Distanze dai confini. Di pozzi, cisterne, fossi, tubi, canali ed altro

Il codice civile tratta esplicitamente gli argomenti relativi alle distanze dai confini che devono tenere determinati manufatti.

Chiariamo, però, prima di iniziare,che queste sono distanze che vanno rispettate là dove non esistano regolamenti comunali che prevedano distanze maggiori. In quel caso vanno rispettate le distanze dei regolamenti.

Comunque , secondo il codice civile agli art.li 873 e successivi, chi intende costruire uno dei seguenti manufatti, deve rispettare le relative distanze:

– mt. 2 per pozzi, cisterne, fosse di latrine o di concime.

mt. 1 per tubi d’accqua pura o lurida, per quelli del gas e simili, compreso le loro diramazioni.

La distanza va osservata anche nel caso che sul confine si trovi un muro divisorio e deve essere misurata tra il confine ed il punto più vicino del perimetro interno del manufatto.

Chi intende scavare in prossimità di un confine, un canale o un fosso, la distanza dal confine deve essere pari alla profondità del canale o del fosso.

-mt. 3 per gli alberi di alto fusto (cioè quelli il cui fusto semplice o diviso in rami, sorge ad altezza notevole, come per esempio i castagni, i noci, i pini, le querce, i cipressi, gli olmi, i pioppi, i platani e simili).

-mt. 1,50 per gli alberi di non alto fusto (cioè quelli il cui fusto è inferiore a 3 mt. Si diffonde in rami).

mt. 0,50 per le viti, arbusti, siepi vive, piante da frutto di altezza non superiore ai 2 mt e mezzo.

Le distanze sopra descritte, non vanno rispettate se sul confine sorge un muro divisorio di proprietà del piantatore o a comune, purchè le piante siano tenute ad una altezza che non ecceda la sommità del muro (art 892 c.c.).

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

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di
amedeu

457 commenti

  1. Ma se non vi è nessun’altra soluzione che passare a distanza inferiore a 1 metro per portare il gas in una abitazione come si può fare?

  2. Per fabrizio.
    Queste sono le misure minime previste dal Cod. Civ. ed alle quali può appellarsi il vicino in caso di controversia. Capito!
    Quindi niente attriti con i vicini :
    Amedeu e c.

  3. salve,
    vorrei sapere se è possibile che un pluviale possa deformarsi (quasi schiacciato ) da solo perchè nel mio condominio uno di questi pluviali è deformato e dato che si trova ad altezza del terzo piano vicino alla finestra di un inquilino noi pensiamo che sia stato quest’ultimo a schiacciarlo e non come dice l’amministratore che si è deformato da solo. Fatemi sapere qualcosa in merito. grazie
    Antonio

  4. Per Antonio.
    Scusaci per la risposta, ma sono “grane” di condominio nelle quali preferiremmo non entrarci.
    Amedeu e c.

  5. Se la fognatura si trova nel lotto adiacente, a quota superiore del lotto limitrofo, a quali regole deve sottostare per evitare danni al fondo che ha la quota più bassa. Grazie Salvo

  6. Per Salvo.
    Le fognature nere non devono perdere, e quindi devono essere sigillate fino all’attacco della fognatura nera comunale.
    Per la fognatura bianca (acque piovane proveniente dai tetti) non vi sono particolari norme, ma è logico che non devono scaricare acque nel fondo del vicino.
    Amedeu

    • Buona sera o un problema con il mio vicino.Posso mettere il tubo per la raccolta acque luride ad una distanza di un metro dal confine però il tubo non viene interrato ma rimane in superfice coperto di terra?grazie

      • Per Domenico.
        Un metro rispetta il contenuto dell’articolo 873 (e successivi) del codice civile.
        Però, tale tubo dovrebbe essere ben sigillato e possibilmente murato, in maniera che non dia, in futuro, problemi di cattivo odore, nel qual caso entrerebbe in gioco l’ASL (Se chiamata dal vicino) con i suoi tecnici, facendoti sistemare oppure rimuovere il tutto.
        Comunque prima di porlo in opera senti preventivamente un tecnico dell’ufficio Igiene pubblica della locale ASL.
        Amedeu e c.

  7. Salve ho il seguente problema. Ho regimentato le acque meteoriche di una strada è li ho convogliate attraverso un tubo a fondo valle ed al confine con un fondo. Premetto che dove è stato posto il termine del tubo risulta essere nello stesso luogo dove prima passavano le acque di ruscellamento. Anzi con la regimentazione ho fatto si che il confinante per circa 50 metri non ha più le acque che lo bagnano. Mentre per la parte successiva allo sbocco il terreno risulta bagnato per entrambi.
    Vorrei sapere se il confinante può obbligarmi a spostare o togliere il tubo.
    grazie a tutti quelli che risponderanno.

  8. Per angelo.
    Se il tubo incanala solo la tua acqua meteorica, a norma del codice civile dovrebbe rispettare mt. 1,00 dal confine.
    Se è così, ti conviene intrattenere buoni rapporti con il vicino e fargli comprendere che hai risanato una certa situazione per circa 50 metri.
    Amedeu

  9. Una domanda.se il mio vicino posa due cisterne verticali fuori terra per immagazzinamento acqua potabile con relative tubazioni con distanza di circa 25 cm dal mio prospetto (Confine ) posso rivalermi per far applicare la legge o non sono da considerarsi manufatti ?
    Grazie

  10. Per Giuseppe.
    L’articolo 889 del codice civile non specifica la forma o il materiale di composizione delle cisterne, però conclude dicendo che sono fatti salvi i regolamenti locali.
    Devi quindi conoscere bene che cosa sono queste cisterne (fanno parte di un autoclave? oppure ?…) e quindi ricercare nei Regolamenti comunali del tuo Comune (vedi se riesci a trovare via internet il Regolamento Edilizio in particolare) se ci sono prescrizioni a riguardo.
    Qualora tu non trovassi alcuna prescrizione, è valido il contenuto dell’articolo 889 del c.c..
    Lampa e c.

    • Salve, il mio vicino gode da 18anni del posizionamento di una cisterna plastica movibile sul mio terreno, in quanto ne facevo godere ad una mia parente. Adesso ha realizzato un casotto di 60x90x40cm in muratura in cui insiste l’autoclave ed una scala in muratura che dal suo balcone rialzato accede alla mia proprietà. Posso demolire le opere egli impianti di cui gode? nb. nella casa risiedono 2 bambini. Molte Grazie

      • Per Alberto.
        Ti sconsigliamo di effettuare tale operazione.
        Devi seguire la normale via prevista dalla legge, prima avvisandolo verbalmente di togliere il tutto e poi facendogli scrivere da un legale.
        Amedeu e c.

  11. ciao,vivo nel piano terra con giardino di una palazzina di 3 piani nel comune di Roma, volevo sapere, qual e la distanza che devo rispettare dalle mura della palazzina per costruirmi un forno a legna ed un barbecue in muratura?
    Grazie per la vostra risposta

  12. Per Roberto.
    Per il barbecue non esistono distanze particolari, stai comunque a 3 metri dal fabbricato.
    Per il forno, a meno che non sia piccolo del tipo prefabbricato, è diverso, in quanto assume le caratteristiche di un piccolo manufatto e vanno rispettate le distanze di Piano Regolatore (ci vuole naturalmente un progettino da presentare in comune).
    Amedeu e c

  13. ciao, per quanto riguarda pozzetti di tubazioni enel, telecom ecc. c’è una distanza da rispettare dal confine?

  14. Per Nicola.
    Devi cercare in CATEGORIE (a destra), DIRITTO , Diritto sulla Proprietà e poi l’articolo ” Distanze dai confini…..”
    Ciao
    Amedeu

  15. a causa di infiltrazioni d’acqua che si verificano nel mio box situato nel sottosuolo, dove all’esterno c’è il giardino condominiale, è stato posizionato proprio a 15cm dal basculante un tubo di scarico per le acque piovane. A mio avviso non potrebbe essere permesso perchè essendo l’unico, ci sono almeno una trentina di box, a parte l’estetica, indica chiaramente che là sono stati effettuati dei lavori di “agiustaggio” che chiaramente riportano a difetti che non si è stati in grado di individuare nel sottosuolo. Se potessi vi invierei delle foto a chiarimento maggiore, ma spero voi possiate aiutarmi a capire meglio. grazie in anticipo.

  16. Per Elvira.
    Si, sarebbe più chiaro vedere la situazione sul posto o in foto.
    Comunque, al di là delle distanze di legge, che in questo caso ci sembrano ininfluenti, dovresti poter verificare se questo pluviale discendente, termina in un pozzetto di raccolta in cemento prefabbricato, e se questo è stato ben coibentato e sigillato.
    Parli di infiltrazioni nel garage posto nel sottosuolo, e senza dubbio, se la localizzazione della perdita è approssimativamente vicina a detto tubo, il problema sta nel punto in cui il tubo arriva a terra (nel pozzetto citato o in altro sistema).
    Di più non possiamo ipotizzare.
    Amedeu e c.

  17. Il mio confinante ha costruito una cisterna di acqua potabile ad una distanza che da un punto dista più di 2 metri come previsto dal cc da un altro punto invece la distanza è minore, cioè la costruzione è obliqua.
    Inoltre sopra questa cisterna ha costruito attaccandola al muro di confine una piccola costruzione dove ha sistemato le pompe di sollevamento,evidentemente ha avuto dei problemi perchè fuori da questa costruzione ha fatto installare un’altra autoclave molto grossa di quelle a siluro sempre attaccata al confine e il rumore che fà di giorno figuriamoci la notte è diventato molto fastidioso.
    Posso fare qualcosa?
    Grazie.

  18. Per Vincenzo.
    Le distanze dal confine le leggerai nell’articolo dal quale ti rispondiamo.
    Relativamente alla pompa ed all’autoclave rumorosa, se causa un fastidio continuo ai vicini, rientra nel caso delle “Immissioni”, regolate dall’articolo 844 del codice civile.
    Secondo tale articolo gli atti di immissine sono “quelli che risultano utili per chi li compie e pur arrecando danno e molestia al vicino, lo obbligano a tollerarli entro certi limiti”
    Questi limiti vanno logicamente controllati sulla base di parametri standard (in questo caso di rumorosità) verificabili tramite le locoli ASL.
    A parte questo, il vicino sembra non rispettare le distanze di legge.
    Un consiglio: intraprendere le vie legali, è una strada sempre molto lunga ed inoltre crea rancori di buon vicinato.
    Il più delle volte, un intervento amichevole ed intelligente, può risolvere velocemente situazioni che altrimenti durano anni.
    Amedeu e c.

  19. salve, sto rimettendo in funzione un canale di derivazione che passa tra due fabbricati ma che purtroppo ha ancora il fondo in terra percui dovro provvedere a isolarlo in qualche modo…
    il canale e’ a celo aperto ed ha una largezza variabile tra 1.5-2 metri vorrei sapere se esistono delle canaline grosse o dei mezzi tubi da posare sulla terra per isolare il tutto e dove potrei trovarli grazie mille.
    cordiali saluti

  20. Per Fabio.
    Esistono dei tubi in cemento di quelle dimensioni e quindi puoi ottenere i mezzi tubi.
    Ti devi rivolgere da un costruttore di manufatti in cemento dell tua zona; se ciò non è possibile trova un buon magazzino edile e ti indirizzeranno dove trovarli, o te li procureranno loro stessi.
    Amedeu e c.

  21. Buongiorno.
    Il mio vicino circa 10 anni addietro ha realizzato un box in lamiera di circa 4x3x3 (lungh x larg x h) a circa 1 metro dal mio confine. Premetto che stiamo parlando di un lotto in zona B. Per il quieto vivere non ho mai detto nulla. Inoltre tutto il confine è delimitato oltre che da una fatiscente rete metallica anche da una vera e propria piantagione di fichi d’india che sovrastano e deformano la stessa rete spingendola verso il mio terreno.
    Tutto sarebbe andato serenamente se lui non avesse deciso di denunciarmi per la presenza di una baracca fatiscente e caduta insistente nel mio lotto da circa 50 anni, per la presenza di cani di piccola taglia che peraltro non abbaiano neanche e per lo stazionamento di un furgone radiato per trasferimento all’estero ma mai trasferito.
    é ovvio che mi ha recato dei danni perchè ho dovuto bonificare l’area pur non fruendola. La mia domanda è semplice: se io volessi far valere i miei diritti in merito alle distanze dal confine per il box, per la siepe in fichi d’india e per tutto il marciume che è disseminato sul suo lato del confine …sarei in tempo per ottenere qualcosa?
    Cioè nel caso lui fosse riuscito in “qualche maniera” a sanare i suoi abusi … potrei comunque ottenere il rispetto delle distanze minime previste in materia? Fargli quantomeno spostare il box ed estirpare i fichi d’india sostituendoli con piante da siepe adeguate?
    Grazie
    r.c

  22. Per Renato.
    Per le distanze dai confini vale l’usucapione o la prescrizione decennale o ventennale, ed a tale proposito leggi l’articolo del nostro sito di cui al link
    http://www.coffeenews.it/usucapione-per-immobili-decennale-e-ventennale.
    Tanto vale per le piante.
    Per quanto riguarda però la baracca in lamiera del confinante, la regola generale, si auspica adottata da tutti i Comuni di Italia, è quella di considerarle a tutti gli effetti come vere costruzioni in caso di richiesta di autorizzazione da parte dei proprietari; quindi tale box doveva rispettare la distanza dai confini prevista per la zona b dal PRG del tuo Comune.
    Da sottolineare un altro aspetto delle baracche in lamiera, e cioè che qualora vengano costruite senza autorizzazione, non vengono poi sanate dai Comuni( neppure con il condono edilizio) in quanto reputate superfetazioni.
    Quindi controlla presso il Comune se ha rilasciato, a suo tempo l’autorizzazione per tale baracca (quasi sicuramente no, anche perchè la distanza di 1 mt dal confine è anomala) e quindi intervieni facendo valere i tuoi diritti su di essa.
    Amedeu e Lampa

  23. Vorrei sapere se occorre l’autorizzazione del Comune per tombinare una scolina di confine tra me e il mio vicino. Preciso che questo tombinamento va poi a confluire in un fosso a lato di una strada Provinciale.

  24. Per Giovanni.
    Si, del Comune e senti anche la Provincia.
    Amedeu e c.

  25. Tra le due palazzine esiste una distanza di cm.40 circa,(credo giunto sismico).posso far scendere lungo la parete adiacente al mio fabbricato il tubo dello scarico fognante di cm.10.
    Chi può impedirmelo qualè la procedura per realizzorlo?.
    Grazie Michele

  26. Per Michele.
    Il giunto sismico è 1 cm ogni metro di altezza.
    Leggi l’articolo dal quale di rispondiamo.
    La distanza di una tubazione di acqua dal confine deve essere a norma di legge di 1 metro.
    Per cui dovresti chiedere l’autorizzazione del tuo confinante.
    Amedeu e c.

  27. salve,
    io ho un problema tra due confinanti, entrambi hanno i tubi attaccati nella propria parete che risulta essere a confine, qual’è la distanza da rispettare?

  28. Per Damiano.
    Se è un immobile condominiale va tutto bene.
    Altrimenti devono attenersi agli articoli 873 e successivi del Codice civile.
    Ma poichè sarebbero entrambi in torto, conviene che trovino un accordo.
    Amedeu ec.

  29. Ci sono norme che vietano la posa in opera di canne fumarie con uscita a parete in un palazzo condominiale ?
    grazie

  30. Per Carlo.
    Trattandosi di una canna fumaria di una stufa a pellet o legna, non rientra nel contenuto della legge 46/90 e successive, e non si può altresì applicare l’articolo 873 del codice civile relativo alle distanze previste per tubi o similari.
    La tua domanda prevalentemente la si può collocare nell’ambito della competenza di un condominio, visto come entità unitaria, sia per quanto concerne il rispetto della simmetria, nel decoro, nel mantenimento delle facciate, che nel divieto di scaricare a parete fumi od altro, e certamente compreso nel regolamento condominiale.
    Per assurdo, una volta realizzato tale scarico, e dando il medesimo fastidio ai condomini attigui, potrebbe rientrare a lungo andare nella categoria degli atti di emulazioni, trattati dall’articolo 833 del codice civile.
    Comunque sia si sconsiglia tale soluzione ad evitare fastidi futuri.
    Amedeu e Lampa

  31. il mio vicino ha realizzato sul suo lastrico solare posto al primo piano un parapetto in muratura (in sopraelevazione)in modo da praticare in sicurezza detto lastrico solare (ora terrazza)parapetto alto un metro che dista dal mio confine metri 1,60 e metri 2,00 dal tetto della mia abitazione .Secondo il sottoscritto non rispetta i 5 metri di distacco dal confine. Lui afferma che deve solo rispettare metri 1,5 (art. 905 c.c.) Il mio geometra dice invece che detto art. 905 c.c. và posto in relazione all’art. 873 c.c. (metri 3 dall’edificio confinante) e che detti tre metriaumentatiin relazione al regolamento comunale di Fiumicino il quale impone per le costruzioni 5 metri dal confine e 10 trà edifici frontistanti . Ti prego di farmi spaere come stanno le cose e come faccio a dimostrare che un parapetto in muratura sorto sul lastrico solare del vicino è “costruzione ” perche è tutto qui il nocciolo del problema .Grazie di tutto da Marcello .

  32. Per Marcello.
    Stando agli articoli 905 e 906 del codice civile, Il parapetto del lastrico solare può avere una veduta “diretta” sul fondo del vicino , a distanza non inferiore a mt 1,50.
    Secondo l’articolo 907 del cc la distanza che il vicino deve osservare nei confronti del tuo fabbricato dovrebbe essere di 3 metri; ciò indipendentemente dalla posizione della veduta rispetto al confine: giacchè, questa posizione , serve solo a caratterizzare il modo di acquisto del diritto di tenere aperta la veduta, ma che non può influire sulla distanza (non inferiore ai 3 metri) che occorre osservare innanzi alla veduta stessa.
    La distanza dei 10 metri normalmente si applica fra pareti finestrate ai sensi dell’art. 9 del D.M. n. 1444/1968, ma non crediamo sia il tuo caso.
    Qualsiasi opera edilizia è costruzione e necessità dell’autorizzazione comunale.
    Di solito il Comune vigila sule distanze, ma la Concessione (ammesso che il viscino l’abbia richiesta: e questo devi controllarlu tu) o la Dia vengono rilasciate “fatti salvi i diritti dei terzi”, per cui il Comune non può mai essere chiamato in causa.
    Amedeu e Lampa

  33. Per Marcello.
    Abbiamo veduto le tue foto, anche se non riusciamo a capire quanto sia “largo” il tuo fabbricato.
    Perchè questo?
    Secondo il nostro modesto parere, il tuo avvocato dovrebbe tenere conto essenzialmente dell’art 9 del DM n° 1444/1968 che fissa la distanza fra pareti finestrate di edifici in 10 metri.

    A secondo della zona di PRG nella quale ricadete (e per questo vi invito a leggere l’art 9 succitato) il tuo vicino creando il parapetto e quindi la terrazza, è avanzato (come affaccio) di diversi metri verso il tuo fabbricato.
    Qualora, in futuro, tu chiedessi il rilzamento del tuo fabbricato (anche se adesso non è zona edificabile non si può ipotecare quanto può cambiare e quindi togliere ad una persona un suo diritto) la finestratura o l’affaccio dalla tua parte, dovrebbe arretrare dei metri cui lui è avanzato: questo per rispettare ipoteticamente i famosi 10 metri).
    Potrebbe quindi averti creato un danno.
    Parlane però con il tuo legale e leggetevi attentamente detto articolo 9 , ammesso che possa fare al caso vostro.
    Amedeu e c.

  34. il mio problema è che da quest’estate la cisterna del gasolio condominiale ha un infiltrazione d’acqua,quindi la caldaia è andata in blocco! hanno solo alzato il pescante! sta di fatto che la cisterna contiene acqua, di conseguenza esce gasolio!!..quindi un danno anche economico,a fote di questo io voglio staccarmi dal centralizzato..e penso di averne il diritto visto che non si sta faccendo niente per risolvere il problema, anche perchè ho messo in vendita l’appartamento e questo problema mi fà perdere molti soldi a chi mi devo rivolgere per far valere i miei diritti? grazie

  35. Per Sabina.
    Per fare valere i tuoi diritti hai l’amministratore e l’assemblea condominiale.
    Relativamente alla perditadel gasolio, se lo puoi dimostrare, puoi chiamare la ASL di zona, che tramite un sopralluogo dei vigili sanitari può intimare (trattandosi di inquinamento ambientale), la rimozione della cisterna o la riparazione , contemporaneamente alla bonifica della zona inquinata a una multa veramente salata e nel caso alla denuncia all’autorità preposta.
    Amedeu e c.

  36. grazie per i cosigli!è stato dimostrato anche dalla dita termoidraulica che è il terzo responsabile,con una sostanza di contrasto ha sondato la cisterna, la risposta è che c’è dell acqua che hanno tolto e senza una dita specializzata.
    Sabina

  37. Ho progetto approvato dal comune dove risiedo per la costruzione di un box interrato confinante con il terreno di un mio vicino, confine delineato da rete. Posso costruire combaciando con il confine o devo rispettare delle distanze?
    Grazie Ivana

  38. Per Ivana.
    Se le distanze fra costruzioni interrate non sono stabilite dal Regolamento Edilizio di un Comune, devono riportarsi all’articolo 873 del codice civile, che definisce il concetto di costruzione.
    Secondo tale articolo, le distanze fra costruzioni, con interposto un confine, non possono essere inferiori ai metri tre.
    Il fatto che la costruzione sia interrata, non porta differenze rispetto a quella in superficie, in quanto va ugualmente autorizzata con concessione edilizia o con DIA.
    Il codice civile però non tratta di distanze dai confini e delle costruzioni interrare, limitandosi a farlo all’articolo 889 solo per particolari manufatti.
    Oltre a quanto sopra dovresti ricercare se vi sono sentenze della corte di cassazione riferite al tuo caso.
    Amedeu e Lampa

  39. la mia oliveta confina a monte con l’oliveta del vicino,il quale dopo aver costruito un fabbricato agricolo ha portato l’acqua piovana(tramite una canalina) attraverso un tubo a circa un metro dal mio confine.
    l’acqua adesso passando dal tubo,arriva in mia proprietà.
    premetto che io sono nuovo del posto e il vicino,un muratore(che ha eseguito i lavori sotto la supervisione di un architetto),è autoctono di tale
    Comune.inoltre siamo all’incirca buoni conoscenti.
    secondo,te Amedeu,io devo preoccuparmi circa il fatto che il vicino abusi
    di qualche suo diritto? inoltre se l’acqua così giunta nel mio terreno mi provoca dei danni,mi devo rivolgere ad un legale o mi devo ritenere
    in sentimento di una giusta limitazione della mia proprietà privata,in funzione di un qualche diritto più specifico(come nell’esempio di normative edili compilative del codice civile?)

  40. Per Guido.
    Il diritto esiste appunto per tutelare la proprietà.
    A nostro parere, se tu hai questo diritto, non vediamo perché devi cederlo ad altri.
    Inoltre non è detto che tu aggredisca il tuo vicino, ma puoi intavolarci una conversazione amichevole, facendogli capire nel contempo che lo scarico delle acque deve essere incanalato in una sua fossa (hai detto che è a monte rispetto alla tua proprietà) per impedire che le stesse invadano il tuo fondo.
    A tale proposito leggi questo nostro articolo sullo stillicidio di acque piovane.
    http://www.coffeenews.it/divieto-di-causare-lo-stillicidio-di-acque-piovane-nel-fondo-altrui
    Amedeu e c.

  41. grazie per i consigli,cercherò di concludere la faccenda in maniera amichevole

  42. Il mio vicino ha eseguito un drenaggio per scaricare acqua delle falde di acqua dalla sua proprità, che in occasione di pioggie abbondano nel suo terreno sulla mia proprietà fino a 10 metri dalla mia abotazione con conseguenze di infiltrazione di acqua nella stessa, eessendo in collina, anche del movimento di terra. Vorrei sapere se doveva avere qualche autorizzazione, visto che siamo in zona collinare.

  43. Per Rino.
    Il drenaggio a cosa serve esattamente? Per smaltire gli scarichi fognari nel terreno?
    Vi ha incanalato anche le acque pluviali?
    In ogni caso devi controllare in Comune se la zona è soggetta a vincolo idrogeologico e nel qual caso se il tuo vicino ha avuto le autorizzazioni comunali ed altre necessarie ad effettuare tale intervento.
    Altrimenti puoi rivolgerti da un tecnico geologo professionista che dopo un sopralluogo ti indirizzerà su cosa fare.
    Amedeu e c.

  44. Ha incanalato un drenaggio proveniente da una sorgente a monte fino alla linea di confine con la mia proprietà talelinea è a10 metri dalla mia casa ,
    la zona è sotto il vincolo idrogeologico. non è possibile dialogare con certe persone prepotenti e arroganti.
    Grazie per la peri consigli che ho avuto

  45. Buonasera,
    avrei bisogno di un chiarimento al riguardo.
    Sono proprietario di un alloggio con in comune una scala e relativo lastrico solare con mio fratello che è proprietario di un’altro alloggio.
    Sul latrico solare della scala comune ha posto un serbatoio d’acqua, poggiandolo su n.02 travi in cemento che ha collocato sul muro comune, pur disponendo di un suo terrazzo..
    Gradirei sapere se quanto ha fatto è tutto lecito.
    In attesa di cortese rfiscontro, ringrazio anticipatamente
    C.Cavasino

  46. Per Carlo.
    Trattandosi di un fratello sarebbe opportuno parlarne amichevolmente.
    Terze parole potrebbero creare un malanimo che non ci deve essere.
    Facciamo il nostro lavoro e non possiamo essere moralisti, ma sinceramente non vedendo la situazione non possiamo esprimerci in merito
    Avrà senza dubbio adoperato delle travi idonee a sostenere il serbatoio.
    Amedeu e c.

  47. Buongiorno,
    circa 1 anno e 1/2 fa x pura cortesia ho fatto apporre su un terreno di mia proprietà un cisterna d’acqua al mio vicino che non aveva dove collocarla…ora i rapporti si sono compromessi e vorrei farla togliere..posso tranquilla mente farla rimuovere o ha acquisito un diritto visto che è trascorso + di un anno?grazie infinite..aspetto una vostra risposta.

  48. Per Benedetta.
    Puoi dirgli di toglierla.
    Per acquisire un diritto di servitù (in questo caso per usucapione) occorrono almeno 10 anni (nel tuo caso)
    Amedeun e c.

  49. Salve,io abito in una strada privata,sono l’ultimo in fondo alla strada.Circa 20 anni fa c’erano delle cunette laterali di terriccio ed erbaccia che arrivavano nella mia proprietà,ho messo dei tubi di cemento per poter passare, per andare nella mia abitazione.Sei anni fa i confinanti della strada hanno chiuso le cunette ed hanno messo dei tubi di cemento che si incrociano con un pozzetto in confine.Per una strada di circa 400 metri lineari hanno messo una grata per raccogliere l’acqua e sinceramente mi sembra solo una presa in giro per non far notare che scaricano acque da fogne.Ho chiamato i vicini per dirgli che l’acqua da fogna e l’acqua piovana dei spiazzali e dei tetti delle loro abitazioni non devono scaricare sulla strada e di portarseli nel proprio terreno.Mi stanno creando problemi sia per la strada e sia per il terreno e anche moralmente.La loro risposta è stata che loro non sono disposti a prendersi l’acqua piovana delle loro abitazioni e dicono che hanno un possesso di usucapione..Loro hanno il diritto di scaricare nel mio terreno?Qual’è la soluzione?Tutti i confinanti hanno il diritto di prendere l’acqua?Grazie…

  50. Per Pulle.
    Non potendo vedere il lavoro fatto, non siamo in grado di darti molto aiuto.
    Se però i confinanti scaricano le acque nere (dei bagni e delle cucine) in questa nuova tubazione, che magari finisce in un fosso a cielo aperto o in una fognatura bianca, allora non è regolare.
    Nel qual caso puoi chiamare i Vigili urbani a controllare.
    Comunque le questioni di vicinato è sempre auspicabile risolverle amichevolmente, con la dovuta cautela.
    Amedeu e c.

  51. Per Amedeu Se ti mando delle foto e possibile mandarli privatamente

  52. Per Pulle.
    Nella Home dove ti avevamo indirizzato c’è spiegato come inviare gli allegati.
    Comunque l’indirizzo è : [email protected]
    Amedeue c.

  53. buongiorno,

    stanno costruendo una casa vicino a quella di mio padre. La casa è a 5 mt dal confine cm stabilito ma purtroppo queste persone stanno costruendo attiguo alla casa un “muro” di terra alto circa 3 – 4 metri (che man mano che sale è rientrante).

