Scarichi dei bagni WC. Colonne montanti e derivazioni.Tubi in PVC. Ristrutturazioni vecchi edifici:come fare

Come realizzare gli scarichi dei bagni WC negli edifici, ed in particolare nelle ristrutturazioni di vecchi fabbricati?
Molti si saranno posti questa domanda, non conoscendo le problematiche che queste opere comportano, specie nelle ristrutturazioni.
I tubi adoperati per la colonna principale portante devono essere del diametro da 100 mm, in PVC maggiorato colore rosso,  adatto per la portata delle acque luride.
Le norme antisismiche vietano grossi sbrani nelle murature, per cui talvolta è molto difficile fare passare queste tubazioni da un piano all’altro, con l’ulteriore difficoltà di incanalare tutte  le derivazioni dei vari apparecchi sanitari e che dovranno confluire in questa tubazione principale.

La derivazione che porta al vaso (che normalmente è posto vicino alla colonna montante e viene captato da questa mediante una normale braca – fatta ad Y ) deve essere ugualmente del diametro da 100 mm, in quanto il vaso in porcellana è sifonato internamente e può scaricare appunto solo con il diametro del 100 esterno o superiore, a pavimento o a parete.

Nei nuovi edifici è facile scaricare a pavimento, in quanto l’altezza del solaio  in laterizio, permette di alloggiare la braca, viceversa nei solai in legno. dove l’altezza, considerando le mezzane in cotto, massetto in calcestruzzo e pavimento, difficilmente supera gli 8 cm, diventa pressochè impossibile adottare questa soluzione, a meno che non si vogliano vedere le tubazioni esterne a soffitto.

Può essere trovata una soluzione anche per il solaio in legno, e consiste nel creare uno scalino alla porta del bagno e rialzare tutto il pavimento di questo locale di almeno 15 cm.
Non sempre è accettabile per motivi statici ed estetici.

Si adotta allora la soluzione del vaso con scarico a parete.

Nelle fotografie sotto, potete notare la difficoltà che è sorta nel piazzare sia la colonna montante che le derivazioni.
La scelta, per la colonna montante è stata quella di farla passare esternamente al muro, ed in seguito verrà incassettata con un bauletto di forati da 8 cm o foratelle da 5 cm.

 

 Soffitto piano terra           Piano primo

           CLICCARE

Piano secondo          Sfiato verso il tetto

Comunque tutto è possibile in edilizia, però va sempre ricercata la soluzione migliore per non contrastare con le normative esistenti, e come detto sopra, in particolare con quella antisismica.

I tubi in PVC, come i pezzi speciali (curve e brache), hanno un bicchiere che permette di unirli fra di loro.
Per incollarli si usa una colla apposita e la più conosciuta e usata si chiama TANGIT.

Il Tangit  va dato nella parte finale di uno dei due tubi da unire, poi si congiungono, girandoli contemporaneamente in maniera che la colla si spalmi uniformemente.
Attenzione perchè questa colla, secca molto velocemente ed il tempo che concede per queste operazioni è poco.

Sempre osservando le fotografie, noterete alcune derivazioni più piccole; ebbene, sono gli scarichi diametro da 40mm della doccia o vasca, del bidet e del lavabo. Possono essere facilmente convogliati con le curve aperte o con quelle a 90°.
Infine nell’ultima foto si può vedere il prolungamento della colonna montante principale del 100. E il tubo di sfiato dei servizi sanitari, che sale fino al soffitto inclinato dell’ultimo piano, per sbucare sul tetto, dove è stata immesso in un comignolo di terracotta.

Per adesso prendete visione di queste foto in corso d’opera, e vi farete una dea di come vanno montati e sistemati gli scarichi in una civile abitazione.

 

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

SEGUITE ANCORA I NOSTRI ARTICOLI SULLA MURATURA MESSA IN PRATICA

di
amedeu

385 commenti

  1. ABITO IN UN APPARTAMENTO DI NUOVA COSTRUZIONE ALL’ULTIMO PIANO. SULLA PARETE DEL MIO BALCONE C’E’ LA GRIGLIA DI SFIATO DELLA COLONNA DEGLI SCARICHI DEI BAGNI, PER TANTO, SPESSO IN CASA MIA ENTRANO CATTIVI ODORI. DI SOLITO SO CHE GLI SFIATI VENGONO POSIZIONATI SUI TERRAZZI. MA C’E’ UNA NORMATIVA CHE LO IMPONE?SE C’E’ E POSSIBILE AVENE I RIFERIMENTI ?

  2. Per Silvio.
    Ci sembra di capire che la griglia della quale parli serve unicamente quale esalatore degli scarichi dei bagni.
    Dovresti prendere visione del Regolamento Edilizio del tuo Comune (probabilmente potrai trovarlo anche via Web (impostando: nome comune…….. nome Provincia….. it) e vedere, a proposito degli sfiati o esalatori, se c’è un articolo che tratta, anche indirettamente su di essi.
    A regola gli esalatori o sfiati devono essere portati fino a sopra il tetto, in maniera che non producano fastidi ai condomini. Le griglie intermedie non sono consentite.
    Potresti risolvere così alla svelta il tuo problema facendo intervenire (sempre con lettera scritta) tecnici comunali .
    In caso negativo rivolgiti alla ASl di zona e affronta il problema con loro.
    Se non risolvi cerca sul codice civile.
    Il codice civile parla delle “emulazioni ed immissioni” su fondo altrui, però ci sembra difficile che tu le possa applicare.
    Comunque vai a vedere dall’art.lo 833 all’ 844 del cc.
    Amedeu e c.

    • Ristrutturando il mio appartamento in condominio vorrei spostare il WC collocandolo a circa 4m di distanza lungo la stessa parete. Volendo evitare il gradino al pavimento per alloggiare la condotta di scarico chiedo se è possibile alloggiarla in una contro parete e che spessore dovrà avere. Grazie

      • Per Ignazio.
        Il problema ti si presenterà per la tubazione da 100 mm di allaccio del vaso (Con scarico posteriore), perciò la controparete deve essere posta a non meno di 11 cm da quella esistente.
        Tini conto però, che i tratti di scarico posti quasi in orizzontale tendono ad ostruirsi, specie nei periodi di ferie estivi, quando la casa può rimanere chiusa per molti giorni.
        Amedeu e c.

  3. salve.
    vecchia casa indipendente da ristrutturare, 2 piani.
    ci sarà un bagno di servizio a piano terra e il bagno principale a piano primo.
    il tubo di sfiato:
    – deve uscire sul tetto?
    – deve essere un tubo da 100mm o può essere anche più piccolo?

    grazie

  4. per Cloe.
    Si, deve uscire sopra il tetto.
    Di norma si usa il tubo di PVC maggiorato da 100 mm, anche perchè si adatta immediatamente alle brache dei vasi, che hanno lo stesso diametro.
    Comunque puoi usare anche un diametro inferiore.
    Per due bagni, ti suggerirei di non andare sotto il diametro di 80 mm.
    Amedeu e c.

  5. Durante la ristrutturazione di un vecchio rustico, i tubi di scarico delle acque si possono fare passare nel cortile del vicino (con opera di scavo), creando una servitù a vantaggio di chi ristruttura? Quando si eseguono questi lavori, i tubi delle acque devono avere delle distanze di confine?

  6. Per Silvana.
    Ti invito a leggere l’articolo del 2 luglio nella categoria (a destra) “DIRITTO”.
    Ciao
    Lampa e c.

  7. Dalla parete della mia cantina vicino alla porta esternamente passava un tubo di scarico per le acque grige, ora sostituito dal condomino soprastante in fase di ristrutturazione del suo immobile con uno scarico per acque nere, posizionando davanti alla porta della stessa cantina un tombino, vorrei conoscere la leggitimità di tale opera arbitraria . Grazie

  8. Per Angela.
    Le acque grige non esistono, o sono nere o sono bianche (cioè solo quelle piovane provenienti dal tetto). Quindi se hanno sostituito un canale di fognatura nera con altro di fognatura nera hanno effettuato un miglioramento.
    Piuttosto il pozzetto che hanno messo davanti alla tua cantina (se questo non esisteva già) può essere una innovazione. E’ costruito sul tuo marciapiedi o su quello condominiale?
    Ma a tale proposito, se vuoi mandare avanti la questione, devi sentire un legale.
    Ne vale la pena? Emana cattivi odori? E’ costruito male? o altro?
    ciao.
    Amedeu e c.

  9. abito al primo piano rialzato in un condominio di tre piani. tra il secondo e il terzo piano c’è un problema alla colonna montante che provoca umidità al secondo piano… chi deve pagare i danni? tutto il condominio o solo i due condomini…?
    io nel mio appartamento non ho nessun problema…

  10. Per Caterina
    Va accertato bene, da persona competente, da dove proviene la perdita. Se è dalla colonna montante, interessa tutto il condominio, se invece perde una tubazione di un bagno od altro di un appartamento, ripara e paga il proprietario di quell’appartamento.
    Amedeu e c.

  11. Buongiorno, volevo gentilmente chiedere questo. Ho una vecchia casa e al piano terra vorrei ripristinare un appartamento. Il problema è che c’è un bagno molto piccolo vicino all’entrata principale della casa, la mia idea sarebbe poterlo “creare” dentro l’appartamento. Premesso che al primo piano c’è un bagno grande ma i servizi sono decentrati rispetto alla posizione di dove lo vorrei fare.E’ possibile secondo voi far arrivare le tubazioni nella nuova posizione dove lo vorremmo creare? Il problema è proprio lo scarico del wc, del lavandino etc. Riesco a riprendermi alla tubazioni sopra senza problema? Grazie per l’attenzione e buona giornata!

  12. Per Denis.
    Volendo creare questo nuovo bagno al piano terra, non dovresti avere difficoltà nel realizzare un nuovo scarico per esso e collegarlo alla fognatura domestica che conduce in quella pubblica.
    Per essere sicuro di questo, devi però prendere alcune misure.
    In gerco tecnico si dice “Battere le quote”, che vuol dire, controllare se lo scarico del nuovo bagno, una volta immesso bel pozzetto esterno sul marciapiedi e a ridosso della casa, darà poi, alla tubazione di collegamento, la pendenza per condurre le acque luride verso la fognatura esistente.
    Amedeu

  13. salve , ho un problema dove abito circa 10 anni (è di mia proprieta) al 4°piano in condominio . I precedenti proprietari verso il 90 ristrutturando l’appartamento hanno fatto con il consenso dei condomini ma non scritto (io non ho in mano niente e nemmeno l’amministratore)uno scarico sulla facciata nel cortile(è un palazzo quadrato come ci sono nei centri abitati anno primi 900 in mezzo c’e un cortile delle dimensioni di un campo di calcio serie a),a circa 50cmm dalla discesa della grondaia.
    Nel 2007 ristrutturando e facendo una dia per fare un bagno che va in quello scarico ,con il permesso dell’amministratore ho sostituito quei tubi con tubi nuovi in geberit antirumore saldati a caldo.verso terra passa sotto una finestra di una cantina come quello della gronda . LA cantina è stata acquistata da un signore che vuole togliere il mio tubo quello della gronda no .IO ho proposto di toglierlo e farlo passare sopra 30cm dalla sua finestrella che è 50per 50 cm. Il tubo passerebbe sotto il poggiolo del numero 1 e andrebbe nello scarico fognario tutto nuovo fatto da me nel 2007 .La finestrella sua è a piano del tetto delle cantine. Come posso comportarmi. distinti saluti

  14. Per Mario.
    Sono situazioni che vanno viste. Valutarle tramite delle semplici parole diventa più che complicato.
    Mi chiedo solamente questo: se la finestrella del tuo vicino serve una cantina ed il tubo passa sotto, ma non fai prima ad interrarlo (o metterlo sotto il marciapiedi se c’è) ?.
    Altro non posso dirti.
    Eventualmente fai fare un sopralluogo da un tecnico professionista ( Hai quello che ti ha fatto la Dia nel 2007)
    Amedeu

  15. salve,
    Mi farebbe piacere sapere, idealmente tramite uno dei vostri eccellenti articoli corredati di foto, come sostituire la braga di un vecchio impianto in piombo con una in PVC . So che mentre quella in PVC ha diametro 100 i tubi in piombo hanno diametri variabili ma per le caratteristiche di quel metallo si possono deformare a piacimento, ma come? e poi come fare gli accoppiamenti piombo PVC? Oppure come sostituire tutti i tubi in piombo del bagno e innestare il tubo in PVC nel vecchio discendente in un condominio?
    Grazie siete formidabili

  16. Per Giordano.
    Faremo in seguito un articolo su questo; per adesso ti possiamo dire che la tubazione di piombo che veniva usata sia per gli scarichi e più anticamente anche per le tubazioni idriche, difficilmente si può accoppiare alla plastica.
    La cannuccia smaltata degli apparecchi sanitari va sempre saldata a stagno alla tubazione di piombo ad evitare che perda.
    Relativamente alle ciabatte di piombo che un tempo si mettevano al posto delle brache in PVC, possono essere sostituite , nel caso di rifacimento di un bagno, da un tubo con curva e braca in PVC maggiorato (colore arancione) da 100 mm. Detto tubo va innestato nella tubazione esistente che difficilmente sarà in PVC. Si dovrà inserire il tubo nuovo in PVC in quello esistente e sigillarlo intorno con asfalto a freddo.
    Qualora il vecchio tubo sia in eternit, andrebbe tolto e sostituito; operazione il più delle volte impensabile data la struttura del fabbricato.
    In quel caso dovremo lavorare usando tutte le precauzioni possibili più una mascherina idonea e guanti in plastica usa e getta.
    Buon lavoro
    Amedeu e c.

  17. devo scaricare il water in un tubo di pvc sezione di 50 mm come posso risolvere il problema?

  18. Per Mauro.
    Un tubo da 50 mm è veramente piccolo e corri il rischio che si otturi subito e non scarichi.
    Se non puoi sostituire la tubazione mettendo, fino al raccordo fognario, un tubo in PVC del diametro da 100 mm, devi adottare una diversa soluzione.
    Ci sono dei vasi con trituratore, che scaricano anche in diametri inferiori.
    Vai a cercare per esempio sul sito http://www.sanitrit.it.
    Non so se ti piacerà il sistema , vedi tu.
    Amedeu e c.

  19. Salve, e complimenti, il mio questito è il seguente:
    in una ristrutturazione si vuole realizzare un solaio in legno.una parte di questo solaio in legno è destinata a bagno, come realizzo gli impianti per lavabo,bidet,wc e doccia? inoltre che materiali devo usare per le pareti del bagno? il cartongesso non va bene per l’umidità e poi dove faccio le traccie?

  20. Per Paolo.
    Pe gli impianti leggi il nostro articolo nella categoria “impianti” intitolato “Scarichi dei bagni WC. Colonne montanti e derivazioni.Tubi in PVC. Ristrutturazioni vecchi edifici:come fare”.
    Troverai le indicazioni che cerchi.
    Relativamente alle pareti del bagno è preferibile adottare la soluzione delle pareti in muratura di forati da cm 8 che ti faciliterebbero le tracce.
    Comunque potresti adoperare anche del cartongesso speciale per bagni (vai a cercare il sito http://www.Knauff.it e cerca la soluzione per i bagni)
    Amedeu e c.

  21. Buongiorno,
    volevo chiederLe se e sempre necessario effettuare gli sfiati e portarli fin sopra il tetto oppure ce un altro rimedio per eliminare eventuali odori?
    e se si e necessario portare avendo due bagni uno sopra e uno sotto entrambi gli sfiati?
    e per gli scarichi dei lavandini che comunqeu vanno a finire sempre nel tubo del wc occorre sempreportarli fuori?
    e mettere un sifone sulla linea prima che questa entri in casa puo risolvere il problema di eventuale formazione di cattivi odori ?
    grazie

  22. Per Salvatore.
    Gli scarichi del lavandini e degni altri apparecchi sanitari non necessitano di sfiati, in quanto sono collegati allo scarico del vaso , che è del diametro di 100 mm.
    Tale scarico, serve un solo bagno o una colonna di bagni (tipo condominio) e va sempre portato sul tetto.
    Purtroppo è sperimentato che è l’unico sistema valido per non fare emettere cattivo odore agli scarichi all’interno delle case.
    Amedeu e c.

  23. BUONASERA, nel mio condominio di 7 piani, al 7° piano è stata eliminata

    la colonna montante e il mio bagno, al 5 piano, emette odori sgradevoli.

    Tramite il mio avvocato hanno provveduto a mettere un tubo da 40 mm,

    ma gli odori sgradevoli continuano , a chi posso rivolgermi?
    grazie

  24. Per Grazia.
    La colonna montante che arrivava fino al 7° piano e quindi si presuppone sfogasse in alto con un tubo del diametro da 100mm, era stata creata senza dubbio “a regola d’arte”, in quanto normalmente questo è il metodo di procedere per gli scarichi dei bagni.
    Adesso, se in sostituzione hanno messo un tubo di sfiato da 40, cioè da 4 cm solo per il tuo bagno, lo hanno fatto perchè un tubo di tale misura è facile da passarsi ovunque.
    Hanno però modificato una situazione di fatto relativa al tuo servizio igienico, che adesso emette cattivi odori.
    Hai provato con l’avvocato ed hai ottenuto qualcosa.
    Il Regolamento Edilizio del tuo Comune probabilmente non contiene alcun riferimento sulle tubazioni di sfiato. Comunque cercalo e vedi se c’è un articolo in merito.
    Verificato quanto sopra, ti consigliamo di contattare i tecnici ASL addetti all’igiene, in quanto a nostro parere sono gli unici che possono intervenire, anche se è una questione “fra privati”.
    Eventualmente chiamali in causa con una lettera ad hoc fatta da un tecnico (o anche dal tuo legale).
    Amedeu e c.

  25. pelagatti massimo

    potrebbe cortesemente dirmi quanti wc può sopportare una colonna di scarico di cm.10.grazie anticipatamente

  26. Per Massimo.
    Un tubo in PVC del diametro da 100 mm di solito sopporta almeno 2 WC per piano per diversi piani.
    Amedeu

  27. devo ristrutturare un bagno ..desidero sapere se ci sono alternative esterne di arredo tubi idrici e termici in quanto non intendo fare scassi che mi porterebbero ad uno dispendio esagerato in quanto la casa e’ molto grande….grazie a presto..

  28. Per Alessandro
    Fare gli impianti idrico e termico esterni, in una casa di civile abitazione e specie in un bagno, non è certo la soluzione migliore, comunque puoi adoperare i tubi multistrato . Vedi il nostro articolo nelle CATEGORIE – “Impiantistica”- 9° articolo .
    Consigliati anche con un istallatore.
    Ciao.
    Amedeu e c.

  29. Salve ho un problemone, ho lo sfiato della colonna degli scarichi che sta praticamente di fianco alla finestra,sulla parete, di un condominio all’ultimo piano.

    L’amministratore mi ha fatto capire chiaramente che per mettere un tubo e portarlo sul tetto, se ne parlerà almeno fra 2 mesi, ma io non riesco a resistere alla puzza, soprattutto in questa estate calda, dove devo aprire la finestra di camera. Di fatti la puzza mi arriva oltre che nel bagno, anche nelle due finestre di due camere adiacenti.

    Ora volevo chiedere, qualcuno conosce qualche valvola di non ritorno per aria? L’idea è di permettere all’aria di entrare per favorire il corretto funzionamento ma non di uscire..
    esistono? se si dove posso trovarle?
    Grazie

  30. Per Pasquale.
    I tubi di sfiato per ben funzionare devono essere portati fino sul tetto, liberi da qualsiasi ingombro.
    L’unica alternativa che hai è quella di fare allungare il tubo di uscita, in maniera che i cattivi odori si disperdano più in alto.
    Amedeu e c.

  31. vivo in un palazzo costruito 60 anni fa, 2 anni fa abbiamo sostitutio la colonna montante da allora tutti gli appatamenti collegati hanno il problema della risalita del cattivo odore.Come prima cosa ci siamo accorti che durante i lavori di ristrutturazione del palazzo ci avevano chiuso il foro di sfiato sul frontino(in muratura) del tetto fatto riaprire immediatamente perchè il cattivo odore era nauseante come potete immaginare.Dopo di ciò abbiamo continuato a sentire il cattivo odore anche se in maniera minore e casuale, nel mio caso ho scoperto che risaliva dallo scarico della condensa del condizionatore collogato allo scarico principale dell’appartamento,sono riuscito a ridurre il problema al 90 % facendo installare un sifone a muro , cosi facendo d’estate non sento nessun cattivo odore ma come arrivano le prime giornate autunnali avvicinandosi al muro (all’incirca 20 cm) si sente il cattivo odore,anche se non in maniera eccessiva, voglio precisare che il tubo di sfiato è rimasto quello esistente (diametro 80) e che prima di sostituire la colonna montante nessuno aveva MAI avuto tale problema. Che cosa posso fare per risolvere definitivamente tale problema non sopporto più tale PUZZA sono a dir poco disperato.Grazie.

  32. Per Frank.
    Hai parlato di scarico del condizionatore collegato allo scarico principale.
    Questo va eliminato, in quanto uno scarico della condensa di acque chiare non può essere immesso in fognatura nera; fra l’altro potrebbe essere un motivo di “risucchio” dei cattivi odori della fogna verso il tuo appartamento.
    Chiarito questo primo aspetto, se tutti i bagni di un appartamento sono collegati in maniera giusta alla colonna di sfiato (vedi nostri articoli relativi a tale problematica) non ci dovrebbero essere problemi.
    Naturalmente la tubazione di sfiato deve uscire dal tetto per almeno 1 metro e più e non avere aperture in facciata.
    Ogni apparecchio sanitario deve essere collegato con apposito sifone.
    Ricordiamo che anche gli scarichi delle cucine sono da definirsi neri, e pertanto dovrebbero usufruire di uno sfiato.
    Amedeu e c.

  33. ciao a tutti
    abito da 1 anno in un piccolo condominio di 3 piani siamo 9 condomini ho notato che sul tetto nn ci sono li sfoghi delle colonne montanti e infatti ogni tanto si sente un po di puzza ma nn e forte e leggera,ho anche notato che quando scaricano i vicini dalle loro case sento rumori si risucchio che provengono dal mio bagno,ho chiesto anche agli altri e anche loro li sentono dai loro bagni,quale e il problema e come risolverlo?grazie

  34. Per Raffaele.
    Quello che tu chiami “risucchio” potrebbe essere causato dallo sciacquone di un condomino, che scarica e si porta verso la fognatura escrementi ed aria, in quanto il tubo sul tetto non è aperto.
    Comunque controlla, se avete una soffitta, che gli sfiati non siano stati portati esattamente nel sottotetto.
    Il rimedio, qualora manchi lo sfiato, è quello di crearlo, prolungando la tubazione della colonna degli scarichi fino a sopra il tetto.
    Comunque esiste un secondo metoto, ed a giorni faremo un articolo, che si,basa sula predisposizione di valvole a parete.
    Riguardo al secondo messaggio, devi sentire la ditta che ha effettuato la riparazione facendoti spiegare il lavoro che ha effettuato.
    Amedeu e c.

  35. grazie della risposta amedeu non abiamo una soffitta solo il lastrico solare e li nn ci sono li sfiati solo le canne fumarie dei cammini,si io lo chiamo risucchio e come se io sto scaricando da casa mia e invece scarica da casa sua un altro condomine,grazie della risposta

  36. Al centro della veranda dell’attico c’é lo sfiato della colonna di scarico condominiale a poco più di un metro dalle finestre da cui fuoriesce cattivo odore (l’attico é stato regolarmente costruito sul lastrico solare alcuni anni dopo la costruzione del palazzo). Per risolvere il problema, é necessario portare il tubo verso l’alto (sul tetto) lungo la parete dell’attico, interrando nel pavinento un primo tratto orizzontale fino al muro, con una doppia curva.
    Peraltro, i tubi di sfiato per ben funzionare devono essere portati fino sul tetto, liberi da qualsiasi ingombro.
    La spesa per i lavori a chi spetta? Al proprietario che ha diritto di utilizzare al meglio la sua proprietà o al condominio, trattandosi di colonna sfiato che serve tutto il palazzo?
    Grazie.

  37. Per Giovanni,
    Di regola, lo sfiato di una colona montante spetta al condominio.
    La situazione che però tu prospetti è diversa, in quanto l’attico è stato costruito dopo l’immobile, per cui era dovere del proprietario di detto attico di condurre i tubi di sfiato in alto, per un buon tiraggio degli stessi.
    Tu, però dici anche che detto sfiato si trova al centro della veranda dell’attico, per cui si potrebbe ravvisare che sia stato lasciato in quella posizione, sempre per convenienza del proprietario dell’attico, ritenendo il medesimo che data la distanza dalla sua costruzione non rientrasse nei suoi obblighi.
    Comunque sia, il condominio resta sempre escluso da tale lavoro, in quanto non di sua competenza.
    Un dettaglio tecnico: realizzare una doppia curva ad una tubazione di sfiato non è auspicabile, in quanto comporterebbe un cattivo tiraggio con emanazione di cattivo odore.
    Amedeu e Lampa

  38. Buonasera

    Leggo dopo un affannosa ricerca alcune informazioni sul problema di tubazione della colonna montante in ethernit !
    “Qualora il vecchio tubo sia in eternit, andrebbe tolto e sostituito; operazione il più delle volte impensabile data la struttura del fabbricato.
    In quel caso dovremo lavorare usando tutte le precauzioni possibili più una mascherina idonea e guanti in plastica usa e getta.”
    Siccome mi ritrovo praticamente nella situazione in cui tutti i vecchi tubi di piombo di scarico (dal WC al lavabo cucina) sono innestati singolarmente nella colonna di ethernit e non ha il raccordo ad Y, e fissati probabilmente con cemento e sabbia miscelati con legante idraulico, oramai da sostituire. Ti chiedo se è possibile sostituire la vecchia ciabatta di piombo e il resto degli scarichi mantenendo la stessa tubazione di ethernit poichè sono in palazzo storico ! Quali le precauzione e modalità per operare se esistono ? Si può inserire il Geberit nell’ethernit e sigillare ? Le spese per il rifacimento della colonna montante visto che siamo due proprietari spettano a me e a quello del piano di sopra ? Ho verificato che il proprietario si è innestato poichè è l’ultimo in cima con il Geberit nel tubo di 125 cm di ethernit e poi cementato il tutto, senza creare lo sfiato sul tetto è questo lecito ? Morale verificata la ossibilità di rifare la colonna montante chi paga ? I lavori in casa li stò facendo per ristrutturare il bagno il problema è solo mio o deve collabora al 50 % anche il propietario di sopra ?

    In attesa di una cortese risposta Saluti Da Giuseppe
    P.S. E’ un problema di adesso non posso rientrare in casa !

  39. Per Giuseppe.
    Leggi l’articolo da noi fatto al seguente link: http://www.coffeenews.it/come-fare-quando-si-guastano-bagni-collegati-a-vecchie-tubazioni-di-scarico
    Troverai le indicazioni che cerchi.
    Relativamente allo sfiato, sarebbe opportuno prolungare fino sul tetto la colonna di scarico esistente, servendosi di un tubo in PVC maggiorato o geberit.
    Per la spesa per lo sfiato dovrebbe essere al 50% cadauno.
    Qualora il tuo vicino non volesse realizzare tale sfiato, hai l’alternativa di usare la valvola di non ritorno della First Plast (leggi uno dei nostri ultimi articoli).
    Amedeu e c.

  40. Amedeu Grazie della risposta, confido sia la strada giusta per una soluzione.
    Il problema è che i tutti i vecchi tubi bidet etc, compresa la ciabatta sono innestati semplicemente sul diametro esterno del tubo di eternit e sigillati con malta cementizia, non vi è alcun raccordo nel quale inserire il tubo in PVC da riempire con asfalto etc.
    Cosa suggerisci in questo caso, in pratica la colonna è un tubo dall’alto in basso non vi sono raccordi per innesti laterali, qualcuno praticando un foro sul tubo ha poi inserito e cementato ogni singolo tubo.

    Grazie

    Saluti

    Giuseppe

  41. Per Giuseppe.
    Lavorare sui tubi in eternit è sempre estremamente pericoloso per la salute, ma una alternativa a ciò la potete avere solo abbandonando la vecchia tubazione e realizzandone un’altra in PVC.
    Amedeu e c.

  42. Salve, volevo sapere se ci sono delle distanze da rispettare per gli scarichi presenti in un muro confinante.
    La mia colonna l’ho posizionata vicino ad una vecchia canna fumaria ormai in disuso anche se chiusa da blocchetti in cemento, oltre al muro c’è l’abitazione della vicina. Avrei dovuto lasciare delle distanze oppure sono in regola con il mio intervento?
    Ringrazio

  43. Per Alessandro 80.
    C’è un articolo fatto a posta per te. Devi leggerlo.
    Nel riquadro “ricerca” in alto a destra inserisci le parole “distanze dai confini” e poi premi GO.
    Ti apparira, fra i tanti, il tuo articolo.
    Amedeu e c.

