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Grazie.

                                      Amedeu e c.

1.404 commenti

  1. Impianto a battiscopa. Buonasera, ho comprato casa da poco e mi accingo alla sua ristrutturazione.
    Vorrei conoscere le eventuali esperienze sull’uso dei battiscopa radianti, costi, benefici e problematiche.
    Grazie

    • Per Gian Piero.
      Una domanda da un miliardo di euro.
      Dipende dalla composizione della tua casa,dalla coibentazione termica della stessa e dalle offerte illimitate che troverai sul mercato.
      Volendo darti dei prezzi medi, l’impianto a battiscopa costa circa 70 euro al metro lineare, al quale devi aggiungere la mano d’opera, i pezzi speciali, tipo curve, squadre, raccordi, ed infine il generatore di calore o caldaia.
      E’ da consigliarsi una caldaia a condensazione.
      I vantaggi sono quelli descritti nell’articolo: cioè un caldo più diffuso e un costo più economico. (Per quello ad acqua e non elettrico).
      Uno svantaggio, secondo il nostro parere, è rappresentato dai mobili che vanno collocati lungo le pareti, e se qualora combaciassero con quelle dove è posto il battiscopa, logicamente ci sarà una diminuzione di propagazione di calore.
      Amedeu e c.

    • salve.ho scoperto in questo momento il suo sito e le pongo il mio quesito.nel2011 io e il condomino sotto di me abbiamo fatto rifare i balconi privatamente perche’ pericolanti, adesso si rifa la facciata con i balconi condominialmente come posso rifarmi della spesa subita? grazie

      • Per Rita.
        Riteniamo che sia molto difficile, anzi quasi impossibile, vedersi riconosciuta una spesa su parti comuni, realizzata privatamente, e spettante al condominio intero.
        Comunque tentar non nuoce, e fai la proposta in assemblea condominiale.
        Amedeu e c.

        • Nel 1980 ho acquistato una parte di un vecchio immobile. Ho condonato tutto quello che c’era da condonare. Negli anni ho fatto modifiche interne autorizzate. Ho chiesto mutui ipotecari per l’acquisto e successivi lavori. Una decina fra geometri, architetti e ingegneri ci hanno messo le mani. Nel 2010 ho chiesto un ampliamento e autorizzato ho fatto i lavori. Al momento della regolarizzazione al catasto salta fuori che l’ampliamento non sta nei confini della proprietà perché sulla mappa tutto l’immobile risulta leggermente spostato da quello che è in realtà. Sono passati 4 anni e non si riesce a venirne a capo. Che ne pensa? La ringrazio.

          • Per WWw Carlo.
            Veramente un bel guaio.
            Si afferma sempre che il catasto non è probatorio, in quanto non costituisce prova di legge, ma in questo caso diventa essenziale, in quanto gli edifici devono essere posizionati nei loro rispettivi terreni.
            Probabilmente i tuoi tecnici avranno controllato il Tipo Mappale e rifatto il confinamento del terreno.
            Se così è, a nostro avviso, ti trovi nella condizione di avere una parte dell’edificio in proprietà altrui, per cui (Non vediamo altra soluzione) devi contrattare con il confinante la cessione di un terreno, a titolo oneroso.
            http://www.coffeenews.it/proprieta-di-un-fondo-limiti-della-sua-estensione-in-verticale
            Amedeu e c.

          • Salve, ho appena scoperto il vostro bellissimo sito dove spero di trovare risposta al mio quesito. Riguarda mio padre che vent’anni fa !fece domanda di condono edilizio (anno 1995) per dei fabbricati rurali sulla sua azienda agricola (con vincolo paesaggistico). Al tempo e fino a due anni fa era coltivatore diretto, quindi , a parte l’oblazione che pagó, per sanare il tutto non avrebbe dovuto pagare gli oneri concessori. Ebbene, il Comune ha risposto alla sua richiesta di condono poche settimane fa (21 anni dopo!) e poiché mio padre non é più nei coltivatori diretti dal 2013, deve ora pagare gli oneri concessori. Che cosa ne pensate?

          • Per Maria Celeste.
            Pensiamo che sono trascorsi troppi anni (21), per cui non si può accusare il Comune di inerzia.
            C’è stato un rilassamento di attesa (O di convenienza) da entrambe le parti: inoltre la cessazione di tuo padre come coltivatore diretto non vi pone in una situazione di privilegio, poichè la pratica viene esaminata oggi con l’applicazione di quelle che sono le attuali normative.
            Cerca di parlarne apertamente e con civiltà con il dirigente dell’ufficio Edilizia Privata del Comune, sicuramente saprà darvi tutti i consigli, nell’ambito legale, su detta pratica.
            Amedeu e c.

      • Mio figlio possiede una casa acquistata con mutuo in fase di ristrutturazione senza bagni ne pavimento deve pagare cinque l’Imu?

    • Gentile Amedeu ho un quesito.
      Il mio vicino sta realizzando un impianto di irrigazione del giardino che intende poi coprire con dei piastroni: il tutto a meno di 50cm dal mio muro di cinta. Non solo: ma per asportare terra ha picconato ed avendo trovato la gettattina su cui poggia il muro (gettatina che in orizzontale, sotto ilpiano del suolo, sporge circa 20-30 cm dal fianco verticale del muro) ha picconato la gettatina e l’ha rimossa. Preciso che il muro è di mia proprietà: l’ho acquistato con l’acquisto della casa. All’epoca del mio acquisto il terreno vicino non era edificabile, poi è cambiata la destinazione ed è stata edificata la palazzina di 3 appartamenti di cui il mio vicino abita quello a piano terra confinante col mio muro. A suo tempo ha piantato un ulivo ad 1,5 m dal muro, ed in seguito ha posizionato un forno a legna a circa 15 cm dal muro. Non vorrei che pensasse ad un diritto acquisito. La ringrazio anticipatamente per la risposta. Eugenio.

      • Per Eugenio.
        Leggi questo nostro articolo relativo alle distanze delle tubazione e piante dal confine
        http://www.coffeenews.it/distanze-dai-confini-di-pozzi-cisterne-fossi-tubi-canali-ed-altro
        Per Il forno (Del quale però non ci dici le caratteristiche, tipo la grandezza), se è in muratura, e ben fissato al suolo (Cioè non deve essere del tipo barbecue prefabbricato), deve rispettare le distanze previste per le costruzioni ed è perciò soggetto ai regolamenti locali (Vigili Urbani)
        Amedeu e c.

      • Dopo aver costruito la mia casa con cortile e aiuole ai due confini, a distanza di 5 anni un nuovo proprietario ha costruito al mio confine destro, sbancando di circa 1,5 metri di altezza nel suo terreno e costruendo il suo scantinato e la relativa abitazione attaccata alla mia abitazione e aiuola, adesso si lamenta che quando innaffio la mia aiuola creo dei problemi di umidità nel muro divisorio, ma se lui non avesse sbancato questo problema non si sarebbe creato quindi non mi deve rompere le scatole, ho ragione o no ?

        • Per Paolo.
          I rapporti tra vicinati, lo consigliamo sempre, devono essere improntati sul principio della buona convivenza.
          Da quanto ci dici, sembra che il vicino sia in torto, in quanto ha generato tale situazione con uno sbancamento sul tuo confine.
          Devi però dimostrarlo in caso di lite giudiziaria, e potrebbe esserti utile, a quel momento, avere una copia del progetto approvato di costui, che potrai esaminare e averla, a pagamento, presso l’ufficio edilizia privata del comune.
          Amedeu e c.

    • Salve, desidererei conoscere la tecnica per portare la forassite dalla parete di una stanza al centro del soffitto, nel caso in cui quest’ultimo sia costituito da in contro soffitto, ossia vi sia un intercapedine libera tra la struttura portante superiore e il soffitto vero e proprio. Cordiali saluti.

      • Per Marziano.
        Non è facile, in quanto devi lavorare “al buio”
        Per prima cosa stacca l’interruttore generale ENEL.
        Poi, aiutandoti con una guida flessibile da elettricista ed infilandola dal foro al centro stanza, puoi cercare di dirigerla, seguendo l’andamento della struttura orizzontale portante del soffitto, verso un foro praticato vicino al muro (Dove devi allacciarti) .
        Dopo vari tentativi ed un poco di pazienza dovresti riuscirci.
        Dopo di che collega alla guida il corrugato e fallo passare.
        Amedeu e c.

    • Siamo in provincia di Roma e circa 12 anni fa facemmo costruire, sul terreno della nostra abitazione unifamiliare, una piscina interrata di m. 10×5, con prefabbricati di acciaio e pvc (non in muratura) a mezzo di DIA con il Comune, come richiesto allora.
      Dovendo ora vendere l’immobile, vorrei procedere all’accatastamento della piscina.
      Essendo l’abitazione A/7, classe 3 (con 17 vani), mi è stato detto che il relativo accatastamento della piscina potrebbe aumentare la classe catastale (di mezzo vano?).
      Può esistere però il rischio che la richiesta di accatastamento della piscina si concluda con l’assegnazione dell’immobile alla categoria A/8, con le pesanti conseguente fiscali del caso?
      Si può escludere del tutto tale ipotesi o, al contrario, il Catasto potrebbe imporre comunque tale scelta, di propria iniziativa insindacabile? Ho sentito pareri discordi al riguardo e mi risulta che si riservano di dare risposta definitiva entro 1 anno dalla richiesta di accatastamento. Grazie.

      • Per Luciano.
        E’ sempre il tecnico del privato a proporre l’accatastamento e la categoria.
        Sta poi al tecnico del Catasto accettarla o meno.
        A nostro parere, una piscina è un elemento che può far scattare la categoria di una casa di un gradino.
        Comunque puoi parlarne con un tecnico professionista della tua zona, che può contattare il locale catasto a titolo informativo.
        Amedeu e c.

  2. Salve.
    Complimenti per il sito e per l’impegno che c’è dietro.
    A breve devo iniziare a realizzare una casa in collina ed avrei molte domande da fare. Potreste aiutarmi nel dire in quali categorie e sottocategorie trovo le risposte alle mie domande? Non vorrei ripetervi gli stessi quesiti che vi sono stati già posti.
    Cercherò di essere sintetico. Per la realizzazione della casa ho concessione edilizia e solo un progetto di massima. Esiste un fabbricato in pietra (muri 60cm.) di circa 35mq. che dovrò recuperare e ci sarà un ampliamento sino ad arrivare ad un totale di circa 100mq. L’ampliamento sarà interamente in legno. Voglio isolare al massimo il terreno dal pavimento sia dell’ampliamento che della parte esistente, effettuando uno sbancamento di terreno di almeno 60cm. sotto il livello della soglia del manufatto esistente.
    Domanda:
    1)-Quale tipo di solaio consigliereste, quello in latero-cemento (cordolo di fondazione, travetti e pignatte) o quello ad igloo in plastica?
    Grazie

    • Per Sergio.
      Per trovare le risposte relative a lavori edili, urbanistici,ecc, puoi usare il pulsante “Cerca” in alto a destra del sito, ed introdurre le parole che ricerchi.
      Ti comparirà una serie di articoli fra i quali troverai quelli che risponderanno alle tue domande.
      Nella ristrutturazione è preferibile la scelta degli igloo, nell’ampiamento puoi usare i travetti e pignatte.
      Amedeu e c.

  3. devo fare una domanda a riguardo di una suddetta luce,che vi è da 30 anni.
    credo sia una irregolare ,perché è appiccicata alla porta del mio fondo, ove ho una apertura
    della stessa in fuori, mentre la luce del ‘altro vicino ha una dimensione esigua cira un terzo della
    mia porta. in precedenza i fondi erano comunicanti, cosi da 30 anni, vi è sorto un muro divisiorio.
    con l’ubicazione come sopra descritta.quindi adesso vi hanno fatto una porta che si apre del interno
    al posto della luce senza le misure necessarie e quantaltro.questo è successo perché non abbiamo mai
    chiesto la regolarizzazione al vicino, quindi se ne è approfittato in tutte le varie forma,adesso posso chiedere
    la regolazizzazione o la chiusura?

    • Per Lucio.
      Difficile dare un parere basandosi su una descrizione approssimativa.
      Che dirti? Dovremmo fare un sopralluogo, ma non possiamo.
      Amedeu e c.

  4. Nel mio bagno soprattutto del bidè dal vater e lavandino escono cattivi odori: come posso rimediare?

    • Per Luciana.
      Può darsi che la colonna montante del tuo bagno non prosegua verso il tetto, con una tubazione di sfiato avente lo stesso diametro di detta colonna (Diam 100 mm).
      Devi accertarti di questo.
      Tale colonna, se esistente, potrebbe essere otturata nella parte finale da un nido di uccelli, nel qual caso la devi ripulire.
      Amedeu e c.

  5. Salve, sono proprietario di un terreno zona territoriale F2 tipologia urbanistica: attrezzature pubbliche. Sono soggetto al pagamento dell’IMU come terreno edificabile? il mio comune di appartenenza mi chiede di pagare come terreno edificabile anche se sono impossibilitato a costruire essendo vincolato ad attrezzature pubbliche. Grazie

    • Per Fabio.
      Il Comune ti potrà richiedere il pagamento dell’IMU relativamente al valore che potresti ricavare da un eventuale esproprio da parte di un ente pubblico, per realizzare attrezzature pubbliche (Come da Norme di Attuazione del PRG per la zona F2).
      Non potrà invece chiederti l’IMU su un valore di terreno edificabile (Per esempio per case di civile abitazione).
      Amedeu e c.

  6. buonasera,ho un locale sotto una terrazza,da dove filtra acqua dai verticali,e scende giù nelle,pareti,il muratore vuole usare un prodotto della icobit,con una rete in microfibra di vetro per rivestire la parte di terrazzo che perde,e che sarebbe una vasca visto che ha due scalini che le fanno formare appunto una vasca,mentre nelle pareti del locale giù vuole usare osmocen della kerakoll e fare una contro parete in forati da 5 cm,essendo un locale commerciale,è una buona soluzione?

  7. Sono fabio Devo fare circa 35 mq di pietre a spacco (Luserna ) quanto cemento e quanta sabbia mi serve per completare i 35 mq compreso lo stucco delle fughe

    Grazie

  8. Cartongesso. Buonasera
    Ho bisogno di sapere se il contro soffitto in cartongesso è considerata muratura.

    Nella mia cucina ho fatto un contro soffitto in cartongesso. L’Architetto che mi deve dare l’abitabilità sostiene di non potermela dare perchè il contro soffitto ha ridotto l’altezza da 2,70mt a 2,53 mt
    La cucina è tutta aperta con il soggiorno in totale sono 60 mq i mq adibiti alla cucina sono circa 12. Come ripeto è tutto aperto.
    Chi mi ha progettato la cucina sostiene che il cartongesso viene considerato arredo e quindi non conta ai fini dell’altezza della stanza.
    Io non sò più a chi credere mi date un consiglio.
    La casa è nel comune di Firenze

    Grazie
    Mauro

  9. Buongiorno
    Dovendo fare una sostituzione della vasca da bagno con iva agevolata al 10%, il bonifico lo deve fare la cliente oppure lo potrebbe fare il figlio a nome suo ma che non abita nemmeno a Roma.
    Grazie.

  10. Sarei interessato all’acquisto di una stufa a pellet ma ho dubbi per 1 stufa Idro..o Aria canalizzata..Mi han detto che la Idro sarebbe sovradimensionata x i soli 40mq delle 3 stanze da riscaldare e sarebbe a rischio ebollizione.Se è possibile Vi invio successivamente anche la piantina.Altri tecnici e venditori mi hanno caldamente sconsigliato quella aria canalizzata visto la posiz. stufa , la lunghezza tubi con perdita di calore. e soprattutto per le bocchette inizio stanze bagno e camera che non garantirebbero al flusso aria un riscaldamento omogeneo dell’ambiente.(Mi han fatto anche vedere un diagramma con il movimento flusso aria calda e fredda che avvalora la loro tesi!) Adesso non so più a quale “santo” appellarmi..L’appartamento ,di 40 mq x 2,70 come altezza e si trova in un paesino collinare, a piano terra con sotto la cantina dalle stesse dimensioni.L’unico lato possibile, dove appoggia la stufa non è abitato. Aspetto se possibile un Vs gradito consiglio. Grazie..

    • Per Giuliano.
      Trattasi di un mini appartamento, per cui ti consigliamo di fare eseguire un sopralluogo da un tecnico (Perito) termoidraiulico della tua zona.
      Ti troverò immediatamente la soluzione.
      Amedeu e c.

  11. Spett.le Coffeenews.it Edilizia fai da te

    Premessa:
    Nel vostro sito in “Scriveteci” leggo “Dovrete ricordarvi del nome (Titolo) dell’articolo dal quale avete scritto”; sotto “Inserisci un commento” non trovo la casella “Titolo”, non mi è chiaro dove dovrei inserire il titolo.

    Titolo: Balconi: degrado e ripristino

    I balconi presentano, dopo l’avvenuta rimozione delle parti ammalorate, i tipi di degrado di seguito descritti.
    1) Intradossi: in alcune parti (aree massimo 20×40 cm) le pignatte sono sfondellate e manca ovviamente anche l’intonaco;
    1.1) è presente gocciolatoio costituito da una scanalatura, che misura in sezione 6 cm di larghezza e 3 cm di profondità lungo il perimetro dell’intradosso che in alcune parti è da ricostruire a causa del distacco dell’intonaco.
    2) Frontalini: intonaco e in parte anche calcestruzzo distaccato con affioramento dei ferri d’armatura arrugginiti solo superficialmente;
    2.1) Negli angoli, sempre dei frontalini, alcuni spigoli sono da ricostruire, anche qui intonaco e in parte anche calcestruzzo distaccato con affioramento dei ferri d’armatura arrugginiti solo superficialmente.
    3) il perimetro della pavimentazione dei balconi è costituito da una copertina leggermente a sbalzo di granito che in alcuni punti, brevi tratti da 5 cm circa, è rotta
    3.1) La giunzione della con il pavimento in piastrelle, in un tratto lungo circa 40 cm, si è allargata e presenta una fessura di 3 mm circa.
    Chiedo gentilmente:
    a) per i punti sopra descritti materiali e tecniche idonee di intervento;
    b) devo fare un preventivo:
    b.1) come faccio a calcolare il costo del ponteggio e a prevedere i giorni di lavoro totali per il noleggio;
    c) quando sul vostro sito vado in prezzario in montaggio e smontaggio ponteggi non visualizza nulla sotto rimane la pag. bianca.

    Grazie e cordiali saluti

    Laim

    • Per Laim.
      Il nostro sito contiene circa 1000 articoli sulla muratura, per cui adoperando il pulsante “Cerca” in alto a destra della Home, ed inserendo le parole che ti interessano, potrai trovare ogni volta una serie di articoli che ti aiuteranno a risolvere i tuoi problemi.
      Per i prezzi esite la voce Prezzartio e Preventivi.
      Usali e sarai soddisfatto.
      Amedeu e c.

  12. Buon giorno ho un problema con le travette di cemento armato che si trovano nei solai delle stanze queste diventano nere ,questo problema e’ sorto dopo l’installazione di una stufa a pellet idro, ho rimbiancato le stanze da dopo qualche giorno ho avuto di nuovo il problema.

    • Per Roberto.
      Un fenomeno alquanto strano, a meno che la stufa a pellet non abbia un tiraggio idoneo così che i fumi rendono scure le parti vicine.
      Amedeu e c.

  13. Gentilissimi,
    ho bisogno di un parere: per una nuova abitazione che nascerà in campagna a Viterbo, quindi si tratta di casa isolata, sviluppabile su 2 piani, in zona ventilata (sottoposta a venti di tramontana), cosa consigliate per la tamponatura esterna?
    Meglio cappotto termico o nuovi materiali tecnologici? E il porodon?
    Grazie per la urgente risposta.
    Anna

    • Per Anna.
      Un buon cappotto termioco è senza dubbio, a nostro parere, la soluzione migliore.
      Per avere notizie in merito, usa il nostro pulsante “Cerca”, in alto a destra della Home ed inserisci le parole “Cappotto Termico”.
      Ti comparirà una serie di articoli relativi a detto argomento.
      Amedeu e c.

  14. Buongiorno, sono in affitto presso un condominio che non ha l’allaccio fognario con la rete pubblica e quindi gli scarichi vanno tutti verso una fognatura che spesso ha bisogno dell’auto purgo. Considerato che il proprietario non sembra intenzionato a volersi allacciare alla rete fognaria pubblica e che la spesa annua per l’auto spurgo è diventata elevata, posso da affittuario astenermi dal pagamento dell’auto spurgo visto che il proprietario/costruttore non provvede all’allacciamento? P.S. Io sono affittuario con regolare contratto e solo in seguito a tale contratto sono venuto a conoscenza di questo problema.

    • Per Giovanni
      Se abiti in una casa dove nella strada antistante esiste una fognatura nera pubblica, puoi richiedere per scritto, l’intervento dei Vigili Urbani e dei Vigili Sanitari della ASL, affinchè l’edificio si allacci regolarmente alla fognatura stessa.
      Se invece tale edificio è isolato e non esiste la rete pubblica, in questo caso devi sottostare alla soluzione di scarico presentata dal costruttore e regolarmente approvata dal Comune (Ufficio Fognature), dove puoi controllare se esiste tale permesso.
      Riteniamo che tu, al momento, non possa esentarti, dal pagamento della quota parte della spesa per lo spurgo, in quanto il condominio potrebbe avanzarti richiesta di tale spesa tramite un legale.
      Amedeu e c.

  15. vorrei rifare piastrelle e sanitari del bagno, poi vorrei spostare un tavolato interno ,restringendo di 30 cm la sala e allargando la cucina.
    mi dicono che che devo fare la scia, mentre io vorrei farlo in economia da solo visto che sono pensionato un po’ me ne intendo. è possibile? se non posso la scia mi comporta oneri da pagare al comune grazie per la vostra risposta

  16. BUONA SERA! IL MIO COMMENTO, IN GENERALE, E’ DI GRATITUDINE NEI VS. CONFRONTI; IN PARTICOLARE, HO DAVVERO BISOGNO DI UNA VS. CONSULENZA. HO CERCATO L’ARGOMENTO COME DA VOI SUGGERITO, MA NEL DETTAGLIO NON SONO PROPRIO RIUSCITA A TROVARLO. VI PREGO DI AIUTARMI! ALLORA, CONDOMINIO DI 8 INTERNI, MA 4 -INCLUSA ME- INTERESSATI DA UN GRAVE FENOMENO DI INFILTRAZIONE DI ACQUE METEORICHE -CHE OLTRETUTTO RISTAGNANO ABBONDANTI NEL “SOTTOTETTO”, CON PREGIUDIZIO DELLA STRUTTURA, IO TEMO- E CHE SFOGANO DALL’INTRADOSSO DELLA COPERTURA A TETTO SU NS. PROPRIETA’ AL PIANO 4°. NESSUNO RIESCE A TROVARE UNA SOLUZIONE, AMMINISTRATORE INCLUSO; HO PROVATO A FARE L’ALLAGAMENTO DEL NS. TERRAZZINO AL 5° PIANO, MA HO VERIFICATO CHE NON E’ DA LI’ CHE ENTRA TUTTA QUELL’ACQUA. HO VERIFICATO, INVECE, CHE LA GUAINA NON E’ STATA SALDATA NELLA CANALA DI RAME CHE RIVESTE INTERNAMENTE QUELLA DI CEMENTO, POTREBBE ESSERE QUESTO IL PROBLEMA? VISTO CHE LA LINEA DI INFILTRAZIONE E’ PROPRIO PARALLELA ALLA CANALA? E DAL TERRAZZINO DI CUI PRIMA, AL 5° PIANO, LE ACQUE VENGONO CONVOGLIATE DIRETTAMENTE NELLA CANALA, E NELLA PARTE VISIBILE DENTRO IL SOTTOTETTO, NON HA PERDITE, MA SE LE AVESSE NEL PUNTO DI GIUNZIONE CON LA CANALA? PREMETTO CHE DA QUANDO E’ STATO MESSO IN OPERA DAL COSTRUTTORE, OVVIAMENTE PER L’IMPOSSIBILITA’ DI RAGGIUNGERLO, NON E’ MAI STATO TOCCATO DA NESSUNO -CA. 35/40 ANNI! PUO’ ESSERE IMPUTATO SOLO A ME UN COSTO DI EVENTUALE RIPRISTINO? ED I DANNI? AIUTATEMI… E SCUSATEMI TANTO PER LA LUNGHEZZA ED IL DISTURBO!

    • Per Marion.
      Ci devi scusare, ma a tuo nome non siamo riusciti a trovare alcun commento o risposta al medesimo.
      Forse lo hai fatto con altro nome?
      Amedeu e c.

  17. Ciao, Vorrei installare un filo di sicurezza salvavita su tutto il tetto che è composto di due falde. Posso chiedere chi sono le ditte specializzate che lo fanno e a che prezzo. Io mi trovo in Emilia Romagna ed esattamente a Forlì. Se mi date qualche indicazioni vi sarei molto grato. Grazie.

    • Per Michele.
      Non conosciamo ditte nella tua zona, però puoi ricercarle su internet oppure con le pagine Gialle , inserendo le parole “Ditte per Linee Vita su tetti” oppure “Linea Vita tetti”.
      Amedeu e c.

  18. Salve, vi scrivo per un problema che ormai ci crea ansia da 4 anni, da quando ci siamo trasferiti in questa mansarda. La mansarda è di 120 m , il problema è la presenza di muffa sulle putrelle (o travi) di ferro che crea delle strisce nere su tutto il soffitto della casa nel periodo che va da gennaio a marzo con conseguente imbiancaggio della stessa. Inoltre noto una sensazione di umido e un cattivo odore di muffa negli armadi con conseguenti macchie sui capi.
    Purtroppo durante i lavori di ristrutturazione, dati i vincoli del centro storico, non si è potuto intervenire sulle altezze della mansarda, né alzare le tegole dal tetto per lavorare in esterno.
    Tutti i lavori del tetto pertanto sono stati fatti dall’interno seguendo questo procedimento:
    si è provveduto ad inserire i tavelloni sulle putrelle, poi i pannelli di polistirolo appoggiati sulle tavelle, infine sono stati inseriti i murali (listelli di legno) e a distanza di 15-20 centimetri sono state lasciate le tegole. Quindi il tetto è ventilato.
    La casa ha l’altezza minima di 1,30 con l’altezza massima variabile per stanza 2,65, 2,80, 3,10.
    La ditta che ha eseguito i lavori mi ha detto che le putrelle sono state trattate con garza( ma faremo un saggio di verifica)per evitare le linee nere sull’intonaco, ma purtroppo la muffa evidenzia proprio le putrelle stesse.
    In casa abbiamo infissi Albertini con doppio vetro e antisfondamento.
    Inoltre abbiamo provveduto a fare un foro per stanza della ditta rumor Block. I riscaldamenti sono a termosifoni con un termoconvettore centrale…pensavamo di mettere l’anno prossimo una stufa a pellet per garantire maggior caldo ( da noi è abbastanza umido l’inverno)
    Come possiamo intervenire definitivamente per le strisce nere delle travi…abbiamo un bimbo piccolo e non voglio fargli respirare queste muffe.

    • Per Ciro.
      Da come ci hai descritto i lavori, sembrerebbe che gli stessi siano stati eseguiti con una certa diligenza, sia pur nella difficoltà di lavorare dall’interno.
      Il tuo è un caso che necessiterebbe di un sopralluogo per verificare il tutto.
      Sopralluogo che purtroppo non possiamo fare.
      Se non vi sono infiltrazioni evidenti dalla copertura, si potrebbe ipotizzare la mancanza di una idonea ventilazione (Superficie finestrata 1/8 della SU dei vani) da pareti contrapposte o perpendicolari fra di loro
      Dovresti fare eseguire un sopralluogo da un buon tecnico professionista della tua zona.
      Amedeu e c.

  19. Marciapiede. Vorrei sapere quali autorizzazioni devo chiedere per realizzare un marciapiede ( che attualmente non esiste) intorno alla mia abitazione (bifamiliare)

    • Per Cristina.
      Se la tua abitazione non è a filo strada ma hai terreno circostante, la costruzione di un marciapiedi rientrerebbe nella edilizia libera ed in particolare senza alcuna comunicazione in Comune.
      Amedeu e c

  20. Salve,
    complimenti per il sito, ma la “finestra” di ricerca dov’e’? Io uso Firefox ma non mi visualizza nulla in alto a dx.
    saluti

    • Per Michele.
      La finestra è il rettangolino in alto a destra di ogni pagina del sito, dove è scritto all’interno Google Ricerca Personalizzata, ed all”esterno Cerca, e nel quale puoi inserire le parole da ricercare e poi pigiare Invio o Enter.
      Amedeu e c.

  21. Salve,
    ho bisogno di un aiuto in merito alla scelta del colore per tinteggiare le pareti esterne di casa mia.
    Premetto che la casa è in stile mediterraneo con grande portico immersa nel verde. Ho alcune zone della casa (pilastri del portico… porta d’entrata…..) fatte con un sasso particolare proveniente dalla zona del lago d’Iseo; è un sasso con delle sfumature arancioni / beige. Purtroppo non sono ancora riiuscita a decidere il colore più adatto (che non si il solito giallino, rosino………..eccc).
    Ora mi sono focalizzata sul color mostarda che mi sembra sia un colore caldo ed “accogliente”. Il mio dubbio ora è che forse la bellezza delle pareti in sasso svanisca perchè il colore simile?
    Ringraziando per il prezioso consiglio………….con ansia aspetto una risposta.
    Milena

    • Per Milena
      Come più volte detto ai nostri lettori, la scelta dei colori può essere aiutata da un “tintometro”, ma rimane comunque soggettiva; fra l’altro le tonalità di un colore possono variare a secondo della loro composizione.
      Inoltre la luce che illumina una superficie può trasformare la visione di una parete pitturata
      Per tali ragioni, usa il tintometro, ma cerca di trovare da sola l’accostamento dei tuoi colori preferiti.
      Possibilmente colori che esprimano la tua personalità.
      Ti consigliamo di fare eseguire dei provini di colore dal tuo imbianchino, dopo di che scegli quello che più ti piace, senza dare troppo peso ai diversi pareri degli altri.
      Amedeu e c.

  22. salve,
    ho acquistato un casale che confina con un piccolo condominio costruito negli anni 30. i muri del condominio in parte della sua lunghezza sono stati costruiti sul muro di confine di mia proprietà esclusiva (catasto docet). purtroppo il muro di confine (alto circa 1,40 mt) è fatiscente e necessita di manutenzione. Intendevo provare a chiedere al condominio confinante la partecipazione alla spesa. Nel caso non fossero d’accordo, ovviamente a mie spese, potrei demolirlo e anziché ricostruirlo installare una ringhiera o una rete divisoria?
    grazie,
    Marta

    • Per Marta.
      Se il muro è di tua proprietà puoi chiedere tramite l’approvazione di un progetto la sua modifica o sostituzione.
      Comunque scattai numerose foto del muro esistente, anche a conferma della sua altezza, per eventuali proteste da parte dei vicini.
      Amedeu e c.

  23. Salve,
    sono in possesso di un sito edificabile confinante con un secondo sito il cui proprietario ha da poco intrapreso la realizzazione di una costruzione. Antecedentemente l’ inizio dei lavori per la realizzazione del fabbricato, il mio terreno e quello del confinante erano posti esattamente sullo stesso livello. In seguito a tali lavori, lo stesso confinante ha realizzato sul confine uno scavo di circa mt 3 al fine di creare un giardino o terrazza in corrispondenza del piano terra da lui realizzato che altrimenti sarebbe dovuto essere interrato, facendo dunque divenire il mio sito sopraelevato rispetto al suo di circa mt 3 appunto. Inoltre, in prossimità di tale scarpata da lui realizzata e posta esattamente sul confine, non ha eretto alcun muro di contenimento ma vi ha posto a sostegno del terreno semplicemente dei blocchi a secco intersecati tra loro.
    Le chiedevo dunque:
    – si può realizzare un dislivello tale di circa mt 3 in prossimità del confine o bisogna attenersi a distanze prestabilite (ho letto ad esempio che nella realizzazione di un fossato la distanza dal confine deve essere pari a quella dell’ altezza del fossato stesso);
    – nel caso in cui lo scavo possa essere effettuato sul confine creando dunque un dislivello che antecedentemente i lavori non vi era, il confinante è obbligato a mettere in sicurezza tale dislivello e come (dunque con cemento armato o cosa)?
    – inoltre, sarà necessaria anche la realizzazione di un parapetto sempre a carico del suddetto confinante, e di quale altezza?
    La ringrazio,
    Marcello

    • Per Marcello.
      La prima cosa che ci è venuta a mente è l’articolo 891 del codice civile.
      Leggi questo nostro articolo
      http://www.coffeenews.it/1-distanze-dal-confine-per-scavi-di-canali-e-fossi
      Però al 4° capoverso di detto articolo viene chiarito che tali distanze non si applicano a sbancamenti ecc., e quindi ricadresti nel diritto privato.
      Per cui, riteniamo, che tu debba affrontare diversamente il problema.
      Per Prima cosa devi visionare il progetto in Comune presso l’Ufficio Edilizia Privata ed eventualmente richiedine una copia a pagamento.
      In detto progetto dovrebbe essere rappresentata la sistemazione esterna e le sezioni con gli scavi e le quote da mantenere.
      Potrai avere una chiara visione di ciò che è stato approvato.
      Ricorda che i permessi comunali vengono sempre rilasciati “Fatti salvi i diritti dei terzi”, per cui il Comune non entra in merito di questioni fra privati.
      Però una eventuale differenza dal progetto approvato ti metterebbe in una posizione di forza nei confronti del vicino.
      Premesso quanto sopra, puoi inoltre chiamare un tuo tecnico e fare controllare la stabilità del muro e le eventuali conseguenze che lo scavo potrebbe apportare, nel tempo, allo stesso.
      Tramite un legale potrai far valere le tue ragioni.
      Amedeu e c.

  24. E possibile realizzare la parete in vetro mattone sul bordo di una vasca da bagno?

    vorrei realizzarne una 3 x 10…

    é possibile

    • Per Mauro.
      Tutto è possibile, ma ti consigliamo di mettere in opera una struttura leggera ad ante fisse o scorrevoli.
      La parete di vetromattoni (Sp cm 9) dovrebbe essere sostenuta in basso, a contatto con il bordo vasca, da un profilato metallico ancorato nel muro e forse agganciato al soffitto.
      Puoi trovare dei vetromattoni anche di minor spessore, ma il problema è sempre lo stesso.
      Amedeu e c.

  25. Sono un tecnico e dovrei realizzare su garages di villette a schiera delle pensiline con sporgenza di cm. 120 e lunghezza di mt. 6,20, con possibilità di dividerla in due pezzi e con ancoraggio ai muri laterali delle rampe ed ad un piastro centrale. La pensilina deve avere anche una doccia di raccolta con due scarichi laterali.
    Chiedo se è possibile avere un preventivo.
    Grazie.

  26. Salve,sto per costruire casa,il terreno su cui dovrà sorgere è terra ,sarebbe preferibile fare una platea con vespaio?La casa è progettata per una dimensione di 150 mq su un unico piano,per fare un buon lavoro quanto dovrebbe essere spessa la platea?e quanto mi costerebbe indicativamente utilizzando anche le cupole iglu per il vespaio?Grazie

    • Per Luca.
      Una domanda da un miliardo di euro.
      Avrai sicuramente presentato un progetto in Comune, firmato da un tecnico professionista che ti seguirà anche la direzione dei lavori.
      Inoltre, per la fondazione da fare, nel progetto saranno state scritte e disegnate le caratteristiche, derivanti dalla relazione geologica effettuata e firmata da un geologo professionista.
      Non devi fare altro che affidarti al direttore dei lavori, che oltre che alla dovuta parcella, si prenderà anche le relative responsabilità.
      Amedeu e c.

  27. Buona sera, una domanda… quale sarebbe un prezzo equo per la redazione di un progetto per ottenere il permeso a costruire da un arch. , geometra, per la realizzazioe di un complesso immobiliare di 12 alloggi da 60 mq ovviamente in linea di massima o al massimo da quale cifra minima si potrebbe partire??

    • Per Marco.
      Viene applicata la tariffa dei professionisti cui fa capo il tecnico scelto, il quale può effettuarti uno sconto.
      Il conteggio comunque è complesso e comprende varie voci con i relativi decimali, che devono formare una unità (Corrispondente a tutti gli elementi del progetto): progettazione, disegni esecutivi, direzione dei lavori, contabilità, accatastamento ecc.
      Quindi devi contattare uno o più professionisti abilitati e chiederlo a loro.
      Amedeu e c.

  28. Ho acquistato da poco casa, ed a filo di confine con le mie scale e finestra di cucina, vi è un box in lamiera di circa 3, 4 metri x 2 x 2,20 h della vicina, costruito abusivamente, senza nessuna concessione da parte del Comune negli anni 60/70, dicono loro, ma non è certo, comunque ho fatto denuncia al Comune dell’abuso, e per tutta risposta mi è stato detto che in base alla legge 675/1967 non si può procedere ed hanno chiuso l’istruttoria. Ora è possibile una cosa del genere, perché io ho letto che il penale si prescrive, ma l’amministrativo no, in quanto il reato di abuso edilizio esiste ed è permanente. Vorrei sapere a questo punto se il Comune è in obbligo o no vista la mia segnalazione a procedere amministrativamente all’ordine di demolizione ed alla segnalazione agli organi competenti, persistendo l’abuso. Grazie spero di aver dato la giusta idea del caso. Giacomo

    • Per Giacomo.
      Siamo dell’avviso che una baracca in lamiera non possa essere condonata e che non valga per la stessa il fatto di essere stata realizzata prima della legge 765 del 1967.
      Prova a scrivere agli Enti interessati usando il PEC o Posta elettronica Certificata.
      http://www.postacertificata.gov.it/home/index.dot
      Chiedi una risposta in merito tramite stesso mezzo.
      E’ un modo per smuovere la pratica ed esserne informato.
      Amedeu e c.

  29. salve sono carmelo , volevo sapere dove trovare a palermo la valvola di non ritorno in pvc AIRSTOP per tubazioni di impianti sanitari, grazie anticipatamente

  30. BUONGIORNO ABBIAMO UNA PROPRIETA’ CHE AI TEMPI AI ME’ DI MIO NONNO E’ STATA VENDUTA IL VICINO NON CHE PROPRIETARIO ANNI FA’ A REALIZZATO DEI GROSSI PORTICI IN FERRO CON TETTOIA IN ETERNIT CHE POI E’ STATA RIMOSSA E SOSTITUITA CON MATERIALI PIU’ A NORMA ESSENDO UN MECCANICO QUESTI CATAFALKI SORGONO CON PALI APPICCICATI AL NOSTRO MURO DI RECINZIONE NE HA COSTRUITI BEN 2
    VETTANO ALTI QUASI TRE MT. SOPRA IL NOSTRO MURO DI RECINZIONE OLTRE A STARE DAVVERO MALE TOLGOìNO CIELO E LUCE NELLA NOSTRA PROPRIETA’ IO MI SONO ARRABIATA MOLTO CON MIO PADRE PERCHE’ AI TEMPI NON HA FATTO NULLA ADESSO VISTO CHE UN GIORNO SARO’ LA PROPRIETARIA COSA POSSO FARE SPERO DI ESSERMI SPIEGATA BENE LA RINGRAZIO SON DISPERATA GRAZIE LORELLA

    • Per Lorella.
      Devi recarti in Comune presso l’ufficio Edilizia Privata, per accertarti che non esista un progetto e che tali manufatti non siano stati approvati.
      Dopo di che, con lettera firmata, domanda al Comando di Polizia Municipale di verificare i lavori abusivi, richiedendone la loro rimozione.
      Chiedi di avere una risposta scritta.
      Amedeu e c.

  31. Per Anonimo
    Se desideri una risposta, riformula la domanda e, per correttezza, inserisci la tua e mail.
    Grazie.
    Amedeu e c.

  32. Buona sera, non ho ancora le idee chiare, ma con c.i.l ho diritto all iva al 10%?
    Ringrazio e saluto

  33. Buongiorno,
    nel nostro condominio con impianto di riscaldamento centralizzato sono installati i ripartitori di calore per il calcolo della quota (70%) di riscaldamento a consumo. Stiamo valutando di applicare dei coefficienti di compensazione (riduzione) in funzione dell’esposizione dei singoli appartamenti, come già in uso in altri paesi come Svizzera e Germania. Esistono delle linee guida sui criteri da seguire per avviare questa procedura? E quale maggioranza assembleare è richiesta per adottare le eventuali nuove tabelle millesimali per questo tipo di consumo?
    Grazie

  34. sono usufruttuaria di un appartamento dal 1986 . ci ho sempre abitato meno un periodo dal 1989 al 1996. posso avvalermi del diritto di usucapione? grazie. enrica

    • Per Enrica
      I tre elementi dell’usucapione
      Con l’usucapione, chiamata anche “prescrizione acquisitiva” il proprietario di un diritto, che non lo esercita (per inerzia, per incuria o per qualsiasi altro motivo) e per un certo periodo di tempo fissato dalla legge (10 o 20 anni), perde tale suo diritto, che viene così attribuito a quel possessore, che di fatto, lo ha CONTINUAMENTE, PACIFICAMENTE e PUBBLICAMENTE esercitato, e pertanto il possessore ne diventa legalmente proprietario a tutti gli effetti.
      Per quanto sopra, dovresti conteggiare i 20 anni a partire dal 1996 e perciò potresti applicarla dal 2016.
      Amedeu e c.

  35. Gentili Signori ho sul tetto della mia casa un abbaino a forma di v rovesciata, in un lato di detto abbaino precisamente quello rivolto a nord, ho una ingiltrazione di acqua in un punto preciso.infiltrazione che c’era anche quando ho comprato la casa e rifatto il suddetto abbaino ocn guaina sotto le tegole.A distanza di una decina d’anni riecco la macchia nel punto preciso di dov’era dieci anni fa.Da sottolineare che il mio vicino (villetta bifamiliare) ha lo stesso problema nello stesso lato. LA mia domanda e’: e’ possibile che con il vento l’acqua scavalchi la giunta delle tegole e si infiltri?(da notare che la pendenza dell’abbaino e’ notevole e le tegole sono quasi in posizione verticale).Avrei pensato a stuccare con malta elasticizzata le giunture delle tegole cosi da evitare che l’acqua scavalchi e penetri sotto le tegole.Vorrei un pare da voi esperti
    Grazie

  36. Salve, complimenti per il sito che ho trovato molto interessante. Sono un tecnico che opera in Campania. Un mio cliente ha un fabbricato esistente in muratura costituito da una zona a due livelli ed altra zona ad unico livello con tetto a falde inclinate. E’ un fabbricato regolarmente assentito, ubicato in zona agricola, prossima al centro abitato, ma urbanizzato in quanto servito da fogna, luce, pubblica illuminazione, ecc. Il fabbricato trovasi in prossimità di una strada provinciale a DISTANZA INFERIORE ALLE ATTUALI NORME PREVISTE DAL CODICE DELLA STRADA. Il proprietario, sfruttando i benefici del piano casa regionale della Campania, vorrebbe sopraelevare, nei limiti volumetrici consentiti, la parte di fabbricato ad unico piano: secondo Voi è un intervento fattibile in deroga alle fasce di rispetto stradali ? In effetti la sagoma resterebbe esattamente la stessa e pertanto non sarebbero variate le attuali distanze. Nel caso affermativo. avrei prospettato due soluzioni: 1) ricostruire ex novo in c.a. la parte di fabbricato da sopraelevare, conservando l’ingombro a terra dell’esistente. 2) Demolire l’attuale tetto a falde inclinate e, conservando il primo impalcato, elevare i muri perimetrali per realizzare il nuovo piano e quindi la nuova copertura. Tali interventi sarebbero entrambi realizzabili in deroga al codice della strada ? Grazie.

    • Per Oliva.
      Le fasce di rispetto stradali vanno rispettate, in quanto nascono da esigenze di sicurezza e di esecuzione dei lavori di manutenzione alle strade stesse.
      Comunque, e non sarebbe il primo caso, potresti richiedere una autorizzazione all’Ente proprietario della strada (Provincia), presentandogli il progetto per il dovuto nulla osta in deroga.
      Non dovrebbe essere difficile ottenerlo, in quanto, da quello che ci dici, la distanza dalla strada rimarrebbe la stessa e non andresti ad occupare altre aree.
      Per quanto riguarda il cambio della struttura, oltre che la Provincia devi consultare anche i tecnici dell’Edilizia Privata del Comune.
      Amedeu e c.

  37. Buongiorno, la società che gestisce l’acquedotto nella mia zona per mettermi il contatore dell’acqua vuole che io faccia firmare a quanti hanno già il contatore nel pozzetto dove dovrei mettere il mio, un permesso. Se uno di questi non firma che succede resto senza acqua? Considerato che l’acqua è ritenuta un bene primario(con tanto di dichiarazione dell’Onu e discussione in questi giorni del parlamento europeo..)…
    Il pozzetto in questione si trova su un TERRENO PRIVATO ed è stato costruito dal proprietario del terreno stesso(che mi ha GIA’ dato il permesso per il contatore) quindi a che titolo altri devono autorizzarmi alla posa del contatore? I
    Grazie

    • Per Max.
      A parte la dichiarazione dell’ONU, cerca di portare in visione a chi ti richiede l’autorizzazione del condominio (Nel quale pensiamo tu viva), il permesso scritto del proprietario del terreno.
      Parla, poi, con un tecnico dell’ente e cerca di comprendere meglio il motivo per cui ti richiedono detta autorizzazione.
      Amedeu e c.

  38. Titolo: preparazione solaio orditura in legno

    Buon pomeriggio,
    spero proprio possiate chiarirmi le idee, ho dei dubbi riguardo l’ esecuzione di un pavimento di circa 30 mq in listelli e perline in abete, vorrei sapere come preparare il “fondo” su cui posare l’ orditura dei listelli, ho un solaio in c.a. con pignatte e travetti.
    Vi ringrazio anticipatamente, cordiali saluti.
    Giancarlo

  39. Salve, nel condominio dove abito siamo venti proprietari, ognuno comproprietario di 1/20 del sottotetto dove sono ubicati 20 ripostigli e inoltre , ci sono due botole che servono per accedere al tetto, dove si trovono le antenne centralizzate. Come vengono ripartite le spese per eventuali lavori al sottotetto? Grazie, Pasquale.

    • Per Pasquale, poiche tale sottotetto è adibito ad uso comune (Antenne centralizzate), salvo disposizioni diverse contrattuali, tali lavori andrebbero suddivisi, secondo le tabelle millesimali, fra i 20 condomini.
      Amedeu e c.

  40. Buonasera,
    su un muro già finito e tinteggiato ho dovuto aprire alcune tracce per alloggiare corrugati e scatole per una modifica all’impianto elettrico. Tubi e scatole li ho fermati con qualche punto di gesso. Le chiedo se per la chiusura completa delle tracce sia meglio riempire con malta bastarda o con semplice malta cementizia, e perché. In ogni caso poi stenderò una malta fina per la rasatura finale. La ringrazio per la risposta.

  41. ho una casa in campagna costruita negli anni 70 su un terreno argilloso. dopo una ventina d’anni sono comparse delle crepe nei muri portanti, deducendo che si erano spezzati i cordoli di ripartizione che non erano armati ho provveduto con una palificazione lungo il perimetro della casa ma i risultati non sono soddisfacenti, anche perchè non siamo riusciti ad andare sotto i suddetti cordoli. come posso rimediare?

  42. Salve, vivo in una palazzina composta da 6 appartamenti (3 piano terra con giardino e 3 primo piano con mansarda). Nel mio giardino ho il pozzetto di ispezione del discendente (acque scure) del mio appartamento e di quello sopra: Nel muro confinante con il mio vicino sporge una piccola parte del pozzetto del discendente dell’appartamento del suddetto vicino, posso costruire un muretto intorno per non avere piu’ niente da condividere con il vicino invadente e prepotente? ( il pozzetto e’ visionabile benissimo dal suo giardino). Cordiali saluti

    • Per Sabrina.
      Dal punto di vista legale, se il vicino non viene ostacolato nelle operazioni che deve fare in tale pozzetto, la cosa è fattibile.
      Piuttosto, anche se si tratta di un’opera edilizia da poco, ti consigliamo di consultare il tecnico dell’Edilizia Privata del tuo Comune, per una eventuale autorizzazione o comunicazione che dovresti presentare.
      Amedeu e c.

  43. salve, vorrei sapere se ho bisogno del permesso del vicino e se devo stare ad una distanza dal vicino stesso per fare una stradina di accesso ad un lotto di terreno edificabile (di mia proprietà’) ottenuto dal frazionamento di un terreno edificabile più’ grande ereditato qualche anno fa.grazie

    • Per Roberto.
      Se si tratta di eseguire solo la strada, senza opere murarie, a nostro parere non ti occorre l’autorizzazione del vicino.
      In ogni caso, per le opere che farai, senti l’ufficio i tecnici dell’ufficio Edilizia Privata del Comune se devi comunicare, per scritto, detto lavoro.
      Amedeu e c.

  44. buongiorno,
    avrei un quesito da porvi.
    abbiamo un pozzetto fognario in comune con un confinante perchè il pozzetto si trova in mezzo alle 2 proprietà. ho problemi di infiltrazioni causate dal pozzetto. e’ lecito che ci sia un pozzetto tra i 2 confini? posso chiedere di far spostare il pozzetto causa infiltrazioni nel muro del vicino? se cosi fosse il pozzetto a quanti metri deve essere dal mio confine? grazie saluti

  45. Per Roberto
    No.
    Comunque, se desideri una risposta completa, riformula la domanda e, per correttezza, inserisci la tua e mail.
    Grazie.
    Amedeu e c.

  46. buongiorno..cercando tra i vari argomenti ho trovato articoli sul vetromattone..io vorrei chiedervi se esiste un prodotto per coprire il vetromattone..una vernice apposita..o un consiglio su come far sparire questa parete doccia in vetromattone che ho trovato nella mia nuova casa (è divenuta mia proprietà)che proprio non mi piace. ho pensato ad una vernice poichè essendo una della tre pareti della doccia non vorrei forarla per coprirla con un pannello e comunque debbo far si che rimanga impermeabile. o forse una malta..qualcosa che aggrappi definitivamente sul vetromattone e io non debba più vederlo (proprio è un materiale che non gradisco). La parete misura circa cm 100 largh x 200 altezza. Grazie. Spero poi di riuscire a trovare la risposta perchè non sono sicura di aver capito bene dove ricercarla. Grazie anticipatamente. cristina dallorto

  47. buona sera, sono Andrea volevo sapere, gentilmente, se esiste una percentuale minima o standard riguardo quando si effettua una permuta di un sito edificabile in cambio di appartamenti con l’impresa..
    O meglio quali aspetti si devono valutare e prendere in considerazione perchè si arrivi ad una giusta permuta??

    • Per Andrea.
      Dipende dalle zone , ed adesso anche dalla crisi imperante.
      Alcuni anni fa era un appartamento ogni tre; adesso sarà molto diverso.
      Contatta un tecnico professionista della tua zona ed eventualmente alcune agenzie immobiliari (Non una sola).
      Amedeu e c.

  48. Per Anonimo
    Se desideri una risposta, riformula la domanda e, per correttezza, inserisci la tua e mail.
    Grazie.
    Amedeu e c.

  49. Recentemente ho acquistato un lotto edificabile, a circa 70 metri dall’abitazione principale,
    beneficiante di servitù di passaggio derivante dai frazionamenti intervenuti in sede ereditaria.
    Il fondo servente è stato successivamente recintato, con un cancello che dà sulla strada comunale d’accesso, con la segnalazione “attenti al cane” e un secondo cancello, per l’accesso al mio fondo.
    Su tale lotto edificabile è mia intenzione costruire un garage per uno o più mezzi, a servizio dell’abitazione principale, ed anche un ulteriore spazio per il ricovero attrezzi, laboratorio ed eventuale piccolo allevamento di animali domestici (galline, conigli, anatre).
    La richiesta di avvalermi del passaggio non ha portato alla spostamento della recinzione, ma ad una seconda recinzione interna al lotto servente, con un terzo cancello: un bel labirinto di recinzione, peraltro di dubbio gusto estetico !
    Posso chiedere la rimozione dei 2 cancelli che rendono più gravoso il passaggio ?
    Dovendo passare con mezzi motorizzati, anche di medie dimensioni (fuoristrada con cassone), a quanto spazio ho diritto, qualora desiderino mantenere entrambe le recinzioni laterali di delimitazione del passaggio, considerando anche il fatto che l’accesso avviene con una curva a 90° ?
    Ringrazio fin d’ora.
    Cordiali saluti.
    Giuseppe

  50. Per Federico
    Se desideri una risposta, riformula la domanda e, per correttezza, inserisci la tua e mail.
    Grazie.
    Amedeu e c.

  51. Salve abito in una zona rurale non fornita di fognatura, la mia casa è provvista di fossa imhoff, il mio vicino non è provvisto di fossa biologica, il comune può obbligarmi a farlo allacciare sulla mia fossa?
    il mio vicino non ha le distanze necessarie per la costruzione della fossa imhoff.
    grazie per il suo tempo

  52. salve dovrei incollare un pavimento in gres porcellanato su un parquet incollato su un massetto di cemento il parquet classico a dadi di circa 10×10 cm ci sono primer o colle specifiche da usare grazie tante

  53. Buonasera, Vi scrivo in quanto devo affrantare dei lavori di ristrutturazione e l’architetto mi ha proposto per alzarmi dal piano di terra per evitare l’umidità degli igloo da 12 cm sopra i quali mettere uno strato di EPS da 6 cm e un massetto alleggerito da 5cm senza rete elettrosaldata su cui posare delle mattonelle in gres. Il mio dubbio nasce dalle affermazioni di alcune ditte che hanno visto i lavori le quali hanno manifestato molte perplessità sulla buona durata di detto pavimento il quale a loro dire potrebbe in non molto tempo creare incrinature e avvallamenti.Mi chiedo cosa potete consigliarmi. Vi ringrazio tanto.Saluti

    • Per Emanuele F.
      Non vogliamo mettere in discussione ciò che ti ha suggerito un tecnico professionista che ha eseguito il dovuto sopralluogo e valutato i lavori da fare.
      Possiamo solo esprimere un nostro parere relativamente al polistirene espanso, in quanto non riusciamo a comprenderne l’utilizzo.
      Gli igloo vanno posati su di un terreno stabile oppure su un massetto cementizio messo in piano ?
      Altro non possiamo aggiungerti perchè non conosciamo la situazione reale.
      Amedeu ec.

  54. Salve vorrei cortesemente un parere dagli esperti in materia di stillicidio da terrazzi su giardino privato di canali buttafuori.
    Premetto che è un condominio di nuova costruzione consegnato nel gennaio 2014.
    Dai piani soprastanti 3 e 6 metri, ci sono terrazzi con canali buttafuori che cadono sul mio giardino privato creandomi un notevole disagio e danno al manto erboso (premetto che il costruttore non ha convogliato le acque nei pubblici canali ma ha fatto si che tutta l’acqua uscisse da questi canali).
    Non sono l’unico a lamentare lo stillicidio, anche altri tre proprietari di appartamenti e giardini al piano terra.
    A mio parere questo va contro il codice civile (Scarico delle acque piovane – Art. 908 C.C.)
    Ho chiesto alla cooperativa privata da cui ho acquistato l’immobile (di cui io non ne faccio parte) l’eliminazione dello stillicidio e come risposta dicono che tutti gli stabili con terrazzi e balconi hanno dei canali buttafuori perciò sono a norma.
    A me risulta che i canali buttafuori sono previsti in caso di troppo pieno e che le acque vadano convogliate in pubblici canali.
    Mi sono rivolto all’impresa costruttrice che dice che loro hanno eseguito il progetto secondo il progettista perciò loro sono a posto.

    Help, cosa posso fare? si tratta di stillicidio?
    Vi sarei molto grado per un vostro parere sia tecnico che giuridico.

    • Per Giovanni.
      Si tratta in effetti di uno stillicidio, ma il poterlo dimostrare davanti alla legge diventa molto difficile.
      Difatti, esistono centinaia di migliaia di fabbricati in condominio e non, realizzati con i buttafuori, i quali , come dice appunto la parola, hanno il compito di gettare fuori dal terrazzo l’acqua di pioggia (Non di lavatura del pavimento o di annaffiatura delle piante).
      In condominio diventa oltremodo difficile poter sostenere davanti alla legge lo stillicidio, in quanto gli edifici sono stati approvati e realizzati in tale maniera e, fra l’altro diventerebbe veramente antiestetico costruire fabbricati con grondaie e pluviali discendenti per ogni terrazzo o fila di terrazzi.
      Devi cercare una soluzione bonaria con gli altri condomini, (In base alla conformazione del fabbricato) in maniera da poter subire il meno possibile il disagio che ti causano.
      Amedeu e c.

      • Grazie per l’informazione ricevuta.

        Scusate allora il codice civile art. 908 non vale nulla eppure se si legge nella sua interezza è chiaro.

        E’ proprio vero che la Legge Italiana non vale a nulla, o perlomeno è facilmente eludibile.

        Grazie ancora per il servizio che rendete. Buon lavoro

        • Per Giovanni.
          Non è vero che non vale; per la nostra esperienza ti abbiamo detto quali sono le difficoltà che potresti trovare nel presentarti in causa per un motivo del genere.
          Amedeu e c.

  55. Buongiorno, abito in un condominio di 6 appartamenti attualmente serviti con gas gpl, vorremmo passare al metano che già è presente nella ns via. Possiamo utilizzare, previo smantellamento dei vecchi contatori e bombolone, l’alloggiamento ivi esistente? Le tubazioni che arrivano alla nicchia possono andar bene anche per il metano? Vi ringrazio e vi saluto cordialmente

    • Per Aristide.
      Di regola si, però vi consigliamo vivamente di fare verificare tutte le parti dell’impianto da una ditta di termoidraulica regolarmente iscritta alla Camera di Commercio.
      Nel caso debba eseguire dei lavori di sistemazione, dovrete farvi rilasciare una certificazione di regolare esecuzione.
      Amedeu e c.

  56. Buongiorno, ho appena finito di ristrutturare un appartamento su due piani (piano t.taverna, bagno e giardino-2p camere da letto e bagno), in una cameretta al 2°piano dove in un “tracantone” passa il discendete delle acque piovane del terrazzo sopra, molto spesso si sentono odori sgradevoli uscire dalla scatola elettrica, la ditta che ha eseguito i lavori mi ha detto che a verificato tutti i pozzetti siti nella mia taverna dicendomi che l’acqua scorre bene e di aver verificato la sifonatura degli stessi, il signore che abita di sopra, asserisce di non avere nessun problema di “puzza” e sopra la mia cameretta, ha una cucina.
    Nella stessa taverna dove finisce il discendete , c’è un’intercapedine, aprendo il coperchio della centralina dei termosifoni, vicino, riesco a vedere il discendete e stranamente da lì non si sente nessun odore.
    Spero di essere stato chiaro, comunque sono disponibile per altre informazioni in merito.
    Ps: sono veramente demoralizzato in quanto trattasi della cameretta di mia figlia.

    • Per Marco.
      Senza vedere possiamo solo fare delle ipotesi.
      Quando parli di Tracantone intendi uno scatolare in muratura intonacato e posto in angolo, e che racchiude il tubo montante di scarico ?
      Se si, può darsi che detta tubazione si sia allentata leggermente in qualche giunto (se per esempio è in PVC, la colla Tangit potrebbe non avere ricoperto l’intera superficie del bicchiere femmina); da questo piccolo spazio potrebbero uscire i miasmi del liquame nero.
      Tale imperfezione potrebbe essere avvenuta fra il primo ed il secondo piano, se non addirittura proprio a livello del 2° piano.
      Attraverso la muratura, se non addirittura tramite un vicino corrugato, eventualmente con un piccolo e accidentale foro, si introducono nell’impianto elettrico ed escono da una qualsiasi presa dello stesso.
      Naturalmente è una ipotesi, ma non ci riesce dare alcuna altra possibile spiegazione.
      Comunque fai eseguire un sopralluogo (E’ sufficiente un buon impresario edile), il quale conoscendo il sistema costruttivo può confermarti o meno tale ipotesi, e trovarti una soluzione.
      Amedeu e c.

  57. Grazie mille per la risposta.Gli igloo li vorremmo mettere principalmente per paura di una possibile umidità posati su un massetto già fatto molti anni fa. Massetto che a dire il vero non presenta tracce di umidità ma poichè i locali sono ad oggi molto aerati non vorremmo fosse solo un caso.Saluti.