    Questo muro è sul confine, nemmeno 10 centimentri di distanza. E’ scandaloso perchè il signore che sta coordinando i lavori aveva promesso a mio padre che questo muro di terra lo avrebbe fatto distante di mezzo metro.

    Posso fare qualche cosa?

    Potete aiutarmi?
    Grazie1000

  54. Per Loriana.
    Non riusciamo a comprendere il motivo della costruzione di questo enorme rilevato di terra..
    Leggi attentamente l’articolo dal quale ti rispondiamo.
    L’art 891 del codice civile cita testualmente: “Chi intende scavare in prossimità di un confine, un canale o un fosso, la distanza dal confine deve essere pari alla profondità del canale o del fosso”
    Non abbiamo trovato alcun articolo che parli dei rilevati in terra, ma secondo la logica, la distanza dal confine di tale rilevato dovrebbe essere uguale alla sua altezza.
    Vai comunque all’ufficio Edilizia Privata del Comune, chiedi di visionare il progetto del vicino e controlla che vi sia incluso detto muro, sia in pianta che in sezione, poi parla con il tecnico facendo presente il ragionamento di cui sopra e chiedi anche se per lo stesso c’è la relazione geologica.
    All’occorrenza puoi chiedere ed ottenere (a pagamento) una copia del progetto.
    Non hai specificato molti dettagli, ma può anche darsi che dal punto di vista idrogeologico e paesaggistico questo manufatto crei delle difficoltà (come permessi) al costruttore.
    Amedeu e c.

  55. Buonasera,
    ho una domanda in merito alla distanza dai confini di una vasca per evapotraspirazione. Mi spiego meglio, la vasca sarà a servizio di un villino condonato che ha una superficie minima di giardino. In questo giardino va posta la vasca, ma la grandezza richiesta necessaria fa si che la distanza dai confini, uno su strada e uno su altra proprietà, è di 50 cm. Questo va contro la regola del c.c. di restare ad una distanza di 2 mt. E’ possibile secondo voi andare in deroga non rispettando la distanza minima magari, prendendo accordi con il vicino e con il comune?Grazie

  56. Per Tiziano.
    Oltre alle distanze di codice civile, ricorda, vanno rispettate quelle dei regolamenti locali, ed in particolar caso del Regolamento Edilizio , che tu puoi consultare anche via internet.
    Non chiarisci se vasca è completamente interrata, ma dalle distanze che poni, sembrerebbe di si.
    Le deroghe non sarebbero consentite, almeno questa è stata la direttiva di legge fino ad ora seguita, se non per motivi relativi ad Handicap o similari.
    Riteniamo comunque che non dovresti avere problemi per avere una autorizzazione scritta dal tuo vicino.
    Il problema potrebbe nascere dalla strada comunale, in quanto certe distanze (controlla il Regolamento Edilizio) vengono imposte per la pulizia degli argini tramite mezzi meccanici.
    Amedeu e c.

  57. Si effettivamente la vasca è interrata. Il regolamento edilizio per queste tipo di opere non specifica molto. Per il problema della strada comunale, visto che il terreno dove verrà posizionata la vasca è sopraelevato di circa 3 mt e separato da un muro di contenimento dalla strada stessa, magari provo a chiedere un autorizzazione. Grazie dei preziosi consigli.
    Saluti
    Tiziano

  58. Buona sera, un anno fa ho acquistato una casa da ristrutturare con giardino. Qualche giorno fa nel giardino si è formata una chiazza di catrame. Scavando di poco si è formata una pozza di nafta che col calore ribolle ed emana cattivo odore (avendo una figlia di 6 anni speravo di farla giocare in giardino al sicuro e invece devo obbligarla a stare in casa). Al momento dell’acquisto è stata omessa la comunicazione della presenza di una cisterna interrata e non è stata dichiarata neanche all’intermediario della vendita. I venditori (consigliati dal loro avvocato) non si ritengono responsabili e negano la volontà di pagare per la rimozione della cisterna e la bonifica del terreno. Io intanto devo fare la denuncia all’Arpa?E se sì….ci andrei di mezzo io che ora abito e sono proprietaria di quella casa?
    Grazie

  59. Per Tiziana.
    Sei incappata in un brutto guaio.
    La bonifica di una cisterna, di gasolio o nafta, ti comporterà lavori e spese non indifferenti, senza considerare la burocrazia.
    Siccome, reputiamo che sia un “vizio occulto” (art 1667 comma 3° del cc.) , leggi il nostro articolo e poi vai da un buon legale (Dovresti avere due anni di tempo dal contratto di acquisto).
    Fai pagare a chi ti ha venduto l’appartamento.
    http://www.coffeenews.it/responsabilita-per-lavori-edili-successive-al-termine-dellappalto
    Amedeu e c.

  60. stanno costruendo una nuova costruzione difronte la mia abitazione,tra noi ci separa una strada larga,quanti metri deve lasciare dal muro di cinta?io sapevo 7,5 mt,siccome per me sono di meno cosa posso fare?calcolando che chi sta costruendo e’ un costruttore molto conosciuto ?io per la mia abitazione ho dovuto lasciare 7,5 perche lui no??ciao e grazie

  61. Per Leo.
    Per sapere la distanza che l’edificio che stanno costruendo deve avere dal filo stradale, devi conoscere la zona urbanistica nella quale ricade, secondo la cartografia del Piano Regolatore o del Regolamento Urbanistico.
    Per questo devi recarti in Comune presso l’ufficio Urbanistica e chiedere delucidazioni in merito.
    Potrai richiedere anche (a pagamento) una copia del progetto.
    Puoi provare anche via internet a ricercare questi dati, però devi farti aiutare da un amico tecnico, per localizzare il lotto interessato, interpretare la zona e quindi conoscerne i parametri urbanistici che l’edificio deve rispettare.
    Amedeu e c.

  62. abito in un complesso residenziale e tra casa mia e il vicino c’è attualmente una rete alta un metro. Io ho fissato a questa rete un cannucciato in pvc alto un metro e ottanta, Al vicino non gli sta bene.
    La devo rimuovere?

  63. Per Renato.
    Ciò che consigliamo in questi casi, è di prendere la cosa con la massima calma, ricordando che i rapporti con il vicinato vanno sempre tenuti amichevolmente: questo perchè le liti non risolvono mai le situazioni.
    Può darsi che il “cannucciato” che tu hai montato, peggiori l’aspetto estetico del condominio. (cosa da evitare sempre).
    Perchè allora non pianti una siepe lungo il confine, tenendoti a distanza legale di 50 cm da esso .
    Leggi questo nostro articolo
    http://www.coffeenews.it/distanze-dai-confini-di-pozzi-cisterne-fossi-tubi-canali-ed-altro
    Amedeu e c.

  64. Abbiamo una grana con il confinante proprietario di un fondo ,le distanze dal confine costituito da un fossato percorso saltuariamente da acque fluviali appartenenti ad un fiumiciattolo di proprieta’ della sinistra piave sono rispettate per quanto riguarda l’edificio abitativo, ci sono degli alberi di alto fusto piantati sulla linea del fondo che debordano ampiamente con i loro rami et altro oltre la verticale della linea di confine,a nulla sono valse numerose richieste per una adeguata potatura ,siamo in possesso di ricevuta di ritorno raccomanda datata agosto 2010 ,i rami minacciano seriamente il ns spazio condominiale, l’unica cosa che potrebbe non essere in re3gola con le distanze altro non e’ che una pompelliana posta a 50 cm dalla rete di confine , e di questa situazione si fa’ forte il proprietario del fondo ,che ad onor del vero negli ultimi giorni ha fatto potare in modo insufficiente solamente due alberi , gradiremmo se possibile un chiarimento esaustivo sulla situazione in essere,la persona non intende procedere oltre, chiedo se eliminado la suddetta pompelliana egi sarebbe obbligato a ultimare i lavori appena iniziati, grazie sentitamente giorgio et altri abitante edificio

  65. Per Giorgio.
    Per quanto riguarda i rami e le radici degli alberi che oltrepassano il confine leggi l’articolo seguente:
    http://www.coffeenews.it/recisione-di-rami-e-di-radici-che-si-addentrano-nella-proprieta-di-un-vicino
    Ai sensi 896 del codice civile potete tagliare le radici che si intromettono nel vostro fondo, ma dovete chiedere al vicinante di tagliare i sopradetti rami.
    Quando sorgono tali questione, regolate unicamente dal diritto privato, l’unico sistema per potere fare valere i propri diritti (quando si trova un vicinante tosto) è quello di rivolgersi da un avvocato, il quale, molte volte, con una sola lettera raccomandata AR riesce a risolvere la questione: altrimenti dovete adire alle vie legali.
    La pompeiana (gazebo scoperto?), deve essere autorizzata dal Comune (Dia o SCIA), però, salvo disposizioni diverse del regolamento edilizio comunale, deve mantenere le distanze di legge dal confine.
    Probabilmente il vicino si serve di tale argomentazione per effettuare il suo “ricattino”.
    Quindi sentite il tecnico addetto presso l’Ufficio Edilizia Privata del Comune per il gazebo, e poi rivolgetevi da un legale.
    Amedeu e c.

  66. O piantato una siepe di Fotigna sul confine del vicino lunga sei metri. risp-
    ettando la distanza dalla rete che divide i giardini, avvisando prima il vicino
    rispondendo che non vi era problema. Dopo un anno mi contesta che la si-
    epe ombreggia e impedisce il passaggio del sole e dell’aria al suo tappeto
    erboso, da notare l’altezza e di mt.,1,80 ed e sempre sfoltita da permettere il
    passaggio dell’aria. Mi attribuisce dei danni al suo tappeto verde che ingial-
    lisce, questi giardini sono su terrazzi dei Box con uno strato di terra di 40cm
    il quale non ce’ drenaggio la terra e sempre umida, inoltre a piantumato un tappeto erboso a zolle einoltre un impianto di irrigazione. Quali sono le mie
    responsabilità.Antonio Castello

  67. Per Antonio.
    Leggi questo nostro articolo:
    http://www.coffeenews.it/distanze-dai-confini-di-pozzi-cisterne-fossi-tubi-canali-ed-altro
    La siepe, secondo l’art 873 del c.c., deve avere la distanza dal confine di 50 cm e deve essere alta non più di 2 metri.
    Comunque, se vedi che il vicino è disperato per il suo giardino, portagli la siepe all’altezza di mt 1,40/1,50.
    Vale più un buon vicino di mille siepi.
    Amedeu e c.

  68. Buonasera, mi sorge il dubbio sulle distanze dal confine….
    Dovendo mettere in sicurezza la scarpata della strada privata di proprietà, devo realizzare una parete in terra rinforzata e/o terra armata (alta circa mt 5 ) confinante un lato con una strada statale (ANAS) e l’altro lato con un terreno privato. Pertanto gradirei sapere quali sono le distanze dai confini da rispettare .

  69. Per Elio.
    Una scarpata in terra (armata probabilmente con legni o rete da terreno) non è un manufatto che deve rispettare le distanze; piuttosto, a secondo l’entità e la zona in cui ti trovi è necessario avere una relazione idrogeologica.
    Devi sentire il Comune per questo.
    Per la parte che confina con la strada statale ti consigliamo invece di sentire l’ANAS.
    Amedeue c.

  70. buon giorno, ho un problema con il mio vicino circa a delle infiltrazioni che si stanno verificando sul muro di confine della mia cantina.
    spiego meglio, a seguito ad un sopralluogo presso l’abitazione del mio vicino è risultata l’esistenza di una cisterna d’acqua per la raccolta delle acque piovane ad una distanza dal muro di confine di cm. 50 non impemeabilizzata, visto i danni che stò subendo , visto i continui avvisi bonari ed amichevoli resi vani, posso appellarmi art.li 873 e successivi, chi intende costruire uno dei seguenti manufatti, deve rispettare le relative distanze:

    – mt. 2 per pozzi, cisterne, fosse di latrine o di concime.
    specificando che la cisterna del vicino esiste dal 1942 . grazie

  71. Per Stefano.
    Riteniamo di si, in quanto lo prevede l’articolo 873 del codice civile e se non è a distanza legale, il vicino deve uniformarsi al contenuto di detto articolo.
    Amedeu e c.

  72. Il mio problema è che il mio vicino vuole abbassare il livello del terreno a ridosso del confine sostenendo che questo non procurerà nessuno smottamento,io invece ritengo che volendolo abbassare di circa due metri, la cosa diventi pericolosa. A che distanza deve tenersi dal confine per legge? Ed inoltre quando lavora il terreno con il trattore quanto distante deve passare dal confine? Grazie

  73. Per Roberto.
    Per il terreno lavorato con il trattore non ci sono distanze previste per legge, ma probabilmente solo sentenze che però devi ricercare su internet.
    Per l’abbassamento del terreno devi rivolgerti da un tecnico professionista geologo che farà il sopralluogo e sondaggi del terreno, dopodichè, sulla base delle risultanze tecniche della sua relazione potrai muoverti con un legale.
    Amedeu e c.

  74. Grazie Amedeu ma per non inasprire i rapporti mi interessava sapere se indipendentemente dalla natura del terreno e senza sopralluoghi di tecnici e consulenze legali, ci sono distanze da rispettare minime,(creare una scarpata a ridosso del confine significa impedirmi di recintare anche con una semplice rete perchè con il tempo rischierebbe di cadere).
    Per favore sapete darmi qualche risposta?
    Grazie.

  75. La mia abitazione a Nord confina con il limite del confine comunale. A Nord esite un fondo agricolo (non edificabile) e le acque pipovane defluiscono attraverso il fosso di confine tra i due comuni. Il fosso è propietà privata, non demaniale, quindi io sono proprietario fino al centro del fosso stesso ed il dirimpettaio è proprietario della metà a nord.
    Ora nel lotto contiguo al mio, nello stesso mio comune, costruisce un fabbricato a metà del succitato fosso di deflusso ostuendolo completamente.
    Ho diritto a pretendere che il fosso di deflusso sia ripristinato?
    Nel regolamento comunale di Polizia Rurale è scritto esplicitamente che ” I proprietari di terreni su cui defluiscono per via naturale le acque di fondi superiori non possono impedire in alcun modo il libero dflusso delle acque”.
    Il mio comune dice che “è un fatto tra privati e deve essere risolto tra proprietari: Il Comune non può intervenire”.
    Chiedo cortesemente un parere ed un consiglio se è mio diritto pretendere che il deflusso delle acque sia garantito e su che azioni posso/devo eventualmente intrapendere a tutela del diritto stesso.
    Grazie infinite e saluti.
    Maurizio

  76. Caro Amadeus e c. quello che mi interessava sapere, era se potevo impedire al vicino di fare il movimento terra che abbasserebbe il livello del terreno di circa due metri per esigenze agricole,indipendentemente dalla natura del terreno,naturalmente entro una certa distanza dal mio confine, quello che voglio dire, esiste una distanza da rispettare dal confine per poter fare certi lavori indipendentemente dalla natura del terreno? Vi prego di darmi una risposta al più presto, grazie.

  77. Per Roberto.
    Come distanze no, però puoi appellarti e fare una “azione di danno temuto” nel caso dello scavo o può franare il terreno dalla tua parte comportandoti un danno; anche il fatto di non potere effettuare una recinzione è un danno che il vicino ti arreca.
    Puoi appellarti all’art 1171 del cc.
    Comunque leggi questo nostro articolo:
    http://www.coffeenews.it/le-azioni-di-denuncia-di-nuova-opera-e-di-danno-temuto
    Amedeu e c.

  78. Per Maurizio.
    Trattandosi di un fosso privato puoi attenerti agli articoli 911, e 891 del codice civile.
    Anche l’articolo 916 può aiutarti, in quanto parla di togliere eventuali ingombri che possono ostruire i fossi.
    Comunque leggi tutti gli articoli dal 909 al 921 e sicuramente troverai ciò che fa al tuo caso.
    Amedeu e c.

  79. Buongiorno, il mio vicino ha realizzato un comignolo per un forno, adiacente al mio muro di cinta, che si eleva di circa 1 metro rispetto all’altezza della cinta. Poichè i fumi di scarico finiscono periodicamente nel mio giardino e avendo letto che la distanza minima di questi manufatti, essendo i fumi di scarico dannosi per la salute, deve essere non inferiore ai 5 metri, vorrei farlo demolire e spostare.
    In attesa di una sua risposta La ringrazio anticipatamente

  80. Per Daniele.
    Relativamente alle distanze che il forno deve avere dal confine, sono mt 1,50 secondo il codice civile: salvo che nel regolamento edilizio comunale non siano previste distanze diverse ( questo lo devi controllare, anche tramite via internet nel sito del tuo Comune).
    Relativamente ai fumi, che ti creano un fastidio, l’azione potrebbe delinearsi come un “atto di emulazione” di cui all’art 883 del codice civile.
    Leggi comunque questo nostro articolo:
    http://www.coffeenews.it/cosa-sono-gli-atti-di-emulazione
    Amedeu e c.

  81. Ciao a tutti, dato che i vostri consigli sono sempre validissimi vorrei ora chiedervi quale sarebbe la procedura migliore nella posa di tre piastrelle nella mia cucina. Premetto che devo solo allungare la parete con tre piastrelle e che non parto dal pavimento ma bensi da circa un metro da terra. Ho gia comprato il collante dato che mi hanno sconsigliato il “millechiodi”.

  82. Per Giuseppe.
    Devi fare attenzione che le tre nuove file siano in perfetto piano (e quindi piombo) e che la loro superficie sia una continuità della superficie delle altre piastrelle (cioè non sporga o rientri rispetto alla esistente)
    Devi accertare quanto sopra con una riga di legno o metallo.
    Se la parete ha una tinteggiatura lucida devi picchiettarla con la punta di un martello, in maniera che la colla (millechiodi) vi aderisca bene: pulisci inoltre il bordo verticale che andrà a contatto con le nuove piastrelle
    Taglia un regolino in legno sul quale devi poggiare le tre nuove file.
    Con dei chiodi in acciaio da 7 cm (li trovi presso la ferramenta) e con l’aiuto di una livella a bolla devi inchiodare il listello alla parete, sotto la prima fila delle nuove piastrelle
    Quindi inizi a piazzarle.
    Sistema quelle (dipende da quanto siano precise dette mattonelle) che non tornano perfettamente usando dei pezzetti di cartone da porre sotto o di fianco alla mattonella che non ti torna.
    Una volta seccato il tutto (almeno 1 giorno) stucca con cemento dello stesso colore dell’esistente.
    Amedeu e c.

  83. Grazie mille per i consigli siete sempre i migliori ! ciao Giuseppe

  84. Buongiorno a tutti, da diversi anni un mio campo durante la stagione secca viene metodicamente incendiato, ad opera di ignoti, nonostante i lavori di aratura che faccio eseguire; quest’anno lungo il confine per una larghezza di 10 m. oltre all’aratura ho fatto passare la tritatutto che tritura l’erba insieme allo strato superiore del terreno. Non è servito a niente perché durante la notte sono andati a dar fuoco all’erba rimanente lungo il parete a secco sul confine creando danni agli alberi del vicino. Stanco di dover intervenire ogni anno e pagare i danni, posso chiedere al vicino di spiantare gli alberi e ripiantarli a distanza regolamentare. Sono alberi di ulivo, noce e mandorli piantati non più di 9-10 anni fa ad una distanza di 0,90-1,80 cm. dal mio confine; inoltre posso chiedere di spostare a distanza regolamentare il tubo principale di irrigazione, dal diametro di 10 cm., che ha collocato sulla sommità della sua rete metallica di confine ad una altezza di circa 1,60 cm.; se si a quale distanza deve essere posizionato?

  85. Per Franco.
    Se riesci a dimostrare che sono stati piantati da meno di 10 anni, puoi rivolgerti da un legale per una causa.
    Però, poichè gli incendi avvengono nella tua proprietà, (anche se dolosi) a nostro parere, sarà molto difficile che tu riesca ad ottenere una simile soluzione, anche in via giudiziale.
    Qualora tu non possa ottene quanto sopra, ti converrà, forse, lasciare una striscia pulita ed incolta lungo il confine del vicino, in maniera che il fuoco non lo danneggi.
    Con il legale puoi chiarire anche gli altri aspetti della vicenda.
    Amedeu e c.

  86. Salve. L’inquilina del piano terra ha piantato un Melograno difronte alla sua finestra della sala (ad una distanza di 2 metri forse dal muro perimetrale della sua abitazione). Quest’ultimo cresce a dismisura e ha raggiunto la mia finestra impendendomi di vederne al di fuori. Ho chiesto di potarlo ma ad oggi non ho avuto alcun riscontro. Inoltre, sull’altro lato del condominio, ha piantato altri due alberi che hanno raggiunto altezze e larghezze notevoli : in altezza mi coprono la visuale completamente e in larghezza hanno i rami che poggiano sul tettino condominiale di confine. C’è un articolo che regola le piante giusto? Grazie.

  87. Per Guzzy.
    Si, l’articolo 873n del codice civile.
    Amedeu e c.

  88. Salve, il mio vicino dietro ad muro in comune alto circa 1 m che divide la proprieta’, ha piantato delle piante ornamentali che attualmente hanno superato l’altezza del muro preesistente di circa m. 1,50 –

    Domanda: la potatura puo’ essere effettuta d’all’interno della mia proprietà come fa il mio vicino da un po di tempo?

    ovviamente io non sono d’accordo ?

  89. Buonasera, ho un problema nel mio condominio…
    Tempo a dietro ho aperto una porta con autorizzazione condominiale, in seguito ho rimosso degli olenadri piantati davanti alla mia porta, sostituiti con pitosfori, il terreno è condominiale e ho spostato a 3 metri le piante dalla mia casa.
    L’anno scorso hanno fatto dei lavori, passando delle tubazioni dell’acqua di altri condomini, propio dove erano piantati gli olenadri, adesso mi vogliono obbligare a rimettere le piante nel loro punto originario, premeto che le piante e già il terzo anno che sono state spostate, non potrei neanche rimetterle perchè passano i tubi dell’acqua, a che distanza dovrei riposizionarle?
    Posso eventualmente pretendere che rimangano a 3 metri da casa mia e a circa 1,5 metri dai tubi acqua?
    Grazie.

  90. Per Giuseppe.
    I pitosfori, se non erriamo sono siepi anche se vi sono alberi a fusto che raggiungono i 4/5 mt.
    Per tale motivo, riteniamo che la distanza dalle abitazioni debba essere di mt 1,50.
    Per i tubi dell’acqua, dovrebbero essere i proprietari di tali tubazioni a chiedere la distanza di codice civile.
    Comunque, a parte le questioni di diritto, in pratica, non vediamo come possano far piantare i pitosfori sopra dette tubazioni
    Amedeu e c.

  91. gentile amedeu, ho acquistato un appartamento con cantina. in questa cantina, passano i tubi dell’impianto di riscaldamento del mio vicino. ho chiesto se gentilmente pagando a meta’ il costo dei lavori poteva spostarli nella sua proprieta’, e mi ha risposto che non e’ obbligato a farlo e se voglio spostarli me lo fa fare a mie spese. e’ un caso che rientra nell’art. 889 o c’e’ qualche legge che prevede che gli impianti passino nella propria proprieta’.ringrazio anticipatamente.

  92. Per Marco.
    Dipende, se fai parte di un condominio, le tubazioni dell’impianto di riscaldamento sono parti comuni del condominio stesso, per cui essendo nate con l’edificio devi sopportarne la servitù.
    Fra l’altro se ti passa anche la tubazione dell’acqua di andata (calda) dell’impianto di riscaldamento, puoi riscaldare la tua cantina.
    Amedeu e c.

  93. ho acquistato la parte superiore di una villetta a schiera.il propietario della parte sottostante ha eretto nel giardinetto di sua propieta un barbecue a fuoco con canna fumaria che scarica fumi all altezza delle mie finestre.faccio presente che l ampiezza del giardinetto è m5x4 circa.èregolare tutto

  94. Buonasera,
    Vi chiedo gentilmente un’informazione riguardo gli scarichi di reflui nel reticolo fognario, con particolare riferimento alla Regione Piemonte.
    La Legge Nazionale 152/06 afferma all’art. 146: “Entro un anno dalla data di entrata in vigore della parte terza del presente decreto, le regioni, sentita l’Autorità di vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti, nel rispetto dei principi della legislazione statale, adottano norme e misure volte a razionalizzare i consumi e eliminare gli sprechi ed in particolare a:

    …..

    g) realizzare nei nuovi insediamenti, quando economicamente e tecnicamente conveniente anche in relazione ai recapiti finali, sistemi di collegamento differenziati per le acque piovane e per le acque reflue e di prima pioggia;

    Tra l’altro tale concetto era già stato proposto nella precedente legge naz. 152 del 99.
    Dunque occorre costruire 2 allacciamenti che recapitino i reflui differenti: acque bianche in fogna bianca e acque nere in nera. Benissimo. La Regione Piemonte però non ha, che io sappia , emanato nulla in merito come ricepimento della direttiva nazionale. Fermo restando la volontà nel procedere come previsto dalla legge nazionale, e non essendoci regolamenti comunali, sarei mai attaccabile nel caso si facesse un solo allacciamento alla nera??? Grazie infinite e buona serata. Fabio

  95. Per Pinucciad.
    Relativamente alle distanze della canna fumaria deve avere dal confine, sono mt 1,50 secondo il codice civile: salvo che nel regolamento edilizio comunale non siano previste distanze diverse ( questo lo devi controllare, anche tramite via internet nel sito del tuo Comune).
    Relativamente ai fumi, che ti creano un fastidio, l’azione potrebbe delinearsi come un “atto di emulazione” di cui all’art 883 del codice civile.
    Leggi comunque questo nostro articolo:
    http://www.coffeenews.it/cosa-sono-gli-atti-di-emulazione
    Amedeu e c.

  96. problema.la canna fumaria scarica fumi all altezza delle mie finestre .durante l estate sono costretta a chiudermi in casa.

  97. Per Pinucciad.
    Tramite un legale puoi chiedere l’applicazione dell’art 883 del c.c.. che tratta degli atti di emulazione.
    L’avvocato probabilmente scriverà una prima lettera al vicini, e può darsi che in questa prima fase tu riesca a risolvere la questione.
    Amedeu e c.

  98. Per Fabio.
    In varie località italiane, esistono ancora le “fognature miste”, cioè quelle che raccolgono contemporaneamente le acque luride e le acque bianche piovane.
    Sono situazioni illegali, ma i Comuni permettono gli allacci ugualmente.
    Che la Regione Piemonte non abbia deliberato o emanato atti a proposito, può non essere importante, nel senso che, se esistono due fognature separate, devi per forza chiedere l’allacciamento delle luride alla fognatura nera e delle piovane alla bianca.
    Viceversa, se esiste una sola fognatura, il Comune non può che autorizzarti, anche se contro legge, all’allaccio alla medesima.
    E tutto ciò nonostante esistano o meno atti formali approvati.
    Amedeu e c.

  99. salve, avrei un quesito.Il mio vicino si è staccato dalla fossa biologica che avevamo in comune e che è posta proprio al di sotto del muro di confine fra le due proprietà ,quindi ne sopportavamo entrambi,per metà, la servitù.Ora dopo aver picconato i tubi e provocato uno sversamento, minaccia una causa legale per ottenerne lo spostamento in rispetto delle distanze legali. E’ legittima quest’ ultima sua richiesta o posso continuare a usare la biologica lasciandola lì dove si trova?
    Grazie

  100. Per Gabriella.
    Potremmo dirti di fare una causa per avvenuta usucapione (se trascorsi 10 anni in buona fede, ed il fatto che il vicino vi fosse allacciato starebbe a dimostrarlo); l’esperienza però ci suggerisce di darti un consiglio diverso.
    Una fossa Imhoff su terreno altrui costituisce sempre una rogna per te, perchè in qualsiasi momento potrebbe tracimare o sporcare il terreno del vicino (e non puoi stare tutto il giorno a controllare la tua fossa biologica) con richiesta di danni e complicazioni varie.
    Vale la pena di trovare una soluzione sulla tua proprietà: magari, parla con questo vicino e cerca di rimanere d’accordo circa i tempi nei quali intenderai attuare questa modifica.
    Amedeu e c.