  44. egr.o
    Amadeu leggo con attenzione ile sue risposte a tutti quelli che hanno bisogno di consiglio x la loro ca sa,io se puo darmelo ne vorrei uno.
    Devo cambiare il mio bagno in quanto vecchio di ventanni
    ho chiamato l’idraulico x sapere quale spese mi comporterebbe il tutto e mi ha parlato di tupi in propilene e quelli in multistrato in rame
    nn sapendo quale sia il migliore chiedo a lei la risposta e poi di quanti pollici devono essere i tubi x nn avere problemi di intasamento? ringraziandola x la risposta invio distinti saluti
    umberto

  45. Per Umberto.
    Sono entrambi ottimi, ma forse la qualità dei multistrato è migliore.
    La tubazione in polipropilene però costa meno e quindi l’idraulico dovrebbe farti risparmiare.
    Entrambi i sistemi non dovrebbero avere grossi problemi di intasamento dovuto al calcare.
    La tubazione normalmente è di 1/2″ (mezzo pollice), evita il 3/8″.
    Un consiglio: quando l’idraulico avrà steso tutte le tubazioni idriche e degli scarichi, fai alcune fotografie degli impianti e conservale.
    Ti potranno servire in futuro , in caso di modifiche o di eventuali fori con punta da trapano.
    Amedeu e c.

  46. Salve sono intenzionato a rifare il bagno di un vecchio appartamento, la mia domanda è questa: come faccio materialmente a collegare lo scarico del wc come anche delle altre utenze, direttamente alla vecchia colonna di scarico esistente presumibilmente di ghisa?

  47. Per Dario.
    Non troverai mai due casi uguali, comunque dovresti incanalare i tubi in PVC del diametro da 40 mm in una braca o tronchetto con raccordi da 40 in tubo in PVC arancione da 100 mm.
    Devi poi inserirla/o nella tubazione in ghisa, adoperando dei raccordi, sempre in PVC (per esempio da 100 a 125 oppure da 100 a 140).
    Ed infine sigillare bene il tubo che hai inserito nel bicchiere di ghisa con bitume a freddo.
    Nel caso lo spazio sia eccessivo puoi usare carta di giornale , malta bastarda ed infine bitume a freddo.
    Deve essere un lavoro di iniziativa ed inventiva, ed una volta ultimato devi chiudere il lavoro eseguito solo se sei sicuro che non perda.
    Potresti avere l’alternativa di fare una ciabatta in piombo (vedi i nostri articoli), ma ti occorre un idraulico esperto che sappia effettuare saldature con stagno.
    Amedeu e c.

  48. ho comprato una casa in campagna già ristrutturata. ci sono 1 bagno al piano rialzato ed 1 al primo piano. all’esterno della casa vicino alla parete è presente un pozzetto, dove è presente 1 grosso tubo arancione con tappo a vite per ispezione su cui passano tutti gli scarichi (bagni e cucina) che finiscono direttamente nella fossa biologica. Purtroppo ho forti e cattivi odori. Sarebbe possibile fare partire dal tappo di ispezione un tubo (magari in rame per un discorso estetico) da portare sul tetto che funga da colonna di sfiato?

  49. Per Giovanni
    Hai aperto un pozzetto di ispezione degli scarichi neri , all’interno del quale c’è un sifone in PVC con la parte superiore fornita di un tappo a vite. Detto tappo serve per scovolare la fogna in orizzontale, in caso di occlusioni.
    IL fatto che da tale sifone escano dei cattivi odori non è normale: potrebbe dipendere dal fatto che il sifone si è rotto o il tappo non stringe bene.
    Puoi trovare tutti gli accorgimenti possibili.
    Ti consigliamo però, prima di metterli in pratica, di chiamare un muratore affinché scavi intorno al sifone controllando la sua integrità.
    Amedeu e c.

  50. innanzitutto grazie molto per la pronta risposta. penso di essermi spiegato male. Gli odori li ho nei bagni e non nel pozzetto. nel pozzetto di ispezione non c’è alcun sifone, il tubo va dritto alla fossa. la mia idea era di creare una colonna di sfiato dal pozzetto (per non rompere i muri). funzionerebbe a non fare arrivare gli odori nei bagni?
    Grazie1000.

  51. Per Giovanni.
    Creando un tubo di sfiato che parte direttamente dal pozzetto verso il tetto risolveresti parzialmente il problema, in quanto ti rimarrebbe la colonna principale di scarico del diametro da 100 mm che è la principale responsabile dei cattivi odori.
    Se tale colonna non arriva sul tetto, soluzione che sarebbe la migliore, puoi usare il metodo di cui al presente nostro articolo: /una-novita-la-valvola-di-non-ritorno-contro-il-cattivo-odore-dei-bagni
    Amedeu e c.

  52. Innanzitutto complimenti , Ho tovato una piccola perdita da una giuntura di un tubo in pvc dello scarico lavandino bidet. Avendo problemi di accessibilità vorrei evitare di smontare tutto il tubo e sostituirlo esiste qualche prodotto per poter sigillare la perdita senza smontare il tubo.
    grazie
    Mike

  53. Per Mike.
    Quando avviene la perdita di una tubazione, sia pur capillare, l’intervento in edilizia lo si effettua sempre dall’esterno, ed a tale proposito anche noi abbiamo dedicato un articolo.
    Comunque, abbiamo cercato nel Web per te, e l’unico sistema che puoi verificare,(sulla base della scheda tecnica e dei costi che ti dovrai fare fornire) è quello presso la ditta Eurodelta. http://www.eurodelta.it – riparazione perdite tubazioni.
    Premettiamo che non abbiamo mai sperimentato tale sistema.
    Amedeu e c.

  54. ciao,avrei una domanda ;il scarico delle acque nere e quello delle acque bianche devono essere separati?si puo’ scaricare le acque bianche nello scarico acque nere?

  55. Per Michele.
    Si, devono essere assolutamente separati.
    Leggi i nostri articoli in merito fra le “fognature”.
    Amedeu e c.

  56. Ciao, da circa un paio di mesi ho firmato un compromesso per l’acquisto di una casa al secondo piano in un condomio da 3 piani. Il giorno dopo aver firmato, ci siamo accorti che nel bagno (da ristrutturare) c’era dell’acqua per terra…Da alcune verifiche siamo giunti alla conclusione che la colonna montante era completamente lesionata e quindi da sosituire sia la parte che attraversa il mio appartamento che la parte che attraversa il mio ripostiglio sotteraneo (nel ripostiglio per adesso non abbiamo trovato acqua per terra ma la lesione è già visibile). Il problema è che la signora del primo piano non vuole che si facciano lavori in casa sua e per problemi economici vogliono che si sostituisca solamente la parte della colonna che attraversa il mio appartamento. Come devo comportarmi con il proprietario? devo farmi avere un rimborso spese prima di effettuare l’atto notarile in quanto in fututo la parte della colonna del ripostiglio andrà cambiata? e con la signora del primo piano? Grazie.

  57. Per Maryros..
    Se devi effettuare ancora il contratto di acquisto, cerca di tutelarti chiarendo con il venditore la situazione dei lavori a detto scarico (eventualmente facendoti abbassare il prezzo di vendita o altro). Difatti potrebbero crearti spese e disagi notevoli.
    Comunque, per la proprietaria del piano superiore, qualora si opponga a fare effettuare i lavori ad una colonna di scarico montante, puoi richiedere la riunione dell’assemblea condominiale (qualora ci sia) per avere l’autorizzazione. Qualora questa manchi, possono essere applicati gli articoli 1132 e l’articolo 1134 del codice civile, che prevedono (proporzionalmente) il rimborso delle spese per lavori su cose comuni (quale è la colonna montante degli scarichi) da ritenersi “urgenti” ed effettuati dal condomino danneggiato: quindi la suddetta proprietaria si troverebbe ugualmente costretta a rimborsarti parte del tuo lavoro.
    Per quanto riguarda la necessità di eseguire i lavori anche in casa della suddetta devi rivolgerti da un legale, il quale, oltre a farle presente l’eventuale rimborso delle suddette spese, le contesterà anche eventuali danni per lavori non a regola d’arte, da eseguirsi in maniera parziale ed insufficiente ad eliminare le infiltrazioni.
    Amedeu e c.

  58. abito al 5° piano di una palazzina il cui water è collegato alla colonna
    montante priva di sfiato,inoltre c’è un terrazzino in parte di proprieta mia ed un pezzetto condominiale per accedere antenna conchiusini innestato ripeto dal costruttore sul tubo di scarico.l’amministratore vuole rompere nel mio bagno e da li innestare la sfiato per tutta la colonna al tetto.altrimenti mi ha minacciato che si sarebbe fermato al piano di sotto e con un angolo retto passando a 70 cm dal balcone avrebbe portato il gtubo estrenamento al tetto attraversando la facciata del mia appartamtno? è pazzo o vi sono altri sistemi?

  59. Per Enzo.
    Se il tuo è il bagno più alto della colonna montante del fabbricato, sarebbe corretto, tramite una braca, proseguire il tubo della colonna, portandolo fino sopra il tetto.
    Non conosciamo la esatta posizione di tale colonna, né il sistema di allaccio di ogni singolo bagno alla medesima, per cui andiamo per ipotesi.
    Se la tubazione principale è in PVC , il tuo bagno dovrebbe essere collegato alla stessa, in quanto ultimo, tramite una normale curva.
    Chi deve fare il lavoro, deve sostituire la curva con una braca fatta ad Y, allacciando da una parte il tuo bagno e proseguendo l’altro “gambo” fin sopra la copertura.
    Le modalità del lavoro possono variare, a seconda che la tua curva sia o meno raggiungibile dall’esterno.
    Per esempio, se la colonna montante è troppo interna al fabbricato, ciò non è possibile.
    Invece, in alcuni casi, rifiniture della facciata e tamponamenti esterni permettendo, il lavoro può essere eseguito dall’esterno.
    Logicamente sarebbe una scelta più dispendiosa per tutti i condomini.
    Comunque, qualora tu sia propenso a far lavorare la ditta nel tuo bagno, dovranno poi ripristinarti il tutto, rivestimento, pavimento, intonaci ed imbiancatuta, a perfetta regola d’arte.
    Amedeu e c.

  60. grazie della risposta, ne approfitto per rifomulare un’altra e cioè e se io mi opponessi?può il direttore dei lavori deviare la colonna ad angolo retto al piano inferiore e poi pretendere di appoggiare il tubo estrenamente alla mia parete fino ad arivare al tetto a circa 70 cm del balcone ?grazie infinite

  61. Per Enzo.
    In un condominio, non si può applicare l’articolo 873 del codice civile (distanze dei tubi di mt 1,00 dal confine) previsto fra fondi contigui.
    L’unica cosa che potrebbe essere richiesta, è la comunicazione al comune tramite il tecnico progettista e direttore dei lavori, in quanto, per eccesso di zelo, trattasi di modifica al prospetto.
    Ma non sappiamo se ti conviene intraprendere questa via, in quanto sei tu che poi devi vivere in detto condominio.
    Amedeu e c.

    • Buongiorno Sig. Amedeu
      Nelle risposte che Lei da, non sono riuscito a trovare una risposta alla mia problematica.
      Nella ristrutturazione di una villetta a schiera vorrei sostituire, senza modificare la loro posizione, le vecchie tubazioni di ogni genere, gas, scarichi e acqua già presenti sui muri di confine. Sono obbligato ad adeguarmi e spostare tutto ad un metro dal confine?

      • Per Giovanni.
        I costruttori, in fase di realizzazione di un edificio difficilmente si attengono alle distanze previste dal codice civile.
        Altra cosa è, adesso, se tu esegui delle modifiche; i vicini alzeranno le antenne e forse, potrebbero chiederti il rispetto delle distanze di c.c.
        Amedeu e c.

  62. grazie per la sollecitudine e la cortesia oltre che la competenza

  63. in un edificio ottocentesco si deve sostituire la colonna di scarico condominiale e la braga di un appartamento causa infiltrazioni.
    Chiedo se è possibile che la colonna di scarico sia in eternit ovvero di altro materiale fibbrocemento o terracotta.
    Un secolo fà era già esistente l’eternit?.
    Chiedo se è possibile che la braga sia di altro materiale (piombo ghisa etc) e che problemi ci possono essere per la presenz adi diversi materiali.
    Grazie Gianni

  64. Per Gianni.
    Probabilmente la colonna montante, se mai sostituita è in cotto ceramicato, o se la casa è di tipo “comune” è solo di cotto.
    Comunque il lavoro da eseguirsi è quello indicato nel seguente articolo: http://www.coffeenews.it/come-fare-quando-si-guastano-bagni-collegati-a-vecchie-tubazioni-di-scarico.
    Ci potranno essere delle varianti, ma vanno affrontate con iniziativa usando i materiali che al momento potranno sembrare più utili.
    Anche per l’eternit leggi l’articolo citato.
    Amedeu e c.

  65. Nell’ambito di una ristrutturazione che prevederà il rifacimento completo dell’impianto idraulico, vorrei ricavare un secondo bagno che dovrebbe scaricare nella vicina colonna delle acque nere della cucina.
    L’appartamento è posto al piano attico di un condominio di 5 piani, vorrei sapare se c’è il rischio di creare problemi di cattivo odore per gli altri condomini e/o risalita di liquami ed eventualmente quali sono le accortezze per evitare l’insorgere di tali problemi.
    grazie
    nicoletta

  66. Per Nicoletta.
    Lo scarico delle acque della cucina va nella fognatura nera, quindi puoi collegare il bagno; devi però accertarti che il collegamento avvenga al tubo in PVC spessorato del diametro di 100 mm.
    Inoltre chi effettua il lavorio dovrà mettere una braca (Y) al vaso del bagno ed il ramo libero lo dovrà condurre fino a sopra la copertura, in maniera che gli serva da sfiato.
    In caso contrario rischieresti di sentire cattivi odori , oltre che nel bagno, anche in cucina.
    Amedeu e c.

  67. Grazie per i preziosi suggerimenti.
    In relazione invece alla risalita di liquami, dalla sua risposta deduco che se il tubo è da 100mm non dovrei avere problemi nè crearne agli altri condomini. Corretto?

  68. Per Nicoletta.
    Si.
    Amedeu e c.

  69. Salve,
    vivo in un appartamento in affitto con regolare contratto di locazione 4+4. L’appartamento e’ in una palazzina che in passato era una piccola fabbrica, ristrutturata recentemente dai proprietari.
    Sin dall’inizio ho avuto problemi (sia io sia gli altri 2 condomini) in relazione all’impianto idrico e fognario. Venerdi’ scorso ho dovuto chiamare l’idraulico per problemi di scarico alla cucina e sono venuta a conoscenza che gli scarichi della cucina sono collegati in un unico pozzetto, quello del bagno, assieme al lavandino, vasca, lavatrice e bidet.(perpozzetto intendo quello che di solito si trova in terra in tutti i bagni.

    Dopo aver sturato i tubi con una pompa l’idrauico mi ha assicurato che tale problema si ripresentera’ tra pochi mesi in quanto il problema e’ nell’impianto idrico e non puo’ essere che tutto convogli nel pozzetto del bagno e che quindi dopo un po’ di mesi si otturera’ tutto di nuovo.

    Volevo sapere se l’impianto cosi’ fatto e’ a norma di legge o no. In sostanza lo scarico/tubo della cucina e’ collegato con quello del bidet tant’e’ che al primo tentativo di osturazione con la pompa si e’ riempito il bidet di acqua nera e puzzolente (perche’ il pozzetto del bagno era chiuso).
    Ringrazio anticipatamente della risposta.
    Alessandra

  70. Per Alessandra.
    Sia gli scarichi della cucina che quelli del bagno confluiscono nella fognatura nera pubblica.
    A livello di costruzione, però, il vaso Wc scarica direttamente nella colonna montante dell’edificio (diametro minimo mm100) mentre il bidet, il lavabo, la doccia o la vasca, si fanno confluire verso un pozzetto sifoide a pavimento (quello di cui si nota il tappo smaltato o avvitato al centro del bagno), che deve essere pulito ogni tanto da otturazioni saponose, capelli ecc). Questo pozzetto è collegato direttamente alla braca (ad Y) del vaso o alla colonna montante.
    La cucina deve smaltire tutti gli scarichi : lavello, lavatrice, lavastoviglie , per conto proprio e sempre nella suddetta tubazione verticale del diametro del 100.
    Se l’impianto è effettuato su tali principi funzionerà, altrimenti non è stato realizzato “a regola d’arte”.
    Fai presente al proprietario della casa il tuo inconveniente.
    Amedeu e c.

  71. Grazie Amedeu del chiarimento.
    Ho gia’ fatto presente la cosa al proprietario che e’ stato chiamato durante l’intervento dell’idraulico che ha verificato l’anomalia. Mi ha risposto che nonsa come risolvermi il problema e ha anche fatto storie quando gli ho addebitato l’intervento straordinario non causato da me.
    Un’ultima domanda: a livello di igiene non credo sia il massimo quindi, secondo te, posso fa intervenire un tecnico del comune di residenza per sollecitare la soluzione di questo problema?
    Ancora grazie
    Alessandra

  72. Per Alessandra.
    Il comune ti risponderà che non può intervenire, in quanto si tratta di questioni fra privati, regolate appunto dal diritto privato.
    L’unica tua speranza era il proprietario, il quale poteva richiamare la ditta esecutrice relativamente al lavoro non eseguito a “regola d’arte”
    Amedeu e c.

  73. Ciao Amedeu,
    ti ringrazio ancora tantissimo delle spiegazioni che mi hai dato.
    Approfitto per chiederti ancora una cosa: la legge del 2007 definisce cosa e come devono essere gli impianti a norma. Sai per caso a quali impianti si riferisce tale legge e quali sono le caratteristiche degli impianti a norma?

  74. Per Alessandra.
    La ex legge 46/90 e successive, riguardano gli impianti elettrici, di riscaldamento, del gas, idraulici, di condizionamento , ma non ci sono accenni particolari relativi agli scarichi fognari interni ad una abitazione.
    Ogni Comune ha un proprio regolamento degli scarichi e delle fognature, ma che vale solamente per la parte che interessa gli allacci e il trattamento dei reflui.
    Dovresti invece fare una ricerca accurata (ci vuole del tempo) sulle norme UNI o ISO (cerca su internet), le quali, vengono studiate ed emanate da apposite commissioni; non costituiscono legge, ma vengonoe rispettate per effettuare i lavori a regola d’arte.
    Amedeu e c.

  75. Grazie mille Amedeu per i tuoi preziosi consigli.
    Alessandra

  76. Io abito al primo piano di uno stabile di 5 piani. La mia cucina e’ attraversata da una colonna montante dove scaricano i vicini di sopra, ma non io essendomi completamente sganciato vent’anni fa (adesso scarico in un’altra colonna). Recentemente questi scarichi dei vicini di sopra hanno provocato dei danni per risalita liquami al pian terreno. Sono tenuto anche io al risarcimento di questi danni dal momento che non ho mai scaricato in questa colonna? Io ritengo di dover pagare solo il mantenimento della colonna ma non i danni a terzi.

  77. Per Giuseppe.
    Pur essendoti staccato dalla colonna principale degli scarichi, questa rimane condominiale, per cui in caso di manutenzione e sostituzione di parti della stessa devi contribuire: per ciò che riguarda il danno da pagare ti consigliamo di rivolgerti da un legale, in quanto dal codice civile non emerge alcun suggerimento in tal senso.
    Amedeu e c.

  78. Grazie. E’ vero il codice non dice nulla in tal senso perche’ si limita a dire a chi competono le “spese” e la “manutenzione” di un bene, non i danni a terzi. Quando si parla di danni entrano in gioco le norme generali, secondo cui: “paga chi il danno lo fa”.
    Da un paio di amministratori di altri condomini ho ricevuto rassicurazioni in tal senso, e sono convinto che il mio amministratore provvederà.

  79. Io abito al primo piano di uno stabile di sei piani. Recentemente sono stati ripartiti in millesimi dei lavori di ripristino della fognatura. Il riparto e’ stato esteso a tutti i condomini che gravitano sulla colonna interessata (stessa verticale).
    Tuttavia ho notato che il condomino del terzo piano che abita sulla stessa colonna, proprietario pero’ di altri due appartamenti dati in affitto nello stesso piano ma aggettanti su una diversa colonna, ha fatto inserire nel riparto non i millesimi dell’appartamento (piu’ grande) attraversato dalla colonna interessata dai lavori, ma quelli di uno degli appartamenti dell’altra colonna (piu’ piccolo). In questo modo pagherebbe di meno.

    Come e’ possibile questo? E’ legale? Se l’amministratore non vuole rivedere il riparto, cosa posso fare per oppormi ed agire di conseguenza?

  80. Per Giuseppe 37.
    Leggi questo nostro articolo http://www.coffeenews.it/millesimi-ripartizione-spese-scale-ed-ascensore
    Inoltre con il quadrante RICERCA, scrivi “millesimi” e troverai altri articoli che ti potranno aiutare con il tuo problema.
    amedeu e c.

  81. Devo ristrutturare un appartamento e vorrei creare un secondo bagno utilizzando per lo scarico la colonna in ghisa da 80 mm che serve le cucine del palazzo di 4 piani. E’ possibile?
    Per evitare eventuali inconvenienti (di intasamenti e otturazioni), pensavo di utilizzare la colonna dell’altro bagno per gli scarichi della cucina. E’ una soluzione sufficiente?

  82. Per Luciano.
    Devi stare molto attento che dette colonne confluiscano entrambe nella fognatura nera.
    Inoltre il diametro da 80 mm è sottodimensionato per l’uso di un bagno, dove viene usata una certa quantità di carta igienica.
    Amedeu e c.

  83. ho una casa vecchia da ristrutturare, e mi sono accorta che i miei vicini senza alcun permesso hanno fatto passare le tubature della loro cucina nel muro in comune. Si può fare? Prima la loro cucina era quelle di una volta senza niente, poi venne fatta arrivare luce e acqua ma era nella parte opposta di dove c’è ora il loro lavandino, gas ecc. ora mi chiedo, visto che vogliono dei danni per l’umidità se la loro posizione è giusta.

    grazie del vostro interessamento

  84. Per Lilli.
    Se il vicino ha fatto passare le tubazioni e le linee dalla sua parte del muro a comune è nel suo diritto.
    Relativamente a problemi similari leggi questo nostro articolo: http://www.coffeenews.it/quali-sono-gli-obblighi-dei-comproprietari-per-la-riparazione-di-un-muro-a-comune
    Amedeu e c.

  85. Nel bagno di mia zia, costruzione del 1970, nel centro del pavimento c’è una piccola botola: all’interno convergono gli scarichi del lavandino, lavatoio e di qualcos’altro.
    Aprendo il rubinetto del lavandino tutto bene, aprendo il rubinetto del lavatoio l’acqua fuoriesce dalla botola.
    Cosa devo fare? Esistono prodotti disgorganti? Come pulire? Grazie.

  86. Per Alberto.
    Quello che chiami “botola” in effetti dovrebbe essere il pozzetto sifoide dove si raccolgono gli scarichi del lavabo, bidet, doccia o vasca e confluiscono verso la colonna di scarico posta sotto il vaso.
    Tale pozzetto, normalmente, ha un tappo smaltato con vite centrale.
    Devi aprire il tappo e quindi svitare anche quello sottostante.
    Noterai che questo pozzettino (cilindrico) è probabilmente intasato da capelli e calcaree. Devi pulirlo attentamente, cercando anche (con un “pezzo di filo di ferro zincato da 2/3 mm) di pulire anche le derivazioni dei tratti di tubo. (con una certa accuratezza e senza fretta).
    Per pulire definitivamente le tubazioni, una volta effettuato detto lavoro, devi usare un “idraulico liquido” da acquistare, a poco prezzo, presso qualsiasi supermercato.
    Amedeu e c.

  87. Buonasera,
    sto ristrutturando un appartamento in un condominio. Durante la ristrutturazione del bagno l’idraulico mi ha detto lo scarico condominiale a cui dovrebbe collegarsi, risulta malmesso e che dovrebbe essere sostituito. A chi spetta la spesa? A me o al condominio visto che si tratta di una parte condominiale?

  88. Emanuela
    Se è la colonna condominiale che raccoglie gli scarichi dei bagni dei vari piani, aspetta al condominio.
    Amedeu e c.

  89. salve
    vorei tanta sapere come posso riparare lo scarico del bagno, visto che l”idraulico non ha tempo. pratticamente tutta l”acqua del lavandino, lavatrice e lavapiatti non va via, e si fermano nella vasca. C”è qualcosa che non va? non lo so
    Ho provato di pulire il pozzeto che si trova nel bagno, però niente
    per favore se qualcuno sa qualcosa mi risponda. grazie

  90. Per Mariano.
    Leggi questo articolo ed apri il disegno che vi si trova.
    http://www.coffeenews.it/bagni-wc-tubazioni-di-scarico-dei-singoli-apparecchi-sanitari-caratteristiche-come-fare-22
    Noterai che sotto il vaso wc, c’è una braca in PVC e tutti i relativi scarichi degli apparecchi sanitari arrivano sotto il vaso.
    Dovresti svitare le due viti laterali del vaso (con calma) Poi togli il vaso alzandolo e tirandolo a te in maniera che si svincoli dal tubo retrostante dello sciacquone.
    A questo punto sei in grado di controllare che non vi siano intasamenti sotto di esso.
    Se vuoi provare devi seguire questa via.
    Amedeu e c.

  91. Ciao devo incollare due pezzi in pcv da 100 mm però non sono perfettamente aderenti, perchè uno è il tubo rosso l’altro pezzo è l’uscita di un pozzetto pluviale. Quindi oltre alla colla tangit, ci sono accorgementi per creare un pezzo ben attaccato? (posso dare una fasciata all’uscita del pozzetto con del teflon? che poi mi si impasta con la colla…)

  92. Per Alessio.
    Molte volte in edilizia si devono effettuare “arrangiamenti” del tipo “fai da te”.
    L’essenziale e che il tubo che riceve l’acqua sia sempre fornito di bicchiere (femmina) ed il tubo che conduce l’acqua (maschio) deve inserirsi nel bicchiere.
    I collegamenti PVC/PVC devono essere fatti con il Tangit.
    Quelli PVC/ cemento puoi sigillarli con carta pressata e bitume a freddo (confezioni da 1 Kg acquistabile presso i magazzini edili)
    Sta tutto alla tua iniziativa e manualità.
    Amedeu e c.

  93. Si si, sono tutti e due di PVC e con innesto a bicchiere maschio/femmina. Solo che il maschio nella femmina ci “ciottola”, c’è troppa aria, non so se mi sono spiegato.

  94. Per Alessio
    Ti sei spiegato bene.
    Probabilmente devi usare una riduzione maschio/femmina in PVC.
    Se per esempio il tubo che porta acqua ha il diametro del 100 e quello che riceve del 125, presso un magazzino edile devi acquistare una riduzione 100 femmina/125 maschio.
    Per montarla dovrai probabilmente accorciare un pezzo del tubo maschio, di adduzione, del 100, in maniera che facendola scorrere nel bicchiere, tu possa poi metterla in opera con il Tangit.
    Amedeu e c.

  95. Purtroppo è piu “difficile” sono tutte e due 100 una però è l’uscita, l’altra è un classico tutbo arancione del 100 ma tra tubo e tubo c’è molta aderenza invece tra scarico e tubo ce ne è pochissima… e siccome credo che andandoci troppa colla non sia una buona cosa pensavo di fare un po di spessore aggiungendo del teflon…

  96. Per Alessio.
    Fai lo spessore come desideri (nastro adesivo, teflon ecc.).
    Poi sigilla tutto con asfalto a freddo dato a pennello, (confezione da 1 Kg.)
    Amedeu e c.

  97. Salve.
    Ho appena completata una ristrutturazione e dal precedente bagno ne ho ricavati due, adiacenti, di cui uno senza finestra.

    In quest’ultimo, dopo i primi giorni, ci sono stati forti odori di fogna provenienti da lavabo e bidet.
    Chi aveva fatto l’impianto ha applicato delle valvole di non ritorno che hanno in parte risolto il problema.
    Adesso in questo bagno cieco c’è sempre un’aria pesante e ogni tanto un leggero odore di fogna.

    Che posso fare? Hanno sbagliato loro a fare l’impianto o è normale una situazione di questo genere in un vecchio edificio?