  58. Salve abito in un condominio composto da 3 piani + un piano interrato dove vi sono i box di tutti gli appartamenti. Premetto che ci sono altri due appartamenti che hanno un ingresso indipendente, e solo uno ha il box all’interno del palazzo dove abito. Quindi all’interno del vano scala vi sono n. 3 appartamenti al piano terra, n. 3 app. al 1° piano, n. 2 app. al 2° piano e n.1 app. al 3° piano con terrazzo e sottotetto ad uso esclusivo, e n. 2 appartamenti esterni al vano scale, quindi vi sono n. 9 app. all’interno del vano scale, dove e’ ubicato l’ascensore e nr. 2 app. esterni di cui n. 1 app. proprietario di un box interno al palazzo. Come facciamo a calcolare le spese relative ai consumi, alle pulizie, e alla manutenzione dell’ascensore? Cordiali saluti Luigi

    • Per Luigi.
      L’appartamento con accesso esterno e che non ha box all’interno dell’edificio non dovrebbe partecipare alle spese di pulizia dell’ascensore e del pozzo scale.
      I nove appartamenti concorreranno alle spese relative alla pulizia e manutenzione dell’ascensore e pozzo scale.
      Per l’appartamento con accesso esterno e con box nell’edificio, partecipa alle spese di pulizia e manutenzione del pozzo scale, e dell’ascensore, solo se questo arriva a piano box: altrimenti vi partecipa solo per la parte relativa alla manutenzione.
      Naturalmente ognuno, secondo i millesimi tabellari di proprietà.
      Amedeu e c.

  59. buongiorno..mi sono arenata all’inizio dell’installazione del mio nuovo ventilatore a pale da soffitto..poichè nell’effettuare i fori per i fischer che dovranno reggere il notevole peso ho incontrato del “vuoto”..mi spiego meglio..al centro del soffitto spunta un gancio in ferro (per lampadario)a cui dovrei agganciare il gancio che spunta dalla piastra che dovrà reggere il ventilatore,supportato dai due fischer..che però vanno a finire nel vuoto..il mio soffitto è ultimo piano,sottotetto..ma tra soffitto e tetto ci sono i solai dei vari condomini (tra cui il mio)e la costruzione risale al 1930 circa..mi dice l’amministrazione che forse sono in “caniccio”(?? io non so cosa voglia dire)cosa posso fare per rendere il tutto sicuro?esistono dei tasselli specifici?temo molto che il peso più le vibrazioni del ventilatore costituiscano un pericolo se malfissato..le istruzioni raccomandano di accertarsi che il fissaggio a soffitto possa reggere un peso dinamico di circa 25 kg..mi aiutate per favore?vi ringrazio anticipatamente..non sono sicura di essere stata molto chiara..purtroppo

    • Per Cristina.
      I soffitti in canniccio, oppure a rete metallica e poi intonacati, e realizzato molti anni fa, possono veramente costituire un pericolo se non vengono mai controllati.
      L’aumento di peso, o semplicemente le vibrazioni del ventilatore potrebbero causare un aggravio della situazione esistente.
      Non vogliamo assolutamente creare farsi allarmismi, ma se un soffitto così costruito cede, avviene interamente ed improvvisamente, e non a pezzi come può avvenire per un intonaco di un soffitto in laterizio.
      Quindi ti consigliamo di far verificare la stabilità del medesimo e se, comunque, il tutto risultasse perfettamente in regola, di non fidarsi di un aggancio a detto soffitto, ma di trovare una struttura più stabile (Tipo una trave soprastante).
      Amedeu e c.

      • Ti ringrazio davvero molto!! in effetti..forando ho avuto una sensazione di “inconsistenza”differente da altre case di più recente costruzione che ho abitato (e “forato”a soffitto)..quindi la figura professionale a cui fare riferimento per controllare il soffitto è..muratore o tecnico? e se tecnico..architetto?ingegnere? scusa..ma non ho poprio dimestichezza con tutto ciò..posso rivolgermi all ufficio tecnico del Comune di appartenenza? grazie.

  60. Buongiorno ho un locale commerciale sito al piano terra di mq79+metri 3,20 di altezza con tre vetrine su strada in centro urbano,come posso calcolare i millessimi in quanto il proprietario dell immobile mi fa pagare le spese condominiali in base ai metri quadrati?,il proprietaro ha 6 negozi per un totale di 411 metriquadrati di cui 4 al piano interrato e due compreso il mio su strada,se servono ulteriori dati posso fornirli grazie.

    • Per Emanuele.
      Non si possono calcolare i millesimi relativi ad una sola unità immobiliare, ma deve essere preso in considerazione l’intero immobile dove tale unità Imm.re è collocata e fare calcolare da un tecnico professionista abilitato le carature millesimali (o millesimi) riferite ad ogni U.I.
      Ciò comporta che tutti quanti i proprietari dell’edificio devono essere d’accordo.
      http://www.coffeenews.it/i-millesimi-in-un-condominio-cosa-sono-e-come-si-applicano
      Amedeu e c.

      • Grazie della risposta,quindi se un condominio non ha le tabelle millesimali,come devo pagare la mia parte di condominio?in metriquadri?

        • Per Emanuele.
          Che dirti?
          Il metodo ufficialmente riconosciuto e giusto, è rappresentato dai millesimi; gli altri sono sistemi occasionali che attuati mediante un accordo fra condomini possono andare avanti del tempo, ma che frequentemente portano a disaccordi e liti.
          Un sistema vale l’altro e deve nascere solo da una vostra intesa.
          Amedeu e c.

          • Grazie ancora,le spiego un pò la mia situazione ,ho un locale commerciale in affitto dal 2009 situato in un condominio con più di 10 unità immobiliari quindi per legge come dice lei devono avere delle tabelle millesimali,il vero problema è che il proprietario mi fa pagare il condomino in base ai metri quadrati,lui in questo condominio ha 6 locali e calcola il modo di farmi pagare il condominio è in metriquadrati,ha dei locali per un totale di 411metriquadrati e dei conguagli di circa 6mila euro,quindi lui calcola i 6mila diviso 411 e poi moltiplica per 79(i metriquad. del mio negozio),io ho chiesto varie volte le tabelle dei millesimali per calcolare il prezzo giusto da pagare ma fino a oggi e per fortuna che dal 1 luglio uscirò da questo locale non me le ha mai presentate,come devo comportarmi?

          • Per Emanuele.
            L’unica strada è quella di rivolgerti da un legale della tua zona contestandogli i sistemi di ripartizione spese fino ad ora usati.
            Amedeu e c.

  61. Vi ho inviato poco fa un quesito, ho letto ora una delle Vs. risposte ad un quesito simile che riporto:

    Fabio 2 gennaio 2013 a 19:42
    “Da qualche mese sono andato ad abitare in una casa (finita di costruire di recente) in affitto. I ladri tentando di entrare hanno rotto le persiane (in ferro) . Vorrei sapere a chi spetta pagare il danno: all’inquilino o al proprietario.”

    Ho letto la Vs. risposta che riporto:
    amedeu 4 gennaio 2013 a 14:43
    “Se il danno è avvenuto prima del contrato di affitto, tocca ripararlo al proprietario; se dopo, tocca all’inquilino.”
    Amedeu e c.

    E’ possibile equiparare i due cai, il mio e quello di Fabio ?

    Grazie.

  62. buongiorno,
    sto per acquistare un appartamento con una piccola difformità igienico sanitaria, in pratica nel locale del bagno manca un piccolo muro che dovrebbe svolgere la funzione di antibagno.
    questa difformità può conpromettere la validità dell’atto?
    se no, ciò può comportare problemi per avere il parere positivo del perito della banca per accedere a un mutuo? grazie

    • Per Carlotta.
      Di regola vi deve essere una perfetta corrispondenza fra stato approvato e situazione reale, per cui, probabilmente il perito della banca vi dovrà sollevare tale difformità, a meno che non se ne accorga (Cosa alquanto difficile).
      Amedeu e c.

  63. Buongiorno, sono proprietario di metà di una casa in campagna , il cui accesso e terreno intorno è di mia proprietà , i vicini per recarsi in casa usano il mio passaggio…abusivamente ..in quanto nel 1982 hanno acquistato una porzione di terreno per fare il proprio passaggio …io ho acquistato la proprietà nel 2007 …ho unviato una diffida di passaggio e una richiesta di ripristino della loro servitù acquisita con contratto notarile….ora vorrei recintare ..per non avere spese legali …vorrei mantenere l’entrata della della per circa 10 mt all’interno poi fare una piccola deviazione di 2 metri per far passare il vicino …premetto che allo stato attuale non ancora fatto segnato nessun passaggio …e il mio raggio di lavoro è di 25 mt….in sostanza ho una spazio di 25 mt ancora liberi dove eventualmente far passare i vicini .. tutto questo per evitare un usocapione o azioni di impedimenti per far si che possa recintare ……loro non sono residenti ma la tengono solo per orto e polli…..grazie per la risposta

    • Per Giovanni.
      Purtroppo la tua domanda è poco chiara e non possiamo darti una risposta idonea.
      Cerca di spiegare meglio la situazione con frasi brevi e sintetiche.
      Grazie.
      Amedeu e c.

  64. Vorrei un contatto privato per motivi commerciali

  65. Buon pomeriggio sig. Amadeu,
    Se possibile vorrei una informazione, devo sifonare (con Sifone a Campana) n° 4 pozzetti esterni (su strada), le misure del pozzetto esterno sono 48×48,?
    Da schema visualizzato sul sito riporta delle misure che non coincidono con il pozzetto, possibile un aiuto.
    Grazie e buona giornata

    • Per Walter.
      I pozzetti ci sono di molte misure e materiali.
      Fai riferimento ad uno schema visualizzato nel sito, ma non dici in quale articolo o link; come possiamo ritrovarlo e darti una risposta attendibile?
      Amedeu e c.

  66. Ciao Amedeu,
    nella descrizione delle categorie catastali, quando arrivi a descrivere la composizione di una casa accatastata a/7 , menzioni che non sono ammessi altri immobili oltre alle categorie C/6 e C/7. Mi sapresti dire a che legge o circolare ti sei appellato ? Grazie mille . Nadia

    • Per Nadia.
      Per darti una risposta attendibile, comunicaci l’articolo nel quale c’è la descrizione che tu citi, in maniera che noi possiamo leggerla completa e darti una risposta coerente senza alcun equivoco interpretativo.
      Amedeu e c.

  67. Salve,io stò ristrutturando casa e devo fare uno spatolato esterno .
    Il mio” imbianchino”dice però che dove ci sono ganci di sostegno delle impalcature,quando verranno tolti è inevitabile che per chiuderli resti come una “bolla” (“gonfiore”)che sporge rispetto alla restante parete spatolata.
    Scrivo per chiedere se ciò è vero.
    Spero di essermi spiegato,ringrazio anticipatamente e porgo distinti saluti.

    • Per Maurizio.
      Dovremmo vedere come è stato assicurato il ponteggio alla casa, comunque, ci risulta una previsione strana, in quanto per tutti i tipi di rifinitura esistenti e relative a tutti gli immobili, i ganci dovrebbero impedire una corretta esecuzione, cosa che non ci risulta.
      Fai vedere il lavoro da un muratore della tua zona.
      Amedeu e c.

  68. Abito in una casa che ho edificato senza aspettare il permesso della regione (vincolo paesaggistico) il comune aveva dato parere positivo. ho dovuto chiedere il permesso in sanatoria (anno 1997) insieme alla mia vi era un’altra abitazione nelle stesse condizioni per cui le due pratiche viaggiavano insieme (possiedo documenti che lo attestano). A distanza di anni ho saputo che la pratica del mio vicino era stata evasa (pagando una piccola multa) dal comune senza che niente mi venisse comunicato. Ho il diritto ad avere lo stesso trattamento. grazie

    • Per Giorgio.
      Dipende dal tipo di lavori edili che ciascuno di voi ha effettuato e di vincoli che non ha rispettato, per cui, come possiamo darti una risposta attendibile?
      Amedeu e c.

      • ULTIMAMENTE IL POZZETTO DI SCARICO SI INTASA MOLTO SPESSO, CI SIAMO RESI CONTO CHE IL NOSTRO VICINO DI CASA HA ALLACCIATO IL SUO SCARICO NEL NOSTRO DA PARECCHI ANNI OSSIA DA QUANDO HA COSTRUITO CASA, DAL 1975 A NOSTRA INSAPUTA. IN QUEL TEMPO LA CASA ERA DISABITATA E I VICINI HANNO FATTO QUELLO CHE VOLEVANO, TENGO A PRECISARE CHE IL NOSTRO SCARICO ERA STATO FATTO NEL 1960 IN REGOLA DELLE DIRETTIVE COMUNALI,E IN REGOLA CON I PAGAMENTI DELLE BOLLETTE DELLA SOCIETA’ ABBANOA. L’UNITA’ ABITATIVA SI TROVA NELLA REGIONE SARDEGNA. DATO CHE DOBBIAMO FARE L’ADEGUAMENTO FOGNARIO PER LE ACQUE NERE E BIANCHE , COME CI DOBBIAMO COMPORTARE CON IL VICINO MOROSO E COSA RISCHIA CHE IN TUTTI QUESTI ANNI HA SFRUTTATO IL NOSTRO IMPIANTO SENZA PAGARE UNA BOLLETTA ALLA SOCIETA’ EROGATRICE.? CORDIALI SALUTI.

        • Per Ferdinando.
          Per la quota parte di fognatura inclusa come onere nella bolletta dell’acquedotto (In quasi tutte le Regioni è così) il vicino dovrebbe vedersela con l’ente che gestisce l’acquedotto stesso.
          Per il resto, volendo prendere di punta la questione, tale vicino potrebbe farvi perdere tempo, sostenendo che tale servitù di allaccio esiste da più di 20 anni, per cui l’ha acquisita per usucapione o meglio prescrizione.
          Quindi, nel fare l’adeguamento fognario potreste fare intervenire l’ente che gestisce la fognatura pubblica (Dovrebbe essere il Comune), affinchè inviti il vicino a collegarsi direttamente ed a pagare il relativo allaccio al Comune.
          Amedeu e c.

  69. Buongiorno, abito in una villetta alla periferia di Roma; il mio vicino è in procinto di edificare sulla sua proprietà, a me adiacente, e vorrebbe collegarsi alla conduttura fognaria principale passando per il mio terreno.
    Io non sono propenso anche per il gravame della servitù che ne conseguirebbe. Volevo sapere se può pretendere per legge l’attraversamento ed eventualmente a quali condizioni.
    Grazie

    • Per Giuseppe.
      Solo se non ha altre alternative e la tua rimane l’unica via possibile per effettuare un allaccio.
      E’ comunque una servitù che finirebbe per gravare sul tuo fondo, per cui ti consigliamo, in ogni caso, di contattare un legale della tua zona, portandogli in visione le planimetrie dei lotti di terreno interessati, con indicate le possibili vie di passaggio di tali tubazioni.
      Amedeu e c.

  70. Buongiorno, volevo sapere se è possibile costruire una tettoia in legno e tegole per la copertura di automobili, poggiata al muro di cinta con il terreno attiguo (attualmente incolto e non edificato), se necessita il consenso del vicino e se per tale opera sono richiesti permessi e quali.
    Grazie

    • Per Giuseppe.
      Occorre l’autorizzazione del Comune e quindi un progetto firmato da un tecnico professionista.
      La tettoia dovrebbe rispettare le distanze dal confine previste per tale zona dal Piano Regolatore Generale.
      Amedeu e c.

  71. Buongiorno e grazie per il suo servizio. La domanda è la seguente, abito in campagna dove per poter arrivare alla mia abitazione, devo percorrere un tratto di strada privata, dopo la mia, c’è un altra casa, la cui strada privata che porta lì, passa sulla mia proprietà, però io non utilizzo quel tratto di strada, mai e con nessun mezzo, serve solo a loro per arrivare alla loro casa. La domanda è, a chi spetta la pulizia e la manutenzione di quel tratto di strada, circa 15 metri. La mia casa è stata costruita dopo quella casa, ma comunque oltre 20 anni fa. Tutto il tratto di strada che parte dall’ inizio della mia proprietà, fino alla mia abitazione, la pulisco in modo impeccabile e con regolare scadenza, alla quale senza alcun dubbio traggono vantaggi anche questi ultimi, che però per me non è un problema. A me interessa esclusivamente quest’ ultimo pezzo. Ringrazio infinitamente per una suo risposta. Cordiali Saluti. Ettore

    • Ettore.
      La questione, che a nostro parere, devi sottoporre ai vicini, non è tanto la tenuta dell’ultimo tratto di strada, ma la manutenzione di tutta quanta la strada (15 metri compresi), che va ripartita equamente fra tutti i frontisti, cioè fra quelli che la utilizzano.
      Amedeu e c.

      • Ringrazio per la risposta, l’ altro pezzo di strada, circa 40 metri, come avevo già detto, per me non è un problema farlo, a me interessava di più sapere cosa diceva il di cod.civ. in merito all’ ultimo pezzo, quei famosi 15 metri. Sentivo parlare cc 1064 o simile, ma non mi è chiaro. Il primo pezzo di strada lo utilizzo anche io per arrivare alla mia casa, ed è giusto che me ne occupi, non interessandomi se faccio o meno un piacere a quel vicino, ma l’ ultimo pezzo non lo vorrei più fare, anche perche io non utilizzo in nessun modo quel tratto.

        • Per Ettore.
          Puoi appellarti all’articolo 1069 del codice civile che cita:
          Se il vicino passa nella strada dei 40 metri, a tutti gli effetti deve contribuire al suo mantenimento; comunque se sei persona molto buona puoi anche tralasciare.
          Per il tratto dei 15 metri puoi appellarti all’articolo 1069 del codice civile che cita:
          “Il proprietario del fondo dominante, nel fare le opere necessarie per conservare la servitù, deve scegliere il tempo e il modo che siano per recare minore incomodo al proprietario del fondo servente. Egli deve fare le opere a sue spese, salvo che sia diversamente stabilito dal titolo o dalla legge [1030]. Se però le opere giovano anche al fondo servente, le spese sono sostenute in proporzione dei rispettivi vantaggi”
          In questo caso tu non hai ricevi alcun giovamento dal tratto di strada dei 15 metri.
          e all’articolo 1030 del c.c.
          “Il proprietario del fondo servente non è tenuto a compiere alcun atto per rendere possibile l’esercizio della servitù da parte del titolare, salvo che la legge o il titolo disponga altrimenti (c.c 1070- 1091)”
          Il fondo servente è il tuo, quello dominante del vicino e il titolo è l’eventuale contratto che stabilisce la servitù.
          Amedeu e c.

  72. SCARICHI
    Buongiorno sto per acquistare la porzione di una bifamiliare di 3 piani, siccome c’è molta trassmissione di rumori internamente, è un anno che con i vicini cerchiamo di capire da cosa sono causati. il DL non ci vuole dare le foto di lavori e impianti nè il progetto. Abbiamo saputo ora dal costruttore che la canalina di scarico è nella nostra abitazione in confine con l’altra e ad ogni piano la parete di confine è stata forata per congiungere le tubazioni dei vicini con la nostra canalina creando così dei ponti acustici.
    Le chiedo questo : è legale che il DL abbia fatto confluire gli scarichi della casa a fianco a casa nostra?
    Se sì, sono obbligata a dare una tale servitù ai vicini che tra l’altro hanno già rogitato o mi posso opporre?
    Siccome gli scarichi sono molto rumorosi e dai nostri bagni sentiamo distintamente tutti gli sciacquoni della casa a fianco, possiamo chiedere una diminuzione del prezzo( abbiamo fatto misurare l’acustica degli scarichi da un tecnico ed è ampiamente fuori dai parametri previsti per legge)?
    Oltretutto, gli scarichi delle docce emanano un forte odore di fogna.
    Preciso che la casa è considerata edilizia di lusso con altissimi capitolati.
    Grazie per la sua disponibilità
    Fabriana

    • Per Fabriana.
      Se l’immobile è stato ristrutturato o costruito unitariamente, è possibile che una colonna di scarichi serva, dopo una divisione per compravendita, due colonne diverse di appartamenti.
      Riguardo al rumore esistono delle tubazioni insonorizzate.
      La progettazione degli scarichi dovrebbe avvenire secondo delle norme UNI, che però non sono obbligatorie per legge.
      http://www.coffeenews.it/lo-scarico-del-vaso-e-rumoroso-cosa-fare
      Riguardo al cattivo odore, probabilmente mancano gli sfiati a tetto delle colonne principali di scarico, oppure è otturata una colonna verticale o orizzontale, o ancora può essere stato omesso un sifone a collo d’oca prima dell’ingresso nella fognatura pubblica.
      Sono solo tante supposizioni, che devi far verificare, anche, da un buon muratore del posto.
      Per la diminuzione del prezzo, consulta un legale della tua zona portandogli in visione tutti gli atti che hai.
      Amedeu e c.

  73. Buongiorno. Desideravo sapere se nelle tabelle millesimali “riscaldamento” (per intenderci quelle relative ai consumi), sono da conteggiarsi anche i mq di giardino privato e se sì con quale indice di coefficiente. Ringrazio anticipatamente per la risposta.

  74. Titolo: Facciata
    Salve sono proprietaria di una casa su due livelli più mansarda. Sotto casa, di fianco al portone d’ingresso vi è un locale commerciale di un altro proprietario. Devo istallare una cassetta contatori, ma lui si oppone dicendo che per 20 cm invado una parte della facciata di sua esclusiva proprietà; ha ragione? Sto provvedendo anche alla tinteggiatura della facciata, volontariamente a mie spese, ma per il colore dice che la sua esclusiva parte di muro sulla facciata, corrispondente alla misura interna del locale, deve essere bianca. Ho diritto di scegliere visto che io posseggo una superficie di 250 mq circa e lui solo 35 mq? Nel caso di due proprietari, nella scelta relativa alle parti comuni vale la regola dei millesmi? Grazie

    • Per Karolina.
      Il vicino sta travisando le regole di proprietà sulle parti comuni.
      Difatti, le mura esterne e quelle interne portanti, il tetto, il suolo su cui sorge l’edificio, il pozzo scale, l’ascensore, le facciate, ecc, sono parti comuni a tutti i condomini.
      Il vicino non può dire che la parte antistante il suo negozio è sua, in quanto egli possiede, come tu affermi, tot millesimi su tutta la parte comune, ma non su una zona individuabile della stessa.
      Stesso discorso vale per te.
      Per l’imbiancatura, hai la maggioranza, ma ti conviene metterti d’accordo non il vicino, proponendogli, magari, un colore diverso che stia bene ad entrambi.
      Facendolo irrigidire potrebbe farti solamente perdere tempo e denaro.
      Amedeu e c.

  75. Vorrei sapere se un locale attrezzi posto in campagna possa essere considerato come pertinenza dell’abitazione principale posta in città?

    • Per Gigi.
      Ci sembra molto strano, anche perchè tale locale attrezzi risulterà legato al terreno agricolo dove si trova posizionato.
      Amedeu e c.

  76. Salve, mia madre vuole vendere un terreno ma sulla visura catastale la data di nascita è sbagliata, abbiamo controllato e anche nell’atto di compravendita il notaio ha sbagliato la data. Cosa dobbiamo fare per fare la correzione?

    • Per Morena.
      Di regola un errore contrattuale si corregge solo con un altro rogito, però parlane con il notaio e, probabilmente, ti troverà la soluzione.
      Amedeu e c.

  77. salve, ho appena finito di costruire la mia abitazione, con tutta la documentazione del caso geometra ingegnere e direttore lavori,i lavori sono stati realizzati da una ditta professionista regolarmente iscritta, tale abitazione è stata progettata e realizzata con blocchi Isotex che mi hanno permesso un risparmio del 30-35 % rispetto ad una abitazione in muratura classica,inoltre ho realizzato i piccoli lavori di pavimentazione tracciatura degli impianti,fondelli in cartongesso,imbiancatura da solo il sabato e la domenica.
    il costo del lavoro tra impresa infissi, impiani,e i materiali che io ho utilizzato si aggira intorno ai 220.000 € tutti fatturati.
    Ora sono andato con l’impresa a chiedere la dichiarazione di congruità e la cassa edile chiede una congruità pari a 340.000 € calcolando come se fosse una casa costruita con il metodo classico non essendo congruo non mi viene data l’ abitabilità sostenendo che io abbia effettuato lavori in nero,
    in realtà ho costruito l’abitazione utilizzando blocchi Isotex perchè rientravano nel baggett che io avevo a disposizione.
    Domande potevo effettuare lavori in economia?
    Possibile che non si possa spiegare una cosa dell genere al tecnico della cassa edile?
    il mio geometra non e’chiaro nelle spiegazioni come il titolare dell’impresa sembrano di parte
    aspetto un consiglio
    Grazie Francesco

    • Per Francesco.
      Il tecnico della Cassa Edile, deve comprendere che esistono i lavori in economia diretta o per conto proprio e che non sono vietati dalla legge, anzi, i Comuni comprendono tale facoltà nei modelli di presentazione dei progetti e nelle asseverazioni da allegare agli stessi.
      ILl fatto è, che tali lavori in economia andrebbero dimostrati(come costo) e, a nostro parere, lo puoi fare solo presentando le bolle di accompagnamento e le fatture o scontrini fiscali che hai pagato presso i magazzini edili per eseguire tali lavori.
      Ciò dimostrerebbe l’acquisto dei materiali, ma in una oculata relazione, il tecnico che ti ha seguito la Direzione Lavori, potrebbe spiegare che tali materiali corrispondono ad altrettante opere murarie non effettuate dalla ditta: dovrebbe quindi fare il calcolo compreso la mano d’opera per detti lavori (Mano d’opera che hai prestato tu).
      L’ammontare, su tale relazione, del costo delle opere compiute da te eseguite, va scorporato dalla cifra avanzata dalla cassa edile.
      Spiegarlo al tecnico della Cassa Edile (Se non ne è al corrente) non è difficile, basta usare le giuste parole e motivazioni.
      In definitiva le direttive generali attuali tendono a semplificare e non burocratizzare il tutto, specie in un settore quale quello edilizio, che in questo periodo necessità di ogni sostegno possibile.
      Amedeu e c.

  78. Salve, ho iniziato da circa un mese a costruire la mia abitazione in campagna (prima casa), dal rivenditore, dove mi approvvigiono dei materiali di costruzione, ho richiesto un preventivo per l’acquisto di una fossa tipo imhoff in cls chiedendo l’applicazione dell’IVA ad aliquota agevolata del 4%.
    La risposta è stata che, trattandosi di un semilavorato e non di un bene finito non poteva applicare l’IVA con l’aliquota agevolata.
    Le scrivo perché ho seri dubbi che ciò sia vero.
    Ringraziandola per la sua disponibilità La saluto cordialmente.
    Lorenzo.

  79. pavimento 111 metri quadri irregolare circa 3 cm, livellina o niente prima di mettere il parquet, il parchettista dice che non fa niente senza livellina, non verrà perfetto ma si fà.
    devo fidarmi?

  80. Buongiorno, ho uno spazio di circa 300 mq (esterno) dove transito con automobili, in brecciolino ed in alcune zone con erba. Vorrei cementare tutto.Di che spessore deve essere? Quanti metri cubi occorrono? Deve essere usato un materiale impermeabile? Può essere colorato? Vi ringrazio anticipatamente.

    • Per Claid.
      Per due righe e mezzo di domanda dovrebbe corrisponderti una risposta di alcune pagine.
      Ti suggeriamo di usare il pulsante “cerca” in alto a destra della Home, inserendo le parole che vuoi ricercare.
      Amedeu e c.

  81. abito da poco al quarto piano di un edificio anni 40 di piani 5. Ho scoperto che le mansarde di proprietà degli inquilini dell’ultimo piano sono state ristrutturate e rese abitabili. A ciò non è corrisposto un aggiornamento dlla tabella millesimale.Qualcuno addirittura ha aggiunto dei radiatori allacciati all’impianto di riscaldamento comune. Come mi devo comportare? Ringrazio anticipatamente

  82. Salve
    un nuovo vicino vuole aprire un cancello sul confine della nostra proprietà per poter posteggiare la sua macchina in un piccolo spazio sulla sua proprietà, ha iniziato i lavori senza nulla chiedere e alle nostre rimostranze ha risposto che lui è americano noi ci facciamo le leggi da soli e in più lui ha i soldi. Ha asserito tutto ciò davanti a testimoni in più asseriva di essere proprieterio di 2 m del nostro terreno e che il comune aveva avvallato ciò, cosa non vera perche in comune da me contattato ha ampiamente smentito dandomi ragione. La proprietà del mio vicino ha un cancello di poco meno di 2m che gli permette di entrare e uscire. ma di non fare manovra.Per consentire agli operai di fare lavori abbiamo permesso di togliere la rete possiamo chiede che venga subito ripristinata? se insistesse ancora nei suoi intenti dobiamo procedere con denuncia? grazie

    • Per Anna.
      Forse vi conviene accertare esattamente l’entità dei presunti abusi che il medesimo compie (Tramite un v/s tecnico di fiducia), dopo di che dovete fargli scrivere da un vostro legale.
      Nel frattempo procuratevi un’ampia documentazione fotografica di ciò che sta facendo (Da portare poi all’avvocato)
      Amedeu e c.

  83. Buon pomeriggio, sto facendo eseguire dei lavori di ristrutturazione in una casa singola degl’anni 70, la stessa è oggetto di rifacimento totale inquanto verranno costituiti n° 3 appartamenti; quindi l’appartamento che ho acuistato è stato oggetto di “scia” poichè ho rifatto tutto l’interno impianti cnmpresi e ho aperto una finestra per un secondo bagno, gli altri due appartamenti sono sotto una “dia” poichè hanno demolito deglii intercapedini e aumentato il volume interno, ora il geometra che mi sta seguendo mi dice che la dia va integrata con una seria di doc e cosa più importante il comune richiede “copia dell’autorizzazione all’allacciamento alla pubblica fognatura”che non esiste, ora la l’immobile ha una fossa bioogica esistente, io che presento una scia sono soggetto ad agibilità e quindi devo partecipare alle spese per la realizzazione dell’alalccio alla fognatura comunale o posso con il mio appartamento continuare ad usufruire della fossa biologica?
    grazie
    vi saluto cordialmente

  84. Salve. Un quesito di ordine tecnico/legislativo: ho un impianto GPL privato (in comodato d’uso) che serve la caldaia e i fornelli. La ditta fornitrice ha installato un telemetro per la lettura a distanza dei consumi che però non ha segnalato quella che reputo una perdita, e anche consistente, in quanto a loro segna ancora metà bombolone mentre il manometro sul bombolone stesso indica zero tant’è che non si arriva ad accendere neanche il bruciatore piccolo del piano cottura. Il fatto che ho lasciato sabato mattina la richiesta di assistenza alla loro segreteria telefonica (sabato e domenica sono chiusi tranne che per emergenze) e, nonostante le telefonate di oggi lunedì 28 luglio 2014 nessuno è venuto a controllare ed eventualmente rifornire di gas, è configurabile come mancanza di servizio essenziale? Esiste una legislatura in merito?
    Grazie.

    • Per Enrico.
      Che dirti?
      Talvolta, effettivamente, all’interno del coperchio dei serbatoi in GPL il contatore non segna perfettamente il contenuto in gas, anche se la differenza è nell’ordine di 100 lt. e non di più.
      Circa la legislazione devi contattare l’ufficio Prevenzione Incendi del locale Comando dei Vigili del fuoco.
      Sapranno darti tutte le indicazioni che desideri.
      Amedeu e c.

  85. salve cerco di essere conciso..dobbiamo costruire una cooperativa sfruttando il piano casa.sfruttando il piano casa per gli standards urbanistici secondari la legge dice tramite il decreto che nei comuni meno di 10 mila abitanti la quota minima di spazio e’ di mq 12 ma il comune con una delibera li ha passati a 18 mq?e’ possibile?possiamo avvalerci su qualcosa anche se noi vogliamo monetizzare in quanto il terreno e’ posizionato in una zona che non necessita di opere e di verde per la comunita’….e’ molto contorto la cosa sapendo che non c’e un parametro esatto per il calcolo anche della monetizazzione..grazie mille

    • Per Dino.
      Il Comune, di regola non delibera su tali aspetti urbanistici se non conformemente alla Regione.
      Quindi devi controllare la delibera suddetta ed i suoi riferimenti alle leggi della tua Regione.
      Amedeu e c.

  86. Buonasera,

    Oggi 31 luglio mi reco dal direttore L. Da me incaricato nel 2011 per ristrutturare casa
    Perché dopo varie e ovvie peripezie sono riuscita a terminare i lavori
    La scadenza fine lavori è il prossimo 17 agosto 2014
    Ma il D.L. Si rifiuta di presentarla perché i lavori fatti non sono come da progetto
    Cioè l’impresa su mia richiesta ,ha creato in un ripostiglio un piccolo servizio con wc e lavabo dicendomi ovviamente che non avrebbe creato problemi…
    Io l’ho pagato ugualmente chiedendo di firmarmi un foglio dove lui asseriva la sua volontaria rinuncia a portare a termine il suo compito, mentre lui pretendeva che io invece firmassi una dichiarazione dove io lo esautoravo dall’incarico
    Nessuno dei due ha firmato.
    Ma io ora come devo fare?
    Cosa succede se non presento la fine lavori?
    Attendo qualche delucidazione e consiglio in merito
    Mille grazie per la sua attenzione
    Viceconte Elisabetta

    Inviato da iPad

    • Per Elisabetta.
      Purtroppo il direttore dei Lavori è colui che dovrebbe firmarti la documentazione di fine lavori per avere l’agibilità.
      Non lo fa, in quanto si ritiene estraneo a quei piccoli lavori da te fatti eseguire.
      Adesso devi controllare se tali opere sono state approvate, come variante, dal Comune, poichè in caso contrario devi regolarizzarle presentando un progetto di variante (SCIA?).
      E’ una situazione che devi risolvere tentando, a nostro avviso, un approccio amichevole con il tecnico suddetto, in quanto altrimenti, se le cose stanno come da noi comprese, rischi di perdere molto tempo e naturalmente denaro.
      Amedeu e c.

  87. Buongiorno sono Giorgio, abito in centro città in un plesso condominiale e il mio vicino ha collocato sotto casa mia un recinto per un pony ” animale da affezione”, praticamente sono costretto a dormire assieme ad un cavallo , la situazione è molto difficile da accettare passivamente.
    Chiedo : quali sono le distanze darispettare dal confine ? e se ci sono delle norme che tutelino anche noi cittadini da queste forme a parer mio al quanto discutibili .
    grazie

  88. salve
    vorrei un chiarimento sulle casseforme per un getto di fondazioni di cordoli o travi ed igloo contemporaneamente, ora, le casseforme esterne sono regolari puntellate,ecc.invece il dubbio mi sorge sulle casseforme interne, cioè quelle messe fra le travi o cordoli ed i piedi degli igloo per non far strabordare il cemento durante il getto,questo tipo di casseforme sono di legno compresso di spessore di circa 1-1.2 cm altezza circa 40 cm e sviluppano una lunghezza di 266 ml per una superficie di 106mq, ora volevo cortesemente sapere come vanno considerate questo tipo di cassaforme? Praticamente, solo il tavolato, perchè gli igloo sono a perdere e considerati al mq.Questa voce sul prezziario Marche, non sono riuscito a trovarla.
    Ringrazio cortesemente per una chiarificazione.
    saluti.

    • Per Sergio.
      Una domanda poco chiara, in quanto, se il cordolo perimetrale o trave, ecc, vengono gettati contemporaneamente agli Igloo, ti troverai nella condizione di cui alla penultima immagine di questo nostro articolo
      http://www.coffeenews.it/un-ottimo-vespaio-areato-con-cupole-ed-elementi-di-chiusura-laterali-in-corrispondenza-delle-murature-portanti
      Come avrai osservato, in questo caso non c’è alcun bisogno di armare con una cassaforma interna la trave perimetrale o che sia, in quanto il getto è unico e, quindi, serve solo la cassaforma esterna.
      Per altri tipi di Igloo va eseguita una armatura interna per non disperdere il cls nella parte sottostante gli igloo, ma tale armatura va chiarita come vuoi farla.
      Amedeu e c.

    • Buonasera Amedeu
      ringrazio per la celere risposta,
      praticamente quello che mi interessava sapere era soltanto il prezzo dell’armatura interna, per non disperdere il cls nella parte sottostante gli igloo. Per questa armatura è stata inserita, appoggiata,a pressione una tavola di legno compresso di cm 40 di altezza e spessore circa 1-1.2 cm tra il ferro che costituisce la trave e i piedi degli igloo, senza alcun fermo od altro tipo di lavorazione, ostruendo così i fori.
      ringraziao per il v/s cortese e sollecito riscontro, distintamente saluto.
      sergio

  89. ciao! Vorrei comprare un appartamento in una casa che e’ stata costruita dalle ferrovie per i suoi dipendenti negli anni ’50. Vado incontro a dei vincoli? L’agente immobiliare dice di nopero’ vorrei essere sicura. Il prezzo richiesto e’ comunque un prezzo di mercato e non ridotto. Grazie per una risposta!

    • Per Christine.
      Ultimamente anche noi abbiamo constatato che vecchie case cantoniere delle ferrovie sono state cedute e sistemate dai nuovi proprietari.
      Per il fatto di sapere se vi sono particolari vincoli, ma anche per avere la certezza del prezzo di vendita, ti converrebbe contattare i tecnici dell’ufficio preposto delle Ferrovie, a te più vicino (Lo troverai su internet).
      Amedeu e c.

  90. La mia abitazione di due piani , finestrata al secondo piano , dista dal vicino 3m. In questi 3m , vi è un porticato dove metto l’auto e sopra al primo piano un terrazzo.Il mio vicino , che ha una abitazione su un solo piano , ha realizzato una serie di colonne in cemento sul suo terrazzo come frangisole, alcune , adiacenti al muro in comune che si innalzono oltre il muro di fabbrica che divide le proprietà.Può realizzarle sul confine?

    • Per Vito.
      Se desideri veramente accertare tale situazione puoi controllare in Comune, presso l’Ufficio Edilizia Privata, se hanno l’autorizzazione edilizia.
      Amedeu e c.

  91. mi è scaduto il permesso di costruire nel 2010, è stata costruita la struttura in c.a. con progetto antisismico, completa della struttura del tetto. Devo rinnovare il permesso di costruire ,oppure è sufficiente la D.I.A. per il completamento dei lavori ? Quali oneri mi possono essere richiesti ?
    Grazie Floriano

    • Per Floriano.
      Dovrebbe essere sufficiente una SCIA.
      Esistendo la sola struttura in cemento armato, il Comune, per il fatto che hai pagato l’intero ammontare degli oneri in fase di ritiro del precedente Permesso di Costruzione, potrebbe applicarti alla SCIA una tariffa minima di detti oneri.
      Ti conviene, prima di presentare nuovi elaborati, parlare con il Dirigente dell’Ufficio Edilizia Privata del Comune circa l’ammontare o meno di tali oneri.
      Amedeu e c.

  92. Salve, io devo fare un battuto per interno e mettere delle comunissime piastrelle, qunti centimetri bisogna lasciare dal battuto al piano finito per mettere la colla e la piasterlla, non sò se mi sono spiegato bene?
    poi la stanza dove devo fare il battuto è poco profonda, se il battuto è di 2,3 centimetri va bene lo stesso?
    Ultima domanda, mi dice le dosi di cemento e sabbia giuste per fare il battuto da interno.
    Saluti e grazie

  93. salve,

    avrei bisogno di mettere dei canali mezzi tubi in cemento per una strada di montagna, per far incanalare l’acqua piovana. Cosa mi consigliate?
    Grazie per il Vostro impegno.
    saluti Remo

    • Per Remo.
      Se la pendenza è eccessiva puoi mettere in opera mezzi tubi del diametro non eccessivamente grande, per non rischiare sobbalzi e danni alle vetture e possibile e precoce rottura dei tubi stessi.
      Se la pendenza è normalizzata, puoi usare le canalette con soprastante grigliato.
      A meno che tu non debba rispettare vincoli ambientali, ti consigliamo per tutti e due i casi di affogarle nel calcestruzzo.
      Amedeu e c.

  94. Buongiorno
    Scrivo per chiedere un parere Sulla sostituzione dello scaldabagno sono in affitto da piu’ di dieci anni e due anni fa ho avuto il rinnovo dell’affitto tramite cedolare secca. Lo scaldabagno era installato da prima che io entrassi nell’abitazione e ora si prefigura la sostituzione in quanto perde acqua. L’anno scorso ho provveduto a Ripararlo e sostituire alcuni pezzi. Il proprietario mi dice che la spesa di installazione di nuovo scaldabagno e’ a carico di entrambi in quanto risiedo da molti anni nell’abitazione. Mi potete dire come devo comportarmi in merito? Grazie!

    • Per Ilaria.
      Leggi questo nostro articolo, nel quale compare che la spesa di sostituzione è da suddividersi a metà fra te ed il padrone dell’appartamento.
      http://www.coffeenews.it/come-suddividere-le-spese-di-una-abitazione-locata-fra-proprietario-ed-inquilino
      Amedeu e c.

      • Grazie per la tempestivita’ e la precisione. Nella vostra tabella si nomina scaldabagno (installazione a carico del proprietario) e boiler acqua calda ( sostituzione a meta’) si tratta del medesimo impianto? Lo scaldabagno in questione oltre a essere vecchio di vent’anni e quindi preesistente al mio ingresso nell’appartamento non e’ a norma; inoltre in molte altre tabelle si parla di sostituzione a carico del proprietario al pari degli interventi strutturali: a questo punto inquilino e proprietario si possono riferire a tabelle diverse e come giungere a un accordo equo e regolare?

        • Per Ilaria.
          Non siamo a conoscenza di queste altre tabelle delle quali stai parlando.
          Se ce ne dai gli estremi (O il link), sapremo poi cosa risponderti.
          Amedeu e c.

  95. Buongiorno,
    ho dato inizio ai lavori oggetto di permesso di costruire di un edificio testimoniale in quanto sarebbe subentrato il vincolo stradale di rispetto di venti metri.I lavori materialmente non sono ancora iniziati perché ho fatto una variante in corso d’opera ,,anche di tipo strutturale.la procedura è stata molto lunga,anche perché ho dovuto chiedere permesso alla soprintendenza.Ho avuto i permessi.Chiedo se ancora possibile la demolizione dell’edificio,come dal permesso di costruire,oppure, avendo fatto varianti,ciò non mi è più consentito.
    nell’area di pertinenza ho chiesto,in variante,la creazione di piccola piscina a filo,ho fatto presente che vi è il vincolo stradale,ma loro mi hanno risposto che la posso fare,anche se ho verificato non prevista negli usi ammessi in tale fascia.Non capisco più nulla,non vorrei mi facessero storie dopo.Sono in zona di rispetto ambientale e la strada è di tipo f fuori dal centro abitato.Grazie

    • Per Sandy.
      Per risponderti, abbiamo ricercato la definizione esatta di edificio testimoniale
      “Sono quelli riconducibili a una Classe di valore, che rivestono una importanza testimoniale e documentaria, seppure di scarso valore architettonico, o quelli che conservano esteriormente alcuni particolari di pregio e di riferimento all’epoca storica di costruzione e/o sono costruiti in posizioni strategiche da un punto di vista paesaggistico e ambientale; pertanto la loro protezione appare essenziale per la valorizzazione delle peculiarità dei luoghi”.
      Per quanto sopra sembrerebbe difficile demolire e ricostruire.
      Per la costruzione di manufatti in area di rispetto, anche se trattasi di piscina, non dovrebbe essere ammessa, neppure con poteri di deroga.
      Mah!, … Comune che vai usanze che trovi.
      (Tieni anche conto di eventuali proteste di vicini e che potrebbero creare delle problematiche dopo che la piscina è stata costruita).
      Però, parli di varianti approvate, e non ne conosciamo l’esatto contenuto, per cui ti conviene chiedere un parere presso l’ufficio Edilizia Privata del Comune.
      Amedeu e c.

  96. chiedo gentilmente quanto costa un coprivasca da bagno in resina, oppure se avete altri tipi, e quanto è il costo senza posa. Per favore mi potete mandare delle informazioni a riguardo?

    • Per Carmela.
      Devi contattare un magazzino edile, nella tua zona, che commerci Idrosanitari.
      Puoi richiedere loro il prezzo che ti occorre.
      Per la posa, è necessario che ti faccia fare un preventivo da almeno due ditte, in maniera da poterli confrontare.
      Amedeu e c.

  97. Ciao, spero tu possa aiutarmi
    vorrei sapere se oltre al salvavita all’interno dell’appartamento occorre proteggere, con un altro salvavita, anche la parte di linea elettrica che va dal contatore “ENEL” al quadretto elettrico con gli interruttori generali e l’altro salvavita interno all’appartamento; in pratica sembra che se casualmente qualcuno forando nel vano scala intercetta la linea elettrica non è protetto e rischia, secondo me invece è protetto dal magnetotermico ENEL.
    Grazie.

    • Per Dario.
      Dopo il contatore ENEL la responsabilità è del proprietario, per cui tale linea andrebbe protetta con tutti gli accorgimenti.
      La realtà è quella che i salvavita si mettono nel centralino all’interno dell’abitazione.
      Amedeu e c.

  98. buona sera sono un artigiano che ha fatto un ‘intervento a cappotto in zona comunale zona B con lo spess 10

    cm occupando parzialmente il marciapiede propieta’ del comune ,con il consenso del committente cioe ‘ il

    propietario dell immobile ,ora il committente si rifiuta di consegnare le documentazioni in comune ,cosa

    andrei incontro io artigiano sub appaltatore .

    • Per Massimiliano.
      Se hai effettuato tale intervento con una autorizzazione comunale completa di tutti gli atti ed i nulla osta necessari (Ponteggi ecc) e con un Direttore dei Lavori, diremmo che tale autorizzazione può considerarsi anche rilasciata per l’occupazione del suolo pubblico.
      Comunque, poichè i Comuni reagiscono in maniera diversa uno dall’altro (E sono più di 8.000), ti conviene parlare con il Responsabile del Procedimento Comunale che compare sulla lettera che avrai ricevuto dal Comune.
      Se invece non hai alcuna autorizzazione, ti consigliamo di contattare un Tecnico Professionista e cercare di risolvere tale situazione.
      Amedeu e c.

  99. buon pomeriggio, abito a mira, ve, in una strada che scopriamo dopo 40 essere stata dichiarata nel 1975 , in parte, gli ultimi 150 metri -dove finisce la strada, privata dal comune.
    questa strada che è attualmente servita di rete fognaria, luce, acqua, gas , telefono, illuminazione pubblica, scolo acque piovane, fatto allora dal comune.
    Ora il comune vuole aggiornare la rete fognaria acque scure, e esseno la strada ” privata” sostiene che dobbiamo fare il tutto a nostre spese. per allarciarsi al raccordo ci vogliono circa 150 metri e dieci sono dieci le abitazioni.
    Possiamo sostenere che la strada è pubblica, che le indicazioni catastali di tutta la via non menzionano mai che una parte è privata e questo ha provovato l’acquisto di casa senza sapere questo particolare? che ci verrà a mancare un servizio pubblico…, che ci sono cittadini di seriea, b,…
    grazie per il consiglio

    • Per Franco.
      Da quanto dici, la strada è fornita di tutti i servizi pubblici ad eccezione della Fognatura Nera (Forse quella attuale è mista e non più regolare).
      Per cui, se detti servizi sono stati già realizzati dal Comune in epoche passate, il medesimo dovrebbe far fronte anche alla spesa della nuova fognatura.
      Questo, a meno che all’inizio della strada non sia stato posto un cartello indicante “Strada Privata”, per cui il Comune può farsi forte di tale diritto che i proprietari si sono riservati.
      Da farti notare, che in molti Comuni esistono tantissime strade costruite inizialmente dai privati e che poi Comuni stessi hanno preso in carico senza alcun atto scritto, quindi non sarebbe assolutamente una novità.
      Può darsi che adesso incida la crisi monetaria delle casse comunali.
      Amedeu e c.

      • Grazie per la rispopsta

        non esiste nessun cartello indicante che la strada è privata,
        si può provare a sostenere che di fatto senza nessun atto la strada è diventata privata ad uso pubblico? esiste una modo legale per convincere l’amministrazione comunale?

        Grazie

        • Per Franco.
          Come spiegato nella precedente risposta non esiste un appiglio legale a cui attenersi, ma solo situazioni consolidate che possono costituire un principio.
          La cosa che ti suggeriamo di fare, insieme agli altri prospettanti su tale strada, è quella di andare a parlare con il dirigente dell’ufficio Tecnico comunale, facendo comprendere allo stesso, che tale fognatura costituirebbe solo il proseguimento di altre opere eseguite dalla stessa amministrazione (Da quanto ci hai detto) e quindi la spesa dovrebbe essere dell’amministrazione.
          Fate presente anche (Se ne vale la pena viste le condizioni della strada) che il Comune se la prenda pure in carico senza che voi pretendiate alcunchè.
          Amedeu e c.

  100. salve nel 1981 ho acquistato un modesto appartamento a bologna di 4 piani, l’ultimo piano e’ stato costruito nel 1955, mentre quelli sotto sono accatastati con relative piantine nel dicembre 1939 ma non hanno l’abitabilita’, possibile che il comune abbia lasciato costruire nel 1955 un piano sopra ad una costruzione senza abitabilita’?
    gli appartamenti sprovvisti possono richiederla?
    saluti grazie

    • Per Tiziana.
      Possibilissimo.
      Per ottenere l’agibilità (Prima era abitabilità) delle parte sottostanti deve essere contattato un tecnico professionista abilitato (Possibilmente un Ingegnere), che dovrebbe collaudare le strutture con i metodi consentiti dalla legge.
      Il più delle volte tale prassi risulta talmente onerosa e quasi inapplicabile, che i proprietari sono costretti a rinunciarvi
      Carichi ammessi, prova di inflessione dei solai, tetti spingenti o meno, controllo dello stato delle murature, tramezzature interne, architravi aperture, ecc.)
      Amedeu e c.

  101. Salve e complimenti per il sito…! Ho intenzione di montare un cancello su un terreno adiacente Alla mi la abitazione in montagna, per creare una seconda entrata, il problem è che c’è un vincolo paesaggistico… Cosa posso fare…? O meglio con questo vincolo cosa si può e cosa non si può fare..?

    • Per Emanuele.
      Riteniamo che un cancello non sia poi così ingombrante da interessare la Soprintendenza.
      Ti conviene, con uno schizzo o foto di un facsimile dello stesso, contattare i tecnici dell’edilizia Privata del tuo Comune.
      Amedeu e c.

  102. Salve, sono proprietaria di una porzione centrale di cascina in verticale, dunque ho i due muri confinanti ad est ed ovest in comune con altri due proprietari. Uno dei due sta ristrutturando la propria casa e deve innalzare il tetto e vorrebbe per giunta far sporgere il tetto per un metro , quindi sulle proprietà confinanti mia e di un’ulteriore vicina. (la cascina è divisa in 8 proprietà in verticale). Se gli permetto di farlo , acquisirà di diritto della servitù di sporta?o altri diritti reali , anche futuri ? Penso che per usucapione non potrà pretendere sul terreno sottostante, in quanto si crea solo una servitù in questo caso. Posso chiedere il pagamento di questa servitù ? In effetti lo farebbe solo per motivi estetici, lo ha già detto. Ma andrebbe a toglierci luce già solo con l’innalzamento, in più vuole sporgere sulla nostra proprietà. Inoltre andrebbe a crearci una complicazione in caso di vendita della nostra casa. Può, inoltre, farlo senza il nostro consenso scritto? Non so se mi sto preoccupando troppo, Ringrazio e saluto

    • Per Emma.
      Non può farlo.
      Tu, come l’altro confinante siete proprietari dei vostri edifici e delle loro proiezioni in terra ed in cielo.
      Per cui, o autorizzate con atto scritto detto proprietario (Previa congrua indennità), oppure comunicate al medesimo di terminare il proprio tetto a filo delle vostre proprietà.
      Può benissimo farlo, usando vari accorgimenti tecnici, tutti fattibili.
      Amedeu e c.

  103. Prefabbricata , Buongiorno ho una casa regolare con un terreno di 2000 metri quadri , vorrei vendere un pezzo di terreno quindi chiuderlo e costruirci una casa prefabbricata è possibile? Grazie

    • Per Fabrizio.
      Devi controllare presso l’ufficio Urbanistica del tuo Comune in che zona è classificato detto terreno, e cosa permette di fare, in esso, la normativa di attuazione del Piano Regolatore Generale.
      Ti anticipiamo, che se detto terreno non è edificabile, puoi farci ben poco.
      Amedeu e c.

  104. La richiesta per la messa a norma di una luce secondo l’art.901 del cc può essere fatta direttamente dall’interessato tramite fax inviato al confinante ?

    • Per Valerio.
      Per l’apertura o la modifica (Se sostanziale) di un’apertura luce su di un muro di confine, occorre l’autorizzazione del Comune.
      Il vicino potrà essere contattato ed indennizzato, solamente se ci sarà da eseguire dei lavori o montare un ponteggio nel suo fondo.
      Amedeu e c.

  105. Salve prima di tutto vorrei farvi i complimenti per la realizzazione e la cura che avete per questo sito e nn mi dilungo troppo nei complimenti, passiamo al dunque, le scrivo per porle un quesito a me molto importante, le spiego la situazione, sono un ragazzo di 28 anni che ha acquistato un terreno edificabile ed ora vorrei logicamente costruire un’ abitazione di 240m2 su due livelli 120 +120, a parte tutti gli articoli che mi hanno fatto aprir la mente ora volevo un consiglio per quanto riguarda le nuove fonti rinnovabili sia per l’acqua che per l’energia e le chiedevo se conviene fare una predisposizione prima che inizino i lavori ed eventualmente come… inoltre oltre a questo vorrei sapere se ci sono indennizzi, convenzioni qualsiasi cosa che posso sfruttare a mio favore logicamente… (dove si può risparmiare qualcosa) Accetto tutti i tipi di consigli sono giovane e inesperto e in questo mondo di ladri bisogna saperne una più del diavolo per non incorrere in delle fregature… la ringrazio anticipatamente per la risposta Luigi

    • Per Luigi.
      Logicamente è necessario documentarsi e ricercare le fonti rinnovabili da sfruttare nel tuo caso.
      Abitando a Sud, potrebbe essere conveniente l’energia fotovoltaica; però potresti pensare anche a mettere in opera, in fase di realizzazione, un cappotto termico.
      Ci sono indennizzi o bonus da parte dello Stato e che puoi sfruttare.
      Parlarti di tutto ciò, occorrerebbero delle paginate intere, per cui ti suggeriamo di usare il pulsante “Cerca” in alto a destra della Home ed inserire le parole “Risparmio energetico”.
      Puoi sbizzarrirti a leggere tutti gli articoli che troverai sulla materia.
      Amedeu e c.

  106. buonasera abito in un condomino ex iacp vorrei isolarmi dall’autoclave condominiale ,in quanto non mi necessia l’acqua arriva tranquillamente al mio piano volevo sapere se sono tenuta ugualmente a pagare le spese di manutenzione della stessa e se si per quale quota dato che non abbiamo tabelle millesimali.Grazie per l’aiuto
    Maria Francesca

    • Per Maria Francesca.
      Riteniamo che l’intervento che vuoi effettuare rientri nel disposto dell’articolo 1118 del Codice Civile, riferito ad un impianto similare (Di riscaldamento) e così modificato dalla legge 220/2012 (Modifica alla disciplina del Condominio)
      “Il condomino può rinunciare all’utilizzo dell’impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell’impianto e per la sua conservazione e messa a norma”.
      Leggi comunque tale articolo che troverai in formato Doc. al termine di questo nostro documento
      “http://www.coffeenews.it/modifiche-alla-disciplina-del-condominio-negli-edifici-legge-11-dicembre-2012-n-220”
      Amedeu e c.

  107. Titolo: Gettata in più fasi.
    Salve, vorrei sostituire la vecchia pavimentazione di una mia pertinenza e fare un’adeguata gettata con annessi isolamenti sui muri della casa … Ho intenzione di farlo in autonomia e quindi lo farò nei ritagli di tempo, volevo sapere se secondo voi è possibile eseguire una buona gettata realizzando 10 mq alla volta (ne devo coprire circa 80) Se si come unisco le varie gettate a fine lavoro? Grazie

    • Per Davide.
      Se trattasi di una pavimentazione su solaio preesistente e devi fare un massetto armato con rete elettrosaldata, dell’altezza di 4/5 cm, come sottofondo della stessa, puoi gettare anche in più volte, usando nell’impasto cementizio e nel bagnare il sottofondo un primer aggrappante tipo il P5 della Kerakoll.
      http://www.coffeenews.it/rinzaffo-arriccio-ed-intonaco-esterno-come-fare-30
      Se trattasi della gettata di un solaio intero, con soprastante massetto (o caldana), allora il getto deve essere unitario.
      Amedeu e c.

      • Mi scusi, sono stato impreciso. La pavimentazione è esterna, togliendo la vecchia mi troverò davanti alla nuda terra. Non ho necessità particolari se non l’isolamento dei muri della casa. In definitiva è un “marciapiede allargato” di 3 mt

        • Per davide
          La gettata del massetto puoi eseguirla in varie volte purchè il terreno circostante il manufatto sia ben compatto e stagionato, in maniera da non avere possibili movimenti futuri.
          Puoi realizzare il massetto con rete elettrosaldata affogata (Che si deve sovraporre per almeno 20/30 cm nei punti dove interrompi il lavoro) e soprastante guaina di elastomero bituminoso piegata a 90° verso la muratura esterna della casa, per almeno 10/15 cm sopra il piano del pavimento del marciapiedi.
          Potrai poi fare la pavimentazione dello stesso e ricoprire con arriccio e intonaco la guaina che sporge dal pavimento.
          Se hai delle grandi superfici, tieni conto, ogni 4 metri lineari di marciapiedi, di mettere in opera dei giunti plastici posti verticalmente alla casa.
          Amedeu e c.

  108. salve o un magazzino piano terra con un po di umido o scarnato le pareti fino a 100cm e volevo montare gli iglu e siccome c’è la pavimentazione in pietra volevo sapere se e possibile montarli sopra la pavimentazione oppure devo scavare grazie.

    • Per Alessandro.
      Per togliere l’umidità di risalita da vani posti al piano terreno, sono necessarie tre operazioni essenziali: isolare le murature tramite una barriera possibilmente chimica, isolare la pavimentazione tramite una idonea impermeabilizzazione sotto pavimento ed infine adoperare arricci ed intonaci traspiranti su entrambe le facciate del muro, per almeno 30 cm sopra la linea dell’umido.
      Per apprendere tali sistemi usa il nostro pulsante “Cerca” in alto a destra della Home ed inserisci le parole “Umidità di risalita”; poi leggi gli articoli come sopra indicato.
      Riteniamo ti sia sufficiente leggere i primi tre della lunga serie.
      Amedeu e c.

  109. Sul pianerottolo delle scale del mio condominio c’e una luce irregolare che da’ sul mio terrazzo incassato.Dopo 26 anni di dispetti da parte dei condomini es. mozziconi di sigarette, carte, oggetti vari, gente che si ferma ad ascoltare quello che diciamo, ho chiesto in assemblea di mettere almeno una inferriata e una grata per la mia sicurezza.
    Ora ,dopo che l’amministratore ha detto che la finestra e’ condominiale (per usucapione ) i condomini controllano se metto qualsiasi oggetto, che faccio apposta per impedire che passi l’aria e la luce, telefonando all’amministratore.Il quale a sua volta mi intima di togliere il tutto altrimenti va in tribunale.
    La domanda :la mia proprieta dove incomincia oppure anche il terrazzo e’ del condominio. Grazie

    • Per Silvio.
      La tua situazione potrebbe configurarsi come una serie di atti di emulazione proibiti dall’articolo 833 del codice civile, e compiuti da più persone
      http://www.coffeenews.it/cosa-sono-gli-atti-di-emulazione
      Per poter far fronte a tale situazione, dovresti, però, dimostrare quanto affermi (E a nostro parere non è facile), per portarlo come prova da un tuo legale, che possa poi intervenire contro il condominio.
      Amedeu e c.

  110. Riscaldamento a pavimento o termosifoni ?
    Buongiorno ,sto ristrutturando una casa storica con pareti in sasso(saranno isolate internamente ) ,solette in lengno(con intercapedine per passaggio impianti) ,con altezze di soffitti superiori ai 3 metri vorrei sapere se è meglio un impianto di riscaldamento a pavimento oppure con i classici termosifoni siccome mi hanno dato notizie differenti chi mio hà proposto gli impianti .Potete aiutarmi ?Grazie anticipa.tamente

    • Per Maria Grazia.
      Se il fabbricato non fosse storico, come tu dici, ti proporremmo un sistema ad areazione a soffitto con contro soffittatura posta all’altezza di mt 2,70.
      Relativamente ai due tipi di riscaldamento da te citati, forse dovrebbero essere più idonei i radiatori, in quanto, se la casa è storica come, dovrai necessariamente conservare alcune pavimentazioni.
      Amedeu e c.