  101. purtroppo la cosa è più complicata. c’è una servitù per destinazione del padre di famiglia, dimostrabile con atto di frazionamento avvenuto al momento del mio acquisto che precede il suo di ca. 10 anni e che lui considera illegittima. Ora il cambiamento dello stato di fatto di questa come di altre servitù, di acquedotto, di passaggio di linea elettrica del gas ecc., a suo esclusivo vantaggio per rifacimento dei suoi impianti e per liberare il suo fondo non dovrebbe avvenire a sue spese? mi ha imposto un allacciamento all’acquedotto, ma non ha voluto formalizzare la cosa per iscritto o costituire una servitù. Potrebbe chiedermi in futuro di spostare anche i tubi dell’ acqua potabile? A questo punto alla luce di ciò vorrei fermare tutto dal momento che continuando ad assecondarlo resto in suo potere. Si sveglia una mattina e mi impone un nuovo spostamento. E se non fossi in grado di sostenere le spese? Inoltre ha già provocato volutamente dei danni e non è più una trattativa fra persone civili ma un subire supinamente la volontà di chi decide a proprio esclusivo vantaggio forte del fatto che che gli impianti stanno sulla propria proprietà privata. Concordo che sono rogne soprattutto se la gente è prepotente e sarebbe preferibile spostare tutto, ma la spesa si aggirerebbe sui 50mila euro. La metà del valore della proprietà. E’ logico tutto ciò? Se avete un consiglio è bene accetto. grazie

  102. Per Gabriella.
    Nel tuo primo commento non avevi dato tutte queste informazioni.
    Sei in una situazione alquanto difficile da risolvere, visto anche il confinante che purtroppo ti ritrovi.
    Dal punto di vista del diritto non troviamo appigli che ti possano aiutare.
    L’unico suggerimento che ti possiamo dare è quello di rivolgerti da un buon avvocato, in modo da fare comprendere a questo tuo vicino che sei pronta a
    fare valere le tue ragioni e non a subire passivamente i soprusi e i relativi danni che ti sta causando..
    Amedeu e c..

  103. concordo e vi ringrazio per la risposta.

  104. Salve, mi trovo in campagna e per poter accedere devo attraversare una strada privata che si trova in salita di mia proprietà insieme ad altri tre vicini. Il vicino limitrofe (quello che stà sotto ed è il primo ad accedere alla strada privata), ha fatto passare, limitrofo al mio appezzamento di terra (che comprende dal alto verso il suo appezzamento di terra: il primo cancello, il muro di confine, il secondo cancello di mia proprietà) che confina con questa strada privata, un tubo per rifornirsi di acqua (il raccordo dove si è aggangiato si trova sopra il mio terreno), eseguendo uno scavo per oltrepassare i due cancelli, ma ha volutamente lasciato fuori il tubo nel pezzo dove si trova il mio muro, provocando una visione orribile e altri tipi di problemi. Premetto che sul contratto di acquisto dell’appezzamento di terreno esiste una servitù per l’acqua e che originariamente esisteva il tubo, ma non vi era il mio muro.
    Vorrei sapere se il tubo può stare vicino al mio muro e se sono nel giusto a norma di legge chiedendo al vicino di effettuare uno scavo per interrare anche il tubo che è rimasto scoperto e adiacente al mio muro; vi evidenzio che con questo tubo non sarò in grado, un domani, nè di rifinirlo con qualsiasi tipo di rifinitura (pietra, pittura, rifinizioni, ect.., nè tantomeno di togliere le erbacce che cresceranno senza provocare danno al tubo.
    Vi ringrazio anticipatamente e mi scuso fin da ora per il protrarsi della mia spiegazione.
    Saluti

  105. Per Antonio.
    Hai una servitù stabilita per contratto, però devi leggerlo attentamente , per vedere se vi sono delle indicazioni circa il posizionamento del tubo.
    La servitù di un acquedotto, a nostro parere, non stabilisce che la tubazione deve passare come lo desidera il fondo destinatario, ma deve essere posizionata, con i relativi lavori occorrenti, in posizione che non impedisca al proprietario del fondo servente di godere della loro proprietà, intesa in tutti i suoi aspetti, parte estetica compresa.
    Quindi, la richiesta di interramento di detta tubazione, rientra nei tuoi diritti.
    L’unico aspetto discutibile, è la preesistenza di tale tubo in detta posizione, per cui potrebbero vantare un diritto di usucapione.
    Anche questo punto è però discutibile, in quanto tu affermi di avere realizzato, a posteriori, il muro di cinta.
    In ogni caso parla con il tuo vicino e cerca, ragionevolmente, di fargli comprendere le tue esigenze.
    Non ottenendo nulla, senza entrare in litigi assurdi, dovrai rivolgerti da un legale.
    Amedeu e c.

  106. sono proprietario di una casa che nella parte posteriore ha al piano terra una finestra ed al primo piano un terrazzino con affaccio su quello che una volta era un orto. Con il passare del tempo il proprietario ha modificato l’orto in giardino piantando di tutto: da canne di bambù a palme ed altre piante. Proprio attaccata al muro di mia proprietà ( a destra della mia finestra) ha piantato una felce che in breve si è ingrandita in modo notevole. Quindi in questo momento mi ritrovo con piante di palme che crescono in modo vertiginoso ( una alta circa cinque metri misurata a 2,90 mt, altre in fase di crescita alte già oltre un metro e mezzo a distanza di circa due metri ed appunto una felce enorme attaccata al mio muro). Leggendo i vari articoli non riesco a comprendere quali siano realmente le distanze, poiché non si tratta di un confine murario, ma un confine con finestra e terrazzino con affaccio.
    Saluti

  107. Per Giuliano.
    Le piante devono ugualmente rispettare le distanze dal confine , che in questo caso, ci sembra, siano il filo della tua casa, o meglio l’affaccio della tua finestra.
    Quindi le piante dovrebbero rispettare le distanze da questi.
    Amedeu e c.

  108. ciao Amadeu
    ho letto la tua risposta a Elio in merito alla terra armata che non dovrebbe costituire manufatto e quindi non serve rispettare le distanze ma a me è stato detto il contrario, hai per caso una sentenza a cui fare riferimento?
    grazie

  109. Per Alex.
    No, le sentenze puoi cercarle, ma non siamo sicuri ve ne siano.
    IL fatto che (come abbiamo specificato) sia armata con rete fine, superficiale, a trattenere le rocce o legname intrecciarto (come in uso nelle strade di montagna ed in pendio, a nostro parere non costituisce un elemento edilizio da rispettare le distanze, ma solo un consolidamento di un terreno, (fra l’altro eseguito con sistemi naturali) da favorire in ogni caso.
    Comunque, Comune che vai, usanze che trovi.
    Amedeu e c.

  110. Buonasera Amadeu
    sono proprietario di un fabbricato residenziale sito in centro storico. Il fabbricato è posto con il muro a confine a lato nord e con il piano terra che risulta ad una quota di – 1 metro rispetto al giardino del confinante. Recentemente sul giardino nord è stato installato un impianto di irrigazione a spuzzo immediatamente a ridosso del muro della mia abitazione. Ora sono preoccupato per il rischio di aumento dell’umidità sul terreno soprastante e conseguante rischio di infiltrazioni nonchè degli inevitabili spruzzi d’acqua che possono colpire direttamente la muratura. Oltre a ciò con i lavori di costruzione dell’impianto il confinante ha effettuato riporto di terreno con conseguente aumento dell’altezza dello stesso riapetto alla mia abitazione. le chiedo como posso oppormi a tutto ciò. Grazie

  111. Per Giamprimo.
    Se vuoi muoverti secondo il codice civile, devi leggere questo nostro articolo:
    http://www.coffeenews.it/le-azioni-di-denuncia-di-nuova-opera-e-di-danno-temuto
    Difatti temi, giustamente, un futuro danno.
    Prova , prima, a fare comprendere la cosa al tuo vicino, in maniera da effettuare uno scavo a ridosso del muro e coibentarlo con guana bituminosa o con prodotti mionocomponenti tipo:
    http://www.coffeenews.it/un-impermeabilizzante-per-il-contenimento-di-acqua
    Altrimenti devi rivolgerti da un legale.
    Amedeu e c.

  112. Buongiorno

    Partendo dal presupposto che i rapporti con i miei vicini sono a dir poco pessimi. Vorrei sapere come posso costringerli ad abbattere un vecchio capannone di lamiera (a filo del confine) che durante le giornate ventose produce molto rumore e ogni tanto perde pezzi. Non vorrei chiamare i vigili del fuoco come ho già fatto per un muro pericolante, c’è un altro modo?

    Grazie
    Pasqui

  113. Per Pasqui.
    Le baracche in lamiera, di regola, non dovrebbero essere autorizzbili nè sanabili, quindi, dopo avere fatto un accertamento presso l’ufficio Edilizia Privata del Comune, dovresti fare intervenire la Polizia Municipale perchè opera abusiva.
    Amedeu e c.

  114. Buongiorno
    chiedo gentilmente ‘lumi’ su un paio di opere fatte dal mio vicino :
    – realizzazione recinto per corsi di equitazione ( un lato del quale installato direttamente su linea di confine )
    – installazione di fari su pali H6 mt. che puntano verso la mia casa.

    Volevo per favore sapere se deve rispettare delle precise distanze dal confine o dalle abitazioni e se i fari che illuminano a giorno sono in regola.

    Grazie mille per cortese riscontro.

  115. Per Giovanni.
    L’inquinamento luminoso è caratteristico dei nostri tempi.
    Per saperne di più, in quanto gli interventi variano da Regione a Regione, devi contattare l’Arpa (Agenzia Regionale per la protezione dell’ Ambiente) della tua Regione, la cui sede troverai anche nella tua città.
    Vi sono leggi nazionali ed anche regionali che potrai apprendere, e sulle quali poi potrai muoverti.
    Amedeu e c.

  116. Grazie Amedeu per la risposta :
    saprebbe gentilmente dirmi qualcosa in merito al paddock ( recinto per cavalli ) che il mio vicino ha costruito direttamente sulla linea di confine e che utilizza per impartire lezioni di equitazione anche con molti cavalli per volta ?
    c’è qualcosa di ‘fuorilegge’ secondo lei ?
    Perchè i tecnici del comune dove abito non mi hanno saputo dire niente.

    Grazie ancora …

  117. Per Giovanni.
    Effettivamente è una materia poco conosciuta: come recinto (se è di legno o similare) non dovrebbe sottostare ad alcuna autorizzazione.
    L’autorizzazione la deve avere invece il tipo di attività, o meglio la destinazione d’uso del terreno.
    Per esempio, se il Piano Regolatore Generale prevede una zona residenziale, non è ammesso un maneggio per cavalli; discorso diverso invece se la zona è agricola o similare.
    Amedeu e c.

  118. Grazie ancora … buona giornata

  119. salve.il vicino del palazzo accanto ha alzato il suo tetto di circa un metro e senza neanche avvisarmi. LA FINESTRA DELLA MIA CAMERA SI AFFACCIA SU PARTE DI QUESTO TETTO PERTANTO UNA MATTINA MI SONO TROVATA GLI OPERAI IN CAMERA. MA A PARTE QUESTO LUI HA FATTO UN BUCO PER APPOGGIARE UNA TRAVE SULLA PARETE DI CIONFINE CON LA MIACAMERA E HA ALZATO PARTE DEL TETTO DI UN METRO. iO DALLA MIA FINESTRA VEDEVO LA STRADA E UN APIAZZA, ADESSO NON VEDO PIù NIENTE. A PARTE LE COLLINE IN ALTO. e’ REGOLARE QUELLO CHE HA FATTO?

  120. IO HO MESSO UNA STUFA A PELLET NEL GARAGE. FUORI C’è UN SISTEMA PER CUI I FUMI PASSANO IN UN CONTENITORE DI ACQUA. SOPRA MA NON SULLA STESSA LINE CI SONO ALTRI AFFACCI. AD UNA DISTANZA DI CIRCA 3-5 METRI. SONO IN REGOLA?

  121. Per Angela.
    Il rialzamento di 1 metro, agli effetti del codice civile, deve avere la distanza di 3 metri dalla tua finestra.
    Qualora il vicino abbia aperto una finestra su tale rialzamento, la distanza aumenta a 10 mt.
    Quanto sopra agli effetti del codice civile.
    Agli effetti urbanistici, valgono le norme del Piano regolatore e del Regolamento Edilizio del tuo Comune.
    Devi quindi sentire l’ufficio Edilizia Privata del tuo Comune cosa prevedono dette norme.
    Non dovrebbero avere difficoltà a dirtelo, in quanto i permessi di costruire, sono sempre rilasciati “fatti salvi i diritti dei terzi”.
    Per quanto riguarda l’appoggio della trave, se il muro è comune a te ed al vicino , quest’ultimo ha diritto ad immettervi la trave.
    Amedeu e c.

  122. Per Angela.
    Devi chiarire meglio la domanda.
    Per cortesia non scrivere a lettere maiuscole.
    Grazie.
    Amedeu e c.

  123. Si scusa, Ho messo una stufa a pellet in garage. Posso riscaldare il garage? l’uscita del tubo di scarico è a parete. all’uscita il tubo esce in uncontenitore che contiene acqua per il raffreddamento e la pulizia del fumo di scarico.
    Sopra ci sono le finestre dei vicini a 3-5 metri di distanza una a destra dello scarico l’altra a sx. Possono contestarmi? E’ già due anni e loro solo una volta hanno sentito l’odore. Sono in regola o dovrei utilizzare una canna fumaria fino al tetto?

  124. Per Angela.
    Qualora i vicini si sentano disturbati da eventuali “fumi” della stufa per la mancanza di una canna fumaria che arriva fino sopra al tetto, la questione potrebbe rientrare nella casistica delle “immissione”, in questo caso di fumi, non consentita, e regolata dall’art.844 del codice civile.
    Comunque abbiamo adoperato il verbo al condizionale, per cui … se nessuno contesta, non hai alcuna problematica da risolvere.
    Amedeu e c.

  125. grazie mille!

  126. salve ho bisogno di un consiglio ho la vicina di casa che continua a disturbarmi con lo sbattere delle portiere tutto questo perche tempo fa lo ripresa per il continuo arrivare di persone a farsi pettinare e in pensione e dice che 800euro sono pochi dunque le lo fa e nessuno puo dirgli nulla perche lei risponde che pettina alle amiche in effetti l”ho fatto presente hai carabinieri senza nessun esito e possibile?tra la mia casa e la sua ci divide un paio di metri e possibile che non c”E qualcosa che gliela posso far finire grazie mille per la risposta cordiali saluti

  127. Per Maria.
    Dispiace, ma non sappiamo come accontentarti.
    Amedeu e c.

  128. Buongiorno a tutti,
    Ho comperato un lotto di terra da 1000 mq da mio zio che da agricolo passerà ad edificabile tra circaun mese, poi inizieremo la casa.
    Sotto questo lotto ci passano i tubi fognari.Noi dovremmo spostarli per fare i fondamenti, ma ci anno detto in comune che è tutto a spese nostre… Una voce di un’ amici ci ha detto che ci vogliono un sacco di soldi per spostarli, ma noi siamo già stretti così e pensare di spendere dei soldi anche lì è un grande magone per noi.Cosa possiamo fare?…. E’ vero che è tutto a nostre spese?… Vi prego rispondetemi.

    Grazie.

    Distinti Saluti.

    Debora.

  129. Per Debora.
    Nel passare i tubi fognari, il Comune avrà fatto una convenzione con tuo zio, oppure gli avrà acquistato un tratto di terreno o ancora creata una servitù trascritta.-
    I Comuni (di solito) non passano tubazioni su terreni altrui senza avere aperto, se non sistemato amministrativamente le pratiche.
    Quindi per prima cosa parla con tuo zio.
    Se esiste un atto, devi leggerlo attentamente e capire cosa prevede in caso di spostamento.
    Altrimenti devi rassegnarti a spostarli a tue spese, in quanto i Comuni non intervengono assolutamente per variare una situazione che, al momento, a loro sta bene così.
    Amedeu e c.

  130. Servitù di passaggio prediale e allaccio contatore Enel :

    Ho un piccola casetta condonata in un fondo chiuso con servitù di passaggio prediale..L’unico accesso è da un viale chiuso da un cancello di m 3 che parte dalla strada provinciale per circa m.40.
    Attualmente la casetta è servita da corrente da kwh1,5 in virtù di un pozzo cartesiano presente dal 1981 condiviso da altri proprietari avente per intestatario del contratto un altro proprietario,ora deceduto,quindi non è intestata a me ,.Cosi ho pensato di far richiesta di un nuovo contatore ed intestarmelo.
    Ho fatto richiesta di allaccio dell’energia elettrica a kwh 3 . Al sopralluogo il tecnico indicava un sito dove ubicare il nuovo contatore,posto che già vi sono altri contatori della famiglia del confinante e padrone della particella. Al momento del sopralluogo quest’ultimo era assente,quindi mi sono interessato ad informarlo. Inizialmente mi ha dato il consenso, poi si è rifiutato di far installare il contatore inventandosi mille scuse. Alla fine l’Enel non vuole più darmi la corrente lavandosi le mani sostenendo che tocca a noi metterci d’accordo. L’unico posto è sulla strada provinciale dove attualmente è posto il nostro/mio vecchio contatore. Inoltre il tecnico ha detto che è molto difficile installare contatori sulle strade provinciali…anzi bisognava spostare pure questo.
    Sono disperato…come posso fare aiutatemi.
    Grazie a chi mi può aiutare o darmi qualche consiglio

  131. Per Clavietto
    I tecnici del’Enel avranno senza dubbio vagliato tutte le possibili alternative, e se sono giunti alla conclusione di lavarsene le mani, probabilmente è perchè non sanno come risolvere il tuo caso.
    Per legge non può esistere un fondo intercluso; vedi a proposito questo nostro articolo
    http://www.coffeenews.it/servitu-costituzione-esercizio-ed-estinzione.
    Il fatto è che il contatore è nato per un pozzo, e peggio ancora che il contratto è intestato ad altro proprietario.
    Hai ottenuto la sanatoria della casetta, che probabilmente era nata come “deposito di attrezzi”, per cui puoi avere il passaggio coattivo alla stessa, secondo l’articolo di cui sopra.
    Se però la sanatoria ti è stata concessa come casa di “civile abitazione” (solo in quel caso), la stessa necessita di un allaccio Enel autonomo, per cui potresti, tramite un legale impostare in questo senso il tuo caso.
    Allora, ottenendo un regolare allaccio elettrico per la casa, il tuo legale potrebbe ottenere di fare togliere il cancello all’inizio della strada interna e fare istallare il contatore sul ciglio della stessa.
    E’ un caso alquanto “attrigato”, ma potrebbe risolversi in questo senso.
    Amedeu e c.

  132. Con la presente per richedere gentilmente un parere sulle distanze dei manufatti per i vani contatori Enel-Acqua-Gas e arie condizionate:

    Premetto che nel regolamento comunale del mio Comune, in materie di distanze dei vani contatori non ne tratta! di conseguenza dovrei stare a ciò che dice la giurisprudenza?, inoltre il manufatto è di H 1,90 cm, questo comporta un vantaggio o no?
    Vi ringrazierei se riusciste a darmi qualche notizia in merito.
    distinti saluti.
    Massimo G.

  133. Per Massimo G.
    Trattandosi di distribuzioni a rete di pubblico interesse, normalmente, per tutte le zone vale tale prescrizione:
    “DISTANZE DAI CONFINI
    Il tubo dell’allacciamento e il vano dei contatori devono rispettare la distanza di 1 metro dai confini. Tale distanza potrà essere derogata solo in caso di autorizzazione scritta dei proprietari confinanti.”
    Amedeu e c.

  134. Ringrazio Amadeus e c. per il suo consiglio ….chiederò al mio legale di mia fiducia e cosa ne pensa …ciao alla prossima……..poi ti farò sapere

  135. il mio vicino ha costruito e riempito un muro di confine che era un metro circa,ora mi trovo da un lato circa 5o 6 metri,scendendo a triangolo finocirca m2,50,il punto piu basso,ma fino quanto puo chiuermi dentro il vicino?e se non avesse neppure il permesso di costruzione fin che punto posso rivogermi all comune?e cosa potrei ottenere dal comune?è possibile che la legge dice che fin a tre meri a confine è regolare?mi ha pure tagliato le radici a un gelso centenario?

    grazie e scusate
    Giuseppe

  136. Per Giuseppe.
    Vediamo se abbiamo compreso bene.
    Il tuo vicino ha sopraelevato il muro di confine dalla tua parte.
    Poi ha riempito dalla sua parte con terreno. OK?
    Ora ti trovi sotto il livello di tale muro(?) di mt 2,50 da una parte e di mt 5/6 dall’altra.OK?
    Se è così, devi recarti presso l’ufficio Edilizia Privata del tuo Comune e spiegare cosa ha fatto e se ha il permesso di farlo.
    Nel caso che ti diano una risposta non attendibile e non chiara, sempre che tu ne abbia l’intenzione, scrivi le stesse cose (sinteticamente e chiaramente e senza parlare di attriti fra vicini, tanto è evidente) e mandale con lettere raccomandate AR al Dirigente (metti il suo nome e cognome ) dell’ufficio di cui sopra e al comandante dei Vigili Urbani.
    Nella lettera chiedi di avere una risposta scritta.
    Dovrebbero controllare e muoversi di conseguenza.
    Fatti aiutare, nel fare la lettera, possibilmente da un tecnico professionista della tua zona.
    Amedeu e c.

  137. Buon giorno, ho una domanda da porvi.
    Ho una D.i.a. aperta con progetto già approvato per la costruzione di una canna fumaria proprio vicino al confine. (non ci sono alternative di costruzione per via di com’è fatta la casa)
    Abito in una casa di quelle tipo “affiancate”, hanno più di 40 anni e ognuno la ristruttura in tempi e modi diversi. (non abbiamo niente in comune, solo il muro di appoggio)
    Appena il muratore si è messo al lavoro, il mio vicino si è infuriato dicendo che non posso costruire perchè gli tolgo la visuale.
    La canna è sulla mia proprietà, ma dice che il cod. civile me lo proibisce.
    E’ vero?
    Se è vero perchè il comune mi ha dato il permesso di costruire (con materiale fotografico del prima e progetto del Geometra)?
    Molte grazie

  138. A che distanza e a che altezza deve essere posizionata una canna fumaria a parete dal confine dell’abitazione vicina? Non è un condominio, sono due abitazioni individuali ma unite l’una all’altra.

  139. Per Dodo.
    La canna fumaria che ti esce dal tetto, come tubazione esterna, deve stare ad almeno 1 metro dal confine.
    Leggi questo nostro articolo.
    L’autorizzazione del Comune, per legge, viene sempre rilasciata o ottenuta “fatti salvi i diritti dei terzi”, per cui il Comune non entra in questioni fra privati, lasciando che per le stesse se la sbrighino i confinanti.
    Quindi se costruisci la canna fumaria a distanza non regolamentare , il vicino te la può farte togliere.
    Amedeu e c.

  140. Per Aldo.
    A mt 1 dal confine e tale canna fumaria deve arrivare fino a sopra il tetto.
    Amedeu e c.

  141. grazie infiniti sara fatto

  142. Per cortesia vorrei conoscere come interpretare l’art.10 comma 3 delle norme di attuazione PAI quando viene citato l’art.6 comma 8 in relazione a quei 75 mt di distanza citati in entrambi gli articoli.La legge in quel frangente non mi sembra molto chiara: quei 75 mt sono da sovrapporre o da sommare l’uno all’altro? Mille grazie.

  143. Per Luisa.
    Non siamo riusciti a trovare alcun tuo commento precedente a questo (seguendo le indicazioni del cognome e della email) .
    Se invece è la prima domanda che fai, riteniamo che ti riferisca alle norme di attuazione di un Piano Regolatore di una particolare città.
    Ma come certo saprai, ogni città ha un PRG diverso dall’altro, sia per cartografia che per norme di attuazione, per cui saremmo in grossa difficoltà nell’aiutarti, a meno che tu non chiarisca meglio la tua domanda.
    Amedeu ec.

  144. La distanza di mt. 1 per tubi d’acqua pura o lurida, per quelli del gas e simili, compreso le loro diramazioni vale anche queste tubazioni sono poste su strada privata di proprietà condivisa con il mio vicino? Mi spiego meglio il giardino di mia esclusiva proprietà confina con una strada privata che appartiene a me ed a un mio vicino. In questo caso le distanze dal mio giardino devono ugualmente essere rispettate?
    Grazie per la risposta,
    Cordiali saluti,
    Enrica

  145. Per Enrica.
    La distanza di 1 metro si applica dal confine di una proprietà e non ha importanza la destinazione d’uso del fondo che ha detti tubi.
    Amedeu e c.

  146. Grazie per la risposta,
    Per essere sicura di aver capito: i miei vicini non avrebbero potuto fai interrare i tubi di acqua pura o lurida, quelli del gas e simili, a meno di 1 m dal confine del mio giardino, anche se sulla strada in comune ovviamente abbiamo entrambi l’obbligo di far passare le utenze?
    Grazie ancora,
    Enrica

  147. Per Enrica.
    Non avevi parlato di avere un obbligo (scritto?) di fare passare le utenze; perchè in questo caso devi leggere ed attenerti al contenuto di tale servitù (ammesso che esista).
    Amedeu e c.

  148. Nella parete che divide il mio appartamento con il mio vicino ( palazzo condominiale) è stato installato un motore di autoclave che disturba notevolmente la mia famiglia. Il vicino contattato dall’amministratore si rifiuta di spostarlo in terrazza accanto al suo serbatoio, come possiamo fare rispattare la distanza di confine ?. Grazie x il consiglio.

  149. Per Santi.
    L’art 844 del codice civile tratta delle immissioni, che sono “atti utili…. che danno molestia al vicino e lo obbligano a tollerarli entro certi limiti”
    Fra le possibili immissioni c’è anche quella relativa al rumore.
    La sua intensità viene misurata in dB.
    Per la misurazione e quindi per possibili atti contro il vicino, rivolgetevi alla ASL della vostra zona che dovrebbe avere un ufficio competente in tale materia e che saprà darvi notizie più specifiche in merito.
    Amedeu e c.

  150. Salve nella parete del mio negozio il mio confinante sta costruendo direttamente atttacato un forno a legna per una pizzeria il problema che su quel muro e cioe nel mio negozio ci metto materiali deteriorabili al calore alimenti per cani e per lo piu questa stanza non e ventilata esiste una normativa che lo vieta grazie.

  151. Per Antonio.
    Il tuo caso può rientrare nell’art.844 del codice civile, che parla della immissioni e che rimanda all’artico 890 del cc, che stabilisce, per chi vuole realizzare forni ecc. le distanze dai confini previste dai vigenti regolamenti locali.
    A tale scopo, leggi i detti 2 articoli che non ti riportiamo perchè troppo lunghi (pensiamo che tu possa trovarli su internet).
    Per quanto riguarda i regolamenti locali, devi informarti pressi la ASL della tua zona se hanno delle disposizioni in merito.
    Inoltre leggi (via internet) il Regolamento Edilizio del tuo Comune e vedi se c’è un articolo che possa aiutarti.
    Amedeu e c.

  152. Sono proprietario di un terreno in un piccolo centro abitato dove esiste la mia abitazione e l’attività lavorativa (ristorante etc). Da oltre 40 anni esistono 2 pozzi regolarmente registrati che forniscono acqua al giardino e al sistema di raffreddamento di macchinari.
    Due anni fa il mio vicino a monte (mio fratello) costruendo l’abitazione ha realizzato maldestramente (senza studi progetti o autorizzazioni)un pozzo che ha interrotto la falda acquifera lasciando a secco i miei pozzi.
    Per risolvere il conflitto sono stato autorizzato all’utilizzo dell’acqua con un motore di pompaggio.Il tecnico che doveva redigere sullo scritto l’accordo ha trascurato finchè oggi mio fratello rifiuta di sottoscrivere,perchè non vuole avere servitù scritte.E’ chiaro che in tal modo un giorno può intimarmi di levare tutto,poichè pensa ad un atto di bontà a farmi utilizzare l’acqua e non al rispetto dell’art.911 c.c.
    Infatti minaccia che se io insisto per ottenere la dichiarazione scritta per vie legali “rischio” di dover smontare tutto l’impianto fatto “a mie spese” anzichè
    a sue spese.Ci sono problemi di prescrizione?Il tecnico è disposto a testimoniare quanto ho raccontato.Grazie

  153. Per Sebastiano.
    Dispiace sentire che fra fratelli esistono delle situazioni di attrito per semplici interessi materiali.
    Tuo fratello, ai sensi dell’art 911 del c.c. doveva tenersi a distanze tali dal tuo pozzo, in maniera da non arrecarti danni interrompendone l’afflusso di acqua.
    Adesso dovrai per forza rivolgerti da un legale.
    Comunque, poichè sono trascorsi solo 2 anni, e per di più ha effettuato l’intervento abusivamente, non crediamo, se andate davanti ad un giudice, che abbia molte possibilità di mantenere in essere il suo pozzo.
    Cerca di farglielo capire (da fratello a fratello).
    Amedeu e c.