    Grazie e saluti
    Gianfranco

  98. Per Gianfranco.
    Il sistema ottimale è quello di avere un esalatore di sfiati che arriva fin sopra il tetto; devi domandare all’idraulico se nel vecchio bagno esisteva e se è riuscito ad effettuare il collegamento anche con il nuovo WC.
    Un bagno senza finestra ha sempre bisogno di un aereatore che collegato all’interruttore della luce spinga l’aria all’esterno.
    Logicamente un poco di odore di “chiuso” può sentirsi, ma non come ce lo descrivi te.
    Devi controllare se l’idraulico ha montato i sifoni sotto il lavabo ed bidet.
    Se hai l’accortezza di aprire spesso l’acqua nei due apparecchi sanitari, i rispettivi sifoni si riempiranno e serviranno come barriera contro i cattivi odori.
    Comunque per rimediare definitivamente, se l’idraulico ha montato le valvole di non ritorno tipo quelle di cui al nostro articolo :
    http://www.coffeenews.it/una-novita-la-valvola-di-non-ritorno-contro-il-cattivo-odore-dei-bagni
    non dovresti avere questi fastidi.
    Amedeu e c.

  99. Nel sottotetto che si trova al di sopra del nostro appartamento hanno realizzato un monolocale con bagno. Hanno predisposto degli scarichi che devono attraversare 4 metri e 80 centimetri di pavimentazione del solaio di altra proprietà (il cui pavimento non è stato rialzato) per arrivare al muro esterno, dove hanno inserito il tubo di scarico.
    La casa è di fine ottocento con i solai tipici in legno. Ci siamo allarmati subito e abbiamo chiesto al vicino di non usare la parte sottostante del solaio, quella di nostra proprietà, per far passare alcun tubo. Lui sostiene di aver rispettato questa condizione, ma a lavoro finito abbiamo visto spuntare uno sfiato nel muro esterno, a meno di un metro dalle nostre finestre, dove è stato realizzato il tubo di scarico, (??? sarà quello del bagno????).
    Inoltre non sono neanche riusciti a inserire l’intero tubo di scarico nel muro della casa (ci sono pietre troppe grosse che gli hanno impedito di farlo, dicono loro). Il risultato è che ora abbiamo una casa bella, in stile neogreco, in zona centrale, deturpata anche da questo tubo osceno. In più, noi non siamo per niente tranquilli con la risposta che ci aveva dato il vicino. Abbiamo chiesto chiarimenti all’amministratore. Cosa possiamo fare inoltre per svelare questo rebus e metterci al sicuro da fregature?
    Dimenticavo, non c’è alcun tubo di sfiato che sale sopra il tetto.

  100. Per Maria.
    Da quello che dici, adesso, visivamente appare solo lo sfiato sul muro esterno, tutto il resto è da verificare.
    E’ possibile che il vicino abbia messo in opera un vaso WC tipo Sanitrit (vedi questo nostro articolo http://www.coffeenews.it/come-fare-a-risolvere-problemi-difficili-di-scarico-di-bagni-wc), per cui può avere utilizzato come scarico un tubo di modesta dimensione: per lo sfiato può avere usato delle valvole di non ritorno come da questo nostro altro articolo http://www.coffeenews.it/una-novita-la-valvola-di-non-ritorno-contro-il-cattivo-odore-dei-bagni
    Per lo sfiato che ha messo sul muro esterno, occorreva l’autorizzazione scritta di tutti i proprietari o dell’amministratore (sentita l’assemblea condominiale).
    Per gli altri timori che hai, se vuoi toglierteli, devi chiede gentilmente al vicino di farti entrare in casa con un tuo tecnico: oppure puoi scegliere la via (per danno temuto) di cui a questo nostro altro articolo http://www.coffeenews.it/le-azioni-di-denuncia-di-nuova-opera-e-di-danno-temuto
    Amedeu e c.

  101. Grazie Amedeu.
    Nel mio palazzo non c’è l’esalatore, quindi non hanno provveduto in tal senso.
    Probabilmente con le valvole che mi hanno applicato hanno risolto il problema dello svuotamento dei sifoni dovuti ad effetti di depressione ma gli effetti di depressione che si creano nella colonna di scarico mi mandano nel bagno un po’ di ‘aria presente nei tubi (da cui l’effetto di aria pesante e non profumata).
    Grazie e saluti
    Gianfranco

  102. Buonasera,abbiamo nel condominio un serio problema riguardante gli sfiati dei bagni.Sulla colonna di sarico principale dei bagni (diam.100) sono stati installati dei sifoni per la raccolta delle acque piovane (qualcuno lo ha addirittura murato!!!!).Ho provato a far comprendere all’amministratore e ai condomini interessati che normalmente gli sfiati vanno lasciati liberi ma non comprendono l’importanza dello sfiato principale.Ci sono delle normative da portare in assemblea che posso far rispettare senza rivolgermi ad un tribunale? Ovviamente i bagni dei condomini ai piani più alti sono maleodoranti e ritengo proprio per questo motivo…Grazie in anticipo per qualsiasi risposta vogliate darmi. Erika

  103. Per Erika
    Molti regolamenti edilizi comunali affrontano il problema degli sfiati degli scarichi.
    Non ci sono leggi o normative precise in materia, ma esiste la realizzazione a “regola d’arte dei lavori”, ed inoltre….. i miasmi, che senza sfiati possono creare problematiche di maleodoranza.
    Amedeu e c.

  104. Le valvole di non ritorno tipo quelle di cui al vostro articolo :
    http://www.coffeenews.it/una-novita-la-valvola-di-non-ritorno-contro-il-cattivo-odore-dei-bagni
    possano essere migliori di quelle che mi hanno montato, che dovrebbero evitare che il sifone si svuoti?
    La ditta sta valutando di sostituire il sifone del lavandino, mettendone uno che conteng più acqua. Potrebbe essere un intervento risolutivo?
    Grazie e saluti
    Gianfranco

  105. Per Gianfranco.
    Non possiamo fare il confronto fra due oggetti, del quale uno non si conosce il nome nè le caratteristiche.
    Le valvole Air Stop sono funzionanti e garantite.
    Per il sifone devi affidarti all’esperienza dei tuoi idraulici che ti risolveranno certamente il problema.
    Amedeue e c.

  106. salve sono carmelo e sono da poco nel campo idraulico ;vorrei sapere a norma di legge quanti tubi di sfiato dovrebbe avere un palazzo o una casa indipendente? e per un chiarimento maggiore i tubi che salgono dalla fogna dovrebbero essere 2, uno in salita e uno in discesa?

  107. Per Carmelo.
    Lo sfiato deve essere uno ed unico per ogni colonna montante, ed è costituito dal prolungamento di detta colonna fino sopra al tetto.
    Vedi questo nostro articolo.
    http://www.coffeenews.it/bagni-wc-tubazioni-di-scarico-dei-singoli-apparecchi-sanitari-caratteristiche-come-fare-22
    Amedeu e c.

  108. sono carmelo e ti ringrazio tanto dei chiarimenti!

  109. Salve, abito in una palazzina di tre piani di inizio novecento con muri in massi, ristrutturata nel 2010. Nel mio appartamento al primo piano avverto cattivi odori provenienti da tre diverse colonne montanti. Sento cattivi odori solo quando gli altri condomini utilizzano i bagni per bisogni fisiologici (solidi). Fra l’altro ho i tubi delle acque nere sotto il pavimento. Non sento alcun cattivo odore dai miei bagni. Tutti i muri sono rivestiti in cartongesso, compresi quelli dove passano le colonne montanti. Vorrei sapere quale potrebbe essere la causa dei cattivi odori e come fare per eliminarli.
    Grazie
    Giuseppe

  110. Per Giuseppe.
    Logicamente facciamo delle ipotesi, in quanto occorrerebbe un sopralluogo di verifica.
    Che le 3 colonne montanti siano collegate fra di loro è molto improbabile, per cui , può darsi che la tua colonna montante sia priva di sfiato che arriva fino sopra il tetto, oppure che tale sfiato sia intasato : vedi questo nostro articolo:
    coffeenews.it/come-fare-1-scarichi-e-sfiati-realizzazione-al-grezzo
    I miasmi non trovando la via di uscita verso l’alto potrebbero uscire dai tuoi apparecchi sanitari (che sono tutti in collegamento fra di loro).
    Molti pensano al vaso, ma questi è sifonato e vi rimane sempre l’acqua; invece la doccia, la vasca, il lavabo ed il bidet hanno dei piccoli sifoni che se non usati, tendono a prosciugarsi facendo passare i cattivi odori.
    Altro motivo potrebbe dipendere da un cattivo svuotamento della colonna montante, a causa di un otturamento della tubazione porta a terra.
    Se non risolvi in questo modo devi rivolgerti da un tecnico abilitato della tua zona.
    Amedeu e c.

  111. Vivo in un appartamento al 3° piano di uno stabile di 4 piani più sottotetto. Poichè ho intenzione di ristrutturare, vorrei ricavare un secondo bagno che scaricherebbe nella colonna delle acque nere (pvc da 100 mm) che si trova dentro il mio appartamento: tuttavia non so se in questa colonna scaricano bagni o cucine. So che si tratta comunque di acque nere, ma se ci scaricano solo cucine ed io ci attacco il bagno potrei causare emissioni di cattivo odore e/o risalita di liquami agli altri condomini?
    In altre parole: posso attaccare lo scarico del bagno solo dove ci sono scarichi dei bagni o posso usare anche quelli delle cucine?
    In caso si possa fare, ci sono accorgimenti tecnici per evitare l’insorgere di problemi?

  112. Ovviamente ringrazio anticipatamente per la gentile risposta e mi complimento per la chiarezza nelle risposte fornite.
    Saluti, Fabio

  113. Per Fabio.
    Sia le acque provenienti dal bagno che dalle cucine sono “luride” cioè nere, per cui non commetti alcuna scorrettezza scaricando il tuo bagno in una colonna montante delle cucine (ammesso che sia così).
    Fra l’altro detta colonna montante dovrebbe essere fornita di sfiato sul tetto (controlla con attenzione) ed i miasmi escono da quella parte.
    In più ogni lavello della cucina ha un sifone a bottiglia (normalmente di plastica) e che rimane sempre pieno di acqua e non fa passare i cattivi odori.
    Amedeu e c.

  114. abitando in una casa di vecchissima data vi è il tubo di scarico del wc ancora in amianto di diametro 150 mm, la domanda è semplice: si può raccordalo dopo la braga sempre di 150mm a un tubo nuovo si 100mm? Esistono riduzioni?

  115. Per Marco.
    Vuoi raccordare la braca (maschio) ad un tubo in PVC arancione (femmina)?.
    Devi prendere il diametro esterno del tubo in eternit e sentire presso i magazzini edili se hanno una riduzione F/M per tali diametri.
    Comunque lavorando con l’amianto, cerca di pitturare, il giorno prima, la sua estremità con una pittura poliuretanica in maniera che non spolveri.
    Lavora con maschera, guanti e cerca di non toccare il tubo di eternit.
    Amedeu e c.

  116. sono proprietario di un appartamento al secondo piano di un condominio
    di quattro piani. Da alcuni giorni nel bagno dell’appartamento sottostante si
    sono manifestate delle macchie di umido in prossimità del pilastrino contenente la colonne montante ed anche delle gocciolature nella stessa zona. Poi queste gocciolature si sono fermate per un pò e poi sono riprese.
    Abbiamo fatto alcune prove per vedere se il problema proveniva dallo scarico del mio bagno scaricando più volte lo sciacquone ed aprendo i rubinetti del mio bagno senza produrre gocciolamenti in quello sottostante.
    L’altra sera si è verficato la presenza di acqua sul pavimento però i muri
    erano asciutti. Le faccio presente che abbiamo demolito, (nel mio bagno) l’ultimo tratto della colonna montate fino ad arrivare al bicchiere di congiunzione con il tubo che scende giù pensando che ci fosse una perdita nella giunzione ma da qui nessuna perdita.
    Da cosa potrebbero derivare questi fenomeni?

  117. Cerco una risposta a questo quesito ! ( spero che questo possa essere il giusto Forum di discussione in merito al mio problema) .
    Abito in un condominio dove è stato cambiato i tubo di scarico verticale a seguito di una rottura.
    Lo scarico , per confluire all’esterno , passava sotto la vasca dell’appartamento a piano terra , per cui rispetto agli altri appartamenti interessati , è stato necessario questo intervento in più per doverla togliere .
    Gli altri appartamenti interessati dalla rottura dello scarico verticale , hanno dovuto effettuare delle rotture , dovendo togliere il WC , rompere il solaio e la canna in muratura dove passa il tubo di scarico .
    E’ ovvio che le spese relative all’ aggiustamento e ripristino della rottura sono a carico del condominio per cui vanno ripartite ( così abbiamo concordato ) in egual misura per ogni appartamento .
    La domanda che pongo nasce dal momento in cui il proprietario dell’ appartamento al piano terra , avendo deciso di ” approffitare ” di rifare il bagno nuovo ( anche se a suo dire si dice di essere stato costretto per mancanza di piastrelle originali a sostituzione di quelle rotte ) , chiede al condominio di partecipare per circa 1 / 3 alle spese sostenute al rifacimento del bagno nuovo in quanto convinto di essere in diritto di poterlo fare,
    Ricordo che il bagno in questione era vetusto , in quanto risale perlomeno a circa 25 – 30 anni fa , ( ed oltretutto credo che il nuovo bagno abbia comunque apportato un aumento di valore del’appartamento stesso ) .
    In conclusione mi chiedo se questa richiesta sia legittima oppure no .
    Ringrazio anticipatamente .
    Roberto.

  118. Per Fabri.
    Avete già fatto saggi importanti, per cui, a questo punto, ci state chiedendo un parere molto difficile.
    Se la colonna montante serve 4 piani, e le macchie di umido le hanno riscontrate in corrispondenza del “pilastrino” in forati intonacati che incassetta la tubazione discendente, un eventuale sversamento dei liquami può essere avvenuto anche dai piani superiori.
    Le cause? O una perdita in corrispondenza della braca sotto uno di questi vasi (escluso il tuo, perchè hai controllato), oppure una rottura di un tratto di tubo del diametro 100 mm in un qualsiasi punto.
    Verificate (prima di spaccare ulteriormente) che dette colonne non siano intasate al piede (aprite i pozzetti di ispezione), perchè in alcuni casi il liquido, non potendo scorrere bene, trova le uscite più impensate.
    Amedeu e c.

  119. Per Roberto.
    Il condominio ha dovuto fare sostituire con modifica di ubicazione la colonna principale di scarico dei bagni?
    Tale colonna passava all’interno del bagno (sotto la vasca) dell’appartamento del piano terra?
    Adesso un chiarimento: il condominio ha pagato il lavoro alla colonna montante dei bagni, mentre i singoli proprietari hanno pagato i lavori interni ai loro bagni WC ? Va bene?
    Se è così anche il proprietario del piano terra dovrebbe pagare il lavoro di ripristino del proprio bagno: a meno che tale lavoro non sia risultato più ingente ed oneroso rispetto a quanto speso singolarmente dagli altri condomini. In questo caso sarebbe giusto il vostro intervento per riportarlo nella “norma” delle spese sostenute.
    Amedeu e c.

  120. Salve,il mio problema sta nel fatto che devo mettere un wc in una veranda creata in balcone e quindi lo spazio è strettissimo (90 cm.) ;per questo motivo dovrò mettere un wc piccolissimo (45 cm.) con scarico a parete e in base ai pezzi che devo metterci il posto che mi resta per posizionare il wc è sotto una finestra! ;ed è qui che mi nasce il problema perchè essendoci la finestra proprio a centro come faccio a mettere la cassetta per l ‘acqua?;avevo pensato in verità di mettere una cassetta alta tipo catis ma come faccio col tubo di cacciata che va dalla cassetta al wc? ,ti ringrazio in anticipo di un eventuale soluzione!

  121. Per Carmelo.
    Devi montare la cassetta alta su una parete adiacente alla finestra.
    Il tubo di cacciata lo devi creare con un tubo in PVC arancione o grigio con guarnizioni, tipo geberit, del diametro di 40 mm, adoperando poi delle curve aperte, in maniera da deviarlo nella parete dove vuoi montare il vaso.
    Amedeu e c.

  122. Salve, abito in un condominio di 3 piani, all’ultimo piano,
    vorrei spostare il tubo di sfiato del wc di circa 50 cm e per fare ciò dovrei mettere delle curve a pavimento e a soffitto…E’ possibile fare questo lavoro? I cattivi odori del bagno vanno via anche con le curve o il tubo di sfiato deve essere diritto? Grazie e scusate la mia ignoranza in materia…

  123. Per Romeo.
    Affinchè uno sfiato funzioni a dovere deve essere il più possibile diritto.
    Puoi comunque ottenere lo spostamento mettendo (se il sito te lo consente) due curve aperte in successione ( cioè anche 2 + 2)
    Amedeu e c.

  124. Grazie per la velocissima risposta!! ma non ho capito cosa significa “due curve aperte in successione” – avete qualche foto? Grazie ancora…

  125. Per Romeo.
    E’ semplice: la prima curva aperta la inserisci con l’ncavo in basso, la seconda con l’incavo in alto, la terza con l’incavo in basso e la quarta con l’incavo in alto.
    Formerai una specie di serpente che ti allontana notevolmente dalla direzione della colonna, pur mantenendo , con l’inserimento della 4^ curva il parallelismo alla colonna stessa.
    Amedeu e c.

  126. Intanto ringrazio per la celerità della Vostra risposta .
    Rispondo subito alle Vostre domande .
    1) No , la colonna prinicipale di scarico non ha subìto modifica di ubicazione .
    2) La deviazione della colonna principale passava sotto la vasca dell’appartamento piano terra ( diciamo che la distanza tra la colonna di scarico verticale e la vasca intercorrevano all’incirca 30 cm. , per cui in questo tratto è stata realizzata una traccia + la rimozione della vasca stessa )
    3) Qui devo fare una considerazione , e cioè che il palazzo è composto da 2 corpi divisi tra loro da una scala interna centrale .
    Ogni corpo ha la sua colonna di scarico verticale .
    La rottura in questione si è verificata solo in uno dei due corpi.
    Ora ,la spesa relativa alla riparazione e riristino delle parti condominiali sono state momentaneamente sostenute dai condomini del corpo interessato , il cui ammontare dovrà essere suddiviso per il totale dei condomini del palazzo ( così è stato concordato con decisione unanime ) .
    Per quanto riguarda invece le spese relative ai lavori interni dei propri WC ogni singolo condomino ha provveduto per proprio conto .
    Il proprietario dell’ appartamento Piano terra , ora chiede invece il risarcimento del 50 % ( e qui devo dire che mi sono sbagliato in quanto la richiesta avanzata avevo detto che era di 1 / 3 ) per i lavori sostenuti per il rifacimento del proprio bagno comprensivo quindi di :
    smantellamento completo del bagno , rifacimento di tutte le tracce idrauliche ed elettriche al suo interno , riprese generali di intonacazione e piombatura pareti , posa in opera dei rivestimenti , pavimentazione e sanitari tutti , nonchè il costo della pavimentazione stessa + ( e qusto lo chiede per intero ) le spese di rimozione e ripristino della vasca ( e forse questo credo possa starci ) + le spese di rottura e rispristino della parte di soffito confinante alla colonna di scarico .
    Ringrazio di nuovo anticipatamente .
    Saluti .
    Roberto

  127. Per Roberto.
    Se i condomini hanno sostenuto le spese direttamente per i lavori all’interno dei propri bagni, allora è giusto che anche il condomino del piano terra agisca di conseguenza, a meno che i lavori non gli abbiano arrecato danni tali da giustificare quanto chiede.
    Ma questo potete valutarlo solamente voi, in base alla conoscenza delle opere fatte.
    Amedeu e c.

  128. SONO POPRIETARIA DI UN APPARTAMENTO AL PRIMO, PIANO DI UNA PALAZZINA DI SEI PIANI, CINQUE ANNI FA HANNO SOSTITUITO LA COLONNA DI SCARICO DEL BAGNO DAL PIANO TERRENO AL TERZO PIANO E IN QUEL CASO HANNO PAGATO TUTTI I CONDOMINI DI TUTTI I SEI PIANI, ORA VI E’ LA NECESSITA’ DI SOSTITUIRE LA COLONNA DI SCARICO DAL QUARTO PIANO AL SESTO. DESIDEREREI SAPERE DAL MOMENTO CHE IO ABITO AL PRIMO PIANO E IL LAVORO A SUO TEMPO E’ STATO FATTO, SE MI TOCCA PAGARE. NELL’ATTESA DI UNA CORDIALE RISPOSTA RINGRAZIO E SALUTO.

  129. Per Pipitone.
    Le colonne montanti sono comuni, per cui anche in questo caso devono pagare tutti i proprietari.
    Amedeu e c.

  130. GRAZIE PER LA SOLLECITA RISPOSTA.

  131. Ringrazio innanzitutto per la sollecita risposta.
    Volevo chiedere inoltre: se le perdite verificatesi nell’impianto derivano in
    parte dall’impianto di un bagno di un singolo appartamento ed in parte
    dalla colonna montante condominiale, le relative spese di ripristino dei
    danni in che modo devono essere ripartite?

    Ringrazio ancora e saluto cordialmente

  132. Per Fabri.
    Per la parte relativa alla colonna montante, le spese vanno ripartite fra tutti i condomini; per la perdita derivante eventualmente dall’interno di un bagno (quindi non dalla braca del vaso che si collega alla colonna montante), le spese le deve sostenere il proprietario di detto bagno.
    Amedeu e c.

  133. Grazie Amedeu.
    Un’ultima cosa.
    Da che punto a che punto si deve considerare l’impianto facente parte della colonna montante e quindi comune a tutti i condomini.

    Grazie anticipato.

  134. Per Fabri.
    Tutta la colonna montante compreso il tratto verticale di sfiato a tetto ed il tratto orizzontale che collega la stessa alla fognatura nera stradale.
    Amedeu e c.

  135. OK
    Ma in senso orizzontale?
    O meglio se il guasto riguarda la “Y” (che collega la colonna montante con l’impianto interno del bagno) e da considerare un guasto alla colonna montante?

    Grazie

  136. Per Fabri.
    Di regola si, in quanto la braca (y) fa parte integrante della colonna montante, con derivazione di un braccio verso il vaso.
    Solamente se il guasto avviene all’attacco del vaso con la braca (di solito fuoriuscita dei liquami), oppure se il condomino, spacca la braca durante un suo lavoro, il danno può essere addebitato allo stesso.
    QAmedeu e c.

  137. buonasera, sto rifacendo la fogna in casa (2 appratamenti), era una tubazione di eternit e cemento e la sto sostituendo in PVC tubi arancioni. Intercettando lo scarico del piano superiore (non mio) mi sono accorto che il tubo che arriva è almeno da 140 ed è tagliato in perdendicolare poichè era ridotto in un eternit da 125. Il tubo in questione è totalmente nel muro e non è sostituibile. Pensavo di continuare a ridurre il tubo da 14 in un 125 ma se volessi potrei ridurlo anche a 100? non sarà mica pericoloso questa strozzatura? tengo a precisare che il tubo da 140 arriva obliquo a circa 45 gradi e dopo la riduzione farebbe più di un metro in verticale, per cui un po di forza lo scarico lo avrebbe.
    Grazie

  138. Per Stefano.
    Una riduzione da 140 a 100 ci sembra troppo “repentina”, per cui si potrebbero creare degli intasamenti; d’altro canto il 140 esistente per 2 appartamenti è eccessivo.
    Cerca di creare al piede della colonna da 140 un pozzetto di ispezione, con all’interno la riduzione da 140 a 100, e quest’ultima fornita di T con tappo svitabile di ispezione e di pulizia di eventuali occlusioni.
    Amedeu e c.

  139. purtroppo non posso perche del tubo da 140 ne vedo solo 30 cm e all’interno del muro dell’intercapedine, il tubo è tagliato in perpendicolare e arrotolato per restringerlo (tra l’altro ho il dubbio che sia da 16 addirittura) ma ne vedo troppo poco per sapere, li era attaccato un tubo da 125 e scendeva esterno. ho aperto il muro in verticale per nasconderlo dentro e posso solo o mettere 125 o mettere 10, l’ispezione posso solo metterla subito dopo la riduzione, in verticale.
    grazie

  140. Il proprietario dell’ appartamento sopra del mio che abito a piano terra nella esecuzione della ristrutturazione edilizia, farebbe due abitazioni al posto di una. Richiede una nuova allacciatura agli scarichi fognari uscendo con due tubazioni da 80 mm dalla parete condominiale, di cui una andrebbe a passare sopra una mia finestra sul cortile interno fino ad allacciarsi alla rete fognaria del condominio ad una altezza da terra di circa 3,60m senza un pozzetto di ispezione di un impianto molto vecchio obsoleto. Come posso contestargli l’ esecuzione se il condominio ne approva l’ esecuzione per la maggioranza?

  141. Per paolo
    Il condominio dovrà fare una riunione di assemblea (se è costituito) nella quale deciderà di concedere o meno il permesso.
    Nel frattempo devi documentarti, e lo puoi fare solo con l’aiuto di un tecnico (geometra), in quanto le fognature esterne, specie (a quanto ci sembra di capire) se corrono orizzontalmente sopra le finestre altrui, non sono regolamentari dal punto di vista igienico sanitario. Una rottura potrebbe inondarti l’appartamento.
    Sono interessati il Comune e l’ASL di zona.
    Amedeu e c.

  142. Alessandro 911

    Salve, devo acquistare una casa a schiera del 1981 ma ho qualche dubbio sui materiali termoidraulici esistenti. A vostro avviso gli scarichi e le tubazioni adoperate all’epoca erano già pvc per gli scarichi e rame per le tubazioni? Ritenete opportuno dover ripristinatre tutto con impianti nuovi considerando che desidererei rinnovare piastrelle e sanitari del bagno? Grazie fin da subito per la disponibilità. Alessandro.

  143. Per Alessandro 911
    Nel 1981 gli scarichi erano in PVC , anche se molti idraulici seguitavano ad usare il tubo di piombo, mentre le tubazioni idrauliche probabilmente sono in ferro zincato tipo mannesmann con filettatura, che con il tempo, in ambienti umidi possono essere state corrose superficialmente dalla ruggine.
    Per l’impianto di riscaldamento si usava il tubo di rame foderato con guaina di protezione blu o rossa (lo puoi verificare aprendo lo sportello dove sono allocati i clarinetti (collettori complanari).
    Rifacendo il rivestimento, ti renderai comunque conto di ciò che devi eventualmente sostituire.
    Amedeu e c.

  144. L’impresa che sta realizzando la nuova condotta fognaria comunale, nel rifare il collegamento degli scarichi privati alla rete comunale, ha collegato un tubo di scarico in pvc dell’abitazione privata con quello di raccordo e convogliamento al pozzetto comunale, a caldo, senza usare raccordi. mi chiedevo: è comunque una operazione corretta, dettata dalla particolarità della situazione, ma garantisce comunque il buon funzionamento dello scarico?
    Avrei bisogno di un chiarimento a riguardo, potrei anche allegare la relativa foto. Grazie per l’attenzione.

  145. Per Francesca.
    Non è molto chiaro (a caldo?).
    Cioè si è collegata all’estradosso di questo tubo, che si immette nel pozzetto comunale, tramite un foro e poi vi ha innestato il tubo di allaccio e lo ha saldato sopra a fiamma?
    Se è così, deve avere innestato di qualche cm il tubo di raccordo nel foro.
    Comunque scatta una fotografia e tienila come documentazione.
    Amedeu e c

  146. Riformulo: lo scarico privato andava collegato raccordandolo con un altro abbastanza vicino, ma più profondo, della stessa abitazione. Ci si è trovati di fronte ad una angolazione di raccordo non compatibile con curva aperta o con curva a 90° gradi (parliamo di collegamento tra tubi in PVC). Il tubo in pvc di collegamento attaccato allo scarico della colonna privata risulta annerito e lievemente ammaccato su un lato, da questo deduco lo abbiano riscaldato per “saldarlo” adeguatamente a quello che usciva dalla muratura. E’ una operazione che in qualche caso viene ammessa o assolutamente no. Grazie e promette di non “scocciare” più…….

  147. Per Francesca.
    Qualora vi siano delle curve anomale da effettuare e non è possibile farlo con le curve a 90° o aperte che si trovano in commercio, il tubo in PVC viene scaldato con delle “fiaccole” fatte con fogli di giornale arrotolati e con il fuoco dato ad una estremità.
    Questo si usa fare anche quando l’innesto di un tubo in un altro, risulta difficile data l’angolazione impossibile del primo.
    Non sono operazioni completamente regolari, ma talvolta si ricorre a tale espediente.
    Si possono notare, come hai fatto te, perchè il fuoco lascia annerito il tubo in PVC.
    Si usa questo sistema anche per fare i bicchieri ai tubi tagliati e da riusare.
    Questa operazione però deve essere fatta con attenzione, in maniera da non creare “pieghe” al tubo riscaldato, in quanto queste potrebbero, con il tempo, costituire un impedimento allo scorrimento dei liquami.
    Amedeu e c.