  111. salve,abito in una villetta a schiera di sei unita’, qualche anna fa ho tolto il pozzo perdente per far passare direttamente acque nere nello scarico principale di tutte le unita’ e quindi poi nella fogna pubblica.ora lo scarico si e’ intasato e i proprietari delle altre villette a schiera mi imputano la colpa.potevo fare questa variante.chi ha ragione?

    • Per Primo.
      Non è chiara la tua domanda.
      Avevi un pozzo perdente nel terreno pur esistendo la fognatura nera pubblica?
      E’ un controsenso, a meno che tu non intenda per pozzo perdente una normale fossa biologica standard.
      Nel primo caso, a nostro parere, hai fatto bene ad eliminarlo allacciandoti solamente alla FN.pubblica
      Nel caso della fossa biologica, se tutti gli altri l’hanno installata, avresti dovuto adeguarti e non eliminarla, salvo disposizione contraria dell’ufficio fognature del tuo Comune.
      Amedeu e c.

  112. Su una palazzina ,siamo in 4 appartamenti.2 in affitto e 2 in proprietà ed io sono proprietrio di uno.
    Sul tetto abbiamo,su un’unico palo l’antenna e la parabolica che scende,all’interno del muro e che va servire
    i singoli appartamenti. E’ arrivato un nuovo inquilino,in affitto.Ha messo un’uleriore parabolica e il filo che scende rovina l’estetica del condominio.può mettere nello stesso palo un’altra parabolica senza chiedere il permesso agli
    altri inquilini ? eil filo che scende può essere regolare sotto il profilo dell’estetica?Grazie

    • Per Valter.
      Si tratta di un fatto di minima importanza, anche se, comprendiamo, che possa dare fastidio a chi lo subisce.
      Dovresti rivolgerti al comando di polizia municipale e chiedere un parere circa la possibilità di eseguire una simile installazione senza alcun permesso.
      Amedeu e c.

  113. che documenti servono al genio civile per un ampliamento di abitazione civile e una zona a vincolo idrogeologico ? questi documenti devono essere inviati con firma digitale dal privato che deve costruire, o dal tecnico che ha fatto il progetto e istituito la pratica? grazie in anticipo della risposta

    • Per Sebastiano.
      Di regola, ma la prassi varia ancora da Comune a Comune, è il tecnico progettista incaricato a preoccuparsi di presentare le pratiche da sottoporre ai diversi Enti (Genio Civile – ora Regione – Asl, ecc.)
      Se la zona è sismica, al Genio civile dovrà pervenire anche la pratica relativa.
      Amedeu e c.

  114. Abito in una villetta a schiera di testa che fa parte di un complesso di 5 villette. Ognuna dispone del suo giardino privato. L’accesso ai garage è invece da rampa garage comune. I due muri di perimetro dell’intero complesso situati a ovest e est, entrambi privi di finestre, sono così disposti: uno, quello est, insiste sulla rampa garage e quindi non su giardino privato; l’altro, quello ovest, insiste sul giardino di mia proprietà esclusiva. Premetto che non siamo costituiti in un condominio e non esiste una tabella millesimale.
    La mia domanda è: il muro perimetrale ovest, che insiste sul mio giardino, è parte comune o privata?
    Volendo la domanda può essere estesa a tutti i muri perimetrali, anche a sud (ove si affacciano gli ingressi di ciascuna villetta e le rispettive finestre + 1 terrazza per ciascuna abitazione) e nord (ove si affacciano i portoni dei rispettivi garage ed altre finestre e terrazze). Il problema è sempre sapere se, in quanto muri che delimitano il perimetro dell’intero complesso, un danno che occorra sugli stessi vada diviso per i 5 inquilini o invece pagato dall’inquilino proprietario del pezzo di muro incriminato. Grata per una risposta.

    • Per Elisa.
      Il muro che cinge l’intero complesso, è condominiale e quindi comune a tutti i proprietari.
      Di conseguenza ogni intervento su di esso va diviso proporzionalmente ai millesimi di ciascuno dei proprietari.
      Questo, a meno che il danno non sia stato causato da un singolo condomino, o comunque riguardi un eventuale lavoro che interessa solo uno di voi.
      Amedeu e c.

  115. Buonasera, io ho ricavato da un angolo del mio ingresso un stanzino di 1m x 1m, creando una parete ed una porta, è stato fatto un esposto al mio condominio e avremo il controllo dei vigili la prossima settimana, chiedo a che sanzioni vado incontro e che costo avrà questa sanzione considerato che io nn ho ancora denunciato la modifica!
    Grazie

    • Per Fabio.
      Ti suggeriamo di contattare subito un tecnico professionista della tua zona.
      Dovrebbe presentare la variante in sanatoria e la sanzione non dovrebbe essere alta.
      Per il suo ammontare lo stesso tecnico ti darà la risposta in base al lavoro fatto.
      Amedeu e c.

  116. Buongiorno,accanto a casa mia si trova un edificio,abbandonato da tantissimi anni.In questo è compreso anche un pezzetto di terra dove,da qualche tempo si vedono topi,gatti ecc..Se,io facessi ristrutturare questa casa e ripulirei la terra per evitare i topi,avrei dei diritti su questa?Premetto che il proprietario è stato cercato ma senza successo.Grazie

  117. Salve, quanto costa fare un solaio di 10mq specificandomi materiali da usare quantità e prezzi così quando farò i vari preventivi saprò più o meno le spese dei materiali e sarei molto lieto di sapere anche un prezzo ultimato compreso di mano d’opera grazie mille in anticipo

  118. Alla vostra cortese attenzione,
    scrivo per chiedervi se esista nella legislazione italiana, o di qualche regione in particolare, una norma che disciplina la conclusione dei lavori edilizi delle private abitazioni, in particolare per ciò che riguarda gli esterni e il rispetto del paesaggio urbano. In poche parole, ci si imbatte spesso nelle città, paesi d”italia (sopratutto al sud) in case abitate da anni e regolarmente utilizzate ma che hanno la muratura esterna ancora in grezzo (mattoni a vista, cemento etc). Mi chiedo se il privato può essere obbligato a finire almeno l’esterno dell’abitazione per rispetto del paesaggio urbano. Spero mi possiate rispondere,

    Grazie,
    Mario

    • Per Mario.
      Ogni Regolamento Edilizio comunale deve contenere un articolo relativo al decoro urbano.
      Puoi consultare quello del tuo Comune via Internet.
      In base a detto articolo si può imporre il rispetto del suo contenuto.
      Amedeu e c.

  119. in un condominio c’è un bombolone del gas guasto e logoro. uno dei condomini si oppone alla eliminazione e sostituzione. cosa si deve fare per risolvere il problema che stà diventando sempre più fonte di pericolo?

  120. Volevo sapere se su nuova costruzione e prima casa esistono degli incentivi o detrazioni, perche ne il commercialista ne tecnici mi sanno dare una risposta esaustiva

  121. volevo sapere che colore fare i mobili della cucina in modo da abbinarli alla piastrella pavimento allegata (image1)

  122. Salve ,
    quanto dovrebbe stare lontano dal confine alieno la tubazione della fogna? Stiamo parlando di una piccola condotta di 110 metri lineari
    E i tombini per l’ispezione quanto dovrebbero distanziare l’uno da l’altro?
    Cambiano le cose se si utilizza una pompa per non avere problemi di pendenza ?
    Grazie

  123. Ecco un quesito un po’ insolito. Sono proprietario di un attico con ampio terrazzo sul quale si affacciano delle luci da androne condominiale. Dal lato terrazzo c’è una grata, mentre le finestre in oggetto si possono chiudere/aprire dall’androne. Il fatto è che sto prendendo in considerazione un ampliamento che utilizza proprio la parte di terrazzo dove affacciano tali luci, per cui le luci dovrebbero essere murate. Come devo procedere? Devo chiedere il permesso al condominio per la chiusura delle luci tra androne e mio terrazzo, o posso procedere con progetto architettonico e strutturale (ho i millesimi sufficienti per ampliare) senza chiedere al condominio. Grazie della risposta. Rocco

  124. Gentile Amedeu,
    nel 1988 ho iniziato a costruire un fabbricato in c.a. a tre piani fuori terra con regolare progetto approvato dal Genio Civile e licenza edilizia; in corso d’opera ho fatto una variante al progetto originario consistente nella realizzazione di un vano scala e lo spostamento in pianta del fabbricato rispetto alla via principale Dalla relazione tecnica si evince che :”il dimenzionamento delle travi e le quantità di armatura necessaria, si notano meglio nel calcolo statico allegato alla stessa relazione., Oltre alle sopraelencate varianti ed al diverso dimensionamento di alcune travi il fabbricato viene realizzato in conformità al progetto originario”; Anche per questa variante sono in possesso di regolare licenza edilizia. Adesso ho incaricato un tecnico per la richiesta al Comune del certificato di agibilità. Lo stesso ha rilevato che il progetto di variante non risulta approvato dal Genio Civile; io non sono in possesso dei nuovi calcoli di cui alla relazione tecnica, per cui alcune travi verificati in base ai calcoli del primo progetto, non avendo rinvenuto quelli del progetto di variante, risultano sottodimenzionati. Quale potrebbe essere la soluzione per ottenere l’agibilità, non trovando tali calcoli che attestino l’esatto dimenzionamento di alcune travi?

    • Per Francesco.
      Ti conviene, insieme al tuo tecnico progettista, contattare i tecnici preposti del Genio Civile (Ora Regione) e trovare con loro la soluzione più idonea.
      Devi spiegare accuratamente ciò che è avvenuto e che sei disposto a completare l’opera nelle regole di legge.
      Insieme dovreste arrivare a qualche soluzione.
      Amedeu e c.

  125. Buongiorno,una villetta composta da due appartamenti con terreno intestata il tutto unitamente a due proprietari deve essere divisa in parte uguali.
    Un appartamento ha un valore maggiore, che da solo vale quanto tutto il resto della casa compreso il terreno.chi tiene l’appartamento di minore valore è obbligato a dividere anche il terreno o diventa parte intagrante per raggiungere la giusta quota di divisione?
    grazie

    • Per Felix.
      Tutto sta controllare l’atto dal quale provengono i detti due beni (Compravendita, eredità, donazione ecc.); in base alla lettura accurata dello stesso potrai verificare se vi doveva essere congruità o meno fra le due zone della palazzina.
      Comunque, tu affermi che deve essere divisa in parti uguali, per cui avrai già effettuato tale controllo.
      In questo caso, occorre una stima dell’immobile effettuata sulla base dei prezzi di zona, terreno compreso, ed un tecnico professionista da voi incaricato dovrà, poi, redigere un frazionamento della proprietà, in maniera che dopo lo stesso, ad ognuno di voi corrisponda un valore (In moneta attuale)identico.
      Amedeu e c.

  126. Bentrovati sono Giuseppe,
    durante l’estate lo studio medico posto al piano terra, ha costruito sul marciapiede che contorna lo stabile costruito prima del DM 239/89 corsia incalcestruzzo ad uso disabili carrozzati. Lo stabile trovasi fra stradine e spiazzi di pertinenza comunale; il professionista non ha provveduto ha notificare con atti probanti ai proprietari alcuna autorizzazione ovvero alcuna richiesta di adesione o alcun permesso. Lui sostiene di avere le carte a posto però non le tira fuori; informatomi al comune dicono di ricordarsi e che tutto sommato si domandano che fastidio mi dà. E’ un atto di assoluta arroganza in quanto non vi era necessità di aggirare mezzo lato corto e mezzo lato lungo dello stabile,ciò è servito a posizionare l’ingresso in stradina chiusa e accaparrarsi altro spazio.La gettata di cls poggia su muro maestro. C’è puzza di bruciato; io e altri proprietari non vogliamo rassegnarci. Ritengo che perseguire passaggi autorizzativi non serve tanto al momento e mirare sul fatto che ha appoggiato,accostando, la corsia sul muro e sottratto marciaoiede allo stabile che cmq sarà difficile stabilirne l’appartenenza; se dello stabile o del comune,i cui tecnici sono pronti a siggillare scostamenti dai muri maestri . Un amico mi ha rifer. che la sovraintendenza ha voce in capitolo. Siamo ad Agrigento. Nella città di Pirandello! Che strategia conviene adottare.Mi pare di ricordare che tali interventi possono eseguirsi soltanto durante la ristrutturaziobe dello stabile. Cordialissimi saluti

    • Per Giuseppe.
      Ti suggeriamo di recarti nuovamente in Comune presso l’ufficio Edilizia Privata, chiedendo di visionare il progetto presentato da questo vicino e, all’occorrenza, di chiederne una copia a pagamento.
      Se il progetto non esiste scrivi una lettera al Dirigente di detto ufficio chiedendo il suo intervento.
      Amedeu e c.

  127. Buongiorno Amedeu e c. sono Giuseppe,
    ieri sera ho postato la domanda che vedo visualizzata. Posso apportare delle moodifiche?
    Grazie. Resto in attesa. Giuseppe

  128. Buon giorno,ho un problema sulla mia caldaia murale Chaffoteaux tipo MC FF,regolarmente verificata ogni anno.
    L’acqua calda sanitaria arriva regolarmente(con regolare accensione del bruciatore),mente x il riscaldamento,anche mettendo al max il termostato,parte il bruciatore,ma dopo pochi secondi si interrompe e non arriva l’acqua calda ai termo.
    Ho spurgato tutti i radiatori ma il problema persiste.
    Quale puo’ essere il problema?
    Grazie

  129. Salve,
    abito al piano terra di un fabbricato di due piani.
    Il proprietario del primo piano deve effettuare lavori di
    manutenzione esterna.
    La ditta che dovrà eseguire i lavori, mi ha detto che devono
    montare una impalcatura, appoggiandosi ai terrazzi della mia proprietà.
    Posso oppormi a ciò?
    Grazie anticipate

  130. abito a solbiate olona e lo sportello del mio contatore è stato da voi manomesso (così mi dicono) hanno tolto la plastica di bachelite all’interno e non posso utilizzare un lucchetto di chiusura all’esterno dello sportello perchè non ervirebbe a niente. è vero? se no chi devo chiamare?? o mi arrangio io??. grazie.

    • Per Maurizio.
      Se ti arrangi da solo vai a manomettere un bene altrui e sei passibile di denuncia (Strano che non l’abbiano già fatta).
      Per cui chiama il personale gestore del servizio a rete e trova con lo stesso una soluzione per tale problematica.
      Amedeu e .c

  131. Buona sera,
    Volevo chiederVi come realizzare un pluviale con catena collegato alla grondaia visto che vorrei sostituire il “tubo” che scende dalla gronda.
    Ringrazio dell’attenzione

    • Per Andrea.
      Non abbiamo alcun articolo su quanto ci chiedi.
      Comunque il lavoro non comprende particolare difficoltà.
      La catena deve essere bloccata nella grondaia in alto, in maniera che strusci, con la sua parte inferiore, nel tronchetto di scarico della grondaia stessa.
      Poi, prova a scaricarci l’acqua con un secchio per verificarne il funzionamento.
      Amedeu e c.

  132. Come posso gestire il diritto del mio vicino ad usufruire del pozzo ad uso domestico che si trova nel mio giardino, ma del quale lui è proprietario al 50%? Al momento sto facendo la recinzione sul confine, ma il mio vicino insiste per poter entrare a prendere l’acqua. Come posso io tutelarmi? devo lasciare che un estraneo entri nella mia proprietà quando vuole? Il vicino non accetta soluzioni alternative, io posso chiudere il pozzo?
    Grazie

    • Per Franco.
      Devi leggere attentamente il contratto dal quale ti deriva detta servitù, e controllare se è previsto solo l’utilizzo di acqua o anche la servitù di passaggio per accedervi.
      Sostanzialmente cambia poco, in quanto il vicino potrebbe sostenere che la sua pompa ad immersione si guasta, ma le visite nel tuo terreno non sarebbero mai così intense e continue come affermi.
      Il consiglio che ti diamo è quello di ricercare gli atti di cui sopra e poi portarli in visione ad un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  133. Salve, sito molto utile complimenti. Togliendo un tetto di amianto 20mq vorrei posare lastre coibentate, posso posarle direttamente sulla struttura e bloccarle con le viti o bulloni appositi fora di sia le lastre che il cemento sottostate che probabilmente non sara’ armato? Casetta di campagna locale abitato in alcuni periodi . Grazie mille.

    • Se la sottostante struttura ha la pendenza idonea puoi fare quello che dici, altrimenti dovrai ricorrere a dei regoli in legno posti verticalmente al senso delle lastre e fermati alla struttura cementizia.
      Amedeu e c.

  134. Salve
    ho un garage il cui muro laterale sx, costruito a linea di confine, sta cedendo a causa, credo, della spinta del terreno del confinante.
    preciso che il mio garage rispetto al terreno del mio confinante si trova ad un livello inferiore.
    mi chiedo se le spese per riparare e consolidare il muro del mio garage siano solo a mio carico o deve contribuire anche il confinante proprietario del terreno, che a mio avviso ha creato il cedimento?
    in attesa di risposta cordiali saluti.
    Marco

  135. Salve
    ho un garage con il muro laterale sx costruito a linea di confine.
    il garage si trova ad un livello inferiore rispetto al terreno del mio confinante e siccome noto una lesione sul muro con anche la tendenza ad inclinarsi verso l’interno, mi chiedo se il lavoro di riparazione e consolidamento del muro siano solo a mie spese?
    e se il mio confinante deve provvedere almeno a sistemare la scarpata del terreno per evitare appunto la spinta contro il muro.
    in attesa di risposta cordiali saluti.
    marco p

    • Per Marco P. K:
      Ti abbiamo già risposto il 22/10/2014 alle 23:21.
      Amedeu e c.

      • Per Anonimo
        Se desideri una risposta, riformula la domanda e, per correttezza, inserisci la tua e mail.
        Grazie.
        Inoltre stai scrivendoci non da un articolo che possiamo facilmente ritrovare, ma dalla rubrica “Scriveteci”, per cui non possiamo rintracciare la tua precedente domanda.
        Amedeu e c.

  136. vorrei conoscere la definizione di CARICO ANTROPICO INTESO come Carico di PRESENZA UMANA e da che cosa è DETERMINATO, ovvero il COMPUTO DELLA PRESENZA UMANA DA CHE COSA E’ DEFINITO .

  137. Per Michele.
    Il tuo è un inconveniente che stanno vivendo migliaia di famiglie che abitano nei condomini.
    Purtroppo, i buttafuori devono servire solamente per l’acqua piovana che cade dal cielo e non per acqua di pulizia dei pavimenti e tanto meno per quella che si usa per annaffiare i fiori.
    Puoi cercare le varie sentenze in merito, ma la questione sta in questi termini.
    Amedeu e c.

  138. devo pulire il soffione della colonna doccia prisma 140 e non so come fare
    chiedo un consiglio , mi ritrovo con alcuni fori del getto ostruiti e non mi riesce pulirli
    grazie

    • Per Livia.
      La parte sottostante del soffione è svitabile nel senso anti orario.
      Una volta svitata la devi tenere in bagno in un liquido anticalcare per almeno 48 ore.
      Aiuta il disincrostamento strusciando i fori otturati con un legnetto (Per non rigare lo smalto del soffione.
      Amedeu e c.

  139. Salve!!! Vorrei regolarmi in cantiere sul dosaggio degli elementi. Dopo aver fatto in una strada del centro storico il massetto con rete elettrosaldata, andranno messi i cubetti di porfido con (sabbia e cemento a secco) bagnati soltanto a ultimazione del posizionamenti dei blocchi in porfido, vi chiedo come posso regolarmi in cantiere sulle quantità che l’operaio mette in una betoniera piccola considerando che ci andranno come dosaggio (200 kg di cemento R 325 + Sabbia) …(cioè numero di palate secchi ecc). Grazie.

  140. Salve,
    velocemente ottimo sito, complimenti. davvero!
    Ho ristrutturato una casa in un centro storico e per gli elevati costi di smaltimento ho messo tutto il materiale (pulizia vecchie mura in pietra, abbattimento di vecchie mura con mattoni etc. etc.) nella cantina (vecchie grotti collegate con il pavimento in terra) molto alta e di circa 100 mq. Ora vorrei rifare il pavimento ma il mio problema sarebbe quello di smaltire tutte le “macerie”. Posso creare una sorta di vespaio con questo materiale, compattarlo e farci un massetto sopra? o qualsiasi altra soluzione che non comporta il portare fuori le macerie.
    Grazie

    • Per Pasquale.
      Anche nel decreto Sblocca Italia è previsto: “Sarà semplificato il riutilizzo delle terre e rocce da scavo, in particolare dei materiali estratti dai piccoli cantieri finalizzati alla realizzazione o alla manutenzione di reti e infrastrutture”; per cui anche la legislazione sembra che vada in questo senso.
      Se usi il materiale per rialzare il pavimento, devi però (Tanto più perchè ti trovi in zona di centro storico) avere l’autorizzazione del Comune, sia essa CIL (Comunicazione di Inizio Lavori) o SCIA.
      Amedeu e c.

  141. Buonasera, la nostra situazione è abbastanza ingarbugliata: nel 2010 abbiamo firmato presso un notaio un preliminare di compravendita (marzo 2010) dove è stato formalizzato tra noi e il costruttore il prezzo della casa e la data di fine lavori.
    Avevamo versato sino a quel punto circa il 70% del valore concordato. Non siamo riusciti ancora a rogitare in quanto il costruttore ha dei problemi di natura economica ancora da risolvere con il proprietario del terreno su cui lo stesso costruttore aveva il permesso di edificare.
    Nel gennaio 2013 abbiamo citato in giudizio il costruttore e sino ad oggi il nostro avvocato, quello del costruttore e quello del proprietario del terreno stanno cercando un accordo cosi come suggerito dal Giudice nelle prime udienze.
    Sappiamo benissimo che ci vorrà del tempo prima che si definisca il tutto ma ci stiamo chiedendo quali rischi corriamo? Se non trovano l’accordo gli avvocati, il proprietario del terreno può rivendicare un diritto sulla ns abitazione? Dopo quanti anni la causa tra noi e il costruttore va in prescrizione? E in quel caso cosa accadrebbe?
    Grazie
    Tommaso

    • Per Tommaso.
      Circa la prescrizione e ciò che potrebbe accadere in futuro, pensiamo che non ci sia persona più adatta del tuo legale a darti tali informazioni.
      Per quanto riguarda le problematiche sorte fra costruttore e proprietario del terreno, normalmente possono durare anche anni e perciò i fabbricati corrono il rischio di rimanere bloccati per tutto questo tempo.
      Il consiglio che vi diamo, legato all’esperienza acquisita in questi anni, è quello di cercare di far trovare un accordo fra le due parti contendenti, così come suggerito giustamente dal giudice.
      Fra l’altro , trascorrendo il tempo aumentano esponenzialmente le spese, per cui non sarebbe male che sollecitaste continuamente un accordo.
      Altro non possiamo suggerirvi in una situazione del genere.
      Amedeu e c.

  142. Vivo in un palazzo condominiale. Al piano terra si trova un piccolo locale dove sono ubicati i vari contatori dell’acqua (ciascun condomino ne ha uno personale). Da uno di tali contatori, il mio, si diparte lungo una parete del palazzo, un tubo dell’acqua non murato, a vista, che sale fino al 4° piano dove abito. Tale tubo ha una perdita all’altezza del pavimento di un piccolo terrazzino posto al 3° piano , circa due metri prima di diramarsi con una curva a gomito verso il locale cucina del mio appartamento al 4° piano. Dalla curva a gomito in poi il tubo penetra nella muratura e non è più visibile.
    Tale tubo è condominiale o no? A chi competono le spese della riparazione.

    Cordiali saluti e ringraziamenti Antonio

    Rimando il quesito in quanto ho dimenticato di indicare il titolo : Quali sono le parti comuni di un edificio in condominio.

    • Per Antonio.
      Dovreste prima assicurarvi di chi è tale tubo, se condominiale oppure di un singolo proprietario.
      Per verificare, forse, vi serve l’aiuto di un idraulico della vostra zona.
      Una volta saputo a chi appartiene tale tubazione, non rimane altro che richiamarlo (Sia condominio o privato), tramite l’amministratore , affinchè ripari oppure elimini detto tubo.
      Amedeu e c.

  143. Buongiorno, volevo cortesemente info.
    Ho un progetto approvato, ma devo ancora ritirarlo pagando gli oneri edilizi.
    L’area oggetto di costruzione è interessata dal passaggio di cavi eletttrici.
    Ora, per fare richiesta di rimozione e interramento ( all’ Enel ) è sufficente che il progetto è approvato??
    O devo per forza ritirare il progetto e il permesso a costruire??
    Cosa dice la legge in questo caso??
    So che lo spostamento è a spesa dell’ Enel perchè in passato hanno messo pali e cavi senza chiedere niente a nessuno.
    Ripeto la domanda : Basta il progetto approvato per far rimuovere i cavi??
    Grazie del servizio che fornite.
    Buona giornata,

    • Marcello.
      Riteniamo, anche se può far slittare l’inizio dei lavori, che l’atto che possa giustificare un intervento da parte dell’ENEL, sia l’autorizzazione edilizia, in quanto, è raro, ma può essere, che il proprietario non ritiri un permesso di costruzione per motivi suoi.
      Comunque, domanda ai funzionari ENEL se può essere sufficiente la presentazione della lettera dove ti comunicano che il progetto è stato approvato.
      Circa l’intervento da parte ENE,L gratuito o meno, dipenderà molto dall’entità del lavoro che dovranno eseguire.
      Se devono spostare una linea con pali, magari in cemento, abbiamo dei grossi dubbi che la eseguano velocemente e gratuitamente.
      Ti auguriamo buona fortuna.
      Amedeu e c.

  144. Buonasera , ho da poco preso in locazione un negozio di 100 mq con riscaldamento autonomo, premetto che non c’è l’amministratore di stabile essendo solo io e il proprietario. Nel locale ci sono due termosifoni in acciaio laccato di 28 elementi totali nella parte riservata al pubblico su una superficie di 80 mq e uno di 6 elementi in ghisa nella parte retro di 20 mq. Ho interpellato un idraulico e anche lui si è subito accorto che gli elementi sono pochi per una superficie così ampia. Ho interpellato il proprietario facendo presente la situazione , ma lui niente mi ha risposto dicendomi che se voglio devo aggiungere più elementi a spese mie. La mia domanda è , c’è una normativa che identifichi l’obbligo di tot calorie da far vedere a questa persona prima di andare per via legale? Grazie per l’attenzione.

  145. Buongiorno chiedo cortesemente delle delucidazioni in merito al mio caso. Dunque io 7 anni fa ho aquistato un appartamento con area di proprieta’ esclusiva. ora mi si presenta questo problema: il muro che divide il mio cortile da una roggia sta’ cedendo e la riparazione di quest’ultimo deve essere a mie spese o a spese degli altri due condomini? Preciso che la suddivisione dei 3 cortili e’ stata fatta in via amichevole con contratto notarile e che il muro hai tempi faceva parte del perimetro condominiale.
    Mi scuso e’ area urbana di pertinenza.
    Grazie

    • Per Gigi.
      se detto muro posto in area urbana di pertinenza sostiene una parte comune a tutti è da considerarsi condominiale, altrimenti è di competenza del proprietario della chiostra.
      Amedeu e c.

  146. buongiorno, Le chiedo un parere sulla strana vicenda nella quale sono coinvolto: nell’anno 2012 diedi incarico ad una ditta di costruzioni di edificare un fabbricato rurale in un terreno rurale di mq. 12 mila da me acquistato. ottenuti tutti i permessi e pagati tutti gli oneri e con l’accordo che la ditta avrebbe edificato solo il grezzo si e’ proceduti alla costruzione dello scheletro che si e’ completata ad inizio 2013. a questo punto la vecchia ditta, mi chiede di continuare i lavori di finitura , e considerata la buona fattura dei precedenti lavori, chiedo un preventivo con l’accordo che comparandolo con altri forniti da altri competitor se fosse stato uguale o migliore sarei rimasto senza cambiare. ma il preventivo fornitomi risulto’ superiore a tutti gli altri, e a nulla valsero i vari incontri per cercare di scendere sul prezzo. motivo per il quale annunciai che avrei nominato altra ditta. Nel frattempo avevo ordinato pagato e ricevuto delle scale di arredamento che per il loro ingombro erano state depositate presso i suoi magazzini a titolo gratuito . oggi la vecchia ditta non vuole uscire dal cantiere e mi ricatta con le scale che sono in suo possesso, io dalla mia (credo fotunatamente) devo ancora pagare eur 31 mila che sono pronti per il pagamento ma che mi guardo bene dal darli. Lui rivendica il collaudo delle strutture, ma dato che deve essere montato un abbaino in legno della Rubner Holzbau e montate le scale dalla Rizzi scale come da progetto, il collaudatore non puo’ collaudare e lui non fa entrare in cantiere nessuno, tenendosi ben strette le scale. un cane che si morde la coda. .. come posso fare per districare questa matassa?

    • Per Lucio.
      Dovresti avere un Tecnico Direttore dei lavori che cura le opere su tuo incarico.
      Per sbloccare tale situazione occorre che tu riunisca tutto i documenti che hai, dopo di che devi contattare un legale della tua zona, rilasciando allo stesso il telefono del tuo tecnico.
      Questo, in quanto l’avvocato vorrà scrivere una lettera Raccomandata A.R. alla ditta, ed avrà necessità di venire a conoscenza di tutti i dati tecnici possibili.
      Purtroppo non vediamo altra soluzione.
      Amedeu e c.

      • grazie per la risposta, ma finalmente il buon senso ha prevalso, e la ditta che occupava il cantiere ha capito con l’aiuto del direttore dei lavori che ha ben mediato i rapporti, e con il residuo a pagare che verra’ corrisposto dopo che la proprieta’ verra’ liberata. grazie ancora per la collaborazione . lucio.

  147. salve,vorrei un’informazione.nella cantina, interrata, si è formata una crepa di assestamento(credo) nel calcestruzzo, ora dopo le piogge insistenti,la cantina è stata allagata dall’acqua, infiltrata da questa crepa. ho sentito di interventi effettuati dall’interno, che assicurano una completa saldatura di queste crepe. sono soluzioni valide? quanto potrebbe costare un’intervento del genere? vorrei anche avere i nominativi di ditte
    capaci per questi inteventi, nella mia zona prov pc. grazie dell’attenzione, attendo risposta. ciao

  148. Buon giorno. Amedeu, sono proprietario di un appartamento con queste
    caratteristiche: ingresso esterno autonomo,solaio (tetto) non calpestabile situato sopra il nostro appartamento ,antenna autonoma ,
    lo stabile è parzialmente collegato (costruzione successiva)allo stabile civico n° 21 avente portone proprio composto da palazzina di 1 piano e 5 appartamenti , abbiamo lo stesso numero civico.

    DOMANDA

    Siamo consapevoli che dobbiamo partecipare alle spese delle parti in comune, ma ci chiedono di contribuire in misura con rif.
    tab. A millesimale per i lavori della facciata esterna, noi riteniamo di partecipare ai lavori ma calcolando i millesimali della parte comune e la nostra facciata da suddividere con il proprietario del box sottostante al nostro appartamento.
    Come ci dobbiamo comportare? ed eventualmente sia corretta la nostra valutazione del caso?

    Grazie e buon lavoro

    • Per Salvatore.
      Nelle dispute fra proprietari, in caso di tabelle millesimali, occorrerebbe aver eseguito un sopralluogo, per dare una risposta attendibile.
      Comunque, se i due corpi dell’edificio hanno caratteristiche estetiche [(Il tuo con quello del box e l’altro condominiale (?)] diverse e non si compenetrano come volumi, potresti anche sostenere di essere in comproprietà con il solo proprietario del box sottostante.
      Amedeu e c.

      • Grazie della risposta esaustiva e immediata, ti comunico che con il resto dei condomini
        abbiamo richiesto una perizia di un architetto ti terrò informato, buon lavoro.

        Salvatore

  149. Salve, volevo chiedere una cosa: Per ottenere l’agibiltà di un ricovero attrezzi è neccesario posare già tutti gli impianti di luce e acqua cm una casa normale?

  150. Ciao a Tutti,
    innanzitutto complimenti per il sito, lo trovo molto interessante, avrei bisogno di sapere di cosa si Occupano esattamente gli Istruttori Tecnici di un Comune per quanto riguarda la parte inerente gli interventi edilizi sulle procedure di progettazione el formazione di Titoli Abilitativi??! come ad Es. Denuncia di inizio di attività, segnalazione certificata inizio attività e comunicazione inizio attività (interventi di cui al comma 2 lettera a) art. 5 L. 73/2010 e CIL;
    • dell’istanze DIA e/o SCIA sostitutive del P.di C. che vengono assegnate dal Responsabile di Sezione.

    Grazie a tutti spero possiate darmi qlc buon consiglio!!!

    Saluti Giuseppe

  151. Buongiorno una informazione.
    Mio zio tempo fa aveva acquistato una casa facendo solo una scrittura privata. Dopo una disputa con gli eredi di quella casa il giudice di pace ha sentenziato che l’abitazione in questione è di proprietà di mio zio. Lui ora vorrebbe venderla ma non è mai stato fatto il rogito precedente ed esiste solo la senteza del giudice. Come si può sanare tale situazione?

    • Per Roberto S.
      Dovrebbe essere il Giudice dell’Esecuzione, che a seguito di sentenza, provvede, a spese del privato, a regolarizzare l’atto.
      Amedeu e c.

  152. salve, complimenti.
    Devo prendere in affitto una cantina C 2 (magazzino) ma mi servirebbe C 3 (laboratorio). Sono nel centro storico di Roma, il palazzo è sotto vincolo della Sovrintendenza, la cantina di circa 200 mq è alta mediamente 3,20 mt. (soffitti a volta) e composta di 7 stanze, 4 bocche di lupo sul piano stradale e una finestra sulla scala di accesso (11 gradini) che affaccia su una chiostrina interna. Non c’è bagno, ma l’amministratore ha fatto già (!?) predisporre l’allaccio alla colonna di scarico del palazzo mediante sanitrit(in verticale). I proprietari hanno diversi immobili nel palazzo e in particolare un negozio C 1(affittato) su livello stradale,che è collegato con la cantina mediante una botola e una scala, e sono interessati e disponibili ad effettuare il cambio di destinazione d’uso. E’ possibile? e se si come? grazie anticipatamente per qualsiasi informazione.

    • Per Marco.
      Non sappiamo esattamente come si comporti l’ufficio addetto alle licenze di attività tipo laboratorio del Comune di Roma
      http://www.coffeenews.it/le-categorie-del-catasto-fabbricati-in-dettaglio
      Comunque sia, se i fondi dell’edificio hanno le caratteristiche richieste dal Comune per un tale tipo di attività (Altezza, superficie calpestabile, superficie finestrata, areazione, doppia ventilazione, wc e wc per handicappati ecc.) puoi richiedere al locale catasto il cambio di destinazione d’uso.
      Addirittura, in certi Comuni, accertate le caratteristiche esistenti corrispondenti a quanto richiesto dallo stesso, non richiedono neppure l’adeguamento catastale.
      Amedeu e c.

  153. Salve
    In seguito ad una dia(ampliamento piano casa),abbiamo affiancato con giunto tecnico una costruzione p.t e p.1 alla nostra casa,eseguendo un ampliamento.Mi trovo per puro caso con un metro in mano controllo e vedo un’altezza di 2,94 da cui togliere circa 15cm di massetto per arrivare a livello con pavimento attiguo.Ciò fa arrivare a circa 2,79 altezza.Io ho pagato geometra e ingegnere per calcoli a 3 metri di altezza utile interna.Demolire e ricostruire per me è fuori luogo,tre bimbi piccoli e disagi che si creerebbero…….posso chiedere rimborso o di effettuare lavori per pareggiare costi già sostenuti?
    Grazie

    • Per Andrea.
      La tua domanda è poco chiara.
      Non comprendiamo che cosa contesti.
      Se è per l’altezza interna, e se trattasi di una abitazione, tale altezza è fissata dal DM 5/7/1975 in mt 2,70 ed hai mt 2,79
      http://www.coffeenews.it/edifici-di-civile-abitazione-parametri-e-standards-edilizio-urbanistici-da-rispettare
      Se invece non riesci ad avere tale altezza interna in quanto devi ancora fare il solaio di calpestio (Gattaiolato?), puoi avere ragione e puoi citare in giudizio il Direttore dei Lavori e l’impresa per mancanza di conformità rispetto al progetto approvato.
      Se è solo per una questione finanziaria, in quanto hai pagato l’impresa per opere a misura e non a corpo, devi richiedere i conteggi fatti dal direttore dei lavori (Libretto delle misure) e togliere la muratura ed il resto non realizzati
      Se è per altri motivi, faccelo sapere, spiegando meglio la tua situazione.
      Amedeu e c.

  154. come posso contattarLa in privato?

    Grazie.

  155. salve, sto vivendo un inferno. dopo una divisione ereditaria la corte che circonda la mia abitazione sita al piano terra è rimasta in comproprietà.
    l’odio degli altri comproprietari nei miei confronti è al culmine, quindi nessun tipo di trattativa è possibile per dividere la corte. conoscete leggi articoli metodi che possano farmi frazionare ugualmente la corte’
    grazie a tutti per le risposte.

    • Per Fiore.
      Non chiarisci in cosa consiste tecnicamente tale disputa.
      Se è derivata dal fatto che tu occupi una parte di corte condominiale e gli altri proprietari si oppongono, puoi diventare proprietaria solo dopo 20 anni, per usucapione, avendo esercitato gli stessi diritti di un proprietario, pubblicamente, pacificamente e continuamente; i tre principi che regolano una usucapione anche se svolta in mala fede.
      Amedeu e c.

  156. buonasera. mi si presenta un caso di abuso edilizio di modesta entità, realizzato in sede di recupero sottotetti . nel 2005 viene presentata dia per ristrutturazione con recupero sottotetto di un corpo di fabbrica piuttosto grande (circa 200mq calpestabili per 3 piani) . a lato esiste un vano scala, che è stato alzato proprio per accedere al sottotetto ( circa 8mq, ma al momento non ricordo la cubatura). ora, dopo NOVE ANNI, il comune ingiunge la demolizione dell’abuso… secondo voi, le tempistiche sono ancora corrette, oppure si è già prescritto il reato?
    preciso che il direttore lavori e l’impresa hanno ABBANDONATO il cantiere a settembre 2005, siamo in contenzioso per le difformità dei lavori eseguiti (non a regola d’arte), e ci sarà un’udienza d’appello nel mese di settembre 2015 (sempre che non venga rimandata ulteriormente..).. grazie

    • Per gabriella.
      Abbiamo risposto proprio adesso ad un caso simile al tuo.
      Chiami un modesto abuso edilizio il recupero di un sottotetto (Come mansarda?) e il prolungamento del vano scale per accedervi.
      Non lo è.
      Non esiste prescrizione per gli abusi edilizi, a meno che quanto da voi eseguito non risulti costruito prima della legge 765 del 6 agosto 1967 considerata convenzionalmente, come linea di demarcazione fra l’esistente e l’autorizzato da atti comunali.
      Il nostro suggerimento potrebbe essere quello di cercare di dimostrare che le demolizioni richieste dal Comune potrebbero risultare dannose per l’intero fabbricato, per cui sarebbe conveniente la monetizzazione della parte abusiva.
      Una strada da percorrere, (Non priva di difficoltà) se la ritenete valida, con l’aiuto di un tecnico professionista.
      Amedeu e c.

  157. salve,la faccio breve…. a seguito della denuncia del caro vicino,sono intervenuti i vigili in forze e
    con una rapida occhiata e senza scomodarsi a usare un metro hanno constatato il presunto abuso di un fabbricato di circa 50 mq.
    conseguenza: ordinanza di demolizione per la non corrispondenza ai dati progettuali
    a una mia successiva verifica delle misure non ho riscontrato nemmeno un centimetro di difformità dal progetto approvato.
    credo che questo si chiami falso in atto pubblico e abuso d’ufficio…
    cosa ne pensate?
    grazie.
    gianni

    • Per Gianni.
      Devi interessare immediatamente il tuo tecnico direttore dei lavori, il quale verrebbe coinvolto in un eventuale abusivo.
      Tale tecnico, che rappresenta la figura fondamentale come riferimento in un cantiere edile, può dimostrare quanto da te sostenuto.
      Deve, però, farlo quanto prima possibile, altrimenti la pratica di abusivismo procederà nel suo cammino.
      Amedeu e c.

  158. grazie per la risposta ma forse non sono stato chiaro….la domanda è: secondo la vostra esperienza
    è normale che durante un sopralluogo i vigili preposti a verificare gli abusi edilizi ( 4)
    contestino una presunta irregolarità a “occhio” senza controllare praticamente (con il metro) se c’è una difformità progettuale e di conseguenza ordinare attraverso l’amministrazione la demolizione del fabbricato?
    a mio avviso è un atteggiamento folle….
    grazie di nuovo per l’attenzione
    gianni

    • Per Gianni,
      Il controllo visivo da dei risultati se riguarda parti appariscenti di un edificio che non sono comprese nel progetto approvato o sono così difformi da essere evidenti.
      Per il resto occorrono le misure.
      Amedeu e c.

  159. Buonasera, sono proprietario di un immobile bifamigliare di cui l’altro proprietario è un mio zio particolarmente difficile, puntiglioso e poco disponibile. Come ingresso dalla strada abbiamo una piccola corte comune dalla quale poi si accede alle abitazioni su piano rialzato tramite due scale separate.
    la mia scala insiste completamente nella parte comune mentre la sua completamente su sua proprietà. A fine scala non c’è un marciapiedi e si è formata dell’erba mista ghiaione già preesistente da quando è stata costruita la casa. Il mio desiderio sarebbe di realizzare un pianerottolo in fondo alla scala largo quanto la scala, lungo almeno un metro e mezzo (qualcosa di comodo insomma) e alto circa mezzo gradino per compensare un dislivello mancante e che costeggerebbe il muro della sua abitazione (del resto la mia scala in quella direzione va) e poi realizzare uno stradoncino lastricato a livello terreno esistente che dal pianerottolo mi accompagni verso il cancello di accesso. Il tutto verrebbe a lato della scala di mio zio e quindi non gli creerebbe a mio avviso nessun disagio. Lui però non è d’accordo sulle dimensioni del pianerottolo ritenute da lui eccessive e “forse”sarebbe disposto al limite a concedermi una misura al massimo, misurabile dalle sue gesta, in circa 70cm. Stesso problema sulla larghezza dello stradoncino in quanto se più largo porterebbe via parte del fondo erboso misto sassi che è per lui “irrinunciabile”. Penso che prima di un suo gusto estetico (decisamente discutibile) e pretese dimensionali ci possa essere un mio diritto ad avere un ingresso decoroso, pulito e comodo.
    Ci sono dei diritti che posso far valere?
    Grazie

    • Per Mauro.
      Pensiamo di aver compreso la tua domanda, ma occorrerebbe effettuare un sopralluogo e non è possibile.
      Riteniamo che tuo zio abbia voce in capitolo in tale decisione, però può farvi realizzare un lavoro che può essere decisamente scomodo (70 cm sono pochi) e pericoloso per chi vi cammina sopra (Possibilità di cadute).
      A parte “la diligenza del buon padre di famiglia” che ricerca in ogni atto la giusta misura (e che impone di considerare interessi che non sono oggetto di una tutela specifica, e impone una lealtà di comportamento nel corso dell’esecuzione della prestazione.), non riusciamo a trovare una norma cui possiate fare riferimento.
      Se vi è possibile (Ecco il motivo del sopralluogo) cercate una soluzione diversa, tipo un vialetto senza gradino.
      Amedeu e c.

      • La ringrazio per la veloce risposta e disponibilità, sull’onda del “senza gradino” le chiedo gentilmente ancora un suggerimento.
        Premesso che da parte mia non c’è nessuna intenzione di appropriarmi di una parte comune ma proviamo ad escludere il pianerottolo “ampio” che potrebbe dare adito a questo.
        Potrei avere diritto a realizzare nella parte comune un vialetto lastricato superando il problema del gradino facendo il vialetto in leggera pendenza e che si raccordi alla scala ma con una larghezza di almeno 1 mt?
        Come seconda alternativa potrei avere diritto ad eliminare l’erba e residui di ghiaione per fare un vialetto in ghiaia stabilizzante tipo brecce delimitata sui bordi con un cordolino di contenimento (sempre a livello) e magari, a questo punto, un pochino più larga?
        In tutti e due i casi rimarrebbe una parte di … definiamolo “verde” come piace a mio zio ma almeno più pulito ed ordinato.
        Grazie

        • Per Mauro.
          Circa la parte “diritto” ti abbiamo risposto alla tua precedente domanda.
          Se la parte è a comune, dovete trovare una soluzione di comune accordo; ecco il perchè del suggerimento del vialino senza gradino,.
          Per avere una diversa soluzione che piaccia anche a questo tuo zio.
          Insomma: cerca di essere diplomatico, e burbero che sia questo zio, cerca di “fargli trovare” una soluzione che piaccia anche a te.
          Amedeu e c.

  160. Per Aldo.
    Abbiamo risposto molte volte a questo quesito.
    L’unico modo per ovviare parzialmente a tale inconveniente è quello di parlare educatamente con i vicini soprastanti e di chiedere loro di non usare acqua per annaffiare i vasi dei fiori o di pulizia della pavimentazione.
    Purtroppo i buttafuori esistono in milioni di abitazioni poste in tutta Italia, e diventerebbe esteticamente orrendo posizionare sotto ogni fila di gocciolatoi una grondaia ed un pluviale discendente.
    Amedeu e c.

  161. 27 novembre 2014. Circa un mese fa ho eseguito a casa mia , ( a causa di condensa e muffa ) nelle pareti perimetrali esposte al nord, le doppie pareti montate con un impalcatura di listelli in acciaio, con l’inserimento interno di pannelli in lana di roccia e per finire il pannello in polistirolo rifinito con stucco e tinteggiatura finale. La mia domanda e’: devo fare arieggiare la parete interna con delle prese d’aria che vanno verso l’esterno o no ? I pareri che mi hanno dato alcuni tecnici sono discordanti fra loro, qualcuno mi consiglia di fare la presa d’aria, l’operaio che ha effettuato il lavoro asserisce invece di non farla. Sono veramente in confusione e Vi prego di aiutarmi a capire cosa fare, dopo tanti soldi spesi. Saluti.

    • Per Penelope.
      Ci fai ricordare un caso avvenuto vari anni fa e che potrebbe servirti.
      Una signora veniva sempre a protestare perchè nella sua camera esposta a nord si formava la condensa e la muffa su tutta la parete, ma in particolare negli angoli posti in alto.
      Venne contattato un geometra di una ditta esperta in prodotti specializzati, e questi consigliò di effettuare una contro parete e di pitturarla con prodotti anti muffa, dopo di che lasciare, a pavimento della stessa, fra la parete esterna e la controparete, una cunettina lisciata a cemento per fare scorrere l’eventuale acqua di condensa verso dei tubicini buttafuori posti a distanza di 1 metro l’uno dall’altro.
      Allora era poco usato il cartongesso, e fu un’impresa riuscire a tirare su la controparete senza far cadere la malta cementizia sulla cunettina.
      Passò un poco di tempo e questa signora ritorno da noi piangendo, in quanto si era riformata la muffa sulla controparete.
      Eseguimmo un sopralluogo a sorpresa, una mattina verso le ore 11, e trovammo il figlio maggiorenne della signora, che dormiva ancora, con le finestre e la porta chiusa ed un odore intenso di muffa.
      Risultò poi che questo ragazzo era senza lavoro ed era uso dormire fino a tardi tutte le mattine.
      Capito?
      Inutile effettuare lavori di miglioramento (Come era in quel caso), se poi non si ventila l’ambiente.
      Può esserti anche di aiuto un apparecchio di questo tipo, che dovrebbe costare non troppo.
      Leggi e valuta.
      http://www.coffeenews.it/un-apparecchio-contro-la-muffa-naturale-ricambio-daria
      Amedeu e c.

  162. buonasera abito in un palazzo di 4 appartamenti di cui 2 sono miei 2 di un altro proprietario senza amministratore . di cui l altro proprietario senza avvertirmi ha eseguiti dei lavori ai balconi che mi dice che sono condominiale ora pretende la metà della spesa effettuata gli spetta?io potevo fare lo stesso lavoro con un quarto di quella somma. grazie

    • Per Gennaro.
      Di regola la pavimentazione dei balconi spetta al proprietario soprastante ed il soffitto a quello sottostante.
      I frontalini e le cimase in cotto spettano al condominio.
      Sarebbe stato corretto che il tuo vicino ti avesse coinvolto nella ricerca ed accettazione della ditta che ha eseguito i lavori.
      Amedeu e c.

  163. Sono erede esecutore testamentario di un mio zio…nel testamento ha lasciato un portico a suo fratello confinante con la sua proprietà avente due accessi collegati con l’immobile del fratello…ora il fratello reclama la corte comune individuata,pertanto chiede la servitu di passaggio,diversamente da quanto scritto nel testamento olografo
    (lascio a mio fratello il portico da sud a nord della largheza di 4 metri e 50)…
    come mi devo comportare? attendo risposta
    GRAZIE

    • Per Guido.
      Occorre conoscere in loco la situazione.
      Questo, in quanto il portico lasciato al fratello potrebbe rimanere intercluso e, per accedere allo stesso, potrebbe essere necessario transitare in un restante portico di tua proprietà.
      Amedeu e c.

  164. Ciao Amedeu,ho problemi simili a quelli di Valentina. Ho fatto ricoprire nuovamente tutto il solaio con nuova guaina da una persona del mestiere,perchè quella messa dal muratore della ditta(che mi ha rifatto un nuovo massetto con cemento alleggerito con polistirolo su pannelli isotermici, quindi il tutto è risultato di spessore più alto del precedente) presentava avvallamenti con ristagni di acqua piovana distacchi lunghe le fasce nelle giunture di guaina. Inoltre ha lasciato le bocche di scarico nella precedente posizione facendole risultare incorporate nel solaio. Da tutto questo,sono scaturite continue infiltrazioni nel solaio e dalle bocche di scarico(mal curate)nelle pareti delle stanze dell’appartamento. Domanda. E’normale tutto questo?mi potresti chiarire il tuo concetto di lavoro “a regola d’arte”?almeno in questo settore. Le bocche di scarico come andavano sistemate?Perchè se il lavoro finale è risultato in questo modo,penso,il muratore non ha sicuramente esperienza professionale giornaliera a riguardo o avrà lavorato con superficiale presunzione. Grazie per la tua eventuale e gradita risposta. Nell’attesa saluti sinceri. Giovanni.

    • Per Giovanni.
      I sistemi di impermeabilizzazione dei terrazzi sono diversi, per cui occorrerebbe effettuare un sopralluogo durante il corso del lavoro per rendersi conto di come lavora la ditta.
      Per tale motivo invito i nostri lettori che ci seguono a far sempre controllare il lavoro da un tecnico professionista, al fine di non incorrere in brutte sorprese.
      Di regola, l’impermeabilizzazione deve risultare uniforme e rifinita sia all’attaccatura dei muri che sugli scarichi o buttafuori, dove la guaina o l’impermeabilizzante mono o bicomponente deve essere steso in maniera da non lasciare attaccature o crepettine, dove si possa infiltrare l’acqua piovana.
      Ed anche il massetto sottostante e l’impermeabilizzante applicato non devono presentare avvallamenti o rialzamenti.
      Indubbiamente sono tecniche da seguire ma, come ti abbiamo anticipato, dovevano essere controllate e fatte, eventualmente, modificare in corso d’opera.
      Amedeu e c.

  165. Buonasera,abito in un piano terra indipendente che si accede da strada in un piccolo giardino di 10mq,ho messo una tenda di quelle scorrevoli e vorrei fare quelle tettoie fisse con struttura in legno..a cosa vado in contro se la faccio senza nessuna comunicazione? volendo posso fare tutto in regola?i costi? La mia abitazione interna e’ di 33mq.grazie

    • Per Gianluca.
      Per i costi, dipende da come vuoi realizzarla, nella sua forma e lavorazione, per cui può servirti un preventivo di una ditta che le costruisce.
      Per sapere se puoi realizzarla devi domandarlo ad un tecnico dell’ufficio Edilizia Privata del tuo Comune.
      Amedeu e c.

  166. Buongiorno,
    Ho un problema di infiltrazioni di acqua in cantina quando piove, non potendo isolare il muro dalla parte esterna della casa , cosa mi consigliate ??
    grazie Davide

    • Per Davide.
      Le domande lunghe sono forvianti e fanno perdere molto tempo; però la tua domanda è telegrafica.
      Perchè non puoi isolare il muro dalla parte esterna, e cosa c’è da quella parte che può portare l’umidità?
      Poi cercheremo di darti una risposta attendibile.
      Amedeu e c.

  167. Salve .abito a ultimo piano e tutti i tubi di scarico di aerazione bagni finiscono sopra al terrazzo condominiale..Da quando ho montato la vlv air stop , ho risolto il problema dei cattivi odori che uscivano dalla mia tubazione di aerazione bagno. .E rimasto il problema del vento …..Il vento è talmente forte che fa sbattere lo sportello della vlv air stop e si sente il ticchettio dello sportello vlv …Come faccio a eliminare il problema del vento nella tubazione ???

    • Per davide.
      Dovresti metterti in contatto con i tecnici della ditta costruttrice della valvola (Anche via mail), e chiedere loro, se è possibile eliminare tale inconveniente, magari introducendo delle guarnizioni leggere per attuire lo sbattere dello sportello.
      Amedeu e c.

  168. buongiorno,
    vivo in un condominio al piano terra, con giardino in parte pavimentato. I piani sovrastanti sono dotati di fioriere che prevedono lo scolo acque in eccesso da un tubo che sporge e scarica nella mia proprietà. Il problema nasce da quelle dell’ultimo piano che essendo scoperte, scaricano acqua continuamente tranne per i 4 mesi estivi. Per intenderci è come se volessi svuotare una piscina di circa 6 mq attraverso un tubo di 3 cm di diametro. La conseguenza è che io vivo eternamente con acqua per terra, e devo sorbirmi continuamente il rumore delle gocce che cadono.
    Il proprietario mi risponde che quando ho comprato la casa sapevo che ci fosse lo scolo dai balconi, e acquistandola ho accettato tale situazione.
    grazie

    • Per Franco.
      Purtroppo, il fatto dei buttafuori dei terrazzi che gocciolano e creano disagi ai proprietari sottostanti, è un male che stanno subendo centinaia di migliaia di Italiani che vivono in condominio.
      Le nuove costruzioni nascono con tali caratteristiche, e non sarebbe esteticamente bello vedere, sotto ogni terrazzo, delle grondaie che raccolgono acqua da detti buttafuori e le incanalano in decine di discendenti pluviali.
      Piuttosto, cerca di fare allargare i fori di ingresso ai gocciolatoi, in maniera da subire il disagio solo quando piove e non portartelo dietro per molti giorni ancora.
      E’ uno stillicidio regolato dall’articolo 908 del codice civile
      http://www.coffeenews.it/divieto-di-causare-lo-stillicidio-di-acque-piovane-nel-fondo-altrui
      ma, come detto sopra, per i condomìni è difficile farlo applicare.
      Amedeu e c.

  169. Buonasera,
    vorrei info sto ristrutturando una casa degli anni 60 costruita in economia i muri portanti dei corridoi tolto l’intonaco sono risultati di 12 cm un’altra parte a bozze sempre di poco spessore, le fondamenta mattoni e calce, devo fare scavi per mettere igloo (scavi di 60 cm, perché nn ci sono le altezze) ma il muratore mi ha chiesto 3.300,00 e per rafforzare le pareti 6 (stanze tutte 4×4 m circa) e inoltre per le fondazioni che sono 100 m lineari 137 e ml per cordoli da fare alle pareti portanti che non erano previsti da capitolato, sono necessarie queste opere perché mi sembra 15.000€ di imprevisti e sono necessarie queste opere. grazie. cordiali saluti.

    • Per Sare.
      Rileggi la tua domanda in quanto hai omesso una parte o ne hai aggiunta un’altra, per cui non è molto mcomprensibile.
      I muri da 12 cm, specie se sostengono dei solai e sono stati realizzati come murature portanti, sono di spessore assolutamente insufficienti, per cui ti consigliamo di rinforzarli con un sistema che deciderà il tuo tecnico Direttore dei Lavori.
      Non ti affidare solo all’impresa edile, in quanto brava che sia, non ha l’idoneità per eseguire detti lavori di propria iniziativa.
      Il consolidamento potrà così essere eseguito secondo le norme anti sismiche, e potrai richiedere al tuo tecnico un preventivo di spesa da confrontare poi con quello della ditta.
      Amedeu e c.

  170. salve .ho un problema ho due parete esterne di una villetta che sono state pitturate con pittura silossanica .pero’ quando piove le pareti si inzuppano d’acqua come potrei risolvere questo problema?

    • Per Paolo.
      Sicuramente avrai notato che all’interno l’umidità non ti arriva.
      Difatti è tipico delle pitture silossaniche, in quanto sono impermeabili verso l’interno e traspirano verso l’esterno.
      In poche parole l’umidità che ricevono dalla pioggia esterna la espellono nuovamente in quella direzione.
      Se vuoi mutare una situazione per certi versi a te favorevole, devi raschiare completamente la facciata dell’immobile, riprendere l’intonaco, ed usare un tipo diverso di pittura.
      Amedeu e c.

  171. Titolo articolo: “Millesimi. Ripartizione spese scale ed ascensore”.

    Buongiorno,
    sono proprietaria di un’abitazione all’interno di un condominio con caratteristiche che illustro brevemente. Al piano strada si trova l’ingresso principale. Le abitazioni sono distribuite su sette piani dal piano strada, per un totale di 19 condomini. Nei due piani seminterrati si trovano cantine e box auto, serviti regolarmente da ascensore. Nella parte antistante lo stabile si trovano posti auto all’aperto, numerati e accatastati, riservati ai condomini che ne detengono la proprietà. Per parte antistante si intende sia di fronte all’ingresso principale (al piano strada), sia di fronte all’ingresso sul retro, a due livelli dal piano strada, in corrispondenza dei box auto e delle cantine al piano -2 (il dislivello è dovuto alla morfologia tipica della città di Potenza).
    La quasi totalità dei condomini possiede box auto e/o cantine e, la maggior parte di loro, anche posto auto sul retro, nello spazio antistante l’ingresso ai garage, al piano -2.
    Io sono proprietaria della mansarda al 7° piano e non possiedo né garage, né cantina, ma solo un posto auto nello spazio antistante l’ingresso principale, al piano strada.
    Il geometra, su incarico del costruttore, ha predisposto le tabelle condominiali (tabelle, quindi, contrattuali). Quanto alla tabella millesimi scala è stato adottato il seguente criterio: “per la prima metà in proporzione al valore di proprietà delle unità immobiliari che utilizzano la scala e per la seconda metà ripartendo il valore di ciascun piano, ottenuto proporzionalmente all’altezza che esso ha dal piano terra, fra le unità immobiliari che insistono su di esso”.
    Quanto alla tabella millesimi ascensore è stato adottato il seguente criterio: “per un quarto in proporzione al valore di proprietà delle unità immobiliari che utilizzano l’ascensore e per tre quarti ripartendo il valore di ciascun piano, ottenuto proporzionalmente all’altezza che esso ha dal piano terra, fra le unità immobiliari che insistono su di esso”.
    Applicando tali criteri mi sono stati attribuiti dei millesimi abbondantemente superiori a chi ha un’abitazione con un valore di proprietà maggiore, con box auto e parcheggio auto al piano meno 2 e che utilizza, quindi, l’ascensore abitualmente e regolarmente per un numero di piani superiore a sette (condomini, ad esempio, che si trovano al sesto e al quinto piano, o anche al quarto con millesimi di proprietà ampiamente superiori). Mi trovo, quindi, a dover contribuire a spese dell’ascensore in modo non proporzionale all’uso che ne faccio, ma in modo proporzionale all’uso che ne fanno gli altri.
    Trovo questi criteri estremamente iniqui e penalizzante nei miei confronti. Ho intenzione di contestare le tabelle che ne sono derivate, ma nella mia posizione siamo davvero in pochi (direi un paio di condomini). Le mie contestazioni sarebbe fondate? I miei argomenti sarebbero forti, tali da giustificare la revisione giudiziale?
    Per me un parere è davvero importante
    Grazie infinite
    Concetta

  172. Salve, le chiedo se e’ possibile, da parte del comune, mettere delle panchine su un marciapiede di um palazzo senza il consenso sei condomini? E’ quanti e’ successo al nostro condominio sito nel comune di Torino. Questo ja generato proteste in quanto le panchine attirano gruppi di giovani anche di notte creando notevole disturbo e perdita di sonno. Grazie

    • Per Claudio.
      Probabilmente i marciapiedi sono di proprietà comunale.
      Questo però non giustifica il fastidio che vi stanno creando.
      Potrebbe risolvere la vostra situazione una delegazione di condomini, che si recasse in Comune a parlare con il Dirigente dell’ufficio Arredo Urbano, oppure con il Sindaco, chiedendo di spostare queste panchine (Eventualmente fate anche una richiesta scritta firmata da tutti i condomini).
      Amedeu e c.

