dell’iter delle pratiche edilizie, oppure in altri casi di come comunicare ad altro Ente un pericolo per la pubblica incolumità, uno sversamento inquinante ed altro ancora.
Chi non riesce a risolvere l’iter burocratico di una pratica edilizia, molte volte pensa di attivare la prassi del "silenzio assenso" o pratiche similari, e in definitiva finisce per arenarsi, non sapendo più cosa fare.
Avendo tutti gli atti in regola, la pratica presentata in una certa data e conteggiato correttamente il tempo, il richiedente di una Concessione Edilizia ad un Comune, tramite la Posta Certificata può trovare una soluzione , se non immediata, certo sicura di avere almeno una risposta adeguata.
Se avrete letto sopra, la posta certificata ha lo stesso valore di una raccomandata con ricevuta di ritorno, anzi molto di più, in quanto spedendo una raccomandata, il mittente può "dimenticarsi" di inserirvi la lettera, per cui la busta, in definitiva non fa testo.
Con la posta certificata via e mail , presso un Comune viene regolarmente protocollata ed arriva la risposta al mittente di avvenuta consegna.
Presso alcuni ordini professionali, tale metodologia esiste da tempo, ma è a pagamento e logicamente può essere attivata anche fra cittadino e cittadino.
Nel caso nostro, invece, il contatto avviene fra il cittadino e l’amministrazione pubblica e viceversa.
Se poi si indirizza la posta certificata ad un dirigente di un ufficio comunale, preposto a certe mansioni, citando il suo grado, il nome ed il cognome, il medesimo si sentirà certamente più motivato a dare una risposta a breve termine, sia pur essa positiva o negativa.
Non si scambi ciò che diciamo per un suggerimento aggressivo nei confronti di tanti bravi impiegati pubblici, piuttosto lo si consideri per quello che è, ed è stato creato: un sistema di snellimento della burocrazia.
Non ci dimentichiamo che la burocrazia è un cancro letale per questo nostro Paese, e ridurre quei lunghissimi tempi di attesa per ricevere una risposta che non arriva mai, fa senza alcun dubbio piacere a tutti.
Quindi, da buoni cittadini dobbiamo prendere coscienza di tale strumento, facendone un uso appropriato; cioè senza mai esagerare, ma scrivere solo quando c’è il giusto motivo, per ottenere una altrettanto giusta risposta.
Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo
SEGUITE ANCORA I NOSTRI ARTICOLI SULLA MURATURA MESSA IN PRATICA IN EDILIZIA.
Bravo Amedeu!
Il mio caso è un pò inverso alle comune tendenze. Mi spiego meglio: sono stato multato dal Comune di Lercara Friddi (PA) per due distinte infrazioni al Codice della Strada. Oltre alle sanzioni previste che dovrò pagare, mi si intima l’invio dei modelli in cui specificare chi era alla guida dell’automezzo in quel dato momento (per la decurtazione dei punti dalla patente). Nel modulo stesso è sottolineato che le suddette dichiarazioni dovranno pervenire al Comando di Polizia Municipale del suddetto Comune, a mezzo Raccomandata A.R.. Ciò in pratica, con ulteriori spese postali da parte mia, sicuramente evitabili se il Comune di Lercara Fridi si fosse degnato di attivare la PEC, della quale io sono da tempo possessore. Tutti gli uffici di questo Comune, da come si evince dal sito WEB istituzionale, sono muniti di posta elettronica tradizionale che oramai non servono più a nulla o a poco. Credo che questo bisognerebbe farlo capire una buona volta ai vari Dirigenti, compreso il Sindaco. E’ questa forse la tanto decantata trasparenza tra cittadino e Pubblica Amministrazione o è proprio il triste quadro che ritrae una bella immagine della staticità di una natura morta.
Claudio Corrao
Per Claudio.
Perchè non mandi via PEC una e mail alla Prefettura della tua zona segnalando l’inadempienza del tuo Comune e che intervenga per far rispettare una iniziativa statale.
In questi casi bisogna prendersi il diritto di reagire da cittadini italiani
Amedeu e c.
Per Amadeu
Altro che Prefettura, dal Sito del Governo Italiano – Ministero della Pubblica Amministrazione, nel Form “Scrivi al Ministro Brunetta” ho ampiamente descritto il mio problema. Da circa un mese attendo ancora una risposta, che, come tu dici, pretendo col diritto di reagire da cittadino italiano. Ma purtroppo le cose non sempre funzionano così come viene tanto decantato ed alla fine ti credi un povero fesso a continuare a scrivere, scrivere e sempre scrivere a chi non ti dà proprio ascolto. Se non ci pensa il Signor Ministro chi lo deve fare?
Per Claudio.
Comprendiamo il tuo malumore.
Però ci hai scritto la tua lettera il giorno 7 aprile 2011 e noi ti abbiamo dato immediatamente il suggerimento.
Quindi dopo 3 o 4 giorni, ammesso che tu abbia spedito subito la PEC, non vediamo come tu possa ricevere una risposta.
Se hai tentato una via alternativa, non sarà efficace come quella che ti avevamo indicato.
Amedeu e c.