  148. salve, abito in una piccola casa di 2 piani probabilmente a causa di una perdita della colonna montante l’ umidita ha provocato dei danni alla volta della mia vicina di casa che sta al primo piano . le chiedo se come sembra viene confermata la perdita sulla colonna i danni sono da dividere o sono a carico mio?sicuramente dovremo smantellare il bagno con rifacimento piastrelle e colonna, eventualmente in che misura dovrebbe intervenire la vicina ?

  149. Per Gino.
    Se l’inconveniente deriva unicamente da un guasto nella colonna principale di scarico, essendo questa in comune, le spese vanno ripartite secondo le tabelle millesimali (se le avete) oppure secondo accordi condominiali.
    Se l’inconveniente è stato causato da un mal funzionamento di un singolo bagno, la spesa dovrà accollarsela il suo proprietario.
    Amedeu e c.

  150. Salve, abito in un appartamento al piano terra di una palazzina ad un piano. L’appartamento è stato ristrutturato 1 anno e mezzo fa (compreso il bagno). Da metà settembre circa fino ad inizi giugno dal lavandino e dal bidè del mio bagno esce puzza di fogna quando viene fatta scorrere l’acqua dopo un po’ dall’ultimo utilizzo. Ho notato che l’acqua della tazza gorgheggia un po’. Premetto che la palazzina è molto vecchia e che il pozzetto condominiale (che tra l’altro sta nel mio garage) non è mai stato pulito. Può dipendere dal pozzetto sporco? Il pozzetto è stato aperto ed è sporco ma non esce puzza. Oppure può dipendere dai lavori fatti male? Ad esempio: assenza di ventilazione o sifoni mal funzionanti? Le valvole anitrisucchio sono valide? Grazie

  151. Per Monica.
    I miasmi che escono dagli apparecchi sanitari quali il lavabo , il bidet, il piatto doccia o la vasca, normalmente dipendono da 2 possibili motivi: 1°) mancanza di uno sfiato a tetto della colonna montante degli scarichi (Quella principale che raccoglie il vaso e tutti gli scarichi di cui sopra); 2°) dall’intasamento sotto tale bagno, in un punto qualsiasi della colonna; a partire dalla braca sotto il vaso, al pozzetto i ispezione a terra, o ancora fino all’allaccio alla fognatura comunale. (In questo caso però, ci sembra di comprendere che il pozzetto a terra non emette cattivi odori e il liquame scorre normalmente (?)).
    Lo scarico, sulla tua proprietà, prima dell’allaccio alla rete pubblica, dovrebbe inoltre avere un altro pozzetto di ispezione, con curva a sifone e tappo a stringere, per la pulizia del medesimo, e come puoi vedere schematizzato nel seguente articolo:
    http://www.coffeenews.it/allaccio-di-una-casa-alla-fognatura-nera-pubblica-lavori-e-particolari-come-fare.
    I pozzetti vanno puliti saltuariamente.
    Se le tubazioni fossero intasate, puoi chiamare una scovolatrice (del Comune o di privati a pagamento).
    Comunque controlla prima che quanto sopra corrisponda.
    Per le valvole, noi intendiamo quelle di non ritorno, e per la loro (eventuale) necessità leggi questo nostro altro articolo
    http://www.coffeenews.it/una-novita-la-valvola-di-non-ritorno-contro-il-cattivo-odore-dei-bagni
    Amedeu e c.

  152. Il pozzetto a terra non emette cattivi odori e il liquame scorre ma le tubazioni condominiali sono molto vecchie. Ora verifichero’ quello che mi avete detto. Scusate la mia ignoranza ma non sono sicura di aver capito il disegno della valvola di non ritorno. Va adoperata solo per la tazza? e cosa comporta istallarla? Infine, secondo voi e’ normale che per il pozzetto non venga mai eseguita periodicamente la pulizia? Esiste una norma che imponga ai condomini tale pulizia? Siamo 4 proprietari e abbiamo un condominio familiare. Grazie ancora.

  153. Per Monica.
    Non esiste alcuna norma, se non il regolamento condominiale di un condominio costituito, e che voi, a quanto dici, non avete,
    E’ solo una questione di buon senso: tali pozzetti, di solito e nel vostro caso, vengono puliti da un condomino di buona volontà.
    La valvola di non ritorno elimina i miasmi nei bagni e va posizionata come da nostro articolo.
    Amedeu e c.

  154. ciao amedeu una domanda vivo in una palazzina di tre piani io abito al secondo l’inquilino del primo ha trovato un’infiltrazine d’acqua alla colonna montante il signore a la vecchia tubazine mentre io ho cambiato la colonna montante piu braga con relativa documentazione la perdita e dal bicchiere dell’appartamento del signore che si ostina a non volerla sostituire perche non vorrebbe rompere in casa cosa devo fare per non avere piu problemi da questa persona?

  155. Per Antonio.
    Tieni di conto, che la colonna montante degli scarichi, se serve i 3 piani è a comune e quindi la riparazione grava su tutti i proprietari.
    Quando l’hai riparata hai fatto pagare anche gli altri? Se no, hai sbagliato.
    Se però questo vicino ha una perdita dovuta al suo vaso wc (all’interno e sotto il suo appartamento), in questo caso deve rimediare pagando personalmente quell’intervento.
    Amedeu e c.

  156. Ciao , ho questo problema:
    Palazzina di 4 piani ultimo piano , l ho fatta ristrutturare nel 2005 ( prima non ci abitavo ) , cambiando tutti i tubi acqua da ferro in pvc , ristruttrato il bagno, messo piatto doccia e condizionatori a muro con scarico condensa interno , 3 split.
    il problema e’ la puzza che esce dal condizionatore della cameretta, gli altri 2 non puzzano e puzza che esce da doccia , lavandini e bidet.
    l idraulico che mi ha fatto gli scarici mi dice che il problema dipende dal fatto che non esiste il sifone firenze e la puzza viene su , ma il fatto che il mio dirimpettaio e gli altri inquilini non soffrono dello stesso problema, ho chiesto al dirimpettaio al quale sono in confidenza e mi ha detto che il precendente inquilino non gli ha mai detto di questo problema.
    ultima cosa e’ che l idraulico mi dice che lo scarico da casa mia e’ uno solo cioe quello nero e lui non sa che farci

    come posso risolvere questo mio problema?
    anticipatamente ringrazio

    Luca

    p.a. se servono altre info sono qua

    grazie

  157. Per Luca.
    Per prima cosa, quando dici “che lo scarico da casa tua è solo quello nero”, cosa intendi? Forse che le acque bianche (che sono solo quelle del tetto) vengono convogliate nella fognatura nera pubblica?.
    A parte ciò, può essere comprensibile il cattivo odore che esce dagli scarichi degli apparecchi sanitari, però non possiamo aiutarti per quello che esce dal condizionatore, a meno che il tubo di scarico delle condense del condizionatore non sia stato allacciato ad un pluviale discendente del tetto, che come detto sopra, potrebbe finire nella fognatura nera.
    Il cattivo odore degli apparecchi sanitari può derivare da 2 motivi: il primo dovuto alla mancanza, oppure all’otturazione dello sfiato a tetto della colonna montante.
    Il secondo ad una occlusione dello scarico al piede del fabbricato, che impedisce il regolare smaltimento del liquame.
    Può anche influire la mancanza di un sifone tipo Firenze come dice il tuo idraulico.
    Amedeu e c.

  158. Salve, abito in una palazzina di 6 appartamenti e, di recente, si è occluso un tubo di scarico delle acque bianche (quello che porta l’acqua della cucina).
    I tubi di scarico della palazzina sono 2: uno serve gli appartamenti di destra e l’altro quelli di sinistra.
    Domando: visto che l’occlusione riguarda solo UNO dei due tubi le spese dell’idraulico vanno pagate da tutti e 6 i condomini o solo dai 3 che sono attaccati alla colonna di scarico che ha avuto l’occlusione?
    Grazie.

  159. Per Lorena.
    Essendo un immobile unico, gli scarichi sono “comuni” a tutti; in questo caso però esiste (specie se non avete un condominio costituito, con un amministratore) la consolidata consuetudine di separare le spese fra gli utilizzatori di un solo scarico.
    Dovresti anche cercare delle sentenze di legge relative a tale problematica.
    Amedeu e c.

  160. Gentile AMEDEUS,
    ho tolto la vasca per sostituirla con un piatto doccia ,
    la tubatura di scarico è in piombo,volendo sostituirla con pvc o altro Ti chiedo se il vecchio scarico in piombo è solamente innestato alla colonna, e precisamente basta toglierlo per innestare quello in pvc, serve del sigillante?
    Ringrazio per l’attenzione.

  161. Per Nilo.
    No, attenzione, perchè i tubi di piombo che nel passato collegavano gli apparecchi sanitari allo scarico principale , venivano saldati a stagno sia alla colonna principale, ed esattamente ad una “ciabatta” in piombo posta sotto il vaso, oppure ad un pozzetto in piombo, sifonato, con tappo smaltato (se hanno adoperato tale sistema) posto normalmente al centro del bagno, dove normalmente confluivano tutti gli scarichi in piombo del lavabo, del bidet, della vasca o della doccia
    Amedeu e c.

  162. Salve, abito all’8° ed ultimo piano di un appartamento di circa 30 anni di vita. Da qualche anno escono cattivi odori dal mio bagno ed anche dalla lavanderia che si trova nella parte interna del balcone. Alla parete del balcone fuoriesce, non di molto, lo sfiatatoio.I cattivi odori che avverto escono dal water e dai lavandini e non dal tubo dello sfiatatoio(ho verificato annusando). Da premettere che questo inconveniente si è verificato dopo che l’inquilino di sotto, al 7° piano, dello stesso lato del mio appartamento, ha fatto delle modifiche al suo bagno. Inoltre dalla parete più sopra alla finestra del suo bagno fuoriesce un tubo abbastanza lungo e a stretto contatto con il mio balcone fino a toccarlo con le mie mani. Ho chiesto cosa fosse quel tubo e mi ha risposto che è lo scarico della caldaia e che lui non sente nessuna puzza. Faccio presente che la puzza si sente sopratutto la sera sul tardi e qualche volta anche di giorno. Lei mi può aiutare? Grazie.

  163. Per Rosario.
    Tieni conto che ogni colonna montante degli scarichi deve avere uno sfiato che arriva fino sopra al tetto.
    http://www.coffeenews.it/come-fare-1-scarichi-e-sfiati-realizzazione-al-grezzo
    Nel tuo caso, ci sembra di comprendere che lo sfiato sia a parete e non arrivi fino a sopra la copertura.
    In questo caso una eventuale modifica effettuata da qualsiasi condomino può variare la originaria situazione.
    Può darsi, però, che detta colonna montante sia otturata al piede ( in un pozzetto a terra), oppure prima di uscire in alto (da eventuale nido di uccelli).
    Queste sono le cause dei cattivi odori che comunemente si sentono nei bagni, in quanto i miasmi che tendono a salire verso l’alto, non riescono ad uscire dallo sfiato, oppure perchè generati da occlusioni di materiale lurido a terra, e finiscono per prendere l’unica via rimasta, che è quella degli scarichi degli apparecchi sanitari dei bagni e cucine siti agli ultimi piani di un condominio.
    Quindi devi verificare dette due possibilità.
    Amedeu e c.

  164. Buongiorno, scrivo per un problema dell’appartamento che ho acquistato. Si tratta di un vecchio appartamento con i pavimenti in legno. In una precisa zona della stanza da letto da alcune fughe tra una doga e l’altra esce un cattivo odore, soprattutto in alcuni momenti della giornata, che rende l’aria irrespirabile. La stanza confina con un altro appartamento. Siamo stati dal vicino per caprire se ha perdite, ma pare sia tutto a posto. In corrispondenza della zona da cui proviene il cattivo odore c’è una colonna di scarico che dovrebbe servire un appartamento sotto il nostro, ora disabitato, e parte del condominio che confina con il nostro. Ora le domande: la colonna di scarico può far passare cattivi odori attraverso pareti o pavimenti? In quel caso la puzza è costante o può variare nel corso della giornata? A chi ci possiamo rivolgere (idraulico, impresa spurgo,…) e cosa dobbiamo chiedere?
    Abbiamo poi un altro problema: in un piccolo bagno che abbiamo rifatto (tubature, piastrelle e sanitari) talvolta dal bidet esce un odore sgradevole, dev’essere un problema di riflusso o mancanza di sfiato. Posso chiedere all’idraulico di montare nel bidet sospeso una valvola di ritegno?
    Grazie molte per il suo aiuto,
    Saluti

  165. Per Valeria.
    E’ possibile che il cattivo odore penetri nelle pignatte o blocchi in laterizio del solaio (ammesso che ci sia una piccola rottura nella colonna di scarico, oppure una nel soffitto dell’appartamento sottostante) e poi fuoriesce dalle fughe del tuo pavimento.
    In questo caso devi fare verificare la situazione da un costruttore della tua zona o da un tecnico abilitato
    Puoi fare installare una valvola di non ritorno, però ti consigliamo di seguire questo nostro articolo
    http://www.coffeenews.it/una-novita-la-valvola-di-non-ritorno-contro-il-cattivo-odore-dei-bagni
    Amedeu e c.

  166. Grazie mille per la sua risposta, che però fa seguire ancora due piccole domande:
    – cosa intende per tecnico abilitato? idraulico? spurgo? non riesco a capire quale sia la figura di riferimento.
    – questa valvola di non ritorno, dove dev’essere installata? dato che lo scarico non è mio, e non ho nessun accesso al tubo, la dovrebbero istallare i vicini nei loro bagni o va installata nella colonna di scarico.
    grazie ancora, mi è molto utile la sua competenza.
    cordiali saluti

  167. Per Valeria.
    Per tecnico abilitato ci riferiamo ad un ingegnere, geometra o architetto professionista.
    Relativamente alla valvola di non ritorno, hai ragione, in quanto non siamo stati molto esaurienti.
    Ciò è dovuto al fatto che possiamo solo immaginarci l’inconveniente, non vedendolo di persona
    Ci riferivamo all’appartamento sotto al tuo, che tu dici “…c’è una colonna di scarico che dovrebbe servire un appartamento sotto al nostro, ora disabitato…”
    Ci sembra di comprendere che il condomino sottostante si serva di una colonna di scarico che probabilmente non ha lo sfiato a tetto, per cui suggerivamo di fare applicare alla sua colonna una valvola di non ritorno per eliminare i miasmi risalenti al tuo pavimento.
    Però la stessa valvola può essere applicata (ammesso che quanto sopra ipotizzato sia giusto), come da figure dell’articolo al quale ti abbiamo rimandato.
    Amedeu e c.

  168. Salve, stò costruendo casa, è solo ora che l’ idraulico mi stà montando gli impianti dei sanitari sono venuto a conoscenza che se non si predispone lo sfiato per il Wc potrei un giorno avere problemi di cattivi odori . Il guaio è che il tubo dello sfiato non sò dove farlo uscire, ho il tetto è in legno e non vorrei buccarlo,ai lati non posso , come posso fare? E’ proprio necessario predisporre lo sfiato? La casa è di 2 piani e ho un bagno a piano.

  169. Per Stefano.
    Una casa senza sfiati per le colonne montanti, prima o poi ti darà dei fastidi dovuti al cattivo odore.
    Comunque guarda queste due soluzioni alternative:
    http://www.coffeenews.it/il-vaso-emette-cattivi-odori-per-mancanza-di-un-tubo-esalatore-come-fare
    oppure questa:
    http://www.coffeenews.it/una-novita-la-valvola-di-non-ritorno-contro-il-cattivo-odore-dei-bagni
    Amedeu e c.

  170. salve sig.amedeu vorrei farle una domanda abito in una palazzina di tre piani io mi trovo al secondo piano l’inquilino del primo a riscontrato una perdita sotto il suo solaio quindi a reclamato al piano superiore cioe me io ho chiamato un muratore e di seguito un idraulicoil quale lavorando nel mio appartamento anno riscontrato che da me non c’e nessunissima perdita ma bensi e tutto asciutto quindi non dovuto dal mio appartamento (anche perche l’inquilino in oggetto e l’unico nella palazzina ad avere la colonna montante in eternit )io ora domando come mi devo comportare a riguardo e perche devo pagarmi i lavori nel mio appartamento anche se non dipeso da me come posso fare? GRAZIE

  171. Per Antonio.
    Adesso che hai eseguito i lavori e non hai trovato alcun guasto, non ti sarà facile ottenere il pagamento di tali opere dall’inquilino del piano primo.
    Puoi tentare di contattare un legale e fargli scrivere una lettera, ma, a nostro parere, sarà ben difficile che ti venga risarcito quanto speso per il muratore e l’idraulico.
    Amedeu e c.

  172. Salve, ho un problema con gli scarichi del mio appartamento, sito all’interno di una palazzina di due piani di recente costruzione (2010).
    In pratica ogni volta che l’inquilino del piano di sopra scarica acqua calda, si avvertono forti rumori sordi, probabilmente dovuti alla dilatazione termica dei teubi di scarico. Dal momento che probabilmente tali tubi sono stati posti in opera senza le opportune attenzioni (come, credo, lasciare un pò di spazio tra tubo di scarico e cemento) e che quindi saranno di difficile ripristino in condizioni ottimali (senza contare il disagio per tutti per smurare l’intera colonna verticale), mi domandavo se fosse possibile intercettare gli scarichi del bagno del vicino di sopra e farli scorrere sul muro esterno dell’edificio anziché nella colonna scarichi interna.
    grazie per la cortese risposta

  173. Per Matteo.
    In quasi tutti i Regolamenti Edilizi comunali esiste un articolo che vieta di passare le colonne degli scarichi neri in facciata (anche se in cortili), a meno che non corrano all’interno di uno scatolare in muratura (fatto in mattoni, doppi uni o shunt).
    Se la tubazione dell’inquilino del piano soprastante è collocata dentro uno scatolare, interno alla casa, (probabile, se è un fabbricato recente), potresti, praticando un foro in alto, riempire il vuoto intorno al tubo con materiale fonoassorbente (tipo granuli di gomma ad alta densità o similari).
    Amedeu e c.

  174. salve, vi scrivo per un problema che non ci fa letteralmente dormire la notte! Abitiamo al primo piano di un condominio di 4 piani di recente costruzione (2007) e approssimativamente dalla colonna montante del ns bagno di servizio, senza finestra ma con ventola di aerazione, in ogni giornata anche minimamente ventosa, si sente un rumore di “flauto stonato” tanto più forte, quanto più intenso è il vento e quanto più questo vento ha una precisa direzione (p.es. sud est!). Il rumore proviene dalla parete accanto alla colonna montante del bagno di servizio e si estende verso la camera da letto adiacente lungo la parete di origine. Questa parete è quella perimetrale del palazzo e si affaccia per intero a quella del palazzo adiacente. Ovviamente ciò che si trova tra le pareti perimetrali dei due palazzi è inaccessibile alla vista: i due palazzi son stati costruiti indipendentemente, l’uno accanto all’altro e son stato posti tra uno e l’altro dei giunti a prima vista non ben “attaccati”, ma che lascerebbero filtrare il vento. Essendo collegato al vento, abbiamo provato a limitare il rumore, bloccando con dei panni sia l’imboccatura della ventola di aerazione nel bagno, sia bloccando sul terrazzo due tubi di sfiato in corrispondenza della colonna montante (suppongo un tubo della aerazione e l’altro lo sfiato della fogna). Tutto ciò non ha portato a nessun risultato. Aggiungo che al secondo piano non vi è bagno di servizio corrispondente al nostro, ma un ripostiglio e non si sente nulla. Al terzo piano vi è invece un bagno di servizio identico. Ci sta sorgendo il dubbio che il tubo di sfiato della fogna o qualche altro “tubo” non sia stato portato dal ns bagno verso il terrazzo attraverso la colonna montante, ma sfocierebbe sì all’esterno, ma tra l’interapedine dei due palazzi e quindi ogni qualvolta c’è vento si verifica il fastidiosissimo rumore.
    è un’ipotesi ragionevole e come potremmo comportarci sia con chi può effettuare dei lavori, sia con chi ha costruito l’edificio?
    la ringrazio per l’attenzione

  175. Per laxmax.
    Prima di tutto dovete accertarvi da cosa dipende tale suono, e questo lo potete trovare, solamente effettuando varie prove (come del resto avete già iniziando a fare).
    Solo dopo avere scoperto la provenienza di tale rumore, potrete pensare a chiamare in causa il costruttore, “eventualmente” per vizi occulti.
    ai sensi dell’art 1669 del codice civile (anche se tale fatto non rientra molto nella normalità).
    Amedeu e c.

  176. Grazie mille per la solerte risposta. In realtà le uniche prove che ci rimangono da fare sono “siggillare” con materiale come silicone o affini i giunti non ben attaccati tra i due palazzi lungo tutto il perimetro, ma l’opera e la spesa sono francamente immani, specie se si rischia di non risolvere nulla; oppure davvero provare a “rompere” la parete del bagno per capire cosa è stato combinato dietro di essa. So bene che è una procedura insolita, ma mi chiedo se ci sono altre possibilità per capire come sono state installate le tubazioni: sarebbe un pò come capire da che tubazione vi sia una perdita di acqua. Un altro indizio: quando c’è il rumore, al momento dello scarico del wc e solo per quei pochi istanti, cambia la tonalità del suono per poi ritornare alle “tonalita” iniziali! ecco perchè abbiamo pensato a un possibile problema allo sfiato della fogna. In alternativa, potete consigliarci dei pannelli fonoisolanti da installare internamente lungo le pareti interessate?
    grazie ancora

  177. Per Laxmax.
    Ti consigliamo di rivolgerti presso un magazzino edile della tua zona, chiedendo pannelli fonoassorbenti.
    Hanno sicuramente dei cataloghi, con un assortimento vario che ti potrà certo soddisfare.
    Amedeu e c.

  178. buongiorno!
    scrivo per avere un’informazione. sto comprando un appartamento al secondo (e ultimo) piano in una casetta del 1911 (classiche casa dei ferrovieri). sarebbe un po’ da sistemare e già che ci sono mi piacerebbe spostare la cucina e creare un bagnetto per gli ospiti. rispettivamente ci sarebbero circa 10 metri (cucina) e 16 metri (bagno con wc e doccia) di distanza dalla colonna di scarico (è l’unica colonna in tutto il palazzo, poichè a suo tempo era un bagno sul piano).
    il pavimento lo devo rifare comunque e rompere un po’ di intonaco non è un problema… mi chiedevo più che altro se con queste distanze fosse possibile realizzare quello che ho in mente?
    grazie mille

  179. il mio inquilino mi dice che si deve sostituire il sifone catis. mi dici se si tratta di spesa ordinaria o di straordinaria manutenzione? grazie

  180. Per Stephanie.
    Sono distanze troppo lunghe.
    La cucina (10mt), deve essere allacciata con un tubo da 40 mm (4cm). Questo potrebbe (se possibile) essere fatto passare in traccia su di un muro, e portato alla colonna di scarico; mentre il il bagno, ha un tubo principale da 100 mm (10 cm), che, per motivi di antisismica e statici, non puoi incassare nel muro.
    E’ sconsigliabile anche passarlo a pavimento (ammesso che esista questa opportunità), in quanto dovresti farlo “correre” quasi in piano.
    Ciò ti causerebbe inevitabilmente, nel tempo, intasamenti e sversamenti.
    Ti consigliamo di cercare un’altra soluzione.
    Per il vaso esiste, comunque, il “Sanitrit” che scarica con una tubazione minima ed è fornito di un trituratore a corrente, ma non sappiamo se è desiderabile averlo in un primo bagno di un appartamento.
    http://www.coffeenews.it/come-fare-a-risolvere-problemi-difficili-di-scarico-di-bagni-wc
    Amedeu e c.

  181. dove posso trovare le valvole airstop in veneto grazie

  182. Per Federico.
    Devi contattare la First Plast Italia (la troverai su internet) e chiedere quali sono i concessionari per la tua zona.
    Amedeu e c.

  183. grazie amedeu

  184. Salve! Ho un prloblema con lo scarico del mio bagno proncipale. E’ un palazzo nuovo, ma da un po’ sento che quando tiro lo scarico sento un forte rumore di acqua che scorre (sembra quasi sotto il soffitto). Ora lo sento anche quanto apro il rubinetto del bidet (vicino al WC) e ieri sentivo un rumore strano dalla mia doccia mentre era accesa la lavatrice (sono attaccate). In più sento un po’ di cattivo odore. Il rumore non è presente ogni volta ma nel 98% delle volte lo è. In più a volte lo sento anche quando viene tirato lo scarico la signora del piano di sopra. Quest’utlima, invece, avverte cattivo odore nel suo bagno (che è sopra il mio) praticamente da sempre! L’amministratore ha provveduto a chiamare l’antispurgo ma non ha trovato quasi niente. Non sa spiegare, come d’altronde l’idraulico che ha fatto l’impianto. In una delle famose volte dle rumore dallo scarico ho sento un rumore di “tappo”. Che significa? Cosa si può fare?

  185. Per Milena.
    Il fatto di sentire i rumori degli scarichi, dici che il fabbricato è nuovo, può dipendere dalla colonna di scarico, che è costituita da tubi in PVC super, ma non fonoassorbenti.
    Il problema del cattivo odore, può invece dipendere da vari fattori: mancanza dello sfiato esalatore che esce sopra il tetto, oppure occlusione (anche parziale) della colonna di scarico al piedi (a terra) o ancora (ma sarebbe strano essendo l’edificio nuovo) , da una piccola lesione o male aggiuntatura nei tubi in PVC.
    Purtroppo , le nostre, sono supposizioni a distanza.
    Oltre che l’idraulico, ti servirebbe, comunque, sentire anche l’impresario che ha costruito l’edificio.
    Amedeu e c.

  186. Buongiorno, ecco il mio problema: abito in una casa di proprietà dove non c’è condominio. Per problemi di fuoriuscita di liquami nel bagno del pianoterra sottostante casa mia, il proprietario del suddetto immobile ha chiamato una ditta edile e ha fatto sostituire la parte di sotto al pavimento della braga principale e il pozzetto di ispezione posto fuori alla porta di ingresso della sua abitazione. In questa braga affluiscono i miei scarichi, quelli del pianoterra e di altri due appartamenti. A chi compete la spesa(Euro 1.500,00) e se va ripartita: in che modo?
    Grazie. Luigi

  187. Per Luigi.
    Non è molto chiara la tua descrizione, sappi, che se un condomino (anche se non esiste condominio), interviene per riparare o migliorare una cosa comune (con l’autorizzazione degli altri), la spesa va divisa fra tutti i proprietari.
    Non avendo le tabelle millesimali potete adoperare altri sistemi, fra i quali la divisione in parti uguali delle spese.
    Se invece l’intervento viene effettuato in una parte di scarico all’interno di un appartamento o fino all’ingresso della colonna principale degli scarichi, (sia pue un pozzetto di ispezione di tale colonna) la spesa dovrebbe essere a carico di chi effettua tale lavoro.
    Amedeu e c.

  188. ciao,
    abito in una bifamigliare e ho notato che quando c è vento si sente puzza di fogna in lavanderia garage e sotto pompeiana. Ci sono dei pozzetti.
    Potrebbe essere che il vento spinga al contrario ?

  189. Per Andrea.
    Può essere, e può darsi che sulla testata del tubo di sfiato sul tetto, sia stata posta una curva fissa, tramite la quale il vento riesce ad insinuarsi nella colonna montante fognaria.
    Amedeu e c.

  190. ho un locale delle fontane sopra un terrazzo di un palazzo di otto piani costruito negli anni sessanta e vorrei mettere un gabinetto.
    ho controllato le sfiatature dei gabinetti sul tetto e sono tutte intorno al cavedio dove ci sono le finestre dei bagni , ma tutte hanno un diametro di 63.3 mm e non 100 mm come le norme prescrivono.
    Sapete se le norme nel 1960 erano diverse e come rimediare al problema?
    Veramente apprezzerei qualche informazione
    Grazie
    Walter

  191. Per Walter.
    Non esiste alcuna norma di mettere una tubazione minima da 100 mm, ma solo “la buona regola d’arte da usare in edilizia”.
    Nel 1960 le cose non erano diverse, salvo che invece dei tubi di PVC venivamo usati quelli in eternit (cancherogeni) o di gres smaltato (colore marrone lucido).
    Per creare un gabinetto ex novo, devi comunque avere l’autorizzazione, oltre che del Comune, anche di tutti gli altri condomini.
    Amedeu e c.