  173. Titolo articolo: “Appalto a corpo”.
    Buonasera Amadeu
    A ottobre 2014 ho stipulato un contratto per la ristrutturazione della mia abitazione. Ti pongo due questioni:
    1)Il contratto di appalto è a corpo e ha come allegato un computo metrico che elenca lavori e forniture. Nel corso dell’esecuzione ho chiesto all’appaltatore di scorporare due forniture in quanto mi proponeva prodotti non graditi per qualità e tipologia. Nello specifico la caldaia e il parquet. Nel caso del parquet lo scorporo è avvenuto riducendo il computo metrico dell’intero valore previsto ossia 2.500 euro. Nel caso della caldaia pur essendo previsto un importo pari a 1.600 euro ho proposto all’appaltatore di detrarre solo 800 euro per compensarlo di una sua fornitura non prevista nel computo metrico.
    Nell’imminenza del penultimo SAL ho inviato all’appaltatore via mail il cronoprogramma dei pagamenti aggiornato detraendo dall’ultimo SAL le due forniture a mio carico. L’appaltatore mi comunica via mail di accettare le detrazioni sull’ultimo SAL.
    Al momento di liberare il cantiere in seguito alle mie furiose contestazioni su una serie di opere eseguite in maniera pessima e persino pericolosa mi rinfaccia di aver scorporato delle forniture da un contratto d’appalto a corpo. In sostanza di aver commesso un’illegittimità. Ha ragione lui? Non si potevano scorporare?

    2)Il contratto prevedeva la consegna dell’abitazione entro il 30 novembre prevedendo anche la penale di €. 50,00 per ogni giorno di ritardo. Il 10 di dicembre dopo aver più volte rinviato il trasloco e non sapendo più che fare con una famiglia da sistemare ho intimato alla ditta di consegnare le chiavi e di lasciare l’appartamento antro il pomeriggio del 13 dicembre perché la mattina dopo alle 8 sarebbe iniziato il trasloco.
    A quel punto l’appaltatore ha chiesto la formale chiusura dei lavori e la liquidazione del SAL finale. Cosa che gli è stata negata da me e dal Direttore dei Lavori per la presenza dei seguenti problemi:
    a)Impianto gas realizzato con tubature e raccordi dedicati al passaggio acque. Passaggio dei tubi gas all’interno dell’intercapedine del muro dove risulta presente il retro della scatola contenente l’interruttore elettrico della tapparella e della luce esterna.
    b)Rasatura muri dell’intera abitazione pessima (inguardabile);
    c)Box doccia fornito in una dimensione maggiore rispetto al piatto doccia;
    d)Posa e stuccature del rivestimento di bagno e cucina con errori grossolani;
    e)Vari altri errori di realizzazione.
    L’appaltatore nell’imminenza dell’uscita dalla casa il giorno 13 ha dichiarato che tutti i problemi sarebbero stati risolti se non fosse stato intimato l’abbandono del cantiere.
    A me pare che oltre al ritardo già accumulato i problemi fossero di entità tale da non poter essere risolti se non smantellando tutta la casa. Secondo te sono costretto a far rientrare l’appaltatore o posso far effettuare i lavori di sistemazione a terzi? In sostanza esiste un diritto dell’appaltarore ritardatario e con evidenti limiti di competenza alla sistemazione degli errori?
    Considera che dopo quanto accaduto con l’impianto gas non esiste più da parte nostra alcuna fiducia nella loro competenza.
    Grazie per l’aiuto.
    Massimiliano

    • Per Massimiliano.
      Ci devi scusare, ma i lettori cui dobbiamo rispondere sono veramente molti, e tu ci hai proposto un romanzo.
      Per favore leggi l’articolo dal quale ci hai scritto e dove si chiarisce che:
      “…..Si consiglia di essere chiari e sintetici nelle vostre domande, in quanto le lunghe lettere creano non solo confusione in coloro che devono rispondervi, ma, spesso, impediscono la formulazione di una risposta qualsiasi.
      Grazie.”
      Poi, non vogliamo rubare il lavoro a tecnici professionisti che studiano a fondo le loro pratiche, seguono i lavori, parlano con il committente ed alla fine rimettono una bella parcella.
      Amedeu e c.

  174. oggi..nessun quesito da porvi..ma solo gli Auguri di un buon natale..e con l aggiunta di tante grazie per l’ottimo servizio che fornite..p.s. non sapevo in quale sezione inserirli..AUGURI!

  175. Fine lavori.
    Buongiorno, ho ristrutturato una casetta dopo aver presentato il progetto di ristrutturazione al Comune e aver ottenuto l’approvazione nel 1996. Scopro di non aver mai dato la comunicazione di fine lavori. Cosa posso fare? Tutti i lavori eseguiti rispettano il progetto presentato Grazie

    • Per Marina.
      Alla fine lavori segue l’agibilità dell’immobile, a seconda dei lavori di ristrutturazione eseguiti, e l’eventuale chiusura della pratica sismica al Genio Civile (Regione), nonchè l’accatastamento dei vani.
      Devi contattare un tecnico professionista della tua zona, che controlli la pratica edilizia in Comune e poi ti dica cosa è possibile fare, senza incorrere in forti sanzioni.
      Amedeu e c.

  176. Permesso paesaggistico.
    Salve, vorrei comprare un terreno edificabile vicino Rieti, una zona già lottizzata e con delle costruzioni. I documenti sono a posto. Il tecnico del comune mi dice che è edificabile fino a 450 m2, ma sul terreno vi è il vincolo pasaggistico (o paesistico).
    La mia domanda è: 1, esiste la possibilità che l’ente preposto per i permessi non mi faccia costruire (vorrei farci una biocostruzione in legno). 2, i tempi per avere i permessi sono bibblici?
    Grazie anticipatamente

    • Per Giuseppe.
      Circa i tempi, c’è una corsa in Italia per tentare di sburocratizzare gli Enti Pubblici.
      Speriamo che ci riescano.
      Sulla possibilità edificatoria del lotto e l’eventuale respingimento di un progetto da parte della Soprintendenza alla Belle Arti della tua zona, devi cercare di ottenere più notizie possibili, prima di presentare l’eventuale progetto.
      Lo potrai fare, affidandoti ad un tecnico professionista.
      Amedeu e c.

  177. Titolo articolo: “Millesimi. Ripartizione spese scale ed ascensore”.

    Buongiorno Amedeu,
    innanzitutto ti ringrazio per avermi indirizzato all’articolo relativo alla riforma del condominio. Molto utile, ma ho ancora un dubbio. Cerco di sintetizzarlo al massimo: le cantine e i box auto, regolarmente accatastati, con millesimi attribuiti in modo specifico nelle tabella di proprietà, se posti al piano meno due, abitualmente e regolarmente servito dall’ascensore per raggiungere le abitazioni poste ai piani superiori, concorrono alla ripartizione delle spese dell’ascensore stesso? Prima di sollevare la questione in sede di assemblea, vorrei sapere qual è l’orientamento generale, in modo da poter parlare con cognizione di causa.
    Grazie infinite

    • Per Concetta.
      Se l’ascensore arriva al piano – 2 per servire solo le cantine (Senza altri servizi), è ovvio che i proprietari delle stesse avranno una maggiorazione di spesa relativa sia alla manutenzione che alle spese di pulizia ascensore.
      Amedeu e c.

  178. Salve, volevo sottoporvi la seguente questione:
    la mia casa di campagna molto tempo fa apparteneva ad un unico proprietario, che ha posto due tiranti (grosse barre di ferro con occhiello e perno) per trattenere il muro est al muro ovest, in quanto le fondamenta del muro est nel tempo hanno ceduto provocando lesioni e curvature sul muro ovest.
    La casa fu poi divisa in tre, la mia è quella ad ovest, la parte centrale di un’altra persona, e la parte est di un’altra ancora.
    Oggi il proprietario della casa ad est si rifiuta di effettuare le opportune costruzioni di sostegno per la sua casa che tende sempre più a cedere ed inoltre non vuole contribuire ad i danni già procurati.
    Volevo chiedervi in che modo e quali sono le leggi per far valere i miei diritti e se posso rimuovere i fermi dei tiranti…che potrebbero causare il crollo della sua casa (est)…ma salvare la mia.
    Vi ringrazio in anticipo per la risposta e con l’occasione vi porgo cordiali saluti ed auguri di buon anno.

    • Per Lorenzo.
      Non devi assolutamente toccare le catene ed i perni in ferro (In quanto potresti incorrere in atti giudiziari) ma, se reputi che la situazione stia degenerando ed hai timore di un crollo, rivolgiti immediatamente da un ingegnere professionista della tua zona.
      Questi eseguirà un sopralluogo, ed in base allo stesso valuterà il pericolo e le azioni da eseguire al più presto.
      Può, eventualmente, interessare il Comando dei Vigili del Fuoco (I quali allertano sempre il Comune e la Prefettura).
      Il Comune, tramite un proprio tecnico potrebbe arrivare ad emettere una ordinanza.
      Tale ordinanza può essere di sgombero e consolidamento dell’edificio.
      Purtroppo, lo sgombero è la prima cosa da attuare in questi casi, allorchè si intravede un pericolo serio per la pubblica e privata incolumità.
      Ma è un rischio che devi correre, se la situazione è quella da te descritta: e ti conviene muoverti al più presto.
      Amedeu e c.

  179. Salve, vorrei chiedere se posso ancora usufruire dell’iva al 4% nonostante la concessione rilasciata nel dicembre 2010 sia scaduta e non rinnovata. Premettto che l’abitazione è ancora allo stato grezzo (senza impianti). Vi ringrazio e vi porgo i miei saluti

  180. RICEVUTO NOTIFICA DA AGENZIA DELLE ENTRATE PER ICI NON PAGATA ANNO 2007.SI TRATTA DI UN LOCALE BOX C6 CHE NON HO MAI POSSEDUTO E CHE DALLA VISURA CATASTALE MI RISULTA DI AVERLO ACQUISTATO DALLA COPERATIVA”FALLITA” CHE HA COSTRUITO IL PARCO.
    SICURAMENTE E’ IN USO A QUALCHE CONDOMINO ED HO DIFFICOLTA’ NELL’IDENTIFICARLO POICHE’ LA PARTICELLA CATASTALE NON NE DA IL NUMERO MA IL SUB. CHE DEVO FARE PER RISALERE AL VERO PROPRIETARIO?

    • Per Carmine.
      Dovresti tentare di conoscere il nominativo dell’attuale proprietario di tale garage, e lo puoi fare domandando ai vicini.
      Con tale nominativo puoi recarti all’ufficio dei registri immobiliari (Ex ipoteche) e chiedere la visura inerente le proprietà di costui.
      Una volta trovato il contratto del garage, ti occorrerà una copia, da produrla all’ufficio Tributi e al’Agenzia delle Entrate.
      Amedeu e c.

  181. Salve,
    il mio appartamento posto al piano terra ha subito danni alla pavimentazione (cedimenti in diverse stanze) a causa della rottura delle tubazioni condominiali (in cemento e mai fatta manutenzione dal condominio in 45 anni) delle acque scure e acque piovane che circondano su 2 lati il mio immobile (passano sotto il mio giardino che circonda l’abitazione) questi danni sono stati agevolati dalla mancanza di impermeabilizzazione del muro perimetrale del sottosuolo (quello che arriva alle fondazioni). Ora entrambi i danni derivano da beni comuni, volevo però chiedere se l’impermeabilizzazione delle fondamenta e dei muri dell’edificio nel sottosuolo è obbligatoria e quindi la relativa mancanza è inquadrabile come grave vizio di costruzione di cui dopo i 10 anni risponde il condominio come custode delle cose comuni.
    Grazie

    • Per Emanuela.
      Poichè i suddetti danni ti sono derivati da cose comuni a tutti i condomini, puoi richiedere, tramite l’Amministratore prima e poi tramite un tuo legale, che vengano effettuati i lavori di risanamento di dette tubazioni, richiedendo nel contempo il pagamento dei danni da te subiti (Fatti stimare da un tecnico professionista della tua zona).
      Per quanto riguarda l’impermeabilizzazione, ci sembra di comprendere che l’edificio è alquanto vecchio, per cui 45 anni fa difficilmente venivano adoperati sistemi validi di impermeabilizzazione delle fondamenta.
      Amedeu e c.

  182. Buonasera vorrei sapere se possiamo eseguire dei lavori di muratura in economia per una casa già in costruzione da 3 anni. I lavori da fare sarebbe al piano terra ()una tamponatura) fino ad oggi siamo stati con una ditta , ma in questi tempi di crisi vorremmo farli in economia . La domanda é : ci possiamo far aiutare da un amico che fa il muratore. Cosa occorre di documentazioni . Grazie mille

    • Per Lorella.
      L’amico che fa il muratore non sarebbe ricompreso nelle possibili alternative di un lavoro in economia diretta.
      Per quanto riguarda la fattibilità dei lavori, per sistemare la pratica comunale, dovresti segnalare all’ufficio Edilizia Privata, e tramite il tuo tecnico Direttore dei Lavori, il cambio del sistema di costruzione (Da ditta a lavori per conto proprio).
      Il Comune potrebbe accettarlo, ma potrebbe anche richiederti di chiudere la vecchia pratica ed aprire una nuova DIA.
      Amedeu e c.

  183. Salve, vorrei un informazione.
    Possiedo una casa allo stato grezzo; questa casa è costruita su un terreno di circa 800mq. Ora si scopre che questo terreno è in parte urbano (450mq) ed in parte agricolo, quindi una parte della casa risulta costruita in zona agricola. L’ingieniere del comune ha detto che non si sono problemi, che in base ad una sentenza (ma non so quale sentenza) il terreno è da considerare urbano, e che la volumetria si calcola su 800mq. E’ Corretto questo modo di agire? Saprebbe dirmi di che sentenza si tratta. Grazie

  184. Buingiorno,
    Sono una architetto alle prime armi… mi è stato commissionato il lavoro di un edificio abusivo da mettere a regola. Si tratta di una struttura a piano terra edificata sul margine della costa dove la legge urbanistica non prevede costruzioni. L’edificio esiste da oltre trenta anni ed è adibito a magazzino commerciale. È rifinito, intonacato e sono presenti gli infissi e il wc. Attraverso una sanatoria si potrebbe mettere a regola? Se si come si fa una sanatoria? Attendo il vostro parere… GraIe mille!

    • Per Vittoria.
      La sanatoria viene applicata normalmente per reati minori quali per esempio piccole modifiche interne.
      Un edificio, specie se in zona Paesaggistica Demaniale, come si presuppone sia dalla tua descrizione, non è assolutamente sanabile.
      Prima di accettare tale incarico, per non incorrere in guai legislativi e penali, informati accuratamente presso l’ordine degli Architetti della tua zona.
      Amedeu e c.

  185. maria cristina

    Buongiorno,
    cerco di spiegare brevemente il problema;
    mio padre hanno una casa in parte prefabricata ed in parte in muratura su di un terreno non frazionato nella zona di Latina.
    Casa tutta regolare con tasse pagate sanatoria e tutto regolare, circa dieci anni fa un parente si innamoro della casa e volendo mio padre venderla fecero un atto privato nel quale indicate tutte le informazioni utili si impegnavano al futuro acquisto della casa.
    Il parente diede subito circa 80 mila euro su una un importo totale di 170 mila c.a
    Iniziarono subito le pratiche per il frazionamento e successivamente per usucapione.
    passarono 10 anni e proprio questo anno avvocato avendo predisposto la causa di usucapione nel frattempo, ci da la bella notizia che per un vizio nella documentazione usucapione nn passato.
    Ora ci ritroviamo noi figli a gestire questo spiacevole evento, infatti mio padre e mia madre all’epoca fecero tutto senza metterci a conoscenza, perché nel frattempo nella casa e’ entrato a vivere il figlio di questo parente con i suoi figli e la moglie.
    Chiedendo il mutuo alla banca con questo problema del frazionamento e dell’usucapione andato male non gli concede il mutuo.Gli abbiamo anche proposto dovendo fare ricorso per usucapione di stare in casa magari facendo un contratto di affitto con patto di futura vendita ma loro non hanno accettato
    Questa persona ora sta mettendo avvocato perché sostiene che lui gli 80 mila euro (in realta li ha dati il padre) li ha dati ed ora non vuole uscire di casa cosi facilmente.Ma il fatto abbiamo dato 80 mila euro che senso ha in fondo hanno vissuto li dentro senza pagare nulla nemmeno IMU che ha sempre pagato mio padre e mia madre, per dieci anni!
    Come ci possiamo comportare noi figli per uscire da questo guazzabuglio infinito.Grazie

    • Per Maria Cristina.
      E’ sicuramente una grossa seccatura, per uscire dalla quale non vediamo altro che l’intervento di un vostro legale, che vi consigli per il meglio, anche in base agli atti che potete portargli in visione.
      A nostro parere, se l’acquirente fissò con tuo padre una via da seguire, e rilasciò in anticipo una certa somma, dovreste rispettare tale accordo, il cui esito negativo non è derivato dalle parti ma da fattori esterni.
      Potreste risolvere la questione con un atto di compravendita, accollandovi le intere spese contrattuali che, a nostro parere, non dovrebbero gravare sul parente, in quanto questi anticipò una somma per l’acquisto.
      Amedeu e c.

  186. Io e mio marito nel 2010 abbiamo acquistato il piano terra di un condominio di 4 unita’ con entrata indipendente,con scoperto esclusivamente privato.Vorrei sapere se possiamo fare il marciapiede circostante la casa e rivestire lo scoperto con la ghiaia senza chiedere il consenso agli altri condomini.

  187. PROBLEMI DI CONSENSA O ACQUA A TERRA salve da circa un anno abito in un primo piano dove l’appartamento dista da circa 2 metri da terra,mi sta capitando di trovare negli angoli delle stanze che confinano con pareti esterne dove non batte il sole condensa anzi acqua a terra,quando accendo la stufa a gas o il climatizzatore,tengo a precisare che a terra il pavimento e gelato e sotto casa mia c’e’ un deposito di materiale edilizia con finestre sempre aperte dove prende il sole solo da un lato ,inoltre ho le finestre in legno e di mattina faccio aregiare,volevo chiederle se tutto cio è dovuto al pavimento troppo freddo o perchè casa è umida e eventualmente come faccio a capirlo o il deposito sottostante crea problemi non so cosa pensare ho solo paura per mia figlia che ciò possa farle del male alla salute (inoltre volevo sapere se usare il riscaldamento tradizionali mi crea meno problemi di condensa a terra )grazie in attesa di una risposta

    • Per Francesco.
      Per conoscere con precisione da dove proviene l’umidità e quali zone fredde possano interferire nella stessa, ti suggeriamo di fare eseguire un controllo termografico da un tecnico professionista
      http://www.coffeenews.it/la-temografia-degli-edifici-a-cosa-serve-e-come-si-effettua
      In base al risultato di tale controllo, potrai, poi, prendere le decisioni per migliorare la vivibilità del tuo appartamento.
      Circa il riscaldamento tradizionale può andare bene, l’essenziale è che possa riscaldare unitariamente tutta la casa in maniera adeguata.
      Amedeu e c.

  188. Ciao Amedeu, da un bidet non mi arriva acqua fredda ed invece l’acqua calda arriva regolarmente. Procedendo da valle a monte per capire la possibile causa ho smontato l’aeratore del miscelatore, la cartuccia e la curvetta collegata al raccordo nel muro constatando che aprendo l’intercettazione non arrivava nemmeno una goccia d’acqua. Ho pertanto provato ad infilare un cacciavite e del filo di ferro fin dove potevo, cioé lungo il tratto dritto senza esito. Presumo che subito dopo ci sia un gomito; volevo chiederti come potrei procedere, pensavo o di infilare una sonda tira cavi elettrici o soffiare dentro con la pistola del compressore. Hai dei consigli da darmi od altrimenti in caso di soluzione negativa dovrò pensare a rompere il muro andando alla ricerca dell’ostruzione? Grazie. Gabriele

    • Per Gabriele.
      Probabilmente si è causata una otturazione nella tubazione dell’acqua fredda.
      Difficile dare consigli senza rendersi conto del tipo di impianto, delle apparecchiature, rubinetteria ecc.
      Una sonda troverebbe ostacoli alla prima curva a squadra della tubazione.
      Usare la pistola a compressione potrebbe causarti dei danni al resto dell’impianto.
      Ti suggeriamo di rivolgerti da un idraulico della tua zona.
      Amedeu e c.

  189. Ciao Amedeu, volevo chiederti cosa potevo fare per far arrivare l’acqua fredda ad un attacco di un bidet in quanto otturato. Premetto che ho già provato a verificare la possibile causa partendo a valle verso monte e cioè smontando l’aeratore, poi la cartuccia, e la curvetta senza esito . Arrivato al tratto sotto traccia ho provato fino al tratto dritto con un cacciavite e del filo di ferro ma poi presumendo ci sia un gomito è difficile proseguire. Pensavo di utilizzare la sonda tira cavo degli elettricisti od un getto d’aria mediante un compressore…altrimenti cosa mi consiglieresti di fare con la tua esperienza sapendo che anche in caso di tentativi vani mi toccherebbe rompere il muro fino a trovare l’otturazione? Grazie. Gabriele

  190. Buongiorno, abbiamo effettuato uno scavo lungo il perimetro della casa per rifare l’isolamento esterno dei muri. Lo scavo è arrivato all’alltezza della pavimentazione della cantina . Lo scavo è stato poi chiuso. Le chiedo quanto tempo dobbiamo attendere per fare la gettata del nuovo marciapiede? Il lavoro è stao effwettuato ai primi di dicembre e da allora il tempo è sempre stato freddo e secco.
    Grazie

    • Per Sergio.
      Purtroppo, e non è raro, occorrono molti anni affinchè il terreno di riporto si stabilizzi, e perchè ciò avvenga è necessario l’azione della pioggia più che quella di un rullo compressore.
      Per cui, probabilmente, il tuo marciapiedi potrebbe lesionarsi ed abbassarsi.
      Perchè ciò non avvenga, dovresti trovare il sistema di ancorarlo al cordolo perimetrale della casa a mezzi ancoranti chimici, oppure, se lo scavo non è profondo, creare dei punti fissi di sostegno a partire dal fondo dello scavo.
      Ti consigliamo, però, di far vedere il lavoro da un tecnico professionista della tua zona.
      Amedeu e c.

  191. Buongiorno.. un quesito sul soffitto in caniccio di cui avevo già chiesto in questa sezione..mi viene proposta la controsoffittatura in cartongesso,con possibilità di agganciare il pesante ventilatore a pale alla struttura in metallo..chiedo:potrei far interporre tra l attuale soffitto (senza demolire nulla quindi) e la nuova struttura in cartongesso, del materiale isolante (tipo “cappotto”)con i pannelli isolanti usati a tale scopo..e,se si,quanto spazio in altezza mi sottrarrebbe? i miei soffitti sono alti 250cm da terra. Il mio appartamento è ultimo piano di tre piani..sopra di me c’e il solaio ripartito tra vari condomini,quindi ho un pò di dispersione di calore (o forse potrei definirlo “mancato calore”dalla parte soprastante). Vi sembra una soluzione accettabile/fattibile ed economicamente parlando vantaggiosa?Debbo chiedere alcuni permessi al comune/autorità competenti?La traspirabilità è garantita?perchè ho anche un pò di problemi di condensa.. Grazie molte. Cristina.

    • Per Cristina.
      In data 15 dello scorso mese ti abbiamo già dato la risposta.
      Aggiungiamo che trattandosi di controsoffitti, è bene che tu faccia seguire i lavori da un tecnico professionista della tua zona.
      Amedeu e c.

  192. grazie,mi deve essere sfuggita..ho cercato l argomento e ho contattato la ditta da Voi citata KNAUF. grazie. cristina

  193. Per Anonimo
    Se desideri una risposta, riformula la domanda e, per correttezza, inserisci la tua e mail.
    Grazie.
    Amedeu e c.

  194. Salve amedeu,

    il sottoscritto, ha intenzione di registrare la propria residenza all’interno del piano sottotetto dell’unità immobiliare la cui proprietà è stata registrata in successione per 333/1000 per ciascun componente del nucleo familiare (coniuge più 2 figli, compreso me), a seguito della scomparsa di mio padre, proprietario per 1000/1000 di tale bene immobile. Nella fattispecie, il sottotetto, insieme a un ulteriore piano, risulta accatastato in cat. F/3, venendo unito con quest’ultimo nella stessa mappa catastale (con foglio, particella e subalterno rispettivamente con valore 10, 639, 6 – Piano 2-3).
    Inoltre, il piano sottotetto (mansarda), pur essendo accatasto in cat. F/3 dispone di impianto idrico ed elettrico. Qualora io decida di sciogliermi dal nucleo familiare con il cambio di residenza, quindi di creare i presupposti di un nucleo familiare a sé, ho l’obbligo di comunicare la voltura catastale all’Agenzia del Territorio o sarà il controllo della Polizia Municipale che, oltre a verificare l’effettiva mia nuova residenza, darà comunicazione alla stessa Agenzia per una rettifica della categoria catastale ? Inoltre, nel caso di nuova residenza in piano sottotetto, risulterà quale seconda casa per mia madre, essendo coniuge a goderne dei diritti di proprietà dell’intera unità immobiliare o avendo proprietà per 1/3 risulterà quale prima casa per me ?

    Auspicandomi di aver esposto chiaramente la questione, La ringrazio anticipatamente per l’attenzione al mio quesito e La saluto cordialmente.

    Francesco

  195. Buongiorno,
    Le pongo questa domanda io ho una vasca biologica in pvc e un pozzo perdente, ora il pozzo non funziona piu
    e ho deciso di allaciarmi alla fogna ma devo installare una pompa di spinta per 50 metri e un dislivello di 6 metri
    e vorrei usare la vasca biologica come contenitore e possibile? se si cosa devo fare (togliere il coperchio o paratie)
    Grazie e complimenti.
    Franco

  196. buona sera
    ho in costruzione una casa con tre appartamenti con locali al piano interrato,e abitativo, al piano terra, ora vorrei
    cortesemente sapere per la costruzione del solaio quali sono gli elementi da computare e quali no.
    alcuni dati: i muri contro terra su 3 lati, altezza mt. 2.90, trave parte anteriore.
    Qual’è il ferro da considerare? quello delle travi ok.
    Il ferro dei cordoli perimetrali, praticamente quello sopra i muri contro terra, viene considerato a parte, oppure è incluso nel
    prezzo del solaio?
    per quanto riguarda le nervature e le ripartizioni del solaio, mi sembra di aver capito che è considerato da prezziario
    Le casseforme perimetrali (muri contro terra) sono da considerare?
    I vani scala sono da detrarre?
    Il solaio è gettato in opera senza travetti tralicciati.
    Il CLS del cordolo perimetrale (muri contro terra)è considerato nel prezzo del solaio?
    la superficie del solaio è quella presa sugli appoggi?

  197. Buona sera Amedeu. Vorrei sapere se ci sono delle normative per tutti in relazione alla messa in opera di un pozzetto desgrassatore in quanto da circa un’anno abito in un complesso di nuova costruzione e abbiamo in comune un solo pozzzetto desgrassatore avente le seguenti misure: 120x100x105h – abitanti 18 capacità 710 litri.Faccio presente che il complesso è formato da due attici, due tricamere e un bicamere. Ti ringrazio anticipatamente per la tua collaborazione.

  198. Caro Amedeu ti ringrazio infinitamente della tua risposta che mi hai fornito e che ora avendo le idee chiare posso dire la mia al direttore dei lavori grazie ancora e buon lavoro.

  199. Salve…vorrei chiedere consiglio a voi per un problema al riscaldamento per me grave e costoso..penso!
    Sono 40 anni che ho l impianto di termosifoni ..negl ultimi anni mi sta dando problemi con perdite e blocco caldaia…
    ho già due ani fa riparato un tubo..ora si è rotto ad un altro punto…
    Devo rifare tutto l impianto ? devo rompere tutto il pavimento di casa o solo dove c e perdita? E poi se devo rifarlo tutto posso evitare di rompere il pavimento e fare un altra linea di termosifoni in muro? Mie ipotesi ..Ditemi voi!
    Grazie!
    Attendo risposta..

    • Per Alisa.
      Come facciamo a risponderti attendibilmente, se non eseguiamo un sopralluogo per verificare lo stato dell’impianto ?
      Devi rivolgerti da una ditta termosifonista della tua zona.
      Amedeu e c.

  200. POSTO AUTO SCOPERTO.
    UTILIZZO DA OLTRE 20 ANNI(SENZA NESSUNA INTERRUZIONE) UN POSTO AUTO DI UNA COOPERATIVA,PERALTRO IN CHIUSURA.POSSO INIZIARE L’USUCAPIONE?
    GRAZIE PAOLO

  201. Buongiorno Amedeu, circa due mesi fa il mio idraulico mi ha installato un piatto doccia senza alcun rialzo dicendo che non avrei avuto problemi con gli scarichi. In effetti non ho, almeno al momento, problemi di risalita d’acqua, di escrementi o altro. Permane però un odore poco gradevole, benché di tanto in tanto metta nello scarico dell’acqua del sale grosso e dell’aceto. Ho già cercato di ricontattare l’idraulico: subito lui mi ha ripetuto di non preoccuparmi, ma da qualche tempo non risponde alle mie chiamate. Secondo lei, in futuro devo aspettarmi di peggio? Dovrei pretendere un’installazione corretta? E ancora: per eliminare i cattivi odori vanno bene il sale grosso e l’aceto? Grazie se mi risponderà.

    • Per Andrea.
      Occorreva mettere in opera (Se non lo avesse già fatto) una piletta sifonata per piatto doccia.
      L’acqua rimane nel sifone e non lascia passare i cattivi odori.
      Possibilmente di questo tipo
      http://www.piattidocciacubing.it/prodotti.php?prodotto=3
      Logicamente il sifone va sempre tenuto pieno (Basta aprire l’acqua per due minuti ogni 6 o 7 giorni.
      Amedeu e c.

      • Grazie per la risposta, Amedeu. Vedo che un po’ d’acqua, nel punto in cui l’acqua scende, c’è, ma poca roba, forse neppure un bicchiere. Il fatto è che, dovendo fare dei lavori nel box doccia – la stesura di un decorativo – non ho usato la doccia per qualche giorno, e l’acqua è rimasta lì, stagnante. Adesso mi pare che il brutto odore non ci sia più. Siccome ho rifatto il box doccia togliendo la vasca, non vorrei che l’idraulico, per risparmiarsi il lavoro di fare il rialzo, abbia preferito accelerare il tutto, inserendo il piatto doccia a livello del pavimento. Comunque, mi informerò. Grazie ancora. Andrea

  202. buongiorno..desidererei avere il Vs parere sui radiatori in polipropilene di cui ho letto qualche articolo. Attualmente ho i radiatori in alluminio nel mio appartamento..alcuni sono scrostati e sto valutando la possibilità di sostituirli con elementi in acciaio o polipropilene..se possibile a piastra liscia unica per una questione estetica. Voi cosa mi consigliate? (impianto autonomo a gas metano). Grazie. Cristina

  203. Salve, complimenti per il sito.
    Ho un problema con incrostazioni da detersivo nell’impianto di scarico, dall’ispezione ho tolto gran parte del crostone ma a circa 6 metri dall’ispezione principale dove probabilmente confluisce anche un altro scarico di acque da recupero, si è verificato un tappo (credo simile al miscuglio calcare sabbia detersivo come quello già tolto) e rallenta moltissimo il deflusso dell’acqua, inoltre non riesco ad individuare dove finiscono le acque, siamo dotati di fossa biologica ma mentre la parte riguardante l’altra ala della casa con relativi scarichi viene individuata la destinazione in fossa, di questi due scarichi non riesco ad individuarli, saranno sicuramente in fossa biologica??? Come liberare il tappo senza interventi di muratura o di sonde ad alta pressione??? Grazie.

    • Per Eugenio.
      Un sistema sicuro è quello di fare intervenire l’autobotte scovolatrice, che in poco tempo ti libererà tutta la tubazione dalle incrostazioni.
      Per evitare che il fenomeno si ripeta, devi intercettare la tubazione all’uscita della cucina e del locale lavatrice (Se esistente) e devi mettere in opera un pozzetto degrassatore, che ha il compito di fermare grassi, olii e detersivi (Va naturalmente pulito, manualmente, spesso).
      http://www.coffeenews.it/allaccio-di-una-casa-alla-fognatura-nera-pubblica-lavori-e-particolari-come-fare
      Per ritrovare il tracciato della tubazione nera, puoi usare uno o più colori non inquinanti.
      Devi versarne uno nel vaso o in altro apparecchio sanitario, e seguire il colore attraverso i vari pozzetti esistenti all’esterno della casa, fino alla fossa biologica.
      Amedeu e c.

  204. Vorrei acquistare mobile da bagno usufruendo dell’iva agevolata al 10%.L’immobile è stato ristrutturato nel 2013 da mia madre dalla quale ho rilevato l’appartamento con atto notarile. E’ possibile iva al 10%? Cordiali salut

  205. titolo: docce bagni

    Buongiorno,

    ho ristrutturato i due bagni di casa; in entrambi i bagni, aprendo il rubinetto delle docce, non c’e sufficiente pressione quando scende l’acqua poiché bisogna aprire al massimo il rubinetto e l’acqua scende come se il rubinetto fosse aperto al minimo. La situazione peggiora quando, oltre ad aprire la doccia, si apre anche il rubinetto del lavabo o del bidet.Negli appartamenti accanto al mio ed al mio stesso piano ( 8° ) il problema non sussiste.
    domanda: Da cosa puo’ dipendere tutto cio’ e come si puo’ risolvere il problema?

    Grazie, cordialità.

    Marco

    • Per Marco.
      Potrebbe essere un problema di pressione ed allora vi occorrerebbe un autoclave, ma se tu dici che nell’appartamento attiguo al tuo questo non avviene, può darsi che la tubazione idrica che porta l’acqua fredda all’appartamento sia otturata parzialmente, oppure che il diametro del tubo sia molto sottodimensionato.
      Per accertare da cosa dipende e poi attuare la risoluzione giusta, ti consigliamo di chiamare un idraulico della tua zona.
      Amedeu e c.

  206. Siamo un’associazione di cantori ai quali è stata promessa gratuitamente la concessione del locale per la propria attività in cambio della ristrutturazione del luogo. Possiamo intervenire privatamente in seguito alla Comunicazione Inizio Lavori adoperandoci singolarmente sotto forma di volontariato?
    Grazie.

    • Per Quirico.
      Dovete stare molto attenti di operare nella massima sicurezza, in quanto, in caso di involontario incidente, rimane sa scoprire di chi sia la responsabilità di cantiere.
      Vi consigliamo, se i lavori sono notevoli, di consultarvi con la locale INAIL.
      Amedeu e c.

  207. Buongiorno ho inviato al vostro indirizzo di posta elettronica un allegato.

    • Per Stefano.
      Visto.
      Sembrano prezzi equi, salvo che per la copertura a 50 € al mq, che non sappiamo dirti se è ragionevole, in quanto occorrerebbe vedere il tipo di pannello, lo spessore ed il montaggio.
      Ti diamo comunque un consiglio.
      Ad ogni voce di preventivo, fai aggiungere “….. e quant’altro indispensabile per rendere l’opera completa e finita in ogni sua parte”.
      Eviterai molti lavori extra.
      Amedeu e c.

  208. Devo acquistare un monolocale in centro storico con categoria A5 ultrapopolare in un edificio storico del 1700, il monolocale ha un altezza di 2,50 metri.
    Secondo la legge urbanistica uscita nel 1968 il vano non può essere inferiore a 2,70.
    La mia domanda è: visto che il palazzo è stato costruito prima del 1968 la legge viene applicata lo stesso?
    Si può ottenere il certificato di abitabilità visto la situazione oppure non è necessario avere questo certificato visto che l’edificio è storico?

    • Per Angela.
      Se l’edificio si trova ubicato in zona urbanistica A, destinazione di Centro Storico, allora puoi mantenere in essere le altezze che esistono, non curandoti di portarle all’altezza standard prevista dal DM 1975.
      Questo vale naturalmente per i locali che abbiano le finestre e siano effettivamente abitabili, altrimenti dovrai classificarlo come ripostiglio o locale sgombero.
      Amedeu e c.

  209. Salve,
    ho letto il vostro articolo all’indirizzo http://www.coffeenews.it/sopraelevazione-o-innalzamento-di-un-muro-a-comune
    Riguardante la sopraelevazione di un muro in comune. La mia situazione è questa, il comune mi ha rilasciato il permesso di costruire per sopraelevare di 1,5 metri il mio tetto. L’edificio è a stecca quindi il mio tetto attuale è contiguo a quello dei vicini. Il muro divisorio dei sottotetti è di circa 24 cm; ora essendo i vicini molto litigiosi, volevo capire se io per alzarmi posso alzare solo la mia metà di muro o posso effettivamente alzarlo per la totalità della larghezza 24 cm, naturalmente stando attento a non rovinare la copertura del vicino anzi, andando a realizzare anche le faldalerie per evitare che gli entri acqua. Premetto che l’edificio è già stato verificato strutturalmente con l’antisismica e i calcoli sono già stati depositati dal genio civile in attesa di approvazione. Onde evitare problemi l’ingegnere ha optato per un muro in cemento armato pieno da 12 cm per rialzare solo la nostra metà; ovviamente se l’art 885 del c.c. ci permette di alzarlo utilizzando tutta la sua larghezza 24 cm, eviteremmo una spesa enorme per separare metodicamente il muro e realizzare quello nuovo in cemento armato, facendolo tutto in blocchi sismici portanti.
    Rimanendo fiducioso di un vostro cortese riscontro, porgo distinti saluti

    • Per Alessandro.
      Se hai letto l’articolo dal quale ci hai scritto ed hai considerato il contenuto dell’art. 885 del codice civile, saprai esattamente come comportarti.
      Stai, però, sicuro, che i vicini si muoveranno ugualmente per via legale (Sarebbe il primo caso a fare eccezione), per cui il tuo tecnico deve documentarsi adeguatamente sulle condizioni statiche attuali dell’edificio (Soprattutto con fotografie) per un eventuale confronto da eseguire una volta fatto l’intervento.
      Ti consigliamo inoltre di affrontare tale problematica con un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

      • Ciao Amedeu, grazie per la celere risposta! Guarda sono io il tecnico stesso che pongo la domanda perchè come scritto avevamo di concerto con l’ingegnere deciso di non stuzzicare i vicini rompipalle (anche perchè non ero a conoscenza di questo articolo del cc); andandolo a scovare ho preferito chiedere. Per quanto riguarda la parte strutturale ci sono calcoli su calcoli e verifiche addirittura antisismiche in quanto siamo in Abruzzo e qui è tutto veramente iperprotetto (tanto per la cronaca sono edifici del prima del 900 e non hanno subito una crepa dopo il sisma disastroso del 2009) tant’è che ci tocca comunque fare 18 micropali di rinforzo dei muri portanti (compresi quelli della sopraelevazione). Per il discorso legale stavo già parlando con un amico avvocato che mi darà un’occhiata alla cosa. Certo è che al momento dello scoperchiamento del nostro tetto faremo un bel rilievo fotografico completo.

  210. COME RISOLVO QUESTA QUESTIONE?

    Avendo io allargato la strada privata, a sud, sulla mia proprietà, il vicino può costruire la cinta a nord prima di avermi mostrato la D.I.A e impossessarsi del terreno?

    • Per Ubaldo.
      Non sei chiaro.
      Il tuo vicino ha una DIA per recintare un fondo? Ok?
      Va ad occupare la tua proprietà? Se è così, e tu conosci esattamente i tuoi confini, appena il vicino inizia i lavori di scavo delle fondamenta, tu puoi bloccarlo con un tuo legale.
      Ti facciamo presente che i permessi comunali vengono rilasciati fatti salvi i diritti dei terzi, per cui il Comune si esonera da qualsiasi responsabilità o grana tra vicini,.
      Ecco perchè devi ricorrere da un avvocato; in quanto trattasi di questione regolata dal diritto privato.
      Amedeu e c.

  211. il lato corto del balcone del mio vicino è posto sul confine, considerato che posso costruire in aderenza a che distanza dovrò tenere la mia costruzione dal balcone?
    Preeciso che il lato corto del balcone è a filo con il confine non aggetta sul mio fondo

  212. buon giorno sono mario vivo a roma e abito in una palazzina di due piani , ho un terrazzo laterale con dei scarichi che convogliano l ‘acqua piovana su una tettoia sottostante ,vorrei sapere se ho l’obbligo di incanalare questi scarichi,cordiali saluti mario

    • Per Mario.
      Salvo che non sia disposto dai regolamenti locali (Regolamento Edilizio comunale e che puoi consultare e scaricare via Internet), non esistono divieti di legge di scaricare la sola acqua piovana tramite dei buttafuori o a terrazzo aperto con ringhiera.
      Anche volendo far rientrare il tuo caso nel divieto di Stillicidio, di cui all’articolo 908 del codice civile, si verrebbe a creare un contenzioso per milioni di costruzioni site nel nostro Paese.
      http://www.coffeenews.it/divieto-di-causare-lo-stillicidio-di-acque-piovane-nel-fondo-altrui
      Poi, te lo immagini cosa significherebbe dal punto di vista estetico il vedere tante grondaie poste ad altezza dei terrazzi con numerosi discendenti pluviali?
      Piuttosto cerca di non scaricare acqua per i vasi dei fiori o di lavaggio del terrazzo,, nel qual caso ti troveresti dalla parte del torto.
      Amedeu e c.

  213. Buongiorno
    Vorrei sapere se esiste un modo per mettere e regola un edificio abusivo precedentemente destinato ad essere capannone e successivamente trasformato in attività commerciale. Grazie.

    • Per Vittoria.
      L’unico sistema che conosciamo e ti suggeriamo, consiste nel recarsi presso l’ufficio Edilizia Privata del tuo Comune e controllare la zona urbanistica di PRG nella quale ricade l’immobile.
      Dopo di che devi leggere le Norme di attuazione del PRG ed in particolare l’articolo inerente la tua zona e cosa in esso ti è consentito di fare.
      Amedeu e c.

  214. Buongiorno
    Abito in un condominio dove ci sono 39 unita’ immobiliari e 80 box, di cui 34 box sono di proprietari non residenti del condominio.
    Il quesito che vi sottopongo è se i 34 proprietari dei box esterni in quale misura (ovviamente secondo i millesimi di proprieta’) sono tenuti a pagare le spese ordinarie e quali debbano essere le modalità di ripartizione delle spese relative alla manutenzione della rampa di accesso e dell’area antistante ai box (manutenzione cancello carraio, pulizia corsello dei box, antincendio, energia elettrica corsello etc.).
    In particolare di intendere se dette spese siano da ripartire computando i soli millesimi delle unità immobiliari adibite a box (80), oppure se vadano ripartite computando anche i millesimi degli appartamenti, che hanno l’accessibilità al corsello dei box.

    • Per Ernesto.
      Come spiegato negli articoli dei millesimi, la redazione delle carature millesimali è estremamente soggettiva e varia a seconda della sensibilità tecnica del professionista e della strada seguita nel formularle.
      A nostro parere i millesimi dovrebbero essere divisi: per i box, collegati alla tabella generale , mentre per il resto alla tabella delle aree comuni che detti “intrusi” usano (Passaggi ed altro) per servirsene.
      Dal punto di vista pratico anche questi secondi dovrebbero essere collegati alla superficie dei box, ma con un coefficiente di ragguaglio maggiorato rispetto ai residenti.
      Amedeu e c.

  215. buon giorno
    avrei un dubbio da chiarire.
    Abito in un condominio di sei appartamenti, nel cortile ogni appartamento è proprietario di pezzo di terreno di 12 m2 affiancati uno con l’altro. Il mio pezzo termina con un dislivello con il terreno in comune. Quanto può essere alto il dislivello senza avere bisogno di una protezione?

    Grazie Dario

    • Per Dario.
      Non vi sono regole fisse da osservare.
      Dipende molto dalla sistemazione del terreno: se la divisione in dislivello è scoscesa a rampa, è una cosa, se invece è a taglio netto, può occorrere un muretto a retta ed una recinzione anche per poche decine di cm.
      Amedeu e c..

  216. Buonasera.ho comprato casa in un parco di nuova costruzione oggi sono stato informato che nn ce la faranno per i tempi previsti.posso chiedere i soldi della caparra oppure uno sconto sul nuovo compromesso?

    • Per Carmine.
      Puoi scindere il compromesso ed avere indietro quanto pattuito.
      In questo caso puoi contrattare uno sconto tramite nuovo compromesso, ma non sappiamo quale sarà la reazione della ditta costruttrice.
      Amedeu e c.

  217. Buonasera, ieri ho inviato un commento, sareste così gentili da rispondermi?
    Grazie

  218. salve Amadeu, dobbiamo posare dei marmi in un atrio di un condominio i muri sono con materiale plastico e pitturati a base di quarzo il procedimento giusto per la posatura ci interesserebbe sapere come preparare il muro la ringrazio saluti Michele.

    • Per Michele.
      Occorre preparare adeguatamente il sottofondo per incollarci il marmo.
      Quindi è opportuno che non vi siano vernici, oli o grassi.
      Anche materie plastiche poste come ornamento sono da eliminare.
      Se non è possibile effettuare una adeguata pulizia del sottofondo riportandolo al sano, conviene toglierlo e rifare completamente l’arriccio in malta cementizia.
      Dopo di che potrai incollarci il marmo con la colla che ti indicherà il tuo marmista, o comunque con un buon collante tipo l’H 40 della Kerakoll.
      http://www.coffeenews.it/rivestimento-di-una-scala-in-marmi-o-altre-pietre-come-fare
      Amedeu e c.

  219. Buongiorno, sono proprietaria di una villetta fornita di acqua potabile sin dal 1960 e con fossa biologica a norma di legge a far data dal 1996. Sebbene la rete fognaria comunale sia stata completata da anni, la strada nella quale si trova il mio immobile è rimasta esclusa dagli allacciamenti. Poichè lo scorso anno ho scritto una raccomandata al mio Comune di residenza per ottenere chiarimenti in merito a tale anomalia, senza ottenere alcuna risposta, vi chiedo quali sono le azioni che posso intraprendere per ottenere l’utilizzo dell’impianto di fognatura. Preciso che la mia costruzione non è “abusiva”, si trova in una stradina con illuminazione pubblica ma, è circondata da abitazioni non a norma di legge tanto per i condoni quanto per i “pozzi neri” a perdere.
    Grazie per l’attenzione

  220. Buon pomeriggio,
    in data 26 u.s. ho inviato un commento, potreste dirmi, per favore dove trovo la risposta?
    Grazie.

  221. Gentile Amedeu e c.
    da poco ho firmato una proposta di acquisto per una casa indipendente dotata di due scoperti esclusivi a sud e a nord della stessa. Su quello a nord mi è stato riferito esistere un diritto di passo non comprovato fino ad ora da alcun documento scritto, ma sostanziato dall’apertura rispettivamente di un cancello carraio e di un cancelletto pedonale da parte di due proprietari che hanno recentemente edificato due case accostate confinanti con la proprietà cui sono interessato. La prima non risulta avere alcun accesso diretto alla strada comunale se non attraverso la proprietà che vorrei acquistare o, alternativamente, altra stradina privata esistente ma non sfruttata (possibile che il comune conceda un permesso a costruire su un lotto senza accesso diretto alla strada?), mentre la seconda ha un accesso carraio su altra strada privata. Posso pretendere un documento scritto che comprovi l’esistenza di tale diritto di passaggio? La situazione sembra complicata dalla presenza di numerosi eredi, per altro nemmeno concordi; nel caso di un rogito sono tenuto a esplicitare questi diritti anche se non sono comprovati? Come mi posso tutelare? Intuisco che le case confinanti di nuova costruzione e che pretendono il diritto di passo sono state ricavate su terreno ereditato e suddiviso. Posso pretendere una qualche forma risarcimento nel momento in cui acquisto la proprietà della casa con scoperto esclusivo? Posso recintare l’accesso allo scoperto dalla strada con cancello carraio e pedonale fornendone le chiavi? Posso pretendere una qualche forma di contribuzione economica per queste spese, specie se fosse necessario installare dei citofoni per le parti che hanno/avrebbero solo il diritto di passo?

  222. Salve, ho una villetta a circa 200ml dalla rete fognaria pubblica e dislivellata di circa mt15 rispetto alla sede stradale. Sto pensando di incanalarmici a mie spese, mediante tubazione in pead e pompa di sollevamento. Non so pero’ a che profondità devo scavare visto che ci sono la rete gas e idrica (strada comunale).
    Grazie.

    • Per Michele.
      Prima di scavare devi sottoporre un progetto all’ufficio tecnico (Fognature) del tuo Comune, a firma di un tecnico professionista.
      In quella fase chiedi un sopralluogo preventivo degli addetti comunali, per conoscere la profondità e l’andamento della Fognatura Nera Stradale.
      Comunque, sono informazioni e dati cui dovrebbe pensare questo tuo tecnico.
      Amedeu e c.

  223. Gentilissimi, grazie per la risposta.
    Mi scuso per il sollecito ma non volevo essere arrogante.
    Vi terrò informati sull’evolversi dei fatti.
    Buon lavoro

  224. Grazie per la celerità della risposta, ma personalmente volevo sapere se ci sono normative che richiedono determinate profondità. Volevo in sintesi sapere se potevo posare la tubazione ad una profondità di 50cm dalla sede stradale (in modo da usare quelle macchine che scavano con la fresa tipo ” tagliamuro” , che vengono attaccate ai bobcat e che usano per i lavori della fibra ottica).
    Grazie e spero di essere stato chiaro.

    • Per Michele.
      Non esiste una profondità minima nè massima, ma solo una sezione longitudinale della fognatura stradale, che seguirà l’andamento della livellina di ogni strada e sarà posizionata in maniera da poter recepire la maggior parte (Tutte in effetti) degli scarichi privati esistenti.
      Quindi chi costruisce dopo, si deve adeguare a tale profondità.
      Difatti, spesso, le ditte per potersi allacciare alla FN pubblica devono chiamare il personale delle fognature che aprono i pozzetti di ispezione su strada e misurano la profondità dal mando stradale.
      Amedeu e c.

  225. Salve, mi sono rivolto a lei anche in passato ed i suoi consigli sono sempre stati preziosi. Anche stavolta chiedo un suo aiuto. I terrazzi del nostro condominio hanno problemi causati da infiltrazione d’acqua. Ogni volta se ne parla in assemblea, ma non si fa nulla. Posso io ripararli a spese mie prima che il danno peggiori? Ed inoltre se i lavori saranno approvati in una prossima assemblea posso esimermi dal pagamento avendoli già fatti? Grazie

    • Per Giuseppe.
      Di regola, per i terrazzi condominiali, il pavimento e l’impermeabilizzazione spettano al proprietario di sopra; a quello sottostante tocca l’intonacatura del soffitto, e al condominio la struttura portante del terrazzo e i frontalini intonacati dello spessore.
      Seguendo questo principio, se esegui dei lavori che toccherebbero al condominio, fatti autorizzare dallo stesso prima di eseguirli, facendoti riconoscere la spesa sostenuta e da non ripetere in futuro.
      Per esperienza, il condominio opporrà resistenze a tale ultima richiesta.
      Amedeu e c.

  226. Buongiorno..una domanda sulla riqualificazione energetica. Dopo aver acquistato un appartamanto dotato di serramenti antichi a vetro singolo,ho provveduto a sostituire tali serramenti facendo installare finestre in pvc con taglio termico a doppio vetro e nuove persiane in alluminio. Ora naturalmente la prestazione energetica è cambiata..devo farlo riportare sul certificato APE che mi è stato consegnato all’atto di compravendita?e,in caso affermativo,dovrò sostenere dei costi per questo?a chi rivolgermi? Grazie. Cristina

  227. Buongiornio abbiamo acquistato tramite agenzia immobiliare una casa singola con atto notarile eseguito il 21 11 2014 da degli inglesi che avevanofatto eseguire le opere di ristrutturazione ultimate nel 2006 . la casa non e’ mai stata precedentemente abitata dopo la ristrutturazione. In data 8 dicemvre dopo un nostro sopralluogo abbiamo notato un infiltrazione d’acqua da un muro perimetrale.Abbiamo segnalato telefonicamenet evia e mail con foto i difetti riscontrati identificati come vizi gravi .la agenzia ha programmato un incontro nella casa con l’ingegnere , direttore dei lavori e il traduttore residente in italia facente il tra d’union con i venditori inglesi, non era presente l’agente immobiliare perche in vacanza. l’ingegnere mi ha subito segnalato che lui da 7 anni e’ in pensione e la ditta edile che ha eseguito la ristrutturazione non sa piu neanche se e’ ancora in attivita diecndo tra l’altro che noi avevamo acquistato a buon prezzo l’immobile , ma solo perche il mercato si e’ abbassato , ma non perche noi abbiamoi giocato al ribasso
    al che ho detto che in italia si fanno valere i
    propri diritti alterandosi o passando attraverso denuncie legali, visto che ho tutti i diritti che l’immobile non presenti dei vizi occulti
    l’imngegnere manifsta la sua estraneita’ e nega ogni coinvolgimento facendo presenti glia art 1666 e 1669 del codice civile. secondo me vaneggia essendo proprio il codice civile che tutela l’acquirente avendo riscontrato il vizio occulto solo dopo l’acquisto perche evidenziato dalle precipitazioni e non prima.
    chiedo gentilmente come devo muovermi nei confronti della parte venditrice e come questa possaa rivalersi nei confronti del direttore l’ingegnere e la ditta che ha ristrutturato l’immobile che non risulta piu rintraccaibile
    io come posso tutelarmi possibilmente non agendo per vie legali( costretto a farlo solo se noto la non volonta’ di risolvere il pèroblema)
    io devo trattare nei confronti del venditore e questi nei confronti dell’ appaltatore ingegnere
    abbiamo un incontro presso l’agenzia immobiliare che si espressa telefonicamente a difesa della nstra posizione
    ringrazio per una vostra risposta e porgo distinti saluti luciano

    • Per Luciano.
      Trattasi di una questione privata regolata dal diritto privato.
      Tu non devi cercare nè avere possibili contatti, se non in via informale con l’impresa o con il progettista e direttore dei lavori, bensì devi rivalerti sul venditore (Inglese e probabilmente difficile da contattare) che ti ha venduto un immobile con vizi occulti e di cui all’articolo 1667 del codice civile.
      http://www.coffeenews.it/responsabilita-per-lavori-edili-successive-al-termine-dellappalto
      Sarà poi l’ex proprietario inglese a doversi preoccupare di far sistemare tale infiltrazione, eventualmente scaricandone i costi sui suddetti tecnici.
      Non puoi evitare di ricorrere da un legale della tua zona, possibilmente che sia a conoscenza della lingua inglese e che possa mandare avanti la richiesta nella maniera più spedita.
      Amedeu e c.

  228. Buongiorno Amedeu, le ho scritto due giorni fa per porle una serie di quesiti riguardo al livellamento del pavimento per la successiva posa di listoni di laminato. Non ricordo esattamente la rubrica. Mi pareva che fosse. “Pavimento su sottofondo irregolare”, ma potrei benissimo sbagliare. Posso ripostarle il mio messaggio? Grazie se mi risponderà. Cordiali saluti.

  229. buon giorno, vorrei sapere se vendete/spedite sacchi di vermiculite e il loro costo
    grazie

  230. Buongiorno,sono Paolo,premesso che io .mia moglie e i miei due figli,abitiamo in una casa di proprietà di mia suocera.Mia figlia è proprietaria di un terreno che ricade in una zona “area edificabile”,senza alcun servizio da parte del comune.Vorrei sapere se mia figlia deve pagare l’imu.Grazie.

    • Per Paolo.
      Se l’area è classificata dal Piano regolatore Generale comunale come edificabile, anche se non esistono i servizi necessari per costruire (Strade, acquedotto, illuminazione ecc), sei soggetto a pagare ugualmente l’IMU, in quanto, di regola, i Comuni la pretendono dal momento che il lotto viene immesso nella cartografia del PRG.
      Informati comunque presso l’ufficio tributi comunale se puoi avanzare un ricorso alla commissione tributaria, ed in quali termini.
      Amedeu e c.

  231. Salve, sono Cristina e vi sottopongo un problema che riguarda una cantina.
    Negli anni 90 più o meno, mio padre (ora non più in vita) ebbe in prestito da un medico che aveva lo studio nello stesso palazzo dove tutt’ora vive mia madre, un piccola cantina per depositare vecchi oggetti.
    Successivamente (circa 10 anni fà) il medico in questione vendette lo studio e altri immobili di cui era proprietario, sempre inseriti nello stesso stabile.
    LA CANTINA in questione non è mai più stata rivendicata, dimenticata sia dal proprietario che dalla stessa famiglia. Vi chiedo se è possibile vendere la cantina e cosa è necessario fare per averne la legittimazione considerato il fatto che il proprietario non è più rintracciabile nemmeno dai vecchi condomini.
    Grazie della risposta. C

    • Per Cristino.
      Se sono trascorsi più di 20 anni dal momento in cui occupate tale cantina, vi occorre una sentenza dichiarativa del giudice di avvenuta usucapione del bene.
      Quindi necessita l’intervento di vostro un avvocato.
      Amedeu e c.

      • Grazie infinite per la vostra risposta.
        Posso chiederle se in presenza di tale documento si diventa reali proprietari della cantina? Io non ho, come dicevo, alcun documento da esibire all’Avvocato ma solo il mio racconto come le ho scritto nel messaggio del 17 marzo.
        Grazie ancora.

  232. Sono di nuovo Paolo.Sono d’accordo con lei,riformulo la domanda.A mia figlia che è proprietaria di un terreno di mq 1000 sono pervenute delle cartelle di pagamento imu attinenti gli anni 2009-2010-2011-2012-2013.Premesso che il prg è stato approvato lo scorso anno e che negli anni precedenti,la zona in cui ricade il terreno di cui sopra,era considerata ZONA BIANCA,vorrei appunto sapere se l’imu bisogna pagarla lo stesso.Nel ringraziarla le invio cordiali saluti.

    • Per Paolo.
      No, devi pagare l’IMU come terreno edificabile, solo dal momento in cui lo stesso è stato inserito come tale nella cartografia di PRG.
      Recati presso l’ufficio Tributi comunale e spiega la tua situazione.
      Se non ascoltato fai ricorso alla Commissione Tributaria.
      Amedeu e c.

  233. Per Paolo
    Se desideri una risposta, riformula la domanda e, per correttezza, inserisci la tua e mail.
    Grazie.
    Amedeu e c.

  234. Il parapetto del terrazzo della mi abitazione è composto da un muretto di 40 cm. nel medesimo sono 2 montanti distanziati a m. 3.30 ai medesimi è saldato un tubo del diametro di cm. 7 terminante, ai 2 estremi nei muri di divisione. L’altezza del parapetto (tubo) è di cm. 98 e il vuoto tra il muretto e il tubo e di cm. 53.
    È possibile che vista la pericolosità ( 4°piano ),nello spazio tra muretto e tubo passa facilmente un bambino, che sia stato rilasciato il certificato di abitabilità ?
    Ringraziandoti cordialmente saluto.
    Carlo

    • Per carlo.
      Da quello che ci dici tali misure possono rappresentare un serio pericolo di cadute, per cui, il consiglio che ti diamo, è quello di provvedere a mettere in opera una barriera sicura, che potrebbe essere una rete provvisoria, da modificare, in seguito, con un parapetto costruito a regola d’arte.
      Circa il parere del condominio, è importante, ma di fronte alla privata e pubblica incolumità, si scelgono sempre le seconde a danno della prima.
      Amedeu e c.

  235. salve,sul terrazzo della mia mansarda rimasta da sempre libera e che ora mi accingo ad andare ad abitare insiste da 25 anni (non ci sono atti che attestano quando e’stata realizzata) una canna fumaria che occupa quasi 1 metro quadrato ,detta canna fumaria non e’ mai stata utilizzata dal proprietario sottostante. e crea un notevole ostacolo alla vista trovandosi davanti ad una finestra.posso avvalermi di quanche appiglio affinche la possa togliere ? la ringrazio per l attenzione prestata

    • Per Maurizio.
      Riteniamo che per un caso del genere non si possa applicare l’usucapione e quindi la sua estinzione dopo 20 anni.
      Probabilmente detta canna fumaria serve un caminetto sito al piano sottostante, che per ragioni varie può non essere stato usato dal proprietario.
      Ti suggeriamo di parlarne con detto proprietario e di trovare una soluzione, se possibile, proponendo di accollarti tutte le spese di demolizione e ripristino del solaio.
      Amedeu e c.

