Prendiamo in esame, adesso, un adesivo edilizio monocomponente polimero ad immediata adesione di ottima qualità, a base di polimero MS che lo rende idoneo per numerose applicazioni nel settore delle costruzioni.
La sua denominazione è Edilfix della Unifix SWG
Confezione
Attrezzi da usare
Tenuto conto del suo stato, in fase di applicazione è consigliabile l’uso di una pistola manuale con trasmissione meccanica rinforzata.
Generalmente, il prodotto aderisce in modo ottimale, anche senza primer, su molti sottofondi tipici del settore delle costruzioni, come vetro, superfici smaltate, smalto, porcellana, resina epossidica, poliestere, PVC duro, poliuretano, acciaio inox, alluminio anodizzato, rame, zinco, piombo e legno verniciato e pannelli laminati ad alta pressione in HPL (laminati ad alta pressione costituiti da numerosi strati di carta impregnati con resine termoindurenti e compattati attraverso l’azione combinata di calore e alta pressione per circa 40/50 minuti).
Per sottofondi porosi come calcestruzzo e gesso si consiglia,invece, l’utilizzo di un primer.
Esempio di applicazione di diversi materiali su gres porcellanato
Sua applicazione
Seguire le varie fasi nell’immagine sottostante
– Estrudere il prodotto come da esempio sul materiale da incollare (Foto 1-2).
– Posizionare il materiale e premere con forza (Foto 3-4).
– Attendere qualche istante prima di rilasciarlo per esempio:
– a parete: 8 kg – 3 Min. / 15 kg – 5 Min. / 40 kg – 45 Min.
– a soffitto: 20 kg – 20 Min.
(Attenzione: Mantenere il materiale sotto continua pressione)
Pretrattamento e lisciatura (con primer)):
Le superfici devono essere pulite, asciutte e solide.
Si consiglia di eseguire dei test di adesione prima dell’applicazione.
Incollare in modo “ventilato” mediante l’impiego di strisce verticali ad una distanza di 30cm; si consiglia l’utilizzo di nastri biadesivi dello spessore di 3 mm per garantire lo spessore di incollaggio.
Caratteristiche tecniche ed uso del prodotto
Le superfici devono essere pulite, asciutte e solide.
Va rispettata la tabella di applicazione del primer (Da eseguire un test preliminare).
Caratteristiche generali: ha un elevato potere adesivo iniziale (non è sempre necessario un supporto).
Resistente ai raggi UV, all’acqua dolce e all’acqua marina, alle temperature comprese tra -40°C e +100°C.
Indurimento rapido, inodore e privo di bolle.
Efficace adesione diretta su sottofondi diversi.
Elasticità permanente.
Privo di isocianati, solventi, ftalati e silicone.
Indicato per incollare la pietra naturale.
Tempo di esposizione da 10 a 15 minuti circa.
Limitazioni
Non è indicato per l’uso su polipropilene (PP), Polietilene (PE), Teflon (PTFE), su sottofondi bituminosi, applicazioni subacquee e su giunti di dilatazione.
Non può essere sovraverniciato con colori a base di olii sintetici come resina alchidica (Resine sintetiche ricavate dagli acidi grassi e dal glicerolo).
Se usato in locali oscuri, può verificarsi un ingiallimento.
Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo
Per Graziano.
Il tubo, normalmente è provvisto di un tappo nero, ma nel caso non ci sia, puoi usare una grossa vite di ferro o ottone, e stringerla a mano nella bocchetta del tubo stesso.
Amedeu e c.
Ciao Amadeus,
vorrei chiederti un consiglio su come riparare un tubo interrato dell’acqua del comune sotto circa 2 mt del marciapiede di passaggio condominiale. Questo tubo già anni fa si era rotto più o meno nello stesso punto e allora dovemmo con lo scavatore demolire un tratto di marciapiede e scavare fino ad arrivare al tubo bucato (in PE d.20 PN16.
Già allora la ditta ci disse che sarebbe stato bene metterci un pozzetto di ispezione per eventuali future rotture; ma visto che il pozzetto sarebbe un lavoro in più, a carico del condominio (e che l’assicurazione non avrebbe rimborsato) si pensò bene di soprassedere e di richiudere la fossa con la terra e rifare sopra il marciapiede. Ora, che si il tubo si è nuovamente rotto lì vicino, siamo qui a recriminare perché l’altra volta non ci fu messo un pozzetto (almeno 80×80). Quindi, adesso, per non dover scassare tutto un altra volta stavo pensando ad un intervento meno invasivo che prevedesse di fare la fossa non sul marciapiede ma nel prato accanto, sempre condominiale.
L’idea, dimmi se può andare bene e realizzabile nella pratica, sarebbe quella di fare la fossa adiacente al marciapiede fino alla profondità dei tubi e quindi scavare in basso per circa 50cm in orizzontale per intercettare la tubazione rotta. I problema è come impedire che la terra soprastante collassi in basso. Un po’, immagino, come i minatori puntellano le gallerie mentre le scavano. In pratica il cunicolo orizzontale che passerebbe sotto il marciapiede a circa 2mt di profondità sarebbe circa profondo mezzo metro. Difatti dalle foto che feci a quel tempo si vede bene che il tubo rotto è dalla parte esterna del marciapiede. Poi ora non si vorrebbe fare l’errore dell’altra volta e vorremmo metterci (sul prato) un pozzetto con coperchio in ghisa di 80×80 o anche meglio 100×100. I pratica avremmo un pozzetto o di cemento prefabbricato o anche i muratura… però il dubbio è come consolidare quell’apertura che entra sotto il marciapiede, per impedire che la terra sopra collassi e chiuda il cunicolo. In pratica ci vorrebbe un architrave della larghezza del pozzetto che poggia su due spallette in muratura .
No so neanche bene come a parole questo tipo intervento… dal momento che non sono ne muratore, ne
geometra e ne ingegnere. Comunque spero di essere stato capace di esporre almeno l’obbiettivo che si vuole raggiungere. Che ne pensi?
Grazie
Per Giovanni.
Occorrerebbe fare un sopralluogo di verifica e questo non ci è possibile.
Siete sicuri che tale tubo sia di vostra competenza?
Spetta al comune fino al contatore dell’utente.
Accertato quanto sopra, ti diamo il consiglio di chiamare una ditta esperta in tali lavori, in quanto scavare fino a 2 metri di profondità non è certo un giuoco da ragazzi ed inoltre c’è il rischio pericoloso di eventuali frane.
Altro non possiamo aggiungerti.
Amedeu e c.