  192. ciao, abito in un condominio di 5 piani risalente agli anni 70..qualche mattina esce l’acqua dai rubinetti di un colore giallo tendente al marrone…premesso che sono state cambiate le vasche non piu’ di tre o quattro anni fa e sono vasche porcellanate garantite venti anni, puo’ dipendendere dalla colonna montante o addirittura dall’impianto fognario ? l’amministratore ad ogni richiesta fa orecchie da mercante, la competenza di chi e’, del condominio o del comune? a chi bisogna rivolgersi? abbiamo un assicurazione, servira’ a qualcosa?

  193. Per Mariacarmela.
    Se avete cambiato le vasche di contenimento (probabilmente avete un autoclave) e il vostro impianto di partenza è nuovo.
    Lo sporco che vedete, di color marrone ruggine, può dipendere dalla tubazione del Comune (vecchia e sulla quale vengono spesso fatti lavori per guasti), oppure dalle tubazioni interne del vostro condominio.
    Però, se costruito negli anni 70 non dovrebbero creare ancora tali inconvenienti ,dovuti essenzialmente alla ruggine interna.
    Amedeu e c.

  194. grazie tante amadeu, mariacarmela

  195. Ciao,
    ho acquistato una casa costruita negli anni ’70 e devo fare la predisposizione della lavatrice nel bagno di servizio. Premetto che sono saltate alcune piastrelle del rivestimento della parete dove sono alloggiati wc e bidet e dove dovrà essere installata la lavatrice. Mi sono informato e a riguardo ci sono due scuole di pensiero: la prima che dice che per creare gli attacchi di carico e scarico della lavatrice bisogna collegarsi agli scarichi a pavimento del wc e/o del bidet (comporterebbe quindi la rimozione totale della pavimentazione); la seconda che dice che è sufficiente fare un innesto e collegarsi agli attacchi a parete del bidet (ciò non comporterebbe la rimozione della pavimentazione con un risparmio notevole) Secondo voi qual’è la soluzione corretta da adottare? Queste soluzioni possono generare dei problemi collaterali di carico e/o scarico della lavatrice o del sanitario al quale ci si collegherà?
    GRAZIE

  196. ciao, io avrei un problemino, ho la necessità di fare un bare un bagno con scarichi a parete (ho acquistato un appartamento al primo nonchè ultimo piano) inoltre devo far arrivare questi scarichi alla fogna passando lungo dei muri portanti… non c’è una colonna di scarico alla quale potermi collegare…mi potete dare qualche consiglio per risolvere il problema??

  197. Per Nicola.
    Puoi allacciarti a qualsiasi scarico degli apparecchi sanitari, purchè tu riesca a trovare il componente di raccordo.
    Problemi non ne dovresti avere, in quanto negli anni 70 si realizzavano gli scarichi suddetti in PVC del diametro da 40 mm.
    Amedeu e c.

  198. Per Roberta.
    Se queste tubazioni che intendi installare nei muri dovranno correre quasi in piano (non lo specifichi), evita di farlo, in quanto al minimo intasamento avrai dei grossi problemi di fuoriuscita dei liquami e di cattivo odore.
    Se non hai alternative metti in opera un Sanitrit, anche se comprendiamo, che per il primo bagno di un appartamento può essere una scelta difficile,
    http://www.coffeenews.it/come-fare-a-risolvere-problemi-difficili-di-scarico-di-bagni-wc
    Amedeu e c.

  199. Ho un grande appartamento e forse dovrò rifare l’impianto idraulico (“adducente”, cioè non gli scarichi) fatto di tubi in rame sotto pavimento (che si bucano) e dietro i rivestimenti. L’impianto è un po’ complesso perché comprende autoclave, due bagni, caldaia in veranda e cucina in muratura. Vorrei rifarlo di ottima qualità ma tutto esterno: con tubazioni vicine ai soffitti (ho 3,50 m di altezza) che scendano sopra i vecchi rivestimenti, e con rubinetteria magari rustica, ma funzionale. E’ possibile ?

  200. Buongiorno….sto rifacendo l’ impianto tubature acqua bagno e cucina…
    Il mio idraulico ha usato un piccolo martello pneumatico per rompere le murature del bagno.
    La signora che abita nell’ appartamento sovrastante il mio, si e’ venuta a lamentare perche’ ha il flusso dell’ acqua, che esce dai rubimetti molto ridotto,
    e poco prima le e’ uscita acqua sporca, prima di diventare di nuovo chiara.
    Il mio idraulico e’ convinto che si siano scrostati dei tubi all’ interno e che questo abbia creato otturazioni nei tubi stessi o nel contatore.
    Premesso che io non ho tubi in comune con l’ appartamento della signora , cosa puo’ essere successo?
    Nel caso ci siano davvero otturazioni, cosa si puo’ fare per liberare i tubi o il contatore senza creare danni, premettendo che la signora ha ancora tubi di quando e’ stata costruita la casa , quindi in piombo o ferro?
    Devo pagare io tutto il lavoro anvhe se i tubi della signora avrebbero dovuti essere sostituiti per evitare questi scrostamenti?
    La ringrazio tanto per la risposta..

  201. Per Mauro.
    E’ possibile, però va valutato bene dal punto di vista estetico.
    Forse ti converrebbe , almeno per quelle parti dove è possibile, farlo passare dentro una canaletta in PVC, tipo elettrica.
    Per i tubi esterni sopra il rivestimento, dal punto di vista estetico, abbiamo invece dei forti dubbi.
    Amedeu e c.

  202. Per Angelo.
    Da quello che ci dici, sembra che le vibrazioni prodotte dal martellino elettrico abbiano scrostato internamente le vecchie tubazioni, sia della ruggine che del calcare accumulato in tanti anni.
    L’idraulico, potrebbe, togliendo i flessibili ad uno ad uno, cercare di fare sgorgare più acqua possibile all’interno di un contenitore.
    E’ un lavoro spiacevole ed imbrattante, ma è anche l’unica possibilità di fare uscire quei residui dalle tubazioni.
    Amedeu e c.

  203. Salve il condomino del piano di sopra ha una perdita in cucina che mi ha provocato una chiazza sul soffito della mia cucina, è disposto a metterlo a posto ma solo rompendo dal mio appartamento cosa che mi sembra assurda anche perchè io ho appena ristrutturato casa. Posso in qualche modo obbligarlo a riparare il danno agendo però dal loro appartamento e non dal mio? grazie mille Anna

  204. Per Anna.
    Non siamo in grado, a distanza, di valutare il punto in cui è avvenuta la perdita e se è possibile riparare la stessa lavorando dall’appartamento dell’inquilino soprastante.
    Sarebbe opportuno che tu facessi vedere tale perdita da un idraulico del posto, il quale ti saprà dire esattamente come stanno le cose.
    Amedeu e c.

  205. Per Paolo.
    Grazie dei chiarimenti.
    Ne terremo di conto.
    Amedeu e c.

  206. Vorrei sapere se posso scaricare l’acqua della lavatrice all’interno del tubo bella montante del wc, poichè dovrò installare l’elettrodomestico vicino alla montante e non ho altri possibilità di scarico , grazie.

    Lino

  207. abito al settimo ed ultimo piano di 1 condominio con piu`sfiati per i bagni.tutte escono a tetto in linea orizzontale mentre sopra di me e` stata realizzata una mansarda e lo sfiato non passa dal tetto bensi` esce a parete dalla mansarda con angolo di 90.noi abbiamo un odore nauseabondo!.la causa e` lo sfiato sulla facciata?grazie a chi mi potra` rispondere!!!!!!

    • Per Manola.
      Probabilmente.
      Gli sfiati vanno portati sul tetto ad una altezza di mt 0,50-1,00.
      Quindi chiedete al prprietario della mansarda di modificare detto sfiato.
      Amedeu e c.

  208. ciao, da alcuni mesi ho un problema di occlusione del circuito di scarico lavabo cucina/lavastoviglie/lavatrice. Descrivo brevemente il circuito: la lavastoviglie si immette nello scarico del lavabo, entra nel muro e di dirige verso la colonna. dal bagno lo scarico della lavatrice si immette nel circuito del lavabo. sono sicuro sia fatto così in quanto la scorsa settimana si è occluso nuovamente e l’idraulico ha immesso acqua, dallo scarico del lavabo (direttamente nel muro) e quest’acqua è entrata nella lavatrice. successivamente con del lavoro (sonda con acqua a pressione + acido) è riuscito a liberare il tutto.
    questa situazione si ripete ogni circa 2 mesi.
    l’idraulico inviato dall’Amministratore mi ha detto che per liberare l’occlusione avrebbe usato un getto di aria compressa. è vero che questa soluzione potrebbe portare ad altri e più gravi problemi?

    ho comprato l’appartamento da un costruttore circa 5 anni fa e volevo sapere se questo difetto occulto del circuito fognario possa configurasi come vizio occulto (art 1669).

    chiedo scusa per essermi prolungato così tanto e per le terminologie non tecniche usate ma spero di essere stato sufficentemente chiaro….

    grazie Stefano

    • Per Stefano.
      Lo scarico della lavatrice doveva immettersi nella colonna montante in PVC da 100 mm tramite un pezzo con raccordi da 40 mm.
      Essendo stato allacciato (come tu affermi) ad una tubazione (della lavastoviglie) del diametro da 40 mm, ti ritroverai continuamente a dovere sturare le occlusioni di calcare, detersivo ed altro.
      Relativamente all’art 1669 del codice civile (vizi occulti), viene usato quando esiste un “pericolo di Rovina o gravi difetti”.
      Saremmo quindi (se le cose stanno come ha detto il tuo idraulico) in presenza di un “difetto grave” ed oneroso da sistemare
      Per poterlo richiamare ed avvalertene devi però recarti da un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  209. grazie Amedeu per la sollecitudine nella risposta…
    ti terrò aggiornato…

    Stefano

  210. Buongiorno,
    nell’ambito di una ristrutturazione di casa (fine anni 70) vorrei spostare un bagno. Insieme alla ditta e consultando la pianta dell’appartamento abbiamo trovato (nel punto in cui vorrei posizionare il bagno) un finto pilastro con dentro una colonna di scarico in ghisa (o piombo). Dalle informazioni in mio possesso tale colonna, che risulta avere uno sfiato sul tetto, serve unicamente un bagno dell’inquilino di sotto.
    Ho 3 quesiti:
    1) non abbiamo trovato (durante un sommario “carotaggio”) nessuna braga di derivazione: quale è il migliore modo di metterne una (al fine di evitare evitare danni all’inquilino sottostante). Preciso che toglliendo il massetto siamo al livello del bicchiere della colonna
    2) La ditta mi diceva che la colonna era di dimensioni “non standard” (ad occhio mi dicevano 90 mm); che rischi/accorgimenti corro
    3) In base alle mie informazioni, allacciarsi ad una colonna condominiale (anche se usata da un solo condomino) costituisce un “uso della cosa comune” che non richiede autorizzazioni dell’assemblea condominiale, non modificandone la destinazione d’uso e tantomeno trattandosi di “innovazione”. Sono nel giusto o mi perdo qualcosa.

    Grazie mille, le spiegazioni fornite dal sito mi risultanno veramente chiare…anche per le persone che non sono del settore come me!

    • Per Alfonso.
      Riteniamo che detta colonna sia di competenza condominiale, perchè la tubazione di sfiato attraversa gli appartamenti superiori sia pur se coperta da un “finto” pilastro in forati di laterizio.
      Una tubazione da 90 mm non è regolamentare (devi verificare se è in eternit o gres porcellanato, in quanto la ghisa o il piombo non venivano usati per tali scopi), per cui se vuoi allacciarti alla stessa devi farlo con un tubo in PVC del diametro da 80 mm, che per un vaso non sarebbe regolamentare.
      Ma perchè non metti in opera un Sanitrit e risolveresti molti problemi?
      Leggi questo nostro articolo http://www.coffeenews.it/come-fare-a-risolvere-problemi-difficili-di-scarico-di-bagni-wc
      In ogni caso parla con l’amministratore condominiale circa i lavore che vuoi effettuare: ciò per evitare una possibile reazione contraria del sottostante condomino.
      Amedeu e c.

  211. Grazie mille per la risposta.

    Mi chiedevo:

    E se la colonna fosse da 100 mm non ci sarebbero problemi (visto che non l’hanno misurata, a me sembrava uguale a quelle che vedo in garage, visto che quelle dei servizi che stanno sul lato opposto del palazzo sono a vista), oppure risulta comunque difficile metterci una braga?

    Nell’ispezione sommaria del finto pilastro abbiamo anche trovato due tubi in plastica, cosa potrebbero essere, quelli delle acque chiare del lastrico solare posto all’ultimo piano?

    Quando parli di opposizione del condomino, intendi che queste tipologie di lavoro frequentemente causano danni anche ingenti a chi sta sotto?

    Grazie ancora

    • Per Alfonso.
      Con una colonna montante da 100 mm il lavoro sarebbe più regolamentare.
      Si, intendiamo proprio questo: i danni agli altri comproprietari, in quanto trattasi di un lavoro invasivo.
      Relativamente agli altri tubi presenti nel finto pilastro, devi verificarne l’utilizzo, tramite l’aiuto di un idraulico e un muratore.
      Amedeu e c.

  212. in ritardo ..ma grazie per il suggerimento.in assemblea ho portato la questione e per ora si e’ deliberato di intervenire non sullo sfiato bensi’ di apportare alla base della colonna un sifone…in precedenza , cosi’ mi hanno riferito, erano gia’ intervenuti sulla stessa base realizzando una braga che pero’ non ha,come si evince, risolto granche’.cosa ne pensa lei?

    • Per Manola.
      Evidentemente conoscono già il problema e quindi sanno come affrontarlo.
      Devi affidarti a quanto da loro suggerito.
      Eventualmente fai presente, che speri che lo risolvano, altrimenti saranno costretti a effettuare un altro intervento.
      Amedeu e c.

  213. Salve, abito in un condominio di due piani, io occupo il primo piano. è comparsa una macchia all’altezza dello scarico del WC dell’inquilino del secondo piano. l’idraulico ha ispezionato la colonna montante, la quale risulta farinosa e “umida” mentre vistosamente più bagnata intorno all’attacco del bicchiere dell’inquilino del secondo piano. Vi scrivo per capire quali parti sono sottoposte a regime condominiali e quali no: il bicchiere, che unisce il Wc dell’inquilino del secondo piano alla colonna montante, è parte condominiale? fin a che punto si applica la ripartizione delle spese, e cosa invece è a carico di ciascun condomino?? Ringrazio anticipatamente.

    • Per Patrizia.
      Tutta la colonna montante con le diverse ramificazioni (Le brache o braghe ad Y) fino sotto ai vasi, sono di competenza di tutto il condominio e le spese vanno suddivise fra tutti secondo le tabelle millesimali.
      Questo vale, naturalmente, salvo il caso che un inquilino abbia creato dei danni alla colonna, nella propria abitazione (Per esempio per eventuali lavori di pavimentazione che abbiano comportato lo spostamento del vaso wc).
      Amedeu e c.

  214. Salve abito in un edificio di 2 livelli (piano terra +1 piano) con sotto i box.
    Io sto al piano terra gli appartamenti sono identici con 2 bagni nella stessa posizione.
    Il bagno grande non ha problemi invece in quello più piccolo ci sono……
    Alcune volte si sentono odori sgradevoli, poi quando il proprietario del 1 piano tira lo sciacquone nella mia tazza (water) l’acqua si muove….scusate non so i termini …..cosa che non avviene nel altro bagno(grande).
    Sono andato a vedere i tubi di scarico sotto al soffitto dei box….ce ne sono 2 e’ sono in orizzontali arancioni e grandi con una certa pendenza .
    Quello sotto al bagno grande e un unico tubo che esce dal soffitto che penso sia lo scarico dei bagni grandi sia del piano terra(mio) che del 1 piano ( altro proprietario ), invece l altro tubo sottostante (nei box )dei bagni piccoli esce ugualmente dal soffitto ma ne ha un altro che esce subito dopo (50cm) e ad occhio sembrerebbe proprio la posizione del mio bagno (water) piccolo.
    Ecco le domande:
    Era possibile fare lo scarico del mio bagno (water)piccolo direttamente al tubo di scarico in orizzontale che si trova nel soffitto dei box? Oppure doveva andare in quello verticale che si trova nel muro? Come e’ avvenuto nei bagni grandi.
    Le colonne di scarico non dovrebbero essere 1 per ogni abitazione? L edificio e del 2008.
    Come mai quando il proprietario al piano superiore quando tira lo sciacquone nella mia tazza l acqua inizia a muoversi?( solo nel bagno piccolo dove c e lo scarico water attaccato nel tubo in orizzontale che passa sopra il soffitto dei box sottostanti).
    Grazie scusate i termini sono poco pratico.

    • Per davide.
      Tirando lo sciacquone, si crea un effetto di “risucchio” dell’aria delle tubazioni, dove, probabilmente la materia lurida scorre male e si creano degli intasamenti.
      Per tale motivo vedi smuovere le acque nel vaso.
      Controlla anche che gli scarichi abbiano gli sfiati che escono sul tetto.
      Relativamente alle problematiche sorte per le tubazioni orizzontali, per principio, si cerca sempre di evitare che corrano a soffitto di locali (box?) chiusi, e si preferisce fare delle calate in prossimità dei muri perimetrali.
      Molto dipende, però, dalla conformazione dei fabbricati.
      Di più non possiamo dirti, in quanto dovremmo vedere la situazione, ed a distanza non è possibile farlo.
      Fai effettuare un sopralluogo da un tecnico della tua zona.
      Amedeu e c.

  215. Ciao, sono proprietario di un appartamento,qualche giorno fa’ l’inquilino del piano sottostante al mio mi ha fatto notare una macchia nel suo soffitto della cucina,io ho ciamato l’idraulico che ha dichiarato che data l’entita’ della macchia e la lentissima espansione si trattava della possibile rottura o dissaldamento dello scarico della cucina.Premetto che ho un pavimento in granito e lo smantellamento mi comporterebbe delle grosse spese e l’impossibilità di ritrovare lo stesso granito visto che e’ stato fatto circa 20 anni fa’. Vorrei sapere se esiste in commercio un tubo (magari flessibile) che possa essere innestato nello scarico danneggiato ripristinandolo ed evitandomi di rompere il pavimento ? Grazie per la collaborazione.

    • Per Gianni.
      Può darsi che qualcosa esista in commercio. Noi non siamo riusciti a trovarlo.
      Conosciamo il sistema di riparare dall’interno le canne fumarie.
      Vedi questo nostro articolo http://www.coffeenews.it/una-tecnologia-innovativa-per-il-risanamento-delle-canne-fumarie
      Però, le tubazioni di scarico della cucina, normalmente hanno un diametro piccolo (40 mm), per cui il sistema di cui sopra è improponibile.
      Forse, con l’accordo del proprietario dell’appartamento sottostante, pagandogli per intero i lavori e le sistemazioni varie, potresti cercare di riparare il danno dal soffitto sottostante.
      Altra soluzione, potrebbe essere quella di trovare con precisione il tubo di scarico che perde (Cioè quello riferito ad un certo apparecchio sanitario); poi abbandonarlo, e sostituirlo con altro scarico, ma passante a parete.
      In ogni caso sono lavori dispendiosi.
      Amedeu e c.

  216. La ciabatta del bagno dell’inquilina del piano di sopra s’è rotta procurando umido al soffitto del mio box auto. Inoltre per la sostizione e taglio del tubo di scarico di plastica mi hanno macchiato, e non poco, anche parte della parete.

    E’ lecito pretendere dall”inquilina l’imbiancatura del Box?

    Ringrazio e saluto cordialmente

  217. Grazie per la veloce risposta, ma mi sono accorto di avere posto male la domanda.
    Infatti non si tratta di una mansarda accatastata, ma di locali di sbratto accatasti come tali oltre ad un bagno, posti nel mio sottotetto e collegati tramite scala interna. Essendo tali locali a me non più utili vi chiedo se c’è la possibilità di scorporarli dalla mia proprietà e di vendere tali locali ad altro soggetto, chiudendo la scala di comunicazione e aprendo la porta di accesso sul vano scale condominiale. Mi sarebbe utile sapere se un domani il nuovo proprietario potrà utilizzare le disposizioni di abilitabilità dei sottotetti del comune, essendo tali locali non più legati alla mia abitazione. Ringraziando fin da ora invio i mie più sinceri saluti.

    • Per Marco.
      Vale sempre la nostra risposta: leggila attentamente.
      Solo, per la seconda parte della tua domanda, devi richiederlo al Comune, in quanto le disposizioni variano con il variare dei regolamentoìi locali.
      Amedeu e c.

  218. Salve, vivo in un appartamento con impianto indraulico datato. Un tubo ha ceduto e sono stato costretto a rifare l’impianto. non vorrei cambiare i sanitari (nonostante siano datati sono in ottimo stato) e in un primo momento l’idraulico ha detto che potevo tenerli. E’ stato fatto tutto, ricoperto, cassetta acqua wc interna… l’idraulico si rende conto di non poter rimettere i sanitari. Dice che il foro (non ho capito se quello del tubo della casetta) che ha messo è di 50 mm mentre quello del water è di 60 mm. Mi ha detto di acquistare dei nuovi sanitari. E’ corretto ciò che dice? Non può rimettere quelli vecchi? E se devo cambiarli posso prendere quelli universali? Volevo un parere per capire se l’idraulico e serio o cosa. E’ una spesa che non avevo preventivato. Grazie.

    • Per Davide.
      La prossima volta, per correttezza, se vuoi una risposta, inserisci la tua email.
      Comunque, stai parlando delle tubazioni di scarico degli apparecchi sanitari?
      Se si, nel 1950 veniva usato il tubo in piombo, che all’uscita dal muro veniva saldato a delle cannucce di ottone smaltato che collegavano l’apparecchio sanitario allo scarico stesso.
      Per quanto riguarda il WC, veniva messa in opera una “ciabatta” di piombo, che era una ricostruzione saldata a stagno di una moderna braca o “braga” in PVC.
      Per quanto riguarda gli apparecchi sanitari, i fori e le misure degli stessi non sono variati nel tempo; mentre è variato l’attacco a muro delle cannucce smaltate: adesso vengono posti in opera dei raccordi in PVC del diametro da 40 mm forniti di guarnizione in gomma.
      Comunque, tutto dipende dalle condizioni reali nelle quali si trova la tua tubazione di scarico.
      Il consiglio che ti diamo, è quello di fare vedere il lavoro, preventivamente, da un vecchio muratore della tua zona, il quale saprà spiegarti, vedendolo, il lavoro da eseguire e il materiale da usare.
      Amedeu e c.

  219. Salve! In breve: durante i lavori di ristrutturazione della mia casa indipendente mi sono accorta che la braga passa attraverso un locale/cantina sottostante di altro proprietario. Decidiamo (lui non vuole rilasciare alcun scritto) non di rimuoverlo, perchè presenti altri allacci, ma di sostituirlo con altro posto parallelamente. Finiti i lavori mi fa causa affermando che sono entrato in casa sua a sua insaputa ed ho posto il tubo nuovo (non stò qui a discutere la causa perchè è stata lunga e penosa); purtroppo perdo la causa e il Giudice mi impone di togliere il nuovo tubo (dice proprio così). Quindi non mi obbliga a ripristinare il vecchio, ma, ripeto, di togliere il nuovo. Contro questa sentenza esiste un articolo del codice che “dice” che un’abitazione non “può essere” senza lo scarico e quindi i servizi igienici? Grazie

    • Per Antonia.
      Contrastare una sentenza di un giudice ci mette alquanto in imbarazzo, anche, perchè dici, che la causa è stata lunga e penosa.
      Comunque, a nostro avviso, devi controllare (Meglio sarebbe che lo facesse un tecnico professionista che poi può redigere una relazione firmata) se esistono altre vie per le quali puoi collegare i tuoi servizi sanitari alla fognatura nera comunale.
      Se non esiste altra via, interessa (Per scritto) la ASL di Zona facendo presente che sei costretta a vivere in una casa senza possibilità di scarico dei liquami neri.
      Possiamo dirti che la cosa è alquanto difficile da portare avanti, poichè esistono i Bagni WC Sanitrit http://www.coffeenews.it/come-fare-a-risolvere-problemi-difficili-di-scarico-di-bagni-wc i quali, mediante una piccola tubazione ed un, possono scaricare anche con tubazioni di piccolo diametro.
      Amedeun e c.

    • Per Antonia.
      Contrastare una sentenza di un giudice ci mette alquanto in imbarazzo, anche, perchè dici, che la causa è stata lunga e penosa.
      Comunque, a nostro avviso, devi controllare (Meglio sarebbe che lo facesse un tecnico professionista che poi può redigere una relazione firmata) se esistono altre vie per le quali puoi collegare i tuoi servizi sanitari alla fognatura nera comunale.
      Se non esiste altra via, interessa (Per scritto) la ASL di Zona facendo presente che sei costretta a vivere in una casa senza possibilità di scarico dei liquami neri.
      Possiamo dirti che la cosa è alquanto difficile da portare avanti, poichè esistono i Bagni WC Sanitrit http://www.coffeenews.it/come-fare-a-risolvere-problemi-difficili-di-scarico-di-bagni-wc i quali, mediante una piccola tubazione ed un, possono scaricare anche con tubazioni di piccolo diametro.
      Amedeun e c.

  220. salve. da qualche giorno ho ristrutturato il bagno cambindo solo piastrelle arredo e doccia. I sanitarili hanno 2 anni quindi li ho tenuti.
    Una volta montato wc e bidet (dopo tutte le pove per eventuali perdite), noto che quando tiro l’acqua del wc mi perde dal bidet. Smonto e stacco il bidet, riprovo e vedo che questa perdita ariva dallo scarico del bidet del muro, ma la cosa più strana e che arriva dal muro, intorno alla guarnizione del tubo (il medesimo tubo di scarico bidet all’interno del muro). Mi chiedevo, è possibile che sia intasata la diramazione di scarico bidet che finisce nella braga, ho la braga stessa e l’acqua torna inidetro?
    ne water ne bidet sono otturati. Cosa piu strana, se fosse otturato e torna su l’acqua, perche mi arriva dall’estreno tubo e non interno? devo nuovamente spaccare il muro?
    Grazie

    • Per Gianluca.ù
      Potremmo esserti veramente di aiuto, visionando cosa effettivamente accade; ma ciò non è possibile.
      Per sapere se la tubazione che entra nel muro è intasata, puoi infilarci un cavo flessibile (Tipo quelli che usano gli elettricisti per infilare i cavi nei corrugati).
      Potrai vedere dove batte il cavo e misurarne la distanza.
      Le ipotesi da farsi sono diverse, fra le quali: un possibile intasamento all’attacco del tubo del bidet con lo scarico principale (Oppure con il pozzetto sifonato provvisto di coperchio smaltato posto a pavimento nel bagno; ammesso che tu lo abbia).
      Ancora, potrebbe esservi una perdita nella tubazione del muro, e l’acqua, scivolando, arriva fino all’esterno.
      Tutte ipotesi, ma la verifica la devi fare tu sul posto.
      Amedeu e c.

  221. Ciao,
    l’ appartamento in cui vivo ( quarto ed ultimo piano ) è di circa 140 mq. ed ha 3 camere matrimoniali però ha un solo bagno ragione per cui vorrei creare un secondo servizio, senza finestra, ricavandolo all’interno di una camera.
    Per mia fortuna esiste già il montante delle acque nere in quanto l’appartamento sottostante ha anche esso il secondo servizio in questa posizione.
    Ho però il problema di dove allacciare l’estrattore per il ricambio aria del bagno.
    Il bagno sottostante, anche esso cieco, ha un estrattore collegato ad un montante da 100.
    Vorrei sapere da voi, esperti in materia, se esiste qualche soluzione tecnica per potermi collegare allo stesso montante.
    Tengo a precisare che non ho la possibilità di creare un montante separato ed indipendente, dovrei fare delle opere troppo invasive ed onerose.
    Grazie anticipatamente per i consigli che mi potrete dare.
    Saluti a presto

  222. Buonasera.
    Vorrei chiederVi un informazione: vorrei disporre in un abitazione al piano terra il bagno in un altra zona diversa rispetto a dov’è attualmente.
    La mia domanda è questa: lo scarico in fogna del Water è possibile effettuarlo tramite un collegamento di un tubo in PVC (se è possibile, quanto deve avere come diametro ?) fra il Water nuovo e il tubo di scarico del Water vecchio?
    Siccome sono al pieno terra, come tipo di fondazione c’è una platea (il fabbricato è su tre livelli).
    Secondo voi è possibile effettuare un piccolo scavo lungo la fondazione ,senza ovviamente toccare i ferri di fondazione, giusto per nascondere il tubo di collegamento che vorrei disporre.
    Vi ringrazio tantissimo.
    Distinti Saluti.
    Stefano

    • Per Stefano.
      Il tubo di scarico di un vaso normale, deve avere un diametro minimo di 100 mm, per cui difficilmente riuscirai a farlo passare sotto pavimento, specie se c’è una platea armata.
      Dipende inoltre dalla distanza che intercorre fra il nuovo vaso e lo scarico vecchio.
      Se tale distanza è poca, (meno di un metro) puoi far passare lo scarico a muro, pilastri in C.A. permettendo.
      Amedeu e c.