  154. Ringraziandovi per l’attenzione,volevo chiedervi come mi devo comportare con i miei nuovi vicini, vi spiego…io ho una casa costruita 40 anni fa’con i locali 80 cm sotto il piano del mio marciapiede(l’oro in una casa appena costruita)con le finestre di cucina camera e bagno a 2 metri dal confine.Sul muro di confine ho la mia rete a maglie alta 1.8metri ,i nuovi vicini ci hanno applicato sopra una rete oscurante da giardino…togliendomi la luce in casa…cosa devo fare…Aiutatemi Grazie

  155. Per Mario.
    A nostro parere, l’azione dei vicini, vista anche la posizione delle tue finestre che sono basse rispetto alla linea di campagna può considerarsi come un “atto di emulazione”.
    Gli “atti di emulazione” sono definiti dal codice civile come “atti i quali non abbiano altro scopo che quello di nuocere o recare molestia ad altri.
    Il loro divieto è sancito dall’art.833 del Codice Civile.
    Non possiamo riportarti detto articolo che è piuttosto lungo, però puoi, prima , eventualmente parlare con i vicini cercando di far loro capire la situazione, dopo di che, se non ottieni alcun risultato, fare scrivere una lettera con gli estremi del codice civile, possibilmente da un avvocato, oppure da una persona, che leggendo l’articolo 833 del cc, sappia poi riportarla, in maniera gentile ma ferma, in una raccomandata AR.
    Amedeu e c.

  156. X amedeu
    Mi sono informato molto bene e da più parti.
    Quello che dici sulla distanza è giusto, però è inesatto il fatto che se la costruisco me la possono far togliere.
    Le mie info dicono che alla peggio se fanno causa mi possono “condannare” ad un risercimento danni perchè gli tolgo una % di visibilità dalla loro finestra.
    La “multa” la decide il giudice e spesso è mooolto bassa rispetto al fatto di non avere la canna fumaria.
    Quindi, “per continuare i rapporti di buon vicinato” da domani ripartono i lavori.

  157. Per Dodo.
    Sei mai andato davanti ad un giudice con due legali che si confrontano a parole e a tariffa? No? Augurati che non ti capiti.
    Una persona che sa di avere torto in partenze e poi afferma: “la costruisco, mi sono informato, non me la possono far togliere, al più pago una multa”, a nostro parere meriterebbe di finire la costruzione e poi demolirla a sue spese ed in più venire condannato dal giudice.
    E’ già avvenuto.
    Amedeu e c.

  158. Per amedeu.
    Si tratta di una canna fumaria, non di un ecomostro, con colate di cemento in un paradiso delle Dolomiti o della Sardegna.
    Comunque hai ragione, quando si è davanti ad un giudice non si sa mai come andrà a finire.
    Avrei molte cose da descrivere nei dettagli x togliermi da questa posizione in cui sembra che io cerchi la causa, ma mi dilungherei troppo. (Es. La sua tubazione del gas sul confine, le fognature passano all’incirca ad un metro, e sul muro di confine ci sono rubinetti x irrigazione del giardino e scarichi + una tettoia di 3×4 metri appoggiata ad un mio muro della casa che da nel suo cortile. Non ho mai detto niente!)
    Se vorrà la causa, che causa sia, ma nel piatto ci mettiamo tutto.
    P.s. Il mio motto è sempre stato “vivi e lascia vivere”.
    Molte grazie per le informazioni.
    Saluti

  159. Salve, vorrei sapere se esiste una distanza minima tra un muretto di mia proprietà e una posatura di struttura portante per un palo ENEL…ne stanno posando uno proprio attaccato al mio muretto e vorrei sapere se possono farlo o meno.
    La ringrazio

  160. Per Flora.
    Purtroppo non esiste; però non deve danneggiare il tuo muro.
    Amedeu e c.

  161. grazie…saluti

  162. Sono proprietaria dal 2000 di una porzione di casa con scop. priv- nel contratto di acquisto è presente la servitu’ di scolo di acque bianche e nere verso la limitrofa proprietà del mio vicino che va a defluire in un fosso, premetto che nella mia zona non esiste la rete fognaria. tale servitu’ è stata concordata a voce nel 1997  dal proprietario del momento  che si costrui’ il secondo bagno e il mio vicino  che permise il pass. dello scar. nella sua proprietà, la fossa biologica è nel mio giardino e non reca nessun fastidio,nella proprietà del mio vicino passa solamente un tubo di scolo interrato da 14 anni. Ora per la prima volta ho avuto un problema di intasamento del tubo che non mi è visibile da casa mia e ho chiesto al vicino di poter andare a contollare lo scarico nella sua proprietà e mi è stato vietato, secondo lui io non ho nessuna servitu’ ( quello che ha venduto a me la casa, l’aveva acquistata  da questo vicino) che dice che non aveva il diritto di darmi questa servitu’ e per questo me la nega. MI scuso lo so che non è facile da capire. mi puo’ consigliare sul da farsi?  grazie.

  163. Per Barbara.
    Non è che sia difficile da capire, ma solo ti consigliamo di non usare le parole abbreviate, in quanto obbligano il lettore a cercare di indovinare (anche se sono le più semplici).
    Per prima cosa sappi che lo scarico con dispersionr in un fosso non è regolamentare, è inquinante, ed in località prive di fognatura pubblica può essere realizzato un sistema di smaltimento liquami con fossa Imhoff e successiva canalizzazione disperdente di subinrigazione, oppure vasche di fitodepurazione (Cerca nel nostro sito gli articoli immettendo dette parole nel pulsante “cerca” in alto a destra della Home.)
    Se il tuo vicino ti nega la servitù di passaggio, puoi fargli presente che hai intenzione di regolarizzare il tutto.
    Basterà che tu chiami i vigili urbani o i vigili sanitari della ASL.
    Dopo però scatterà una ordinanza e dovrete adeguarvi entrambi alle normative vigenti.
    Amedeu e c.

  164. salve a tutti ho un problema con una canna fumaria. Mi sapreste dire se c’è una distanaza da rispettare dal muro mediante di un’altra abitazione? e la relativa altezza dal livello della strada(senza marciapiede)?e soprattutto a cosa vado incontro ad istallare una canna fumaria senza progetto?

  165. scusi ..mi stanno facendo un muro al di là del mio muro di mia proprietà ..ma non c .è una distanza?.e inoltre le chiedo se possono chiudermi uno scarico mio già esistente di acqua piovana..tutto ciò perchè fanno nuove costruzioni confinanti con mè..grazie..

  166. Per Flora.
    Se le cose stanno come dici, devi rivolgerti presso il Comando dei Vigili Urbani della tua città e chiedere un sopralluogo di controllo.
    Se non ottieni alcun risultato scrivi una lettera con raccomandata di ritorno al comandante VVUU (nome e cognome) chiedendo quanto sopra.
    Dovresti ottenere il sopralluogo dovuto, per la verifica di eventuali conformità a permessi comunali rilasciati ai tuoi vicini.
    Amedeu e c.

  167. Vi sarei grato se dareste una risposta – la distanza di confine da un gorgo (vasca d’acqua sotto il livello di superficie) identificata con una sua particella, dove anch’io sono livellario insieme ad altri, la vasca non è più in funzione da più di 30 anni,( ed abbandonata ai rovi) ed insiste per intero nel mio terreno dove stò costruendo una villetta.
    Per costruire la distanza prevista dal Comune per i fabbricati è di 5mt, lo stesso vale anche per la vasca interrata ormai coperta dalla terra o può essere inferiore. grazie, cordialità.

  168. Salve a tutti avrei bisogno di un consiglio.
    Per svariate ragioni sono venuto ai ferri corti per questini di passo i con un mio vicino,il quale mi ha chiamato in causa e ha perso la medesima.
    Ora avendo un muretto di mia proprieta confinante con una parte di cortile di sua proprieta dove risiedono i miei contatori luce e gas e fino ad un anno fa risiedeva anche il suo contatore gas,lui mi ha fatto mandare una raccomandata da un perito edile dove mi si intima lo spostamento dei suddetti contatori(sono in quel muro da circa 20 anni) perchè mi si dice di non aver diritto di accesso alla sua proprieta.
    Questa proprieta è sempre stata aperta fino all’anno scorso,anno in cui il vicino ha provveduto a chiudere la medesima con delle fiorirre alte circa 60-70 cm rettangolari(tuttora incolte e di uno sgradevole aspetto) lasciando circa 20cm di passo per accedere alla lettura dei contatori.
    Io mi posso avvalere dell’articolo 843c.c. che regolamenta l’accesso ai fondi per scopi manutentivi?e non spostare i contatori dal mio muro?
    Un altra cosa nella suddetta proprieta (del vicino) si apre una botola che da accesso ad una cantina la botola stessa risulta ad una distanza inferiore di 2m dal confine ,la cantina sottostante presumo si allarghi e venga molto piu vicina al confine,non è mia intenzione ma se servisse a portare a piu miti consigli il mio vicino potrei in base all’articolo 873c.c. far valere i miei diritti?
    la cantina sta li da 30anni e oltre presumo non sia nemmeno denunciata.
    Grazie.
    Cordiali saluti.

  169. Salve

    avrei un paio quesito da porvi.Vi sarei grato se dareste una risposta

    Per vari motivi sono ai ferri corti con un vicino .
    In un muretto di mia proprieta e che si affacia su una parte di cortile di proprita del mio vicino si trovano i miei contatori luce e gas.(da circa 20 anni)
    Questa parte di cortile è sempre stata aperta e il vicino in tutto questo tempo non si è mai lamentato di nulla.
    L’anno scorso il suddetto ha delimitato il perimetro della sua proprieta con delle fioriere alte circa 60..70cm (non so se a ragione in quanto trovasi in un cortile multiproprieta..)lasciandomi uno spazio per accedere ai contatori di circa 20cm..fin qui niente da ridire,in qualche maniera accedevo ai miei
    contatori.
    Ora ,questa sera mi trovo una raccomandata speditami da un perito edile incaricato dal vicino,dove mi si dice tassativamente di spostare i contatori in quanto per eseguire la loro lettura e la loro manutenzione devo passare sulla sua proprieta.
    Posso avvalermi di quanto scritto nell’articolo 843c.c. e reclamare la possibilita di accedere al fondo del vicino a scopi manutentivi del mio muro?
    Un altro quesito..sulla proprieta del vicino vi è una botola per l’accesso ad una “cantina”staccata dall’abitazione,quindi come se fosse una vera e propria cisterna in muratura (almeno credo),questa botola si trova ameno di 2metri dal mio muro e il vanno sottostante presumo si allarghi venendo a trovarsi molto vicino al muro.
    Questa cantina è in essere da 30 anni e piu ,forse non è mai stata denunciata,posso avvalermi di quanto prescritto nell’articolo 873c.c. per far valere i miei diritti?come posso fare?
    grazie

  170. Per Domenico.
    Vorremmo chiarire ancora una volta un concetto basilare che ci guida in questo nostro lavoro: non vogliamo che sorgano guerre fra vicini, “nè spingere gli uni contro gli altri armati….”.
    In poche parole, scusa la divagazione, è sempre meglio cercare il buon rapporto con il confinante che rovinarsi il fegato.
    IL tuo avvocato, cosa ti ha detto a proposito dei contatori, della botola, della cantina, delle fioriere?
    Se è un buon legale, deve averti istruito per tali questioni; altrimenti non si è guadagnato la parcella.
    Trenta anni sono tanti e se è anche in mala fede, è scattata l’usucapione.
    I contatori? Cerca di portarli dalla tua parte, eviterai arrabbiature varie.
    Amedeu e c.

  171. Salve, stamane uscendo nella mia terrazza ( abito in una villetta a schiera formata da 5 unita’ leggermente sfalzate l’una dall’altra ciascuna formata da due piani ) ho notato sul tetto della villetta affianco che da appunto sulla mia terrazza sulla quale escono due mie porte finestre, una del bagno ed una della camera da letto, un comignolo di stufa a pettet che sino al giorno prima non c’era.
    Questo comignolo e’ all’altezza delle mie finestre e dista circa tre metri.
    E’ in regola?
    Io non so se una stufa a pellet faccia fumo, ma immagino che appena la accendera’ i fumi verranno tutti dentro casa.
    E sinceramente questo comignolo di metallo davanti alla finestra mi fa veramente innervosire.
    Posso fare qualcosa?

  172. Per Alessandra.
    Non è possibile trovare un aiuto nel codice civile, ed in particolare all’articolo 889, che parla di distanze da tubazioni gas ecc http://www.coffeenews.it/distanze-dai-confini-di-pozzi-cisterne-fossi-tubi-canali-ed-altro, e neppure si può parlare di atto di emulazione http://www.coffeenews.it/cosa-sono-gli-atti-di-emulazione , in quanto il tuo vicino, crediamo, non abbia posto il comignolo per darti fastidio.
    Per cui non sappiamo veramente cosa consigliarti.
    Amedeu e c.

  173. Buonasera, vorrei costruire un forno a legna nel mio giardino, posso farlo senza chiedere eventuali permessi in Comune? Cè differenza tra forno prefabbricato o in muratura? Anticipatamente ringrazio.

  174. Per Enrico.
    Se vuoi costruire un forno in muratura tipo antico, e nel quale si cuoceva principalmente il pane, tipo quello di cui in questo articolo
    http://www.coffeenews.it/fai-da-te-forno-artigianale-a-legna-completamento-murature-tetto-e-rifiniture
    ti occorre l’autorizzazione comunale (DIA).
    Per un forno prefabbricato all’aperto, privo di costruzione perimetrale, invece non ti occorre.
    Amedeu e c.

  175. Grazie , avrei ancora un dubbio, assemblando quindi un forno prefabbricato ed eventualmente abbellirlo esternamente con della pietra, si perde la caratteristica di considerarlo prefabbricato ai fini della normativa in merito?

  176. Per Enrico.
    Se il forno conserva tutte le caratteristiche di struttura “prefabbricata “(sia pur rivestita) e non ha il fabbricatino che lo circonda, a nostro parere è equiparabile ad un grosso barbeque.
    L’unica cosa alla quale devi stare molto attento è il fumo che uscirà dal camino, in quanto molti lettori ci scrivono per problematiche del genere causate dai vicini.
    Amedeu e c.

  177. Ciao amedeu spero tu possa risolvere il mio problema, sto ristrutturando casa e ma mia casa è attaccata con la casa del vicino, ho realizzato una canna fumaria alta 2,5 mt a 20cm dal confine, è piu alta della sua finestra che si trova a 9mt , il vicino una persona abbastanza anziana si è fissato che non la vuole vedere e siccome è un po ignorante si è anche sporto dalla mia parte manomettendo il lavoro dei muratori, cosa posso fare? la mia canna fumaria è regolare come dice il geometra ? Grazie !

  178. dimenticavo di dirti che la sua finestra è su un terrazzo e quindi non è un abitato da nessuno

  179. Per Paolo.
    Gli unici articoli del codice civile che affrontano l’argomento delle distanze da tenere per le tubazioni ed i camini sono gli articoli 889 e 890.
    Le canne fumarie odierne, di solito servono un impianto a gas (sfiato della caldaia a gas) o similare, per cui normalmente si trovano citate nei Regolamenti Edilizi comunali.
    Inoltre vi possono essere delle normative (UNI) dei Vigili del Fuoco (ufficio Prevenzione Incendi), che controllano le disposizioni dal punto di vista della sicurezza.
    Ti diamo, non per scontate, queste seconde notizie, in quanto abbiamo affrontato tante volte questa argomentazione, ma in verità è sempre rimasto un campo , per noi, da definire.
    Sono comunque suggerimenti che puoi dare al tuo geometra, che se lo riterrà opportuno, potrà controllarli.
    Amedeu e c.

  180. grazie della risposta questa è una stufa

  181. Salve, sono proprietario di un fondo agricolo sul quale sono presenti due accessi: uno sulla strada provinciale, realizzata negli anni ’60; uno che costituisce una servitù di passaggio sul fondo confinante per raggiungere la strada comunale. Ora il proprietario su cui grava la servitù (che non segnata negli atti e nella mappa catastale) vuole impedirmi l’accesso con un solco in quanto, secondo lui, posso godere di quello sulla provinciale.
    Anche se si tratta di una servitù non registrata, è da sempre esistita, e se io ho acquisito successivamente un altro accesso, non penso possa impedirmi di passare sul passaggio originario.
    Che ne pensa? Grazie

  182. Per Piergiorgio.
    Nel tuo caso dovresti avere acquisito la servitù, per usucapione ventennale.
    Affinchè questa sia valida, va trascritta presso la Conservatoria dei Registri immobiliari.
    Devi, perciò, rivolgerti da un legale della tua zona.
    Amedeu e c.

  183. salve ho una domanda, all’interno della mia proprietà ci sono le fosse biologiche del mio vicino, ho acquisito la servitu al momento dell’acquisto, queste fosse sono vecchie rotte quindi perdono e fanno cattivo odore. se il vicino si rifiuta di metterle in regola per non arrecare danni alla mia proprietà a chi posso rivolgermi per costringerlo a metterle a posto, ci sono delle multe?
    grazie federica

  184. Per Federica.
    Oltre che ad essere una questine fra privati, il fatto che tali fosse biologiche abbiano degli sversamenti, interessa anche il Comune, che tramite il comando di Polizia Municipale e i vigili dell’ufficio di igiene della tua ASL, è tenuto ad effettuare un sopralluogo e ad emettere una ordinanza per motivi igienico sanitari.
    In caso di diniego scrivi ai due Enti (Raccomandata RR con indicati nomi e cognomi dei responsabili degli uffici addetti)
    Amedeu e c.

  185. il mio vicino ha mandato una lettera col suo avvocato per farmi spostare il tubo del metano che si trova al confine ma sul muro di mia proprietà. Io ho chiesto un parere al mio installatore che mi ha garantito di aver fatto un impianto a norma e che non esiste l’obbligo di 1 metro perchè si tratta di una tubazione aerea inoltre anche il mio stesso vicino ha montato il tubo del metano allo stesso modo però dal lato dell’altro confinante. Io sono consapevole del fatto che se non sono in regola provvederò in maniera tempestiva ad arretrare il tubo.
    Vorrei capire inoltre un’altra cosa: il mio vicino ha costruito il suo muro aderendo al mio che aveva gia l’intonaco e più mani di plastico per l’impermeabilizzazione per evitare che l’umidità potesse entrare dentro le stanze, su questo suo muro lui ha poggiato tantissima legna da ardere, dei bidoni e container pieni di gasolio agricolo e un sacco di rottami in ferro arruginito il tutto all’aperto. Inoltre quando piove il suo muro non essendo completo di intonaci si inzuppa d’acqua e temo che prima o poi rovinerà il mio muro (è in pratica come se io non avessi messo l’intonaco). Da premettere che ho provato più volte a chiedere che spostasse un po’ la legna per fare passare un po’ d’aria e che completasse le opere di intonaco del suo muro eventualmente sarei stato disposto anche a farlo a mie spese, in cambio ho ricevuto solo minacce addirittura anche di morte.
    Visto che dovrò rispondere alla lettera del suo legale per la questione del tubo di metano posso avanzare qualche richiesta per fare arretrare un po’ la legna e far completare l’intonaco del suo muro?

  186. Per Max.
    Con un vicino del genere devi muoverti solo tramite legale ed adoperare con il medesimo il modo civile di un ineccepibile vicinato
    Per le distanze dei tubi leggi questo nostro articolo:
    http://www.coffeenews.it/distanze-dai-confini-di-pozzi-cisterne-fossi-tubi-canali-ed-altro
    Per quanto riguarda l’appoggio dei materiali al muro di recinzione, il tuo avvocato, forse, potrebbe appellarsi all’art 890 del codice civile, che implicitamente consente l’appoggio di detti materiali, su un muro di confine, purchè sia provvisorio.
    Il fatto che però detto appoggio avvenga su di un suo muro, costruito adiacente al tuo, ti potrebbe impedire di richiamare il fatto (art 890 cc) che un appoggio continuo può provocare danni al muro stesso,sia impedendo la rapida evaporazione delle acque di pioggia che esercitando una spinta sul muro e minacciandone la stabilità.
    Amedeu e c.

  187. Sul terreno di mia proprietà passa una condotta idrica, a suo tempo la Regione ha eseguito l’esproprio per una fascia di due metri a destra e due metri a sinistra dell’asse del tubo, in totale metri quattro. Il terreno è edificatorio. La mia domanda è: posso costruire sul confine del terreno espropriatomi o devo rispettare i 5 metri come se avessi un confinante qualsiasi ? Grazie Francesco

  188. Per Francesco.
    Ti suggeriamo di fare questa domanda ai tecnici dell’ufficio Edilizia Privata del Comune.
    Amedeu e c.

  189. Salve,il mio problema riguarda (palazzina di 3 piani, 3 appartamenti) la posizione della mia cisterna d’acqua su un lastrico solare indiviso e la relativa tubazione sino al mio appartamento (2 piano)..il vicino di casa dice che, dato che mi spetta un terzo del lastrico (come da atto notarile),posso porla su una porzione ma i tubi non devono passare dalle altre porzioni..questa cosa e’ materialmente impossibile,come posso fare? Non posso neanche far passare il cavo dell’antenna?loro tengono il cane e le galline e io non posso fare nulla?
    Sto iniziando anche i lavori di ristrutturazione approvati con scia, la mia impresa deve montare un montacarichi al terzo piano x trasporto materiale ma i vicini fanno ostruzione, cosa posso fare a parte rivolgermi ad un avvocato?io al più presto devo iniziare i lavori.
    Vi ringrazio anticipatamente .

  190. Per Giovanni.
    Per fare passare gli operai, è sufficiente appellarsi all’articolo 843 del codice civile.
    Leggi questo nostro articolo
    http://www.coffeenews.it/accesso-e-passaggio-coattivo-in-un-fondo.
    Forse non lo comprenderanno dicendolo loro a voce, ed allora sarai costretto a fare scrivere una lettera da un legale.
    Per fare passare i tubi, i cavi, ecc puoi farlo accedendo dalle parti a comune, quali i muri esterni, però puoi anche appellarti, agli articoli 1042/1062 del codice civile e di cui a questo nostro altro articolo
    http://www.coffeenews.it/servitu-costituzione-esercizio-ed-estinzione
    Ti serve il legale per individuare fra questi articoli, quello che può fare per te.
    L’avvocato può essere anche a conoscenza di eventuali sentenze in merito.
    Amedeu e c.

  191. Da circa 60 anni, ho un albero di fico nel mio terreno che dista dalla parete del mio vicino più di 4 metri, a lui quest’albero da fastidio, dice che le radici con il tempo solleveranno il suo pavimento e mi insiste che lo devo tagliare.
    Sono fuori regola per la distanza? Sono costretta a tagliarlo? Grazie per l’attenzione.

  192. Per Angela.
    Il fico è di alto fusto e può stare a 3 metri dal confine.
    Il vicino, può tagliare le radici che eventualmente vadano nel suo fondo, ma non può pretendere di più.
    Leggi questo nostro articolo
    http://www.coffeenews.it/recisione-di-rami-e-di-radici-che-si-addentrano-nella-proprieta-di-un-vicino
    Amedeu e c.

  193. Ciao Amedeu, è stato costruito un condominio a confine con la mia abitazione, lo spessore del loro muro a confine col mio è di 30 cm e sono stati messi all interno del loro muro i tubi dell acqua, dato che la mia camera da letto confinerà col loro cucinino, con lavabo, lavastoviglie, frigorifero e lavatrice. Dato che la distanza dei tubi dell acqua dal confine dovrebbe essere di 1 metro, cosa dovrei fare? C è chi mi dice che se vado in causa questa durerà anni, e non si sa neanche se la spunto, possibile?

  194. A proposito Amedeu, volevo dirti che questo condominio è stato costruito in aderenza al mio appartamento creando un loro muro indipendente, non è stato creato in appoggio al mio muro, quindi se per assurdo il condominio fosse abbattuto non cadrebbe anche il mio. tutto qua. grazie

  195. Per Giacomo.
    L’articolo giusto che devi leggere è il seguente
    http://www.coffeenews.it/distanze-dal-confine-per-le-tubazioni-di-acqua-pura-o-lurida-di-gas-e-simili.
    E’ vero che le cause durano una eternità, comunque puoi sempre sentire un legale della tua zona.
    Amedeu e c.

  196. Per Giacomo.
    Letta la seconda tua domanda, correggiamo la risposta.
    Se il condominio ha un muro costruito in adiacenza, costituisce un immobile a se stante, per cui , si ritiene, non possa essere applicato l’articolo da noi citato.
    Pensiamo che tu abbia poche possibilità di fare valere le tue ragioni.
    Amedeu e c.

  197. il pavimento in cemento del piazzale della casa si è rovinato con il sale
    come posso rimediare faccio presente che è soltanto una strisci larga 30cm e lunga 10 mt . GRAZIE E DISTINTI SALUTI.

  198. Per Gino.
    Se è solo una striscia, devi togliere i detrito residui e quindi lavare abbondantemente con acqua asportando il sale eventualmente ancora presente.
    Se senti che il sottofondo è resistente adopera una malta cementizia (sabbia e cemento, rapporto 1/1 impastata con additivo aggrappante tipo P5 della KeraKoll).
    Amedeu e c.

  199. Per Giacomo.
    Le tue argomentazioni sono valide; piuttosto è la situazione sul territorio che non corrisponde come realtà a tale articolo.
    Il contenuto consolidato della casistica riportata nel nostro articolo (vedi vari esempi con immagini)
    http://www.coffeenews.it/distanze-dal-confine-per-le-tubazioni-di-acqua-pura-o-lurida-di-gas-e-simili
    è sempre rappresentata da un muro a comune e non da due muri adiacenti.
    Fra l’altro nei borghi abitati (città o paesi), gli edifici sono costruiti uno attaccato all’altro e sullo stesso muro, molto spesso, vi sono i servizi igienici di entrambi i fabbricati, per non parlare delle tubazioni varie.
    E stiamo parlando di muri a comune.
    Quando si costruisce in aderenza, la situazione è migliorativa, ed i rumori e gli eventuali guasti di un impianto rimangono nell’edificio singolo, interessando raramente quello limitrofo.
    Comunque, a parte queste valutazioni che possono sembrare (e lo sono) soggettive , puoi ricercare eventuali sentenze emanate per casi analoghi.
    Trovandole, potrebbero aiutarti nel risolvere il tuo caso.
    Amedeu e c.

  200. Grazie Amedeu.
    Alla prossima domanda.
    Giacomo

  201. abito in un centro storico,dispongo di un tetto a terrazza,il mio confinante ha una canna fumaria,con caldaia a gasolio,molto vicino e ad altezza di un metro circa,emana molta fuliggine,al punto che non posso proprio utilizzare il terrazzo di circa 30 mt.assolutamente stendere i panni,vorrei sapere se c’è una normativa per quanto riguarda l’altezza e vicinanza,di questi fumi,grazie!

  202. Per Cinzia
    Gli articoli del codice civile che affrontano l’argomento delle distanze da tenere per le tubazioni ed i camini sono gli articoli 889 e 890 (844 immissioni – leggi l’articolo)
    Le canne fumarie odierne, di solito servono un impianto a gas (sfiato della caldaia a gas) o similare, per cui normalmente si trovano citate nei Regolamenti Edilizi comunali.
    Inoltre vi possono essere delle normative (UNI) dei Vigili del Fuoco (ufficio Prevenzione Incendi), che controllano le disposizioni dal punto di vista della sicurezza.
    Amedeu e c.

  203. Buongiono,
    Ho bisogno di un parere:
    adiacente alla mia proprietà oltre il muro di mia proprietà vi si trova un giardino con terriccio riportato per un’altezza di circa 90 cm, che causa infiltrazioni e umido nel mio magazzino, rendendolo non affittabile.
    ho avvisato ma mi è stato detto che la rimozione è a mio carico essendo il muro di mia proprietà.
    E’ vero o esiste una legge che mi protegga dal danno provocatomi?
    cordiali saluti
    Tino

  204. Per Tino.
    Nel seguente nostro articolo troverai la ripartizione delle spese di riparazione e conservazioni di un muro posto fra due terreni a dislivello
    http://www.coffeenews.it/fondi-contigui-posti-a-dislivello
    Amedeu e c.

  205. se una siepe e ad una distanza di un metro dal confine vale sempre la regola dei 2,5 metri di altezza o è possibile tenere una altezza maggiore. premetto che il regolamento del mio comune non prevede altezza siepi. grazie

  206. Per Massimo.
    Se il Regolamento del tuo Comune non prevede distanze diverse, si applicano quelle del codice civile e di cui al nostro articolo
    http://www.coffeenews.it/distanze-dai-confini-di-pozzi-cisterne-fossi-tubi-canali-ed-altro
    Amedeu e c,.

  207. Se il mio confinante a una grondaia rotta rovinandomi tutto il muro con delle infiltrazioni d acqua come devo muovirmi? Dopo aver mandato una lettera per informare del danno posso fare iniziare i lavori oppure devono essere loro a far partire i lavori di riparazione?