  236. salve sono mauro vi sottopongo un problema , vorrei costruire una copertura per il mio cancello pedonale che si trova a 40 cm dal confine del vicino il comune mi dice che per poterla costruire devo stare ad almeno 5 mt dalla recinzione e che devo avere l’autorizzazione del mio vicino di casa. vorrei sapere se quest’ opera rientra nel computo delle distanze nelle costruzioni o meno in quanto ha un uso puramente estetico di completamento.
    grazie

    • Per Mauro.
      La risposta te l’ha già fornita il tecnico comunale, tanto più che sarà poi il Comune ad intervenire per un eventuale ripristino, se chiamato dal vicino.
      Amedeu e c.

  237. Buongiorno, dovrei ripristinare un vecchio muro divisorio con nuovi intonaci e fare altri lavoretti con l’aiuto di un amico, lavori che non richiedono autorizzazioni comunali. la mia domanda è : posso eseguire i lavori con cognizione di causa in casa mia avvalendomi della collaborazione gratuita di un amico? Se si dovesse fare male quali responsabilità ho?

    • Per Dante.
      La responsabilità di un datore di lavoro che ha fatto lavorare una persona non assicurata, nè facente parte di una ditta regolarmente inscritta presso la Camera di Commercio.
      Nel caso di incidente grave l’amicizia, molto spesso, si va a far benedire.
      Amedeu e c.

  238. Buongiorno avrei bisogno di un informazione sono di Trieste è vero che negli anni dal 2007 in poi chi cedeva parte di metratura di un terreno per edificazione non pagava la bucalossi? Dove potrei trovare il piano regolatore che spieghi ciò? Grazie mille.

    • Per Rita.
      Ci risulta una notizia strana.
      Può darsi che il tuo Comune prevedesse nella normativa di attuazione del Piano Regolatore Generale una clausola che permetteva la riduzione degli oneri in cambio della esecuzione di opere di urbanizzazione, oppure della cessione di terreni edificabili.
      Puoi leggere tale norme (Se non è mutato il PRG) direttamente dal sito del Comune e puoi anche scaricarle.
      Amedeu e c.

      • Salve Sig. Amadeu mi chiamo Francesco volevo porle questo quesito:
        Mi trovo costretto per colpa del mio vicino ad innalzare i muretti di confine della casa a schiera dove abito perche ogni volta che e a casa butta di tutto su quest’ ultimo (scarpe scope stracci e chi piu ne ha ne metta )
        Mi consiglia di innalzare il muro in muratura (ora e alto circa 1.30 mt) o mettere un pannello divisorio…in alluminio e la stessa cosa o le leggi sui divisori sono riferite solo a costruzioni in cemento?
        Un ultima cosa secondo lei e meglio fare gestire la pratica da un geometra o come e meglio comportarsi?
        Ps: ho anche un terrazzino da chiudere col divisorio basso… valgono gli stessi riferimenti del muretto divisorio a terra?
        In attesa di risposta le porgo i miei piu cordiali saluti
        Francesco.

        • Per Francesco.
          Si.
          Ti occorre l’intervento di un tecnico professionista abilitato (Il geometra va bene) che ti studi esattamente il da farsi: questo per evitare di presentare in Comune una pratica (Che il Comune approva “Fatti salvi i diritti dei terzi”), e poi dovere rimuovere il tutto in quanto il vicino, se non è regolare, può fartela rimuovere.
          Amedeu e c.

  239. Buongiorno a tutti,
    sto cercando di capire se ho la possibilita’ di salvare il mio immobile.
    Attualmente vivo in una abitazione a tutti gli effetti di 130mq in zona d1 (pero’ accatastato locale artigianale).
    Con il piano casa posso chiedere la riqualificazione e l’adeguamento delle strutture esistenti, anche attraverso il cambio di destinazione d’uso, in deroga agli strumenti urbanistici vigenti (attualmente il P.R.G. mi permette di effettuare lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria senza cambio di destinazione d’uso); e contestualmente chiedere un ampliamento sul solaio di copertura del 20% per un’altra stanza ?

    in alternativa posso cambiare l’uso da locale artigianale ad abitazione del titolare di impresa edile o addetto alla sorveglianza del deposito che ho all’aperto (circa mq300) ricadente in zona d2 ? E contestualmente chiedere un ampliamento del 20% ?
    grazie

    • Per Mik77.
      Come certo saprai ogni Regione ha il proprio Piano Casa, per cui devi leggerti attentamente cosa prevede quello della tua Regione.
      Potrai farlo anche via internet scaricandolo dal sito del tuo Comune.
      Amedeu e c.

      • Sono in provincia di napoli.
        ma eventualmente posso optare per il cambio di destinazione da locale artigiano ad abitazione del titolare di impresa?
        Grazie

  240. Buongiorno.
    Devo realizzare una base (m. 2.5 x m. 1.5 x 10 cm) nel giardino, al piano campagna, per posizionare un serbatoio per GPL.
    Avrei bisogno di sapere le quantità di cemento, sabbia e/o altro che occorrono e se è possibile provvedere all’impasto senza bisogno di una betoniera.
    Grazie.

    • Per Alvaro.
      Leggi questo articolo, potrà aiutarti.
      http://www.coffeenews.it/dosi-per-fare-malte-e-calcestruzzi-e-tipi-di-malte
      Ti occorre un volume di calcestruzzo pari a 2,5x 1,5x 0,10 = mc 0,40 circa
      Presso il magazzino edile ti daranno il materiale che occorre per tale quantità: ghiaia, sabbia, cemento.
      Oppure acquista i sacchi da 25/35 Kg di calcestruzzo preconfezionato.
      I sacchi di cemento sono misurati in metri cubi. Un sacchetto di cemento premiscelato da 35 kg = 0,018 metri cubi di calcestruzzo. Un sacchetto di cemento premiscelato da 25 kg = 0,013 metri cubi di calcestruzzo.
      Amedeu e c.

  241. Ho un terreno confinante con una villetta singola privata. Le due proprietà sono divise da un muro di cinta. Il mio vicino per scaricare l’acqua che si accumula in un angolo del suo giardino ha fatto un buco nel muro di cinta. Quando piove l’acqua passa attraverso il buco ed allaga la zona del mio terreno adiacente. E’ legale tutto questo? Cosa posso fare per evitare l’allagamento del mio terreno?

    • Per Valter.
      In un caso del genere la cosa migliore da farsi è parlare chiaramente e amichevolmente con tale vicino, cercando di fargli comprendere che non può scaricare nel fondo altrui.
      Se non recepisce, ti suggeriamo di fargli scrivere una lettera da un tuo legale.
      Amedeu e c.

  242. Buon pomeriggio volevo sapere una informazione,io ho comprato nel 2000 un appartamento composto: 2 camere,cucina,bagno,balcone. Ho fatto delle modifiche essendo grandi le camere ho spostato la parete comunicante con la cucina, e ho creato il seguente:soggiorno,angolo cottura,cameretta,bagno,camera,balcone.Volevo sapere visto che sto vendendo e non ho rifatto la piantina perimetrale è rimasta la stessa! Posso lasciare tutto cosi o devo ripresentare la nuova piantina per non avere problemi al momento dell’atto con il notaio? Grazie aspetto vostra risposta urgente. Buona pasqua.

    • Per Alessandro.
      Non solo devi regolarizzare la planimetria catastale, ma devi ottenere anche l’autorizzazione del Comune (Forse SCIA).
      Ti serve un tecnico professionista della tua zona.
      Amedeu e c.

  243. Buongiorno,
    abito al primo piano di un condominio. Dal mio appartamento si accede ad un terrazzo del quale ho l’uso esclusivo (preciso che sullo stesso piano sussistono altri terrazzi dei quali come me usufruiscono i proprietari degli appartamenti annessi; i terrazzi sono divisi da muretti sopra i quali ci sono delle cancellate divisorie).
    Al piano strada, al di sotto dei terrazzi, ci sono dei locali commerciali, pertanto i terrazzi fanno da tetto a questi negozi.
    Uno di essi, da un’pò di tempo, lamenta infiltrazioni e ha chiamato in causa me (poichè il mio terrazzo è in corrispondenza del locale soggetto ai fenomeni d’infiltrazione) e il condominio.
    Il condominio nega la compartecipazione alle spese perchè ritiene che debbano essere ripartite per 1/3 a carico del proprietario del terrazzo e per 2/3 tra coloro che usufruiscono della copertura.
    Chiaramente non è facile stabilire da dove provengano le infiltrazioni e quali siano le cause (il geometra di mia fiducia sostiene che l’acqua potrebbe infiltrarsi anche dal perpendicolare della facciata e che comunque tutto il primo piano costituisce il basamento su cui poggia l’intero edificio).
    Desidero sapere se effettivamente il condominio può essere corresponsabile o in caso contrario, se devo rispondere solo io o anche i vicini confinanti (dal momento che la terrazzata è unica).
    Si è parlato di prove di allagamento:
    ha senso effettuarle solo sul mio terrazzo?
    Grazie dell’attenzione. Cordiali saluti.

    • Per Gabriella.
      Per una normale manutenzione, al proprietario che calpesta il terrazzo compete il rifacimento della pavimentazione e della eventuale sotto impermeabilizzazione.
      Nel tuo caso, se non è possibile stabilire con chiarezza da dove provengono le infiltrazioni, occorre individuarle tramite prove o saggi.
      Ne può scaturire, che l’infiltrazione non deriva dalla pavimentazione del tuo terrazzo, ma di uno di quelli limitrofi (Hai detto che è un terrazzo unico separato da muretti).
      Per cui, in quel caso, la spesa non ti competerebbe.
      Per adesso il condominio è escluso da ogni intervento di risanamento.
      Tramite il tecnico dovete, necessariamente, cercare di individuare da dove proviene detta infiltrazione.
      Qualora la stessa provenga da un pluviale discendente, oppure da una parte condominiale, il condominio, allora, può essere chiamato in causa per riparare il guasto e i conseguenti danni.
      Amedeu e c.

  244. Buongiorno, vorrei sapere se, malgrado io, locatore, abbia pagato il piano cottura del mio monolocale affittato da 2 anni, che si era rotto, devo anche rifondere all’inquilina che me lo chiede sia i danni morali derivanti dallo spavento per la sua incolumità(?) sia il costo del ristorante mediante una riduzione dell’affitto già peraltro molto basso…..

    • Per Annalisa.
      Sicuramente avrai una sentenza del giudice (Contro la quale c’è poco da fare), altrimenti sarebbe difficile accettar una situazione del genere.
      Amedeu e c.

  245. buongiorno ,dovrei fare un vespaio areato sto ristrutturando la mia casa di 70mq
    ho visto dei mini moduli alti solo 3cm puo essere comunque sufficente per un buon risultato? grazie

  246. Salve, sono proprietario di un appartamento sito a Roma, al pian terreno di un piccolo edificio di tre piani.
    Essendo buia poiché circondata da altri piccoli edifici, vorrei realizzare delle aperture in vetro cemento.
    Preciso che il mio appartamento è molto alto (circa 5 mt.) ed è stato soppalcato il che lo ha reso caratteristico ma ancora più buio.
    Nell’affaccio a nord (considerato prospetto), ove vorrei fare una delle aperture, vi è una palazzina distante 8,5 mt, mentre in quello sud vi è una servitù di passaggio ad altri ingressi dell’edificio, nonché una terza palazzina bassa a circa 5mt di distanza.
    Mi è stato detto che, viste le caratteristiche sia dell’immobile che del vetromattone, le aperture si possono fare senza autorizzazioni da parte degli enti pubblici poiché è sufficiente un avallo da parte del condominio.
    Sapreste chiarirmi meglio la situazione?

  247. Slave ho un tetto sui 250 MQ in toscana che ora hga tabelle e guaina bitumata con rame un velko in cima ..e vorrei metterci sopra uno strato di tegolini marsigliesi . Lo posso fare io da solo come proprietario = ? chje permessi ci vogliono in comune.,..se ci vogliono ? Che devbo fare per farlo da me,se si puoo ?ciao hgrazie

  248. Buongiorno, ho un appartamento al piano terra di un piccolo condominio (6 unità). I tubi di scarico, la fossa settica e il tubo di allaccio alla fognatura comunale passano per il mio giardino. Abbiamo costantemente problemi di riflusso e dobbiamo spurgare i tubi almeno 2 volte l’anno. Ho il sospetto che le tubature, vecchie di 30/40 anni ed in cemento perdano. Giorni fa un pezzo del pavimento del giardino è saltato e nel risistemare le mattonelle ho notato che il terreno ha ceduto, e quindi sii dovranno sostituire i tubi. Poichè per fare questo si dovranno rompere le mattonelle in essere (in buono stato ma vecchie di 50 anni e quindi introvabili) io pensavo di rifare completamente il pavimento (massetto rete e mattonelle). La domanda come si ripartisce la spesa del pavimento? … mi è stato detto che il giardino è mio pertanto è tutto a mio carico. Grazie

    • Per Stefano.
      Se la fognatura nera serve l’intero condominio, dovrà esserte lo stesso, tu incluso, a partecipare alle spese occorrenti per realizzare una nuova F.N.
      Le spese dovranno ricoprire tutti i lavori eseguiti, però, per la sistemazione del tuo giardino ti dovrebbe essere riconosciuto solo il rifacimento del pavimento (In parte o tutto se non ritrovi le stesse piastrelle, ed effettuato nello stesso sistema di quello esistente), ma esclusa ogni e qualsiasi nuova opera, quale la realizzazione di massetti in cls armati o similari (Se non esistevano).
      Amedeu e c.

  249. Buongiorno,

    abito in una casa a due piani della superficie totale di circa 260 mq ca., circondata da un giardino di 300 mq ca. La costruzione però si trova in un appezzamento di terreno limitrofo a quello di un mio parente, su cui sorge la sua abitazione. La recinzione esistente è unica per entrambi i terreni (dunque non esiste una divisione visibile tra le due abitazioni) e esiste un’unica entrata in comune (unico cancello di entrata). Vorrei sapere se questa sistemazione svaluta di molto il valore di entrambi gli immobili.

    Grazie,

    Mariangela

    • Per Mariangela.
      In caso di vendita, un eventuale acquirente ricerca sempre una casa isolata nei limiti del possibile.
      Quindi una divisione è sempre meglio di un condominio, anche se di due sole unità abitative.
      Amedeu e c.

  250. Sto per comprare un’immobile semi-interrato accatastato come C/6 garage e vorrei fare il cambio di destinazione d’uso in C/2 magazzino. A livello di opere è tutto apposto (ci sono 2 buone finestre, bagno con finestra, impianto elettrico, pavimentazione, ecc…). Ma dal comune mi hanno detto che non è posibile fare il cambio perchè quell’area (sono 86 metri quadri di ambiente unico) risulta destinata a garage gia dal momento in cui venne costruita l’intera zona (come se ci fosse un vincolo a restare per sempre garage-posto auto per i condomini).
    Il condominio, il garage di cui parliamo, e tutti gli edifici circostanti risalgono a costruzioni di 30 anni fa.
    Dico io però: in 30 anni quell’area non è mai stata utilizzata come garage, mai nessuno ci ha messo l’auto e mai nessuno la metterà anche perchè dotata di una rampa stretta, ripida e lunga 7-8 metri che fa passare la voglia di mettere l’auto a chiunque (immaginate poi quando piove chi riuscirebbe mai a risalire l’auto con la rampa bagnata e scivolosa). E’ evidente quindi che seppur accatastata come garage, non è mai stata utlizzata come tale e mai nessuna la utilizzerebbe come tale.
    E’ possibile quindi che il comune si ostenti a non permettere tale cambio di destinazione d’uso ?
    E’ vero che è prevista una “prescrizione per non uso” per le aree destinate a parcheggio ? Per cui il vincolo decarrebbe dopo venti anni.
    Grazie anticipatamente, vi seguo sempre, Lorenzo.

    • Per Lorenzo.
      Un vincolo urbanistico resta fino a che è in essere lo strumento urbanistico che lo ha generato.
      Nel tuo caso, probabilmente, la destinazione di zona del Piano Regolatore Generale è quella che destina tale superficie a garage, per cui il tecnico comunale non ha potuto risponderti diversamente.
      Eventuali difetti di accesso possono essere compresi, ma resta il fatto che non puoi modificare tale destinazione, a meno che non venga eseguita, su iniziativa comunale, una variante al PRG.
      Amedeu e c.

  251. Ho comperato una struttura grezza “Fabbricato in corso di costruzione” con concessione edilizia. Il lotto è di 500 mq. La mia domanda: Devo pagare l’Imu sul terreno, sul fabbricato in corso di costriìuzione o non devo pagare niente visto che il terreno e griffato al fabbricato?

    • Per Massimiliano.
      Di regola dovresti pagarla, in quanto il lotto è edificato e per tale motivo l’IMU va applicata.
      Circa il calcolo della stessa, visto che l’immobile è in fase di costruzione, ti suggeriamo di rivolgerti presso l’ufficio Tributi del tuo Comune.
      ùAmedeu e c.

  252. Buongiorno Amedeu, le ho scritto qualche giorno fa a proposito del rifacimento del massetto. Non ricordo più, fra i vari topic che riguardano il tema di cui sopra, quello dal quale le ho posto i miei vari quesiti. Può essere che, come al solito, abbia inviato una lettera troppo lunga, per cui lei abbia deciso, ragionevolmente, di non rispondermi. Se così fosse non la biasimerei di certo: dovrei piuttosto imparare a sintetizzare le mie domande. Ad ogni modo, nel caso decidesse di rispondermi, le sarei grato se lo facesse su questo topic.
    Grazie. Cordiali saluti.
    Andrea

    • Per Andrea.
      Abbiamo ritrovato un tuo quesito risalente al 18/03 e relativo a “Come fare quando si deve mettere in opera un pavimento su sottofondo irregolare. Fai da te”; se ne hai mandato uno successivo ed era estremamente lungo, può darsi che lo abbiamo tolto in quanto le domande sono tante e richiediamo, per cortesia, di essere chiari e sintetici
      http://www.coffeenews.it/scriveteci
      Non abbiamo, perciò il tuo articolo, per cui, se lo desideri devi fare una nuova domanda, ma più sintetica.
      Grazie.
      Amedeu e c.

  253. Desidero avere chiarimenti sul D.M. 1 febbraio 1986 per le autorimesse.
    al punto 3.7.0 indica ingresso in corrispondenza inizio rampa coperta, al punto 3.7.2 indica le caratteristiche richieste per le rampe.
    Il comando provinciale Vigili del fuoco di A.P. chiarisce con nota prot. P2059/4108 del 23 febbraio 2005 che deve considerarsi l’ accesso e non ingresso cioè il sistema di percorso che adduce allo ingresso ad avere le caretteristiche di larghezza definite dal DM.
    L’autorimessa interrata condominiale in oggetto comprende oltre 40 box auto ed è servita da due rampe a cielo aperto, diritte con larghezza superiore a 4.5 metri che sboccano su due pubbliche vie attraverso due cancelli di larghezza di poco inferiore ai 3 metri posti sulla sommità delle rampe e azionabili con telecomando.

    Questi ultimi non permettono, ognuno, il passaggio contemporaneo di due auto

    Inizialmente era segnalata con cartelli di senso unico la unidirezionalità sulle rampe, successivamente i cartelli sono stati annullati ed attualmente le due rampe vengono utilizzate indifferentemente nei due sensi.

    L’attuale utilizzo è regolare? Se non lo è, quali responsabilità si assume l’Amministratore del Condominio che non regolarizza la situazione?

    • Per Giangi.
      Ti diamo una consiglio da seguire.
      recati con una planimetria dei garage, compreso i camminamenti, le vie di fuga ed i percorsi per le auto, presso il locale comando dei vigili del fuoco ufficio Prevenzione Incendi, e cerca di chiarire, con l’ufficiale tecnico addetto, quali sono i punti non in regola.
      Amedeu e c.

  254. Per Adele
    I lavori edili quali quello di cui ci parli, vanno sempre programmati e regolati da contratti di appalto e con capitolati di appalto allegati.
    Altrimenti non potrai contestare nulla, nè far valere le tue ragioni.
    http://www.coffeenews.it/contratto-di-appalto-fra-privati-per-opere-edili
    http://www.coffeenews.it/capitolato-speciale-di-appalto-fra-privati-per-opere-edilizie (3 articoli).
    Amedeu e c.

  255. Gentile Amedeu,

    riposto le mie richieste riguardo al rifacimento del massetto.
    La particolarità del condominio in cui abito è che i rumori si propagano in maniera sorprendente ai piani superiori. Sicuramente i rumori scendono, ma in questo condominio, non so perché, salgono con particolare invasività. Ultimamente, il vicino del piano di sotto, disturbato dal fatto che ogni sera, sul tardi, vado in bagno , − confinante, ahimè, con la mia e sua stanza da letto− , la mattina seguente mi fa pagare dazio, battendo vigorosi colpi nei muri, che mi svegliano all’istante.
    Ho pensato che una possibile soluzione potrebbe essere quella di rifare il massetto, mettendo sotto un buon filtro isolante, della Isolmant o della Isover. A dire il vero, ho già acquistato dei listoni di buon laminato e un buon tappetino della Ewifoam, e sto continuando a dare l’autolivellante (per il quale avevo chiesto precedentemente un parere) per ridurre i dislivelli. Ma temo che questo intervento sia poco efficace, e, pur di isolarmi, sarei disposto al sacrificio, anche economico, di rifare il massetto.
    A questo punto mi sorge però il dubbio che rifare il massetto si riveli un lavoro inutile. Mi spiego meglio: non vorrei finire col fare un grosso favore al mio vicino di sotto, togliendogli i rumori da calpestio, non riuscendo però ad attenuare i suoi, di rumori.
    Per cui le chiedo: rifacendo il massetto, continuerei a sentire i colpi nelle pareti dati dal mio vicino di sotto, o potrei smorzarli? Tenga presente che, oltre ai colpi, vi sono rumori di spostamento di sedie e di letto. Da più parti ho letto dell’utilizzo di una rete elettrosaldata. Avrebbe qualche utilità?
    Non vorrei dover prendere in esame l’ipotesi di andarmene, in un momento in cui il mercato immobiliare è pressoché paralizzato.
    La saluto cordialmente.
    Andrea

    • Per Andrea.
      Da quello che dici, ci sembra di comprendere che il vicino del piano di sotto ha anche una stanza da abitazione sita al tuo piano e sulla quale batte per farsi valere?
      Se è così, non ti rimane altro che eseguire lo stesso trattamento della pavimentazione, anche alla parete a comune, in maniera che sarai isolato da entrambi i lati.
      Usa il pulsante “Cerca” in alto a destra delle nostre pagine e scrivici “Isolanti acustici contro il rumore” poi clicca.
      http://www.coffeenews.it/search?cx=partner-pub-6328541177817115%3Atwsdx6-43w5&cof=FORID%3A9&ie=ISO-8859-1&q=isolanti+acustici+contro+il+rumore&sa=Cerca&siteurl=http%3A%2F%2Fwww.coffeenews.it%2F
      Amedeu e c.

      • Buongiorno Amedeu, credo di essermi spiegato male. Avevo scritto un messaggio molto più lungo e, cercando di ridurlo all’essenziale, ho forse tolto dei punti che avrebbero permesso di chiarire meglio ciò che volevo dire. Ad ogni modo chiarisco adesso: premetto che da neppure tre anni abito all’ultimo piano di un palazzo costruito subito dopo la guerra.
        No, per fortuna il mio vicino di sotto abita proprio sotto a me, e non ha una sola stanza al mio piano, altrimenti starei fresco. Ogni volta che io, involontariamente, lo disturbo, lui mi rende pan per focaccia e, una volta capito dove dormo, la mattina si piazza nel locale corrispondente al mio e comincia a battere col martello. Potrei dire cose peggiori, come l’accendere e spegnere freneticamente l’interruttore della luce (purtroppo si sente anche quello).
        Prima che venissi ad abitare io, c’era una vecchia che non causava il benché minimo rumore (in pratica, trascorreva gran parte del tempo a letto o sull’ampio terrazzo). Quindi il mio vicino di sotto, che – si sarà capito – ha qualche problema psichico, ha mal accolto il cambiamento. A causa dei miei lavori di ristrutturazione – effettuati in gran parte da me – nonostante le mie ripetute scuse, ha subitondimostrato insofferenza nei miei confronti.
        Di qui la mia esigenza di isolarmi il più possibile da lui, visto che il palazzo ha pareti con mattoni da 8-10 centimetri. Le pareti confinanti coi miei vicini a lato ho già provveduto a insonorizzarle, ma con quello di sotto i problemi sussistono. Nel soggiorno, ho appena messo dell’autolivellante, che, suppongo, formando una massa di circa 5 chili a metro quadrato dovrebbe consentire un lieve abbattimento acustico. In più, ho messo un ottimo tappetino e, proprio in questi giorni, sto posando dei listoni di laminato. Ma nelle due stanze da letto vorrei, come dicevo, isolarmi il più possibile. Rifare il massetto è un intervento abbastanza invasivo, specie quando si abita nell’appartamento. Ma se servisse a bloccare in parte i rumori, mi deciderei a farlo, affidandomi a muratori esperti. Ma temo che il problema sia la costruzione rigida del palazzo, il suo solaio, e mi chiedevo se questo lavoro potrebbe aiutarmi a isolarmi, o se continuerei a sentire i suoi rumori di tipo impattivo Spero di essermi spiegato con maggiore chiarezza. Un cordiale saluto. Andrea.

        • Per Andrea.
          Certo.
          Adoperando un buon isolante acustico (tipo quelli indicati nei nostri articoli), migliorerai senza dubbio la situazione.
          Eventuali rumori secondari derivanti dalla rigidità del fabbricato, non dovrebbero crearti grossi problemi.
          Amedeu e c.

  256. Risalve 🙂

    Potreste fare un calcolo di quanto ci potrebbe costare la fornitura e posa in opera di materiali occorrenti x la realizzazione di un interrato di 28 mq?
    Sapendo che:
    Scavo: mc 84
    Fondazioni :0.30 x 22 = 6.60
    Pareti: mq 54
    Solaio carrabile: mq 28
    Igloo+soletta: mq 25
    Impermeabilizzazione guaina+antiradice: mq 35
    Doppio strato di guaina da 4mm: mq28

    …così posso vedere se la ditta è stata onesta.
    Grazie mille. Marilena

  257. Mi scusi, avevo provveduto a inserire la mail e a riformulare la domanda, ma non vedo la risposta, come faccio a trovarla?
    Grazie infinite
    Sandro

  258. Salve,
    voelvo sapere se ai termini della normativa vigente una balaustra in acciaio su un terrazzo (nuova costruzione – abitazione privata) deve essere calcolata e depositata al genio civile o meno

    Grazie

    Sergio

  259. volevo sapere se è corretto che l’amministratore del condominio proponga di ripartire la spesa per una guardia notturna estiva non per millesimi ma in base al numero delle unità abitative, anche se la maggioranza dei condomini fosse d’accordo in tal senso.
    grazie

    • Per Stella.
      Si tratta di gestione di un immobile, così come la luce scale, la pulizia scale e il consumo per l’ascensore, per cui l’unico sistema regolamentare agli effetti di legge è la ripartizione in millesimi.
      Amedeu e c.

  260. Ho un portico e una scala esterna piastrellati in cotto, non so se antigelivo, comunque li ho sempre trattati annualmente con prodotti della Fila specifici, idrorepellenti e oleorepellenti. La pavimentazione ha sempre retto egregiamente a gelate e nevicate per circa 18 anni; solo dopo quest’ultimo inverno, non particolarmente freddo nè nevoso, alcuni scalini hanno cominciato a sfogliarsi ed avere inflorescenze di salnitro. Cosa mi consiglia di fare, per evitare che le sfaldature si espandano, così come il salnitro? Vorrei evitare di sostituire gli scalini (che sono centrali) e comunque terrei gli scalini anche un po’ sfogliati come sono, purché la situazione non peggiori.
    Grazie per l’aiuto!

  261. buongiorno,debbo correggere una pendenza in una grondaia di rame con materiale liquido (caldo o freddo) che poi solidifichi e per uno spessore massimo ,degradante, di 5 cm. Quale materiale usare . Grazie Aldo

    • Per Aldo.
      Un quesito non facilmente comprensibile.
      La pendenza alle grondaie di rame, si ottiene, piegando le staffe di sostegno in maniera da dare alla grondaia la pendenza o le pendenze verso i discendenti pluviali.
      Trovare un prodotto da colare internamente (Ci sembra di comprendere questo, in quanto una pendenza esterna si può correggere facilmente con qualsiasi malta cementizia – Per esempio quella preconfezionata), è alquanto difficile, e ci sembra un intervento da non eseguire
      Amedeu e c.

  262. Buonasera, gradirei sapere se è possibile solo intonacare normalmente i Pannelli isolantl DEPRON o se ciò invece sciupa il lavoro.
    Grazie per la Vs. risposta; porgo cordiali saluti.
    Rosella

    • Per Rossella.
      I pannelli Depron hanno uno spessore veramente minimo, di 3 o 6 mm, e vengono fissati solo con la colla (Glutalin), per cui applicarci sopra una mano di intonaco normale, riteniamo che non sia conveniente, in quanto il peso potrebbe staccarli dal muro.
      Puoi, però, usare l’Intonachino Pronto che vendono in sacchi da 25 Kg, applicato in uno spessore minimo (1-2 mm) e poi frattazzato con una certa cautela.
      Amedeu e c.

  263. Buongiorno, seguo con interesse il Vostro sito. Vivo al piano superiore idi un edificio di due piani all’interno di un condominio.L’appartamento al piano terra gode di un piccolo giardino privato,confinante con il mio postoauto. Vorrei sapere se posso costruire senza autorizzazione del mio vicino un balcone lungo tutta la facciata in aggetto della profondità di m.1,40 (circa il diritto il mio ingegnere è stato un pò vago). Inoltre con il piano casa il mio vicino ha ampliato arrivando con il muro sino al mio parcheggio . Su tale muro ha aperto un finestra che si affaccia appunto sul parcheggio: poteva farlo? Attendo una Vostra risposta. Grazie

    • Per Rossana.
      Circa il balcone, lo stesso costituirebbe una modifica al prospetto dell’edificio. per cui, oltre che all’autorizzazione del comune, servirebbe anche quella del comproprietario dell’edificio, in quanto: le facciate, i muri perimetrali, il tetto, il suolo su cui sorge l’edificio, ecc, sono parti comuni condominiali.
      Relativamente all’apertura della finestra, il tuo vicino, a nostro parere, non poteva farlo, a meno che non trattasi di una luce, che però deve avere le caratteristiche minime di cui a questo nostro articolo
      http://www.coffeenews.it/le-luci-chiarimenti-ed-esempi-esplicativi
      Amedeu e c.

  264. In parco protetto regionale è in atto una ” manutenzione straordinaria edificio agricolo accessorio”, cioè casa in legno ma prima c’era una baracca in lamiera ,ponteggi e tetto provvisoria dei muratori che hanno costruito una casa lì vicino nel 1980. E’ proibitissimo costruire lì ma risulta e non mi viene dato alcun documento, per ora, che la baracca era stata come condonata e fatta risalire come casa agricola del 1960 quando tutti sanno che non c’era per tanti motivi.
    Chi è responsabile? Architetto, venditore, compratore del terreno ove costruiscono,municipio o ente del paco che ha autorizzato? Se fossero tutti intrallazzati può fare qualcosa il corpo forestale? indagini con le mie foto passate attuali etc.?
    Grazie mille e ciao da antonio

    • Per Antonio.
      Puoi recarti presso l’ufficio Edilizia Privata del Comune e chiedere di visionare l’intero progetto relativo a detta casa.
      Sono obbligati a fartelo vedere completo e puoi chiederne anche una copia a pagamento.
      In caso di rifiuto puoi richiederlo per scritto con lettera Raccomandata AR (Meglio sarebbe con il PEC)
      https://www.postacertificata.gov.it/home/index.dot
      indirizzando la richiesta al Dirigente dell’ufficio Edilizia Privata comunale (Metti il suo nome e cognome e chiedi di avere una risposta scritta tramite stesso mezzo).
      Amedeu e c.

  265. Bongiorno,
    Mio contatore di Gas dentro una cassetta e stata installata sul muro esterno di mia proprieta privata 14 anni fa, in un paese storico.
    Il nuovo proprietario e vicino muro a muro si ha allanccato al mio tubo di Gas con suo contatore e cassetta, accanto di mia cassetta di Gas pero e sempre sulla mia proprieta. Questo e stata fatto durante la mia assenza.
    E possibile farlo senza mio permesso?
    In oltre la tubazione di Gas esterno in Rame sulla confine fra di noi 15m non e coperta e alla altezza della mia Veranda esiste un rubinetto tipo per tubi. Non credo e entra le regole?
    Grazie per suo aiuto.

    • Per Haidee.
      Non sei molto chiaro.
      Comunque, devi richiedere un sopralluogo ai tecnici della società che gestisce il gas.
      Dopo detto sopralluogo, ti diranno esattamente come comportarti.
      Amedeu e c.

  266. Salve Amadeu sempre riguardo ai muri di confine su case a schiera in un complesso di 16 appartamenti dove ognuno ha fatto di tutto e di piu come voleva, non esiste amministratore… per mancanza di un minimo di rispetto con i confinanti sono cortretto a dover rialzare i muri di confine con uno di questi personaggi. Incaricato il mio geometra di fiducia,
    in comune gli hanno risposto che per innalzare il muretto di confine in muratura (solo per la muratura) c’è bisogno della firma di tutti e 16 i proprietarli è vero ?
    Mi hanno consigliato di sovrapporre un pannello sopra il muro esistente geometra e tecnico del comune vedendo le foto… che se vuole posso inoltrarle via mail…
    Premesso, che tutti hanno fatto modifiche senza preavviso… volevo anche chiederle se è meglio il muro o un pannello fissato sopra il muretto di alluminio e vetro ha lo stesso valore tecnico e giuridico del muro in cemento, in poche parole devo montarlo sulla meta del muro o dalla mia parte? perche volendo fare il lavoro a mie spese se il vicino volesse in un prossimo futuro diventare proprietario della sua meta potrebbe comunque farlo… giusto?
    In attesa di una sua gradita risposta le porgo i miei piu sinceri e cordiali saluti

    Francesco dalla riviera di rimini 🙂

    • Per Francesco.
      I prospetti e le facciate, come altre di un edificio sono comuni a tutto il condominio.
      Nel tuo caso il complesso delle palazzine a schiera costituisce il condominio.
      Leggi questo articolo e troverai le indicazioni sulla proprietà di un muro di confine (Sopra quello a retta in quel caso).
      Se i due tecnici ti hanno consigliato tale soluzione seguila e non ti conviene metterti in urto con gli altri comproprietari.
      Amedeu e c.

  267. Ciao, hanno accatastato una baracca in zona agricola a circa 10 centrimeti dal mio confine..ma è possibile farlo ?? Non dovevano stare almeno 5 metri dal confine ?? Inoltre non hanno neanche il Permesso a costruire perchè in quella zona non è concesso, dal P.R.G. comunale , avere azioni edificatorie.

    posso chiedere di far sfasciare la baracca accatastata perchè non dista 5 metri dal mio confine ??

    Grazie tante !!

    • Per Amedeo.
      E’ un tuo diritto come cittadino e confinante denunciare un abuso presso il Comando di Polizia Municipale (Per scritto)
      Amedeu e c.

  268. desidero sapere come è meglio rivestire l’interno di fioriere in muratura che devono contenere dei vasi con piante.Tengo a precisare che ora tutti i vasi sono stati tolti da quando mi sono accorto che le radici erano fuoriuscite dai fori sottastanti i vasi e si erano infiltrate nella parte muraria sottostante alla guaina bituminosa liquida da me spalmata come impermeabilizzante prima di inserire i vasi .Nella parte sottostante della fioriera avevo anche posto come drenante per l’acqua uno strato di circa 5 cm.di argilla espansa.Mi hanno suggerito questa volta di piastrellare il fondo della fioriera mettendo un battiscopa tutt’attorno per evitare che le radici possano infiltrarsi o di pitturare l’interno della fioriera con vernice per piscina.Vi sono altre soluzioni che mi può suggerire ? Se dovesse optare per la vernice ,quale sarebbe la più indicata?Altra domanda,la guaina bituminosa liquida con cui avevo rivestito l’interno delle fioriere deve essere rimossa?

    • Per Virgilio.Se devi collocare i vasi nella fioriera, sei obbligato a lasciare i buchi di fondo aperti, poichè in caso contrario creeresti una piscina di acqua.
      Ti conviene effettuare una buona impermeabilizzazione interna delle fioriere con un tipo di prodotto simile a questo
      http://www.coffeenews.it/un-impermeabilizzante-per-il-contenimento-di-acqua
      Questo ti comporterebbe la rimozione della precedente guaina.
      Per il resto lasceremmo tutto come è adesso, in quanto è il modo corretto di tenere le fioriere.
      A nostro avviso, dovresti effettuare il taglio delle radici sotto il foro di uscita dei vasi (Posizionati nell’argilla espansa) e stare attento che non crescano quel tanto da raggiungere i fori delle fioriere
      Si tratta di un lavoro che per un amante del giardinaggio può essere gratificante.
      Amedeu e c.

  269. buon giorno, stiamo cercando di costruire casa, siamo gia’ nella fase autorizzaizone ottenuta dal comune, preventivi imprese fatti , tassa allacciamento scarichi pagata, siamo in attesa della famosa “bucalossi” – questa …. tassa mi potrebbe dare lei una indicazione chi la deve comunicare ? la casa sara’ edificata a campongoara ve , da voci ho sentito che e’ la regione veneto che deve inviarla ma sono piu’ di 3 settimane che attendiamo e non arriva ancora nulla , sa speravo si facesse presto anche perché vorremmo sposarci l’anno proissimo ma con casa fatta. grazie e scusi delle battute – saluti mara

    • Per Mara.
      Hai consultato il tuo tecnico progettista e che ti eseguirà la direzione dei lavori?
      Questo, in quanto Regione che vai, usanza che trovi.
      Di regola, l’ufficio Edilizia Privata calcola gli Oneri di urbanizzazione da pagare, dopo di che il richiedente deve pagarli.
      E’ una prassi veloce.
      A meno che tu non intenda eseguire a mezzo di tua ditta, delle opere di urbanizzazione a scomputo di tali oneri.
      Amedeu e c.

  270. Buongiorno, ho una casa in campagna di 100mq, provvista di due bagni, purtroppo non ho la possibilita’ di allacciarmi alla fogna comunale perche’ non e’ presente in quella zona quindi, devo decidere tra una fossa settica e un sanitrit, voi cosa mi consigliate? E quali dimensioni del prodotto mi indichereste, visto che la casa sara’ abitata da quattro persone… Grazie.

  271. Buonasera, ho acquistato casa a piano terra , sul prospetto vi erano 2 gradini all’accesso, ma dopo che hanno fatto la gettata per il massetto esterno nn solo i gradini ma anche un minimodi altezza di soglia sono risultati inesistenti, quindi il pavimento esterno cn l’interno risulta essere a filo. Quando mi sono rivolta al costruttore lamentando di questo, lui mi ha risposto che sul compromesso c’è scritto che qualsiasi modifica prospettica poteva essere fatta dalla DL senza preavviso e che l’acquirente nn può pretendere nessun indennizzo.E’ possibile una cosa del genere in quanto potrebbero esserci infiltrazioni d’acqua e nn solo.

    • Per Maria.
      Ti occorrono due figure di professionisti.
      Un tecnico abilitato che ti effettui un sopralluogo, dopo di che deve fare il raffronto della situazione attuale con i progetti, con le varianti approvate in Comune e con la documentazione in tuo possesso.
      Una volta che il tecnico avrà riscontrato delle carenze puoi parlare con il costruttore affinchè le risolva, altrimenti sarai costretta a ricorrere da un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  272. Buonasera Grazie in anticipo .Vivo dal 2010 in un condominio di 10 unità abitative .io sono nel monolocale praticamente al centro del condominio .L’anno scorso ci sono stati dei problemi fognari che mi hanno coinvolto in prima persona ,in quanto mi entravano i liquami .Il problema poi è stato in parte risolto con una nuova linea fognaria che passa a vista dentro 3 garage compreso il mio .Ora da allora si sono più verificati casi ,a parte ogni tanto quando tiro l’acqua del water dalla doccia sento dei gorgoglii ,tiro l’acqua altre 2, 3 volte e poi svanisce .Anche il lavandino quando è pieno e faccio scendere di colpo l’acqua mi fa rumori strani . Premetto che dagli stessi scarichi convergono altri 3 appartamenti ,e nelle stesse tubature vengono immesse acque sia dei lavandini che degli scarichi water ,non ci sono sfiati che vanno sul tetto .

  273. salve
    e possibile ridurre il diritto di servitu concordato se questo si rilevi maggiore del necessario
    ovvero su una strada pre esistente di 5 mt ove su un lato vi si trovava una rampa e sul altro un prato e stato concordato un diritto di passo di 8 MT che comprende la rampa la strada e un 1.4 MT di prato
    per una svista del geometra ( sul diritto di passo ) successivamente e stato costruito il muro di contenimento per il giardino a 20 cm dalla strada quindi mi ritrovo il diritto di passo 1.2 MT all interno del giardino
    i proprietri del fondo dominante posso farmi spostare il muro 11 anni dopo anche dalla premessa che la strada da loro percorsa era la stessa attualmente utilizzata ?
    volevo precisare che tutto il terreno apparteneva a mio padre e i vicini sono miei parenti

    • Per Cristian.
      Un diritto di passo, dici, concordato?
      Quindi esiste un atto pubblico con il quale è stato definito tale passaggio, compreso le misure (Larghezza ecc.)?
      In questo caso ciò che vale è quanto è stato scritto e approvato dalle parti (Tuo padre?) e non può essere variato se non da altro documento notarile oppure per decadenza di tale servitù.
      http://www.coffeenews.it/servitu-costituzione-esercizio-ed-estinzione
      Per quanto riguarda lo spostamento del muro (Non sei stato chiaro), se i tuoi parenti avanzassero tale richiesta in virtù di una usucapione, la stessa scatta dopo 20 anni dalla costituzione, per cui dovresti rivolgerti da un legale del posto.
      Amedeu e c.

  274. Buongiorno, vorrei chiedere una info … vorrei creare un piccolo bagnetto su un mio terreno agricolo… mica si necessita di un permesso a costruire per realizzarlo ?
    Arrivederci
    Grazie mille-

    • Se realizzi un bagno completo di un piccolo vano (Sia in muratura o altro materiale), collegato a terra per lo scarico fognario (Che dovrai effettuare a norma di legge tramite una Imhoff e subirrigazione o fossa disperdente o fitodepurazione, più allaccio idrico), ti servirà una SCIA a firma di un tecnico professionista abilitato.
      Amedeu e c.

  275. Spet.le Sign. Amadeu, buonasera, non riesco a trovare sul web una risposta alla mia domanda ovvero questa:

    Abito in città, zona piena di case, stile vecchio borgo, in una casa di 100 anni circa, casa antica quindi, con tetto spiovente al centro, costituito dalle classiche travi grandi, e con ai lati due terrazze. Mi è possibile costruire proprio sul tetto di casa una stanza con terrazzina?…credo che in cemento non è possibile in quanto viola le leggi, ma il tutto costruito in legno o materiale comunque leggero? Troverei delle difficoltà, o mi vedrei spuntare i vigili?
    La ringrazio in anticipo per la risposta.

    Cordialmente

    Federica

    • Per Federica.
      Se dici che non è possibile in cemento (Forse vuoi dire muratura?) non è possibile neppure in altro materiale.
      Comunque controlla attentamente la fattibilità di tale intervento presso l’ufficio urbanistica del tuo Comune.
      Se fai un abusivo sei soggetta alle ritorsioni dei vicini e prima o poi la Polizia Municipale potrà aprire nei tuoi confronti una pratica per abusivismo edilizio (Civile e penale).
      Amedeu e c.

  276. Buorgiorno, chiedo cortesemente a tutti voi quali sono le distanze legali tra un canale con funzione di sottoservizio per le acque nere nel centro abitato di circa 3,5 mt di profondita’ fatto negli anni 1988 con i fabbricati attigui. (esiste una tabella con i dati ufficiali?)
    grazie.

  277. Salve sono Sabrina! Le scrivo per chiederle una cortesia,abito in una zona 167 la nostra convenzione prevede una tipologia di casa uguale per tutti,tre livelli,il mio vicino ha portato a termine solo una parte,due livelli, l’assenza dell’ultimo livello ha comportato problemi al nostro abitato. In parole povero non ha rispettato la convenzione! é punibile? La ringrazio

    • Per Sabrina.
      Se c’è una convenzione scritta da rispettare, e sei veramente certa che il vicino non l’ha rispettata, puoi recarti presso l’ufficio Urbanistica o Edilizia Privata del Comune e segnalare la cosa.
      I tecnici comunali, eventualmente, ti indicheranno cosa fare e in quali altri uffici dovrai rivolgerti.
      Amedeu e c.

      • Grazie per la sua risposta! sono già da due anni che mi reco in comune,ove la moglie del mio vicino è consigliere, protocollando ogni mia richiesta e non ultima una diffida al responsabile dell’ufficio tecnico che non dava risposta alle mie richieste! A questo punto le chiedo,gentilmente,che fare? Lei è a conoscenza di situazioni analoghe? Grazie

        • Per Sabrina.
          Invia al sindaco e al dirigente dell’ufficio Tecnico (Metti i loro nomi e cognomi) una PEC (Posta Elettronica Certificata).
          Se non hai la PEC vai alla posta e iscriviti gratuitamente.
          https://www.postacertificata.gov.it/home/index.dot
          Poi invia due messaggi di cui sopra, richiedendo che ti sia data una risposta con lo stesso mezzo e al più presto.
          Fai presente che in caso negativo ti rivolgerai a una autorità superiore (Per esempio alla Procura della Repubblica).
          Devi comunque essere convinta di ciò che fai e non pentirtene.
          La PEC non si può smarrire nè far sparire e impegna a fondo chi la riceve.
          Amedeu e c.

  278. Amianto. Circa 30 anni fa il costruttore ha installato n. 3 canne fumarie in eternit, coibentandole con tavelle da 8 cm, intonaco e stucco. E’ obbligatorio bonificare o possono rimanere così per molti anni. Oggi nell’installazione del camino e della caldaia a peletts verranno passati idonei tubi in acciaio. Degno di un cortese riscontro, porgo distinti saluti:

    • Per Mario.
      Che dirti?
      L’Italia è ancora piena di amianto.
      Ma il più pericoloso è quello posizionato in luoghi asciutti e caldi, quando tende a sfogliarsi, sfarinando per l’aria.
      Una canna fumaria è il luogo adatto per tale pericolo e chi vi introduce i tubi in acciaio può rigarla o scalfirla.
      A te la conclusione.
      Amedeu e c.

  279. Buongiorno
    dopo alcuni anni dall’acquistato di un immobile, di cui pago regolarmente le tasse, il comune si e’ accorto che il medesimo non era a me intestato. Interpellato il notaio che aveva stipulato la compravendita, mi e’ stato comunicato che a seguito di ricerche risultava che nell’atto di vendita precedente al mio erano stati trascritti dei dati catastali errati. A questo punto mi e’ stato detto che per sanare la questione bisognava fare un atto di rettifica che chiaramente a un costo. A chi spetta l’onere, al notaio dell’atto precedente (che e’ morto), al mio notaio che prima della compravendita doveva verificare la congruita dei dati catastali per l’accertamento di eventuali ipoteche, al venditore o per assurdo io compratore che devo risolvere il problema ? Ringrazio

    • Per Roberto.
      Escludi i due notai, che non hanno particolari responsabilità di legge: per il primo assolutamente niente e per il secondo, se la vendita è avvenuta dopo la legge 122/2010
      http://www.coffeenews.it/legge-122-del-30-luglio-2010-aggiornamento-del-catasto-planimetrie-sempre-in-regola
      spetterebbe solo la responsabilità di non avere fatto presentare e allegare al contratto la documentazione prevista da tale legge (Se così fosse avvenuto).
      Circa il venditore o l’acquirente, occorrerebbe leggere l’atto e cercare se è stato omesso o falsificato qualche dato che ha portato a tale situazione.
      Comunque diventerebbe una questione tra privati, risolvibile con legali e tramite il diritto privato, con tempi lunghi ed esito incerto.
      Altro non aggiungiamo, se non il consiglio di rivolgerti da un buon tecnico professionista della tua zona.
      Amedeu e c.

  280. salve
    dovendo rimuovere un manto di asfalto da un cortiletto, esiste un mezzo chimico oltre quello meccanico?
    grazie

  281. buongiorno
    nel 2004 ho acquistato un immobile con un C7 in fase di accatastamento.
    oggi che è stato finalmente accatastato devo fare una variazione sull’atto notarile in quanto non risulta su tale atto?
    grazie

    • Per Carlo.
      Riteniamo di no.
      Più che altro, oltre che alla variazione catastale, probabilmente occorrerà anche l’autorizzazione del Comune per cambio di destinazione d’uso dell’immobile.
      Devi consultare i tecnici dell’ufficio Edilizia Privata del tuo Comune.
      Amedeu e c.

  282. Buongiorno, desidero sapere se sia possibile collegare due unità immobiliari con una scala a chiocciola di altezza m. 3,80′, costituita da 19 gradini (alzata cm. 22 e passo cm. 32). Il diametro della scala e’ cm 160. L’idea è di fare richiesta di riunificazione catastale. Grazie.

  283. Ciao, ho da poco impermeabilizzato con Sikalastic 150 N, una vecchia piscina (credo costruita in blocchi riempiti di cemento, verniciata in cloro caucciù, l’ho trovata così quando ho acquistato la casa), ora vorrei rivestirla con del mosaico vetroso, gradirei sapere se esiste un collante che funga anche da fugante.
    Nota: sul web esiste ma a dei prezzi incredibili, inoltre il mercato offre tanti venditori di fumo che quando parli di piscine pur di vendere il loro prodotto criticano e sminuiscono altri prodotti esistenti sulla piazza
    Grazie Antonio

    • Per Antonio.
      I prodotti sono veramente tanti e dovresti leggere le schede tecniche per trovare quello che fa al tuo caso.
      Ti suggeriamo di provare con i prodotti Mapei e Kerakoll.
      Amedeu e c.

  284. buon giorno, ho fatto fare nel 2008 la facciata completa del mio terratetto con tutti i relativi permessi a una ditta edile di pisa. da qualche mese la facciata si sta rovinando, venice che viene via, e bolle di intonaco che si stacca dal corpo della casa. vorrei sapere se posso far valere i miei diritto di intervenire nuovamente a carico della ditta responsabile del lavoro eseguito. grazie e porgo i miei saluti

  285. ciao grazie innanzitutto per la velocità e la cortesia con la quale rispondete.Abito in una villetta indipendente e ho trasformato una tettoia spiovente (3×9) tipo patio per intenderci in una veranda chiusa dai tre lati (il quarto è ovviamente la casa stessa). la chiusura della veranda è pero interamente in legno con finestre fisse con doppi vetri, ma è interamente smontabile in quanto ogni porzione di veranda è incastrata (maschio femmina) nella precedente.essendo smontabile in un paio di ore devo cmq denunciare il tutto al Comnune? devo anche fare una variazione a livello catastale?Grazie in anticipo

    • Per Carlo.
      Prima di recarti in Comune, contatta un tecnico professionista della tua zona, il quale ti dirà come comportarti.
      Questo, per non incorrere in una possibile denuncia per opere abusive.
      Amedeu e c.

  286. L’ IMPIANTO DI SCARICO CONDOMINIALE E’ COSTITUITO DA UNA FECALE CHE RACCOGLIE ANCHE LE ACQUE METEORICHE DELLA COPERTURA E TERMINA A RASO ALL’ESTRADOSSO DEL SOLAIO.

    QUANDO SI VERIFICANO PIOGGE INTENSE AL SECONDO PIANO (CIOE’ SOTTO AL MIO APPARTAMENTO) IL PROPRIETARIO LAMENTA LA FUORIUSCITA DI ACQUA (PULITA) DAL WC….COME E’ POSSIBILE???
    N.B. LA FECALE NON HA TUBAZIONE DI VENTILAZIONE
    GRAZIE
    PIETRO

    • Per Pietro.
      E’ naturale, in quanto le acque nere o luride, vanno separate dalle acque bianche del tetto.
      Pur avendo uno sfiato sulla colonna montante delle acque nere, in caso di pioggia intensa si riempie la tubazione verticale e l’acqua fuoriesce dagli apparecchi sanitari.
      Amedeu e c.

  287. Buongiorno, le fondamenta della mia abitazione sono state eseguite con concessione edilizia rilasciata nel 2001. Successivamente i muri sono stati eretti con permesso di costruire del 2007. Abitazione ultimata nel 2009 tramite dichiarazione inizio attività. E’ giusto che il permesso di costruire del 2007 sia un completamento della concessione edilizia 2001 (non è stata prorogata la scadenza) oppure nel 2007 dovendo erigere i muri doveva essere richiesta nuovamente tutta la documentazione a corredo del permesso di costruire? (tra cui documentazione inerente legge 10/1991 sul risparmio energetico?) Lo chiedo perchè ho forti problemi di isolamento. Inoltre il costruttore nella dia del 2009 ha dichiarato: ” I muri perimetrali passano da 40 a 42 cm nel rispetto della normativa vigente in ambito di risparmio energetico” Visto che dopo due carotaggi i muri sono risultati da 39,8 cm la dia può ritenersi valida? Grazie

    • Per Andrea
      Una volta eseguite le fondamenta della casa e trascorso il periodo per richiedere una Variante, il proprietario nel 2007 può avere ripreso i lavori con un permesso di costruire.
      La DIA cui tu accenni del 2009 può essere stata una variante al suddetto permesso, in quanto il proprietario avrebbe avuto tempo fino al 2010 per ultimare i lavori.
      Relativamente alla documentazione energetica relativa alla legge 10/91 va presentata prima dell’inizio lavori, ma non sarebbe un caso eclatante se presentata dopo lo spiccato delle fondamenta.
      Comunque, può essere importante per il tuo fine se tale data influisce sul contenimento energetico, e non, per esempio, sulla presenza di un’eventuale umidità di risalita.
      Lo spessore dei muri che dovrebbero essere di 42 cm e invece sono di circa 40 cm è un altro fattore, spaccando il capello in due, che non rispetta quanto dichiarato dal progettista.
      Sappi, comunque, che in edilizia può manifestarsi anche la differenza di 2 cm dovuta a un diverso spessore degli intonaci.
      E’ pur vero che mancano due cm, ma è una attività nella quale non si misura con il calibro.
      Comunque sono due fattori che dovresti portare avanti a mezzo di un legale e in causa civile, il cui esito della sentenza non è ipotizzabile.
      Amedeu e c.

  288. Buongiorno,dopo 10 anni di carte bollate in tribunale, una casa e’ stata suddivisa in 2 appartamenti in verticale, con accessi separati,fogne separate, impianti separati ecc ecc, Adesso abbiamo il problema del rifacimento del tetto e delle facciate esterne, logicamente abbiamo finestre e terrazze da una parte e dall’altra, il proprietario dell’apprtamento del piano terra mi dice che le facciate esterne non sono parti comuni, lui sotto puo’ farla gialla e io sopra verde, mi sembra strano, volevo il Vs parere. Grazie

    • Per Andrea.
      Le facciate, così come il tetto, le fondamenta, il suolo su cui sorge l’edificio, i muri portanti ecc, sono parti comuni quindi condominiali.
      Amedeu e c.

  289. telo verde a confine.
    Salve, daccordo col vicino, ho tolto una mastodontica (larga 2mt. e alta 4,5mt.) siepe di tuya trovata già impiantata a confine, dalla mia parte. Purtroppo lo stesso vicino aveva costruito e condonato la sua casa di 3 piani attaccandosi letteralmente al muro di confine: posso – per la mia privacy- mettere un telo verde che sostituisca un pò la funzione della siepe eliminata e che si mantenga più o meno alla stessa altezza?
    Grazie mille per la risposta e per qs. prezioso servizio che svolgete con tanta pazienza!

    • Per Carla.
      Riteniamo che tu lo possa fare, specie se puoi dimostrare (Con foto o simili) che esisteva una siepe enorme e che la rete verde sarà di altezza inferiore alla siepe preesistente.
      Comunque, se puoi, parla con il vicino e fai vedere allo stesso il tipo di rete ombreggiante verde, che praticamente è usata ovunque.
      Amedeu e c.

  290. Gentile Amadeus,
    ho un box situato sotto tre terrazzi che hanno lo scarico dell’acqua proprio davanti alla saracinesca del mio box impedendomi di entrare. Fino che ero giovane, la doccia si riuscita a sopportare, ora invece… visto le pioggie torrenziali, non riesco più ad entrare. Avevo proposto che a mie spese avrei incanalato tutto. Ma a qualche condomino non le va bene. Cosa posso vare?

    • Per Sergio.
      Devi fotografare la situazione che si crea in una giornata di pioggia a causa di questi pluviali discendenti e poi porta il tutto da un legale, il quale provvederà a scrivere al condominio tutelando i tuoi diritti.
      Amedeu e c.

  291. Buongiorno, a giorni effettueremo lavori straordinari sul terrazzo a mio uso esclusivo (spese da dividere 1/3 e 2/3 gli appartamenti sottostanti). Su questo terrazzo, da sempre, scola da una feritoia l’acqua piovana dell’appartamento attiguo: per questo stillicidio l’appartamento del vicino e i sottostanti a questi rientrano nella spese straordinarie? In quale percentuale? Grazie

  292. buongiorno volevo sapere se c’e’ una legge o qualcosa che posso mostrare all’amministratore del condominio… spiego brevemente… io abito a piano terra di una palazzina di 2 piani sopra di me all’ultimo piano c’e’ un appartamento con terrazzo la parte del terrazzo e’ sopra la mia casa… il condomino sul terrazzo ha messo una struttura in ferro cn dei teli a mo’ di gazebo e quando nevica x non far crollare la sua struttura lui butta giu’ la neve… sta di fatto che ora e’ quasi crollato il tettino dell’inquilina che sta sopra di me… e’ stato sistemato puntandolo ecc… ora vorrei sapere chi le deve pagare queste spese??? tutti i condomini o solo lui che ha buttato giu’ la neve??? c’e’ una legge che vieta di buttare giu’ la neve??? grazie

    • Per Cinzia.
      Che ci risulti non c’è alcuna legge, ma piuttosto il modo di operare “secondo il buon padre di famiglia”.
      Per cui detto gazebo ha modificato una realtà preesistente causando danni ai vicini.
      Per fare valere tale condizione, dopo aver tentato un approccio amichevole con detto condomino soprastante, dovrai però rivolgerti da un legale della tua zona, il quale provvederà a scrivergli una lettera.
      Amedeu e c..

  293. In sede di divisione e trascrizione tra eredi (anche mia suocera), notaio e geometra non indicarono tra i beni un immobile (garage fatiscente) che insisteva su un terreno, citando solo il terreno. Successivamente il bene (terreno con immobile\garage), è passato a mia mogie regolarmente citato nella denuncia di successione. Volendolo mia moglie vendere il notaio per quanto detto ci crea qualche problema.
    Come si può risolvere il problema.
    Saluti E.P.

    • Per Enzo.
      Se è citato nella denuncia di successione non dovrebbero esserci problemi, comunque poni la stessa domanda anche a un notaio del posto.
      Amedeu e c.

  294. Buonasera, io sto per aquistare una casa singola da 14 eredi . Abiamo incaricato un architetto per fare la sanatoria per la casa , perché erano abusi di edilizia. Per la legge dopo che tutti le carte sono pronti devono eseri firmati da tutti eredi. Nel mio caso tra i 14 eredi 2 sono all’estero, la mia domanda è questa: Puo firmare tutti documenti della sanatoria un solo eredi incaricato da tutti eredi? Grazie mille

    • Per Pietro.
      Riteniamo di si; eventualmente gli eredi che firmano dovrebbero procurarsi una delega a firmare da parte dei due eredi all’estero.
      Non sarebbe male tu sentissi anche il notaio che ti rogiterà l’atto di vendita.
      Amedeu e c.

  295. A settembre mi scade il permesso per dare inizio ai lavori della casa.
    Siccome ho dei problemi ,volevo sapere quali sono i lavori MINIMI da fare che mi consentono di non perdere il permesso edilizio.
    Mi sono informata e so che si puo’ fare ma devo sapere quanto mi puo’ costare.
    Grazie .
    G.

    • Per Giuliana.
      Non dici in cosa consistono tali lavori.
      Si tratta di una nuova costruzione?
      E’ una ristrutturazione?
      E’ un restauro conservativo?
      Sono lavori di straordinaria manutenzione?
      Sono semplici interventi soggetti alla CIL o alla CILA?
      Comunque sia, se desideri una risposta elenca sinteticamente le opere da eseguire.
      Amedeu e c.