  223. In una colonna della palazzina si è manifestata un’infiltrazione sulle pareti e sul soffitto del bagno al primo piano, sotto al secondo che è attualmente disabitato trattandosi di seconde abitazioni estive.
    Per fare la ricerca del guasto si è proceduto a smantellare il pavimento del terzo piano, senza trovare nulla di rotto o di accidentale.
    Avute finalmente le chiavi dell’appartamento al secondo piano è stato accertato che pannolini e varie cose si sono fermate in questo secondo piano provocando la fuoriuscita delle acque.
    Purtroppo si potrebbe supporre che il nuovo imbocco non sia stato installato regolarmente. Questa è una supposizione perchè non è facile stabilirne l’esecuzione e le responsabilità.
    Prego chiarirmi a chi addebitare la spesa dei ripristini oppure con quale criterio ripartirla e fra quali condomini.
    Ringrazio e attendo un riscontro.
    Giancarlo

    • Per Giancarlo.
      Le colonne montanti dei WC sono condominiali, per cui le spese degli interventi che si eseguono sulle stesse vanno ripartite fra tutto il condominio e secondo le tabelle millesimali.
      Questo, nel caso di lavori usuali e normali
      In questo caso, sembrerebbe che vi fosse una responsabilità soggettiva di un condomino, per cui il resto del condominio potrebbe opporsi (Secondo noi, a ragione) a contribuire a detti lavori, dovuti alla negligenza di pochi.
      Dici che l’otturazione è avvenuta in corrispondenza del secondo piano, usato saltuariamente, ma, anche in questo caso, l’occlusione potrebbe essere derivata da oggetti gettati nel vaso da condomini del 3° piano (ed altri superiori se vi sono).
      Per cui, la questione non è di facile soluzione.
      Dovreste cercare un compromesso che, eventualmente, faccia pagare maggiormente i piani interessati.
      Amedeu e c.

  224. Grazie infinite per la pronta risposta.
    Aggiungo al quesito che la palazzina ha tre appartamenti per piano ed è composta di quattro piani.
    Il danneggiato è al primo piano e la ricerca è stata effettuata al terzo piano con la conseguente maggiore spesa, causa l’assenza del secondo piano. Ma poi con un ulteriore indagine è stata rinvenuta l’otturazione al secondo piano. Al piano terra non si è verificato alcun danno.
    Precisato quanto sopra ritengo debba addebitarsi la spesa ai quattro appartamenti della sola colonna interessata, pur trovando sicura contestazione dal piano terreno.
    Come procedere nella ripartizione della spesa ?

    • Per Giancarlo.
      Premesso sempre che la colonna montante è di proprietà comune, e che trattasi di un caso particolare, dovreste trovare una soluzione combinata, suddividendo le spese, a nostro parere, in due parti: la prima di competenza del condominio e la seconda a carico degli appartamenti al pari e sopra tale occlusione.
      Amedeu e c.

  225. sto ristrutturando casa una piccolo palazzina di 3 piani, io vivo all’ultimo piano in un borgo antico in Umbria..la facciate della palazzina è in parte in pietra ed in parte un misto di vecchi intonici . vorrei spostare il bagno dove ora c’è la cucina con colona scarico gia essistente. lo scarico della cucina è di 80 mm ma per il bagno ci vuole uno da 100 mm.
    ho cambiato il tubo preesistente con uno da 100mm – significava di rompre l’intonico vecchio e metter il tubo da 80 a 100 mm.
    Il proprietario di sotto (proprietario del primo e piano terra) sta ristrutturando casa- tramite sua geometra e con il consenso della sua geometra e direttore di lavoro ho proposta che voleveo spostare il bagno dove ora c’è mia cucina. il geometra mi ha messo per iscritto che il proprietario non ho nessun problema basta che faccio il lavoro prima che lui si mettere gli infissi nuovi.
    Ora il proprietario dei piano sotto mi ha mandato una diffida dal suo avvocato dicendo che ho creato danno al suo proprietà e che devo ripristinare “essattamente” come era prima del mio intervento….considerando che prima sul muro c’era una grande “cicatrice” di cemento ed intonici vecchi dove anni fa hanno messo il tubo dello scarico da 80mm – ed io ho secondo me migliorato la facate mettendo l’intonico fatto da pera d’arte nello stesso colore delle pietre della facciata ecc.
    cosa posso fare? devo ripristinare com’era prima – significa che devo rimettere lo scario verticale da 80mm? o c’è una legge o normative dove mi da il diritto di cambiare lo scarico da 80mm al 100mm?

    • Per Giovanni.
      Il lavoro andrebbe visto, e questo ci è impossibile.
      Ci sembra di comprendere che il tubo da 80 mm era incassato nel muro, e tu lo hai cambiato con altro da 100 mm.
      In questo caso, per le norme antisismiche avresti dovuto passarlo all’esterno del muro, eventualmente in apposita cassetta in muratura.
      Probabilmente, ti stanno contestando, ci sembra di comprendere, l’allargamento del preesistente sbrano nel muro.
      Amedeu e c.

  226. Salve, in una villetta a due piani, le tubazioni degli sfiati delle colonne dei bagni , la tubazione di un’ estrattore per un locale lavanderia, la tubazione della caldaia singola , sono separate e portate tutte sul tetto, stanno nello stesso manufatto di muartura, ma sono in esso divise come altezza e orientamento, alcuni sfiati sono stati raccordati con curve e griglie sulla facciata del manufatto, la tubazione della caldaia è stata lasciata libera verso l’alto. A detta della ditta interpellata, mi hanno riferito che è tutto a norma e che la divisione delle varie tubazioni è stata necessaria per evitare ritorni di vapori nelle altre tubazioni nei momenti di depressione. E’ vero? possono stare 3 – 4 tubi di sfiato nello stesso manufatto seppur divise tra loro. Comporta problemi alla canna fumaria della caldaia?Grazie

    • Per Daniele.
      Non potendo vedere il lavoro non possiamo darti dei consigli ottimali.
      A nostro parere, lo sfiato della caldaia deve essere diviso dagli altri, per evitare, appunto, il ritorno di esalazione in questi ultimi.
      Eventualmente fai vedere il lavoro eseguito da un tecnico termoidraulico della tua zona.
      Amedeu e c.

  227. Salve, sto realizzando una calata pluviale con tubi pvc marroni 80, devo aggirare un cornicione( non vorrei forarlo), profondo35x25spesso, per unire i due tubi di 3m che sono fissati sopra e sotto del cornicione stesso. Chiedo cortesemente se è meglio fare : a) girare con una serie di curve(4) a 90° e tre spezzoni con bicchiere, b) girare con curve a 45° e sempre con spezzoni con bicchiere, c) modellare riscaldandolo un pvc rosso 80 di un metro (pitturandolo poi marrone) realizzando il giro sopra descritto e se è possibile praticamente realizzare tale piegatura.
    Grazie e cordiali saluti

    • Per Giuseppe.
      Forare l’aggetto di gronda può essere la migliore soluzione, ma con il tempo, se non ben effettuata, può causarti delle infiltrazioni di acqua piovana.
      Se esteticamente le curve non guastano troppo la facciata dell’edificio, potrebbe esser la soluzione migliore, ma va realizzata da persone esperte quali gli idraulici lattonieri.
      Amedeu e c.

  228. Ciao Amedeu ti espongo il mio problema: dovrei fare un bagno con il wc distante 6 -7 metri dalla braga, di pendenza ne ho circa 1,5 cm al metro avendo quasi 23 cm di massetto, la distanza massima dalla braga per una corretta ventilazione e di 4 metri. Secondo te se io quando faccio lo scarico del wc metto una braga e faccio una ventilazione a parte lasciando l’esalatore o in bagno o fuori dalla finestra con la sua valvola di non ritorno per gli odori tipo First Plast sarebbe una soluzione?? Grazie attendo consiglio

    • Per Fabio.
      A parte la soluzione che puoi trovare per il cattivo odore del liquame, noi sconsigliamo, per esperienza personale, la creazione di tubazioni in PVC della lunghezza di 7 mt quale tu dici; troppo distanti dalla colonna principale, e, con il tempo, a causa del deteriorarsi dei materiali, di movimenti di assestamento o altro, potrebbero avvenire delle piccole infiltrazione di liquami, che diventeranno, poi, difficili da individuare e riparare.
      Un Sanitrit, forse, potrebbe essere una soluzione migliore.
      Amedeu e c.

  229. Amedeu la ventilazione la volevo fare per aiutare lo scarico prelevando aria dovrebbe funzionare meglio non per i cattivi odori, il sanitrit non lo vogliono insisterò ma non credo.Comunque con buona pendenza e ventilazione a parte dovrebbe funzionare, spero…Grazie per la tua opinione

  230. Ciao Amedeu è andata per il sanitrit. ti spiego io non ho la fogna più alta quindi il tubo che espellerà i liquami può viaggiare sotto pavimento? Io ho pensato di tenerlo più alto possibile alla partenza vicino al sanitrit e poi andare in pendenza fino alla braga che ovviamente deve essere più bassa.

  231. Nella consulenza tecnica d’ufficio disposta dal Magistrato il perito ha asserito che è possibile sostituire il pezzo a Y esistente nella colonna di scarico condominiale a servizio di un bagno di un condomino, effettuando le operazioni dall’appartamento del condomino stesso senza intervenire sulla colonna del piano sottostante.Gli idraulici chiamati ad effettuare la sostituzione hanno tutti asserito che solo con l’intervento dal piano sottostante era possibile sostituire il pezzo speciale ed eseguire le riparazioni.Il c.t.u. ha invece suggerito che una possibile soluzione alternativa era data dall’inserimento di un tubo speciale a T con altri tubi “a scorrimento”.Non avendo ben compreso la soluzione data dal Perito, mi piacerebbe saperlo da Voi che siete estremamente chiari e professionali.
    La circostanza per il giudizio in corso è di estrema rilevanza in quanto il condomino del piano sottostante non ha permesso l’esecuzione dei lavori e di conseguenza altri condomini sono stati danneggiati dalle perdite ed oggi chiedono i danni al mio cliente.
    Ringrazio anticipatamente.
    Elena

    • Per Elena.
      Adoperiamo il tu, non per motivi politici, ma per invitare tutti i nostri lettori, qualsiasi sia il loro grado di istruzione, a porci domande, alle quali noi cerchiamo sempre di rispondere.
      Normalmente un vaso wc è collegato tramite un tubo in PVC da 100 mm alla colonna montante come da immagine che aprirai cliccando nel link sottostante
      http://www.coffeenews.it/wp-content/uploads/2011/11/colonna-di-scarico-in-cassetta-di-forati-1-1.jpg
      Come puoi vedere, il vaso è collegato alla braca o braga ad Y posta sotto allo stesso, ed alla quale si accede normalmente dall’appartamento sottostante.
      In un bagno vi sono anche altri apparecchi sanitari, quali il lavabo, la doccia, il bidet, che tramite tubazioni in PVC da 40 mm si collegano sotto la braca a Y con una derivazione semplice o multipla (vedi terzultima e penultima figura della sottostante immagine)
      http://www.coffeenews.it/wp-content/uploads/2011/11/raccordi-in-pvc-rigido-arancione-1-12.jpg
      Nella soprastante immagine, la braca e il pezzo speciale a T li troverai rispettivamente alla 3^ e 4^ figura.
      Questa è una classica rappresentazione di un collegamento di un bagno alla colonna montante.
      Purtroppo, però, in loco, troviamo delle situazioni diverse, per cui i collegamenti possono variare.
      Molto, per esempio, dipende dal fatto se il vaso scarica a pavimento oppure a muro, nel qual caso esiste più spazio (in altezza), per effettuare collegamenti diversi.
      Se il CTU ha preso una posizione quale quella che tu ci hai detto, molto probabilmente, da tecnico, ha valutato le altezze e gli allacci.
      Detto ciò, sarebbe utile che il CTU tramite un semplice schizzo a mano, ti facesse nedere come ha intenzione di disporre i vari pezzi.
      Per quanto riguarda l’innesto a cannocchiale, porta via dello spazio, e ci lascia perplessi.
      Altro non possiamo aggiungerti, in quanto dovremmo vedere il bagno in oggetto.
      Amedeu e c.

  232. Ringrazio per il tu.
    Ringrazio anche per la cortesia, celerità e compiutezza della risposta.
    Mi sono premunita delle foto che riproducono lo scarico in questione e le allego a mezzo email che invio in contemporanea.
    Ho riprodotto anche la soluzione proposta da uno dei tecnici nominati e che mi sembra non condivisibile.
    Ringrazio di vero cuore per tutto e spero che mi possiate far capire se effettivaete la soluzione prospettata andava eseguita e se è una soluzione informata alle regole dell’arte.
    Cordiali saluti.
    Elena

    • Per Elena.
      Abbiamo visto e letto.
      Al preesistente allaccio di un vaso con scarico a pavimento ed immissione in una colonna montante in eternit, l’operatore si è validamente adoperato per fare un lavoro migliorativo.
      La colonna montante, probabilmente (Non si vede oltre l’apertura nel muro) è stata tagliata in alto ed in basso, inserendo con l’aiuto di pezzi speciali quali il cannocchiale e raccordi, un T di di allaccio in PVC spessorato.
      Prima del T, lato vaso, è stato messo un clarinetto o derivazione multipla a 4 ingressi.
      L’operatore ha quindi posizionato le curve aperte ed a 90 °, rialzando l’innesto dello scarico del vaso e posizionandolo a parete proprio sotto il tubo di uscita dello sciacquone.
      I collegamenti degli altri apparecchi sanitari sono avvenuti con tubi diametro 40 mm allacciati al clarinetto orizzontale
      Che dirti?
      In questa situazione, poichè il foro di attacco dello scarico del vaso è distante dalla colonna montante, anche una braca o braga ad Y non avrebbe aiutato molto, in quanto sarebbe stato opportuno realizzare comunque un tratto in piano.
      Detto ciò, ci complimentiamo con il CTU, augurando, però, al proprietario dell’appartamento, che con il tempo, le giunzioni in orizzontale fra i vari pezzi, non lascino passare delle piccole infiltrazioni.
      Relativamente alla colonna montante, poichè è difficile trovare tubi in PVC che corrispondano, come diametro, alle vecchie tubazioni in eternit, sicuramente l’operaio avrà provveduto a sigillare attentamente il tutto.
      Forse una mano di asfalto a freddo a coprire, ulteriormente, tutte le giunzioni in orizzontale, potrebbe aiutare per il futuro.
      Amedeu e c.

      • Salve.
        Intanto un GRANDE GRAZIE AD AMEDEU per tutti questi consigli di cui farò tesoro.
        Vengo al mio problemino.
        ho comprato un appartamentino vecchiotto e sto cercando di ricavarmi un secondo bagno , e togliendo il wc , rompendoci intorno ,(per individuare gli scarichi ed allacciarmi visto che una delle pareti del bagno molto prossima al wc , confina con un balcone ormai chiuso ed accatastato che diventerà il 2°bagnetto) ho trovato lo scarico di piombo da 100mm.
        volevo sapere se era possibile , anche a livello legale , allacciarsi alla tratta degli scarichi orizzontali tra il wc e la colonna verticale sempre in piombo con un altro tubo da 100mm.
        usando cioè la braca a forma di “Y” non per un collegamento in “verticale” ma in “orizzontale”.
        legalmente sono “punibile”?
        visto che il balconcino che diverrà il 2°bagnettino , è + alto di 12 cm dell altro , e dista solo 1metro , rischio di far fuoriuscire l’acqua dal primo wc visto che lo scarico guarda verso il basso e non a parete?

        Grazie anticipatamente di tutto , siete molto gentile e preparato , grazie molto della dritta per unire con bitume/asfalto i tubi da 100mm piombo-pvc……….spero di sentirvi presto.
        Bruno

        • Per Bruno.
          E’ molto difficile interpretare la tua lettera, per cui dovremmo effettuare un sopralluogo che non è possibile fare.
          Comunque, hai trovato una vecchia “ciabatta” in piombo da 100 mm, saldata a stagno, ed nella quale veniva immesso lo scarico del WC.
          Eseguendo un lavoro a regola d’arte, oggi, si tende sempre ad eliminare tale ciabatta in piombo ed a sostituirla con brache, raccordi, curve in PVC da 100 mm arancione o da 110 mm grigio con guarnizione in gomma.
          Inoltre si evita di far scorrere il liquame in orizzontale (Non dici per quanti cm o metri), in quanto con il tempo finisce sempre per causare delle infiltrazioni od intasamenti.
          Comunque se il tratto in orizzontale è di 30/50 cm, non dovresti avere di questi problemi; oltre si.
          Vuoi ricavare un bagno da un balcone, ma ti occorrerà l’autorizzazione del Comune e quindi il progetto di un tecnico professionista.-
          Amedeu e c.

  233. Per Elena.
    I tubi spessorati sono quelli in PVC che risultano montati in loco e sono idonei per le fognature.
    Il cannocchiale, lo vedi in verticale sulla colonna montante, è costituito da 2 o più tubi, che possono scorrere fra di loro, permettendo in una tubazione , di tagliarne un pezzo, e poi ricomporla (Altrimenti, comprendi, non sarebbe possibile) facendo scorrere all’interno di essi i due tubi e poi ritirandoli fuori (Come un cannocchiale) per la lunghezza desiderata.
    Il lavoro che mi hai fatto vedere è stato fatto a piano, senza disturbare il proprietario sottostante.
    Stop.
    Amedeu e c.

  234. Buonasera,
    Sono un amante del fai da te, e grazie ai vostri preziosi consigli tutto viene più semplice.
    Adesso volevo chiedervi un parere, in merito alla possibilità di creare un piccolo scarico di acque, per un lavandino collegandomi al tubo di sfiato.
    eventualmente il collegamento verrebbe fatto al pian terreno in prossimità della vasca di raccolta. Potrei avere problemi di risalita del cattivo odore o altro?
    grazie mille

    • Per Maurizio.
      I lavabi, i pilozzi ecc, hanno uno scarico piccolo, da 40 mm , che difficilmente emanano cattivi odori, specie se il sifone smaltato sotto gli stessi viene tenuto pieno di acqua.
      Il fatto è che, dici, di posizionarlo vicino ad una fossa di raccolta (Fossa Imhoff?), per cui il cattivo odore tende ad aumentare notevolmente.
      Sarebbe opportuno che tu proseguissi il tubo da 40 mm fino a sopra al tetto, creando un idoneo sfiato.
      A terra, prima dell’ingresso nella fossa imhoff, potresti realizzare un pozzetto di ispezione da cm 40x40x40 (Ci sono prefabbricati in cemento), nel quale mettere una curva in PVC sifonata e con tappo soprastante (per pulirla).
      Tale curva esiste del diametro da 100 mm, per cui dovresti attaccarti alla testata di questa con un raccordo 40 Femmina 100 maschio.
      Amedeu e c.

  235. Salve
    Vorrei sapere come devo comportarmi in questa situazione.
    Ho acquistato nel 2008 un appartamento al piano terra in un villino di 2 piani
    Il mio appartamento ha un soffitto molto alto e quindi mi è stato montato il contro soffitto in tutto l immobile tranne in una parte dove ho fatto fare un parchettone.
    Premetto che ogni volta che usa il bagno il mio vicino al piano superiore si sente tutto specialmente quando scarica.
    I bagni sono adiacenti cioè i bagni del piano superiore e identico in posizione al miei.
    Il problema e che volevo togliere il contro soffitto nei bagni ma mi sono accorto che passano dei tubi in plastica del mio vicino…..
    Praticamente hanno fatto passare i tubi nel mio controsoffitto invece di passarli nel suo pavimento…..
    Ma è possibile questo…..? Ma se un giorno dovessero perdere ……
    In termini di legge potevano farlo?
    Io quando ho acquistato non sapevo di questa cosa …..
    Ho provato a chiamare l idraulico che fece i lavori a cercato i disegni dell impianto ma non ha trovato nulla e non ricorda cosa fece…..
    Come mi devo comportare?
    Ecco perché sento amplificato tutti i rumori quando i vicini vanno in bagno…..
    Scusate ma essendo una nuova costruzione non dovrebbero aver consegnato i disegni degli impianti a qualcuno….
    Grazie

    • Per Davide.
      Probabilmente i disegni degli impianti interni alle abitazioni sono rimasti in mano al progettista e direttore dei lavori.
      Le tubazioni del vicino non potevano passare nel tuo appartamento, e questo è un grave difetto di costruzione realizzato dal costruttore e responsabile anche il direttore dei lavori.
      Potresti applicare l’articolo 1669 del codice civile, per vizi occulti (In quanto detti tubi erano nascosti dalla controsoffittatura, e non sono trascorsi ancora 10 anni).
      Leggi questo nostro articolo
      http://www.coffeenews.it/responsabilita-per-lavori-edili-successive-al-termine-dellappalto
      Se lo ritieni idoneo al tuo caso cerca di farlo valere consultandoti prima con un tuo legale.
      Amedeu e c.

  236. Salve.
    Ho acquistato da poco una casetta in campagna nella quale lo smaltimento delle acque nere avviene in una vasca imhoff. Lo scarico delle acque è passante a pavimento dal bagno attraverso il pavimento della cucina sino all’antistante giardino
    Ora il problema è questo.
    Nel bagno di casa il piatto doccia è posizionato a valle del lavabo , del bidet e del wc e tutte le volte che uso lo scarico del wc o uso il lavabo o il bidet sento scorrere l’acqua nel sifone del piatto doccia
    Vorrei sapere se tale tipo di impianto è stato eseguito correttamente e se potrebbe crearmi problemi.

    grazie Emiliano

    • Per Emiliano.
      Se l’acqua non ti esce dallo scarico del piatto doccia non dovresti preoccuparti: può darsi che la tubazione fognaria, partendo dal lavabo e dal bidet, che hanno gli scarichi più alti, prima di congiungersi con la tubazione in PVC da 100 mm del vaso, passi sotto il piatto doccia.
      Oppure, può darsi che tu senta solo il “gorgoglio” dell’acqua che si scarica verso il tubo del vaso e che riproduce rumore nello scarico del piatto doccia.
      Amedeu e c.

  237. Durante un violento temporale è risalita acqua e … dalla tazza, bidet , lavabo e doccia ed ha allagato il bgno.
    Ho visto gli scarichi delle acque meteoriche e nere che sono separati, ma si riuniscono in un altro pozzetto che ha un diaframma trasversale, e quindi vanno nel pozzetto della condotta comunale.
    a cosa è dovuto questo reflusso che cessa dopo il temporale?
    saluti
    Giordano

    • Per Giordano.
      Le acque bianche confluiscono insieme alle nere in una fognatura comunale, che a quanto ci sembra di comprendere è mista?
      Se si, quando le acque piovane aumentano di intensità, la fognatura mista non ce la fa a smaltire il tutto ed i liquami, causa la pressione interna nei tubi fognari, fuoriescono dai buchi che riescono a trovare (In questo caso dai tuoi apparecchi sanitari).
      Tale fenomeno si manifesta, anche, quando esiste una fogna nera comunale, ed un condominio si è allacciato abusivamente a detta fogna con le acque bianche del tetto (Potrebbe essere il vostro caso).
      Devi fare delle verifiche in questo senso.
      Amedeu e c.

  238. Abito al quinto piano di un condominio e, quando tira vento, si sente odore di fogna nel mio bagno (gli altri condomini invece non sentono nulla). Sul mio appartamento c’e’ il terrazzo dell’inquilino del sesto piano. Abbiamo controllato lo sfiato della colonna condominiale ed esso risulta essere ostruito da una grata e dai rami di alcune piante. Vorrei gentilmente sapere, a chi spetta pagare i lavori per l’eliminazione della grata e la relativa pulizia della colonna nonchè l’allungamento della colonna in posizione più alta, per evitare il fastidioso odore?

  239. Grazie per la celere risposta e saluto cordialmente.

  240. Ciao sono stefano, l’inquilino sotto di me dice che quando io tiro lo sciaqquone del water lui ha un risucchio e sente odori, come è possibile? Il tubo di sfiato lo messo che va sul tetto ma non è del diametro del 100 , è piccolo, lui dice che quando non c’era lo sfiato non aveva nessun risucchio

    • Per Stefano.
      Lo sfiato lo devono avere tutti i bagni.
      Il fatto del risucchio starebbe ad indicare una compressione dello scarico quando tirate lo sciacquone, il cui volume di acqua si porta dietro l’aria creando tale fenomeno.
      Ciò avviene quasi sempre in quei wc che non hanno il tubo di sfiato.
      Puoi verificare che tale sfiato non sia intasato da un eventuale nido di uccelli, oppure che non sia parzialmente otturato il tubo o il pozzetto ai piedi della colonna montante.
      Anche se il tubo di sfiato è molto più piccolo (Per esempio un diametro da 60/40, potrebbe non essere sufficiente a decomprimere l’aria ogni volta che tirate lo sciacquone).
      Amedeu e c.

  241. Volevo avere risposta a questo quesito. Durante la ristrutturazione di un vecchio rustico, i tubi di scarico delle acque si possono fare passare nel cortile del vicino (con opera di scavo), creando una servitù a vantaggio di chi ristruttura?
    grazie.

    • Per Anna.
      Di regola no, a meno che tu non abbia altra possibilità di uscita (Anche se più onerosa) con i tuoi tubi di scarico.
      La servitù di passaggio delle tubazioni, nel caso esistano altre vie, devi concordarla con il fondo che diventerà servente.
      Se non hai altre vie ed il confinante si oppone, devi agire tramite un legale per ottenere l’autorizzazione di un giudice.
      Amedeu e c.

  242. Buona sera, il mio problema consiste in questo. Condominio del 2005, due piani oltre al piano terra che abito, mai avuto problemi per 8 anni, di recente ad ogni utilizzo dello scarico wc del 2° piano provoca sobbalzi d’acqua nel mio vaso oltre a gorgoglii e forti rumori nella colonna, mentre l’utilizzo della vasca da bagno sempre del secondo piano provoca iniziali bolle d’aria dal mio wc e successiva fuori uscita di schiuma. Non sembra provocare questi problemi l’utilizzo dell’impianto del primo piano. E’ presente in testa lo sfiato e ispezionato risulta libero, il tratto orizzontale che poi utilizzo anche io dal mio utilizzo scarica senza alcun problema. La videoispezione non ha rilevato nessuna ostruzione.
    Un grazie anticipato per l’attenzione.
    Saluti

    • Per Francesco.
      Hai effettuato tutte le verifiche possibili in questi casi.
      Che dirti?
      Leggi questo nostro articolo, per la parte inerente la compressione e la spiegazione dei fenomeni che avvengono nei sifoni.
      Speriamo possa aiutarti.
      http://www.coffeenews.it/una-valvola-di-sfiato-interno-in-luogo-di-uno-a-tetto
      Amedeu e c.

      • Buona sera,
        Grazie per la risposta, mi hanno proposto di rompere alcune piastrelle sotto il water per poter inserire una c.d. valvola di non ritorno che isolerebbe il mio impianto. Può risultare una strada percorribile visto lo stao delle cose.

        Grazie molte
        Saluti

        • Per Francesco
          Può essere, ma prima di fare spaccare sotto il vaso, ricontrolla con attenzione tutta la tubazione fognaria facendo attenzione che lo sfiato a tetto non sia occluso da nidi di uccello e che la tubazione al piede della colonna montante (Dovrebbe avere un pozzetto di ispezione ubicato non lontano dalla curva) sia libera.
          Non ripetere ispezioni costose tipo il controllo con telecamera ecc.
          Amedeu e c.

  243. Buon Giorno,

    mi devo fare un secondo bagno nel sottoscala, come unire lo scarico che faro, con quella che e gia sotterrata?
    in pratica se taglio il tubo per aggiungerci l’altro scarico con un T come faccio se non posso muovere il scarico che e sotterrato? posso forare con un diametro 100 e infilarci il tubo? il scarico che ho sottopavimento e un diametro 120.

    grazie
    saluti

    • Per Giuseppe.
      Per fare un buon lavoro dovresti ritrovare la tubazione sotto terra e immetterci un T usando un Cannocchiale, che puoi acquistare presso qualsiasi magazzino edile.
      E’ un lavoro che ti comporta avere diverso spazio libero intorno alla tubazione.
      Altrimenti puoi ricercare (Anche se da molto tempo non li vediamo più in commercio) una sella con innesto femmina da 100 mm.
      Se la trovi, devi fare un foro nella parte superiore della tubazione e poi incollarci la parte inferiore della sella usando il Tangit.
      Non è un lavoro ottimale, ma in passato veniva fatto.
      Amedeu e c.