  208. Salve ho il seguente problema. Il Comune, ha convogliato le acque meteoriche derivanti da un pozzetto di prima pioggia, situato a monte della mia abitazione, mediante un tubo interrato che attraversa la strada comunale e a una distanza di circa cm 50 dal muro del mio orto. Premetto che la larghezza della strada, in cui è stata interrata la tubazione, è di circa tre metri e che su entrambi i lati della stessa vi sono abitazioni essendo in zona urbana.
    Vorrei sapere se posso rivalermi nei confronti dell’amministrazione considerato che non è stata rispettata la distanza minima.
    Grazie

  209. Per Umberto.
    Ci sembra di comprendere che la gronda rotta appartiene al confinante, per cui non puoi andare a lavorare in casa di altri.
    Devi inviare una lettera AR chiedendo che provvedano entro tanti giorni (per esempio 15); ma se poi non ottemperano sei costretto a fargli scrivere da un legale chiedendo anche gli eventuali danni.
    Non puoi comunque fare un lavoro, come detto sopra, in casa di altri, a meno che non sia un giudice a stabilirlo, principalmente nel caso di eventuali pericoli per la pubblica incolumità.
    Amedeu e c.

  210. Nel caso di muro confinante, con già da anni tubi di scarico acque del tetto e tubo del gas, con la venuta di nuovi proprietari intenzionati a rifare le facciate ci sarebbe la possibilità di farglieli spostare?? Grazie

  211. Per Chiara.
    Hai la possibilità di ottenerlo, ma solo adoperando la buona educazione di un ottimo vicinato.
    In altri modi, possono risponderti che dette tubazioni le hanno acquisite, nello stato di fatto, dal precedente proprietario.
    Amedeu e c.

  212. mi hanno installato il bombolone del gpl un anno fa,hanno fatto il lavoro malissimo e devono venire a sistemare .ma stamattina abbiamo avuto una sorpresa :il gpl è finito.mio marito li ha chiamati piu’ di un mese fa’. E’ UNA COSA POSSIBILE CHE POSSANO FREGARSENE COSI’? A CHI POSSO RIVOLGERMI? alla fine dei conti il servizio lo paghiamo sempre in bolletta

    • Per Barbara.
      La ditta che ti ha installato il bombolone del GPL è la stessa che ti rifornisce di gas?
      Normalmente è così.
      Quindi il gas viene pagato al conducente oppure tramite versamento in bollettino alla ditta che rifornisce il GPL con automezzo.
      Questa dovrebbe essere la prassi normale.
      Dici che ti hannno eseguito il lavoro male, ma che comunque il bombolone è stato riempito di gas che adesso hai finito.
      Il fatto che la ditta non venga, se chiamata, ti scioglie dall’impegno verso la stessa circa il rifornimento di gas.
      Per cui puoi scegliere un’altro fornitore.
      Comunque, circa il lavoro effettuato male, se vuoi procedere, non hai altra via che inviare alla stessa ditta una lettera raccomandata AR chiedendo il loro immediato intervento per un impianto che interessa la privata e pubblica incolumità.
      In tale lettera fai presente che, in caso di loro inadempienza, ti rivolgerai da un legale.
      Amedeu e c.

  213. Per Adriano.
    Ti ringraziamo della sentenza del TAR che ci hai inviato per la tua causa.
    Vedremo di leggerla, tempo e lettori permettendo.
    Relativamente al da farsi, dopo l’iter tormentato che hai dovuto subire, reputiamo che la persona più indicata a darti certi consigli sia l’avvocato che ti ha seguito tutte le cause.
    Amedeu e c.

  214. Salve a tutti, dopo diversi anni dietro casa e’ tornata a sorgere acqua di una vecchia sorgente, di conseguenza ho dovuto fare dei lavori per evitare l’allagamento del terreno,una cisterna con tubi in cemento essendo una cisterna ho dovuto fare lo scarico del troppo pieno proprio vicino a lei cercando di mandarla di nuovo nella terra il piu’ profondo possibile, la cisterna premetto che l’ho costruita a circa 15 metri dal confine, purtroppo l’acqua e rivenuta fuori e gocciola dagli scarichi di un muro di contenimento costruito sul confine, il mio confinante non ha reclamato ,ma quello che confina con lui mi ha diffidato con una lettera raccomandata come devo comportarmi??

    p.s. l’acquae’ stata analizzata dal comune ed e’ acua sorgiva ed i terreni dei confinanti sono agricoli

    Certo di una Vs esauriente risposta ringrazio in anticipo

    • Per Leonardo.
      Non sappiamo in quale zona d’Italia tu abiti, ma avere una sorgente di acqua, specie di questi tempi, è come vincere un terno al lotto.
      Un consiglio: cerca di sfruttarla in qualche maniera ( naturalmente dipende dalla portata di acqua che ha).
      A parte ciò, le acque della sorgente devono avere avuto un letto sul quale scorrere fin dai tempi antichi.
      Nel caso tu non riesca a trovare una alternativa diversa, come incanalarle verso un’altra direzione, ripristina la originaria situazione.
      Nel caso di protesta dei vicini rivolgiti, poi, al Consorzio di Bonifica della tua zona (o equivalente che ha sostituito gli ex “Fiumi e Fossi”).
      Amedeu e c.

  215. un pezzo igienico sanitario quale una vasca da bagno, un lavabo, una doccia, un bidet o un vaso, (involucro), a che distanza devono stare dal muro di confine, atteso che le tubazioni sia di acqua pura che lurida sono poste ad una distanza di un metro????
    Cordiali saluti
    Carmelo

  216. Buongiorno, avrei bisogno di una consulenza.
    Vivo in un comprensorio che gode di una piscina condominiale. Tre, quattro anni fa’ il condominio ha dovuto spostare la doccia posizionandola praticamente attaccata alla mia siepe ed istallando per giunta uno scaldabagno da interno completamente a vista (nonostante il parere contrario di diversi condomini, ma non della maggioranza). Ora c’e’ la concreta possibilita’ che la piscina si riapra dopo due anni di inutilizzo. I soldi a disposizione sono pochi per sperare di poter apportare delle migliorie, ad ogni modo volevo essere sicura di poter pretendere, anche piu’ in la’, di far spostare la doccia dalla mia siepe, considerando inoltre che l’uso di shampoo e doccia schiuma vari potrebbero danneggiarla.
    Grazie

  217. Per Loredana.
    Avete una assemblea condominiale e più che altro un Regolamento di condominio?
    Se si, leggi questo nostro articolo, che fa riferimento all’articolo 1138 del codice civile
    http://www.coffeenews.it/dissensi-spese-dei-condomini-e-regolamento-di-condominio
    ed in particolare il penultimo capoverso, che cita: ” Le norme del regolamento non possono in alcun modo menomare i diritti di ciascun condomino, quali risultano dagli atti di acquisto e dalle convenzioni, e, in nessun caso, possono derogare alle disposizioni degli artt. 1118 (2° comma), 1119, 1120, 1129, 1131, 1132, 1136, e 1137.”
    ne consegue, che se ti deriva un danno alle tue siepi a causa dell’uso di shampo e bagno schiuma, puoi richiedere il rispetto dei tuoi diritti di condomino, equiparato a quello di tutti gli altri condomini.
    Amedeu e c.

  218. MAncato rispetto distanza edilizia del ’94
    In occasione di rilievo fotografico, ho scoperto che la tettoia chiusa su tre lati adibita a garage non ha mai avuto la concessione edilizia.
    In sintesi, il vecchio proprietario nel ’94 ha presentato all’ufficio tecnico del comune la richiesta di costruzione con tutto il necessario tranne il consenso del vicino, campo agricolo coltivato a mais, causa incompatibilità caratteriali.
    PErtanto Il comune non ha mai ricevuto quanto richiesto e non ha mai dato il permesso di costruire, ma il proprietario ha costruito lo stesso. Il comune non ha mai avviato alcuna segnalazione di difformità, nè il proprietario del terreno agricolo ha messo nero su bianco il suo dissenso.
    Ho acquistato la casa nel ’98 e non mi sono accorto di questo inghippo. A parte le relative multe (che pagherò) e obbligo di presentare la richiesta per nuovo accatastamento, con relative spese, il confinante erede non vuole concedere, adesso, dopo 18 anni, il suo consenso, benchè in quiesto periodo non abbia mai segnalato nulla al sottoscritto. Se si accontenta di una cifra ” abbordabile”, tutto ok. Ma se avanza pretese incongrue o nega il permesso, cosa posso fare? L’abbattimento sarebbe una spesa e un danno insostenibile.
    L’uffico tecnico che non ha fatto bloccare a suo tempo i lavori ha una parte di responsabilità?
    Grazie

    • Per Stefano.
      Rispondiamo alla seconda parte della tua domanda.
      Le autorizzazioni edilizie vengono sempre rilasciate “fatti salvi i diritti dei terzi”, per cui, con questa formula il Comune si tira sempre fuori dai guai.
      Se tale tettoia (locale chiuso da tre lati) venne approvato dal Comune, dopo 20 anni, riteniamo, possa scattare l’usucapione, o meglio l’estinzione del diritto del vicino.
      E’ un caso anomalo, per il quale ti consigliamo, comunque, di chiedere il parere ad un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  219. Il muro di confine tra un fondo dominante e uno servente, è alto m.1,80 dal calpestio del servente, ed è posto al limite della proprietà del servente e a m 1,50 dalla parete posteriore del villino di questi. Il muro con il terrapieno fu costruito successivamente al villino del servente per realizzare una strada carrabile di accesso ad un altro villino. Allo stato attuale, su tale muro, di proprietà del dominante, c’è una normale rete di recinzione di plastica a maglie larghe alta m.1,80 che non toglie aria e luce al villino del servente. Il vicino, con la scusa della privacy, intende sostituire tale rete con una metallica a maglie fitte alta egualmente m.1,80 in modo che non solo toglierebbe aria e luce, ma dal calpestio del servente alla sommità della rete, raggiungerebbe m. 3,60. Data la caratteristica della rete che si intende applicare e data l’altezza che raggiungerebbe dal calpestio del servente, questa rete non dovrebbe intendersi come una costruzione a tutti gli effetti e quindi non dovrebbe essere applicata a m.1,50 di distanza dal ciglio del muro di confine?
    Grazie per una cortese risposta . .

  220. ho un vicino che ha una cisterna con gasolio per auto.
    le norme di sicurezza cosa prevedono? non è recintato e ci sono spesso bambini in zona che giocano ed è molto vicino alle delle abitazioni.
    sandro .

    • Per Sandro.
      Non è regolamentare, ma dipende soprattutto dalla capacità di detto serbatoio.
      Devi recarti presso il locale comando dei Vigili del Fuoco (o telefonargli) e chiedere i dettagli tecnici prescritti dalla legge.
      Amedeu e c.

  221. Buongiorno!Il mio quesito è questo:sono proprietaria di una villetta a schiera che confina con altre due proprieta.I nostri giardinetti sono confinanti con delle siepi di ligustro alte circa 1,50 cm il mio vicino vorebbe ampliare avanzando sul suo giardino di circa 4m,in questo caso invece della siepe mi troverei ad avere su una parte della linea confinante un muro alto circa 5 metri che mi priverebbe di :vista,aria,sole,(esposizione nord-est)e mi toglierebbe la già poca luce della mia taverna.E possibile opporsi a ciò anche se il comune desse i relativi permessi?

    • Per Tecla.
      Devi controllare in Comune, presso l’Ufficio Urbanistica, in quale zona di Piano Regolatore ti trovi ed in base a ciò, vedere quali sono le possibilità edificatorie del tuo vicino.
      Portati dietro una planimetria.
      Parla con un tecnico dell’ufficio, il quale ti ragguaglierà.
      Chiedi quale sia la zona e l’articolo di riferimento sulle Norme di Attuazione di PRG. Segnateli.
      Dopo di che, potrai controllare, se lo desideri, via internet e presso il sito del tuo Comune, sia la cartografia che la normativa di PRG cui ti hanno riferito.
      E’ una verifica che può fare chiuque lo desideri.
      Amedeu e c.

  222. Per Anonimo.
    Se vuoi una risposta, per correttezza rifai la domanda e metti il tuo indirizzo email.
    Amedeu e c.

  223. tra la mia proprietà e quella del mio vicino esisteva un fosso (per metà mio e per metà del vicino) per scolo delle acque meteoriche . avendo io necessità di recintare il mio giardino gli ho chiesto con convenzione scritta di tombinare il fosso a mie spese ma di acquisirne di fatto l’ intera proprietà . lui ha seguito i lavori ma dopo 5 mesi dalla fine degli stessi ( fatti con regolare dia e sotto la supervisione di un geometra) mi manda una lettera dell’ avvocato dicendo di pretendere l’ accesso alla mia proprietà perchè per lui la convenzione è saltata perchè nella stessa c’ era scritto che i tubi sarebbero stati di plastica invece la ditta che ha eseguito i lavori li ha messi di cemento. lui era presente e ho testimoni allo svolgimento dei lavori e ha preteso anche dei lavori a mie spese al muro di sua proprietà ( come scritto in convenzione e rispettati). ora lui lo fa solo per dispetto perchè vuole entrare liberamente nella mia proprietà, come devo comportarmi visto che è una persona irragionevole che ha minacciato più volte anche di aggredirci. vi saluto cordialmente e aspetto una vostra risposta. grazie

    • Per Rosita.
      Parli di una convenzione scritta? Redatta davanti ad un notaio? Redatta comunque in forma corretta per essere registrata ed eventualmente trascritta?.
      Devi fare vedere detta convenzione da un legale della tua zona, il quale, una volta che l’avrà letta, saprà dirti quali diritti avanzare.
      Il fatto del diverso materiale dei tubi può rivestire un carattere secondario, ma per sapere questo devi parlare con un tuo legale.
      Amwedeue c.

  224. buongiorno, il mio vicino ni ha mandato una lettera dell’ avvocato chiedendomi di sostituire i tubi in cemento con altri in plastica usati per una tombinatura di un fosso per acque meteoriche. il fosso tombinato era metà mio metà di sua proprietà io con una convenzione scritta firmata da lui mi sono preso l’ onere dei lavori acquisendo l’ intera proprietà del fossetto. ora lui che ha assistito ai lavori vuole far saltare la convenzione ( dopo 5 mesi dalla fine lavori ) sostenendo che nella convenzione c’ era scritto che i tubi sarebbero stati in plastica invece la ditta li ha messi in cemento. come devo comportarmi visto che si tratta di una persona incivile che ha minacciato più volte anche di arrivare alle mani. ringrazio anticipatamente per la risposta.

  225. Ciao,
    Posseggo da un anno un appartamento con piccolo giardino a Roma. Solo un mese fa in scoperto, grazie ad una forte perdita d’acqua, che nel mio giardino transitano per circa la meta’ della sua estensione, i tubi dell’acqua, del metano e della fogna dell’intero condominio che costa di 4 appartamenti. Chiaramente all’atto di vendita non ero stato avvisato e nulla é stato scritto. Cosa posso fare a mia tutela per prevenire danni alla mia proprietà e se del caso, é possibile richiedere al costruttore un risarcimento per la servitu’ insorta e non comunicata? GRazie per l’attenzione.

    • Per Luciano.
      Non è il primo caso e non sarà l’ultimo.
      Molti condomini hanno le tubazioni dei servizi che transitano in giardini privati dello stesso immobile.
      Parla con il costruttore, se non altro per conoscere il loro tracciato, la profondità e le eventuali derivazioni.
      Dovrebbe avere conservato i disegni avuti dalle ditte installatrici degli impianti e che alla fine del lavoro dovrebbero avere rilasciato i certificati di regolare esecuzione (Che comunque puoi trovare anche presso l’ufficio Edilizia Privata del Comune) necessari per il rilascio dell’agibilità finale.
      Dopo di che valuta la situazione e le richieste da avanzare con un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  226. gradirei sapere a quale art. del codice posso appellarmi per far togliere al mio vicino due elettropompe, installate nell’incavo scavato del suo muro confinante (per intero) e adiacenti al mio muro di casa. Premetto che già abbiamo avuto dei dialoghi in merito e a seguito di ciò una delle due è stata sostituita con un modello meno rumoroso (compartecipando al 50% alle spese). Malgrado questo primo intervento nulla è cambiato e adesso il vicino si rifiuta di effettuare ulteriori interventi in merito. Cosa posso fare per fargli togliere entrambe le elettropompe adiacenti al mio muro? Oltre che all’art. 844 del c.c. posso fare riferimento all’art. 889 del c.c.?

    • Per Lorenzo.
      L’articolo 889 può aiutarti, in quanto collegate alle pompe ci sono le tubazioni e queste dovrebbero stare ad 1 metro dal confine.
      Relativamente all’articolo 844, sembra proprio l’ideale per il tuo caso; il problema che viaggia sempre affiancato a tale articolo, è stabilire quale sia “la normale tollerabilità”.
      In poche parole, è elastica come la “soglia del dolore”, che nelle persone varia da una all’altra.
      Ci siamo trovati alcuni anni fa a dovere affrontare un caso del genere (era però una grossa pompa di calore di un ufficio pbblico che disturbava con il suo rumore un vicino).
      La questione venne risolta, ma ci volle del tempo, l’intervento di un legale (Del vicino) ed un sopralluogo dei tecnici della ASL di zona, i quali misurarono la effettiva rumorosità (in decibel).
      Vedi se può esserti di aiuto.
      Amedeu e c.

  227. Buongiorno,

    quale è la distanza da rispettare tra pareti finestrate nel comune di Roma? Se un vicino trasforma un box in garage al piano terra e le finestre del mio appartamento sono distanti meno di 3 metri posso chiederne a chi ha eseguito l’opera nonostante questi abbia un condono edilizio il ripristino ante opera?
    Grazie

    • Per Tony.
      Il garage non è di civile abitazione, per cui la distanza dei 10 metri previsti dal DM 1444/68 non dovrebbe valere in questo caso.
      Comunque, la distanza minima da rispettare dovrebbe essere di mt 3.
      Potrebbe aprire delle finestre alte a Vasistas.
      Amedeu e c.

  228. Salve ho questo problema, ho 2 tubi di scarico di acque nere, e bianche che passano dalla mia cantina, e servono 2 appartamenti quindi 2 proprietari. La cantina e’ di mia proprieta ed’ e’ segnata nel mio catasto, quindi non e’ una parte comune.. 2 mesi fa(luglio 2012) uno di questi tubi ha iniziato perdere vistosamente, anche se era da anni che perdeva ma non così tanto. Ora sono riuscito a mettere daccordo i 2 proprietari per sostituire il tubo anche se io le avevo chiesto di fare un lavoro diverso visto che si doveva sostituire il tubo. Perchè non inseriamo i tubi nel muro tanto il muro è mio e visto che per forza di cose dovete passare di qua facciamo si che non si vedano più. Loro non vogliono farlo.. Posso obbligarli a fare un lavoro fatto meglio visto che i tubi rimangono esterni ma all’interno di un locale (cantina) ? ? ? anche per un fatto di igiene, e di estetica ? vorrei tanto farci una tavernetta in quella cantina ma con quei tubi come posso abbellire un locale in questo modo ? E se chiamassi l’ASL dipartimento prevenzione risolvo il problema ? ma questi tubi non dovrebbero stare a 1 metro dal mio confine ?? io li ho addirittura all’ interno della cantina ! ! ! Grazie per l’attenzione buona giornata…

    • Per Fabio.
      I tubi, anche se servono solo 2 proprietari, sono condominiali, quindi devi interessare tutto il condominio (Quanti appartamenti sono in totale?).
      Solamente in questo modo potrai riuscire ad ottenere un lavoro eseguito a regola d’arte.
      L’ASL di zona potrebbe intervenire, ma trattandosi di un pproblema interno alla tua casa, probabilmente ti risponderà che è una questione fra privati, regolata dal diritto privato.
      Amedeu e c.

  229. Grazie Amedeu,
    sono daccordo nel caso di trasformazione da box a garage, ma nel caso viene trasformato un box in appartamento quali sono le distanze da rispettare tra pareti finestrate, visto che il mio appartamento e le mie finestre dal lontano 1950 sono distanti meno di 3 metri ? Posso chiederne a chi ha eseguito l’opera nonostante questi abbia un condono edilizio il ripristino ante opera? Grazie
    Buongiorno, secondo la parte donante il notaio scritturerebbe lo stato attuale, magari visto il condono in atto. Dovrei effettuare una nuova visura per sapere se magari i documenti mancanti sono stati integrati. Se così fosse, consiglia di aspettare dopo la donazione o esercitare prima il mio diritto? Se esercitato successivamente alla donazione, con condono dato ho alte possibilità di far riprestinare il tutto? Grazie

    • Per Tony.
      Ti abbiamo già dato precedenti esaudienti risposte, per cui ogni altra problematica si ponesse per i suddetti casi, devi parlarne con il tuo legale, portamdogli in visione la documentazione che hai agli atti.
      Amedeu e c.

  230. Il mio vicino di casa, che abita al 5° piano, mentre io abito al 6°, si costruendo un camino, la cui canna fumaria dovrà necessariamente essere addossata al muro perimetrale del mio terrazzo, per poi superarlo in altezza, ma rimanendo ovviamente visibile e la cui ricaduta dei fumi,al momento del funzionamento per quanto questo possa essere alta, sarà inevitabile.

    Sono alquanto preoccupata e mi domando se tutto questo è legale e come posso oppormi a cio’ che questo avvenga..

    Grazie anticipatamente per la vostra risposta.

  231. Buona sera, e grazie anticipatamente per l’aiuto. Vivo in un condominio di 8 appartamenti, 2 per piano. Nel retroprospetto che da su un posteggio di 1 altro gruppo di palazzine sporgono due spazzi esterni dei due miei coinquilini che vivono al piano terra. questi spazzi che dovevano esere giardino adesso allo stato di fatto non lo sono più visto che ambedue hanno realizzato manufatti e coperture, ma questa ormai è acqua passata. il condomino di uno dei due pinaterreni ha pensato bene di realizzare una costruzione in muratura ed all’interno ha ealizzato un forno con relativa canna fumaria. Mi chiedo ma puo farlo????? ma tutte le volte che lo accenderà anche se non è una cosa giornaliera io dovrò sorbirmi il fumo gli odori e mia moglie dovra stare attenta se ha la binacheria stesa??? ma è giusto che in condominio si possa fare ciò? secondo oi posso aggire legalmente???? grazie a tutti

    • Per Davide.
      Se il forno ha le caratteristiche stabili di una costruzione, tipo quello di cui al nostro presente articolo
      http://www.coffeenews.it/fai-da-te-forno-artigianale-a-legna-completamento-murature-tetto-e-rifiniture
      necessita di un permesso comunale, di una autorizzazione da parte dei vicini per le distanze dai confini, nonchè del condominio per la sua realizzazione; se invece è un forno prefabbricato, tipo quello che vendono ai grandi magazzini, da assemblare, posare sul suolo ed a carattere movibile, allora deve rispettare solamente quelle condizioni riportate sul regolamento condominiale (se lo avete), ed in mancanza dello stesso, di una vostra tacita autorizzazione.
      Il fatto è, che mancando il regolamento condominiale, obbligatorio solo sopra i 10 condomini,http://www.coffeenews.it/dissensi-spese-dei-condomini-e-regolamento-di-condominio ogni proprietario se ne approfitti, e tali questioni finiscono quasi sempre per finire per vie legali.
      In questo secondo caso, il consiglio che ti diamo, è quello di affrontare amichevolmente il vicino per fargli comprendere di usare con discrezione tale forno.
      Amedeu e c.

  232. Domanda: io incasso i tubi del bagno nel muro in comune con un altro immobile 21 anni fa. Ottiengo solo il consenso verbale per farlo e paga la metà del valore del muro per renderlo comune. Quindi, oggi , il proprietario dell’altro immobile può chiedere la rimozione dei tubi o il diritto si è prescritto?Ho usucapito il diritto sulle distanze legali quindi non sono tenuto a rimuovere i tubi?? Grazie

  233. buon giorno,il mio vicino a istallto due contatori del gas con relativa tubatura sul muro dicinta di sua propieta posto a confine non rispettando la distanza, premetto che durante detti lavori o proveduto a iviare una lettera AR al confinante e per conoscenza alla societa del gas che anno ignorato,come dovrei comportarmi? grazie

    • Per Mario.
      Se non sono stati alla distanza di 1 metro, prevista dall’art 873 del codice civile, puoi fargli scrivere da un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  234. buongiorno, il mio vicino, dal quale sono diviso da un piccolo cortile ha installato una stufa a pellet, volevo sapere a quanti metri dal suolo deve essere portata la canna fumaria, secondo le normative vigenti. Grazie in anticipo della risposta

    • Per Pietro.
      La canna fumaria va portata fino sopra al tetto.
      Inoltre il camino di uscita dei fumi deve rispettare delle distanze dagli edifici vicini.
      Molti Regolamenti locali hanno degli articoli in merito..
      Se uno si attiene alla Norma UNI Cig 7129, la distanza dovrebbe essere di 3 metri.
      Amedeu e c.

  235. Ho il telefono fisso col filo che dal palo arriva a casa mia attraverso pozzetti e tubazioni interrate fatte da un vicino di casa.
    I pozzetti non sono accessibili nè ispezionabili perché sotto l’asfalto!!
    Causa guasto complesso per cui occorre cambiare il filo, Telecom dice che gli scavi debbo farli io, é proprio così o posso aprire un contenzioso con Telecom?
    Grazie.

  236. Buongiorno , le chiedo cortesemente un suo consiglio.
    abito nel comune di garbagnate milanese , il condominio di fronte alla mia casa singola, ha nel loro cortile privato dei pezzetti in ghisa ,non chiusi ermeticamente, che servono per spurgo della loro rete fognaria.purtroppo i pezzetti distano circa un 2 metri dalle mie camere da letto e da quei pezzetti fuoriesce continuamente un forte odore di fogna che mi obbliga a tenere sempre le finestre chiuse , con forti disagi in estate per il grande caldo. ho chiesto alla’amministratore del condominio di sistemare il problema, lui ha fatto una riunione con i proprietari che non sono propensi a risolvere il problema. Ho attivato il comune tramite scritto . loro hanno fatto a loro volta una comunicazione all’amministratore che provvisoriamente ho fatto mettere dei cellofan per ridurre l’odore( celofan che dopo pochi mesi si rompono) ma senza risolvere . Dopo ulteriore richiesta per la sistemazione il comune mi ha comunicato verbalmente che essendo una proprietà privata lui non può intervenire. attualmente non ho nulla di scritto da parte de comune se non una mail dove mi dicono che hanno scritto del problema all’amministratore del condominio.
    Oramai sono anni che questo problema è presente e io non so più cosa fare. Devo vivere con la mia famiglia sempre con le finestre chiuse?
    La ringrazio anticipatamente marina 63

    • Per Marina.
      Il Comune ha sostanzialmente ragione; trattasi di questione privata, ed è già ammirevole che sia intervenuto una volta.
      A nostro parere, devi fare scrivere una lettera da un tuo legale all’amministratore del condominio, avvertendolo che sei intenzionata a fare una causa.
      In tale lettera, secondo noi, potresti (ma senti anche il tuo legale) suggerire in forma larvale (En passant) come risolvere tale situazione.
      Con la messa in opera di doppio tappo, il più basso dei quali, in cemento, potrebbe essere sigillato con malta di sabbia o solo con sabbia fine; mentre quello superiore potrebbe essere in ghisa, a tenuta stagna.
      Amedeu e c.

  237. Buonasera
    avrei urgentemente bisogno di un aiuto…sono proprietaria di un fondo lasciatomi da mio padre confinante con una stradina interpoderale di circa 1.50 m. di larghezza ( fino a circa una quindicina di anni fa solo percorribile con asini o a piedi) di cui non usufruisco poichè il mio fondo è sottostante: ebbene annualmente nei periodi invernali si pone il problema delle acque di scolo di un pozzo che aumenta di parecchio la portata ed è posto nella proprietà del proprietario dirimpettaio soprastante che vive all’ estero da più di 50 anni. Da premettere che il pozzo da anni d’ estate è in secca. Mio padre usufruiva saltuariamente,e solo d’ estate, quando il pozzo non era in secca e aveva una piccola portata, di questa acqua per irrigazioni dell’orto.Ripeto saltuariamente poichè anche nel nostro fondo c’è presenza di acqua sorgente che fortunatamente non è mai in secca e i miei nonni convogliarono in una grande vasca attualmente ancora esistente e adibita a irrigazione dell’ orto. Ebbene il proprietario di un altro fondo posto sottostante al mio, anni fà per poter accedere con un piccolo trattore al suo fondo, sistemò alla bene e meglio la stradina interpoderale assieme col contributo di altri proprietari sottostanti. Mio padre non partecipò gran che ai lavori proprio perchè non godeva di nessun beneficio, ma permise di allargarla e raccomandò di poter avere il canaletto dell’ acqua del pozzo per motivi irrigui. Questi per non lasciare che l’ acqua avesse il piccolo letto a cielo aperto attraversante la stradina interrarò circa 2 m. di tubatura per permettere all’ abbisogna il passaggio dell’ acqua. Orbene il proprietario che aveva voluto la sistemazione della stradina interpoderale a distanza di anni e visto che mio padre era rimasto l’ unico contadino che utilizzava l’ acqua del pozzo nei periodi estivi quando c’ era e visto che il tubo interrato ancora c’è pretente che io riceva l’ acqua di scolo del pozzo nei periodi invernali che sta provocando danni alla mia proprietà(marciume e conseguente morte di un agrumeto;cedimento di un muro di contenimento del terreno ecc). Da dire che lo scolo aveva tutt’altra direzione ancora parzialmente visibili ma anche perchè dell’ acqua del pozzo ne usufruivano altri contadini direttamente confinanti col proprietario del pozzo che sono morti da anni e che da anni i loro terreni non vengono più coltivati. Oggi ha mandato i carabinieri e sostiene che lo scolo dell’ acqua è stato sempre nel mio terreno e anche se ciò non fosse è un diritto che avrei usucapito. Ma scherziamo? I diritti irrigui sono una cosa e lo scolo delle acque un’ altra cosa o sbaglio?Poi non è forse vero che l’ acqua del proprietario soprastante deve essere ricevuta dal sottostante? Ma il sottostante non sono io è la stradina interpoderale..e allora ho chiuso l’ imbocco del tubo che faceva scendere l’ acqua nel mio terreno e l’ho incanalato a cielo aperto per mezzo di un solco nella stradina interpoderale fino ad un rivo. Ma mi sostiene che l’acqua dissesta la stradina…Che fare? Sono tutti morti i testimoni e non credo che il proprietario del pozzo sistemi la faccenda! Spero in un aiuto.