  296. desidero sapere se bisogna chiede permessi per istalare un bagno pubblico,al interno della mia propietta
    mi sapette dire i costi di un bagno publico

    • Per Elisabeth.
      Devi informarti presso l’ufficio urbanistica o edilizia privata del tuo Comune, portandoti dietro la planimetria del lotto di terreno e della casa di tua proprietà.
      Amedeu e c.

  297. buonasera ,
    un inquilino del mio condominio che non possiede il box, ha chiesto di poter mettere la moto nel locale dei contatori ekettrici condominiale.
    vorrei sapere de è possibile , a me sembra che per una questione di sicurezza non si possa fare , esiste qualche norma in proposito ?
    grazie
    Ambra

    • Per Ambra.
      Se il locale e grande non dovresti avere problemi.
      Comunque si tratta sempre di un serbatoi di benzina posizionato in un luogo dove potrebbero esserci dei corto circuiti.
      Devi informarti presso il comando provinciale dei vigili del fuoco: ufficio prevenzione incendi.
      Amedeu e c.

  298. Buongiorno vorrei raccontare e chidere delucidazioni sulla mi situazione alquanto bizzarra.
    Sono in possesso di un terreso edificabile il cui piano regolatore generale scade nel luglio prossimo. Nel lontano 2005 è stato fattu, dal comune, un piano particolareggiato molto complesso. Villa comunae, strada e lottizzazione. Ques’ultima è stata progettata accavallando i lotti tra i variu terreni.
    Oggi io vorrei costruire una casa prefabbricata.
    Mi sono recata al comune e mi hanno risposto che non la posso costruire perchè LORO non hanno fatto le opere primarie di urbanizzazione. Gli ho detto che avrei ottemperato a fare la fossa per gli scarichi e le luci nel mio terreno. Mi hanno risposto che non lo posso fare. Insomma sono molto arrabbiata perchè è il cane che si morde la coda.
    Cosa posso fare veramente?

    Grazie

    • Per Sonia.
      Se l’edificazione si attua mediante piano particolareggiato o lottizzazione (Che di solito vale per 10 anni), vanno eseguite le opere di urbanizzazione primaria (Strade, fognature, acquedotto, impianto elettrico, gas e impianto di illuminazione stradale).
      Le lottizzazioni normalmente sono di iniziativa privata.
      Devi richiedere questo, all’ufficio Edilizia Privata del Comune.
      Se è privata tali opere primarie spettano a voi.
      Amedeu e c.

      • Il piano particolareggiato è stato attuato nel 2005….quindi è scade il prossimo luglio come già scritto.
        Ma se io adesso volessi costruire un prefabbricato lo posso fare facendomi carico della fossa per gli scarichi e della luce, e di quello che necessita oltre? Loro dicono no!!
        Sonia

        • Per Sonia.
          Dicono giustamente no, in quanto non si può rendere edificabile un solo lotto, anche se parzialmente e con opere diverse dal previsto, ma prima vanno eseguite per intero le opere di urbanizzazione primaria di cui alla convenzione della lottizzazione.
          Amedeu e c.

  299. Per paolo.
    La richiesta della rimozione della canna fumaria è dovuto alla sua costruzione in eternit, materiale estremamente pericoloso per la salute.
    Per regolarità, andrebbe pagata anche da tuo padre per la quota parte cui ha contribuito alla sua realizzazione.
    Amedeu e c.

  300. Per paolo.
    La richiesta della rimozione della canna fumaria è dovuto alla sua costruzione in eternit, materiale estremamente pericoloso per la salute.
    Per regolarità, andrebbe pagata anche da tuo padre per la quota parte cui ha contribuito alla sua realizzazione.
    Amedeu e c.

  301. La pompa di smaltimento di acque piovane situato all’ingresso di un garage privato accessibile da un cortile privato deve essere alimentata dal quadro elettrico del condominio oppure dal quadro elettrico del proprietario del garage ?
    All’interno del garage oltre alle fondamenta del palazzo ci sono le tubazioni dello scarico delle fogne .
    Stiamo effettuando il capitolato insieme a un geometra per la ristrutturazione dell’impianto elettrico del condominio.
    Fatemi sapere grazie.

    • Per Lorenzo.
      Con il tuo geometra devi controllare se tale pompa serve solamente il garage oppure ha anche il compito di tenere bassa l’acqua proveniente dal tetto, oppure quella di falda dell’edificio.
      In base a ciò potrai trarre le conclusioni.
      Amedeu e c.

      • …….mi scusi con questo vuol dire che le fondamenta del palazzo e le tubazioni condominiali dello scarico delle fogne se si danneggiano a causa di allagamento dovuto da malfunzionamento della pompa la responsabilità è del proprietario del garage ? Che cosa vuol dire ” quella di falda dell’edificio ? ” Grazie della risposta.

        • Per Lorenzo.
          Sotto riportiamo la tua domanda e la nostra risposta
          “Domanda
          La pompa di smaltimento di acque piovane situato all’ingresso di un garage privato accessibile da un cortile privato deve essere alimentata dal quadro elettrico del condominio oppure dal quadro elettrico del proprietario del garage ?
          All’interno del garage oltre alle fondamenta del palazzo ci sono le tubazioni dello scarico delle fogne .
          Stiamo effettuando il capitolato insieme a un geometra per la ristrutturazione dell’impianto elettrico del condominio.
          Fatemi sapere grazie.
          Risposta
          Per Lorenzo.
          Con il tuo geometra devi controllare se tale pompa serve solamente il garage oppure ha anche il compito di tenere bassa l’acqua proveniente dal tetto, oppure quella di falda dell’edificio.
          In base a ciò potrai trarre le conclusioni.”
          Quindi dovevi essere più chiaro se volevi una risposta idonea.
          Le acque di falda sono quelle meteoriche che salgono d’inverno e si abbassano d’estate.
          Amedeu e c

  302. Buonasera dovrei rifare la facciata di questa villa anni 50; le pareti esterne 40/50 cm sono fatte in mattoni crudi;
    Nessun problema di muffa e umidità ed ottimo isolamento termico allo stato attuale.
    per recuperare i dislivelli delle pareti esterne non perfettamente a livello, le imprese del luogo insistono nel fare un cappotto in polisterolo espanso all’esterno.
    La mia paura è che il cappotto, non lasciando traspirare i mattoni in terra cruda mi creino muffa umidità e deterioramento.
    effettivamente in qualche punto le pareti esterne sono proprio storte ma io rimarrei del parere di rimuovere il vecchio intonaco e rifare il nuovo senza cappotto anche lasciandole storte.
    avrei bisogno di un vostro consiglio ed eventualmente un materiale che possa sostituire il polisterolo magari lasciando una buona traspirazione….o va bene anche il cappotto in polisterolo???

  303. Nella località di lido marini di Ugento quale è la massima altezza che si deve rispettare quando si edifica ? E quando non si rispettano tali indici a chi si deve ricorrere per farli rispettare ?

    • Per Antonio.
      Ogni Comune ha un Piano Regolatore Generale, con il quale regola l’edificabilità ed altre cose sul suo territorio.
      Con una mappa del terreno interessato, devi recarti presso l’ufficio Urbanistica del tuo Comune, dove ti daranno tutti i ragguagli circa i parametri da rispettare per tale zona.
      Amedeu e c.

  304. Buongiorno ho acquistato casa nuova dal costruttore, garage senza luce e corrente e non può arrivare (non ci è stato detto ovviamente) altro garage con griglia sul soffitto dove entra acqua (anche questo non visto e detto) in bagno non c’è il lavandino e in casa mancano delle rifiniture (soffitto di legno mancano listelli). Il costruttore non intende fare niente per sistemare. Ci sono problemi per agibilità? si può insistere perchè si è un po’ tutelati’
    Grazie mille. Barbara G

    • Per barbara G.
      Sono mancanze che dovevi avere notato prima dell’atto di compravendita, per cui adesso è difficile rivalersi verso il costruttore, specie se il tuo contratto contiene una formula generica tipo (…..nello stato in cui si trova, con annessi, connessi ecc….).
      Leggi questo nostro articolo, e in particolare vedi l’articolo 1667 del codice civile (Potrebbe interessare il garage dove ci sono infiltrazioni di acqua).
      Nel caso rivolgiti da un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  305. buongiorno. desidero sapere se posso montare delle mattonelle autobloccanti in legno per esterni nel mio giardino per poterci mettere su un gazebo rimovibile (di quelli leggeri) + tavolo con sedie e come. la base è terreno con strato di pietrisco, tessuto non tessuto, ciottoli di fiume. gradirei una risposta approfondita e chiara, non essendo un tecnico. grazie.
    Girolamo

  306. Salve, sto ristrutturando un appartamento con una scia ho iniziato i lavori interni, mentre per delle modifiche ( come finestre) sono inattesa della paseaggistica. Volevo sapere in quanto tempo devono darmi la risposta.
    Se x motivi economici non riesco di fare tutti i lavori (es. le persiane) posso fare fine dei lavori per poter accedere dei benefici sul risparmio energetico che scadono nel mese di dicembre 2015?
    grazie

  307. Salve, avrei bisogno di sapere se per la realizzazione di una sopraelevazione, oltre agli oneri di costruzione se bisogna pagare anche quelli di urbanizzazione se la strada è privata e tutte le opere fogne e condutture sono state realizzate dal sottoscritto

    • Per Antonio.
      Bella domanda!
      Di solito i comuni danno la scelta ai richiedenti di non pagare gli oneri di urbanizzazione primaria in cambio dell’esecuzione delle stesse opere fino all’importo dovuto.
      Nel tuo caso la strada e i servizi (Dici), esistono tutti (Fognatura bianca e nera, impianto idrico, elettrico, del Gas, lampioni stradali, bitumatura della strada completa di marciapiedi).
      Per esperienza ti possiamo dire (E speriamo non sia il tuo caso), che non abbiamo mai trovato privati che abbiano realizzato tutte queste opere di urbanizzazione primaria.
      Comunque affronta il discorso con il dirigente dell’ufficio Edilizia Privata del Comune.
      Amedeu e c.

  308. il mio vicino dopo avergli dato permesso a costruire a confine per un ampliamento ha creato lesioni alla mia abitazione ed ho scoperto con loro ammissione e fotoche hanno fatto o rinforzato sottofondazioni comuni proprio in corrispondenza della parte lesionata della mia abitazione sia al 1 piano che al piano terra.
    C’è penale? che fare?

  309. Abito in una zona collinare ,23 anni fa ho dato in permuta ad una ditta edile il terreno in cambio di casa. La parte laterale del terreno ( ca 100 mq che prima della permuta facevano parte dell’intera proprietà) a fianco della quale io ho passaggio per entrata, risulta di proprietà del comune, sul progetto del ’90 risultava adibita a 6 parcheggi,ma di fatto nessuno dei vicini ne necessitava pertanto da allora è stato recintato con rete e siepe e curato da me per evitare che tutti portassero i cani per i bisogni e vi ho messo io 2 cani,senza che il comune sia mai intervenuto né per togliere recinzione né per ripulirlo. Le chiedo: 1) ci sono gli estremi per intentare una causa di usucapione? 2) In caso contrario , volendolo comprare, il comune si atterrebbe al vero valore al mq della zona o potrebbe chiedere qualunque cifra? Grazie mille.

    • Per Silvana.
      I beni immobili inseriti dal Comune nel patrimonio indisponibile possono comunque essere usucapiti dai privati se non sono effettivamente destinati al servizio indicato.
      Non è sufficiente, infatti, la sola determinazione dell’ente locale per imprimere al bene il carattere di indisponibilità.
      A chiarirlo è stata la sezione II civile della Cassazione con la sentenza 7059/2010 (disponibile anche su http://www.guidaaldiritto.ilsole24ore.com) che ha respinto il ricorso di un comune siciliano nei confronti di un cittadino.
      Amedeu e c.

  310. Vorrei avere informazioni sul condizionatore Unico Twing per quanto riguarda i punti vendita e prezzi,
    inoltre vorrei sapere se necessita di tubo di spurgo.
    Grazie

  311. Un condominio in posizione sovrastante la mia proprietà ha un piazzale di circa 250 mq e l’acqua piovana che raccoglie viene smaltita tramite fori fatti nel cordolo del piazzale stesso e lasciate defluire liberamente fino alla mia proprietà. Cosa posso fare ? Vale in questo caso l’usucapione ? Grazie per la risposta

  312. Buongiorno sig.Amedeu, ho ancora bisogno del suo utile consiglio.Sto per sostituire completamente impianto riscaldamento su una casa sungola a due piani di 180 mq con 9 termosifoni tubolari e sono indeciso tra impianto a gas e impianto con la caldaia a pellet che dicono che si risparmia tanto. Io vorrei sapere se conviene o no?e se servono permessi particolari per questo impianto a pellet. Grazie e buona giornata

    • Per Petru.
      Se trattasi di un impianto di riscaldamento completo, occorre sempre la attestazione di regolare esecuzione rilasciata dalla ditta esecutrice.
      Il pellet comporta il continuo carico e l’accatastamento dei sacchetti mentre il gas metano è una comodità, anche se, forse, è più caro e l’impianto più elaborato.
      Amedeu e c.

      • Si ,vogliamo installare un impianto di riscaldamento a pellet con serbatoio di accumulo completo da una ditta con attestazione regolare.La ditta mi dice di un enorme risparmio economico. Ma si come io mi fido più di lei che di loro vorrei chiederla se servono permessi particolare ,se conviene come dicono loro , e se mi puoi spiegare un può più dettagliato di questo impianto. Grazie per la pazienza e buona giornata

        • Per Petru.
          Indubbiamente ci sarà un risparmio nei confronti di altri impianti energetici (Dipenderà naturalmente dalle ore che lo terrai in funzione e dalla temperatura ambiente che vuoi ottenere),
          Tale impianto viene comunemente considerato come qualsiasi altro impianto di riscaldamento, per cui occorre il progetto in Comune e la certificazione di regolare esecuzione rilasciata dalla ditta al termine del lavoro.
          L’unica variante rispetto agli altri impianti è rappresentata da un caldaia a pellet invece di una a gas metano o gpl; per il resto l’impianto è similare.
          Avrai l’onere di caricare il serbatoio di pellet ogni volta che occorre.
          Amedeu e c.

  313. buongiorno! vorrei ristrutturare e ampliare casa (recuperare il sotto tetto e mi hanno detto che non fa ampliamento!)…praticamente la casa (su quattro piani,uno sotto strada,uno al piano della strada e gli altri due sopra!) e confinante su due lati con altre due proprietà,mentre dietro è attaccata alla collina(il piano sotto strada e il piano sulla strada). Ecco,io vorrei sbancare(almeno il livello sulla strada) in modo da poter ampliare con due stanze o una stanza e una terrazza..mi spaventa l’intervento per la cifra che può venire fuori perchè non c’è proprio spazio per fare passare le o la ruspa. Spero di essere stato abbastanza chiaro
    Grazie
    Antonello

  314. BUONASERA
    DOVREI COSTRUIRE UN PLINTO ALL’INTERNO DI UN CAPANNONE CHE SIA IN GRADO DI SORREGGERE UNA MACCHINA DI 35 TONNELLATE LUNGA UNA DECINA DI METRI. IL PROBLEMA E’ CHE NON PROVOCHI VIBRAZIONI ALLA STESSA UNA VOLTA CHE SARA’ IN MOVIMENTO.
    HO SENTITO CHE SI PUO’ USARE CALCESTRUZZO CONTENENTE SCAGLIE DI FERRO OLTRE ALLA NORMALE ARMATURA.
    IN ATTESA DI UN SUO CORTESE CONSIGLIO RINGRAZIO E PORGO CORDIALI SALUTI

  315. Buonasera, ho comprato da poco una casa su due piani (piano terra e primo piano). La parte al piano terra (cameretta, bagno e sala con angolo cottura) ha le finestre che danno sul cortile condominiale. Io e mio marito, questa estate, ci siamo accorti che, tenendo le finestre aperte, dal cortile viene un cattivo odore di muffa e che ovviamente entra dentro il nostro appartamento (soprattutto appunto al piano terra). Mi chiedevo, dunque, se possiamo costringere il condominio a far coibentare il cortile per risolvere il problema del cattivo odore. Oppure il lavoro deve sempre essere approvato con i millesimi richiesti dalla legge anche se si tratta di un problema di salubrità?
    Grazie

    • Per Veruska.
      Poichè siamo d’estate, chiama l’amministratore del condominio e fagli sentire il cattivo odore di cui parli.
      Sarà il medesimo a suggerirti cosa devi fare.
      Comunque devi insistere sul fatto che è antigienico.
      Amedeu e c.

  316. Buongiorno, ho comprato un terreno agricolo 26 anni fa con una scrittura privata non registrata da un signore che a sua volta aveva acquistato sempre con scrittura privata non registrata 65 anni fa, considerando che il signore da cui ho acquistato è deceduto e gli intestatari che risultano al catasto sono chi deceduti e altri sparsi nel mondo è difficile da rintracciare, chiedo cme posso fare per legittimare la proprietà anche al catasto?
    Ringrazio e porgo distinti saluti
    Luigi

    • Per Luigi.
      Il nostro suggerimento è quello di non trovarsi mai in simili situazioni.
      Comunque, a nostro avviso, potresti cercare di intraprendere la via dell’usucapione ventennale, se hai sempre usato tale proprietà in maniera pacifica, continua e pubblica.
      Ti servirà un legale della tua zona per sistemare il tutto.
      Amedeu e c.

  317. Un mio confinante ha fatto una nuova strada vicino al mio muro di confine, a sua volta fatto dentro la mia proprietà e all’epoca della realizzazione non vollero contribuire alle spese della realizzazione.
    Per realizzare la suddetta strada ha scavato sino al suo livello stradale ( ci troviamo a livelli diversi)e così facendo ha fatto venir fuori le fondazioni che reggono il mio muro. Se il muro dovesse cadere chi di è la responsabilità?
    All’ufficio tecnico del comune è stato richiesto se la DIA sia stata rispettata.

    Grazie Marco

    • Per Marco.
      La responsabilità, da quello che ci dici, è di coloro che hanno scalzato le fondamenta del muro.
      Dovresti, però, procurarti una documentazione dimostrativa di tale situazione, chiedendo in Comune, presso l’ufficio Edilizia Privata, una copia a pagamento della DIA (Disegni compresi)- è tuo diritto, e far verificare il tutto da un tuo tecnico.
      Amedeu e c.

  318. ho un appartamento in ge-pegli con giardino con entrata carabile e marciapiede intorno in parte piastrellato i parte con griglie per l’areazione dell’intercapedine,detto marciapiede porta ad una rampa per invalidi,fortunatamente non utilizzata da nessuno di noi.Per rendere più agevole il camminamento ho allargato autonomamente detto marciapiede di 50 cm (inizialmente era largo 150 cm) senza chiedere alcun permesso anche perchè sulla piantina catastale il marciapiede non era segnalato ma era segnalata solo la rampa invalidi.
    Un condomino ha fatto un esposto in comune ed io andrò incontro ad una sanzione amministrativa ed a una denuncia penale.Vorrei sapere dove trovare gli estremi della legge.Grazie saluti

    • Per Antonio.
      Da come lo descrivi ci sembra un intervento veramente minimo e per il quale un Comune difficilmente si muove per aprire una pratica di abusivismo.
      Però è la tua versione, e può darsi che in loco il lavoro effettuato assuma ben altre proporzioni.
      In questo ultimo caso non avresti appigli a cui attaccarti per controbattere, in quanto la rampa per disabili aveva già una larghezza minima stabilita dalla legge e quindi l’allargamento da te effettuato non potrebbe essere una scusante.
      Amedeu e c.

  319. Ciao Amedeu,
    cercherò di essere sintetico.Nel 2000 ho ristrutturato il bagno nel mio appartamento in un condominio.Ho preferito non far installare la scatola sifonata, utile ma non piu’ indispensabile, con l’uso di scarichi in pvc.
    Tutto bene fino a circa 3 anni fa’ quando improvvisamente nel bagno si comincia a sentire cattivo odore.
    In questi anni nel Condominio sono stati effettuati vari interventi di restauro sia su terrazzi privati,sovrastanti la colonna del bagno,sia sul terrazzo condominale. Dopo molte sollecitazioni e minacce l’Amm.re ha chiamato un ingeniere che fa anche il ctu, il quale si è limitato ad entrare nel mio bagno,ha cercato la ventilazione sul terrazzo condominiale senza trovarla e quindi ha concluso dicendo che siccome il problema lo lamento soltanto io ed eessendo il bagno sprovvisto di scatola sifonata devo risolvere il problema intallando all,interno della chiostrina, un ponteggio per realizzarre una nuova ventilazione tutto a mie spese. Ti sembra plausibile come soluzione? Fino a tre anni fà io non ho avuto problemi.Quindi è successo qualcosa alla ventilazione a livello condominiale.Cosa si può fare? E’ giusto,che mancando la scatola sifonata mi debba prendere tutta la responsabilita’? Secondo te c’è un intervento che puo risolvere il problema? Grazie mille Enzo.

  320. Una fossa biologica in comune tra due proprietari, situata nel terreno di uno dei due, può essere coperta da 50 cm. di terra ? O dovrebbe essere accessibile in ogni momento anche dall’altro che non è proprietario del terreno ? Per legge il coperchio deve essere a livello del terreno ? O devo aspettare i comodi del proprietario del terreno che lo venga a rimuovere per una mia ispezione ?
    Grazie per la risposta
    Rosario

    • Per Rosario.
      Il coperchio deve essere sempre a filo del terreno, poichè tale fossa va pulita almeno una volta all’anno mediante una autobotte dello spurgo.
      Per cui non va assolutamente interrata.
      Amedeu e c.

  321. poca acqua dai rubinetti:
    Salve,
    nel mio appartamento esce poca acqua da tutte le rubinetterie dei sanitari del bagno ( bidet, doccia, lavabo) e da quelle della cucina ( acquaio);tutti gli scarichi funzionano perfettamente, non ci sono perdite, ed il problema, è circoscritto al solo mio appartamento, e non a quello degli altri condomini; da cosa puo’ dipendere?Come poter risolvere il problema?
    Grazie.

    Marco

    • Per marco.
      Da quello che ci dici, a meno che il tuo appartamento non si trovi all’ultimo piano dove l’acqua stenta ad arrivare, potrebbe invece trattarsi di una occlusione delle tubazione idrica all’interno della quale si è formato il calcare e la ruggine.
      In questo caso devi contattare una ditta termoidraulica per un possibile (Ma difficile se trattasi di una vecchia tubazione in ferro zincato tipo Mannesman) lavaggio della tubazione.
      Amedeu e c.

  322. Vengo da lo state uniti qualcuno mi dice
    dove posso trovare un lavoro come
    installatore di piastrelle di ceramica e anche
    lavoro in cartongessi?

    Grazie mille

    • Per Luis.
      Ti suggeriamo di recarti presso un Ufficio di collocamento della tua città, dove sapranno darti tutte le indicazioni che desideri.
      Amedeu e c.

  323. DOCCIA A PAVIMENTI. e’ vero che per fare la doccia a filo pavimento,cioe’ senza piatto, per persona in carrozzina, questo non e’ possibile quando ci sono i sistemi di riscaldamento sotto i pavimenti? GRAZIE MARIA GRAZIA

  324. Ciao Amedeu, 2 domande :

    – lungo il perimetro esterno della mia abitazione, in basso c’è un “battiscopa” formato da pietre di luserna(o simili) di dimensioni 30×50 circa. C’è per terra un vialetto sempre delle stesse pietre largo circa 70 cm. La fessura di pochi cm Fra il vialetto e il muro è stata a suo tempo chiusa superficialmente con del cemento (credo) che con il tempo si è staccato. L ho rimosso tutto : ora vorrei mettere qualcosa di impermeabile e resistente, cosa mi consigli?

    – vorrei impermeabilizzare la pavimentazione di un piccolo terrazzino, cosa mi consigli?

    • Per Alessandro.
      Sono movimenti di assestamento del marciapiedi rispetto alla casa.
      Tieni conto che è molto probabile che se chiudi tale fessura, la prossima estate potrebbe riaprirsi (Variazione della falda acquifera dal caldo al piovoso)
      Un sistema abbastanza sicuro potrebbe essere rappresentato da una scossalina a forma di L, con la parte lunga fissata con viti e tasselli al muro e la parte corta che ricopra tale fessura (Stuccata a malta bastarda e soprastante bitume a caldo) impedendo infiltrazioni di acqua piovana.
      La scossalina può essere realizzata in rame, ma anche con un materiale diverso tipo la guaina bituminosa ardesiata.
      A secondo di come viene realizzata non è esteticamente bella da vedersi, ed è perciò che rappresenta una tua decisione dipendente molto dagli inconvenienti che può averti causato il passaggio dell’acqua p.
      Amedeu e c.

  325. Provincia di Milano -Un inquilino ha realizzato un bagno dove prima c’era una cucina, non si è collegato alla braga delle acque nere perchè troppo distante ed ha collegato quindi un normale water.
    La fogna si intasa con maggiore frequenza e recentemente da quella in ciu tutti i condomini hanno collegate le cucine fuoriesce materiale organico e carta igienica.
    L’inquilino non solo non vuole pagare le spese degli spurghi ma sostiene di essere in regola.
    Quali sono i regolamenti in materia, esistono delle leggi alle quali mi posso riferire?
    Grazie e cordiali saluti.
    Tiziana

    • Per Tiziana.
      Fatti salvi i Regolamenti Edilizi e Sanitari locali, di regola le cucine come i bagni devono scaricare nella fognatura nera comunale.
      Le acque bianche, invece, sono solamente quelle provenienti dal tetto.
      Normalmente il liquame proveniente dalle cucine deve essere convogliato in un degrassatore (Per detersivi, grassi ed oli), e che va tenuto costantemente pulito
      Nel tuo caso, può darsi che la tubazione delle cucine sia parzialmente occlusa , magari in corrispondenza di una curva, oppure sia di un diametro ridotto che non ce la fa a smaltire più di tanto.
      Sono accertamenti che devi fare eseguire da un tecnico abilitato o, al limite, da un costruttore edile.
      Solamente dopo tale sopralluogo potrai comprendere da cosa nascono gli inconvenienti lamentati.
      Amedeu e c.

  326. salve….sono giuseppe …….sotto casa mia cioe case popolari……….ho un garage mio personale………pago regolarmente l affitto da piu di 2O anni all istituto autonomo case popolari e tutte le varie tasse….rispettando tutti i parametri vorrei trasformarlo in una piccola abitazione per me per il futuro……..insomma cambiare destinazione d uso,,,,,,,,, come posso fare…e a chi devo rivolgermi…quali sono i primi passi da fare…………..al comune o all istituto???

  327. salve mi stanno mettendo delle cornici al soffitto ma unendone i pezzi si nota lo spazio che possono usare per chiudere quel piccola ma antipatica riga?

    • Per Donatella.
      Le cornici sono i n gesso o in legno?
      Se sono in gesso, sarà sufficiente farle stuccare nei punti richiesti con un pennellino o spatolina imbevuta in un contenitore di gesso (gesso e acqua lavorati).
      Se è di legno, sarà molto difficile che tu riesca a eliminare le righe, in quanto dovresti trovare dello stucco dello stesso colore della cornice e darlo con il sistema di cui sopra
      Amedeu e c.

  328. salve poche parole di richiesta
    sto aspettando con tantatantatanta speranza che facciate un progettino per una scala in legno a U con circa 15 gradini senza pianerottoli nelle due curve ma con gradini triangolari
    a suo tempo ho avuto modo di dialogare in merito con voi
    quella descritta precedentementefa una curva ed ha il pianerottolo nella curva che mi fa perdere spazio dato che ne ho poco
    grazie e scusate se ho insistito
    giuseppe

    • Per Giuseppe.
      E’ vero, non abbiamo ancora fatto il progetto di una scala come da te richiesto.
      Ti facciamo però presente, che per avere una scala con i gradini triangolari o trapezoidali, il lato corto della U deve essere molto stretto, in quanto, se metti in opera solo dei gradini della larghezza media di cm 35, ottieni una curvatura molto ridotta; altrimenti sarai sempre costretto a mettere in opera un pianerottolo rettangolare intermedio.
      Amedeu e c.

  329. Buon giorno Sig. Amedeu, ho inviato il mio commento gia da alcuni giorni, ma non è stata pubblicata la risposta, come mai, forse era incomprensibile? grazie saluti Giovanni

  330. Ho acquistato un appartamento con certificato di agibilità in cui viene dichiarato l altezza dello stesso pari a m 1.55 (quello legale è m 1,70) il rogito è nullo ?

    Grazie
    GENNARO

  331. NANOFLEX O ALTRO
    Buongiorno, avri questo problema ho una terrazza di circa 25 mq filtra acqua nella stanza sottostante non avendo ora la disponibilità economica di rimuovere e fare tutto il dovuto mi hanno consigliato di far fare, per tamponare il problema per questo inverno o forse due, una passata con nanoflex. Per contenere il costo a circa trecento euro. I miei dubbi sono: 1 se è un discorso valido 2 se è calpestabile e se esiste un prodotto migliore a parità di costo finito. Devo fare presente che il terrazzo è piastrellato con mattonelle liscissime e presenta delle irregolarità che non permettono all’acqua di defluire completamente. Grazie Paolo V

  332. spett.le Redazione, desidero sapere se è obbligatorio dotare il mio balcone (mt. 3 x 1), coperto da una tettoia (ovviamente inclinata) che si sporge per mt. 1,60, di grondaia per la raccolta di acqua piovana. Si fa presente che, attualmente, l’acqua cade su un mio fondo nel quale è presente solo un diritto di passaggio. Grazie anticipate per la risposta.

  333. dobbiamo rifare l’asfalto ad una strada privata su cui gravitano 5 villette con 5 ingressi. La spesa va suddivisa per villette o per famiglie, visto che in una villetta vivono due famiglie?

    • Per Lorella.
      Anche in condomini (Perchè anche il vostro è tale) dove, per numero di proprietari non è obbligatorio l’amministratore condominiale, è sempre auspicabile fare redigere da un tecnico professionista una caratura millesimale, le cui tabelle servono per suddividere in maniera adeguata e legale tutte le spese.
      Non avendo i millesimi qualsiasi accordo fra vicini può essere valido, ed è sempre difficile conoscere quale sia il meno peggio.
      Amedeu e c.

  334. ho un terrazzo di circa 30 mq. al centro un parte è in vetro cemento , da qualche tempo su un lato del vetrocemento porta un infiltrazione a una cantina sottostante, c’è soluzione.
    in attesa di una risposta ringrazio vivamente.

    • Per Carmine.
      Non si capisce bene se è una parte del solaio in vetrocemento, oppure se hai una par(e)te sulla terrazza in vetrocemmento.
      Comunque sia, esistono dei prodotti monocomponenti o bicomponenti della Mapei o della Kerakoll, che possono sigillarti tali infiltrazioni.
      Chiedi informazioni presso un magazzino edile della tua zona.
      Amedeu e c.

  335. il mio vicino ha costruito con pallet una legnaia con tanto di copertura con pannelli isolanti accostandola per quasi tutta la lunghezza a 3 cm dalla rete metallica di recinzione del confine. Che devo fare? Inoltre sul suo terrazzo adiacente ad una mia costruzione-annesso sempre sul retro, ha messo un pergolo per tutta la grandezza de terrazzo circa 50mq (pergolo in ferro ancorato con piastre e bulloni) con copertura in tessuto. Non ha chiesto mia autorizzazione! Non dovrebbe rispettare le distanze dal confine anche in questo caso in cui il suo terrazzo è adiacente (circa 10 cm) ?

    • Per Ludmilla.
      Molto dipende da ciò che consente il Regolamento Edilizio e la Normativa di attuazione del Piano Regolatore del tuo Comune.
      Recati presso l’ufficio Edilizia Privata per informarti adeguatamente.
      Amedeu e c.

  336. grondaia a cassetta su cornicione su cui nidificano i piccioni che spesso ostruiscono totalmente l’uscita: a ostruzione completa con temporali forti non ho semplici infliltrazioni umide , ma mi si allaga una parte della soffitta perche’ l’acqua rigurgitando entra dentro attraverso il cornicione.E’ normale o c’è qualche apertura di troppo?

  337. Cordialissimo Amedeu, innanzi tutto buona sera, ho già sfruttato il suo sapere e purtroppo sono costretto a utilizzare ancora la sua esperienza, le chiedo se i costi dei lavori su un terrazzo aggettante privato, posto al secondo piano di un palazzo, sono di completa competenza di tutti i condomini , o se la parte esterna è a carico del condominio e la parte interna privata compete al proprietario dello stesso. Vorrei precisare che non si tratta di rifacimento di lastrico solare, ma di colonnine in muratura e parapetti in tubi di acciaio che si sono completamente divelte. Per maggiore chiarimento il profilo della facciata del palazzo non fa parte del terrazzo in questione. La ringrazio se le servono ulteriori informazioni sono a sua disposizione. Sempre grazie per la sua disponibilità Eliana

    • Per Eliana.
      Dipende molto dalla natura architettonica dei terrazzi.
      Normalmente al proprietario soprastante spetta l’impermeabilizzazione, la pavimentazione e la ringhiera o parapetto.
      Al proprietario sottostante l’intonacatura e imbiancatura del sotto terrazzi.
      Rispetto alla struttura portante del terrazzo, tenuto conto anche della giurisprudenza, spetta al condominio, in quanto parte comune, strutturale orizzontale di un edificio.
      Amedeu e c.

  338. Costruzione stanza in più.

    Salve,

    chiedo questa cosa: abito in campagna in casa di proprietà, attaccata alla casa c’è un capanno in lamiera condonato. E’ possibile trasformarlo in costruzione in muratura abitabile con relative fondamenta ?
    Grazie. ilenia

    • Per Ilenia.
      Dipende da cosa hai condonato, la sua destinazione e il materiale usato nel costruirlo.
      Tutti dati che dovresti trovare nella pratica del condono che presentasti a suo tempo in Comune.
      In base a ciò, ti converrà contattare un tecnico professionista della tua zona domandandogli se è possibile, vista anche la destinazione del PRG, trasformare il sanato in abitabile.
      Amedeu e c.

  339. Gentilissimi,
    ho bisogno di fare luce su un problema veramente serio, ieri sera ho avuto un’esperienza davvero brutta: un’auto è passata sopra il tubo principale di erogazione del gas metano, posizionato sul muro dell’edificio, e lo ha troncato in due. Risultato: il gas ha iniziato a uscire trovando la sua naturale via di fuga dentro il mio stabile, attraverso un piccolo lucernario posto sopra il portone d’ingresso e da una finestra del mio appartamento. Il tubo che consta di due giunture ed ha un diametro di 12 cm, una lunghezza esterna di circa 95 cm prima di entrare nel suolo. è installato a 50 cm dalla striscia bianca della segnaletica stradale, non c’è marciapiede e la strada è abbastanza stretta. La distanza dal mio portone di ingresso è di 75 cm e il tubo è di pertinenza dello stabile adiacente al mio. Vorrei sapere se questa installazione Vi sembra in regola in quanto a distanza dalla strada e cosa posso fare per far sentire la mia voce e con chi. Segnalo anche che è la seconda volta che il tubo è stato urtato da una macchina. Grazie per l’attenzione.
    Silvia

    • Per Silvia.
      L’articolo 873 e successivi del codice civile prevedono la distanza per tubazioni (generiche) di mt 1,00 dal confine.
      http://www.coffeenews.it/distanze-dai-confini-di-pozzi-cisterne-fossi-tubi-canali-ed-altro
      Tra l’altro, occorrerebbe effettuare un sopralluogo per verificare la possibilità che c’è di spostare detta tubazione.
      Comunque, poichè per due volte tale tubazione ha subito degli incidenti che potevano essere gravi per la salute delle persone, ti conviene informarti per prima cosa presso il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco (Ufficio Prevenzione Incendi) circa una normativa esistente in materia.
      Dopo di che con i dati alla mano puoi parlare con i confinanti e qualora questi non ti ascoltino puoi far scrivere loro, una lettera, da un legale.
      Amedeu e c.

  340. salve ,volevo sapere gentilmente se posso fare un cappotto esterno con depron su parete di compensato marino da 2 cm e soprattutto quale colla usare per bloccarli sul legno.GRAZIE

  341. I millesimi di un appartamento variano se un terzo realizza una costruzione, con regolare concessione edilizia, che copre la luce e la visuale al predetto appartamento. Cioè i millesimi di una palazzina dipendono dai fabbricati adiacenti, dalla sistemazione urbanistica delle aree circostanti. Appartamenti realizzati con vista discarica rifiuti solidi urbani modificano i propri millesimi se il comune bonifica il sito. Agli appartamenti situati nello stesso stabile ma con vista opposta al sito della discarica vengono diminuiti i millesimi.
    Mi sembra incredibile che i millesimi di proprietà dipendono dai coefficienti di circolari ministeriali.
    Giancarlo

    • Per Giancarlo.
      Gli articoli sui millesimi che noi abbiamo redatto sono 3 e ti invitiamo a leggerli con estrema cura.
      La circolare ministeriale cui tu fai cenno (La n° 12480 del 26 marzo 1966) è molto vecchia e serve come linea guida per i tecnici professionisti che devono redigere i millesimi.
      Sta alla sensibilità tecnica del professionista applicare i coefficienti di ragguaglio, dopo avere visitato tutti gli appartamenti e segnato gli aspetti favorevoli e quelli contrari.
      Ecco perchè noi sosteniamo, e lo leggerai in tutti e tre gli articoli, che le carature millesimali sono molto soggettive, e non ne troverai mai due uguali.
      Amedeu e c.

  342. Scusami se insisto, sono sempre Giancarlo,
    Affermi che la circolare ministeriale cui tu fai cenno (La n° 12480 del 26 marzo 1966) è molto vecchia e serve come linea guida per i tecnici professionisti che devono redigere i millesimi.
    Penso che il C.C. è stato redatto prima del 1966 ed i condomini sono prima del 1966 e le prime tabelle millesimali sono prima del 1966.
    La circolare ministeriale sopra richiamata è indirizzata ai COLLAUDATORI DEL MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI per determinare l’importo che i singoli soci delle cooperative EDILIZIE che hanno usufruito del contributo statale, devono pagare per diventare proprietari dell’appartamento. NON SI PARLA DI NEGOZI DI UFFICI DI MAGAZZINI ecc.
    Il codice civile, come da voi richiamato prevede che:
    Il valore del piano (o dell’appartamento), agli effetti dei diritti e dei doveri spettanti al condomino proprietario, non corrisponde al valore di vendita o di mercato , ma solo al suo valore allo stato “grezzo”, non influendo su tale valore le sue rifiniture interne, (siano più o meno lussuose), nè il canone di locazione , i miglioramenti interni eseguiti dal condomino, e lo stato di manutenzione interno dell’appartamento.
    Da quanto sopra si evince che le tabelle millesimali calcolate con i coefficienti di cui alle circolari ministeriali sono in difformità da quanto previsto nel C.C..
    In attesa di conoscere il vostro parere o la condivisione di quanto sopra sostenuto,
    porgo cordiali saluti
    Giancarlo

    • Per Giancarlo.
      Scusaci Giancarlo, ma ti abbiamo dato già una risposta e tu ci stai tempestando di domande sullo stesso contenuto.
      Che altro possiamo dirti?
      Vi sono molte leggi e codici che non sono mai stati aggiornati o addirittura sorpassati (vedi tanti articoli del codice civile), per cui sta a chi effettua una determinata operazione o lavoro regolarsi di conseguenza.
      La sensibilità tecnica del redattore delle carature millesimali non vuole essere una trovata innovativa, ma è semplicemente un concetto che vuol far comprendere ai condomini che in fondo è il minuzioso e sensibile lavoro dell’addetto ai lavori che rende i millesimi l’unico sistema valido e più vicino possibile alle esigenze di un intero condominio.
      Capito?
      Ti salutiamo.
      Amedeu e c.

  343. Ho un problema col mio confinante che, arbitrariamente e senza alcun preavviso, ha resecato la scarpata di protezione del mio fondo determinando grave nocumento alla stabilità del mio terreno soprastante.
    Per rendere più comprensibile la vertenza, allego l’atto stragiudiziale inviatogli in data 30/07/2015 ( nomi e riferimenti sono stati modificati per privacy).
    Sarei molto grato se potessi ottenere un Vs. parere in merito.
    Distintamente saluto.
    Giuseppe

    • Per Giuseppe.
      Purtroppo, visti i numerosi interventi dei lettori non ci è possibile visionare atti o altro che ci portino via molto tempo.
      Nel tuo caso occorre una perizia dettagliata di un buon tecnico professionista (Possibilmente un ingegnere) ed un legale per mandare avanti la tua pratica in sede giudiziale.
      Altro non possiamo dirti.
      Amedeu e c.

  344. Fantasie da Notaio.
    cosa significa la dicitura nell’atto di compravendita di un appartamento in una piccola palazzina riferito ad un giardino di fronte ad un appartamento al piano terra ; ” con circostante area nuda accessoria pertinenziale ” .
    Certi condomini dicono che non sta a significare la proprieta’ esclusiva anche perche’ un altro giardino nella stessa palazzina è indicato come area accessoria ad uso esclusivo.
    ho chiesto ad un notaio , informalmente e mi ha detto (in maniera molto strana) che attribuisce la proprieta’ del giardino.
    grazie

    • Per Giancarlo.
      Ci hai messo in agitazione, in quanto non riusciamo a dare un senso compiuto a questa frase.
      Il consiglio che ti diamo è quello di farti chiarire dal notaio che ha rogitato l’atto, se il giardino è accessorio (?) oppure è pertinenziale.
      Le due cose insieme stridono.
      Amedeu e c.

      • grazie per la risposta, ma sembra che la cosa sia di diversa interpretazione da notaio a notaio, resta il fatto che il regolamento condominiale prevede che i giardini siano dati ad uso esclusivo e nella controversia tra condomnio e proprietario del piano terra c’è la “strana” abitudine delllo stesso di non presentare anagrafica condominiale e non ha voluto portare il rogito ad un notaio per un asservimento al comune di alcuni parcheggi.
        grazie

  345. buonasera:siamo in 2 schiere di villette in totale 12 appartamenti e il nostro problema sono le pompe guaste dello scarico posizionate nel pozzo con delle guide in ferro, ora se possibile vorremmo sapere quanto puo’ essere il costo della sostituzione delle guide ( visto che sono ormai tutte marce) e di una delle due pompe che non funziona piu’ in attesa di una vostra risposta saluto e ringrazio

    • Per Dario.
      E’ un lavoro difficilmente quantificabile a corpo; occorre un sopralluogo per verificare la profondità del pozzo e del tubo, gli agganci del tubo e delle pompe, il pozzetto a passo d’uomo, ecc.
      Lo vediamo più quantificabile ad economia, con il conteggio delle ore degli operai ed il costo del materiale e dei mezzi occorrenti per ricavare il pozzo e trasportare i materiali residui alla discarica.
      Ti suggeriamo di farti fare un preventivo da un paio di ditte della tua zona; poi sceglierai quello che più ti aggrada.
      Amedeu e c.

  346. Per favore vivo a Trieste e stò facendo una copertura con i fogli di policarbonato doppio strato di 3 metri per 1,5 e mi manca 1 foglio per finire il tutto, stò girando per tutta la città per trovare ancora un foglio, mi potete aiutare e dirmi dove posso acquistare questo foglio. Ricordo che i fogli sono quelli ondulati. Grazie Elizabeth

  347. Salve mi trovo in una palazzina di nove inquilini io mi trovo al quinto piano unico appartamento con attico ad uso eslusivo. Per spese di adeguamenti dell ascensore mi trovo a pagare oltre il doppio dell inquilino del quarto piano e possibile, da considerare che ho in proporzione al piani sottostanti compostti da due appartamenti di mq.110
    Io ho un appartamento composto mq.110 coperti e mq 110 di scoperto cioe attico in proporzione in millesimi ho gli stessi del qarto piano totale piu uleteriore 20 % vorrei una risposta, possibile che un aerea scoperta va considerata in millesimi come se fosse an aerea coperta abitabile. Grazie

    • Per Domi.
      Così come da te prospettata, sembra anche a noi un’esagerazione.
      Vi sono però certe terrazze, tipo quelle panoramiche in città (Per esempio Roma, Venezia ecc.) dove valgono quasi quanto l’appartamento, poichè costituiscono il vero belvedere.
      Di conseguenza non possiamo esprimerci senza avere eseguito un sopralluogo; cosa che ci è impossibile fare.
      Contatta un tecnico professionista della tua zona, e fagli eseguire un sopralluogo, ti darà le spiegazioni del caso.
      Amedeu e c.

  348. salve . la mia casa e stata accatastata con la ristruturazione che non e mai avvenuta. risulta con un piano in pui che non sono riuscita a costruire.come posso risolvere?

  349. Buongiorno , cambiando argomento, volevo per cortesia sapere se è ” regolare” che il proprietario di un giardino in condominio in un contesto di pagamento acqua in comune, si sia messo un contatore di sottrazione (penso perchè il nostro amministratore dice che l’acqua del giardino la paga a parte con una lettura che lo stesso fornisce) senza avvisare nessuno e oltremodo non dovrebbe pagare l’acqua per i millesimi del giardino ?
    grazie di nuovo

    • Per Giancarlo.
      Riteniamo che l’amministratore abbia preso una decisione oculata, in quanto pagare l’acqua a uso giardino privato, con il conteggio della stessa tramite un sub contatore, sia conveniente per il condominio e leale da parte del condomino che lo ha voluto istallare.
      Amedeu e c.

  350. Sto istallando un inserto a legna, x la coibentazione dalle canna fumaria (in inox parete semplice) mi hanno consigliato delle coppelle non in lana di roccia ma delle coppelle clax in fibra di vetro che hanno caratteristiche eccezionali, cosa ne pensa? grazie saluti Beppe

    • Per Beppe.
      Il prodotto che ti hanno indicato ci sembra particolarmente adatto all’uso che vuoi farne.
      Si tratta di un isolamento termico rapido dei condotti fumari a singola parete a servizio di generatori di calore alimentati da combustibili gassosi/ liquidi/solidi
      Amedeu e c.

    • GRAZIE della risposta, volevo ancora chiedere nell’istallazione di questo inserto, la parte iniziale della canna fumaria(primo tratto +-1-1,5 metri va sempre coibentato, o nel caso uno voglia sfruttare il calore della cappa si puo’ lasciare nudo, inoltre ho comprato del sigillante ad alte temperature (superiore 300°) puo’ essere utilizzato nelle giunte ho non e idoneo? , (credo ne esistano che resistono a temperature di 1000°) grazie saluti.

      • Per Beppe.
        Il primo tratto di tubazione della canna fumaria viene coibentato, in quanto oltre al calore possono uscire anche gas nocivi, per cui, normalmente, viene coibentato e incassettato.
        Comunque senti anche il tuo tecnico installatore cosa ti consiglia nel tuo caso.
        Amedeu e c.

  351. Sono proprietaria di un terreno con costruzione abitativa. Circa 15 anni fa il precedente proprietario ha venduto al confinante una parte di terreno di sua proprietà. . In nuovo confine è delimitato da una costruzione – denominata porcilaia con due finestre che si affacciano sulla proprietà confinante, che rientra nella mia proprietà . Cambio di proprietà quattro anni fa della proprietà confinante i nuovi proprietari hanno modificato il terreno alzandolo in alcune zone e scavando, togliendo terreno, alla mia costruzione che negli ultimi è stata notevolmente danneggiata fino ad un crollo parziale. Hanno installato dei tondini e dei paletti creando una legnaia e chiudendomi una delle finestre, trovandomi nel fondo situato in dislivello. Inoltre i confinanti hanno utilizzato la rete di confine, pagata interamente dal precedente proprietario della mia proprietà , per nuova recinzione e installato delle tavole per evitare che i miei cani diano fastidio agli animali da cortile, anche se non ci troviamo in zona di campagna. Sono andata più volte al Comune per chiedere i regolamenti ma mi hanno sempre indicato di rivolgerm ad un tecnico ed avviare una causa legale. Ciò non mi è possibile. Cosa potete consigliarmi? Grazie anticipatamente.

    • Per Paola.
      Ti trovi in una situazione veramente antipatica, che devi, in qualche modo affrontare e ricondurre sui giusti binari.
      Concordiamo con quanto ti hanno suggerito in Comune, cioè di incaricare un tecnico professionista che ti prenda in mano il tutto e affronti, risolvendoli i diversi inconvenienti che lamenti.
      Comunque è vero che trattasi di questioni tra privati che vanno risolte tramite il diritto privato, però alcuni enti pubblici possono intervenire, se sollecitati nella maniera giusta, e il tecnico ti può aiutare in questo.
      Gli animali da cortile, normalmente devono stare in zone agricole e ciò dovrebbe essere previsto nel Regolamento di Polizia Municipale o in quello edilizio, che puoi consultare via internet.
      Devi, però, prestare attenzione che i tuoi cani non costituiscano un fastidio per i vicini, abbaiando continuamente.
      I dissesti creati alla tua costruzione devono essere valutati e se creati dal confinante, addebitati al medesimo.
      La modifica della rete di recinzione deve essere controllata, e se non approvata dal comune può essere fatta ripristinare, sempre con l’intervento dei vigili urbani.
      Di solito per smuovere la polizia municipale occorre una lettera di un esperto, e non sono sufficienti le lamentele a voce.
      Amedeu e c.

  352. Sono proprietaria di un terreno con una casa che limita con un fondo più basso.quando ho comprato questo terreno sul fondo in basso esisteva già una casa e quindi un muro di mantenimento.questo fondo in parte era piazzale e parte terreno a scivolare con il mio.quanche anno fa il proprietario del fondo in basso decide di allargare il piazzale ,di conseguenza di fare il restante murodi mantenimento,quest’ultimo non é stato fatto in sicurezza ma con dei mattoni di cemento ( parliamo di un muro di M .3 circa) di conseguenza con le prime piogge é crollato. Adesso vuole che al rifacimento del muro contribuisca anche io.Devo contribuire alle spese?

    • Per Luciana.
      Leggi questo nostro articolo e vedi se ti trovi nella condizione raffigurata nell’immagine 2 (non la 3)
      http://www.coffeenews.it/proprieta-esclusiva-di-un-muro-posto-fra-due-fondi-contigui-a-dislivello
      In questo caso, se il vicino costruì il muro a retta nella sua proprietà, poichè è crollato e non per colpa tua, dovrebbe provvedere a riedificarlo.
      La situazione, però potrebbe essere diversa e il muro potrebbe essere stato realizzato a cavallo del confine.
      In questo caso la costruzione dello stesso dovrebbe essere ripartita tra i due proprietari, a meno che tu non voglia aprire una causa civile a mezzo di legale per dimostrare, appunto, che la caduta del muro è avvenuta per cause derivanti dal sottostante vicino.
      Una causa può essere lunga e costosa e l’esito della sentenza mai certo, per cui, molte volte (Non sappiamo se è il tuo caso), conviene trovare un accordo amichevole.
      Amedeu e c.

  353. Buonasera. Intanto complimenti per il vostro sito e per il servizio che svolgete nei confronti di noi “poveri ignoranti di edilizia”. Vorrei chiedere un semplice consiglio. Sto valutando l’acquisto di una casa e avrei necessità di far vedere l’immobile ad un esperto per capire le seguenti cose: 1) stato di salute delle travi del soffitto 2) fattibilità tecnica e costo di massima di un impianto di subirrigazione 3) fattibilità e costo dello spostamento della cucina (cioè delle prese di gas e acqua) da una stanza ad un’altra 4) valutazione economica di massima dell’immobile (Opzionale). Che tipo di figura professionale serve? O sono necessariamente più figure professionali diverse?
    Grazie sin da ora.
    Daniele

  354. Complimenti Amedeu sono arrivato per caso da Lei e sono rimasto subito attratto dal sito.Ho un problemino da sottoporre:Su un muro della casa(10 m.) esposto a nord e confinante con un orticello ho avuto da sempre problemi di umidità,ma ora il problema si è aggravato.Pur essendo incolto il proprietario mi nega l’accesso per eseguire uno scannafosso(da premettere che esiste già una gettatina in cemento di 50 cm.di larghezza lungo tutto il muro)e bocche di areazione per il vespaio sottopavimento.Le chiedo:Mi può impedire la realizzazione se rimango sotto la gettatina di 50 cm. già da molto tempo esistente?Mi scuso per la lunghezza e la ringrazio in anticipo.

    • Per Giovanni.
      Purtroppo si tratta di questione privata regolata dal diritto privato.
      Se tratti di andare a operare su di un fondo altrui, invadendone la superficie, occorre l’autorizzazione scritta del confinante.
      Amedeu e c.

  355. come posare un parquet laminato su un pavimento esistente in porfido che, come noto, non ha una
    superficie liscia.
    grazie

    • Per Giancarlo.
      Se sei disposto a trattare il pavimento in porfido rinunciando a un futuro recupero dello stesso, puoi rasare la sua superficie con un collante adesivo “tipo” H40 della Kerakoll.
      Una volta socco, puoi stenderci il tappetino e sopra le liste del parquet laminato.
      Amedeu e c.

  356. Mi serve il Keralastic. Per non girare a vuoto, dove potrei trovarlo con sicurezza a Milano? Grazie

    • Per Vito.
      Ricerca in internet: “Milano. magazzini edili con prodotti Mapei”.
      Ti apparirà la schermata dei negozi e magazzini, con i relativi numeri di telefono.
      Amedeu e c.

  357. Biungiorno, sarei intenzionato all’acquisto di un rustico da ristrutturare , e pur mandando avanti pratiche x fare cio’ seguito da un geometra locale, non avendo troppi soldi, metterei la mia roulottes dentro al rustico x viverci mentre pian piano farei i lavori in economia. potro’ farlo o mi verranno a rompere le scatole? mi risulta che i lavori si possano rimandare di tre anni in tre anni. ogni dritta mi é utile come non mai . grazie di cuore Max

    • Per Max.
      In edilizia non si tratta di rompere le scatole, ma di rispettare leggi che sono fatte per la salvaguardia dell’incolumità pubblica, ma anche privata.
      Devi parlare della questione con un tecnico dell’ufficio Edilizia Privata del Comune e sentire il suo parere in merito.
      Amedeu e c.

  358. Carissimi, avrei un altro dubbio da risolvere:
    sto per rendere il mio terrazzo abitabile con una struttura in metallo e finestroni qui in Alto Adige vine identificato con “WinterGarden” giardino d’inverno. Soprastante il terrazzo c’è un terrazzino con pavimento in legno che una ditta provvederà a rendere impermeabile affinchè non filtri acqua nel futuro locale sottostante. Quello che vorrei fare da me, è un isolazione termica sotto il terrazzino in legno, la mia domanda è appunto come fare e quali materiali impiegare.
    A isolazione ultimata vorrei chiudere con lastre di cartongesso avvitate alle travi che sostengono il terrazzino in questione.
    spero di essere stato sufficientemente esauriente e vi ringrazio.
    salutoni

  359. gentili signori, abito in una casa bifamiliare da circa 30 anni, nel lato sud. La porzione del lato nord è stata recentemente venduta. La piazzola d’ingresso è comune e ci sono i due cancelli separati per ingresso persone e automobili. Il vialetto d’ingresso nella mia casa è largo circa 3.00 metri, e lungo circa 15, ed altrettanti3.00 metri vanno dal confine sino al porticato della casa lato nord.La divisione del terreno è stata fatta 30 anni fa con un muretto alto circa 30 cm , con una rete metallica fissata sopra per un totale di 1.50 metri.i nuovi confinanti mi hanno subito detto la loro intenzione di mettere a confine una siepe alta 2.50 metri. Ho consultato tutte le leggi c.c. 892 e seguenti e mi sembra regolare però un’altezza simile della siepe, cosi vicina alla mia abitazione ( circa tre metri) mi toglierebbe completamente la vista oltre che la luce, e non potrei più controllare e vedere coloro che mi suonano al campanello d’ingresso, cosa che ho agevolmente fatto dalla porta della mia cucina durante questi 30 anni.Mi reputo una persona tranquilla, non mi piacciono le baruffe ne tanto meno le citazioni in tribunale, allora chiedo : se vogliono mettere una siepe di lauro a che distanza e a che altezza. ripeto che sarebbe a circa tre metri dalla porta della mia cucina. infiniti ringraziamenti per la risposta.

  360. Buongiorno sig.Amedeu, sto per comprare una casa con abusi di edilizia e noi abbiamo fatto un accordo con agenzia firmato dei proprietari per fare la sanatoria per una villa e li abbiamo pagato la caparra come dal accordo . In questa sanatoria io devo pagare le spese entro 10 mila euro e resto loro che un altre 10; 15 mila. Le mie domande sono: (1) poso io pagare la mia parte direttamente al comune anche se la sanatoria e a nome dei proprietari. (2 ) se proprietari possono pagare in rate ( 3) perché ho sentito un caso : che un proprietario ha pagato prima rata e dopo sparito e il pagamento è venuto al indirizzo di casa (nuovo proprietario. (4) cosa e come devo fare per proteggermi di queste sorprese. Grazie mille

    • Per Petru.
      Leggi questo articolo, nel quale è chiarito che i venditori e gli acquirenti devono portare al notaio, per la vendita, determinati atti, più una dichiarazione che l’immobile venduto corrisponde allo stato di fatto e al progetto approvato
      http://www.coffeenews.it/legge-122-del-30-luglio-2010-aggiornamento-del-catasto-planimetrie-sempre-in-regola
      Devi, perciò, accertarti che effettivamente gli abusi edilizi eseguiti alla casa siano effettivamente sanabili.
      E lo puoi fare solamente recandoti all’ufficio Edilizia Privata del Comune con la situazione di fatto della casa acquistata (Piante e altro che possiedi).
      I tecnici confronteranno la situazione attuale con quella del progetto approvato a suo tempo e ti sapranno dire se è ammessa una sanatoria.
      In quell’occasione puoi fare tutte le domande che vuoi ai tecnici comunali.
      Se non sei esperto della materia, fatti accompagnare da un tecnico professionista della tua zona.
      Amedeu e c.

      • Buongiorno di nuovo sig. Amedeo,come ho scritto prima abbiamo fatto una sanatoria per immobile che voglio comprare, iniziando ancora dal mese di aprile .Sono andato in edilizia privata del comune per vedere come va la pratica e mi hanno detto che la pratica e passato in ufficio sanzioni, per quale dovranno pagare i proprietari. Vorrei chiedere se posso considerare che la sanatoria è stata approvata dal comune oppure no? E la seconda domanda è: dopo il pagamento di sanzioni quanto tempo ci vorrà per essere sicuri di tutto e andare dal notaio? Faccio questa domanda perché stiamo in affitto e per me tempo e oro. Grazie mille e scusami se ho formulato male le domande.

        • Per Petru.
          La sanatoria non è regolarizzata se non quando avrai l’atto finale del Comune (Sia esso agibilità per lavori consistenti oppure lettera di approvazione per lavori minori).
          Riguardo al tempo, non esiste altra persona che ti possa dare dei ragguagli in merito, se non il tecnico comunale.
          Dovrebbe essere anche il tuo tecnico (Se ne hai uno che ti segue la pratica).
          Amedeu e c.

  361. Titolo: Occupazione Illecita Corridoio Comune.
    Salve, il mio quesito riguarda l’annessione di parte del corridoio comune del solaio da parte di un condomino ad un estremo dell’edificio. Tale condomino ha fatto ristrutturare il proprio appartamento (su 2 piani) nel 97 annettendo il corridoio del solaio alla propria proprieta’ e spostando di conseguenza il lucernaio di accesso al tetto (creandosi quindi un ulteriore piano nel sottotetto). I Disegni presentati all’ufficio tecnico del comune nel 97 fanno ancora vedere il corridoio comune. Nel 99 detto condomino presenta un disegno al comune dove il corridoio comune non esiste piu’ e c’e’ solo un corridoio interno alla sua proprieta’. Viene chiesto, e concesso, di murare la porta (che da’ sul resto del corridoio comune) e di abbattere il corridoio interno che separa una parte abitabile da una parte non abitabile della proprieta del suddetto condomino. Fatto reclamo al comune, il tecnico dice che c’e’ un permesso e la mia unica opzione e’ una causa civile.
    Io capisco la concessione edilizia del 99, ma dove sta la concessione edilizia di passare da due muri (97) ad uno solo (99)? Ho paura che il tecnico stia facendo orecchie da mercante perche’ non vuole beghe. Sto cercando di avere mappe catastali campionate che facciano vedere il corridoio comune che va da un estremo all’altro del sottotetto e possibilmente i lucernai sul tetto, da presentare in comune.
    Possibile che chiunque puo’ presentare in comune dei disegni dove ci si dichiara proprietari di un qualcosa senza un vero e proprio documento legale che ne attesti la proprieta’? Parliamo di un condominio, senza amministratore ed il comune se ne lava le mani grazie al rilascio permesso escluso diritti terzi.
    Cosa posso fare per obbligare il comune a fare qualcosa, es. ripristino cosa comune oltre a penale amministrativa?