  244. Salve, nel ristrutturare l’appartamento dove andrò a vivere con la ma famiglia (condominio composto da diversi palazzi ed ogni palazzo composto da 2 scale di 6 piani pertanto con parti comuni) ho avuto necessità di ubicare la cucina dove prima vi era il soggiorno per cui ho la necessità di portare le acque chiare del lavandino in fogna, in quanto sarebbe di stante più di 10 mt dalla colonna fecale più vicina.
    L’appartamento è sito al 4° piano e pertanto si è pensato di creare una colonna di scarico (di colore grigio tipo vonroll) del diametro di 75mm. in facciata esterna (come se fosse un pluviale) ancorata con normali collari ed inserirsi nella fogna condominiale proprio lì sotto con i giusti criteri e lavori a regola d’arte (pozzetto, sifone, ecc).
    Ovviamente si darebbe la possibilità agli appartamenti sottostanti di potersi allacciare in futuro predisponendo delle braghe. La mia domanda è:

    1) è fattibile tale lavoro legalmente parlando, ovvero tale tubazione apporterebbe una innovazione architettonica da ledere il diritto dei condomini e del condomino stesso considerando che il condominio non rientra nella categoria di edilizia storica e quant’altro?
    2) eventualmente lo fosse, possono i condomini del palazzo e degli altri palazzi del parco opporsi?

    cordiali saluti.

    • Per Fabio.
      E’ un tipo di lavoro che noi, per esperienza, sconsigliamo a chiunque.
      Le acque nere (Perchè sono tali anche se provengono dal lavandino), finiscono, con il tempo per otturare i tubi.
      Una cosa è effettuare una scovolatura in una tubazione bloccata nella muratura, stabile, anche se scomoda e dispendiosa per lavori di manutenzione; altra cosa è agire su di una tubazione realizzata come un pluviale discendente, soggetta a staccarsi ed a inondare di liquame nero le parti comuni ai condomini.
      Si, abitassimo nei vicini palazzi, ci opporremmo a tale soluzione.
      Amedeu e c.

      • Perdoni la mia ignoranza in materia, perché le sole ed escluse acque del lavello cucina le considera anch’esse acque nere? Nella tubazione di cui le parlavo al massimo verrà scaricata acqua saponata per lavare le stoviglie in quanto verrà collegato solo lo scarico della cucina.

        Cordiali saluti.

        Fabio

        • Per Anonimo
          Di solito non rispondiamo agli anonimi, ma questa può essere una domanda di carattere generale che interessa molti.
          Perchè la legge prevede che le acque nere sono quelle che provengono dalla cucina, dai bagni, dal lavello esterno , dalla lavatrice e lavastoviglie, mentre quelle bianche sono solamente le acque piovane che provengono dal tetto.
          Amedeu e c.

  245. Buona sera, abito al quarto piano di un palazzo di 6 piani. Circa venticinque anni fa nell’appartamento al terzo piano, il proprietario ha ben pensato di creare un doppio servizio agganciando gli scarichi allo scarico di acque piovane provenienti dal terrazzo dell’ultimo piano che scaricava sulla strada. Circa 5 anni fa il proprietario del piano terra ha effettuato dei lavori di ristrutturazione e canalizzato lo scarico delle acque piovane (dove era stato agganciato precedentemente lo scarico del doppio servizio del terzo piano) nello scarico fognario dove convergono gli scarichi di altri due palazzi. Preciso che lo scarico di acque piovane passa all’interno del muro adiacente le imposte e relativo cassettone di un balcone. Da quando questo scarico è stato canalizzato nella fogna, abiamo riscontrato cattivi odori provenienti dal cassettone della serranda. Inizialmente, data la presenza di alcune caldaie per riscaldamento ai piani inferiori, si pensava fossero i gas di scarico. Successivamente, avendo fatto analizzare il problema, si è riscontrato che, il cattivo odore che si propaga all’interno della stanza, proveniente dal cassettone, è lo stesso riscontrato all’ingresso dello scarico del terrazzo all’ultimo piano. Come è opportuno procedere per risolvere questo sgradevole problema che condizionando l’esistenza all’interno dell’appartamento ?

    • Per Mirko.
      Le acque nere non possono essere incanalate nella fognatura bianca (Che è solo quella che raccoglie l’acqua dal tetto), per cui si tratta di uno sversamento proibito dalle vigenti leggi.
      Puoi farlo presente a detto vicino, dopo di che, se non provvede, puoi rivolgerti all’ufficio fognature del tuo Comune o all’ufficio di Igiene della tua ASL.
      Amedeu e c.

  246. Salve, qualche anno fa ho acquistato un appartamento all’ultimo piano di una palazzina di 5 piani. Nel terrazzo ci sono diverse griglie di scarico delle acque piovane, ho subito notato che da una griglia veniva fuori un insopportabile cattivo odore. Successivamente, parlando con alcuni condomini ho appreso che uno dei tubi di scarico delle acque piovane, era stato deviato e collegato allo scarico delle acque nere. Da un veloce controllo ho determinato che lo scarico era quello dal quale veniva esalato cattivo odore nel mio terrazzo. E’ regolare una situazione di questo genere ?

    • Per Antonio.
      Non è regolare, in quanto le acque piovane del tetto devono essere smaltite nella fognatura bianca comunale (Se esiste, oppure a cielo a aperto in un vicino fosso) e non possono essere collegati alla fognatura nera pubblica..
      I miasmi della fognatura nera salgono attraverso i pluviali discendenti delle acque bianche e ti portano il cattivo odore.
      Va

  247. Salve, abito in un piano attico ad uso esclusivo sul cui calpestio insiste uno scarico ( un quadrato di cm.15×15 ) che raccoglie l’acqua piovana del terrazzo condominiale e chiaramente anche quella del mio piano attico ) L’acqua convogliata viene scaricata da un pluviale esterno alla facciata condominiale sul marciapiede prospiciente il portone e di qui per strada. La domanda è la seguente : posso far defluire l’acqua derivante dal lavaggio della mia veranda in questo canale. Cioè posso lavare la mia veranda ( solo con acqua senza sapone ) e far defluire l’acqua in questo canale pluviale. Alcuni condomini mi dicono che non è possibile in quanto in tempo non di pioggia, bagnerei continuamente il marciapiede causando eventuali scivolamenti dei passanti contestandomi che tale canale può solo raccogliere l’acqua piovana del terrazzo e del mio piano attico. Altri fabbricati con problematiche simili hanno fatto installare una griglia nei pressi del marciapiede stradale per evitare che il marciapiede sia continuamente bagnato. Sono molto preoccupato. Vorrei un aiuto in tal senso .Grazie

    • Per Francesco.
      In effetti, lo scarico della terrazza, attraverso il canale pluviale verticale scarica acqua bianca, per cui un’acqua di lavaggio della terrazza, della quale garantiresti solo tu che non contiene saponi o terra (Da eventuali vasi di fiori), non sarebbe più da considerarsi bianca, ma andrebbe incanalata, durante tale uso, nella nera.
      Per quanto sopra, riteniamo, che le lamentele del condominio non siano prive di legalità.
      Amedeu e c.

  248. Approfitto di questo spazio utilissimo per chiedere un chiarimento.
    Devo realizzare in fase di ristrutturazione uno scarico wc, che passerà in un tubo in PVC da 80 mm.
    Premetto che detto tubo raccoglierà solo 1 wc, acque della cucina e acque meteoriche.
    La tubazione, essendo raccordata esternamente, avrà una pendenza iniziale quasi verticale. La considera sempre sottodimensionata (meglio 100) o, dal momento che servirà solo 1 wc, può andare?
    Grazie anticipatamente.

    • Per Marco.
      Non puoi avviare le acque meteoriche del tetto o delle terrazze insieme a quelle della cucina, perchè le prime sono acque bianche.
      Nel tuo caso, lasciando inalterata la situazione, durante gli acquazzoni, corri il rischio di un ritorno di acqua dallo scarico del lavello della cucina.
      Amedeu e c.

  249. Salve,
    ho acquistato recentemente un appartamento, sito al piano terra di un condominio di sette piani, che dovrò ristrutturare. Nella nuova configurazione interna, la colonna fecale condominiale attraverserebbe il mio salone. L’impresa che esegue i lavori mi ha proposto di spostarla lateralmente, inserendo due deviazioni(una in cima e una alla base). Inizialmente, l’amministratore del condominio mi ha detto che non ci sarebbero stati problemi e che avremmo discusso i dettagli successivamente. Oggi invece mi ha riferito che la colonna fecale non può assolutamente subire deviazioni in quanto queste ultime potrebbero essere causa di intasamenti. Mi ha inoltre precisato che esiste una delibera assembleare che sancisce tale regola e che in precedenza un altro condomino aveva deviato la colonna fecale, causando un intasamento di quest’ultima.
    Chiedo se quanto stabilito dal condominio è lecito e, se si, se può essere modificato.
    Grazie
    Saluti
    Giovanni

    • Per Giovanni.
      Tutto dipende dalla veridicità di ciò che afferma l’amministratore condominiale, in quanto se c’è la possibilità di un mal funzionamento di tale colonna montante di scarico, rimane difficile persuadere sia lui che il condominio.
      Se però ciò che affermi e che corrisponde all’intenzione della tua ditta, è possibile, puoi richiedere una riunione dell’assemblea condominiale dove puoi far valere le tue ragioni tecniche (E di spese da sostenersi).
      Amedeu e c.

  250. Buonasera,
    Ho un problema con un appartamento appena acquistato ed in fase di completa ristrutturazione. L’appartamento si trova al quinto piano di una palazzina anni 60/70 e non è stato abitato solo negli ultimi 2 anni. Oggi l’idraulico ha montato sanitari e vasca in uno dei 2 bagni, nell’intento di testare lo scarico del wc ha tirato più volte l’acqua, all’inizio tutto bene poi, alla 15esima volta ha cominciato a refluire l’acqua dal wc e poi a riempirsi di acqua dallo scarico anche la vasca ed il bidet.
    Inserita una sonda a molla è andata giù tutta per 5 metri. L’acqua non accenna a diminuire minimamente neanche dopo ore e la signora di sotto ha subito avuto una macchia di umidità sul muro in corrispondenza della colonna di scarico. Inoltre la signora mi ha riferito che il problema c’era già da qualche anno e la ex proprietaria lo sapeva! La colonna di scarico serve solo il mio bagno mentre gli altri appartamenti della stessa scala sono attaccati ad un’altra verticale. Può essere il problema solo nel pozzetto? Cosa può esserci ti tanto inamovibile da non lasciar refluire minimamente l’acqua? Le spese per una ispezione della sonda toccano solo a me o tutti i condomini della verticale secondo voi? Grazie infinite!

    • Per Livia.
      Potrebbe essere occluso un pozzetto sulla tubazione orizzontale che porta alla fognatura pubblica, oppure la tubazione di scarico verticale che serve il tuo bagno.
      Talvolta avviene un intasamento per l’accumulo di carta tipo rotoli da cucina, che non si macera coma l’igienica; oppure può essere uno straccio per la pulizia finito nella colonna montante.
      Una cosa che potete fare è togliere il vaso e verificare la profondità dell’occlusione.
      Relativamente alle spese, se la colonna montante serve solo il tuo bagno, sono interamente a tuo carico.
      Amedeu e c.

  251. ciao a tutti e complimenti per il blog.
    Una domanda che per Voi sarà banale ma non per me.
    Ho una piccola casetta in campagna, da poco ho ristrutturato il sottotetto, rendendolo abitabile, ho un bagno al piano di sotto, ma non nel sottotetto appunto, è possibile creare un piccolino bagno (solo wc e lavandino)?
    Grazie mille!

  252. salve innanzitutto commplimenti per il sito e la competenza. le scrivo per chiedere quant segue: sono un tecnico sto facendo una ristrutturazione in un appartamento che aveva due bagni e di progetto ne ho previsto un terzo che andrebbe ad insistere su una colonna in cui non aveva allacci nel nostro piano. il condominio, er ostacolare lingresso dei miei clienti all’interno dell’unità immobiliare e per non permetterci di chiudere i lavori, si sta opponendo con un avvocato dichiarando illegittimo che il nostro appartamento usufruisca di tale calata. possibile?

    • Per Ric.
      Se lo scarico avviene in una colonna montante per la quale non era previsto alcun allaccio per l’appartamento, devi richiedere l’autorizzazione al condominio, in quanto vai a modificare un impianto comune a molti condomini.
      Potresti, al limite, creare degli inconvenienti a chi vi è allacciato, ed è giusto che venga richiesta una autorizzazione.
      Tanto più che l’appartamento ha già due servizi igienici funzionanti.

      Amedeu e c.

  253. Salve a tutti,
    Grazie per questo spazio di informazioni. Sono un privato che ha acquistato un appartamento al secondo piano di una palazzina di 5 piani a Roma.
    Vorrei realizzare il secondo bagno nella camera da letto (la più grande della casa) che però si trova molto lontano dallo scarico del bagno della casa (è quasi impossibile raggiungerlo anche rompendo tutti i pavimenti… cosa che non voglio fare). Però su un muro di questa camera da letto passa uno scarico infatti dall’altra parte e sullo stesso muro c’è l’impianto della cucina del vicino (il portiere del palazzo mi ha detto che su quel lato però scaricano solo cucine). Ho letto e capito grazie a voi che non esistono acque grige.. o sono bianche/chiare (piovane) o sono nere/scure (ovvero tutte le utenze domestiche: wc, lavandini, lavastoviglie, docce ecc..). Mi chiedo: POSSO FARE IL BAGNO ALLACCIANDOMI AD UNO SCARICO DOVE SONO ATTACCATE SOLO CUCINE? CHE DIMENSIONI MINIME LA NORMA PREVEDE PER LO SCARICO DEL WC?? SE LE DIMENSIONI SONO MINORI POSSO COMUNQUE ALLACCIARE IL WC CON IL SANITRIT O COMMETTEREI UN ABUSO? GRAZIE

    • Per Roberto.
      Di regola nelle colonne montanti viene messo in opera una tubazione in PVC del 100 (Che poi è 110 nominale).
      Comunque leggi attentamente questo nostro articolo, anche se non puoi effettuare direttamente il calcolo
      http://www.coffeenews.it/la-progettazione-degli-impianti-di-scarico-delle-acque-reflue-in-base-alla-norma-uni-en-12056-2
      IL fatto che le cucine abbiano una colonna montante a parte, può voler significare che la tubazione è sotto dimensionata, oppure non ha uno sfiato sul tetto del tutto a norma (Tubo più piccolo, per esempio).
      Se quanto sopra corrisponde alla realtà, immettendo il WC in detta colonna, ed in assenza di uno sfiato adeguato, potrebbe portare ad un ritorno nei lavelli del cattivo odore del tuo vaso WC.
      Un sanitrit potrebbe essere una soluzione, anche se non del tutto regolamentare, in quanto i residui del materiale nero, carta compreso vengono triturati, ma le esalazioni non scompaiono.
      Per cui ti consigliamo di accertarti prima delle condizioni di tale colonna montante.
      Amedeu e c.

      • Gentilissimo Amedeu,

        grazie veramente di cuore per la risposta.

        Ho seguito il tuo suggerimento; ho fatto aprire il muro e ho trovato una colonna (forse di ghisa non in PVC … la palazzina è di fine anni ’50) con diametro di 110. Secondo te posso farlo questo bagno?? qualcuno mi ha accennato di vedere la colonna di sfiato ma non so se c’è perché forse dovrei fare rompere più internamente. Comunque mi sembra di aver capito che i presupposti ci sono vero?? anche senza questa colonna di sfiato??

        • Per Roberto.
          Veramente, nella risposta che ti abbiamo dato precedentemente, avevamo chiarito:
          “Se quanto sopra corrisponde alla realtà, immettendo il WC in detta colonna, ed in assenza di uno sfiato adeguato, potrebbe portare ad un ritorno nei lavelli del cattivo odore del tuo vaso WC.”
          Per cui, a nostro avviso, lo sfiato è più che necessario.
          Amedeu e c.

  254. Ciao Amedeu, innanzitutto ti auguro Buon Anno e naturalmente spero potrai aiutarmi!

    Il mio appartamento si trova al sesto piano di un condominio di sette piani, ha due scale A e B, la mia è la B.
    Premetto che è stato costruito tra il 1992 e il 1993.

    Premesso tutto ciò ti espongono il mio problema:

    Periodicamente, all’incirca ogni 2 anni, sono costretto a chiamare l’amministratore affinche mi mandi l’idraulico il quale con molla stura tubi da una pulita al tratto della colonna montante di scarico che attraversa la mia cucina in quanto rigurgita all’interno del mio lavapiatti le acque di scarico della cucina del settimo piano, che sarebbe l’ultimo.

    Il condomino di sopra ha oltretutto la lavastoviglie che scarica a volte insieme al lavapiatti. In tal caso il rigurgito può arrivare persino a riempire le mie due vaschette.
    Da poco ho saputo che questo problema si è verificato anche al condomino del terzo piano. (Ma l’idraulico chi lo paga? Solo i condomini interessati o tutti quelli che si allacciano alla colonna?)

    Volevo sapere se, oltre alla pulizia della colonna di scarico tramite canal jet,

    (misura questa penso risolutiva ma che l’amministratore non prende in considerazione,
    a suo dire perché si rischia l’allagamento delle cucine,
    ma a mio modesto parere perche ci vuol mangiare sopra in accordo con la ditta degli spurghi),

    ci sia una soluzione tecnica alternativa da mettere in pratica sulla mia diramazione, poco prima dell’attacco alla colonna. Dimmi tu.

    Sinceramente avevo pensato ad una valvola o sifone antirigurgito. Esiste?
    Se si tutta l’opera quanto mi verrebbe a costare?

    Per quanto riguarda invece la pulizia della colonna è vero ciò che sostiene l’amministratore? Ovvero che siccome la fanno a 200 atmosfere si possono allagare le cucine degli interessati?

    Io penso che la pressione si possa regolare soprattutto in prossimità delle diramazioni dei condomini interessati!

    Nel caso come posso agire affinché l’amministratore dia corso alla “scrostatura” dell’intera colonna che penso non sia stata mai effettuata da quando lo stabile è stato costruito?

    In caso si riesca a fare è necessaria in casa la mia presenza durante l’esecuzione della pulizia? Il lavoro mi porta a essere sempre fuori!
    E la spesa a quanto ammonterebbe?

    Infine ti volevo chiedere se data l’epoca in cui è stato costruito il palazzo mi sapresti dire di che materiale sia la tubazione della colonna e il suo diametro e se eventualmente posso mettere dell’acido muriatico o qualcos’altro che mi dirai per dare respiro alle tasche in questo perido abbastanza leggere.

    Certo di una tua risposta esaustiva ti saluto cordialmente .

    • Per Lillo.
      Per prima cosa, ci sembra improbabile che un immobile costruito nel 1992 abbia le tubazioni otturate ed incrostate.
      Probabilmente avete dei problemi alla tubazione fognaria, dovuti alla mancanza di idonei sfiati a tetto (Necessari per allontanare i miasmi del liquame nero, ma anche per la decompressione della tubazione quando viene azionata l’acqua degli sciacquoni).
      Oppure può essersi verificato una occlusione in corrispondenza di un pozzetto di ispezione o di una curva a squadra (Per esempio al piede delle colonne montanti).
      Vi consigliamo di chiamare un esperto in edilizia, possibilmente un tecnico professionista, oppure un ottimo impresario edile della vostra zona.
      La tubazione dovrebbe essere in PVC spessorato (Colore arancione, del diametro da 100/110/125 mm).
      Amedeu e c.

  255. Grazie della risposta
    ma prima di chiamare un professionista ti volevo precisare che lo sfiato a tetto c’è e che la colonna montante interessata riceve solo le acque delle cucine che vi sono allacciate dal settimo piano al primo.
    Poi volevo aggiungere anche che il nostro palazzo penso non sia attaccato alla fogna comunale ma abbia una cisterna di raccolta che periodicamente viene svuotata da una ditta di spurghi. Tale ditta lo fa attraverso dei tombini che si trovano sul parcheggio del condominio.
    Oltretutto da quello che ho potuto capire il mio app e attraversato da tre colonne di scarico una si trova in cucina ed è quella che mi vomita ,l’altra si trova al bagno principale e l’ultima al doppio servizio.
    Infine volevo chiederti se vorrai di rispondermi a tutte le altre domande rimaste insolute.
    Un grazie sincero comunque vada

    • Per Lillo.
      Con la nostra precedente risposta avevamo esaurito, implicitamente, le tue domande (Leggila attentamente).
      Gli scarichi delle cucine vanno recapitati in fognatura nera per legge.
      Riteniamo difficile che una intera colonna condominiale scarichi in cisterna, in quanto in pochi giorni la stessa si riempirebbe.
      Inoltre le cisterne chiuse (Dette anche “Pozzi Neri”), sono proibite per legge, e sarebbe sufficiente che ti rivolgessi ai Vigili Urbani ed a quelli sanitari della tua ASL per far emettere una ordinanza contro uno sversamento abusivo.
      Alternativa: allacciamento alla fognatura nera pubblica, e se la stessa non esiste realizzazione di un sistema di smaltimento conforme alla legge (Piccolo depuratore a fanghi attivi, subirrigazione, fitodepurazione ecc).
      Tutte parole delle quali puoi trovare gli articoli usando il pulsante “Cerca” in alto a destra della nostra Home.
      Amedeu e c.

  256. Buongiorno, problemi di intasamento water.Appartamento piano terra, e’ possibile che il water non scarichi bene essendo il tubo orizzontale con giusta pendenza ma, nel quale si innesta il tubo di scarico dell’ appartamento di sopra, formando una “T” rovesciata e, di conseguenza un angolo retto di 90°, premetto che manca anche lo sfiato.Grazie

    • Per Marco.
      Se scarichi in una tubazione orizzontale, anche se ha la giusta pendenza come dici tu (?), in caso di assenza di qualche giorno da parte del proprietario, il materiale lurido può seccarsi nel tratto orizzontale, e lentamente questo si occlude del tutto.
      Puoi comunque provare a far pulire detta tubazione da una scovolatrice (Botte dello spurgo).
      Per il T, non è regolamentare, in quanto occorrerebbe innestarsi con una braca o braga ad Y, ma essendo al piano superiore al tuo, non dovrebbe comportarti grossi danni.
      Amedeu e c.

  257. cordialissimo sig. Amedeu
    avevo letto in passato che il regolamento di igiene del Comune di Roma prevedeva che gli scarichi fognari condominiali verticali dovessero essere incassati nei muri e non potevano essere esterni in facciata, è cambiato qualcosa in merito? mi può’ dire l’articolo in questione. grazie e complimenti per il suo lavoro. Cordiali saluti renato

    • Per Renato.
      Non possiamo essere in grado di conoscere i Regolamenti Edilizi degli 8.000 e passa Comuni italiani.
      Devi scaricarti il R.E. del Comune di Roma tramite internet e leggertelo attentamente.
      Di regola non si fanno passare gli scarichi neri in facciata, in quanto una eventuale rottura del tubo causerebbe un disastro nell’immobile.
      Il fatto di essere incassati nelle murature può essere contrario alle vigenti leggi antisismiche, per cui l’unica soluzione valida, a nostro parere, è l’incassettamento della tubazione (Meglio se interno all’abitazione), in scatole di muratura tipo shunt o silimari.
      Amedeu e c.

    • Per Renato.
      L’articolo dal quale ci hai scritto contiene una serie di consigli adatti al tuo caso.
      Leggilo attentamente.
      Amedeu e c.

  258. Per Umberto.
    E’ sufficiente che si immetta sulla colonna verticale, quindi va bene per il tiraggio dello sfiato.
    Ti sconsigliamo di far collegare direttamente i tuoi bagni al pozzetto, in quanto non avresti più il tiraggio assicurato da un’unica colonna lineare che sale fin sopra il tetto.
    Amedeu e c.

  259. Simonevarese77

    Buonasera sig Amadeu!
    spero di non farle perdere troppo tempo e di aver scritto nel post giusto…
    Abito in una casa di 3 piani , vecchia di almeno 100 anni ma ristrutturata una ventina di annii fa, con un proprietario per piano, io abito al secondo , ogni appartamento a di pertinenza nel vano scala uno sgabuzzino, dal mio sgabuzzino parte una colonna scarico acque sporche che attraversa esternamente cioè a vista anche lo sgabuzzino del propietario del piano sotto il mio, ora il proprietario dell’appartamento sotto il mio sta vendendo e il possibile compratore gli ha fatto notare che lui non vuole scarichi che attraversino la sua proprietà, ora nel caso lui comprasse mi potrebbe obbligare a murare o spostare ha mie spese la colonna scarico o essendo nella sua proprietà, e io quando ho comprato 10 anni fa era già così posso rifiutarmi o al massimo dividere le spese?

    • Per Simonevarese77.
      E’ una situazione preesistente che costituisce una servitù a carico del piano di sotto.
      Dovresti accertarti se tale situazione esiste da più di 20 anni, in quanto in questo caso sarebbe passata definitivamente per usucapione.
      In ogni caso, qualora il compratore volesse spostare detta tubazione, e tu non sei disposto, questi deve rivolgersi da un legale ed intentarti una causa civile, il cui esito è sempre incerto, ma che comunque, ci sembra, propenda a tuo favore.
      Il fatto di compartecipare alle eventuali spese di spostamento della colonna, riteniamo che non ti sia dovuto e che, qualora detto acquirente insistesse, dovresti confermargli che le spese sono tutte a suo carico, in quanto fa comodo solo a costui spostarla.
      Amedeu e c.

  260. Salve sig. Amedeu, ho un problemino e vorrei porle questo quesito:
    abito al secondo ed ultimo piano di un condominio. Sopra il mio piano c’è un attico.
    Sulla parete del balcone delle camere da letto, ad un altezza di circa 3 metri, c’è il foro della colonna di sfiato dei bagni di altri condomini (quindi neanche del bagno che utilizzo io).
    Al di sopra della parete in cui termina la colonna c’è il terrazzo dell’attico. Quindi se il tubo continuasse uscirebbe dal pavimento del terrazzo soprastante.
    La situazione attuale determina cattivi odori che sento anche fin dentro le stanze mentre dormo la notte (visto il caldo si tengono i balconi aperti).
    Cosa deve fare il condominio per risolvere questo mio disagio? il tubo deve essere allungato fin sopra il terrazzo? inoltre ho cercato di trovare anche normativa in merito ma non ho trovato nulla. Lei saprebbe darmi qualche articolo di legge o regolamento?
    Grazie

  261. Gent.mo Amedeu,

    scorrendo i commenti ho già letto come una colonna discendente, prevista a diametro standard da 100mm, può però essere anche di dimensioni più piccole. A tal proposito, vorrei comunque conferma: ho il bagno e il lavandino della cucina che non sono adiacenti, non “versano” sullo stesso muro “divisore” (come spesso è!). Il lavandino della cucina è situato sul muro opposto, rispetto a quello che la divide dal bagno. E infatti, attualmente, tale tubo della cucina discende indipendente, fino a collegarsi poi, in cantina, allo scarico principale. Volendo rifare detto collegamento, quindi, credo non occorra considerare una colonna discendente da 100mm, no? Credo basti un tubo dello stesso diametro che si andrà a scegliere in ragione del sifone sotto lavello che si andrà a montare, giusto? O comunque diametri anche di soli 40 o 50 mm: è così?
    Inoltre, con riferimento alle foto pubblicate, vorrei chiedere altre due cose:
    – in una foto si vedono curve grigie alternate a tubi rosso-arancione: si tratta sempre di PVC, oppure sarebbe ammesso utilizzare, alla bisogna, sia PVC che PP, insieme?
    – la colonna discendente da 100mm (presumo!), può essere installata come quella in foto, per la quale sembrerebbe non esserci staffe di sorta e nemmeno una base sulla quale poggerebbe sul fondo?
    Lo chiedo perché dovrò fare qualcosa del genere dal piano abitazione al pavimento cantina, altezza cantina: 2,20 mt.

    Grazie per il tempo che vorrà riservarmi.