    • Per Domenica
      E’ un caso alquanto intricato, che si protrae da anni e che fra l’altro , da quanto dici, ha pochi testimoni in vita.
      Ma a parte ciò, riteniamo che il tuo fondo sia oggetto di uno “stillicidio di acqua piovana”, regolamentato e proibito dall’articolo 908 del codice civile.
      Fra l’altro, trattasi di terreno modificato dall’azione dell’uomo (Stradina in particolare) e non terreno rimasto allo stato naturale
      Leggi questo nostro articolo
      http://www.coffeenews.it/divieto-di-causare-lo-stillicidio-di-acque-piovane-nel-fondo-altrui
      Purtroppo, per fare valere le tue ragioni, poichè trattasi di questione fra privati, va regolata tramite il diritto privato, e per tale motivo devi procurarti un legale che eventualmente scriva una lettera al tuo confinante.
      Amedeu e c.

  238. Buonasera, vorrei sapere quanto deve distare dal pozzo in mattoni una costruzione con cantina? rileva il fatto che il pozzo sia per uso domestico?trattasi altresì di pozzo di circa 1 metro di diametro, e vi è inoltre la presenza della vasca

    • Per Davide.
      Oltre a quelle che sono le distanze minime previste dal codice civile e che tu avrai letto nel nostro articolo, vi sono le distanze dei Regolamenti Edilizi Comunali e più che altro quelle da rispettare secondo le norme delle locali ASL.
      Dovresti contattare l’ufficio Igiene Pubblica della tua ASL.
      Amedeu e c.

  239. Buongiorno,
    tra me e il mio vicino abbiamo una strada bianca che ci divide e le rispettive recinzioni. Premesso che quando ho fatto il cappotto all’abitazione ho dovuto presentare al Comune la prevista documentazione con lo spessore del polistirolo per questioni soprattutto di confine, volevo sapere se anche per i motori frigo del mio vicino prima dell’installazione era/è necessaria relativa documentazione o autorizzazione visto i motori sono profondi 1, 5 m.

    Grazie

  240. salve volevo un consiglio io o un orto confinante con un altro come divisorio cè una rete senza muro l’atro costruisce una casa e per fare lo scavo mi vuol portare via 2 metri di terra lo puo fare grazie cordiali saluti danilo

    • Per Danilo.
      Certo che no.
      Se sei sicuro che il terreno sia tuo, puoi intervenire in qualsiasi momento tramite un legale della tua zona, impedendogli di effettuare lo scavo e chiedendogli gli eventuali danni.
      Amedeu e c.

  241. Buo giorno.attaccato al mio muro di cinta,che e’ lungo 40 metri,stanno facendo uno scavo che per ora si vede solo la base delle fondamenta.Il muro di cinta e’ alto 2 metri ed e’ fatto di bolognini forati ,vuol dire muro di cinta molto pesante.In questo scavo devono posare 2 tubi in plastica del diametro di circa 10/15 centimetri per tutta la lunghezza del muro di cinta.per alimentare una nuova antenna telefonica a circa 10 metri dal confine.Vi chiedo e’ possibile che tutto questo e’ legale? il comune dice di si e voi? grazie Giorgio

    • Per Giorgio.
      Devi scusarci per la risposta che non possiamo darti.
      Questo 1° maggio, dopo anni, abbiamo voluto prenderci tre giorni di riposo e le domande nel frattempo accumulate sono state talmente tante che non ce la facciamo a rimetterci in pari con l’arretrato.
      Risponderemo alle nuove domande a partire dal giorno 03 maggio 2013
      Grazie.
      Amedeu e la Redazione

  242. Le espongo il mio problema ho una casetta in campagna ed in seguito a dei piccoli lavori di ristrutturazione abbiamo raccolto le acque piovane (visto che la pendenza del tetto porta le acque piovane nel terreno del vicino) con una canalina che però ricade nel terreno del vicino dato che la casa sorge sul confine. Quindi riepilogando sul muro della mia casa che corrisponde al muro di confine i muratori hanno attaccato la canalina portando l’acqua dentro il mio terreno. Questo lavoro è stato fatto bene o il vicino potrebbe porre reclamo?

  243. Richiesta di informazioni: Mi chiamo Franco, ed ho un quesito da porre.
    Sto costruendo assieme alla mia famiglia una abitazione civile, in una nostra proprietà.
    Progetto presuntamente in regola, tale da aver beneficiato di licenza a costruire da parte del comune competente. Iniziata l’opera però, abbiamo ricevuto la segnalazione di un vicino geloso ed invidioso presso la procura della repubblica competente, riferendo le sue attenzioni alla vicinanza del nostro edificio rispetto ad un canale tombato, che serve a raccogliere le acque piovane reflue e scaricarle a mare (che si trova a 50 mt piu’ giu). Preciso che tale canale nasce a 200 metri piu’ a monte rispetto al mio terreno, lo attraversa sul lato, per poi terminare il suo letto a sbocco aperto in mare.
    Dietro tale segnalazione purtroppo il comune dapprima ci ha sospeso la licenza precedentemente rilasciataci legittimamente, ed oggi ci ha poi recapitato una ordinanza di DEMOLIZIONE DELL’OPERA, in quanto pare che questo sia stato l’orientamento da parte del demoanio fluviale competente territorialmente, dopo aver esperito gli accertamenti del caso, peraltro (stranamente) servendosi di un collaboratore esterno adottato ad hoc.
    LA MIA RICHIESTA: ovviamente abbiamo intenzione di impugnare questa decisione, adducendo contromotivazioni, in quanto siamo convinti che ci troviamo in ragione e non in torto.
    Chiedo pertanto aiuto a chiunque possa fornirmi una consulenza specifica, fornirci delle pezze di appoggio ( tipo sentenze legali che dicono espressamente che si puo’ costruire in aderenza a canali di acqua in disuso e di poca importanza), ed ogni altra forma di assistenza.
    Rimango in attesa di notizie.
    Grazie
    franco

    • Per Franco.
      Non vediamo come aiutarti, dopo l’intervento e quindi lo studio approfondito della situazione da parte degli Enti preposti.
      Dici che tale canale è tombato, per cui essendo coperto, la distanza dei 50 metri da esso potrebbe essere reputata soddisfacente
      Dicendoti ciò, non sappiamo la grandezza e l’importanza di tale canale, per viene detto con beneficio di inventario.
      Comunque, ti consigliamo di recarti presso gli uffici demaniali, chiedendo notizie in merito.
      Vacci, se non lo hai già fatto, preferibilmente accompagnato da un tuo tecnico di fiducia.
      Amedeu e c.

  244. Buon giorno, volevo chiedere un chiarimento riguardo l’istallazione di una caldaia a gasolio con potenza < 35KW in giardino, separato da muro divisorio alto 2 mt dal vicino confinante. Le nostre abitazioni distano 3 mt e nel mezzo c'è il muro che è di mia proprietà. Ho la necessità di fare questo perchè il locale caldaia interrato non è più a norma e per allargarlo dovrei fare la DIA e tutto il resto e sobbarcarmi una grossa spesa, per cui pensavo di tirare fuori la caldaia metterla sul pavimento del giardino affianco al muro della mia abitazione,quindi non sul muro perimetrale che separa i giardini delle due abitazioni, vicino alla canna fumaria proprio nello stesso punto dove prima era istallata sotto terra e proteggerla con un recinto e tettoia. Tengo a precisare che il mio vicino ha fatto la stessa cosa con lo stesso medello di caldaia, ma sul terrazzo della sua abitazione per cui la distanza per lui forse è pure superiore a 5mt dalla mia abitazione e ha creato un riparo in rete chiuso ecc. Volevo sapere se lo spostamento è fattibile, non sono riuscito a trovare un riferimento chiaro al mio caso e quale è il riferimento normativo per fare il tutto a norma, parte dei lavori vorrei farli da solo perchè per spostare la caldaia eviterei la DIA (la caldaia è stata rinnovata da meno di 10 anni con tutto l'impianto idraulico e avendo una casa grande funziona anche benissimo) poi per allaccaimento e conformità incaricherei il mio tecnico autorizzato, quello che segue gia il mio impianto di riscaldamento, che però ha provato a convincermi a passare a una nuova caldaia a gas a muro. GRAZIE

    • Per Luigi.
      Per avere tutti i riferimenti normativi sia per la caldaia, la sua posizione, le distanze da rispettare, la canna fumaria ecc, devi rivolgerti presso il locale ufficio Prevenzione Incendi del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.
      All’occorrenza porta una planimetria della casa con gli immobili vicini e la marca e potenza della caldaia da installare.
      Amedeu e c.

  245. Senza riferimenti normativi ma solo in riferimento a limiti di distanza tra caldaia ed edificio confinante saprebbe darmi una risposta. La ringrazio comunque in anticipo per la sua disponibilità.

  246. salve.., 20 anni fa ho comprato casa con piccolo giardino posizionati su una fascia posta a dislivello con tre muri di contenimento, uno anteriormente alla casa ( h. 3 o 4 metri )uno laterale confinante con fossato (e nella fascia inferiore con proprieta’ del vicino) l’altro dietro casa (h 2,5m ) . A quello dietro la casa è stata costruita in aderenza 50 anni fa ,una baracca con muri in pietrame e tettoia di lamiera ,che io stupidamente non ho fatto condonare. Ultimamente il mio confinante ha comprato le fasce dietro e davanti la mia proprieta’,che compreso la casa è di circa 300mq.Da questo punto sono cominciate le rogne, alla base del l muro anteriore ha fatto una aiuola di 50 cm.per tutta la lungh. un passo carrabile di circa 2 metri e nel restante terreno (4 o 5 m.) ha cominciato a piantare, (usando motozappa) riempire di letame… ed irrigare , fissato lampade, rubinetti d’acqua. Domanda,il mio muro puo’ avere dei cedimenti in seguito a tutte queste manovre ravvicinate? Spero di ricevere una risposta, intanto la ringrazio in anticipo

    • Per Tina.
      Ci prospetti una situazione poco comprensibile, così come raccontata per scritto.
      Fra l’altro non potendo vedere le condizioni del muro e della fondazione non possiamo darti un parere accettabile.
      Ti consigliamo di fareseguire un sopralluogo da un tecnico della tua zona.
      Amedeu e c.

  247. salve io ho un problema col mio vicino, lui ha piantato ad un metro e mezzo dal mio confine (delineato da un muretto all’incirca di un metro e con sopre una rete di un metro e mezzo)un ulivo e tutte delle piante da siepe che superano di gran lunga il muretto sia in altezza che in larghezza.Le distanze le ho caite io invece vorrei sapere,se posso chiedergli di taglirle per tenerle più basse

    • Per Valeria.
      Leggi attentamente l’articolo dal quale ci stai scrivendo.
      Puoi fa rispettare al vicino le distanze in esso contenute: o comunque, fargli abbassare la siepe.
      Amedeu e c.

  248. Nel 1994 i miei genitori hanno costruito una casa sul confine con il fondo della vicina, previa autorizzazione di quest’ultima, posizionando una canalina di gronda lungo tutto il perimetro del fabbricato, ed anche sul lato confinante con la vicina.
    La vicina non ha mai avuto nulla da ridire.
    Nel 1995 ha donato il fondo ai propri figli riservandosene l’usufrutto.
    La vicina è deceduta nel 2011 e successivamente uno dei figli ha acquistato dai fratelli l’intera proprietà del fondo.
    Ora il figlio ha inviato una lettera ai miei genitori lamentando la sporgenza della gronda nel proprio terreno e minacciando di adire le vie legali qualora non dovessero rimuoverla anche perchè, a suo dire, non sono state rispettate le distanze imposte dall’art.. 889 del codice civile.
    Mi chiedo, ha diritto il figlio che è subentrato nella proprietà di chiedere la rimozione della grondaia ai miei genitori, quando la madre ha autorizzato la costruzione e non si è mai lamentata della sporgenza della gronda e nemmeno che che non è stata posizionata ad un metro dal confine?

    • Per Mariada.
      Scaduti 20 anni dalla costruzione, potevi avanzare richiesta di regolarizzazione di una servitù avuta tramite usucapione ventennale.
      Ciò, in quanto non hai, da quello che dici, alcun documento autorizzativo scritto del vicino.
      Che fare?
      Ti consigliamo di rivolgerti da un legale della tua zona, portandogli in visione i contratti, la concessione edilizia e qualunque altro documento che possiedi.
      Amedeu e c.

  249. buon giorno
    Vorrei installare una stufa a pellet.Vivo in un condominio di 5 famiglie senza amministratore e non avendo trovato nulla su internet inerente allo scarico dei fumi devo per forza scaricare sul tetto(potendo utilizzare lo scarico della cappa che dista dalla stufa 5 mt)o posso uscire accanto allo scarico della stufa a metano(a parete)?la distanza dalla finestra del mio vicino è 1 mt circa.
    P.S.=lo scarico della cappa è da 8 cm ma sul tetto lo scarico si riduce a 4 cm e sono tubi separati.

    • Per Sergio.
      Gli sfiati fumo delle stufe a pellet, ed a maggior ragione di quelle a metano devono rispettare determinate misure standard di rispetto sia fra loro che da aperture vicine.
      Di solito gli installatori di impianti termici conoscono bene tali normative, e, una volta eseguito un sopralluogo ti diranno come regolarti.
      Altrimenti puoi recarti presso l’ufficio Prevenzione Incendi del Comando dei Vigili del Fuoco, portandoti dietro un disegno chiaro e quotato.
      Saprai esattamente come comportarti.
      Amedeu e c.

  250. buona sera amedeu
    grazie della tempestiva risposta.proprio un istallatore di caldaia a metano che venendomi a fare il controllo annuale dei fumi mi ha detto che essendoci l’aereoporto a fiumicino,non ci sono norme specifiche,e mi ha detto che sia nello scarico della cappa o scarico a parete non ci sono problemi.e mi ha detto che si sente meno odore con il pellet.stessa cosa confermata dal venditore della stufa.per istallarla devo indire un’assemblea condominiale o non occorre?nel caso potete spiegarmi la procedura?grazie.

    • Per Sergio.
      Ti consigliamo nuovamente di contattare l’ufficio Prevenzione Incendi, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.
      Solo allora saprai come regolarti.
      Amedeu e c.

  251. Ciao, una settimana fà ho piazzato in giardino, un barbecue di quelli fissi,in pietra, vicino alla rete del mio vicino di casa e ho lasciato un 10 cm di spazio tra esso e la rete di divisione. è vero che dovevo piazzarlo a 50 cm di distanza da quella rete di divisione???? visto che questa misura me l’ha data il mio vicino di casa che gli dà fastidio la visuale di quel barbecue,mi sono chiesta che forse stava dicendo una buffonata. le chiedo cortesemente se è vero dei 50cm!!! grazie

    • Per Roberta.
      Per i tubi, e nel qual caso anche i camini, dovrebbero stare, ai sensi dell’art 873 del codice civile, e fatti salve i regolamenti locali, ad un minimo di mt. uno dal confine.
      Amedeu e c.

  252. Salve
    da circa 3 mesi o notato una macchia d’umido nel mio muro cercando le cause o visto che dalle cisterne poste sulla terrazza del mio vicino c’è una perdita o fatto notare più volte amichevolmente al vicino del danno che mi causa e fino ad oggi non o avuto nessuna risposta cosa mi consigliate di fare
    GRAZIE

  253. Ciao Amedeu : ho acquistato una casa colonica 15 anni fa, e il mio vicino un terreno sottostante con sbocco di rete fognaria. Ho messo una fossa settica imof e le acque sono chiare. Poi il vicino mi ha chiesto con cortesia di portare l’uscita fognaria verso il confine fra il suo terreno ed una strada sottostante (strada consorziale), oppure a spese nostre fare il pozzo a dispersione sul suo terreno. Per gentilezza 6 anni fa l’uscita l’ho portata dove voleva lui. Ma ora a nostra insaputa le acque le a direzzionate sulla strada creando problemi. In questo caso posso rimettere il tutto come era prima? E lui mi può costringere a fare il pozzo a dispersione?

  254. Grazie

  255. Chiedo scusa. io ho una fossa settica classica da quello che so all’interno fermenta lo sporco (credevo che si chiammasse imhoff) e da essa esce acque chiare tramite un tubo e finisce sul terreno agricolo sottostante del vicino con approvazione comunale. Colgo con l’occasione di ringraziarla.

    • Per Graziano.
      Ci rendiamo conto adesso che non hai messo la tua email e quindi non dovevamo risponderti.
      Ma poichè stai percorrendo una via sbagliata ti rispondiamo anche a questo secondo commento.
      Non esiste fossa standard o Imhoff che possa scaricare direttamente all’aperto, su terreno agricolo o meno.
      Difficilmente avrai una autorizzazione comunale in tal senso.
      La prossima volta abbi la correttezza di scrivere la tua email: l’anonimato è sintomo di paura.
      Amedeu e c.

  256. Buona sera, ho acquistato metà di un immobile di tre piani e precisamente metà del piano terra,con corte pavimentata su cui sorge un’annesso condonato di 35 mq, e l’intero piano intermedio.
    Premetto che il proprietario della parte restante non mi concede autorizzazioni..vorrei chiedere:
    Prima di tutto se -senza il suo consenso-posso unire l’annesso al mio piano terra, poi se eventualmente posso usufruire del piano casa per un’ ampliamento ulteriore.
    Aggiungo che le due proprietà sono a specchio, quindi la mia parte rimane totalmente indipendente e privata. L’unico dubbio è se il muro perimetrale è da considerarsi condominiale pur facendo parte della mia totale proprietà.
    Spero di essere stata chiara.. grazie in anticipo
    Silvia

    • Per Silvia A
      Da quello che ci dici, trattasi di un immobile di tre piani, dei quali tu sei proprietario del piano intermedio e metà del piano terra.
      Le parti in comune con i restanti proprietari sono le fondazioni, le facciate, il tetto, i muri portanti ecc.
      Ne consegue, che qualsiasi lavoro tu voglia fare a modifica di un involucro condominiale preesistente, deve essere autorizzato anche dai restanti proprietari.
      Amedeu e c.

  257. Buongiorno!
    Abito in una casa a schiera di cui occupo l’ultima porzione.
    La strada che porta alle case è condominiale e in questa, proprio davanti al mio garage, c’è unabotola x cisterna gasolio del proprietario della 1a casa.
    Questa botola ha un coperchio di metallo che non è fissato (capita sovente manovrando l’auto di spostarla) e con gli anni, abbassandosi l’asfalto, fuoriesce di diversi cm dal piano della strada (d’inverno, con la neve, vi si incagliano i trattori spazzaneve)
    c’è qualche legge che indica che tale botola debba chiudersi ermeticamente ed essere posta a livello strada? (la distanza da mio box è ok)

    Grazie mille, Simona

    • Per simona.
      Se trattasi di un passo d’uomo di una cisterna interrata in una strada, vige la regola detta “Del buon padre di famiglia”, intendendo con la medesima non creare alcun pericolo per la pubblica p privata incolumità, oltre che, naturalmente, eseguire i lavori a regola d’arte.
      Ne consegue che il coperchio non deve uscire dalla sagoma stradale e deve essere fissato e sicuro per persone e mezzi passanti.
      In caso di rifiuto verbale, da parte di vicini, avanzato con educazione, potete fargli scrivere da un vostro legale.
      Amedeu e c.

  258. Salve, leggendo un post del 19 Agosto 2011 circa la distanza dal confine di un forno Lei scrive che il codice la fissa in 1.5mt
    Sarei grato se potesse darmi un riferimento normativo piu’ preciso al riguardo.
    Cordiali saluti.

  259. Grazie della celere risposta, ma cercavo qualcosa di piu’ concreto al riguardo. Se Le dovesse venire in mente la inserisca.
    Ancora grazie.

  260. se il muro invade nella mia proprietà di circa 20 30 cm posso appogiarmi al muro confinante mantenendo ai lati le distanze previste

  261. Posso chiedere un risarcimento x lo sporco di alcuni alberi di alto fusto che giornalmente devo pulire la mia proprietà nonché il tetto e grondaie?

    • Per Francesco.
      Facendo una lunga, onerosa ed incerta causa civile al tuo vicino.
      Cerca invece di risolvere la questione civilmente, parlandoci amichevolmente.
      Amedeu e c.

  262. salve, sono proprietaria di un abitazione posta al di sopra di un locale appartenente ad un’atra persona. i tubi dell’acqua passano all’interno dell’edificio sottostante ed essendosi verificata una perdita dovrei eseguire i lavori di riparazione delle tubature . il proprietario del locale sottostante è obbligato a far entrare gli incaricati dei lavori? sulla base di quali disposizioni? Considerato che sta facendo un po di resistenza come posso comportarmi? grazie

  263. Buongiorno,
    trattasi di 2 edifici adiacenti, che condividono una parete portante.
    l’edificio A è alto 3 piani
    l’edificio B è alto 1 piano

    Durante i lavori di ristrutturazione dell’edificio A, l’impresa ha posato un tubo di adduzione gas (non ancora attivo) sulla facciata dell’edificio A, a circa 1 metro di altezza dal sottostante tetto dell’edificio B.

    E’ lecito chiedere la rimozione del tubo?
    A quale distanza (in questo caso, altezza) dal tetto dell’edificio B, può essere posato?

    Grazie.

    • Per Massimo.
      Leggendo l’articolo dal quale ci hai scritto, noterai che la distanza deve essere di mt 1.
      La tubazione del gas deve stare distante da fonti di calore.
      L’ufficio referente è quello della Prevenzione Incendi presso il locale Comando dei Vigili del Fuoco.
      Amedeu e c.

  264. domanda, gli alberi di rubina, caggia, alto fusto qual’è l’altezza regolamentare del C.C. sotto la linea corrente elettrica ENEL , gli stessi alberi a che distanza e altezza devono stare dal confine di un vallone, e di un terreno agricolo.
    Grazie

    • Per Gerardo.
      Gli alberi di alto fusto devono stare 3 metri dal confine qualunque esso sia.
      Leggi l’articolo dal quale ci hai scritto.
      Amedeu e c.

  265. ……la costruzione di uno stradello privato, carrabile, può essere edificato rasente un fabbricato confinante?…o deve rispettare le distanze?

    n.b. ……è esistente spazio per poter collocare lo stradello ben più distante, che non “rasente” , dalla parete del fabbricato urbano

    • Per Claudio.
      Con le poche indicazione che dai è impossibile rispondere alla tua domanda.
      Ci sono delle servitù? Avete dei contratti ? Di chi è il terreno dove vuoi fare spostare lo stradello ?
      Chiedono l’usucapione? Insomma, illustra sinteticamente e chiaramente la situazione e cosa desideri.
      Amedeu e c.

  266. Buongiorno vorrei chiedere se è possibile avere un contributo dalla provincia, o dal comune per la tombinatura di fosso adiacente a strada provinciale per permettere la costruzione di muro di recinzione.
    Preciso che tale fosso interrompe anche un percorso ciclabile già cominciato a suo tempo dunque il lavoro oltre ad interessare il sottoscritto è di rilevanza per il comune che si troverebbe già le cose fatte.
    Vorre sapere se è possibile dividere almeno le spese a metà…

    Saluti

    • Per davide.
      Un parere che non devi chiedere a noi, ma all’ente proprietario del fosso.
      Di questi tempi è molto difficile ottenere contributi dagli enti pubblici.
      Qualora il fosso sia di tua proprietà, puoi far richiesta di eseguire tu il lavoro (A tue spese).
      Amedeu e c.

  267. Buongiorno,io abito in campagna,con il terreno recintato,oggi si è presentato il confinante e si è messo a scaricare delle pietre ammassandole a fianco della mia recinzione fatta a mie spese,io vorrei che lui si faccia una sua recinzione,invece lui vuole attaccarsi alla mia rete e ai miei pali e pilastri,premetto che non voglio dividere le spese della mia recinzione,ma che lui pensi a fare la sua nel suo terreno,poi vuole mettere dei cani da caccia, galline e animali vari,cortesemente se volete dirmi quale distanza deve rispettare per i bacali di pietre che ha messo a 5 cm dalla mia recinzione e se può mettere cani,ed altri animali,che disturbano e inquinano l’aria, la mia camera da letto è a circa 10 mt ,Grazie

    • per Bruno.
      Quale consiglio, ci permettiamo di dirti di vivere in sintonia con il tuo vicino, in quanto tali questioni finiscono inesorabilmente in liti e poi per via legale: Strada lunga e costosa.
      Quale indicazioni, ti diciamo di recarti presso il comando di Polizia Municipale del tuo Comune.
      Ssapranno dirti tutto ciò che desideri.
      Amedeu e c.

  268. salve vorrei una delucidazione, la mia vicina di casa nel retro della casa a confine con la mia proprietà ha posizionato una catasta di legna …questa dista a un metro circa dalla mia porta finestra della cucina. Specifico che C’è un muretto di 20 cm ed un’inferriata che ci divide ma la sporcizia del legno la trovo anche in casa…. non sono piu libera di tenere la porta aperta a vasistas , se c’è vento mi riempio di polvere e per di piu l’ha coperta con un telo che a tenerlo fermo si è servita di pietre e quando c’è vento c’è uno svolazzare di questo telo che provoca un rumore assurdo.

    • Puoi appellarti all’articolo 890 del codice civile, che cita:
      “Art. 890 – Distanze per fabbriche e depositi nocivi e pericolosi
      Chi presso il confine, anche se su questo si trova un muro divisorio, vuole fabbricare forni, camini, magazzini di sale, stalle e simili, o vuol collocare materie umide o esplodenti o in altro modo nocive, ovvero impiantare macchinari, per i quali può sorgere pericolo di danni, deve osservare le distanze stabilite dai regolamenti e, in mancanza, quelle necessarie a preservare i fondi vicini da ogni danno alla solidità, salubrità e sicurezza.”
      Puoi prendere spunto dalle “materie umide” e…. “salubrità del tuo fondo”.
      Può essere considerato anche come un atto di emulazione, regolato dall’articolo 833 del codice civile
      http://www.coffeenews.it/cosa-sono-gli-atti-di-emulazione
      In ogni caso ti occorre l’intervento di un legale
      Amedeu e c.

  269. Salve, abito in una casa a schiera, e volevo installare una canna fumaria esterna per una stufa a pellet. Premesso che con il tubo dovrei uscire vicinissimo dal confine, a che distanza devo stare dal vicino con il foro di uscita? E con la canna fumaria che va sopra al tetto? Grazie per chi mi aiuta!

  270. Salve, io avrei una domanda da farVi, quale è la distanza di legge per una nuova costruzione (casa) vicino ad un pozzo già esistente, di proprietà di un consorzio privato , che dista dal mio confine 7/8 . Grazie

    • Per Marco.
      La distanza sono 2 metri dal confine, come da nostro articolo.
      Questo, fatti salvi i regolamenti e le normative locali.
      (Regolamento edilizio e della ASL di zona).
      Amedeu e c.

  271. Salve, la mia vicina ha costruito una recinzione (h 2 mt.) a soli 70 cm dall’accesso ad un forno comune. Poteva farlo? Quali sono le distanze da rispettare in tal caso?
    Grazie mille per la risposta,

    CARLO

    • Per Carlo.
      Devi , per correttezza, analizzare la situazione catastale e vedere se la particella ove grava il forno è confinante con quella del vicino ed a che distanza.
      Comunque, anche se il confine del vicino è a 70 cm dall’apertura del forno, alzandoci una recinzione, ha praticamente bloccato l’attività dello stesso, che necessita di spazio per la manovra delle pale da infornare e per il carico della legna (Generando fra l’altro una situazione di pericolo di incendio per chi vi opera).
      Per cui, tale azione può delinearsi come un atto di emulazione proibito dall’articolo 833 del codice civile.
      http://www.coffeenews.it/cosa-sono-gli-atti-di-emulazione
      Amedeu e c.

