Pratiche e iter burocratico per installare un impianto fotovoltaico da 3 kWp in maniera più veloce possibile

Cerchiamo, con questo articolo riassuntivo di indicare, a chi ci segue, quali devono essere le pratiche e l’iter burocratico per installare un impianto fotovoltaico da 3 kWp in maniera più veloce possibile.

Il sole brucia la nostra terra e la crisi energetica si fa sentire come mai, per l’aumento indiscriminato del gas ed anche del petrolio, per cui si prospetta un futuro difficile.

E’ quindi il momento di prestare la nostra attenzioni a questo nostro futuro ed in particolare a quelle fonti energetiche rinnovabili che dovrebbero risolvere tanti dei nostri problemi.

Viviamo in un Paese baciato dal sole per gran parte dell’anno e quindi dirigiamo la nostra guida verso il solare fotovoltaico, che grazie alle nuove tecnologie può essere installato a prezzi più che ragionevoli.

Partiamo da un semplice impianto di 3 kW per una casa monofamiliare e intendiamo allacciarlo e connetterlo alla rete elettrica di distribuzione nazionale; quali sono le pratiche occorrenti per la sua realizzazione e messa in funzione? Quale è l’iter burocratico più conveniente da seguire?

Vediamo di riassumerli in poche fasi, per chiarire i nostri lettori una volta per tutte:

A meno che la casa non rientri in zona A di centro storico con vincolo paesaggistico, non è richiesta alcuna autorizzazione al Comune e alla Soprintendenza.

Procedure di allaccio

Esistono due Iter di procedura di allaccio:

  • Iter ordinario
  • Iter semplificato

La parte che vogliamo seguire è quella dell’iter semplificato che permette di avere un allaccio del nostro impianto in circa 30 giorni.

Iter semplificato

Per ottenere ciò:

è necessario avere un’utenza elettrica già attiva in bassa tensione con contatore bidirezionale (Cioè che segna l’energia in entrata e quella in uscita) che può essere verificato, in quanto il nopstro contatore (sotto il display) sulla parte sinistra deve avere stampigliato due frecce parallele con direzione opposta l’una all’altra.

è necessario che il nostro impianto non abbia una potenza superiore a quella predisposta per il prelievo contrattuale dal contatore; se usufruiamo di 3 kW (Effettivi 3,3 kW) il nostro impianto non dovrà superare i 3,3 kWp.

Il nostro impianto fotovoltaico dovrà avere una potenza nominale massima di 20 kWp.

Verificato ciò che riguarda l’installazione dell’impianto, potremo passare alla sua completa regolarizzazione, avanzando domanda all’Ente elettrico gestore, su Modello Unico, di <Scambio sul posto>

Ente gestore e GSE

L’ente gestore  (Enel o altro) intraprenderà con il GSE (Gestore Servizi Energetici) le pratiche per ottenere le autorizzazioni amministrative indispensabili per attivare lo scambio sul posto e ad attivare le procedure per la connessione dell’impianto.

Da specificare che per l’espletamento delle pratiche e per l’esecuzione dell’impianto, oltre che alla ditta scelta dovrà essere incaricato un tecnico professionista abilitato.

di
amedeu

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