    Grazie per la cortese attenzione.
    Maria

    • Per Maria.
      Ti occorre di trovare una cartografia ufficiale o delle foto databili, dalle quali appaia evidente che a quella data il corridoio era diverso.
      Forse ti servirebbe l’aiuto di un tecnico professionista della tua zona.
      Dopo di che, devi obbligatoriamente rivolgerti da un legale, il quale provvederà a scrivere al Comune facendo, così, muovere la pratica come si deve.
      Amedeu e c.

  362. Spett. Amadeu, volevo per cortesia chiederti se passati due mesi dall’uscita dell’uff. tecnico e poi dei vigili comunali che sono usciti per una “segnalazione” di un vicino in merito ad un bagno presunto abusivo la segnalazione venga archiviata.
    praticamente non sono mai riusciti a verbalizzare il presunto abuso (prima ferie e poi estero per lavoro) , anche perchè il sottotetto in questione è classificato come vano principale ed è in classe residenziale A/3.
    In caso di un ulteriore “soffiata” cosa puo’ succedere.
    grazie e scusa la lungaggine

    • Per Giancarlo.
      Per esperienza ti diciamo che una volta passati i vigili urbani o l’ufficio tecnico e in quell’occasione hanno preso i rilievi dell’abuso, lo stesso non si ferma, in quanto sarebbe omissione di atti di ufficio.
      E’ solo questione di tempo, ma l’abusivo procederà sia per la parte civile che per la penale.
      Questo succede nella parte di Italia che noi conosciamo.
      C’è anche una seconda zona della nostra penisola dove, purtroppo, vigono ancora altre regole a noi incomprensibili.
      Con questo non vogliamo dirti che se il tuo abuso era inesistente, i vigili urbani possono averlo regolarmente archiviato.
      Relativamente al timore di una nuova “soffiata”, dati i precedenti, esiste, e allora, se si tratta di abusivismo, non vediamo come la pratica possa essere di nuovo imboscata.
      Naturalmente sono solo ipotesi, e la verità potrai conoscerla solo recandoti di persona all’ufficio di Polizia Municipale del Comune.
      Amedeu e c.

  363. salve amedeu,volevo chiedere una cosa importante,io abito al pian terreno e dove ho la cucina sopra di me ce un terrazzino del mio vicino,fra poco tempo dovranno iniziare i lavori per Sottobalconi da ristrutturare e il problema e questo,i ponteggiatori mi hanno detto che dovranno appoggiarsi con delle gambe sopra il mio soffitto della cucina,cioe’nel terrazzo del mio vicino di sopra,io e il mio vicino di sopra non siamo daccordo per il discorso che a lui ha paura che gli crolli il pavimento del terrazzo e io la stessa cosa cioe’mi viene giu’il soffitto,solo che l’amministratore mi ha risposto che se entro 10 giorni non prendiamo una decisione e gli andiamo incontro,lui in ogni caso i lavori li portera avanti con le vie legali,per il pericolo che c’e nei miei confronti e del mio vicino non gli e ne frega niente,anzi lui dice che se succede qualcosa sara’l’assicurazione del palazzo a risarcire,ma a me non interessa niente dei soldi,io sono preoccupato sia per me e per il mio appartamento,voglio precisare che dove vogliono appoggiarsi loro coi ponteggi e un pezzo di palazzo che pero’e indipendente col palazzo,siamo io e il mio vicino di sopra i propietari e col palazzo non centra niene.cosa ci consiglia di fare ?ci puo’dare un consiglio gentilmente?l’amministratore vuole una risposta entro 10 giorni e noi non siamo daccordo che si appoggino sulla nostra proprieta’perche’ con il peso del ponteggio ce rischio di crollo,ma a lui non gli e ne frega niente.grazie amedeu aspetto una sua risposta al piu’presto.saluti

    • Per Izz78.
      Non vi rimane altro che fare eseguire un sopralluogo da un vostro tecnico professionista (Ingegnere, architetto, Geometra).
      Costui valuterà la situazione e i rischi e darà, o meno il suo assenso (Scritto a voi).
      Solamente così potrete stare tranquilli.
      Amedeu e c.

  364. SALVE, VORREI SAPERE SE POSSO SUI PANNELLI DI DEPRON PASSARE IL DUCOTONE. GRAZIE

  365. Salve Amedeu, complimenti x la rubrica. Voglio chiederti se la legge mi permette di delimitare una piccola area di proprietà di forma trapeziodale, confinante con una strada comunale larga circa 5,00 mt posta nel centro edificato perimetrato ai sensi art. 18 legge 865/1971 (art. 142 D.L. 42/2004) e senza ulteriori vincoli, confinante anche con un fabbricato al quale deve essere garantito solo il diritto di passaggio, con paletti h circa 50 cm in ferro e che nn creano pericolo e distanziati tutti circa un metro. Grazie GIANNI

    • Per Gianni.
      Riteniamo di no, in quanto, a parte i vincoli prestabiliti da detta legge e da successive m.e.i. il delimitare qualsiasi area su strada tramite dei termini fissati al terreno può costituire, ai fini comunali come un intralcio al pubblico passo pedonale.
      Comunque, taluni proprietari hanno delimitato tali aree con fioriere distanziate l’una dall’altra.
      Amedeu e c.

      • ciao Amedeu, grazie per il chiarimento e, nel fare mente locale mi salta all’occhio una situazione simile alla mia ubicata al centro del paese di residenza dove uno spazio privato di pubblico transito è stato delimito da fioriere. E’ l’unica soluzione per delimitarlo? grazie Gianni

  366. Salve ancora Amedeu,
    Vorrei sapere esattamente come vengono conteggiati i condomini per l’obbligo dell’amministratore.
    Mi spiego, nello stabile in cui vivo io ed alcuni famigliari siamo proprietari di due unita’ abitative, due appartamenti separati di cui paghiamo tasse come 1a e 2a casa. Valiamo come due teste nel conteggio dei condomini o una sola visto che i nomi dei proprietari sono gli stessi?
    Uno dei condomini dice che compererà’ alcune particelle di proprietà’ di un altro condomino e di conseguenze il numero di condomini sara a -1, portando di fatto i condomini a 8 con la possibilità di rimuovere il nuovo amministratore appena nominato dal tribunale. E’ possibile?
    Vorrei capire esattamente come si fa il calcolo e se fa’ differenza prima casa e seconda con stesso proprietario.
    Grazie.
    Maria

  367. Ciao,Amedeu
    Mi sono sposata nel 1980 e mio suocero ci ha costruito un appartamento ,dove abbiamo abitato fino al 2000 ci siamo poi costruiti una villetta e l’appartamento ad oggi lo abbiamo messo a disposizione (a titolo gratuito) ai miei genitori.Mio suocero é morto 7 anni fá e abbiamo fatto la successione.Oggi mia suocera ha donato le sue proprietà alle sorelle di mio marito,quindi noi di quel benedetto appartamento ne siamo proprietari per un nono.Mio figlio si sposa e vorrebbe abitare nell ‘appartamento dove é cresciuto.Posso impugnare l’atto di donazione solo dopo la morte di mia suocera,ma posso avanzare oggi il diritto di possesso?
    Grazie,Luciana

    • Per Luciana
      Per ottenere il possesso di un bene (In questo caso per per usucapione) è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il suocero) non dovrebbero servire molto per usucapire questo bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Nel tuo caso rimane solo l’interrogativo se il suocero sia da considerarsi parente stretto.
      In ogni caso consulta un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  368. Salve le spiego la mia esperienza: quest’estate ho acquistato 280 metri quadri di piastrelle presso leroy merlin di palermo per pavimentare due appartamenti. Ho fatto pavimentare un piano di un appartamento e quando sono andato a vederlo finito mi sono accorto che presentava un sacco di problemi, le piastrelle in sintesi erano leggermente curve e quindi negli spigoli tendevano a scendere e al centro erano sporgenti per effetto della curva con conseguente pavimento irregolare che creava scalini ovunque. chiedo al posatore e mi dice che le piastrelle erano difettose, quindi chiamo leroy merlin e mi rimbalza al fornitore in emilia romagna il quale manda un tecnico che fa una perizia e conferma la difettosità del materiale ma la ditta fornitrice si avvale di un articolo europeo che non conosco che dice che la responsabilità è del posatore in quanto sulle confezioni è anche specificato di controllare il prodotto prima della posa. ho chiesto il rimborso di tutte le spese riguardanti il pavimento alla ditta fornitrice poiche andrebbe demolito e rifatto in quanto il posatore ha fatto tutto in buona fede e rispettando le indicazioni di posa. Volevo capire se questa normativa europea è un escamotage per le ditte fornitrici per sviare ai problemi oppure effettivamente tutto ricade sul posatore prima di intraprendere una strada legale per la richiesta dei danni e del rimborso spese sostenute. grazie
    alberto

    • Per Alberto.
      Le pavimentazioni ceramiche interne dovrebbero rispondere alle nome UNI 11493 del 02 dicembre 2012.
      Le norme UNI, non costituiscono legge, ma sono le indicazioni fornite da apposite commissioni specializzate sull’esecuzione a regola d’arte di varie tipologie di lavori o di materiali.
      Per cui, a nostro parere, la ditta produttrice doveva vendere delle piastrelle perfette, ma molto dipende dal prezzo cui le hai pagate e quindi dal tipo di scelta (1^, 2^ 3^)
      Inoltre il posatore doveva controllarle attentamente, per cui anche lo stesso, sia pur in minima parte, ne è interessato.
      Per le suddette motivazioni, ti consigliamo di rivolgerti da un legale della tua zona, il quale, vista la merce e la documentazione in tuo possesso (Fattura, bolla di accompagnamento ecc.) saprà consigliarti per il meglio.
      Amedeu e c.

  369. Spett.Amedeus,
    inanzi tutto grazie per la precedente risposta , volevo chiederti poi una cosa un po’ particolare e cioe’ se è legale che in un assemblea dopo i punti del giorno un condomino abbia tirato fuori la richiesta di una verifica dei millesimi e l’amministratore abbia fatto una specie di votazione senza spiegare a degli anziani presenti ne i costi ne cosa comportava. oltremodo vi erano 4 deleghe di persone che non sapevano nulla della pseudo votazione.
    saremmo poi , io ed un altro condomino a denunciare l’amministratore ed un altro condomino (che ha propostola revisione) per calunnia in quanto ha chiesto revisione per aumenti di millesimi/volume mai avvenuti e affermando disposizioni catastali di proprieta altrui . Per denunciare un amministratore bisogna sempre ricorrere alla giustizia ordinaria ?. Grazie per la pazienza

    • Per Giancarlo.
      Ti rispondiamo che per conoscere quali sono i tuoi diritti e doveri nei confronti dell’amministratore, devi leggere attentamente il contenuto di questo nostro articolo e in particolare del file doc. posto al termine dello stesso e che tratta delle ultime modifiche apportate nel 2012 ai relativi articoli del codice civile.
      http://www.coffeenews.it/modifiche-alla-disciplina-del-condominio-negli-edifici-legge-11-dicembre-2012-n-220
      Amedeu e c.

      • Grazie per la cortese e professionale risposta, esaustivo il documento che mi hai indicato.
        Anche se mi sa che dovro’ adire a vie legali perchè lo stesso amministratore ha messo di proposito nel verbale di assemblea la illecita revisione dei millesimi perche voleva fare gli interessi di un condomino che aveva fatto la “soffiata” ai vigili per dei presunti abusi nelle mansarde, ma visto che la cosa è stata archiviata ci riprova con questi mezzi.
        Si perchè il condomino che ha chiesto la revisione dei millesimi e fatto la soffiata e a suo tempo annche amministratore di condomini e amico del nostro amministratore.
        Grazie ancora

  370. a ottobre del 2014 il mio locatore mi avvisa che fino alla fine dei mesi più freddi ci sarebbe ancora stato il riscaldamento centralizzato( che poi sarebbe stato tolto per problemi),a dicembre scopro che è stato disdetto il contratto del centralizzato e passo l’inverno con una stufa.A gennaio 2015 il mio locatore dice che per motivi di precarietà lavorativa nn può mettermi l’autonomo e che forse a maggio (corrispondente ai 6 mesi prima della scadenza del contratto di novembre )mi avrebbe inviato disdetta attraverso raccomandata se nn miglioravano le cose.Passa maggio-giugno etc,a ottobre se ne viene dicendo che le sue condizioni sono le stesse,che nn può far fronte alle spese dell’autonomo,mi informo su un’alternativa più economica anticipandone io le spese ma nn accetta,ma vuole fare un accordo dove dice che per legge l’unica cosa che può fare e ridurre del 10% il fitto e che io mi assumo eventuali spese se il riscaldamento risulti necessario.Devo firmare?E’ lecito?tenete conto che nn mandandomi la raccomandata 6 mesi prima il contratto si è già rinnovato alle medesime condizioni,e io pensavo che si fossero risolti i suoi problemi e mi sono illusa di riavere il riscaldamento eppure lei sapeva che nn me li avrebbe potuti mettere.Rispondetemi per favore al più presto,domani dovrei firmare.

    • Per sabina.
      Con gli atti e i contratti che hai recati presso un locale sindacato degli inquilini (TIPO SUNIA) e da ricercare sulle pagine gialle di internet, dove hanno i legali che ti potranno dare suggerimenti e indirizzi sul caso.
      Amedeu e c.

  371. salve sono proprietario di un vecchio fabbricato confinante con un parco il proprietario di una villetta (abusiva ) dopo ha costruito un box in cemento sotto al mio muro perimetrale dello stabile(fondamende profonde 30_40 centimetri)e che scende sotto alla sua villetta e sopra ha fattoun terrazzino che e all altezza per guardare in un finestrone di una stanza (cerchiamo di di tenerlo sempre chiuso)
    il mio fabb ha dei supporti negli angoli(barbacani,supponde)x mantenere i muli perimetrali lui ha costruito il box
    giusto in mezzo lo poteva fare

    distinti salutisperando in una risposta
    antonio

    • Per Antonio.
      Se il fabbricato vicino è abusivo, sarà sufficiente che tu scriva una lettera raccomandata al Comune (Vigili Urbani) chiedendo un sopralluogo per verificare l’abusivo.
      Non hai da fare altro che prendere questa iniziativa.
      Amedeu e c.

      • grazie della sua attenzione per aver risposto purtroppo (mi scuso sperando di spegarmi meglio)perche non ho spiegato bene la situazzione il problema e che nel 1990 ho chiamato i vigili e fatto sequestrare poi non mi sono accorto perche l amministratore mi ha chiamato per farmi vedere lo stato del muro (lato viale delle villette dove loro parcheggiano le auto sotto sotto al muro causandomi umidita e la caduta dell intonaco che sto rifacendo a mie spese) io penso che lui lo abbia fatto condoonare perche la villetta e stata sequestrata e poi finita venduta dopo tempo ad un altra perona che poi ha costruito il box nel 1999 in mezzo a quei famosi pilastri fatti erano il continuo del fabbricato da una parte mentre da l altra parte c era anche se piu piccolo perche l altra proprieta di fianco e piu sporgente di 50-60 centimetri lo spazzio in mezzo di chi e ?(spero di essermi spiegato bene)
        se non e il suo posso fare un ricorso se sono ancora in tempo

        ringrazzio della sua attenzione

        • Per Antonio.
          Ci devi scusare, ma dalla tua lettera si comprende ben poco e nel dare un parere attendibile vorremmo prima capire.
          Ti consigliamo di rivolgerti da un tecnico professionista della tua zona per fagli fare un sopralluogo.
          Poi, lo stesso, ti chiarirà il tutto.
          Amedeu e c.

          • la ringrazzio anche se non ho risolto ma vorrei sapere come tecnico chi dovrei chiamare un geometra un ingegniere ho qualche altro professionista? grazzie della sua attenzione

          • Per Antonio.
            Se non è un problema strutturale in c.a o ferro, è sufficiente anche un geometra, altrimenti ti occorre un ingegnere.
            Amedeu e c.

  372. Spero di farmi capire ma non è sicuramente facile.Ho evidenziato il pilastro in giallo perchè nasce tutto da li e mi spiego.Il vicino parente mi ha messo un grosso vaso dentro la mia parte di corte oltrepassando il pilastro di trenta quaranta centimentri perchè afferma che le carte parlano chiaro.Dall’altra parte della pianta come potete notare viene rappresentata un’altra linea che taglia anch’essa dentro la mia proprietà.Quest’ultima però a differenza della prima che risulta sia nella mia pianta che ovviamente in quella del parente invadente invece non risulta facendo le dovute verifiche nella pianta dell’altro confinante.Quindi in questo caso almeno fortunamente l’altro non puo’ mettermi un’altro vaso.Ora vi Chiedo e vi Prego di aiutarmi….queste linee dono davvero divisorie?Se lo sono è normale che quell’altra parte non risulta spettante a nessuno?Possono non avere invece nessun valore?Fra l’altro voglio specificare che in nessuno dei due atti notarili si parla di metri e confini ma viene solo specificato la seguente:
    Proprietà con annessa corte esclusiva di pertinenza.
    Per favore datemi voi la vera giusta linea da seguire.Grazie in anticipo per l’attenzione.
    N.b invierò’ la foto della mappa al vostro indirizzo e-mail .Grazie ancora.

    • Per Lorenza
      Abbiamo visto la piantina catastale con il pilastro segnato in rosso.
      Tale planimetria rappresenta l’accampionamento in scala 1: 200 della tua casa al catasto (Agenzia del territorio).
      Le linee segnate in detta pianta non rappresentano un gran che, se non riportate alla reale situazione sul posto.
      Per controllare quali sono effettivamente i confini di proprietà tuoi e quelli dei vicini, occorre controllarli con le planemetrie 1: 2000, oppure 1:1000 se centro urbano, e provenienti da un tipo di frazionamento approvato.
      Una verifica che ti può eseguire un tecnico professionista del posto (Geometra), il quale venga a “Tirarti i confini”.
      Solamente in questo modo sarai perfettamente a conoscenza dei tuoi diritti.
      Amedeu e c.

      • Ma esiste una piantina diversa da questa che vi ho mostrato? Forse questa rappresenta solo la parte dell’edificio e non la corte che originariamente era un giardino? Quale tipo di visura devo fare? Un mio amico geometra dice che non esiste altra planimetria al catasto.

        • Per Lorenza.
          Se il terreno circostante l’edificio è circondato da particelle intestate a più proprietari, Al Catasto, dovrebbe essere depositata la pianta 1:2000 o 1:1000 del frazionamento catastale con indicate le diverse particelle .
          Però, dato che dovremmo renderci conto sul posto della situazione, riteniamo che tu debba rivolgerti da un tecnico professionista abilitato della tua zona.
          Amedeu e c.

  373. buona sera,
    che tipo di certificazione occorre per il locale box condominiali costruito con i villini sovrastanti nel 1990?
    Abbiamo i certificati di abitabilita’, serve anche il certificato dei vigili del fuoco?
    grazie

    • Per Giacomo.
      Se i locali box sono singoli e distanti dall’edificio, l’agibilità del fabbricato dovrebbe comprenderli.
      Comunque parla anche con il tecnico dell’ufficio edilizia Privata del tuo Comune.
      ùAmedeu e c.

  374. Buongiorno!

    Sono totalmente digiuno di edilizia e simili e quindi… abbiate pietà se dirò castronerie.
    Dovrei far stazionare una roulotte di circa 1200 kg, dimensione 6x 2mt, poggiante su due ruote e 4 piedini, su un terreno molto umido. Quindi vorrei isolarla dall’umidità e creare un basamento abbastanza stabile. Mi servirebbe capire se conviene far fare una “gettata” di cemento ( bisogna utilizzare del materiale particolare anti infiltrazione o simili? ) o se esistono in commercio delle “lastre” di materiale plastico che possano più economicamente risolvere il problema. Costi orientativi delle due soluzioni? Grazie per un vostro consiglio e buon week end.
    Carlo

    • Per Carlo.
      Per fare un lavoro semplice.
      Riteniamo che una platea in calcestruzzo, alta 15 cm e armata con rete elettrosaldata del diametro da 8 mm e maglia 15×15 potrebbe andare bene, ammesso che non sia un terreno inconsistente.
      Per l’umidità, se lasci la roulotte all’esterno, dovrai fasciare i piedini e coprire le ruote, posizionando sotto gli stessi dei fogli di plastica.
      Se è un interno, non avrai problemi.
      Amedeu e c.

  375. salve abito in un appartamento posto al piano terra di una palazzina di due piani il balcone dell’appartamento sopra il mio che davanti e sui lati è chiuso con un muretto ha lo scarico centrale proprio sopra la porta del mio ingresso
    in parole povere l’acqua meteorica raccolta viene scaricata direttamente nel mio fondo nonostante a pochi metri ci sia un pluviale che viene direttamente dal tetto .
    ho provato a chiedere al proprietario di lasciarmi mettere un canale che raccolga l’acqua ma mi è stato negato sia da lui sia dagli altri condomini
    vorrei sapere come mi devo comportare e se sono obbligato a tenermi questa cosa visto che a me crea un danno non indifferente grazie mille

    • Per Mauro.
      Se il condominio si oppone per motivi di estetica, il buttafuori davanti al tuo ingresso potrebbe venire chiuso dall’interno del terrazzo, pur rimanendo in essere.
      A questo punto puoi fare avviare le acque meteoriche verso il pluviale discendente. (Ammesso, però, che le pendenze del pavimento del terrazzo lo permettano).
      Altrimenti devi ricorrere da un legale della tua zona, in modo da farlo spostare.
      Amedeu e c.

      • la ringrazio molto della risposta ma mi resta ancora un dubbio :
        quante possibilità ho che un giudice se dovessi fare causa al condomino accetti le mie ragioni
        visto che non ho ancora capito se il buttafuori sia legale o meno
        la ringrazio ancora cordiali saluti

        • Per mauro.
          La soluzione del buttafuori chiuso all’interno, logicamente devi trovarla in accordo con il proprietario sovrastante.
          Circa lo spostamento o l’incanalamento del buttafuori, l’esito della sentenza del giudice rimane incerto e dipende, oltre che dalla situazione reale, soprattutto dalla bravura dei rispettivi legali.
          Amedeu e c.

  376. HO COMPRATO UNA CASA E RITENEVAMO DI ESSERE ALLACCIATI ALLA FOGNATURA COMUNALE MA INVECE SCOPRIAMO CHE NON ESISTE NESSUNA FOGNATURA COMUNALE MA CHE TUTTE LE TUBATURE FOGNARIE SONO STATE MODIFICATE E SCARICANO NELL’IMPIANTO FOGNARIO DI UN’INDUSTRIA CHIMICA E SE LE LORO POMPE DI SOLLEVAMENTO, CHE SCARICANO NELLA FOGNATURA COMUNALE, NON FUNZIONANO MI SI ALLEGA IL PIAN TERRENO. SONO IN REGOLA OPPURE SIA IO CHE L’INDUSTRIA POSSIAMO ESSERE PENALMENTE SANZIONABILI
    GRAZIE.

    • Per Arturo.
      Normalmente gli scarichi domestici devono essere ben divisi da quelli industriali e i primi si realizzano, là dove sono assenti fognature pubbliche, tramite piccoli depuratori a fanghi attivi, o con fosse Imhof e subirrigazione o fitodepurazione finale.
      Adopera il pulsante Cerca in alto a destra del sito e introduci questi termini, ti compariranno gli articoli dedicati.
      Al momento, diremmo che non siete in regola e quindi passibili di denuncia per sversamento fognario.
      Comunque, prima di allarmarti, informati presso l’ufficio tecnico (Scarichi e Fognature) del tuo Comune.
      Amedeu e c.

  377. devo sostituire una tapparella vecchia in legno con una in pvc. per toglierla dalle guide la devo far uscire dal cassettone passandola sopra il rullo tutta intera ? quella in pvc la devo inserire nelle guide sempre facendola passare nel cassettone sopra il rullo ? Grazie per la cortesia Giancarlo

    • Per Giancarlo.
      La prassi di montaggio è la stessa, ma troverai delle difficoltà, in quanto, probabilmente, le stecche sono di diversa larghezza e con attacchi non uguali (Legno-PVC).
      Comunque, con tanta pazienza dovresti riuscire a cambiare l’avvolgibile.
      Amedeu e c.

  378. Domanda:per costruire un condominio di circa 6 piani in muratura esistono fondazioni prefabbricate in cemento armato precompresso da montare( senza quindi usare casseforme. ,betoniere etc) del tipo atlante della travisud o si usano soltanto per edifici industriali
    Se si,posso trovarle da un grossista edile o devo rivolgermi a ditte specifiche

    • Per Alfio.
      Non le conosciamo, per cui dovresti ricercare il sito della ditta che le fabbrica e dove esisterà una documentazione tecnica certamente esaudiente.
      Se non sei un tecnico devi, però, affidarti all’esperienza di un tecnico professionista della tua zona (Preferibilmente un ingegnere).
      Amedeu e c.

  379. Presentazione fine struttura per agibilità in ritardo.
    Buonasera,
    Ho un problema; nel 1997 abbiamo costruito un villa in cemento armato. Dal momento che abbiamo deciso di venderla, ci siamo accorti di non avere l’agibilità. Quel che è peggio, è che a suo tempo non furono fatti i provini, pertanto non è mai stata presentato il fine struttura né tantomeno il collaudo. Dopo esserci informati, ci è stato detto da tre ingegneri diversi che bisognava fare i carotaggi per presentare il fine struttura debitamente firmato dal Direttore dei Lavori all’epoca designato, successivamente, presentare il collaudo, con relativa nomina al rilascio del parere favorevole al fine struttura. … E poi tutto il resto. Fatti i carotaggi e ricevuti i certificati unitamente alla relazione del Direttore dei Lavori, ci siamo recati al Genio Civile di Roma. Verificando tutta la pratica presentata, al Genio stesso ci hanno detto che è stato tutto inutile perché il Direttore dei Lavori deve ritrovare i cubetti del 1997. Come possiamo orientarci dal momento che i cubetti dell’epoca non ci sono? È vero che esiste una legge che stabilisce che i carotaggi certificato fatti a settembre del 2015 vanno bene in quanto riguardanti lo stato attuale della struttura?
    La ringraziamo in atipico per l’attenzione.
    Palmira

  380. Per Petro
    Se desideri una risposta, riformula la domanda e, per correttezza, inserisci la tua e mail.
    Grazie.
    Amedeu e c.

  381. buon giorno Amedeu
    ho acquistato da nemmeno un anno un appartamento in una corte,essendo piano terra sono consapevole delle problematiche di allagamento in caso di piogge forti ma il problema è che anche se non piove l abitazione si allaga dall interno,ritorna acqua dagli scarichi dei bagni (wc,bidet,piatto doccia,vasca).come posso risolvere questo problema? che dirirtti ho su questa abitazione? chi la deve aggiustare,posso chiedere dei danni? posso decidere di recidere dal contratto di vendita? grazie

  382. Chiedo scusa sig Amedeo perché non inserito email nel messaggio precedente .Rifaccio n la domanda: sul pavimento in marmo ( veneziano ) prima di mettere parquet con la colla bisogna passare con quache prodotto isolante ? per non avere dei problemi visto che è abbastanza freddo, soprattutto nella stagione invernale. Grazie mille

  383. salve , ho una casetta in legno e nel tetto sempre in legno con perline da 2,8 ho messo la guaina bituminosa.
    Vorrei aggiungere dei pannelli di finto coppo per maggior sicurezza .
    la mia domanda puo sembrare sciocca ma non so che fare…… posso fissare i pannelli direttamente sulle perline …forando quindi la guaina sottostante o aggiungendo delle liste a cui poi possa fissare i pannelli in finto coppo?
    grazie

    • Per Rossano.
      Ti sconsigliamo di forare la guaina bituminosa in quanto creeresti tanti possibili punti di infiltrazione d’acqua piovana.
      Ti suggeriamo di mettere in opera dei listelli di legno orizzontali e paralleli alla linea di gronda e poi fermarci i finti coppi con le viti e le rondelle con sotto rondella in gomma, direttamente a detti regoli, e poste nella parte alta delle onde,
      I regoli, puoi fermarli (Se il tetto non è molto largo) lateralmente e poi incollarli alla sottostante guaina.
      Nell’esecuzione del lavoro, troverai comunque il sistema per fermare i listelli a regola d’arte.
      Amedeu e c.

  384. Salve
    sto livellando un sottotetto con un massetto alleggerito ( miscela di cemento e argilla frantumata ) reso leggermente più grasso con altro cemento perché non ho intenzione di effettuare alcun fondo sopra. Chiedevo se è plausibile una finitura dello stesso con boiacca di cemento data con la manara per lisciare ulteriormente la superficie. L’intenzione è poi quella di verniciarlo con vernice per cemento per evitare spolvero quando calpestato.
    Saluti e grazie

  385. Buongiorno ,complimenti di nuovo per per vostro lavoro. Mi interessa sapere per che tipo di caldae a pellet posso avere detrazioni fiscali nel 2016 ? Perché spero di iniziare lavori a gennaio. Grazie

  386. Buongiorno avrei bisogno di una cortesia….
    stiamo costruendo una casa, ora arriva l’inverno e gli infissi ancora non è ora di metterli su, ma ci sono tutte le finestre aperte!!!!! come fare per “chiudere” questi buchi…oltre a diverse finestre normali, ho tante porte finestre….a chi posso rivolgermi perché mi possa aiutare a fare delle chiusure a mo’ di protezione senza spendere tanto…oppure possiamo o meglio riusciamo anche da soli? Ringrazio per la risposta.

    Teresa

    • Per Maria Teresa.
      Vuoi chiudere provvisoriamente le finestre esterne, per passare l’inverno e in attesa di installare gli infissi?
      Se è così, usa il sistema classico che viene adoperato in molti cantieri edili, specie in quelli i cui lavori vengono eseguiti con il sistema del Fai da Te e durano alcuni anni.
      Devi realizzare dei telai rettangolari con delle tavole di legno dello spessore di cm 2,5 (Sono tavole alte circa 10 cm, dette “Di sfasciatura” e che vengono vendute presso i magazzini edili nella lunghezza di 4 o 5 metri.
      Sopra tale telaio devi posarci un telo di plastica trasparente, fermato al telaio da strisce di legno inchiodate allo stesso con dei chiodi da 4/5 cm.
      Applichi il telaio così fatto all’interno della finestra poggiato sul davanzale e con i battenti aderenti alle “mazzette” in muratura della finestra.
      http://www.coffeenews.it/apertura-di-una-porta-o-di-una-finestra-in-un-muro-portante
      Fissi il telaio con 4 chiodi da 14/16 cm (Due in alto e due in basso) posizionati in modo da stringere il telaio contro le mazzette in muratura.
      Amedeu e c.

  387. mi chiamo antonio saluto amedeu e a tutti della ciatt sono proprietario di un immobbile alle spalle c e un fabbricato distonte 2 metri o anche meno hanno montato n 2condizzionatori (12-24 mila) che riducono la distanza le ventole mandano l aria contro lintonaco del muro del mio immobbile rovinandolo (penso)
    e normale ?c e una distanza da rispettare
    poi vuole farmi rifare l intonaco a mie spese mi spetta il rifacimento dell intonaco?
    la stessa cosa e successa da un altro lato che mettono le macchine sottosotto al muro (quando piove si inzuppa tutto l intonaco) spero di aver spiegato bene la situazzione e di avere una risposta a questi probblemi
    saluto amedeu e tutta la ciatt

    • Per Antonio.
      Fatti salvi i Regolamenti locali (In particolare quello Edilizio che devi controllare anche via internet), ci risulta che non esistano particolari norme o leggi che parlino della distanza dei condizionatori dai confini.
      Vi sono comunque delle sentenze, ed una in particolare (TAR Lazio-Roma, Sez. I-quater, sentenza 14.08.2015 n. 10826) che dovresti ritrovare e leggere attentamente, perchè affronta tale problematica.
      Amedeu e c.

  388. Buongiorno Amedeu
    Durante la ristrutturazione dell’ appartamento sono state eseguite traccie in due pilastri in c.a., una di 2/3 cm di profondita per un’altezza di 12 cm (per ilo passaggio di corrugati da 20 mm) in un pilasro ed un’altra di 3 Cm di profondita per 4 di altezza per il passaggio di uno scarico da 30 mm in un altro pilatro (in nessuno dei due è stata intaccata l’armatura). Temendo di avere introdotto un indebolimento della struttura, vorrei togliere gli impianti (farli passare in altra maniera) e ripristinare l’integrità delle colonne; E’ fattibile un’operazione simile e con quali prodotti? E ancora, esiste la possibilita che si sia veramente indebolita la struttura?
    Gerazie e saluti

  389. Salve, vorremmo un parere sulla scelta su cui ci stiamo orientando per pavimenti e pareti. Abbiamo appena acquistato un appartamento in una palazzina liberty: soffitti di 4m; porte e infissi originali bianchi in legno con maniglie in ottone, di cui 2 grandi porte a vetri, ad arco (2.5mx2.2m).danno all’ambiente eleganza e signorilità. Tuttavia, avendo alcuni pezzi d’arredamento antichi (una stanza da pranzo in legno scuro con intarsi e marmo nero:2 buffet + tavolo), vorremmo “sdrammatizzare” l’insieme. Avevamo pensato ad un pavimento grigio (Marazzi Clays color lava, 60×60) per tutta la casa (tranne bagni e cucina): ci sembra che il grigio e il formato grande diano un tocco di modernità e armonizzino con divani e complementi d’arredo contemporanei. Le pareti sarebbero bianche (tranne una nel salone, che vorremmo color rosso carminio x esaltare un quadro dal difficile fondo giallo-verde). Niente parquet ahimè perché abbiamo i gatti….Che ne pensate? Grazie

    • Per Laura.
      Pensiamo che tu abbia una bella casa, e che per rifinirla come desideri, tu abbia due soluzioni: affidarsi ad un architetto della tua zona, oppure cercare da sola la soluzione che più ti aggrada, che potrebbe anche non piacere agli altri, ma che ti renderà sommamente felice in quanto è nata dal tuo essere.
      Amedeu e c

  390. nel condominio, composto da piu singoli e doppi aedifici, si stanno rivedendo le tabelle millesimali, io ho da poco realizzato un’intercapedine perimetrale per necessità, quesata in che modo dovra se dovrà essere valutata?
    anticipatamente ringrazio

    • Per Sandro.
      Se l’intercapedine rientra nella tua proprietà, il redattore delle tabelle millesimali può calcolartela, ma attribuendole, a nostro parere, un coefficiente molto basso, visto che non la utilizzi ma che la stessa esiste al solo scopo di salvaguardare l’edificio (Umidità??).
      Amedeu e c.

  391. Buonasera sig.Amedeo , ho bisogno di un altro consiglio: fra due giorni abbiamo il rogito, poi devo incaricare un geometra per presentare la domanda in comune per lavori di ristrutturazione come : sostituzione la caldaia ,cambio infissi e porta blindata e porte interne. La mia domanda è: dopo il rogito quanto tempo ho prima di chiedere al comune cambio di residenza per non essere multato per tante altre regole comunale ?

    • Per Petro.
      Se stai acquistando una casa per ristrutturarla e poi tornarci, una volta presentata la SCIA o altro, avrai 3 anni di tempo per ultimare i lavori.
      Dopo di che potrai presentare il collaudo del tuo tecnico unito alle piante catastali (Dipende però dall’entità della ristrutturazione), in Comune.
      Il Comune emetterà un certificato di agibilità.
      A quel punto potrai entrare in casa richiedendo il certificato di residenza.
      Come vedi, tempo ne hai abbastanza.
      Amedeu e c.

  392. Per Antonio
    Leggi cosa hai scritto per la terza o quarta volta??
    Ci capisci qualcosa?
    Se si, vuol dire che sei quel genio che noi speravamo tu fossi.
    “saluto amedeu e tutti i seguaci di questa rubrica mi ripeto di nuovo sulla domanda gia fatta (forse non e arrivata)vorrei sapere se possono parcheggiare con il paraurtol contro il muro della proprieta non e solo un auto
    e inzuppare l intonaco quando piove ? saluto amedeu e tutti i seguaci della rubrica”
    Amedeu e c.

    • salve mi scuso forse nella precedente lettera si sono confuse le parale la domanda e possono parcheggiare (8-9)auto con il paraurto contro il muro della mia proprieta inzuppandomi l intonaco quando piove causandomi danni saluti

      • Per Antonio.
        Se subisci un danno alla tua casa devi provvedere a far valere i tuoi diritti.
        Naturalmente tale danno deve essere visibile come, per esempio, umidità che sale sui muri, formazione di efflorescenza e muffa o addirittura danneggiamento degli intonaci.
        In questo caso, se trattasi di spazio pubblico antistante la tua casa, puoi scrivere una lettera raccomandata AR al Comando di Polizia Municipale, chiedendo di installarci un cartello di divieto di sosta.
        Se trattasi di spazio privato, ti occorrerà un legale per scrivere ai cittadini che posteggiano l’auto sotto casa tua.
        Amedeu e c.

  393. Buongiorno
    Vi scrivo per porvi una domanda: mio padre con i suoi fratelli ha costruito una stalla dove in mappa risulta a confine con il terreno di mio padre, ma in realtà la stessa sconfina per quasi tre metri. per i fratello e gli eredi dell’altro fratello è tutto apposto. Come posso pretendere l’inserimento in mappa esatto del fabbricato?
    Sono costretto a pagare io solo le eventuali spese di aggiornamento?
    Vi saluto e vi ringrazio.

    • Per Nicola.
      Non chiarisci se la stalla sconfina verso il terreno di tuo padre o verso quello dei tuoi fratelli.
      Nel primo caso le spese dovrebbero sostenerli i fratelli, nel secondo caso tuo padre.
      Essendo, però, una questione familiare, onde evitare una guerra infinita, ti suggeriamo di trovare una soluzione che taciti tutti.
      Nel senso di cercare di ripartire equamente le spese.
      Amedeu e c.

  394. Salve,

    Dalla c.d. “mandata” del termoarredo del mio bagno entra acqua fredda anziché calda, per cui il termoarredo rimane freddo e non riscalda.Da cosa puo’ dipendere questa anomalia?
    In attesa di una risposta, cordiali saluti.

    Marco

  395. Egregio Amedeu, innanzitutto mi complimento per la rubrica, molto chiara e soddisfacente. Tenendomi al di sopra delle parti mi rivolgo a te per avere un parere tecnico circa la realizzazione di un cancello carraio. La proprietà dell’asse attrezzato ha realizzato una grossa rotonda all’incrocio tra una vecchia strada provinciale e il nuovo asse attrezzato. Sulla rotonda e proprio in prossimità dell’intersezione con la strada provinciale (circa 10 mt. dall’intersezione) si sta realizzando un cancello carraio a servizio di una proprietà privata. Premetto che tale proprietà privata costeggia e confina anche con la strada provinciale per almeno 50 mt. e quindi a mio modesto parere tale cancello carrabile potrebbe comportare dei seri pericoli alla circolazione e alla stessa proprietà che lo usa nel momento dell’immissione in rotonda. E’ legittimo l’assenso a tale intervento? Non penso siano derogabili norme che dovrebbero garantire la sicurezza alla circolazione. Spero di essere stato chiaro nella descrizione dei luoghi e nell’attesa di una tua risposta ti porgo i migliori Auguri, anche a coloro che collaborano a questa favolosa rubrica. Gianni1966

  396. Salve, vorrei porre una domanda… se una amministrazione comunale pubblica e adotta e successivamente approva un Piano Spiagga e in esso ci sono terreni rientranti in zone edificabili … dovrò pagare l’IMU su quei terreni divenuti edificabili?
    Penso che sono due iter differenti : il Piano Spiaggia e il PRG generale, su il PRG generale è sicuro pagare IMU su le aree edificabili, ma sul Piano Spiaggia ?
    Grazie.

    • Per Assunta.
      Domanda non semplice.
      Noi partiamo dal presupporso che l’IMU non verrà applicata per gli interventi previsti ultimamente dal Decreto stabilità (Per il futuro).
      Adesso, quando si tratta di applicare le imposte, i Comuni non perdonano.
      Comunque prova a girare questa domanda all’ufficio Tributi comunale.
      Amedeu e c.

  397. Salve,
    ho preso in affitto un appartamento in campagna nel mese di giugno. Fin da subito il bagno ha avuto dei problemi e il proprietario ha fatto dei lavori. Ora però è circa un mese che da tale bagno fuoriesce un forte odore di fogna che mi costringe a tenere sempre la finestra con spreco di energia. Il proprietario non ne vuole sapere di chiamare un idraulico.
    Posso fa valere i miei diritti? Devo fare una denuncia alla ASL di competenza? non si può vivere in un ambiente poco salubre.
    grazie molte

  398. Per Giovanni.
    Ci hai scritto dalla rubrica “Scriveteci” e non direttamente dall’articolo che ti interessava, per cui non comprendiamo a quali guarnizioni ti riferisca.
    Comunque, nell’articolo, dovresti trovare le indicazioni della ditta produttrice, cui puoi telefonare facendoti dare i nominativi dei concessionari di zona.
    Amedeu e c.

  399. Buona sera , circa 8 anni fa ho acquistato un locale facente parte di un unico stabile ma con entrata indipendente ed esterna al condominio. Qualche mese fa è stata rifatta la facciata. Ora uno dei condomini , su 11 , ritiene che il marmo che cinge la porta di ingresso del mio locale, che era adibito a negozio di estetista, ma attualmente vuoto e libero, non è di suo gradimento e pretende di eliminarlo. Premetto che il marmo che cinge la porta e la finestra del negozio è stato inserito circa 30 anni fa dalla vecchia proprietaria, e mai nessuno si è opposto o lamentato. Che devo fare? Devo toglierlo o mi posso opporre visto che esiste da tanti anni. Aggiungo che le delibere per l’inserimento del marmo non si trovano più.Grazie per la cortese risposta , buone feste. Marco.

    • Per Marco.
      Poichè è una modifica esistente da più di venti anni, hai acquisito il diritto di mantenerla in essere.
      Trattandosi di una ristrutturazione o meglio restauro delle facciate, probabilmente (Andrebbe visto e ciò non è possibile) detti marmi contrastano esteticamente con il resto dei prospetti, per cui la richiesta del condominio può essere anche ragionevole.
      Puoi mantenendo i tuoi diritti, ma ti suggeriamo di valutare questo ultimo punto, al fine di non crearti dissapori con persone vicine con le quali devi sempre convivere.
      Amedeu e c.

  400. Salve, devo consolidare le fondamenta di un appartamento in palazzina costruito negli anni ’60 su terra (blocchi in tufo) con attualmente parecchia umidità interna e crepe sui muri portanti.
    Sul vostro sito ho visto che in Italia ci sono 3 ditte specializzate per questo lavoro.
    Vi chiedo cortesemente se poteste segnalarmele, se non qui, al mio indirizzo di posta privata.

    Grazie in anticipo

    Laura

    • Le più conosciute sono : geotec, rototec, novatec.
      Puoi trovare i loro indirizzi su internet.
      Ve ne sono anche altre ottimali, ma per le quali non abbiamo conoscenza diretta.
      Amkedeue c.

  401. buongiorno
    vorrei abbassere tre muri non portanti di casa, per creare un open space. Appartamento al piano terra, che fa parte di una palazzina di 4 piani, costruita negli anni 50/60. Comune di Milano.
    Possibilmente vorrei farlo in economia.
    Mi potete segnalare il nominativo di qualche tecnico che mi possa aiutare a valutare il lavoro.
    grazie
    patriiza

    • Per Patrizia.
      Ci spiace ma non siamo della zona.
      E’ un lavoro alquanto delicato che va approvato e seguito da un buon direttore dei lavori (Oltre che da un progettista per il Comune).
      Puoi scegliere un ingegnere, architetto o geometra cercando sulle pagine gialle della tua città.
      Meglio ancora sarebbe conoscere detti tecnici professionisti: vedi se lo puoi fare chiedendo a qualche tuo conoscente.
      Amedeu e c.

  402. saluto amadeu e i seguaci di di questa rubrica sono proprietario di n 7 box che (purtroppo) ho trasformato in un
    appartamento ora sto avendo problemi per fittarla con il contratto di locazione cosa bisogna fare per mettermi in regola distinti saluti

    • Per Antonio.
      Hai effettuato abusivamente lavori edili di modifica di destinazione d’uso.
      Non è detto che il Comune te li approvi sanandoli.
      Puoi incorrere in una denuncia civile e penale.
      Ti suggeriamo di rivolgerti da un tecnico della tua zona e fai in modo che lo stesso prenda accurate informazioni, in merito, presso l’ufficio Edilizia Privata del tuo Comune.
      Amedeu e c.

  403. Salve,
    Ho fatto ristrutturare il bagno del mio appartamento ed il termoarredo non riscalda poiché si formano sempre delle bolle d’aria all’interno delle tubazioni dell’ impianto idraulico (anch’esso completamente ristrutturato).Come fare per risolvere il problema?

    • Per Marco.
      I termosifoni, così come i portasalviette dei bagni devono essere dotati di valvoline di sfiato (Poste in alto dalla parte opposta della valvola di apertura).
      Inoltre l’impianto di riscaldamento, a secondo di come è stato realizzato, necessita anche di valvole di sfiato dette Jolly e poste nella parte più alta della tubazione.
      Se non riesci a risolvere il problema devi chiamare un idraulico termosifonista della tua zona.
      Amedeu e c.

  404. Ciao Amedeu, approfitto della tua esperienza per chiederti quanto costa al mq. la sola posa in opera semplice di blocchetti di vetrocemento mis. 0,20×0,20 senza rifiniture particolari per tamponare il vuoto di una finestra del vano scale. Complimenti per la rubrica, molto interessante.
    Ciao Gianni1966

  405. siamo in affitto in casa unifamiliare, c’è stufaa pellets, bisogna sostituire candeletta accensione, a chi tocca , proprietario o inquilino? grazie x l’aiuto

  406. Salve , sto facendo la restaurazione interna per la mia casa è vorrei sapere se poso avere detrazioni fiscali di 50 % per intera somma della cucina ? Oppure solo per elettrodomestici come frigo,lavastoviglie ,forno ,cappa e.c.c ,grazie e buon lavoro

  407. Buongiorno, abito in un condominio di villette in serie. Nel fare lo scavo nel mio giardino per sostituire i tubi dell’acqua condominiale ho scoperto che nel giardino, sotto terra esiste una porzione di un locale caldaia sotterranea, quando il condominio aveva il riscaldamento centralizzato. La maggior parte del locale è sotto terra
    del mio vicino a cui il condominio, in tempi passati, aveva assegnato l’uso. Come devo cautelarmi perchè il mio
    vicino non rivendichi la propreità di una parte del mio giardino? L’ho già invitato ad alzare un muretto sotto terra
    sul confine a mie spese, che avrei colmato di terra, ma il vicino non è d’accordo. Vi ringrazio anticipatamente e porgo i migliori saluti

    • Per Gabriella.
      Ti sconsigliamo di prendere l’iniziativa di far chiudere con una parete, in quanto ti metteresti dalla parte del torto.
      Dovresti verificare (Forse è meglio se ti rivolgi da un tecnico della tua zona), se al momento di approvazione del fabbricato condominiale, era prevista la caldaia.
      In questo caso tale caldaia (Ci sembra di comprendere) era del condominio.
      Adesso che avete il riscaldamento autonomo (?) la struttura risulta essere sempre esistente, ma ancora di proprietà di chi la possedeva inizialmente (Condominio o vicino).
      Dopo la verifica potrai rivolgerti da un legale che provvederà a prendere le misure del caso (Lettera o altro).
      Amedeu e c.

  408. Salve dobbiamo fare un muro di confine con blocchi a cemento stabilito con accordo scritto.Il problema è’ che per la corte va 2 metri perché’ e’ a livello mentre nello scivolo io volevo fare uno scalino se no con il dislivello nella parte della strada,il muro diventerebbe 3 metri (orrendo)Lui non si convince del fatto che con lo scalino accompagnando lo,scivolo eviteremmo un quasi carcere.In questi casi come ci si muove grazie per l’attenzione.

    • Per Martina.
      Il muro va approvato con SCIA del Comune, per cui vi serve un tecnico professionista progettista e direttore dei lavori.
      Il tecnico, in particolare, si dovrebbe rendere conto della bruttura in fase di presentazione.
      Amedeu e c.

  409. Caro Amedeu riguardo al muro di due metri che dobbiamo costruire per il confine di due abitazioni ho un forte dubbio.Loro vogliono ancorare i blocchetti di cemento al muro dell’abitazione stessa.E’ fattibile? O poi visto che all’interno abito io essendo attaccato possono nascere problemi di umidità’ o altro.Condideri anche che il muro dell’immobile comunque è’ almeno di 30 cm .Grazie come sempre per l’attenzione.

    • Per Martina.
      L’esecuzione di tale muro deve essere eseguita con accortezza usando la buona regola d’arte e eventualmente ricoprendo il muro con una copertina con gocciolatoi laterali.
      Oppure optate per un muro basso e una ringhiera in ferro soprastante, che non vi creerà simili dubbi.
      Amedeu e c.

  410. Buongiorno dopo 7 anni di locazione ,avendo fatto tutti gli anni la manutenzione ordinaria della caldaia, pochi giorni fa’ ha iniziato a perdere acqua a causa dell ‘ usua di una guarnizione interna , ho provveduto a chiamare il tecnico per la riparazione, ho pagato il conto, volevo sapere se la spesa è amio carico o a carico del proprietario.
    Grazie

  411. Buongiorno, abito in un condominio e ho una piccola corte di proprietà che confina con altro condomio (più precisamente con la scala di accesso al portone dell’altro condominio). Come divisorio tra le due proprietà c’è un muretto con un piano in marmo sovrastante e al centro una ringhiera alta circa 90 cm (credo che il muretto sia interamente di proprietà dell’altro condominio, in quanto costruito alcuni anni prima del mio fabbricato). Avrei bisogno di una risposta in merito alle seguenti domande:
    1) Posso mettere dei pannelli divisori della stessa altezza della ringhiera dalla mia parte, agganciandomi alla ringhiera?
    2) In alternativa posso mettere una rete metallica sempre della stessa altezza della ringhiera e sempre dalla mia parte, fissandola alla ringhiera ad esempio con fascette da elettricista?
    3) Se la risposta alla domanda 2 è positiva, posso far arrampicare dell’edera dalla mia parte sulla rete?
    Grazie

    • Per Michela.
      Potresti fare tutte queste cose se il muro fosse di tua proprietà o, al limite, in condominio con il vicino.
      La miglior cosa e parlare amichevolmente con questo tuo confinante e prevedere una soluzione che lo stesso possa accettare.
      Altrimenti sei costretta a fare una ringhiera (O altro) dalla tua parte, ma devi stare attenta, in quanto occorre, in taluni casi, l’autorizzazione del Comune su un progetto presentato, in alternativa rischi la demolizione in corso d’opera e le sanzioni per abusivismo (Anche se trattasi di cosa minima).
      Amedeu e c.

  412. Salve ho acquistato una casa in centro storico. Il mio confinante ha aperto una veduta laterale (portone) ad una distanza minore di 75cm (45cm). Ora io sto facendo dei lavori e dovrei aprire una veduta su quel lato. La mia domanda è :devo comunque lasciare solo i 75 cm dal confine o devo lasciare anche i cm omessi dal mio confinante?

    • Per VDR.
      A nostro avviso un portone di ingresso non è assimilabile a una veduta,come lo sono, per esempio le finestre, per cui non dovresti avere difficoltà ad aprire una porta (Non una finestra).
      Amedeu e c.

  413. Mi Scuso non sono stato molto chiaro. Il mio confinante ha un portone a 45 cm dal confine. Io devo aprire una Finestra su quel lato. Posso posizionarmi comunque a 75 cm dallo stesso confine o devo lasciare una quantità maggiore per ovviare alle mancanze del vicino?

    • Per VDR.
      E’la domanda che non è chiara.
      La parta e la finestra sono poste una di seguito all’altra sullo stesso rettifilo, oppure su due lati a squadra, o ancora prospettanti?
      Per il primo e secondo caso leggi questo nostro articolo
      http://www.coffeenews.it/distanze-da-osservare-dalle-vedute-dirette-laterali-ed-oblique
      Per il terzo e ultimo, occorre la distanza minima di 3,00 oppure, se il portone viene considerato come veduta (A noi non sembra), ci deve essere una distanza di 10 metri, ai sensi del DM 1444/1968
      http://www.coffeenews.it/le-distanze-urbanistiche-di-cui-alle-leggi-nazionali-vanno-rispettate-no-alle-deroghe
      Amedeu e c.

      • La porta e la finestra sono una posta di seguito all’altra. La porta del mio vicino dista 45 cm dal confine e di seguito sul mio fondo devo realizzare la finestra. Posso realizzarla a 75 cm dal confine? e quindi 75 +45=120 cm dalla porta del mio vicino?
        Mi scuso ancora per la non chiarezza.
        Grazie

        • Per VDR.
          Ti avevamo mandato al presente articolo
          http://www.coffeenews.it/distanze-per-lapertura-di-vedute-laterali-ed-oblique-dai-confini-dei-fondi-del-vicino
          ed esattamente alla visione della seconda figura della prima immagine, sotto la quale viene chiarito:
          “Nella figura a destra lo stabile di “A” confina con quello di “B”, per cui il confine “RS” coincide con l’asse del muro divisorio comune “mn”. In tale caso sia “A” che “B” possono aprire delle finestre”r” ed “s”, purchè i rispettivi lati “b” e “c” (più vicini al confine) non distino dal confine stesso meno di cm 75.”
          Per cui se il tuo confinante dista 45 cm (E non 75 cm), tu dovresti aprire la tua finestra a 105 cm dal confine, per essere conforme all’articolo 906 del codice civile, che cita:
          “Art. 906.
          (Distanza per l’apertura di vedute laterali od oblique).
          Non si possono aprire vedute laterali od oblique sul fondo del vicino se non si osserva la distanza di settantacinque centimetri, la quale deve misurarsi dal piu’ vicino lato della finestra o dal piu’ vicino sporto”.
          Amedeu e c.

  414. Buongiorno, abito in un condominio al piano seminterrato, possiedo 2 stanze contente dei piccoli lucernari costruiti con mattoni vetroceramica ( mattoni di vetro) incassati nel marciapiede dell’edificio perimetrale, la mia domanda e: a chi tocca pagare?? per la sostituzione e la riparazione dei danni interni in quando c’è infiltrazione di umidità!! Il condominio dice che tocca al titolare dell’alloggio… Chiedevo un suggerimento come impostare il discorso oppure degli articoli a norma di legge condominiale. In attesa di un vostra risposta porgo cordiali saluti.

    • Per Luigi.
      Le spese andrebbero ripartite come se il marciapiedi fosse un solaio intermedio e quindi sottoposte all’articolo 1125 del codice civile:
      http://www.coffeenews.it/ricostruzione-o-manutenzione-di-un-solaio-intermedio-suddivisione-delle-spese-fra-due-diversi-proprietari
      “Art. 1125.
      (Manutenzione e ricostruzione dei soffitti, delle volte e dei solai).
      Le spese per la manutenzione e ricostruzione dei soffitti, delle volte e dei solai sono sostenute in parti eguali dai proprietari dei due piani l’uno all’altro sovrastanti, restando a carico del proprietario del piano superiore la copertura del pavimento e a carico del proprietario del piano inferiore l’intonaco, la tinta e la decorazione del soffitto”.
      Nel tuo caso hai come proprietario soprastante il condominio (Ci sembra di comprendere) e inoltre le piastrelle in vetrocemento non possono suddividersi in pavimento-solaio-soffitto, per cui, diremmo, che la spesa va divisa a metà tra te e il condominio.
      Amedeu e c.

  415. Salve e complimenti per il sito.
    Il confinante ha posto delle grate su tre aperture (l.3,00 x h.0,80) del muro di confine di sua proprietà. All’interno del suo seminterrato esiste a ridosso del muro la sporgenza della trave di fondazione alta 1 mt dal pavimento e larga 0,60 cm, sulla quale si può comodamente salire ed inspicere.
    Per vedere la regolarità dell’altezza interna di mt 2,50, da che punto misurare, dal pavimento o da sopra la trave?

  416. Buongiorno sig.Amadeu.ho acquistato il piano terra di un nuovo fabbricat accatastati come cat A3 ( sul contratto viene riportato”appartamento facente parte del complesso edilizio in corso di costruzione…….all interno del piano di iniziativa pubblica F3-lotto4……). Ho a disposizione 380 mq di giardino su tre lati,sul quale era già pronto un progetto di realizzazione di una sorta di “ricovero coperto”di circa 25 mq( tutto in maniera legale,lato leggi comunali e regolamento condominiale).pochi giorni fa,prima della presentazione ,ci d’estate comunicato conto che però la zona o il giardino(mi scusi se non sono precisa) sono ancora accatastati come cat F3. Cosa significa in termini pratici?che non potro’ realizzare nulla nel mio giardino o E’ possibile costruire ugualmente il ricovero coperto cambiando la destinazione d’ uso del giardino o in qualche altro modo? C’ è possibilità? Grazie mille

    • Per Anna
      La categoria catastale F3 comprende
      “F/3 – UNITÀ IN CORSO DI COSTRUZIONE.
      Si tratta di u.i. esclusivamente di nuova costruzione per le quali non risulta ancora ultimata la costruzione. Si ricorre a questa categoria, in genere, quando è necessario fare una compravendita prima dell’ultimazione del fabbricato. Anche in questo caso deve essere allegata una breve relazione tecnica, contenente: i dati del tecnico dichiarante; gli identificativi catastali dell’u.i.; la descrizione dei lavori eseguiti; seguiti dalla dichiarazione “in vista di una sua utilizzazione per atti traslativi o per altra funzione giuridica”.
      Quindi devi verificare in comune cosa risulta in corso di costruzione, o quale pratica è ancora aperta o in procinto di chiusura.
      Recati presso l’ufficio Edilizia Privata comunale.
      Amedeu e c.

  417. Buongiorno, sono il possessore di un appartamento costruito negli anni 1965, lo abbiamo messo in vendita e stiamo chiedendo ad un geometra del paese il documento di conformità urbanistica, dai rilievi risulta una non conformità nelle dimensioni di una finestra in una camera di mq 17,18, la finestra é 110 x 180 = 1,98 mq contro i 2,14 mq derivanti da 1/8 della superficie. Queste dimensioni delle finestre sono valide anche per edifici costruiti prima del Decreto ministeriale Sanità 5 luglio 1975 ?

  418. Salve. Problemone. Grande balcone appena ristrutturato (mapelastic, massetto, pavimentazione..tutto nuovo!). Attraverso il balcone passa, in verticale, un tubo della grondaia che dista dalla parete un paio di mm. Buttando dell’acqua sul balcone, vicino al tubo, ho notato che nel solaio, in corrispondenza, compaiono delle macchie. La ditta vuole sostituire il tubo (avrebbe dovuto farlo prima) anche per intervenire meglio nello spazio ristretto quasi a contatto col muro. Io ho risolto al momento con il silicone sigillando tutto attorno. Mi accontento o sarebbe opportuno rompere di nuovo il balcone per sostituire il tubo col rischio di danneggiare l’impermeabilizzazione appena fatta e di dare ulteriori sollecitazioni alla struttura non nuova?. Grazie

    • Per Lisa.
      Ma prima di pensare alla sostituzione del tubo con ingente spesa (Ammeswo che detto tubo non sia rotto o lesionato), perchè non fai provare a circondare il perimetro della tubazione, a contatto con il pavimento del terrazzo, con un anello di prodotto impermeabilizzante tipo asfalto a freddo o “Bitumflex rosso o grigio?
      Basterà applicarlo con un piccolo pennello.
      Amedeu e c.

  419. buongiorno, vorrei un consiglio su quale colore scegliere per ravvivare, scaldare e dare personalità a questi due ambienti tra loro collegati. me ne potete suggerire un paio tra cui scegliere?
    stesso colore per i due ambienti o in gradazione,?
    E su quali pareti distribuire il colore? dietro i mobili?
    si tratta di una casa di un uomo , non grande
    vi ho spedito 3 allegati via mail
    grazie

    • Per Rossana.
      Abbiamo visto le foto che ci hai inviato.
      Gli ambienti sono belli e molto luminosi, ma forse predomina troppo il colore chiaro.
      Un tono di colori più vivaci può dare una spinta di adrenalina in questa vita così monotona.
      Comunque non ti possiamo suggerire i colori da applicare, in quanto ogni individuo ha una personalità propria.
      Devi solamente utilizzare quei colori che a te piacciono di più, non badando alle critiche del prossimo.
      Il tintometro potrà aiutarti nell’accostare i colori con una giusta scalatura.
      http://www.coffeenews.it/la-conoscenza-laccostamento-e-la-scelta-dei-colori-in-una-casa
      Amedeu e c.

  420. Buongiorno, avrei la necessità di reperire i coefficienti relativi a negozi di un piccolo centro commerciale, situato in un unico piano.
    Non so niente in materia.
    Grazie la vs. rubrica è molto interessante.