  272. Domanda su evacuazione fumi cucina
    In appartamento da rimodernare con cucina senza cappa, c’è un bagno non troppo lontano dalla cucina (e con un altro vano frapposto, comunque) e che ha doppio soffitto in cartongesso, al cui interno era stato alloggiato lo scaldabagno e c’è una piccola finestra (circa 20×30 cm).
    Coi lavori in programma si è pensato di far sboccare il tubo della cappa di aspirazione fumi della cucina proprio in questa finestrina, racchiudendo il suddetto tubo in una camicia di cartongesso per tutto il suo percorso dalla cappa all’inizio del vano soprastante il bagno.

    La mia domanda è: lo scarico a parete così fatto è soggetto agli stessi divieti (dovrebbe proseguire fino oltre il tetto ecc.) di quelli aperti sfondando “ex-novo” la parete esterna oppure visto si sfrutta un’apertura già esistente e comunemente “già accettata” quale la finestrina è, è come se non si avesse uno scarico di evacuazione fumi e semplicemente si aprisse una finestra per far uscire i gli odori?

    Dettaglio: il tubo arriva giusto fino al telaio della finestrina, non fuoriesce visibilmente.

    Grazie

    • Per Tommi.
      Dal punto di vista estetico, se il foro di uscita coincide con il vetro della finestrella, non dovrebbero esserci problemi.
      Ti consigliamo, però, dato il lungo tratto del tubo in orizzontale, di installare in cucina un aspiratore potente.
      Amedeu e c.

  273. Domanda: mi sono accorto che il mio vicino ha l’impianto di irrigazione del proprio giargino esattamenta a confine, inoltre mi sono accorto che ha fatto uno scavo (profondità circa 40 cm ad ) ad una distanza di circa 50 cm, per tutta la lunghezza della recinzione, dove ha fatto passare un tubo corrugato per alimentare un faro di illuminazione. secondo voi deve rispettare la distanza minima di un metro come definito dal C.C. art. 889? Grazie

    • Per Nick.
      La distanza di un metro per le tubazioni si applica secondo il codice civile, come avrai letto nel nostro articolo.
      Tale distanza non vale per le linee elettriche, che devono rispettare interamente le norme CEI 64-8.
      Amedeu e c.

  274. Salve, il mio vicino ha installato sotto un porticato che appoggia al mio muro della casa, un autoclave che fa abbastanza rumore, posso chiedergli di spostarlo ho ha il diritto ti tenerlo sotto il porticato? a che distanza dovrebbe tenerlo?. grazie

    • Per Ivan.
      Circa l’autoclave non troverai alcuna cenno sul codice civile, ma solo distanze indicate e generiche per tubazioni, pozzi, alberi, siepi e similari.
      Logicamente serve un aggiornamento del codice civile, per renderlo più attuale.
      Comunque, nel tuo caso non porremmo la questione dal punto di vista delle distanze, bensì sul rumore reiterato, anche se non intenso, che l’autoclave fa quando scatta il galleggiante.
      Dovresti parlare con i tecnici dell’ufficio Igiene Pubblica della tua ASL, i quali si sono trovati sicuramente molte volte ad affrontare problematiche del genere e ne hanno misurato i decibel e la frequenza dei rumori.
      La soluzione ottimale, potrebbe essere quella difare coibentare acusticamente il vano autoclave.
      Amedeu e c.

  275. Ho acquistato una casa nel 2009. Ora il confinante mi manda una lettera del suo avvocato dicendomi che la cisterna interrata del gasolio non è a due metri di distanza dalla sua proprietà. Infatti ho misurato e si trova a 1.90 cm. Preciso che non c’è nessun muretto che divide le due proprietà e che la casa è la ristrutturazione di un rustico.Del resto non c’è molta distanza fra i due immobili.
    Può alla distanza di 5 -6 anni dai lavori contestare agli acquirenti tale fatto?
    Sono obbligata a spostare la cisterna?Grazie!!!! Mariangela
    17 giugno 20014

    • Per Mariangela.
      Cinque anni sono pochi per qualsiasi prescrizione.
      Dici che la cisterna è interrata, per cui ti sarà stato difficile misurare la sua distanza dal confine (La distanza si misura non dal passo d’uomo ma dal lato della cisterna più vicino al confine.
      Per cui, ci domandiamo, come abbiano fatto i vicini e tu proprietario, (Se tale cisterna adesso è interrata) a misurare la differenza dei 10 cm.
      Cerca di chiarire prima questo aspetto, dopo di che rivolgiti da un legale della tua zona prima di spostarla.
      Amedeu e c.

  276. Buongiorno. ho il seguente quesito:
    Sono proprietario di un terreno fabbricabile confinante con un terreno vicino. Al momento i due lotti di terra hanno ugual livello (i lotti sono in pendenza ma la morfologia del terreno è la stessa). Il vicino intende abbassare il suo terreno di 1.55 metri. C’è una distanza minima da rispettare tra il confine e il nuovo livello? Temo che con i 70cm di largezza attualmente pianificati dal vicino su un dislivello di 1.55 metri quando passo con la macchina nel mio terreno frani giu’.

    Grazie. Cordiali Saluti,
    Paolo

  277. Buon giorno a tutti.
    Ho un problema da sottoporvi… è un po complicato da spiegare… ma faccio del mio meglio …
    Abito in un condominio di 4 unità, io sono al piano terra con giardino.
    Tale giardino confina con un lotto edificabile, ma dove ancora devono cominciare a costruire, e l’imporesa che costruirà è la stessa che ha edificato il mio stabile.
    Il muro che divide la mia proprietà dal lotto dove dovranno edificare in futuro (chissà quando…) mi è stato detto essere non portante (ed inizialmente mi dissero che è provvisorio… poi questa cosa è stata smentita…).
    Esso infatti consta di 2 lastre di cemento verticali ed una orizzontale posta sopra, a costruire una specie di muretto non portante e cavo all’interno, perche sotto vi passa il tubo del metano.
    Il problema è che non essendo portante tra il mio giardino ed il muro c’è un buco, che appunto non posso colmare altrimenti rischia di cadere il muro (la sommità del muro arriva alla stessa altezza del mio marciapiede.. quindi il giardino parte dal mio marciapiede, fa due metri in piano e poi c’è questo buco profonto 150 cm prima di arrivare al muro…).
    Il titolare dell’impresa edile mi ha detto che tale muro deve rimanere così (non portante, non posso colmare il buco con della terra) perche c’è il tubo metano sotto, per questioni di sicurezza e eventuali ispezioni.
    Secondo voi è verità o è solo una balla per non spendere dei soldi per fare un muro portante? Soprattutto considerando che di la devono ancora costruire…
    Io case con muretti simili non ne ho mai viste….

    Grazie mille per le vostre risposte.

    • Per Francesco.
      La cosa appare strana anche a noi, perchè nel caso di tubazioni di gas metano, vengono previsti pozzetti di ispezione pubblica oppure “madonnine” prefabbricate in cemento con sportello chiudibile.
      Ti conviene contattare un tecnico dell’ente gestore del gas metano, richiedendogli un sopralluogo “per motivi di pericolosità dovuti a possibile crollo di un muro sulle tubazioni esistenti”.
      Dovrebbero venire a controllare, ed in quell’occasione ti diranno come stanno effettivamente le cose.
      Amedeu e c.

  278. Vorrei far mettere delle cisterne di acqua e gasolio,interrate in un piccolo mio cortile.Questo confina con strada publica.Posso farlo ?E i materiali delle cisterne devono avere delle carateristiche?C’e’ qualche normativa a riguardo? Grazie molto gentili

    • Per Marisa.
      Per le cisterne di acqua non dovresti avere particolari problematiche a parte il fatto che devono stare a mt 2 dal confine secondo gli articoli 873 e successivi del codice civile.
      Riguardo alla cisterna di gasolio, è soggetta alla prevenzione incendi e deve rispettare determinate distanze.
      Abbiamo degli articoli sulle cisterne in GPL, ma non a gasolio; comunque puoi trovare le notizie che cerchi presso l’ufficio Prevenzione Incendi del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.
      Prova anche via internet.
      Amedeu e c.

  279. Salve,
    Ho una casa e davanti a uno dei muri perimetrali, ad una distanza di 10 cm, vi è un tubo verticale alto circa 50 cm che presumibilmente è del metano.
    Dato che non uso e non usero’ tale tubazione per casa mia è lecito chiedere la sua rimozione ?
    Grazie
    Stefano

  280. se il giardino del vicino a parte che è confinante con mio ingresso e che la mia finestra della camera si espone sul suo giardino(ps abito al piano terra ). innanzitutto a che distanza puo tenere un ulivo superiore a 3 mt davanti alla mia finestra ,secondo ma più rilevante tiene la sua raccolta differenziata dell’immondizia nel suo giardino appoggiato alla parete della casa ma sotto la mia finestra camera e appena ad un metro dal mio ingrsso .
    domanda : esiste una legge o regolamento in questione

    • Per Lucio.
      Come avrai letto nell’articolo dal quale ci hai scritto la distanza dal confine deve essere minimo di mt 3,00.
      Circa il contenitore della raccolta differenziata, se il medesimo emana cattiovo odore, puoi avvalerti dell’articolo 883 del codice civile, che tratta gli atti di emulazione.
      http://www.coffeenews.it/cosa-sono-gli-atti-di-emulazione
      Però devi comprovare l’effettivo disagio causato da tale contenitore, e se cò è vero, puoi farlo richiedendo un sopralluogo dell’ufficio di Igiene della locale ASL.
      Amedeu e c.

  281. Buon giorno ! Abito in un condominio, dove al primo piano siamo in due appartamenti, con ognuno il suo balcone. Le scale sono al aperto. Il mio problema e che il vicino ha postato un cancello di ferro ad un metro dalla mia porta ed attaccato al mio muro di cucina, senza chiedermi il permesso. Vorrei sapere quali sono i miei diritti, visto che il cancello viene sbattuto brutalmente ogni minuto- dai 3 figli di questo vicino….Nel frattempo, io mi sono ammalata seriamente, tremo ogni volta che sbattono il cancello, dicendo che sono dei bambini…. (3, 5, 9 anni)- di una famiglia pakistana. Le chiedo gentilmente cosa posso fare, grazie.

    • Per Monica.
      Dalle poche indicazioni che ci dai circa le distanze e la posizione del cancello, diventa difficile darti una risposta.
      Comunque sia, per mettere in opera detto cancello usufruendo dell’attacco di un muro comune, occorreva l’autorizzazione condominiale (Se siete in due occorreva la tua).
      Per una verifica più accurata, puoi fare delle fotografie e portarle in visione presso l’ufficio Edilizia Privata del Comune, dopo di che puoi fargli scrivere una lettera da un legale.
      Amedeu e c.

  282. Buongiorno, il mio vicino chiede di far passare la sua linea fognaria all’interno del muro di cinta che ci separa, fino all’allacciamento stradale.
    Io non ho niente in contrario ma chiedo se in questo modo vengolo violate leggi e se anch’io posso esserne corresponsabile.
    Grazie

    • Per Giuseppe.
      Così come ce lo prospetti, sembrerebbe che non vi fossero particolari difficoltà a concedergli l’autorizzazione (Sempre ammesso che il vicino abbia la pendenza adatta per far passare una tubazione di scarico in un muro in elevazione – forse il terreno del vicino è sopraelevato rispetto al tuo?).
      Comunque sia, ti suggeriamo di fare vedere tale lavoro , magari, da un muratore esperto della tua zona.
      Amedeu e c.

      • Sì, chiedo scusa non mi sono spiegato bene.
        Il fondo del vicino che ha il problema di allaccio è rialzato di ca. 3 m rispetto al mio. Io ed un altro vicino, anch’egli sul livello basso, siamo disponibili a far viaggiare la linea fognaria del fondo più alto lungo il muro divisorio dei ns. terreni. Non vorrei però incorrere in abusi e vincoli particolari.
        Spero di essermi spiegato.
        Grazie ancora.

        • Per Giuseppe.
          Speriamo che questa sia l’ultima tua versione.
          Se la fognatura viene realizzata di fianco al muro di confine ed eseguita a regola d’arte, vi ritroverete solo ad avere una servitù nei confronti di questo vicino.
          Amedeu e c.

  283. Sì, non sono stato molto chiaro.
    Il terreno del vicino con il problema di allaccio in fogna si trova su un livello di ca. 3 m superiore al mio. Io ed un altro confinante che è sul mio stesso livello, siamo disponibili a concedere il passaggio della linea all’interno del nostro muro di divisione, fino alla strada dove passa la tubatura principale. Volevo sapere se si incorre in qualche tipo di abuso o in altri inconvenienti.
    Grazie ancora.

    • Per Giuseppe.
      Abuso, non diremmo, piuttosto, poichè le tubazioni fognarie hanno un diametro minimo di 100 mm, per passarle nel muro, se lo stesso è già stato realizzato, sarà necessario aprire della tracce profonde, che dal punto di vista dell’antisismica non sono certo salutari per la stabilità del muro.
      Inoltre la tubazione in PVC deve essere realizzata a perfetta regola d’arte ed a tenuta, in quanto eventuali infiltrazioni ti comporterebbero vistose macchie di materiale lurido.
      Con questo non vogliamo sconsigliarti dall’accettare la proposta del vicino, solo suggerirti di far seguire i lavori da una persona esperta di tua fiducia.
      Amedeu e c.

  284. egregio Amadeu.
    il quesito che le pongo è questo: il Comune di Roma permette di installare nel centro storico una tubazione
    esterna (lunga circa 8 mt) al palazzo che raccolga le acque nere? , sapevo che era proibito, ma non riesco a
    trovare l’articolo nella regolamentazione urbanistica del Comune di Roma. Le voglio precisare che il tubo
    serverebbe ad allacciare una ex soffitta posta all’ultimo piano di un palazzo, dove non ci sono scarichi
    fognari e arrivare dall’esterno, (per non rompere le parti interne dell’appartamento), e intercettare la fognatura
    del palazzo.
    Ci sono sentenze contro i sanitari Sanatrix che con i loro rumori devastano il sonno notturno?
    La ringrazio fin d’ora della cortesia saluti

    • Per Eliana.
      Per il rumore dei Sanitrit occorre farlo misurare (In decibel) e quindi agire per vie legali se è superiore a quanto stabilito dalle vigenti leggi sanitarie.
      Dovresti informarti presso l’ufficio di Igiene Pubblica della tua ASL.
      Per la tubazione devi sentire ugualmente tale ufficio.
      Se tale tubazione è del diametro da 100 mm in PVC, subentra anche un problema di sicurezza dovuta al fatto che tale materiale è soggetto a trasformarsi ed a lesionarsi, con il passare del tempo, se sottoposto ai raggi solari.
      Se invece trattasi di un tubo in polietilene del Sanitrit, riguarderà solo l’estetica dell’edificio, bene comune a tutti i condomini.
      Amedeu e c.

      • Grazie Amedeu per la risposta chiarificatrice, proverò a sentire l’Ufficio di Igiene Pubblica della mia ASL. Cordiali saluti Eliana

  285. Salve,
    Avrei necessità di installare un box auto prefabbricato in lamiera nel mio cortile privato, per motivi di spazio devo posizionarlo a filo di una recinzione confinante (costituita da rete metallica + telo ombreggiante) di proprietà del vicino. Tralasciando eventuali specifiche comunali, vorrei sapere vi sono eventuali distanze minime da rispettare e se per ottenere il permesso di costruire è necessaria l’autorizzazione del vicino in questione? Grazie

    • Per Roberto.
      Normalmente in tutti i Comuni, una baracca in lamiera viene considerata tutti gli effetti come fosse una normale costruzione in muratura, per cui dovrebbero essere rispettate le distanze dai confini, previste per la zona, dalle norme del vigente PRG.
      Per quanto riguarda l’autorizzazione dei vicini, vi sono vari comuni che le prendono in esame, pur essendo queste considerate come poteri in deroga non autorizzabili dalle vigenti leggi.
      Quindi contatta l’ufficio Edilizia Privata del tuo Comune.
      Amedeu e c.

  286. hanno montato un bagno chimico da cantiere a meno di 10 metri dalla mia casa vorrei sapere con gentilezza e gratitudine se ci sono delle norme che regolano questa distanza cordiali saluti marco

    • Per Marco.
      Che ci risulti non esiste una legge o norma che lo regoli, tanto più che è provvisorio.
      10 metri sono una buona distanza.
      Se eventualmente dovesse emettere cattivi odori, chiedi cortesemente alla ditta di tenerlo più pulito.
      Amedeu e c.

  287. Salve, ho comprato un terreno agricolo di 100 metri quadrati dove vi è la possibilità di costruire un chiosco prefabbricato, col mio terreno confina un altro terreno agricolo quanto dovrei distanziarmi da esso se volessi costruire?

    • Per Alessia.
      Cento mq di terreno, sito in zona urbanistica agricola, sono veramente pochi, e riteniamo che tu troverai delle notevoli difficoltà per realizzare questo chiostro.
      Per conoscere la possibilità edificatoria di tale terreno e le distanze da mantenere dai confini, devi recarti presso l’ufficio Edilizia Privata o Urbanistica del Comune, dove sapranno darti tutte le informazioni del caso.
      Questo, in quanto le 20 Regioni italiane, hanno 20 leggi agricole, diverse l’una dall’altra.
      Amedeu e c.

  288. Salve,
    volevo sapere circa la distanza che deve esserci tra uno scarico a dispersione di acque luride e la proprietà confinante (terreno/abitazione).Grazie

  289. Ho un grande dubbio in merito alla distanza da tenere dal confine di una fognatura interrata in tubi in pvc a servizio di abitazione unifamiliare, così costituita: Tubo pvc, alcuni piccoli pozzetti in cls di raccordo (max cm 30×30), e fossa Himoff prefabbricata interrata. Il tutto poi allacciato alla fognatura pubblica. Fognatura realizzata nel pieno rispetto delle vigenti norme igienico sanitarie. Fermo restando la tubazione in pvc (mt. 1,00 dal confine) ma i pozzetti e la fossa Himoff? Grazie.

  290. salve,circa 2 anni fa ho aquistato un appartamento al primo piano di una villetta.Sotto c’è il vicino e sotto ancora c’è un garage.all’esterno di questo garage si trova la fossa settica.A causa di vari litigi col vicino,adesso lui e il proprietario del garage(il costruttore)vogliono obbligarmi a spostare la fossa settica.Volevo sapere possono obbligarmi?

    • Per Paolo.
      Solo una sentenza del giudice (A seguito di una causa) può stabilirlo.
      Fino a quel momento non possono toccartela nè manometterla.
      Ti consigliamo, però, di cercarti un legale della tua zona, per una probabile controversia.
      Amedeu e c.

  291. ho tombinato 70 metri di fossato per scolo acque non consortili a mie spese e di comune accordo con i vicini per creare un passaggio per auto,il confine stava nel mezzo del fossato .ora dopo 22 anni il vicino rivendica il possesso del terreno di sua proprita’visto che all’epoca avevo messo una recinzione dove prima iniziava il fosso dalla sua parte ,non ha mai reclamato nulla .ho qualche diritto acquisito in merito?

  292. Su un terreno agricolo (Sicilia) accanto al mio il vicino sta per installare dei pannelli solari a terra.Al confine tra i due terreni da circa 70 anni vi sono dei pioppi. Vorrei sapere se il vicino ne puo’ pretendere il taglio per un ottimo funzionamento dei seddetti pannelli, e a che distanza quest’ultimi vanno posizionati.

    • Per Biagio.
      Il vicino non può pretendere il taglio dei pioppi i quali erano in essere prima dell’istallazione dei pannelli fotovoltaici.
      La distanza dai confini, trattandosi di strutture moderne, più che essere fissata dal codice civile, la dovresti trovare fra gli articoli del Regolamento Edilizio Comunale (Consultabile e scaricabile presso il sito del tuo comune anche via Internet).
      Amedeu e c.

  293. lungo il confine del mio giardino il vicino ha interrato a circa 50cm dalla rete un tubo per il passaggio di un cavo per alimentare un faro posto su un palo dell’enel inoltre l’impianto di irrigazione si trova a meno di 1 m daklla rete e gli split a 25cm. Posso oppormi? Grazie e saluti. Carla

    • Per Carla.
      le distanze fissate dal codice civile (Salvo che non dicano diversamente regolamenti locali – Regolamento Edilizio in particolare) sono quelle citate nell’articolo dal quale ci hai scritto.
      Amedeu e c.

  294. Abito in un condominio del comune di Firenze, il coinquilino al piano terra direttamente sotto di me ha installato un barbecue fisso (non un semplice braciere ma di quelli con comignolo in muratura) nel suo piccolo giardino retrostante senza chiedere niente a nessuno e per la “felicità” di tutti coloro che hanno le finestre delle camere da letto sopra di esso e che nelle calde sere d’estate dovranno chiudersi dentro ogni volta che il vicino deciderà di accendere il barbecue.

    Sebbene “credo” che ci siano i famosi 3 metri dall’edificio, in quanto il vicino lo ha installato a ridosso del muretto più lontano dalla parete, proprio su quel muretto però, a pochi centimetri dietro tale barbecue, passano le tubature del gas. È un motivo sufficiente per farglielo rimuovere? E quali autorità è consigliabile contattare in merito?

    • Per Evit.
      Con una foto del barbecue e della tubazione attigua del gas, recati presso l’ufficio Prevenzione Incendi del comando provinciale Vigili del Fuoco e chiedi loro un parere.
      Amedeu e c.

      • Ho inviato una email certificata (valente come raccomandata) al comando provinciale da te suggerito, ormai sono quasi due settimane e non mi hanno ancora risposto.

        • Per Evit.
          Ti avevamo scritto:
          Per Evit.
          Con una foto del barbecue e della tubazione attigua del gas, recati presso l’ufficio Prevenzione Incendi del comando provinciale Vigili del Fuoco e chiedi loro un parere.
          Amedeu e c.
          E’ evidente che non ti potranno rispondere, in quanto non possono eseguire sopralluoghi per il diritto privato.
          Dovevi semplicemente recarti presso l’ufficio prevenzione incendi e chiedere un loro parere.
          Amedeu e c.

  295. Acquistato villino a schiera, c é molta umidità, direi troppa, il confinante da un lato raccoglie le acque meteoriche del tetto e del giardinetto imbrigliare poi in una canala interrata perpendicolare al muro divisorio, dal lato mio il muro presenta muffe, rigonfiamento ed é verde invece che bianco, temo che tali infiltrazioni arrivino fino al centro di casa mia.. Le mie domande sono: dove chiedere planimetria scarichi acque meteoriche? mi sembra strano che soltanto io ho un tombino della fogna nel giardino, e se in caso come procedere. Grazie Amedeu

    • Per Sandro.
      Difficilmente potrai trovarla, in quanto i Comuni, al momento dell’agibilità di un immobile, richiedono l’allaccio alla FN pubblica, ma difficilmente richiedono lo schema di quelle interne ai lotti privati (Anche se, per la verità, ultimamente le cose stanno cambiando).
      Devi chiamare degli operai esperti in fognature e cercare di ricostruire il tracciato della tua fognatura interna.
      Devi aprire i vari pozzetti ed aiutarti immettendo dal tuo vaso wc un liquido colorato non inquinante.
      Seguine la traccia e troverai il percorso della tua fognatura.
      Amedeu e c.

  296. Buongiorno, ho acquistato un fondo agricolo per iniziare una nuova attività. Durante i lavori di pulizia e sistemazione del terreno, ad una profondità di 50 cm ho intercettato una tubazione idrica in polipropilene (quindi relativamente recente). Da ulteriori scavi e ricerche ho scoperto che si tratta della condotta idrica privata che porta dal contatore (su strada) ad un fondo privato confinante con il mio. La tubazione attraversa tutta la mia proprietà ed è posta nel mezzo della stessa. Preciso che il mio fondo ricade nel Comune di Roma mentre quello del vicino appartiene ad un altro Comune, e che il fondo del vicino ha accesso da un’altra strada.
    In queste condizioni l’attività agricola nel mio fondo è gravemente limitata. A parte il Codice Civile esiste qualche regolamento più specifico relativamente all’attraversamento dei fondi da parte di altri?

  297. Salve,
    ho acquistato un vigneto. Il terreno confina con la strada provinciale in cui son stati circa 2 anni fa fatti di lavori per i tubi del gas metano. Da quel momento le acque del terreno non defluiscono più in maniera naturale, allagando quindi la parte iniziale del mio vigneto, confinante con la strada principale (è in naturale lieve discesa il terreno in questione). E’ diviso dalla strada provinciale da un muretto costruito dal vecchio proprietario. Ero al corrente del fatto che prendesse acqua ma non a questi livelli. C’è un modo per capire se la causa di questo mancato deflusso è da attribuire ai lavori di cui ho parlato prima e in caso positivo, cosa si potrebbe fare per rimediare? Consideri che il terreno di fronte al mio, quello verso cui dovrebbe scendere l’acqua se non ci fosse la strada provinciale è di un metro più in basso del mio e prima le acque scendevano li. Grazie per l’attenzione.

    • Per Alessandro.
      Dovremmo eseguire un sopralluogo per poterti dare una risposta attendibile.
      La situazione va ben vista sul posto e per questo, ti suggeriamo di contattare un tecnico professionista della tua zona, che accertate le cause, potrà suggerirti cosa fare.
      Amedeu e c.

  298. Il condominio in cui abito è dotato di un bel giardino con diversi grossi alberi ormai più che trentennali (cedri, aceri ecc.) che formano una bellissima piccola zona verde a perimetro, assieme a dei muretti-panche, di un quadrato cementato ove d’estate si portano a giocare i bambini piccoli, ecc.. Alcuni condomini lamentano che diversi alberi sono troppo vicini gli uni agli all’altri e che quindi fanno troppa ombra, non lasciano passare l’aria ecc. ecc. (gli alberi in questione sono al centro del giardino e lontani almeno dieci metri dalla facciata della casa!). La prospettiva di questo abbattimento mi fa piangere il cuore per cui chiedo: si possono abbattere senza problemi degli alberi così belli sani e grossi? Ogni Comune non dovrebbe avere un regolamento che tuteli il patrimonio del verde privato oltre che quello pubblico? Se, come sembrerebbe, il Comune (Garbagnate Milanese) non avesse questo regolamento, c’è qualche altra norma magari del codice civile cui appellarsi per opporsi a questo scempio? In assemblea condominiale erano quasi tutti d’accordo per l’abbattimento; (così si spendono soldi solo una volta per tutte… non ci sarà più il problema di spendere dei soldi di tanto in tanto per la loro potatura! Mi è sembrato di intuire che in fondo il problema è proprio questo: poco interessa che gli alberi siano belli da vedere, che creino un’osai di verde in mezzo al cemento e che siano d’aiuto per un’aria meno inquinata). Questo è.
    Grazie e saluti cordiali.
    M.

    Grazie infinite

    • Per Mary
      L’ente competente è la forestale e più precisamente le guardie forestali provinciali.
      Puoi rivolgerti a loro per un sopralluogo.
      Amedeu e c.

  299. Salve , la mia casa é stata costruita a ridosso di un condominio e il proprietario del primo piano di quest ultimo, anni fa , quando io ero nuda propietaria ha fatto passare il suo tubo di scarico del bagno nel sottotetto di casa mia ( con il consenso dell usufruttuaria ) ora io sono diventata proprietaria e vorrei che questo sia spostato ma il proprietario si rifiuta ; è possibile farglielo spostare per legge ?
    Grazie per l attenzione

    • Per Sonia.
      A nostro avviso devi ricorrere da un legale della tua zona, in quanto il fatto è regolato dal diritto privato.
      L’avvocato potrebbe prendere in esame gli anni trascorsi, per una eventuale servitù per usucapione ventennale.
      Amedeu e c.

  300. Salve, il comune ha conferito la concessione edilizia a un mio vicino senza peraltro imporgli di lasciare il marciapiede, di conseguenza adesso la qua casa confina con la mia formando un angolo di 90° dal quale lui ha una visione diretta ed obliqua sul mio balcone senza essersi distaccato ne 1,5 metri per la veduta diretta ne 75 cm per quella obliqua. Se non bastasse ha lasciato i giunti sismici completamente aperti ad infiltrazioni e ricovero animali e immondizie varie sul mio confine; non solo adesso ha canalizzato le acque piovane su una tubo a una distanza inferiore a un metro dal mio confine, così che quando piove o lui pulisce il suo solaio scarica tutto sotto casa mia. Vorrei un vostro parere Grazie.