    Franco

  262. Salve Signor Amedeu,
    nei pozzi-luce del piano interrato esce verticalmente un tubo in PVC 110mm attualmene coperto da un griglia.
    I tubi penso siano collegati a drenaggio perimetrale della casa.
    Avrei la necessità di impedire lo scambio d’aria mantenendo la funzione di anti-allagamento dei tubi in caso di forti pioggie.
    Saprebbe indicarmi che tipo di sistema potrei installare? Valvola di ritegno ? Sifone ?

    La ringrazio per i suoi consigli.

    Cordiali Saluti

    Stefano

    • Per Stefano.
      Vediamo se abbiamo ben compreso.
      Potresti mettere in opera un T con una curva posta in basso e poi proseguire il braccio verticale verso l’alto fino sopra il tetto, oppure, secondo la tua necessità fermarlo ad una certa altezza.
      Amedeu e c.

  263. ho ristrutturato a Roma un appartamento al piano terra aggiungendo un bagno. Tutti i sanitari sono sifonati ma ho dei ritorni saltuari di cattivi odori. Da un sopralluogo è emerso che la colonna di scarico al piano interrato sversa in un pozzetto a quota superiore del livello dei liquidi nel pozzetto stesso. Quindi ho effettuato una ricerca per sapere quali erano le norme igienico-sanitarie locali che regolamentano le condutture di scarico. Ho trovato solo le Istruzioni Ministeriali 20 giugno 1896 (Art. 73) e quelle della regione Emilia-Romagna che prescrivono la sifonatura al piede delle colonne di scarico.
    Posso avere dei riferimenti normativi al riguardo per il Comune di Roma o Regione Lazio?
    Ringrazio ed invio cordiali saluti.

    • Per Evandro.
      Un consiglio che ti diamo e che ti eviterà di incorrere in errori è quello di rivolgerti presso l’ufficio Scarichi e Fognature del Comune (Ufficio Tecnico), dove hanno un Regolamento , appunto, degli scarichi e delle fognature.
      Parla con un tecnico di tale ufficio, il quale ti darà tutte le indicazioni del caso.
      Amedeu e c.

  264. Salve, nel mio appartamento posto al 6^ piano di un condominio esistono due colonne di scarico, una da 100 è una da 80, avevo intenzione di fare un bagno dove c’è la colonna da 80. È fattibile senza sanitrit creando una giusta pendenza?
    Grazie

    • Per Domenico.
      Trattasi di una colonna sottodimensionata; comunque se serve unicamente un paio di bagni può andare bene.
      Il fatto che intendi arrivare alla colonna con una tubazione in pendenza è da sconsigliare, in quanto, con il tempo, ti creerebbe occlusioni e perdite.
      Il Sanitrit, a nostro parere è un’ottima soluzione per il tuo caso.
      Amedeu e c.

  265. buonasera, sto acquistando un’appartamento al terzo ed ultimo piano di uno stabile vecchio con il bagno situato a livello inferiore (una rampa di scale lo divide dal resto dell’appartamento……circa 7 8 mt) vorrei pero’ spostarlo in una stanza dell’appartamento ma non so come operare riguardo lo scarico:alcuni geometri preferirebbero andare ad allacciarsi al vecchio bagno e quindi far passare il tubo di scarico nella parete lungo le scale (di mia proprietà) pero’ in questo modo con i gomiti che inevitabilmente ci saranno ho paura di eventuali intasamenti.Altri geometri preferiscono passare invece dalla facciata del palazzo (nuova, rifatta di recente) ma innanzitutto ho paura che non possono farlo perchè gli altri condomini non lo permetterebbero infatti uno dei geometri consultati per un sopralluogo mi ha detto che dovrebbero risolvere il problema del terrazzo del condomino del piano inferiore perchè essendo edifici vecchi sono squadrati non in modo uniforme infatti io non ho nessun terrazzo mentre il condomino del piano inferiore ha un terrazzo che occupa tutta la parte orizzontale della facciata del palazzo.qualche consiglio?
    simone

    • Per Simone.
      Dovremmo eseguire un sopralluogo per dare un parere attendibile e questo non è possibile.
      Comunque, e non sappiamo se sia possibile, la migliore soluzione sarebbe di far passare la tubazione di scarico all’interno dell’edificio prolungandola, poi, fin sopra al tetto per uno sfiato funzionante.
      Si sconsiglia di creare soluzioni che prevedano tubazioni orizzontali interne, di collegamento tra il nuovo bagno e una colonna esistente, in quanto, con il tempo, finiscono per otturarsi.
      Amedeu e c.

  266. Buongiorno,
    Ho da ristrutturare un’appartamento al primo piano in centro storico.
    Purtroppo e’ un vecchio edificio aventebuna sola colonna di scarico x piano.
    Vorrei sapere se e’ possibile creare una seconda colonna di scarico (murata) passante x la facciata in quanto nella via del centro storico sarebbe presente allacci fognatura acqua e gas.
    L’unico problema sta nel fatto che i fondi al piano terra non sono di mie proprieta’ e sono adibiti a negozi.
    Cosa ne pensa?e’ possibile farlo?
    Grazie

    • Per Antonio.
      In zone A di Centro Storico, si tende a mantenere l’architettonico preesistente.
      Quando parli di colonna di scarico murata, intendi murata in un incasso nel muro, oppure passata esternamente alle mura e poi incassettata e rifinita con muratura?
      Nel primo caso, supereresti la problematica architettonica, ma faresti un intervento contraroi alle norme sismiche andando a sbranare il muro.
      Nel secondo caso riporteresti una struttura muraria estranea all’esistente e probabilmente antiestetica.
      In entrambi i casi occorrerebbe anche l’autorizzazione del condominio.
      Puoi recarti presso l’ufficio Edilizia Privata sottoponendo il caso ai tecnici addetti.
      Come suggerimento possiamo darti quello relativo alla installazione di un bagno wc tipo Sanitrit, che ha una tubazione di uscita veramente minima.
      http://www.coffeenews.it/come-fare-a-risolvere-problemi-difficili-di-scarico-di-bagni-wc
      Amedeu e c.

  267. Salve sign.amedeu vi spiego per un problema che si è verificato nel mio appartamento al quarto piano quando altri condomini sia del terzo piano o quinto piano scaricano il wc mi succhia tutta l’acqua dal pozzetto di scarico oppure dal wc notando che la colonna e da diametro 100 con uno sfiato da 50 che partono entrambe piano terra ma la colonna da 100 non esce al tetto e stata ridotta a 50 con una braghe che collega anche lo sfiato ed esce al tetto da 50 penso di essermi spiegato bene grazie

    • Per Renato.
      Da come ci descrivi il fenomeno, sembrerebbe che derivasse proprio da uno sfiato insufficiente, per cui il liquame trova difficoltà a scendere lungo la colonna montante e crea problemi di risucchio in aperture diverse, quali, per esempio, il vaso wc, il lavabo, il bidet, la doccia.
      Quindi la soluzione potrebbe essere quella di portare un prolungamento del tubo in PVC del 100, fin sopra al tetto.
      Amedeu e c.

  268. Buongiorno, vorrei chiedere se i tubi di scarico fognario di colore arancione da 110mm con o ring sono affidabili quanto quelli a saldare con tangit. Possono essere interrati normalmente? Inoltre, dovendomi allacciare ad un tubo preesistente da 100 mi ritrovo con in sequenza:1 riduttore 110-100, un raccordo femmina femmina e una curva a 45 gradi collegata a un tubo lungo 8metri. Questi 3 raccordi e relative giunzioni inter-raccordo potrebbero in qualche modo creare i presupposti per un intasamento? Il mio dubbio nasce proprio in quanto sono a valle di un tubo da8metri con pendenza dell’ 1,5%.
    Grazie in anticipo per la risposta.

    • Per Dario.
      Normalmente una riduzione nei tubi in PVC da 110 mm a 100 mm non crea molte preoccupazioni, purchè la riduzione sia stata effettuata con un raccordo a scorrere tipo quello rappresentato nella nostra immagine
      http://www.coffeenews.it/wp-content/uploads/2011/11/raccordi-in-pvc-2-1.jpg
      al n° 5 e non come al n° 6, che potrebbe, con il tempo chiudersi su tutto il perimetro creando una occlusione.
      E’ comunque un fatto eccezionale e rimediabile, purchè vicino vi sia un pozzetto di ispezione per farci passare la cima di un tubo di una scovolatrice.
      Amedeu e c.

  269. Gent.le Amedeu,
    Ho appena ristrutturato casa e rifatto impianti idrici. Dalla fine dei lavori, indipendentemente dalla apertura di acqua in casa, si sente una forte vibrazione del tubo dell’acqua in ingresso dalla rete condominiale che arriva subito allo scarico del water geberit con vibrazione che si sente poggiando la mano sulla cassetta, e si sente molto più forte nel tubo di ingresso dell’acqua allo scaldino a gas (in altra stanza) che funge da cassa di risonanza facendo un rumore terribile. La vibrazione è indipendente dalla apertura o chiusura di rubinetti in casa, e nel vecchio impianto non si sentiva. Durante la vibrazione nella doccia c’è un calo di pressione dell’acqua che poi riprende quando la vibrazione si interrompe (60-120 secondi). Quando sta per terminare tale vibrazione si sente dal tubo in oggetto un rumore tipo di riempimento di acqua (glu glu glu) per capirci.l’ Idraulico dice di impiantare riduttore di pressione ma non sono convinto. Se sono riuscito a spiegarmi, lei cosa ne pensa ?

    • Per Lorenzo.
      Avanziamo delle ipotesi non potendo effettuare un sopralluogo.
      Sembrerebbe più una vibrazione dovuta a un tubo libero e da fermare appositamente con staffe.
      Potrebbe anche essere la risonanza derivante dal motore trituratore del vaso Geberit.
      Amedeu e c.

  270. Buongiorno Amedeu,
    volevo chiederti un parere. Vorrei ristutturare l’appartamento dei miei genitori a Roma per affittare le singole stanze. A questo scopo volevo realizzare un terzo bagno, per far sì che ogni stanza abbia il servizio indipendente.
    E qui la prima domanda: c’è un numero massimo di bagni che si possono realizzare all’interno di una casa?

    L’impianto dell’appartamento è a pettine: ingresso, lungo corridoio e camere tutte sulla destra. I due bagni attualmente presenti si trovano alla fine del corridoio in fondo alla casa. Il terzo bagno invece vorrei realizzarlo subito dopo l’ingresso sulla destra. Premettendo che ci troviamo al piano rialzato (con un altro appartamento sottostante), circondati dal giardino/corte condominiale, lo scarico delle acque nere più vicino a cui potrei attaccarmi si trova qualche metro dopo l’androne di ingresso al palazzo. Ho diritto di poter effettuare un scavo nella corte interna (ovviamente a mie spese) per riattarcarmi a tale scarico oppure l’autorizzazione è a discrezione dei condomini? Che tipo di pratica devo seguire per questo tipo di intervento?
    grazie in anticipo per l’aiuto.
    A presto
    Irma

    • Per Irma.
      Ti occorre una CILA comunale presentata da un tecnico.
      Di regola non c’è un limite, ma sta al buon senso regolare i bagni, in quanto potrebbero scambiare l’abitazione per un albergo o similare e specie, catastalmente, alzarti la rendita catastale dell’unità immobiliare.
      Comunque tre bagni, se ben relazionati (Uso per i genitori anziani più 2 bagni) non dovrebbero costituirti difficoltà alcuna.
      Circa l’allacciamento dello scarico, poichè trattasi una innovazione rispetto alla nascita dell’edificio, occorrerebbe l’autorizzazione condominiale, per cui parlane con l’amministratore.
      Amedeu e c.

  271. Buongiorno Amedeu

    Abito in una casa dove i bagni sono uno sopra l’altro, il bagno sotto fa sempre la muffa negli angoli della parete esterna dove passano a lato della finestra le colonne di scarico , In questi giorni mi sono convinto che l’umidità e condensa che poi vanno a creare la muffa, siano colonne di scarico.

    Ti chiedo cortesemente se è giusta la mia teoria e come posso ovviare a questo inconveniente.

    • Per Giuliano.
      Ci sembra che la tua ipotesi sia giusta, in quanto la coincidenza della muffa con il passaggio degli scarichi è possibilmente attribuibile a questi ultimi.
      Può darsi che la congiunzione di due canne di tubo delle colonne fognarie lasci sversare poco liquido, che con il tempo può aver causato tale inconveniente.
      Purtroppo, per verificare tale ipotesi non ti rimane altro che aprire la muratura e controllare se le tubazioni interne sono asciutte oppure presentano delle colature.
      In quest’ultimo caso dovrà essere trovato e riparato il punto di infiltrazione.
      Amedeu e c.

  272. Buongiorno, ho comprato una mansarda nuova senza nessun impianto ma la colonna di scarico che arriva al piano è solamente 80 mm. sul progetto risulterebbero 2 bagni, quindi, escludendo il sanitrit, c’è rischio che possa accadere qualcosa se scarico in questo tubo?

  273. Salve vorrei sapere se è possibile collegare lo scarico wc di un nuovo bagno ad uno adiacente (a specchio) già collegato alla colonna condominiale. Il primo bagno è stato ristrutturato di recente e il wc è stato posizionato un metro circa dalla colonna creando un gradino di 15 cm. La braga Y dove andrebbe collegata? Si può collegare sul tratto che va dal wc alla colonna? Grazie e complimenti.

    • Per Antonio.
      Dovrebbe essere eseguito un sopralluogo per darti una risposta attendibile, comunque 1 metro non è molto, per cui, se crei uno scalino nel tuo bagno, potresti farcela a collegarti tramite una braca alla tubazione verticale da 100 mm in PVC.
      Ritrovando il tubo di scarico attuale verticale, potrai renderti conto se è possibile fare tale raccordo, nel muro e contenuto sopra e nello spessore del solaio di calpestio.
      Amedeu e c.

  274. Buongiorno,
    Ho un bagno al primo piano del mio appartamento. Posso realizzare un bagno al piano superiore in posizione identica a quella del piano inferiore? Come faccio a “portare di sopra” l’acqua? Non è un problema se al piano inferiore si vedono i tubi. Ringrazio anticipatamente

    • Per Giulia.
      Se l’alloggio soprastante il tuo è sempre di tua proprietà, non avrai particolari difficoltà nel realizzare il bagno che desideri.
      L’unico inconveniente sarà costituito dallo scarico del vaso wc, che necessita di una tubazione in PVC spessorato del diametro da 100 mm; per cui dovrai prolungare in alto (Se già non esiste) la tubazione dello scarico del tuo bagno, allacciandoci il nuovo WC e poi portandola fin sopra al tetto, al fine di farla funzionare anche come sfiato contro i cattivi odori.
      Per le tubazioni idriche potrai metterle sottotraccia oppure esterne (Ma queste ultime, naturalmente, saranno esteticamente poco belle da vedersi).
      Comunque ti consigliamo di fare eseguire un sopralluogo da un idraulico della tua zona, il quale ti darà tutte le spiegazioni del caso.
      Amedeu e c.

  275. Salve ho un quesito sul mio impianto di scarico e i sistemi di ventilazione e esalazione etc
    Preciso che si parla di una sola colonna di scarico del diametro del 100 molto vecchia,
    limpianto nuovo é cosi composto ci sono due bagni tutti svilupppati in linea sulla medesima parete uno alla destra della stessa e uno alla sua sinistra , poiché limpianto serve due abitazioni distinte ma col medesimo colonna di scarico

    DallA parte sinistra abbiamo scarico del 50 mm cui sono attaccati 6 utenze : scarico lavastoviglie + scarico lavandino cucina + scarico lavatrice + scarico lavandino + scarico bidet qui avremo 2 braghe che creabo una biforcazione per una latrice tutta del 50 mm e una che si collega a una doccia sempre del 50 mm , avremo ora un totale di 6 utenze in linea + 2 plus unite dalle due braghe tutte queste finiscono tramite il medesimo tubo del 50 mm fino ad inserirsi in una braga del 110 mm che si collega poi allo scarico principale del 100 mm tramite una riduzione , questa braga che ha portato fino a qua tutte le utenze del lato sinistro escluso il water riparte appunto unendosi in una nuova braga del 110 mm e 50 mm (siamo ripartiti ora con lo scarico ma sul lato destro della stessa parete) troviamo subito una doccia scarico 50 mm e nella parte del 110 mm dopo circa 70 cm troviamo un altra braga sempre del 110 mm cui verso lalto é collegata con una riduzione lesalatore il quale ha un diametro 75 mm , la parte della braga che procede finisce in un altra braga con due sbocchi del 110 mm uno di questi tornera sul lato sinistro della parete dove una riduzione del 90 mm si inserira nel wc… tornando sul lato destro invece procedera in un altra braga del 110 mm e del 50mm , la parte del 110 si collega a una riduzione del 90 mm cui e attaccato il secondo wc(lato destro), dove invece procede col 50 mm sempre lato destro troveremo disposti in linea 3 utenze : bidet + lavandino + lavatrice …

    La mia domanda é uno scarico cosi può funzionare ? O avrò problemi di acqua che non scende ? Cattivi odori ? Mancanza di Ventilazione ariazione per permettere il corretto scarico efficente ?
    La ventilazione areazione del 75 mm é sufficente ? O potrebbe essere più indicato un tubo di diametro maggiore ?

    Oppure potrebbe essere indicato inserirne una arezione anche a monte del impianto prima della lavestoviglie lato sinistro e della lavatrice lato destro ?

    Specifico che tutte le curve/braghe sono state fatte evitando curve secche e massimizzando la pendenza in molti punti superiore al 5/ 10 % , solo nella parte finale si appiana e ce una curva secca quella che porta nel principale del 100 mm e la prima traga del lato sinistro attaccata al 100 mm è a T invece che a V n puo comportare problemi questa forma che non invoglia la discesa del acqua verso il 100 mm ?

    Grazie anticipatamente della disponibilita luca

    chiaramente so che spiegato per messaggio puo essere complicato , ma Se servissero foto posso inviarne !

    • Per Luca.
      Per rispondere alle tue lunghe domande servirebbe mezza giornata e forse occorrerebbe anche un sopralluogo preventivo.
      Vedi se riesci a chiarire la tua complessa situazione leggendo questi nostri articoli.
      Prima però devi tener conto che le acque nere sono tutte quelle che fuoriescono dalla nostra casa ad eccezione di quelle che provengono dal tetto (Acque bianche) ed inoltre che normalmente le acque nere che vengono dalla cucina devono essere separate da quelle provenienti dai wc e devono passare prima di immettersi nella fognatura nera comunale da un idoneo degrassatore che deve essere reiteratamente ispezionato e pulito.
      https://www.coffeenews.it/allaccio-di-una-casa-alla-fognatura-nera-pubblica-lavori-e-particolari-come-fare.
      N.B.
      Le tubazioni interne dei singoli apparecchi sanitari (Lavatrice e lavastoviglie comprese) devono avere un diametro minimo di mm 40.
      Mentre le colonne principali e gli sfiati un diametro di mm 100.
      Amedeu e c.

  276. Salve,
    La mia domanda è la seguente: dovendo creare da zero una stanza da bagno, è possibile prevedere la disposizione del wc e del bidet non lungo le pareti ma lontano e cioè su di una parete larga circa 20 cm ed alta circa 150 cm, quindi non a tutta altezza?
    Grazie

    • Per Monica.
      E’ possibile, purchè gli scarichi e le tubazioni idriche di allaccio escano da detto muro.
      Anche per lo scarico non vediamo difficoltà, in quanto se diritto puoi allungare quello esistente a parete, se a pavimento puoi sempre mettere in opera una curva a 90° in PVC e da 100 mm.
      Amedeu e c.

  277. Mi correggo: una parete profonda 20 cm, larga 100 cm ed alta circa 150 cm….lontana dalle pareti che delimitano la stanza

    • Per Monica.
      Hai chiarito meglio, per cui riteniamo che dovrai spostare sia gli scarichi che gli allacci idrici.
      Fai vedere il lavoro da un idraulico o da un muratore esperto.
      Amedeu e c.

  278. Salve
    In un percorso in piano un pò in pendenza,
    Si può sostituire un tubo di scarico da water da 100 mm di un paio di metri con uno da 80?
    Grazie Daniele

    • Per Daniele.
      Per regolarità costruttiva un tubo non può essere diminuito di diametro, in quanto potrebbe creare degli intasamenti proprio nel punto di restringimento.
      Qualora, comunque, tale tubazione serva solo una unità immobiliare, puoi creare nel punto di riduzione un pozzetto di ispezione con un raccordo a T con tappo, in maniera da visionare detto tubo e ripulire, in caso di necessità, l’occlusione formatasi.
      Amedeu e c.

  279. TRENTACINQUE ANNI FA ABBIAMO CAMBIATO UBICAZIONE DEI SANITARI E MESSO DEI SANITARI PURE NEL BALCONE DOPO AVER FATTO VERANDA.ORA IL CONDOMINO DEL PRIMO PIANO ,DOPO TRENTA CINQUE ANNI, DICE CHE SENTE PUZZA DI FOGNA NEL SUO BAGNO E CHE PERTANTO (A DETTA DEL SUO LEGALE) TUTTI I CONDOMINI DOVRANNO RIPRISTINARE I BAGNI COME ERANO INIZIALMENTE E CI ADDEBITERA’ TUTTE LE SPESE CHE FARA’.DESIDERO SAPERE COSA SI PUO’ FARE E COME ELIMINARE LA PUZZA CHE NON E’ CONTINUA.GRAZIE

  280. Salve,
    ho acquistato un appartamento in condominio, di cui vorrei cambiare la disposizione degli spazi. Nell’attuale bagno si trova la colonna di scarico in una posizione interna (normalmente corrono sulla facciata degli edifici) che nella ristrutturazione risulterebbe in mezzo alla stanza impedendo di ottenere lo spazio desiderato. C’è modo di deviare un tratto della colonna di scarico? Se sì, in che modo il tubo gira e ritorna al tubo del piano sottostante? E’ necessario chiedere il parere dei condomini?
    Grazie

    • Per Renata.
      Se la colonna serve più condomini (2 o più) è necessaria l’autorizzazione del condominio.
      Ti facciamo presente che se la colonna fognaria si trova al centro di una stanza, difficilmente potrai tecnicamente spostarla nel senso orizzontale verso le murature esterne, in quanto tratti di F.Nera posti in orizzontale sono propensi ad intasarsi e a perdere.
      Per cui dovrai trovare una soluzione diversa.
      Amedeu e c.

  281. buongiorno
    ho ristrutturato un anno fa il mio appartamento. Una volta installato il piatto doccia, mi sono ritrovato con la fuoriuscita di odore dalla piletta della doccia. Durante i lavori la spiegazione dell’idraulico è stata: ” succede perchè i sifoni sono vuoti” . Da quando ho iniziato ad abitarci la situazione si è attenuata però comunque ho iniziato a capire che non era normale che ogni tanto capitava questa fuoriuscita di odore.
    Inizio a documentarmi, scopro durante quest’anno che probabilmente ho 2 problematiche : la piletta della doccia è di scarsa qualità perchè ha un piccolo sifone contenente acqua. La seconda problematica che salendo sul tetto insieme all’idraulico del condominio scopriamo che il tubo di sfiato è un tubo piccolo ( dovrebbe essere da 40) sotto tegola. Ho chiamato diversi idraulici e contattato aziende varie : c’è chi dice che il problema è dovuto allo sfiato e chi incolpa la piletta. Ma soprattutto la mia domanda è : perchè prima di ristrutturare non esisteva questo problema? Vorrei allegare delle foto per capire e ricevere un vostro parere dovuto a questa problematica dato che ho notato che siete competenti nel settore.
    Spero in vostro riscontro positivo
    grazie
    cordiali saluti

    • Per Mirko.
      Probabilmente dipende dalla colonna di sfiato che deve salire sul tetto per almeno 1 metro e non fermarsi nel sottotegola.
      La piletta, anche se piccola, ma mantenuta sempre piena di acqua non dovrebbe causarti molti inconvenienti.
      Amedeu e c.

  282. Ho acquistato casa da un anno e, solo ora che sono riuscita ad iniziare lavori di bassa entità (cambio piastrelle della cucina, sostituizione porte, rifacimento della doccia), il vicino ha pensato di mettermi a conoscenza che gli scarichi del mio appartamento (ultimo piano di una palazzina di 3 con un appartamento per piano) non confluiscono nella montante condominiale. Questo causa, a suo dire, problemi frequenti di otturazioni (non in questo ultimo anno, ovviamente, perchè non ci ha vissuto nessuno).
    Vorrei sapere se da queste poche parole che mi sono state dette, voi riusciste a capire il problema?
    Dove scaricano i miei bagni? Per quale motivo potrebbero averli deviati altrove e non nella montante condominiale? Come posso far controllare questa situazione senza far rompere nulla (non posso permettermi assolutamente lavori importanti)?

    P.S. la palazzina è stata costruita tra il 2017 e il 2018.

    • Per Ilaria.
      Se la palazzina si trova in un centro urbano provvisto di fognatura nera gli scarichi devono confluire necessariamente in questa.
      Se invece trattasi di zona rurale, priva di fognatura pubblica, vengono usati vari sistemi, quali la sub inrigazione, la fitodepurazione o il depuratore a fanghi attivi.
      Questa è la prima cosa che devi appurare.
      Dopo di che devi rivolgerti da un operaio (Muratore va bene), che ti aiuti a controllare, tramite l’aiuto di coloranti, il percorso del tuo scarico liquami.
      L’operaio provvederà ad aprire i vari pozzetti esistenti nel terreno circostante la costruzione, e gettando un colore non inquinante nel vaso wc (Per esempio il rosso), dovrà trovarne il passaggio ed individuare dove va a scaricare.
      Questo vale in entrambi i casi sopra citati.
      Una ricerca laboriosa, ma a nostro avviso, la più valida.
      Amedeu e c.

  283. In appartamento al primo piano una singola colonna di scarico posta nel muro perimetrale dell’edificio serve due bagni. Lo scarico del wc del secondo bagno si allaccia a quello del wc del primo bagno per poi confluire nella braga. Si tratta di un lavoro eseguito rialzando il pavimento di entrambi i bagni (quello in cui passa la colonna è pre esistente, il secondo realizzato ex novo). Ho acquistato recentemente e vorrei rifare i bagni rimuovendo gli inestetici e pericolosi gradini d’accesso al bagno senza intaccare le pignatte per questioni di “buon vicinato”.
    Domande:
    1) è lecito sostituire la braga attuale con una a due derivazioni distinte?
    2) lo scarico per il secondo bagno (distante circa 3 metri dalla colonna) può correre in uno scasso da crearsi nel muro perimetrale dell’edificio?
    3) un wc con scarico a muro (sospeso o a filo) permetterebbe di guadagnare la quota necessaria a garantire una pendenza maggiore dell’1%?

    Grazie.
    Matteo.

    • Per Matteo.
      Vediamo se abbiamo ben compreso.
      Vorresti eliminare la tua braga (O braca) rialzata, collegandone una nuova con ingresso a piano solaio preesistente.
      A nostro parere puoi farlo, ritrovando la colonna montante e modificandola in maniera da abbassare la nuova braga a livello del preesistente solaio.
      Il tutto sarebbe facilitato qualora detta tubazione verticale si trovasse chiusa in una cassetta di forati esterna alla muratura portante.
      Per quanto riguarda l’allaccio orizzontale del secondo piano, ti suggeriamo di non effettuare alcun taglio del muro portante, in quanto il diametro di una tubazione di scarico è di 100 mm e non è ammesso dal punto di vista sismico (Specie per uno sbrano lungo 3 metri).
      Eventualmente potersti usare un vaso con scarico con trituratore della Sanitrit, per il quale la tubazione si riduce ad un semblice diametro di circa 3/4″.
      https://www.coffeenews.it/come-fare-a-risolvere-problemi-difficili-di-scarico-di-bagni-wc/
      Amedeue c.

      • Grazie infinite per i consigli. Speravo di poter fare a meno del sanitrit, ne installarono uno anni addietro a casa dei miei genitori che procurò più disagi di quanti ne risolse. Lasciando da parte il passaggio nel muro sto valutando la possibilità di far correre lo scarico diretto al secondo bagno sotto il piatto doccia (montandolo leggermente rialzato) del primo. Chiedo però conferma del fatto che un wc con scarico a muro, sospeso o no, permetta di recuperare dei centimetri rispetto allo scarico a pavimento. Grazie ancora per mettere a disposizione le vostre competenze.

  284. La colonna di sfiato quanto deve essere larga? Sul soffitto del mio palazzo ha una strozzatura che non passa nemmeno pa telecamera per l’ispezione. È normale?

    • Per emiliano.
      La colonna di sfiato che sale fin sopra al tetto deve avere lo stesso diametro dello scarico che sta servendo (100mm,125mm, ecc.)
      E’consigliabile che sia diritta, senza curve o strozzature
      Amedeu e c.

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