  301. Durante i lavori di rifacimento della pavimentazione stradale nel centro storico ove risiedo, mi hanno collocato il tombino per la raccolta delle acque piovane proprio davanti la porta di ingresso. Premetto che ci vivo lì da 40 anni e quel tombino è stato spostato dal posto originario . Come fare a ripristinare lo stato dei luoghi?Quale legge posso invocare ? grazie

    • Per maika morena.
      Normalmente i pozzetti, con tappo in cemento o ghisa, delle fognature bianche vengono posti anche sul marciapiedi.
      Poichè la fognatura bianca raccoglie solo le acque piovane, non deve emanare cattivi odori, per cui è un problema, che a nostro avviso, non sussiste.
      Amedeu e c.

      • Buongiorno Amedeu, ho omesso di dirti che è una griglia aperta . Il punto è perchè variare lo stato dei luoghi ?! e se il progetto preliminare poi definitivo è stato modificato in sede di esecuzione lavori senza un valido motivo (perchè tutto il convicinato ha chiesto di tutto di più….) posso contestare il lavoro pretendendo sia ripristinato lo stato dei luoghi? Ove l’avessero chiusa, giustamente come da te detto in cemento o in ghisa non avrei eccepito nulla. Grazie mille

        • Per Maika morena.
          Una griglia aperta cambia aspetto, in quanto costituisce un impedimento e un possibile ricettacolo di rifiuti, se non un punto di cattivi odori nella stagione estiva (Specie se qualche vicino ha abusivamente collegato degli scarichi neri alla Fognatura Bianca).
          Per cui puoi farti valere, in sede privata, tramite una lettera inviata da un tuo legale.
          Amedeu e c.

  302. Buonasera,
    il miio nuovo vicino di casa ha costruito un forno a legna nel giardino sottostante la mia abitazione penso prefabbricato ma comunque un manufatto piuttosto grande, la canna fumaria arriva esattamente all’altezza delle nostre scale di accesso all’appartamento e il fumi vanno nel nostro giardino che si trova in corrispondenza del suo ma su un terrzzamento superiore e ovviamente arrivano anche al nostro appartamento che è sopra al forno.
    Prima di posizionarlo aveva completamente piastrellato il giaridno senza chiedere nessuna autorizzazione o permesso.
    Abbiamo provato a instaurare un dialogo ma con scarsi risultati essendo una persona piuttosto arrogante e maleducata.
    Si giustifica dicendo che abbiamo anche noi un forno a legna ma non si rende conto che sopra al nostro giardino non c’è niente.
    Come dobbiamo comportarci ?
    C’è qualche normativa che regola la costruzione di questi forni prefabbricati ?

    Grazie

    • Per Andrea.
      Le immissioni provenienti da una canna fumaria di un camino a legna non possono certo dirsi inquinanti, per cui non è possibile applicare il contenuto, per esempio, delle norme UNI, per canne fumarie per camini a Gas.
      Il problema, a nostro avviso potrebbe configurarsi come una collocazione che genera un atto di emulazione proibiti dall’articolo 833 del codice civile
      http://www.coffeenews.it/cosa-sono-gli-atti-di-emulazione
      Amedeu e c.

  303. Buongiorno.
    Nel mio lotto passa una condotta pubblica interrata per acque bianche (in calcestruzzo, diametro 60 cm), che raccoglie le acque meteoriche della strada e le scarica in un fossato alle spalle della mia proprietà. Nel caso in cui avessi a disposizione della cubatura residua da poter sfruttare (o se volessi ampliare con il Piano casa), a che distanza devo stare dalla tubazione?

    • Per Alessandro.
      Stando all’articolo 873 del codice civile, e salvo parere diverso di Regolamenti Locali, la distanza dovrebbe essere di mt 1,00.
      Amedeu ec.

  304. Buona sera a tutti, ho un problema con il vicino del mio terreno:
    Vi spiego, il confinante sta ristrutturando casa ed ha provveduto a fare l’impianto fognante nuovo (premetto che in quella zona non c’è la fognatura comunale) quindi ha provveduto a fare un tipo nuovo di Imof mi sembra di aver capito un depuratore che poi va in dispersione lungo tutto il mio confine a 50 Cm.
    Mi sono rivolto ad un geometra ma non mi ha saputo dire nulla, poi con l’aiuto di una geologa siamo andati in comune dove non risulta nessuna autorizzazione per quanto riguarda la fogna.
    Quella fogna a dispersione loro sostengono che esce acqua pulita che si può utilizzare anche per irrigare, ora io devo fare un pozzo nel mio terreno e probabilmente questo drenaggio mi vincola con le distanze da tenere dallo stesso drenaggio, inoltre se dovessi vendere il terreno quel drenaggio potrebbe penalizzare il mio terreno, detto francamente quel drenaggio io non lo voglio così a confine, cosa posso fare ?

    Daniele

    • Per Daniele.
      Parli di un depuratore e poi, di seguito introduci la parola drenaggio.
      Sono due cose completamente diverse.
      Con il depuratore, che normalmente è a fanghi attivi, l’acqua viene trattata e pulita in maniera che esca pulita dallo stesso e possa essere dispersa in una fossa a cielo aperto.
      Il depuratore necessita di essere collegato alla corrente elettrica e rifornito di sostanze depuranti.
      http://www.coffeenews.it/depuratori-biologici-a-fanghi-attivi-per-le-acque-di-scarico-ad-uso-civile
      IL drenaggio, invece comporta l’utilizzo di sistemi diversi, tipo la subirrigazione o la fitodepurazione, per cui il liquame, dopo essere passato da una fossa Imhoff, viene poi avviato tramite una tubazione sotterranea nel terreno (Tubo disperdente), oppure in vasche con intensa coltivazione floreale che “succhiano” il liquame residuo.
      http://www.coffeenews.it/scarichi-per-immobili-non-collegati-alla-pubblica-fognatura
      http://www.coffeenews.it/fitodepurazione-flusso-orizzontale-per-lo-smaltimento-dei-liquami
      Quindi, devi, per prima cosa accertarti con quale sistema scarica il tuo vicino.
      Un tecnico professionista sarà in grado di verificarlo.
      In ogni caso, tutti i modi sopra esposti devono essere autorizzati per 4 anni, dal Comune (Ufficio scarichi e fognature) con il preventivo nulla osta della ASL (Ufficio di Igiene pubblica).
      Al 3° anno va richiesto la proroga, altrimenti l’autorizzazione scade.
      Se il tuo vicino non ha rispetta queste condizioni puoi far intervenire il comando di polizia municipale tramite lettera raccomandata A.R. (Mai a voce).
      Amedeu e c.

  305. Scusate la domanda, se un terreno si trova ad una una altezza di 6 metri rispetto ad un altro, e quello a quota più alta ha in prossimità del confine, un pozzo disperdente derivante da liquami di fossa imhoff. Che distanza deve avere quest’ultima dal confine?
    Da premettere che i liquami derivati dalla fossa imhoff posta sul terreno più altro, per una particolare composizione del terreno, fuoriescono in prossimità della parete, a strapiombo, sul terreno a quota più bassa, riversandoli sul terreno del vicino.

    • Per Giuseppe.
      A meno che il regolamento Edilizio o quello degli scarichi del tuo Comune non dicano diversamente, la distanza prevista dal codice civile è di 2 metri dal confine
      http://www.coffeenews.it/distanze-dai-confini-di-pozzi-cisterne-fossi-tubi-canali-ed-altro
      L’articolo del codice civile non è mai stato aggiornato e parla genericamente di pozzi o fosse, per cui, a nostro parere è tutt’altro che perfetto.
      Però, se la fossa Imhoff del tuo vicino a quota più alta ha uno sversamento di liquami, cosa che non deve assolutamente essere in quanto ogni lavoro va eseguito a regola d’arte e i liquami non possono uscire a cielo aperto, puoi chiamare la polizia municipale o la ASL (Ufficio di igiene pubblica), affinchè eseguano un sopralluogo di verifica.
      Penseranno, poi, gli stessi ad emettere una ordinanza nei confronti del vicino.
      Amedeu e c.

  306. Buongiorno,
    possiedo un’officina all’interno di un condominio, quindi il mio edificio confina con altri a destra e sinistra.
    Dietro il mio edificio mi appartiene un terreno collinare confinante a sua volta con altri due dei proprietari laterali.
    Voglio mettere in sicurezza questo terreno dato che ho paura che con la pioggia possa venir giù, cosa deve richiedere per fare tutto a norma e nei rispetti dei confinanti? Grazie in anticipo

    • Per Marie Chantal.
      Non abbiamo idea delle opere di consolidamento che hai intenzione di eseguire.
      Per cui, ti suggeriamo, di rivolgerti da un tecnico professionista della tua zona, il quale ti farà la progettazione di quanto occorrente e ti seguirà la direzione lavori.
      Sarà suo compito farti richiedere l’autorizzazione dei confinanti, se lo ritiene opportuno, qualora tu vada a ledere i diritti di costoro.
      Amedeu e c.

  307. Buonasera,
    Il mio quesito è il seguente: possiedo un terreno olivettato all’interno del quale insiste un fabbricato in parte diruto.Ho ottenuto il permesso di costruire per il recupero dello stesso rispettando i volumi e lo stesso sedime (restauro e risanamento conservativo).La mia perplessità è legata al fatto che all’interno del fabbricato,sotto il pavimento, vi è una cisterna scavata sul tufo alta circa 4 mt. risalente alle origini della costruzione (anni 20/30) che raccoglieva acqua piovana dal tetto e penso anche dal terreno in pendenza,visto che in inverno si riempie nonostante non ci sia più il tetto.Vorrei sapere se nella normativa vigente esiste la possibilità che giustifichi lo spostamento dello stesso volume concessomi il tanto sufficiente da tenere fuori dal perimetro della casa tale cisterna.Come devo comportarmi? In caso contrario che tipo di suggerimento potete darmi riguardo la possibilità di proteggere la casa da eventuali infiltrazioni e umidità di risalita. Spero di ricevere da voi buone indicazioni. Grazie, Ninni.

    • Per Ninni.
      Non ci risultano leggi o normative in tal senso, ma non è detto che il Regolamento Edilizio del tuo Comune non abbia un articolo che parli di tale problematica.
      Puoi consultarlo e scaricarlo via internet dal sito del Comune.
      Per quanto riguarda il risanamento da una eventuale umidità di risalita, il Comune potrebbe richiederti di eseguire tutte le opere edili necessarie a risanare il fabbricato, e queste potrebbero voler significare impermeabilizzare la cisterna, creare una barriera chimica o similare ai muri portanti dopo lo stacco dal piano terra, oppure riempire la cisterna e allontanare le acque dalla stessa.
      Amedeu e c.

  308. Salve, sto realizzando con regolare P.C. dei locali non residenziali completamente interrati. Questo Fabbricato verrà realizzato sino ad arrivare sul muro di confine, il mio vicino ha una cisterna che prima quando i due lotti non erano separati ricadeva in entrambi, 10 anni fà il lotto è stato diviso ed io ho chiuso la parte della mia cisterna, perchè non rispettava la distanza minima dal confine e mi sono adeguato con allaccio alla rete pubblica di fogna e acqua, ad oggi ho scoperto che lui non ha fatto lo stesso. Mi chiede di tenermi io ad una distanza di due mt dal confine, ma non è lui che si deve adeguare? Grazie

    • Per Antonio.
      Di regola deve adeguarsi colui che realizza un’opera in epoca successiva alla costruzione del pozzo.
      Però, nel tuo caso trattasi, ci sembra di comprendere, di un pozzo o cisterna divisa verticalmente a metà, per cui la situazione non è esattamente quella rappresentata negli articoli di codice civile
      http://www.coffeenews.it/distanze-dai-confini-di-pozzi-cisterne-fossi-tubi-canali-ed-altro.
      Comunque cerca di trovare un accordo bonario con il vicino.
      In ogni caso sconsigliamo una causa tramite legali, in quanto il codice civile tratta di tale argomento agli articoli 873 e successivi.
      Amedeu e c.

  309. Buonasera , volevo un vostro parere in merito allo scolo delle acqua pluviali.
    Io e mio marito dobbiamo ristrutturare il tetto del box che confina su 2 lati in un fondo agricolo del vicino e sul lato davanti nel vialetto comune , attualmente le acque scendono su tutta la superfice del tetto del box per poi cadere naturalmente nel vialetto e nel fondo agricolo , premetto che non ci sono pubblici colatoi per attaccarsi ma solo la rete fognaria e il comune non permette l’allacciamento delle acque pluviali con quelle fognarie. Con il lavoro di ristrutturazione verranno inserite le grondaie e i pluviali , se non ho nessuna possibilità di allacciarmi a colotoi o altro dove faccio defluire le acque senza danneggiare nessuno? se non metto i pluviali rimane tutto come prima? e infine , anche in questo caso si parla di stillicidio?
    Grazie mille
    Licia

    • Per Licia.
      Occorrerebbe vedere in loco la situazione.
      Si tratta, comunque, di stillicidio, tanto più che con la ristrutturazione vai a ritoccare la situazione dei tetti, per cui se i confinanti si oppongono puoi trovarti in difficoltà.
      In questo caso non ti resterà altro che mettere in opera le grondaie e i tubi discendenti e incanalarli verso una fossa a cielo aperto situata nelle vicinanze della tua abitazione.
      I pluviali discendenti dovrebbero però scendere nella tua proprietà.
      Amedeu e c.

      • La cosa più semplice sarebbe farle defluire nel vialetto comune perchè non c’è nessuna fossa a cielo aperto nelle vicinanze . Per pluviali discendenti nella mia proprietà si intende che son fissati e scorrono all’esterno del mio muro? ma il pluviale sarà comunque coperto dal mio tetto , ancora un’ultima cosa , potrei far valere il diritto di servitù di scolo in quanto l’acqua piovana da sempre defluisce cosi? Grazie mille per le risposte e la gentilezza.
        Licia

        • Per Licia.
          Se la situazione rimane la stessa e l’intervento che effettui al tetto è solo di ordinaria manutenzione (Riparazione), i vicini non potranno appellarsi, perchè esistente da più di 20 anni (A meno che tale stillicidio vietato dall’articolo 908 del codice civile non crei danni alle proprietà vicine).
          http://www.coffeenews.it/divieto-di-causare-lo-stillicidio-di-acque-piovane-nel-fondo-altrui
          Se effettui delle modifiche sostanziali al tetto, si parlerà di nuovi lavori (Straordinaria manutenzione o variante), per cui potrebbero contestarti una situazione non più originaria.
          Se puoi far defluire le acque nella parte comune, è possibile, ma difficilmente gli altri condomini la accetteranno.
          Amedeu e c.

  310. Buongiorno,

    complimenti per il Vostro sito e il Vostro lavoro.

    Formulo la mia domanda;
    il muro perimetrale della nostra casa dista 50 cm dalla muretta di confine.
    In questa fascia, tra il muro e la muretta è interrato, dall’anno 1964, un tubo in cemento convogliante acque nere che si trova quindi a circa 30 cm dal confine.
    Bene, sappiamo che è ammissibile l’usucapione della servitù a mantenere una distanza inferiore a quella prevista dal codice, ma questo vale nel caso in cui venisse a mancare il requisito dell’apparenza?? Essendo tubi interrati mancherebbe il requisito della visibilità e della permanenza.
    Grazie per la vostra gentile risposta.

    Dario

  311. Certo, questo è indiscutibile, l’art. 889 parla chiaro!!
    La domanda tuttavia è:
    “è usucapibile la servitù della minor distanza per tubi sottosuolo??”
    Grazie.

    Dario

    • Per Dario.
      Se tale servitù esiste da più di 20 anni, esercitata in maniera pubblica, pacifica e continuativa, si.
      Comunque eventuali problemi di cattivo odore o di sversamento causati da una tubazione ivi messa, potrebbero incidere negativamente su di una eventuale sentenza del giudice, in caso di azione legale.
      Amedeu e c.

  312. Buon giorno, io sono un geometra libero professionista , ma mi sorgono dei dubbi sulle distanze dai confini della scarpata in terra di un terrapieno. Il p.g.t. del comune in merito non ha nessuna regola.

    La scarpata in terra del terrapieno , quanto deve stare a distanza dal confine ?

    Grazie per la disponibilità.

  313. Buonasera,
    debbo fare interrare un tubo corrugato in zona agraria, per portare la corrente elettrica dal contatore, attivato a mio nome, nel magazzino che ho acquistato dotato di impianto elettrico, salvavita, ecc.; in questo la corrente non arriva, perché furono tranciati i fili elettrici superficialmente interrati dal vecchio proprietario.
    Vorrei sapere innanzitutto quali sono le distanze che devo osservare in profondità e dal confine; altresì apprezzerò ogni suggerimento che mi vorrà essere dato. Ringrazio fin da adesso per la risposta 🙂

    • Per Carmine.
      La realizzazione di un impianto elettrico non può essere fatto con il sistema del fai da te, ma occorre una regolare ditta inscritta alla Camera di Commercio, che ti rediga un progettino e alla fine del lavoro ti rilasci una attestazione di regolare esecuzione.
      Amedeu e c.

      • Grazie, la ditta è in regola con iscrizione, durc, ecc.; sta di fatto che è stato il titolare a suggerirmi di dare incarico per interrare il tubo corrugato lungo il percorso dal contatore all’impianto del magazzino; perciò ho chiesto le notizie necessarie 🙂

        • Per Carmine.
          Ma, poichè la ditta la paghi, a scanso possibili responsabilità future, fatti rilasciare un disegno con il percorso della tubazione e con le sezioni di scavo, con allegata una relazione tecnica descrittiva del lavoro, e che devi rispettare in corso d’opera.
          La stessa ditta deve rilasciarti a fine lavori una certificazione di regolare esecuzione.
          Amedeu e c.

  314. Buongiorno,
    vedo che sei molto bravo e gentile a rispondere tutti i quesiti che ti vengono chiesti.
    Allora, ho preso una settimana fa una porzione di casa a schiera centrale in veneto che è dell’anno 1994. Abbiamo saputo dai vicini che questa casa è stata costruita su un fosso. Io mi chiedo come possa essere possibile una cosa del genere??
    La parte inferiore delle pareti esterne hanno la tinteggiatura screpolata per l’umidità. e ci auguriamo che questa umidità non entri anche in casa.
    Ti chiedo come sia possibile che una casa sia stata costruita dove prima c’era un Fosso???
    Grazie in anticipo della risposta.
    Saluti.

    • Per Lizbeth.
      Se il fosso esiste ancora e passa sotto la tua casa, trattasi di un fatto alquanto irregolare, poichè in caso di una piena esiste la possibilità di ostruzione del fosso e serio pericolo per la casa.
      Se il fosso esisteva ma è stato deviato e l’ex resede bonificata e riempita, allora è una questione completamente diversa.
      In questo secondo caso, può darsi che ti ritrovi a combattere contro l’umidità di risalita, a causa, probabilmente, del terreno non ancora del tutto compattato, per cui, per capillarità, l’umido del terreno tende a salire lungo le pareti della casa.
      I sistemi per combattere l’umidità di risalita sono vari e differenti, per cui ti invitiamo a immettere le parole “Umidità di risalita” nel riquadro “Cerca” in alto a destra della nostra pagina.
      Ti appariranno vari articoli su tale argomento.
      Leggili e troverai il sistema che può adeguarsi al tuo immobile.
      Amedeu e c.

  315. Salve ho un problema con il mio vicino Insieme abbiamo fatto mettere una rete per sostenere la piantumazione del costruttore.Oggi a distanza di 5 anni il finale della siepe , comune, non cresce bene e non garantisce una sufficiente privacy per la lunghezza di non più di 1,50 mt su 16. Ho quindi pensato di ricorrere ad un banboo appoggiato sulla mia parte di rete. il vicino mi vuole fare causa. E’ VEROSIMILE ?

    • Per Daniela.
      Per esperienza diretta possiamo confermarti che le canne di bambù sono infestanti e una vota piantate non riesci a elminarle se non con forti prodotti chimici nocivi.
      Inoltre tali canne raggiungono altezze di 7/8 metri e anche più.
      Per cui, cerca di trovare un accordo con il vicino per una diversa soluzione.
      Amedeu e c.

  316. Una botte di plastica per la raccolta acqua da posizionarsi sopra il livello del suolo, non interrata, deve essere considerata alla stregua delle vasche di raccolta acqua interrate e quindi avere una distanza dal confine di 2m secondo art.899 oppure è possibile metterla ad 1m considerandolo alla stregua di un pluviale?
    Inoltre se dispongo di un muro di proprietà al confine posso appoggiare la vasca al confine o devo rispettare la distanza?
    Grazie

    • Per Riccardo.
      Si tratta dell’articolo 889 del codice civile.
      A nostro parere tale deposito acqua dovrebbe rispettare la distanza di un metro prevista per i tubi di acqua bianca.
      Amedeu e c.

  317. salve vivo in una palazzina di 2 famiglie avendo parti comuni nel perimetro dell’abitazione volevo sapere se posso rompere una striscia di marciapiede per poter far passare dal mio garage una tubazione di acqua e una di corrente per servire il mio giardino adiacente all’abitazione. Giustamente ripristino il tutto alle condizioni originarie!!!!!!

    • Per Antonio.
      Se tale marciapiedi è condominiale, e lo potrai accertare controllando se circonda l’intera palazzina, sei costretto a richiedere l’autorizzazione dell’altro comproprietario.
      Amedeu e c.

  318. Salve dovrei realizzare una cisterna interrata come confine si intende anche una strada pubblica?
    o devo rispettare la distanza di 2 metri solo dal mio confinante (Privato)?
    Grazie anticipatamente

    • Per Gianluca.
      No, devi rispettare le distanze dalla strada pubblica, che sono sempre superiori a quelle dai confini.
      Per conoscerle devi sapere se tale strada è comunale, provinciale o statale, dopo di che ricerca su internet le distanze da tenere da dette strade.
      Amedeu e c.

  319. Buongiorno,
    devo interrare un tubo per lo smaltimento dei reflui fognari in pressione verso la linea fognaria pubblica. Però il tubo in questione, di diametro DN 70, pur essendo attaccato al mio fabbricato disterebbe, nel punto più stretto, circa 60 cm dal muro del confinante, che ha un terreno a vigneto. E’ possibile derogare alla prescritta distanza redigendo un accordo col vicino ove autorizza il passaggio di questo tubo ad una distanza inferiore al metro?
    Considerando anche ,che negli ultimi 20 anni e più, in quel tratto lastricato, tra il fabbricato ed il muro di confine, passava comunque un tubo interrato che portava via i reflui, però per gravità, trattati dal precedente impianto di fitodepurazione, verso il fosso a bordo strada dove era autorizzato lo scarico.

    Grazie

  320. Buongiorno informazione ,a fianco la mia proprietà sta sorgendo una lottizzazione residenziale e a tre metri dalla recinzione hanno installato 3 vasche fognarie e per tale lavoro hanno dovuto abbassare la falda di 1 metro tramite pompe,poi lungo la nostra mura di recinzione hanno scavato a circa 50 cm la condotta fognaria che si abbassa di circa 80 cm dal nostro livello tanto che il sottofondo della mura e praticamente allo scoperto di oltre 60 cm. È attualmente per tutti questi lavori eseguito sono passati sette mesi e stiamo riscontrando crepe per ora sulla pavimentazione di porfido e anche sulla mura adiacente,è possibile che insorgano a che problemi ai pavimenti interni e alla struttura edificate da oltre 30 anni?come mi posso tutelare?grazie per la vostra gentile collaborazione

    • Per Giorgio.
      Relativamente alle distanze delle tubazioni e delle vasche fognarie, leggi accuratamente questo nostro articolo
      https://www.coffeenews.it/distanze-dai-confini-di-pozzi-cisterne-fossi-tubi-canali-ed-altro
      Inoltre, se da tali lavori hai riportato dei danni a parti della tua proprietà, devi rivolgerti da un legale della tua zona per farti risarcire danni e quant’altro..
      E’ opportuno che al legale tu porti delle fotografie sia dei danni che accusi, sia delle tubazioni (Sperando che ti sia premunito in corso d’opera) poste alla distanza inferiore di 1 metro dal confine.
      Amedeu e c.

  321. Buona sera, il mio confinante, con terreno sovrastante ha praticato un foro sul muro di confine scaricando le acque piovane che si raccolgono su un cortile piastrellato e quindi in una grada di raccolta, ora e vero che il terreno sottostante subisce lo stillicidio, ma presume solo per gli scoli naturali?
    seconda domanda, posso costruire un muro interamente sul mio terreno) di delimitazione accostato al muro di cinta perimetrale esistente con altezza massima di 3metri?

    • Per Alfio.
      Leggi questo nostro articolo ed in particolare la parte che parla dell’articolo 913 del codice civile:
      https://www.coffeenews.it/divieto-di-causare-lo-stillicidio-di-acque-piovane-nel-fondo-altrui/
      Quanto sopra è ammissibile, se non esiste già un muro di confine che ha impedito, fino a questo momento, all’acqua di defluire nel fondo sottostante, per cui il confinante è costretto ad incanalarla nel proprio terreno ed a indirizzarla verso un fosso stradale o una pubblica fognatura bianca e non ad aprire un foro per immetterla nel terreno confinante..
      Relativamente al muro di cinta che vuoi costruire, puoi farlo, ma devi però presentare la pratica in Comune.
      Amedeu e c.

  322. Buongiorno, il rifacimento di una piccola fossa biologica esistente, attualmente posta a distanze inferiori dal confine rispetto a quelle previste dall’art. 889 c.c. e la sua sostituzione con una nuova fossa per il rispetto delle caratteristiche minime di volumetria richiesta dal Regolamento Edilizio, è possibile? Oppure la sostituzione di un manufatto esistente, per motivi igienici, deve essere considerato come nuova costruzione e realizzato quindi a distanza maggiore di 2 metri? Grazie mille, Davide

    • Per Davide.
      Se effettui una manutenzione ordinaria o straordinaria alla fossa, puoi mantenerla nella stessa posizione.
      Se la sostituisci, devi rispettare le distanze di legge.
      Amedeu e c.

  323. Mi trovo nella seguente situazione di abuso del mio confinante. Tra me e lui esiste un mio muro di cinta che però non si trova sul confine, ma arretrato di 0,80 cm.. Il confinante ha posto un tubo di gas a terra a contatto con il muro ed ha anche realizzato sul mio muro alto 2 metri un casotto 1,5x 0,90 per la custodia dei contatori luce e gas.
    So bene che non può farlo, ma se non lo diffido con ingiunzione va in usucapione? Il muro diventa suo a tutti gli effetti e resta mio solo dalla mia parte e se vorrò abbatterlo non potrò più farlo?
    Grazie. Cordiali saluti Diomede.

    • Per Diomede.
      Il muro è arretrato verso la tua parte per cui saresti proprietario di una striscia di terreno di 80 cm? vero?
      Se è così, non vediamo come tu possa sfruttare tale striscia di terreno che rimane oltre il muro (Alto 2 metri) dalla parte del tuo confinante.
      In teoria puoi interrompergli l’usucapione ventennale reiterandogli una lettera di comunicazione ogni tanti anni. Ma a che pro?
      A nostro pare ti conviene definire amichevolmente la situazione con il tuo vicino cedendogli una per tutte detta striscia di terreno.
      In tale contratto di cessione potrai specificare le condizioni relative al mantenimento di tale muro.
      Amedeu e c.

  324. Buonasera, è possibile far togliere delle casette contenenti serbatoi d’acqua, alcune in eternit, poggianti sul muro di confine tra me e un area di manovra dei garage. sono li da circa 30 anni ma nonostante le varie promesse il proprietario non fà nulla. Con anche fili di corrente che dai piani superiori corrono lungo la facciata e al muro di confine per arrivare ai motori dei serbatoi.
    grazie per la risposta
    Raimondo

    • Per Raimondo.
      Potrebbero fare coibentare l’eternit con vernice apposita lasciandolo in essere.
      Oppure se vuoi farlo togliere devi avvisarlo che intendi chiedere per scritto un sopralluogo al comando di polizia municipale del tuo Comune.
      Dopo di che, se non si attiva in tal senso, devi provvedere a scrivere detta lettera.
      Amedeu e c.

  325. Buongiorno,
    la mia proprietà fu costruita nel 1965 sotto licenza edilizia rilasciata dal comune stesso e adiacente ad un rigagnolo identificato come reticolo idrico minore. Abito da 2 anni in questo stabile di 3 famiglie . Ora il Comune ci ha mandato verbale dopo 60 anni che siamo abusivi essendo a distanza di meno 10 metri dal fiume come decreto regio del 1904!
    come possiamo difenderci ed evitare multe e demolizioni nonostante era stato concessa la costruzione da loro stessi?
    Grazie per l aiuto

    • Per Marco.
      E’ una situazione assurda.
      Se come ci sembra di comprendere, hai ottenuto una licenza edilizia e l’hai rispettata in tutte le sue parti, sarà sufficiente l’intervento di un legale della tua zona per far cambiare opinione a chi non ha veramente le idee chiare in materia.
      Amedeu e c.

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