    • Per Sandra.
      E’ necessario che ti rechi presso l’ufficio del Commercio (Ex Annona) comunale, dove ti daranno tutte le indicazioni del caso.
      Amedeu e c.

  421. buonasera. ho un problema con la ferrovia. posseggo una casa con un terreno. il terreno è diviso dalla ferrovia e l’unico modo per raggiungere il terreno è quello di costeggiare la ferrovia per circa 10 metri e attraversare un piccolo sottopasso adibito fin dalla costruzione della ferrovia a quello. ora mi hanno detto che devo chiudere il cancello per andare al mio terreno e se non lo faccio mi fanno la multa. se non sbaglio, non è una sevitù di passaggio? non ho altri modi per raggiungere il terreno. cosa posso fare? non ho nessuna carta in mio possesso. grazie

  422. Buongiorno, sono proprietario insieme ad altri due di un immobile, tra i quali insiste un pozzo luce, confinante con detto pozzo luce vi è una scalinata da cui si può accedere solo a due immobili, mentre uno viene escluso per motivi progettuali, per accedere a questo terzo immobile è stato creato una soletta a sbalzo, ritenuta abusiva sia dal Comune, sia dall’Ufficio del Genio Civile e sia tramite condanna dal Tribunale a demolire dette opere. Le opere abusive sono state regolarmente abbattute, ed adesso questo proprietario tramite un Ing., sta preparando secondo lui una sanatori di dette opere, secondo Voi possono essere sanate, dopo tante vicissitudini processuali? chi pagherebbe i danni in caso di eventuale possibile sanatoria? Grazie per tutto e spero di ricevere notizie in merito al più presto.
    In attesa resto a disposzione per qualsiasi chiarimento. Ciaramente il pozzo luce è comune ed indivisibile tra i tre proprietari

  423. Vorrei sapere come vanno ripartite le spese per un solaio posto tra un vespaio, quindi parte comune, condominiale e un appartamento privato al piano terra . Grazie anticipatamente

    • Per Raffa.
      Se per vespaio intendi un portico o un ambiente di proprietà condominiale posto sotto il tuo appartamento le spese vanno ripartite a metà per quanto riguarda la struttura del solaio, mentre al proprietario soprastante spetta il pavimento e al condominio spetta l’intonaco del soffitto sottostante.
      Se per vespaio intendi un ambiente chiuso e inaccessibile situato sotto al tuo solaio con compiti di eliminare l’umidità di risalita verso la parte soprastante, in questo caso le spese sono a completo carico del proprietario dell’appartamento, in quanto il vespaio, in se stesso, non è considerato, come per esempio le fondazioni o i muri portanti, un bene comune a tutto il condominio.
      Amedeu e c.

  424. Salve, abbiamo acquistato una casa sul mare che ha circa 60 anni, l´abbiamo sistemata, ora nel terreno a fianco (con circa 6 metri di dislivello dove passano gli scarichi dicirca 10 altre case) un costruttore ha avuto la licenza per poter costruire, facendo il lavori di scavo ha rotto i nostri scarichi delle acque, chiedendogli di ripristinarli (visto che nel frattempo gli hanno sospeso i lavori)mi ha risposto che io non posso pisciare in testa ai vicini di casa, lo sarico esiste da 60 anni che passa per quel terreno, che faccio?
    saluto

    • Per Nando.
      Poichè tale scarico esiste da più di 20 anni, hai acquisito il diritto di mantenerlo, per usucapione.
      Adesso, per contrastare questo costruttore e tutelare i tuoi diritti, devi scattare delle fotografie degli scarichi rimasti, sperando che dalle stesse si noti l’attraversamento del terreno vicino.
      Poi con la documentazione devi recarti da un legale della tua zona, il quale provvederà a scrivere una lettera al costruttore.
      Amedeu e c.

  425. Salve abito al primo piano di un condominio di sei piani. Il mio balcone è dotato di parapetto , i balconi soprastanti il mio sono dotati di ringhiera in metallo. il mio balcone sporge rispetto a quelli sovrastanti di circa 30 cm, sul mio balcone ci sono due scarichi (pluviali) per smaltire tutte le acque piovane provenienti per stillicidio dai balconi sovrastanti, in pratica il mio balcone funge da grondaia. a chi tocca pagare e in che misura le spese di rifacimento della superficie calpestabile del balcone ? A piano di strada sotto il mio balcone c’è un marciapiede e dei negozi ai quali il mio balcone garantisce protezione durante le piogge , come devono partecipare alla spesa ?
    grazie mille.

    • Per Filippo.
      Una domanda alquanto difficile.
      Normalmente i balconi hanno i buttafuori o semplicemente (in caso di ringhiera), un gocciolatoio di marmo posto lungo il perimetro.
      Il fatto che il tuo terrazzo sporga, ti pone, però in una situazione di perpetuo stillicidio che non è certo incoraggiante
      http://www.coffeenews.it/divieto-di-causare-lo-stillicidio-di-acque-piovane-nel-fondo-altrui
      La difficoltà del tuo caso, sta nel fatto che non è regolamentata dal codice civile, per cui dovresti ricercare e trovare (Ammesso che esistano) delle sentenze relative a detta situazione.
      Questo come preparazione per poi rivolgersi da un legale (Trattasi difatti di diritto privato) per richiedere la partecipazione alle spese e un eventuale rimedio per le acque piovane provenienti dai terrazzi soprastanti.
      Amedeu e c.

  426. Salve Amedeu.
    Vorrei porti una domanda sulla mia situazione di abitazione in zona rurale.
    Sto realizzando un ampliamento dell’abitazione e prima del rilascio del titolo abilitativo (“Permesso di costruire” l’ente Comune richiede al tecnico incaricato di redigere la documentazione relativa allo scarico ai sensi del RR.12.12.2011 n.26.
    Il tecnico mi dice che bisogna adeguare l’impianto di smaltimento con subirrigazione.
    Non capisco molto, ma devo solo realizzare un ampliamento di 20mq e l’impianto per le acque reflue già esiste ed è a tenuta stagna. In questo caso sono esentato dal farne uno nuovo con fossa imhoff e quant’altro?
    grazie in anticipo

    • Per Antonio.
      Se lo scarico del quale usufruisci attualmente non rientra nelle disposizioni di legge, il Comune è autorizzato a richiederti l’adeguamento dello stesso, in quanto non possono sussistere immobili (Anche se in effetti ci sono ma non sono ancora emersi) che creano sversamenti e inquinamenti.
      Quindi, a nostro parere, la richiesta del Comune è legittima.
      Amedeu e c.

  427. salve voorei chiedere un informazione_ io avevo due appartamenti con un unico corridoio che divideva i due appartamenti, ne ho venduto uno per cui a mie spese ho tirato su un muretto di 1 mt e sopra il muretto ci ho messo un vetro satinato di 1.50 circa (da terra un totale di 3.50 circa) potevo farlo? devo chiedere l autorizzazione? quanto deve essere alto il muro per essere in regola? grazie

  428. Buonasera, come condominio dovremmo eseguire uno scavo e rimuovere circa 450 mc di terreno del giardino, ho letto le vostre tabelle e i preziari relativi alle opere di SCAVI PER OPERE EDILI e simulato un preventivo di massima con il vostro prospetto. Avremmo bisogno di avere, se possibile, riferimenti di aziende che possono eseguire tale lavoro e soprattutto se i prezzi per le varie tipologie di scavo sono quelli di massima che queste aziende dovrebbero farci, il complesso si trova nella provincia di Milano. Grazie 1000 per la risposta e le indicazioni che potrete darci,

    Giovanni

    • Per Giovanni.
      I prezzi del nostro prezzario si riferiscono all’Italia Centrale e di conseguenza quelli della Regione Lombardia saranno lievemente più alti.
      Rispetto alle ditte, non ne conosciamo nella zona, ma puoi avere due o tre preventivi, da ditte edili specializzate in escavazioni, trovandole sulle pagine gialle di internet.
      Amedeu e c.

  429. Salve Sig. Amedeo, noi stiamo facendo una ristrutturazione ordinaria su una casa singola. Abbiamo sostituito completamente impianto di riscaldamento, per passare tubi nuovi per termosifoni abbiamo fatto de tracce su pavimento esistente dopo di qui vogliamo mettere parquet. La mia domanda è :Possibile avere detrazione fiscale 50/% per un nuovo pavimento posato da una ditta specializzata ,grazie

  430. Montaggio pannelli Depro 6mm.
    Ho letto attentamente le vs. istruzioni per il montaggi dei pannelli Depron sp. 6 mm.
    Mi domandavo come bisogna fare quando si arriva agli spigoli vivi.
    grazie per la risposta

    • Per Antero.
      Occorre tagliare i pannelli con una riga diritta e con l’aiuto di un taglierino.
      Il rigo che rimarrà tra i due pannelli accoppiati può essere chiuso con la colla Glutalin.
      Amedeu e c.

  431. Salve,
    Mi complimento per i post che realizzate, molto interessanti.
    Voglio chiedere il vostro parere poichè non riesco a mettere chiarezza su una situazione a me vicina.
    Io sto ristrutturando casa , con l’aiuto dei miei familiari, e stiamo facendo lavori di manutenzione ordinaria all’interno dell’appartamento quindi pavimentazione, ripristino impianti ed intonaci e quant’altro previsto dalla legge del TU EDILIZIA. in accordo anche con le concessioni del mio comune, e quindi se non erro per questa tipologia di lavori non è necessaria comunicazione all’ente (comune )in quanto facoltativa giusto?
    Il problema sta sorgendo nell’intendo di sostituzione di una finestra di una facciata condominiale,dove non è possibile accedere poichè e necessario un ponteggio, leggendo le varie normative e informandomi presso professionisti tutti quanti mi dicono che è necessaria una ditta per fare questo lavoro.
    Ma secondo quanto ho letto i lavori di manutenzione ordinaria comprendono anche finiture esterne, quindi intonaco e finestre per capirci.

    Quindi sommando la problematica,è possibile eseguire dei lavori all’esterno, dove io vado a fare una cil al comune , mi faccio montare il ponteggio in noleggio da una ditta specializzata che mi rilascia tutta la documentazione ecc, pago l’occupazione del suolo pubblico , ma sono io stesso ad eseguire i lavori?
    oppure la legge lo vieta? poichè sono dei lavori in quota quindi contro tutte le leggi dell ASL? Ma se il lavoro lo faccio io non sono io stesso responsabile della sicurezza? con un tecnico che redige pimus e fa direzione e responsabile sicurezza?

    • Per Alessandro.
      Leggi questo nostro articolo che sicuramente ti aiuterà.
      http://www.coffeenews.it/edilizia-lavori-in-economia-direttao-per-conto-proprio
      Il ponteggio è obbligatorio che lo monti una ditta qualificata e responsabile della struttura in ferro.
      Il poter lavorare sulla stessa dipende molto da come hai presentato la pratica in Comune.
      Con una CIL non hai indicato il Direttore dei Lavori, e quindi non hai potuto indicare la tua esecuzione diretta (Che necessita sempre dell’accettazione tacita del Direttore dei Lavori).
      A nostro parere per poter montare sul ponteggio non puoi farlo con una semplice CIL che contempla solo lavori insignificanti.
      Amedeu e c.

  432. Buon giorno, il pavimento di copertura del locale sottostante è coperto con vetrocemento. Il condominio può ora privarmi della servitù di luce. Grazie per il vostro commento

  433. Buongiorno di nuovo Sig. Amedeo, io sto facendo una ristrutturazione ordinaria della mia casa è vorrei chiederti una informazione : eri parlando con una signora della CAF mi a detto che questo anno e venuto fuori la legge che si può avere detrazioni fiscali anche solo dei materiali senza una fattura di un posatore per esempio. Ma io non sono sicuro e avrei bisogno della sua opinione. Grazie mille di nuovo

    • Per Petro.
      Per quello che ci risulta si tratta della Novità bonus mobili 2016 per le giovani coppie: Una novità importante di quest’anno è l’introduzione del bonus mobili senza lavori edilizi, destinato alle giovani coppie under 35 conviventi o sposate da almeno 3 anni che abbiano acquistato casa. Possono usufruire della detrazione solo le coppie acquirenti di una casa e il tetto massimo di spesa è di 16.000 euro, per uno sconto del 50% da spalmare su 10 anni.
      Come effettuare pagamenti e documenti da conservare: Per usufruire delle detrazioni, bisogna conservare ricevute, scontrini, fatture o qualunque altro documento bancario (o relative fotocopie) che attesti l’effettiva spesa sostenuta. Nel caso di lavori di ristrutturazione, il pagamento deve essere effettuato esclusivamente tramite bonifico bancario parlante, mentre per il solo acquisto dei mobili e degli elettrodomestici vale anche il pagamento con carte di credito o carte di debito (bancomat).
      Altrimenti
      http://www.coffeenews.it/detrazioni-fiscali-anno-2016-del-65-e-50-e-36
      Amedeu e c.

  434. Manutenzione straordinaria – guaina sul tetto tegole nuove, grondaie e fluviali
    Buon giorno sign. Amedeu – abito in Svizzera e ho bisogno di informazioni. Mia madre 82enne abita in una casa con usufrutto. Bisogna urgentemente mettere la guaina sul tetto e mettere nuove tegole. Visto che c’e bisogno di un ponteggio eventualmente farà rifare anche la tinteggiatura. Purtroppo non so proprio dove incominciare e di legge italiana non so niente. Sono cresciuta in Svizzera. Mi può dire cosa devo fare e di cosa c’e bisogno come documentazione per stare in regola e non avere problemi con la legge? Mi preoccupa un pò il fatto che ci vuole un ponteggio e ho sentito dire che se succede qualche incidente il committente può essere ritenuto responsabile. Come è possibile se io do l’ordine ad una ditta che ha anche il ponteggio. Mi può dire tutto quello che è necessario per stare a posto. Ho sentito dire che si può fare un’assicurazione – ma per cosa?
    Sarei felicissima di ricevere una risposta. Il 9 maggio vado in Italia e vorrei essere un pò al corrente di cosa mi aspetta. La ditta che farâ i lavori eventualmente c’è l’ho, la stessa ditta ha e monta anche il ponteggio. Grazie anticipatamente

    • Per Principia.
      E’ vero che il ponteggio di facciate riveste una parte importante in un appalto e vi sono regole che devono essere seguite.
      http://www.coffeenews.it/montaggio-corretto-della-parte-alta-di-un-ponteggio-metallico
      La miglior cosa sarebbe quella di fare montare un ponteggio esterno da ditta esperta in tali lavori e che rilascerebbe il dovuto PIMUS necessario.
      Comunque qualsiasi altra ditta edile dovrebbe essere in condizione di far fronte a tale problematiche, che in definitiva deve affrontare ogni giorno.
      Per altre informazioni, usa il nostro pulsante “Cerca” in alto a destra e troverai tutte le notizie che ti servono per un buon appalto (Assicurazione compresa).
      Amedeu e c.

  435. Io abito al primo piano di un condominio. 35 anni fà ho allargato la cucina, togliendo la parete esterna della cucina ed ho realizzato una veranda abusiva. Una parete alta 1 metro e sopra la veranda in alluminio e vetro.
    Ho allargato la cucina di 2 metri quadrati. Adesso, dopo 35 anni, vorrei accatastarla e regolarizzarla. COSA DEBBO FARE? GRAZIE.

    • Per Giovanni.
      Fai eseguire un sopralluogo da un tecnico professionista della tua zona, il quale dovrebbe regolarizzarti la pratica in Comune, per cui saprà consigliarti per il meglio.
      Amedeu e c.

  436. Salve! Leggevo il vostro articolo sulla progettazione degli impianti di scarico delle acque reflue (http://www.coffeenews.it/la-progettazione-degli-impianti-di-scarico-delle-acque-reflue-in-base-alla-norma-uni-en-12056-2) e credo di avere un problema analogo a quello del signore che ha commentato quell’articolo: in un vecchio palazzo del centro storico sono stati ricavati cinque appartamenti dove prima ce ne erano due, e tre di essi sono privi di allaccio alla colonna montante originaria del palazzo; per cui il costruttore ha realizzato una colonna montante in orizzontale, che attraversa gli appartamenti stessi e passa sopra la volta dell’androne di ingresso del palazzo per riallacciarsi alla colonna montante “vera”. Ora il problema è che dopo neanche otto anni questa conduttura si è rotta, con fastidiose perdite sull’androne del palazzo.
    Secondo voi una cosa del genere è legale? C’è possibilità di chiedere un’ispezione della ASL?
    Grazie mille per l’attenzione! Spero di essere stato chiaro

    Gigi

  437. Buongiorno.
    Sto facendo una fogna, sulla mia abitazione, vorrei cortesemente sapere come vanno considerati i pezzi speciali, quali le curve le T- V- riduzioni. Sul prezzario Marche dice di considerare 2 metri in più sulla tubazione principale, ma non si capisce bene se si considerano due metri per ogni pezzo speciale, oppure, 2 metri per allaccio, cioè ad esempio, dal tubo di scarico di un wc, alla tubazione principale.
    Ringrazio anticipatamente.
    Sergio.

    • Per Sergio.
      Non abbiamo trovato l’indicazione, ma sicuramente è 2 metri in più per ogni pezzo speciale, in quanto in un breve tratto vi possono essere numerosi pezzi speciali e non sarebbe giusto pagarli con solo 2 metri di tubazione.
      Amedeu e c.

  438. Claudio Antonio

    Sono proprietario di un immobile posto al primo piano di un edificio in condominio con ampio terrazzo a livello.
    Il terrazzo di cui trattasi è cintato con muretto di h. ml. 1.40 circa;
    Il piano sottostante è costituito da locali adibiti ad uso commerciale.
    La mia domanda è: ho io l’obbligo di fare installare sulla facciata esterna del muro di recinzione del mio terrazzo un’insegna luminosa (ml. 6,00 x 1,40) indicante la denominazione dei locali sottostanti?
    Ringrazio per per l’eventuale parere che vorrà fornirmi.
    Claudio Antonio.

    • Per Claudio Antonio.
      Il permesso comunale per l’insegna viene sempre rilasciato “Fatti salvi i diritti dei terzi”
      Per cui, l’autorizzazione deve essere data dal condominio, in quanto trattasi di parte di un edificio condominiale.
      Non è detto che in fase di assemblea condominiale tu non possa opporti a tale installazione per validi motivi di disturbo (Troppa luminosità, limitazione di visualizzazione ecc.)
      Amedeu e c.

  439. Ho un’infiltrazione nel soffitto del bagno provocato dal vicino soprastante che è morto e senza eredi unico proprietario, ‘operaio deve intervenire ma non sappiamo a chi rivolgerci per ottenere le chiavi per intervenire nell’appartamento del defunto, a chi dobbiamo rivolgerci?

    • Per Romeo.
      L’unico sistema è rivolgersi, per delle sicure informazioni, presso la cancelleria di un tribunale, dove possono avere affrontato casi come questo.
      Amedeu e c.

  440. Buoingiorno, nel 2004 ho aquistato la metà di un rudere. Negli anni successivi ho provveduto alla ristrutturazione della mia porzione. La restante parte, non di mia proprietà, è rimasta invece nelle condizioni iniziali (parte senza tetto e con mura perimetrali parzialmente crollate).
    Mi sono rivolto ai proprietari (gruppo di coeredi) chiedendo prima la messa in sicurezza della loro porzione di rudere ed avanzando poi una proposta di ascquisto.
    I propretari si rifiutano sia di vendere sia di mettere in sicurezza la loro porzione dicendo che, avendo acquistato un rudere, dovevo prevedere a cosa sarei andato incontro.
    La mia domanda è se, in relazione alla situazione descritta, posso intraprendere una azione di qualsiasi tipo nei confronti dei proprietari vicini per indurli a provvedere in modo che la loro proprietà arrechi danni (potenziali) alla mia porzione.
    Da considerare anche che mentre la mia porzione di rudere è stata accatastata la restante parte risulta ancora non accatastata.
    La mia domanda è se, in relazione alla situazione descritta, posso intraprendere una azione di qualsiasi tipo nei confronti dei proprietari vicini per indurli a provvedere in modo che la loro proprietà NON arrechi danni (potenziali) alla mia porzione.
    ringrazioe per l’attenzione e porgo distinti saluti
    Giuseppe

    • Per Giuseppe.
      Certo, è tuo diritto intraprendere tutte le azioni possibili per salvaguardare il bene che hai acquistato e sistemato.
      La prima cosa che devi controllare è se questo rudere a te vicino prospetta sulla pubblica via; in questo caso interesserebbe la pubblica incolumità, per cui potresti Scrivere una lettera al Comune e ai VVF per un sopralluogo alle strutture pericolanti.
      Se invece tale rudere non interessa la pubblica incolumità, però potrebbe originare delle infiltrazioni di acqua nel tuo fabbricato o essere ricettacolo di topi o altri animali infestanti, potresti rivolgerti la Comando Vigili Urbani e alla locale ASL (Ufficio di Igiene pubblica per un sopralluogo.
      Amedeu e c.

  441. Ristrutturazione bagni condomino al primo piano.

    Buongiorno. La mia domanda è la seguente:
    Il condomino che abita sopra di me al primo piano deve ristrutturare casa e bagni. Mi ha fatto intendere che vuole spostare i bagni e quindi anche il tubo fecale che allo stato attuale è esterno e non passa sulla mia facciata. Purtroppo per me, questo signore vuole a tutti costi spostare il suddetto tubo facendolo passare nella mia proprietà e danneggiandomi (esteticamente) la mia facciata.
    Può fare una cosa del genere il tizio in questione? o deve assolutamente attenersi al tubo fecale già esistente?

    Grazie anticipatamente…
    Mauro

    • Per Mauro.
      Ti consigliamo di leggere accuratamente il Regolamento comunale degli Scarichi e Fognature (Anche via Internet) dove potrai trovare notizie sicure in merito (Ed anche il Regolamento Edilizio Comunale).
      Eventualmente recati presso l’ufficio addetto comunale e esponi la tua situazione.
      Di solito non sono ammesse le tubazioni di scarico esterne sulle facciate, anche se secondarie.
      Amedeu e c.

  442. Cancello davanti ad un viale in comune.

    Salve.
    Il mio problema è il seguente: abito in una palazzina al secondo piano, mentre al primo piano abita mio zio. In comune abbiamo un viale largo 4 metri di cui ce ne serviamo per entrare con le macchine. All’inizio di questo viale fu messo (più o meno 12 anni fa) un cancello scorrevole, manuale. Ora volevo sapere se, essendo un viale che accede direttamente su strada principale, posso fare qualcosa per abolire il cancello… mi chiedevo per questo se c’è qualche normativa che posso impugnare per abolire questo cancello.
    Grazie anticipatamente.
    Mauro

    • Per Mauro
      Se desideri una risposta, riformula la domanda e, per correttezza, inserisci la tua e mail.
      Grazie.
      Amedeu e c.

      • Io e mio zio abbiamo un viale di passaggio (con auto e a piedi) in comune largo 4 metri adiacente alle nostre proprietà recintate. All’inizio di questo viale c’è un cancello (manuale)… Quindi dalla strada principale si accede al viale tramite il cancello scorrevole. Essendo che mio zio non vuole automatizzare il cancello, posso pretendere che esso venga tolto?

        • Per Mauro.
          Pretendere, forse, che venga automatizzato potrebbe darti delle chance di successo in una eventuale sentenza e con le giuste motivazioni (Che comunque sconsigliamo visto che si tratta di due parenti stretti); ma pretendere di togliere il cancello lasciando un varco aperto a una o più proprietà, a nostro avviso, è pretendere troppo.
          Amedeu e c.

  443. Buongiorno, ringrazio innanzitutto per la veloce e precisa risposta ricevuta ad un quesito posto qualche giorno fa.
    Avrei un altro dubbio sempre in relazione al casale a cui mi riferivo nella precedente richiesta.
    Posseggo la metà di un casale. La mia porzione è stata ristrutturata e correttamente accatastata. La metà dei vicini è allo stato di rudere e, per quanto ne sappia, non è stata accatsatata.
    Se si vede il foglio di mappa dove ricade la proprietà, si nota chiaramente però che la pianta riportata in mappa corrisponde all’intero fabbricato (comprende quindi anche la porzione di vicini) ma le particelle indicate e la descrizione (categoria, consistenza) corrispondono esclusivamente alla porzione di mia proprietà.
    Devo richiedere la correzione al catsto? devo fare qualcosa o è tutto normale e senza alcuna conseguenza pratica?
    Ringrazio e porgo cordiali saluti
    Giuseppe

  444. Presentazione S.C.I.A

    Buongiorno.
    Il mio quesito è questo:
    Tempo fa presentai una D.I.A (oggi chiamata S.C.I.A) per alcuni lavori nella mia proprietà.
    La domanda la presentai il giorno 15 ottobre. Il comune mi rispose con un DINIEGO il giorno 15 novembre.

    Visto che per legge, e precisamente il D.P.R 380/2001 legge 241/90 art. 23, il comune deve rispondere entro 30 giorni dopodichè scatta il silenzio assenso, posso presentare ricorso dato che il comune mi ha risposto oltre i limiti consentiti dalla sopracitata legge? (mi ha risposto dopo 32 giorni ed io i lavori li ho iniziati non appena sono scaduti i 30 giorni).

    Grazie anticipatamente

    • Per Mauro.
      Due giorni sono veramente pochi e, inoltre, occorrerebbe controllare la data riportata sulla lettera pervenuta dal Comune.
      Una eventuale causa con il Comune, per esperienza, si protrarrebbe nel tempo e difficilmente ti porterebbe a spuntarla.
      Per cui, a nostro parere, informati tramite il tecnico che ti ha seguito la Direzione lavori quale possibilità hai di uscire da tale situazione.
      Amedeu e c.

  445. Buonasera,
    chiedo consiglio sul materiale da usare per rifare i controsoffitti delle camere di una casa famiglia in Congo Kinshasa:- per la idoneità e tipologia dei materiali da scegliere dato il caldo umido (escluso il compensato)
    – per i costi relativi (in $)
    – per la possibile reperibilità in loco dei materiali

    Perline in plastica è consigliabile?

    Ringrazio e saluto Carla

    • Per Carla.
      Non conosciamo l’ambiente nel quale vuoi effettuare tali lavori, nè la situazione di umidità.
      Ti consigliamo di rivolgerti da un tecnico del luogo (Nelle grandi città dovrebbero esserci dei costruttori)
      Amedeu e c.

  446. Sono uno dei due proprietari di un immobile unico ma con ingressi abitativi indipendenti serviti da un unico passaggio pedonale largo circa 230 cm che corre per tutta la lunghezza delle due proprieta’ dove si affacciano i singoli ingressi. Per poter realizzare un muro comune di divisione su questo passaggio, quali sono le misure che deve avere e come debbono essere calcolate?
    Grazie!

    • Per Alex 67.
      Devi rivolgerti da un tecnico professionista della tua zona (Geometra) il quale deve eseguire un sopralluogo di verifica e, in base allo stesso, tirare i confini servendosi delle planimetrie catastali e delle vostre esigenze.
      All’occorrenza vi dirà anche se serve una autorizzazione comunale.
      Amedeu e c.

  447. Buonasera, volevo avere dei chiarimenti riguardo ad un progetto di recupero in zona con vincolo paesaggistico, di un’abitazione ante 1940 facente parte di un fabbricato formato da due unità abitative della superfice di 18mq ciascuna che ho presentato in un comune della toscana.
    il progetto prevedeva l’ampliamento dell’immobile fino a 30 mq servizi igenici compresi per la realizzazione di addizioni funzionali e il raggiungimento degli standard abitativi minimi.
    la presentazione è avvenuta nel 2013.
    il comune ha bocciato il progetto dicendo che il piano casa consente solo il 20% quindi potrei realizzare un apliamento di soli 3,6 mq .
    Mi pare assurdo che non possa raggiungere gli standard minimi di abitabilità visto che ho terreno disponibile.

    • Per Sergio.
      Devi controllare accuratamente presso l’ufficio Urbanistica comunale, in quale zona di PRG è inserito il tuo terreno e quali sono gli indici e i parametri (Indice di fabbricabilità, altezza max consentita, distanza dai confini, rapporto di copertura) che in base alla normativa di detto PRG puoi sfruttare per questo tuo terreno.
      Solamente allora potrai sapere cosa puoi richiedere come ampliamento (se consentito)
      Amedeu e c

  448. Buongiorno
    vorrei chiedere se è possibile trasformare il garage della nostra villetta a schiera in una sala da pranzo.
    Il garage in questione è situato al fianco della cucina a piano terra e vorrei togliere la basculante per sostituirla con una porta vetrata scorrevole in modo da ingrandire la zona giorno e rendere il tutto più luminoso!
    In caso fosse possibile (togliere al l’abitazione il posto auto…visto che il garage non viene utilizzato ma la vettura viene parcheggiata in un parcheggio libero vicinissimo all’abitazione)….come dovremmo muoverci in merito ai permessi?
    Spero di essere stata chiara
    Grazie

    • Per Bruna.
      Occorre vedere se tale garage ha le caratteristiche edilizio urbanistiche per essere trasformato in vano di abitazione.
      Occorre controllare il progetto originario approvato in Comune e verificare , poi, se i parametri urbanistici, quali l’indice di fabbricabilità, il volume, ed altri, sono rispettati secondo la destinazione di zona prevista dal vigente PRG e dalla sua normativa.
      Ti consigliamo di fare eseguire un sopralluogo da un tecnico professionista della tua zona (Che ti potrà servire anche per l’eventuale domanda in Comune), il quale si informerà presso l’ufficio urbanistica se la cosa è fattibile, anche alla luce del Decreto Ministeriale 05/07/1975
      http://www.coffeenews.it/edifici-di-civile-abitazione-parametri-e-standards-edilizio-urbanistici-da-rispettare
      Amedeu e c.

  449. Buongiorno sig. Amedeo , io ho una casa indipendente con 4 lati di giardino che sto facendo una manutenzione straordinaria. Dopo di che vorrei costruire in piccolo camino per fare qualche volta una grigliata, e per non avere problemi con i vicini la mia domanda è: posso costruire dove voglio, e se ci sono delle misure di confine con vicini ? Grazie e buona giornata

    • Per Petru.
      Non esistono leggi particolari in merito.
      Devi, però, consultare il regolamento edilizio del tuo Comune, nel quale, quasi sicuramente, troverai un articolo dedicato a manufatti similari.
      Amedeu e c.

  450. Nuova costruzione non ultimata . Buongiorno, ho comprato circa 5 anni fa un’appartamento che fa parte di tre palazzine che sarebbero dovute sorgere, come da contratto, nel nostro condominio. Di palazzina ne è stata creata solo una, le altre due il costruttore non vuole tirarle su perchè non riesce a vendere su carta e dice che questo non è il momento di costruire per lasciare gli appartamenti invenduti. Le fondamenta delle altre due palazzine sono state coperte e l’area recintata da uno steccato di legno. Un’altra parte dell’area è stata trasformata in giardino ma non è assolutamente in sicurezza: chiodi arrugginiti ovunque, pozzetti scoperti (pericolossissimi), vetri della casetta degli attrezzi rotti e tutto questo è pericolosissimo per i nostri bambini che li vanno a giocare. A chi si può denunciare? Il costruttore non ne vuole sapere nulla e non risponde a mail, raccomandate, solleciti. Noi abbiamo paura per i nostri figli.

  451. Buonasera,
    Volevo chiedere se una casetta in metallo 1.20 x 1.98 può essere considerata abuso edilizio.
    Grazie

    • Per Simona.
      La legge è generica e dice che ogni manufatto fisso al suolo deve avere l’approvazione comunale.
      Logicamente sta alla sensibilità di chi esegue il sopralluogo, valutare se trattasi di un’opera abusiva o meno.
      Senza questa linea a procedere, diventerebbero abusive anche le cucce dei cani.
      Amedeu e c.

  452. buonasera
    sto costruendo una scala,ho un prezzo al mq, per la posa dei gradini delle alzate dei pianerottoli, e dei battiscopa, come si misurano? I pianerottoli ed i battiscopa hanno lo stesso prezzo al mq?

    • Per Sergio.
      come rivesti la scala? Marmo, pietra, laterizio, ecc?
      I battiscopa sono di ….. ecc?
      Comunque sia, dalla distinzione di cui sopra emerge che i prezzi variano e non puoi fare un prezzo unico, a meno che tu non lo faccia per scala e pianerottoli, dopo avere calcolato le misure precise e i prezzi vari applicati, con il risultato del costo totale.
      Dividi il costo totale per i ml e puoi avere il prezzo a ml della scala larga (Misura che devi indicare bel capitolato.
      Amedeu e c.

  453. Ciao, devo costruire una scala esterna in un condominio che parte dal quarto piano…si parla di 10 metri di altezza dal terreno e la scala sarà lunga almeno 8 metri. Purtroppo soffro di vertigini ma è soprattutto per la sicurezza dei bambini che volevo sapere se esistono soluzioni per quanto riguarda la ringhiera in modo che io non veda sotto e che i bambini possano comunque scendere e salire le scale in modo sicuro.Spero di essere stata chiara.cordiali saluti.
    Daniela

    • Per Daniela.
      Non dici di che materiale viene costruita la scala: cemento armato? Ferro?
      Per non vedere in basso, dovresti usare della lamiera come ringhiera nel caso di scala in ferro e per quella in cemento armato un parapetto alto 1 metro in muratura.
      Altre soluzioni sarebbero anti estetiche, a meno che tu non abbia la possibilità di realizzare un pozzo scale completo di pareti esterne, che ti costerebbe molto di più e che forse non otterrebbe l’autorizzazione del Comune.
      Le soluzioni di cui sopra garantiranno la sicurezza dei bambini, ma non ti impediranno la visione dell’altezza.
      Amedeu e c.

  454. Salve,
    vicino dove è situato il degrassatore, nel mio condominio di 3 appartamenti, c’è una parete perimetrale in muratura che presenta notevoli problemi di umidità. Visto che il degrassatore è costruito in muratura (nell’anno di ristrutturazione circa 2000), è possibile verificare se perde? Consigliate comunque la sua sostituzione con uno in PVC, tipo questo: http://www.rototec.it/aspimg/img/0806201285114_Scheda%20tecnica%20gen.%20+%20cert.%20DD%20E.R.%20Rev.07.pdf

    Grazie – Michele

    • Per Michele.
      Se il degrassatore è in muratura, vuol dire che è di un tipo ormai sorpassato.
      Tra l’altro hai problemi di umidità.
      I degrassatori, come altri materiali della Rototec sono veramente ottimi.
      Amedeu e c.

  455. salve,io ho effettuato una ristrutturazione di una casa, ultimata poco piu di qualche mese fa. il preventivo dell impresa edile non è stato rispettato,anzi,è abbondantemente superato..Io ho gia pagato il doppio della cifra indicata nel preventivo, ora l impresa mi ha mandato una lettera dal suo avvocato chiedendomi altri 13000 euro.Come faccio?? da evidenziare che la maggior parte dei lavori sono stati fatti malissimo, ho dovuto sostenere altre spese per poter rimediare a i loro errori (anche se non tutto si puo sistemare, come i muri tutti storti per esempio)..

    • Per Marco.
      Avevi un contratto e un capitolato di appalto? I lavori erano stati previsti da un tecnico progettista che era anche direttore dei lavori?
      Se sei a posto con quanto sopra, leggi il tipo di contratto di appalto da noi pubblicato.
      http://www.coffeenews.it/contratto-di-appalto-fra-privati-per-opere-edili
      Troverai le modifiche apportate in corso d’opera e più importante saprai da chi sono state autorizzate e quindi liquidabili o meno.
      Il tecnico direttore dei lavori deve curare unicamente i tuoi interessi, perchè pagato da te, quindi, oltre che a seguire le opere eseguite a regola d’arte costui rimane responsabile anche della parte contabile e della sua conformità al contratto e capitolato che avete firmato.
      Per cui forse sarà più conveniente sottostare alle richieste avanzate dalla ditta, oppure ti occorrerà un ricorso a un legale con spreco di denaro e tempi lunghi.
      Per quanto riguarda la cattiva esecuzione delle opere dovrai contestarla alla ditta, ma anche in questo caso la figura del tecnico direttore dei lavori diventa più che obbligatoria.
      Se non hai tutti questi elementi ti troverai in grosse difficoltà e rischierai che la ditta abbandoni i lavori e non ti permetta di finirli.
      Amedeu e c.

  456. salve,io ho effettuato una ristrutturazione di una casa, ultimata poco piu di qualche mese fa. il preventivo dell impresa edile non è stato rispettato,anzi,è abbondantemente superato..Io ho gia pagato il doppio della cifra indicata nel preventivo, ora l impresa mi ha mandato una lettera dal suo avvocato chiedendomi altri 13000 euro.Come faccio?? da evidenziare che la maggior parte dei lavori sono stati fatti malissimo, ho dovuto sostenere altre spese per poter rimediare a i loro errori (anche se non tutto si puo sistemare, come i muri tutti storti per esempio)..datemi un consiglio come comportarmi

  457. scusi se ho cambiato nome ma pensavo non vi fosse pervenuto quello precedente. Non avevo nessun contratto o capitolato d appalto..la ditta mi ha fatto un preventivo di lavori che ammontava a 16000 euro..nel corso dei lavori ci sono stati degli imprevvisti e abbiamo aggiunto anche qualche modifica alle varie camere, in sostanza noi gli abbiamo gia versato 24000 euro.. A fine lavori (secondo la loro teoria,perche non erano affatto finiti) ci hanno presentato un altra fattura di 12000..IL tecnico dei lavori praticamente non c’e mai stato, ci ha abbandonato dopo i primi mesi perche non ascoltavamo i suoi consigli di come andavano sistemate le stanze (stendiamo un velo pietoso anche al geometra).

    • Per Marco.
      Che cosa possiamo dirti?
      Forse aveva ragione quel vostro tecnico che vi ha abbandonato perchè non seguivate i suoi consigli.
      Amedeu e c.

  458. Nell’anno 2013 ho fatto eseguire da una ditta la costruzione di un porticato. i pilastri in cemento armato sono stati rivestiti in pietra. A distanza di 3 anni mi sono accorto che alcune pietre (cm 50×40), si stanno per staccare, con grave pericolo per la sicurezza delle persone, oltre al danno per il rifacimento totale di oltre 1500 euro.
    Da precisare che già dopo qualche mese sono cadute delle pietre di rivestimento , ricollocate a cura e spese della ditta.
    Chiedo cortesemente se tale vizio rientri tra quelli previsti dall’ art. 1669.
    Grazie e cordiali saluti.

  459. Salve a tutti…. Mi accingo a realizzare un muro divisorio con i mattoni forati. Avevo visto in un video un attrezzo che permette una volta montato di realizzare tutto con diciamo molta facilità. È composto da due barre laterali che si posizionano appunto ai lati del muro da realizzare. Queste hanno una scanalatura dove far scorrere una barra, che ci permette di appoggiare i vari mattoni durante il posizionamento. Mi dite dove posso trovarlo? Grazie anticipatamente…. Ottimo lavoro a tutti

    • Per Salvatore.
      Esistono attrezzature del genere e ne abbiamo viste anche alla Fiera di Milano e al Saie di Bologna, ma sono molto costose.
      Ti conviene mettere in opera due semplici calandri fatti con tavole di sfasciatura da cm 2,5 di spessore e posizionate ai due estremi del muro.
      Per vederne alcuni tipi Fai da Te, inserisci la parola “Calandri” nel riquadro Cerca in alto a destra e leggi i relativi nostri articoli.
      Ti aiuteranno.
      Amedeu e c.

  460. buonasera,
    vorrei saper quanto mi costa la fornitura e posa in opera della fascia perimetrale autoadesiva da mettere tra muro e massetto e su colonne, nel prezzario della regione marche non riesco a trovarla, altezza della fascia cm 12.5.
    ringrazio anticipatamente.
    saluti
    Sergio

    • Per Sergio.
      Ne esistono di molti tipi e tutto dipende da come una persona vuole eseguire il lavoro.
      Recati presso un magazzino edile della tua zona, dove sapranno indirizzarti sulla scelta e sui prezzi relativi.
      Amnedeu e c.

  461. Buonasera, desidero ricevere l’indicazione per verificare la posizione urbanistico-catastale di un appartamento e di garage (due) che devo acquistare (appartengono ad un unico proprietario). Il geometra che presentò il progetto e diresse i lavori per realizzarli fece l’errore di posizionare il lotto di terreno in altro della stessa strada.
    Poco tempo fa, altro geometra ha regolarizzato in catasto le planimetrie per la compravendita (non erano rispondenti allo stato di fatto), ha contemporaneamente elaborato mappale; dunque in visura risultano “collocati correttamente” e di dimensioni rispondenti allo stato di fatto.
    Non comprendo se è stato ovviato all’errore anche sul piano urbanistico: è da regolarizzare anche in comune? e se la risposta è affermativa, la pratica è da affidare a geometra di mia fiducia precedentemente alla stipula del rogito?
    Infine, I due garage risultano indicati in visura quali “sub” del condominio (confinano con l’appartamento che devo acquistare insieme ai garage), ma il lotto di terreno su cui furono costruiti non ha mai fatto parte della proprietà condominiale (ho verificato chiedendo copia di tutti gli atti notarili); chiedo se è prassi fare un accorpamento catastale oppure se è stato fatto un errore dal geometra incaricato dell’accatastamento.
    Grazie dell’attenzione e delle risposte 🙂

    • Per Rosaria.
      Tieni conto che il catasto non è probatorio e quindi non costituisce prova di legge.
      Ciò che contano sono i contratti e i relativi permessi avuti dall’amministrazione comunale.
      Non abbiamo ben compreso il fatto dello spostamento del lotto: forse si è trattato di una errata ubicazione dell’edificio nel Tipo Mappale?
      In ogni caso, tenendo conto di quanto detto sopra, fai effettuare, prima di acquistare, da un tuo fidato tecnico professionista (Geometra o altro), la situazione reale che deve corrispondere a quella approvata e nel contempo citata nei contratti di acquisto, anche perchè il venditore dovrà produrre al notaio gli atti conseguenziali e una dichiarazione di conformità.
      http://www.coffeenews.it/legge-122-del-30-luglio-2010-aggiornamento-del-catasto-planimetrie-sempre-in-regola
      Il catasto verrà poi sistemato di conseguenza (Ammesso che sia possibile).
      Amedeu e c.

  462. Buonasera Amedeu, espongo in breve: ho partecipato a un’asta giudiziaria, mi è stato aggiudicato il terreno (in zona paesaggistica) e la costruzione che pareva si potesse sanare (ebbe a crederlo anche il dipendente comunale da me interpellato). In corso di processo esecutivo ho scoperto che la costruzione era stata accatastata d’ufficio (era stata rilevata con aerofotogrammetria); per volturarmela è stata accatastata dal Tribunale.
    Risultato: l’abuso ufficializzato mi è stato appioppato mio malgrado.
    Ho necessità di sapere come muovermi: il giudice ebbe a scrivere nell’ordinanza che il decreto era da notificare per dare modo all’aggiudicatario di avere un termine di riferimento per sanare (ebbe evidentemente a credere anche lui che fosse sanabile); devo demolire, ma ad oggi non mi è stato notificato il decreto di trasferimento; ho appreso telefonicamente che mi è stato volturato poco meno di un mese fa.
    Il procedimento esecutivo non è ancora stato chiuso; fa fede la visura (da richiedere) o posso attendere che arrivi la notifica? A mia salvaguardia, quale documento è bene che tenga a riferimento?
    Grazie anticipate per la risposta

    • Per Agnese.
      Un caso alquanto anomalo e non facile da risolversi.
      Ti suggeriamo, con tutta la documentazione che hai, di recarti da un buon legale della tua zona, il quale provvederà a verificare e poi a chiarirti il tutto.
      Amedeu e c.

  463. ho letto il vostro articolo sull’onduline. avrei bisogno di sapere come tirare o sostituire i ganci che sono diventati molto lenti. purtroppo non posso salire sopra perchè sono al quarto piano! grazie
    federico

    • Per Federico.
      Dal sotto la copertura, riteniamo che tu non possa stringere i ganci o le viti dell’onduline.
      Ti suggeriamo di non tentare di effettuare tale lavoro da solo, in quanto pericoloso.
      Affidati a una ditta regolarmente inscritta alla Camera di Commercio, che ti troverà la soluzione, ammesso che esista.
      Amedeu e c.

  464. Grazie mille per la risposta. Segue la specifica alla domanda “Non abbiamo ben compreso il fatto dello spostamento del lotto: forse si è trattato di una errata ubicazione dell’edificio nel Tipo Mappale?”
    Purtroppo si tratta della richiesta di licenza edilizia e del rilascio da parte del comune: il tecnico che presentò il progetto per i due garage (seguì anche i lavori), li collocò in un lotto che sta “più in la” di circa 50 metri rispetto a quello per cui aveva ricevuto l’incarico.
    Il tecnico chiamato per fare poco tempo fa li ha collocati correttamente nel mappale, dunque in catasto risultano correttamente collocati, ma – a mio sapere – tutto è rimasto invariato in Comune. Mi interessai personalmente per sapere in che modo correggere l’errore; mi fu risposto che l’errore non si poteva correggere (ho ritenuto che la risposta fosse “soggettiva” e rispondente al criterio “cane non mangia cane”).
    Grazie in anticipo per la gentile risposta- 🙂

    • Per Rosaria.
      Se l’errore, appunto, è stato nell’ubicare l’edificio nel lotto (Tramite Tipo Mappale al catasto) è pur vero che una volta regolarizzato catastalmente, è difficile che esca fuori.
      Non è però da escludere, in quanto, nella presentazione delle tavole grafiche di un progetto edilizio, la prima tavola, sotto la indicazione del lavoro richiesto e del Comune, è quella rappresentata dall’ubicazione dell’edificio nel lotto di pertinenza, normalmente in scala 1: 2000 oppure 1: 1000.
      Se, verificando il progetto, presso l’ufficio Edilizia Privata comunale, appare la vecchia ubicazione, in caso di un evento straordinario quale la presentazione di una variante oppure un atto di compravendita, può emergere tale difformità.
      Per cui, a nostro parere, è sempre bene verificare tale situazione, se non lo avete già fatto.
      Amedeu e c.

  465. Salve, per mesi ho subito una infiltrazione d’acqua a tutto un piano della casa; alla fine una ditta ha decretato che si trattava di una falda esterna e suggeriva drasticamente che si doveva fare un isolamento sofisticato di tutto il piano. L’intervento ha comportato una spesa di circa 16.000 euro di cui 10.000 già versati.
    Poche settimane fa la sorpresa: la causa è una perdita di un tubo dell’acqua calda uscente da un “bollitore” dell’impianto idrico della casa(100 euro). Domanda, l’amministrazione della ditta pretende i 6000 euro mancanti ma sono molto perplesso. Il danno causato da loro è ingente, non hanno scoperto la causa ma all’inizio dei loro lavoro ho firmato il contratto. Che fare?

    Grazie

    P.Pino

    • Per Pino.
      Va letto attentamente il contratto firmato, ricercando eventuali richiami relativi alla provenienza dell’umidità (Sperando che sia citata come detto dalla ditta).
      Potrebbe essere l’intestazione del contratto, oppure qualche voce contenuta nell’elenco prezzi allegato al capitolato.
      Dopo di che recati da un legale, il quale saprà come muoversi.
      Amedeu e c.

  466. Buongiorno, a febbraio ho acquistato un apoartamento al 1piano e terreno di 300m,il vicino ha però la porta di ingresso su questo terreno, come è possibile?loro hanno un progetto per aprire la porta dall altro lato della casa ma ci hanno mandato una diffida che noi non possiamo fare cio e non possiamo costringerli a farlo. Cosa fare?!grazie

    • Per Caterina.
      Una spiegazione più che sintetica.
      Comunque ti occorre ricercare eventuali servitù di passaggio o altro, e lo puoi fare effettuando una visura ipocatastale leggendo i contratti relativi.
      Forse ti conviene farti aiutare da un tecnico professionista (Va bene anche un geometra).
      Amedeu e c.

      • Grazie per la sua pronta risposta.. Nella visura catastale non compare alcuna visura catastale, sono segnalate con un tratteggio per caso?!?!dunque loro dovranno creare la porta sull altro lato dell edificio?!?

  467. Grazie per la celere risposta, nelle visure catastali non risulta alcuna servitú di passaggio, sono segnalate da dei trattini?!?ma quindi loro sono costretti a creare una porta sul lato opposto dell.edificio?!(nasce come un’unica unitá abitativa in seguito frazionata, forse male

    • Per Caterina.
      La visura dovrebbe essere effettuata ipo-catastale, cioè all’ufficio dei registri immobiliari (Ex ipoteche) dove sono depositate tutte le copie dei contratti e anche al catasto.
      Una indicazione “a trattini” nella planimetria catastale potrebbe indicar,e effettivamente, una servitù o, meglio, un passaggio a comune.
      Da verificare, come detto sopra alla Conservatoria.
      Amedeu e c.

  468. ami scuso se continuo a scriverlo, ma ci han mandato una diffida in quanto dicono che loro possono passare, stendere, parcheggiare etc, ma noi quel terreno l abbiamo comprato, vorrei sapere se sono obbligata a farli passare per entrare in casa o costringerli ad aprirsi una porta dietro la casa. grazie ancora per la pazienza

    • Per Caterina.
      Occorrerebbe che noi vedessimo la situazione in loco, e questo, purtroppo, non ci è possibile.
      Perciò ti abbiamo suggerito di rivolgerti da un tecnico della tua zona.
      Amedeu e c.

  469. Ho un piccolo locale in una vecchia palazzina, per una crepa nel muro devono rifare la facciata, siamo 3 proprietari , quanto mi spetta pagare? come vengono fatti i calcoli?
    Grazie per la risposta.

  470. Devo vendere ad una famiglia di cittadini tedeschi un appartamento terra-tetto interamente ristrutturato nel 2005 con una ristrutturazione di “pregio”.
    L’appartamento è su due piani…..il soggiorno nel piano seminterrato (regolarmente accatastato ad abitazione), mentre al piano superiore c’è la camera con bagno.
    Nel soggiorno è stato fatto, in sede di ristrutturazione, un vespaio areato con igloo e su i due lati interrati, confinanti con un giardino di altro proprietario, uno “scannafosso” protettivo.
    Il mio problema è che se l’appartamento (principalmente il piano terra) non viene regolarmente e quotidianamente areato può creare condensa sui muri e sfarinamento degli stessi, ed essendo i nuovi acquirenti una famiglia che lo dovrebbe utilizzare solo per le vacanze……per cui sarà chiuso per buona parte dell’anno…….mi chiedo se gli eventuali acquirenti possono dopo la vendita rivalersi in qualche modo su di me, in quanto parte venditrice.
    Ringrazio.

    • Per Giak.
      Di regola, se hai effettuato un vespaio in igloo con areazione a regola d’arte, riteniamo che non ti possa essere attribuita alcuna colpa.
      A meno che non esistano fattori nascosti, ma da te conosciuti (Tipo cisterne o sorgenti sotterranee) che possano generare problemi di umidità di risalita.
      Riteniamo che in fase di contratto di compravendita venga dichiarato che la casa viene venduta nelle condizioni nelle quali si trova al momento del rogito.
      Amedeu e c.

  471. Salve,
    ho bisogno di un parere in merito ad una vendita immobiliare che stò effettuando.
    Stò vendendo un appartamento bilocale terratetto su due piani, di cui uno parzialmente interrato.
    L’appartamento è stato ristrutturato totalmente circa 10 anni fa con una ristrutturazione di “pregio” , ed il piano seminterrato (regolarmente accatastato ad abitazione) è attualmente adibito a soggiorno con angolo cottura.
    Il piano in questione in sede di ristrutturazione è stato rifinito con vespaio areato con igloo in tutto il pavimento, oltre a “scannafosso” perimetrale nelle due pareti interrate (confinano con giardino non di mia proprietà).
    L’appartamento se regolarmente e quotidianamente areato e riscaldato, nei mesi invernali, non ha mai presentato particolari problemi di umidità.
    Essendo però gli acquirenti una famiglia che intende usarlo solo nei periodi di vacanza (per cui immagino resterà chiuso per buona parte dell’anno) mi viene il dubbio ed il timore che una mancata areazione possa creare problemi che, se pur fino ad oggi non presenti, non siano da escludere
    Sono pertanto a chiedere se, qual’ora dovesse verificarsi una situazione come sopra descritta, l’acquirente possa in qualche modo rivalersi su di me, in quanto parte venditrice.
    Ringrazio per l’attenzione.

    • Per Mauro.
      Dici che tale zona seminterrata è regolarmente denunciata al catasto: ma hai l’autorizzazione comunale per destinarla a locali di civile abitazione?
      Riteniamo che sia una cosa difficile, in quanto i vani abitabili devono rispettare le norme di cui al DM 05/07/1975, finestrature e altezza interna compresa.
      http://www.coffeenews.it/edifici-di-civile-abitazione-parametri-e-standards-edilizio-urbanistici-da-rispettare
      Il catasto non è probatorio, per cui non costituisce prova agli effetti di legge.
      Quindi, se le cose stanno così, dovrai semplicemente vendere la “cantinetta” come locali di servizio o sgombero.
      Cosa diversa è invece se hai il permesso comunale, nel qual caso, se i lavori sono effettuati a regola d’arte, puoi vendere i vani così come approvati dal comune.
      Amedeu e c.

  472. Sperando di non disturbare il riposo, volevo per cortesia sapere se è lecito continuare a fare assemblee condominiali in un appartamento cat. A/3, oltretutto è gia’ stato redarguito in verbale tale amministratore (non è il nostro) dall’effettuare assemblee che per giunta durano oltre le 23/23.30.
    Come condomini vogliamo fare una denuncia al comune perche’ tale amministratore non ha mai fatto nessuno cambio destinazione nel suo appartamento non pagando mai tutte le tasse relative alla destinazione commerciale/terziaria.
    Grazie

  473. Buon giorno sig. Amedeo ,io con geometra della zona abbiamo un permesso di manutenzione ordinaria e straordinaria 2016 per la mia casa. Ho fatto sostituire infissi da una ditta ,poi ho cambiato impianto di riscaldamento con la caldaia nuova e porta blindata e la manutenzione del impianto elettri , tutto per risparmio energetico . Le voci dicono che non posso avere detrazione fiscale se non ho chiesto al comune il piano di sicurezza. Tutti lavoi sono stati fatti singolarmente senza alcuna modifica del progetto. Grazie

  474. Salve sono Roberto C,abito in una casa a schiera attaccata ad altre due (lato destro e sinistro),i cui confini sono sempre stati divisi (da oltre 50 anni) da una normale rete di altezza 1,35.Il mio vicino forte del fatto che ha presentato una C.A.E.L. nel mio comune il quale è stata accettata,per mettere nella sua proprietà attaccata alla vecchia rete un’altra rete con un telo oscurante per una altezza di MT 2,75. Il problema è che a soli 185 cm. da quest’ultima rete io ho una finestra (al piano terra) dove penso di aver acquisito nel tempo un diritto di veduta, e sempre da questa finestra mi entrava luce che adesso ovviamente è ridotta e anche l’aria che ovviamente è ridotta. Mi chiedo come è possibile che il comune rilasci un’autorizzazione senza considerare tutti questi fattori ? E quindi arrecare un danno a mè per un vantaggio altrui.Sottolineo inoltre che il mio vicino non mi ha chiesto nessun permesso per erigere questa rete con il telo oscurante ? Vi chiedo se per cortesia potreste dirmi che cosa posso fare per fargli ripristinare tutto com’era prima.Dimenticavo di dirvi che sono andato all’ufficio urbanistica del mio comune e mi hanno detto che il permesso che gli hanno dato era legittimo e che sempre secondo loro non doveva chiedermi nessun permesso ? E vero questo ? In qualità di confinante non dovevano avere il mio permesso per mettere la rete ? Vi ringrazio per tutti i consigli che potete darmi. Un cordiale saluto Roberto C.

    • Per Roberto.
      Il Comune rilascia sempre i permessi “Fatti salvi i diritti dei terzi” e può non entrare in merito di questioni private regolate dal diritto privato.
      Il fatto che abbia rialzato la recinzione portandola a mt 2,75 e togliendoti la visuale, può essere interpretato come un atto di emulazione, regolato dall’articolo 833 del codice civile.
      http://www.coffeenews.it/cosa-sono-gli-atti-di-emulazione
      Comunque devi affidarti, preventivamente, a un legale della tua zona, il quale saprà darti i giusti consigli di come procedere.
      Amedeu e c.

  475. Spett.Amadeu,
    grazie per la cortese risposta , ma praticamente siamo a livello di querela anche perchè sono 6 anni che va avanti questa storia del disturbo e dell abuso edilizio dello studio.
    E putroppo in nostro amministratore è amico di quello proprietario dello studio e gli aabbiamo fatto presente l.art 1117 quater cc ma niente. vedremo se fare magariu una querela in merito al reato dell art 659 comma 2 codice penale grazie ancora.

  476. sergio
    13-09-2016

    il committente e il direttore dei lavori mi hanno fatto costruire un muro che come da disegno andava costruito in confine staccato di 50 cm. chi ne è responsabile ?

    • Per Sergio.
      Se il committente e il Direttore dei Lavori sono d’accordo, la responsabilità comprende gli stessi, ma anche la ditta costruttrice.
      Come consiglio diamo quello di trovare un accordo e una variante che possa essere approvata dal Comune.
      Amedeu e c.

  477. BUONASERA, VOGLIO ACQUISTARE UNA VILLETTA SU TRE LIVELLI (1°P LAVATORIO/SEMINTERRATO CANTINA) ACCATASTATA F3(IN COSTRUZIONE).
    TERMINATA ALL’ESTERNO(TETTO PARETI FINESTRE), DA TERMINARE INTERNAMENTE.
    DOMANDA: VISTO CHE MI SERVE LA RENDITA CATASTALE PER LA BANCA, COSA DEVO TERMINARE OBBLIGATORIAMENTE PER POTERLA ACCATASTARE COME CIVILE ABITAZIONE QUINDI AVERE LA RENDITA CATASTALE?
    GRAZIE

    • Per marco.
      Di regola tutto quanto, poichè anche i vani accessori devono essere accatastati nella corrispondente categoria.
      Discorso diverso viene fatto, se il Comune ti può rilasciare una abitabilità parziale dei vani abitabili, nel qual caso potresti accatastare solo gli stessi in categoria A.
      Senti comunque i tecnici dell’ufficio Edilizia Privata del Comune.
      Amedeu e c.

  478. Nel 1985 ho acquistato un immobile, riscontravo, sottostante la finestra del bagno padronale un lastrico a copertura piana, posto alla distanza di circa 40 cm dalla soglia, per ragioni di sicurezza, al fine di evitare intrusioni in casa, ho posto una grata in metallo a protezione. Chiedevo riscontri al proprietario al p.t. che mi faceva presente che l’abuso realizzato ((sopraelevazione su area cortilizia -condominiale?) era stato regolarmente sanato. L’immobile è stato in seguito venduto, con i nuovi proprietari non c’è mai stato filing, ribadivano il tetto è di nostra proprietà, l’opera è stata regolarmente sanata, si potrebbe pensare di vendere l’area 12mq. In breve, visto che negli anni non ho mai fatto passi formali di rivalsa, ma solo richieste in assemblea condominiale, ho la possibilità, a distanza di anni in base all’art.907 che vengano riconosciuti i miei diritti con annessi danni subiti? La sanatoria edilizia concessa anni 80? li rende intoccabili? Come può sanarsi un abuso edilizio che crea problemi a terzi? In attesa di cortese riscontro, saluti Luciano

    • Per Luciano.
      La sanatoria del 1985, così come le altre due seguenti, autorizzavano gli abusi eseguiti, fatti salvi i diritti dei terzi (Così come è in uso fare per qualsiasi altro permesso comunale).
      Il fatto è, che sono trascorsi più di 20 anni da tale abuso regolarizzato, per cui il vicino potrebbe avanzare il diritto di usucapione (o meglio prescrizione) ventennale.
      In ogni caso, con foto e ogni altra documentazione che possiedi recati da un legale della tua zona per un parere definitivo in merito.
      Amedeu e c.

  479. Spett. Amedeu

    Vorrei gentilmente un suo parere sulla vernice murale SIGMA PRIN SILGRUND che vorrei usare come finitura su una parete rivestita con pannelli isolanti Europron. E’ una tipo di pittura riempitiva ottima per uniformare pareti con intonaci non nuovi. Tra le specificità viene indicata con un ottima permeabilità al vapore acqueo.
    Cordiali saluti
    Roberto

  480. Buongiorno sig. .Amedeo, io ho un permesso dal comune per fare manutenzione ordinaria e straordinaria per la casa singola a due piani, primo abitabile piano terra no. Visto che piano primo e finito : posso fare la residenza senza chiedere ii lavori? (Piano terra ) ,grazie.

    • Per Giorgio.
      Non è raro che i Comuni concedano l’agibilità a singole parti di un immobile (Devono intendersi appartamenti finiti) a condizione però che siano terminate le opere di urbanizzazione primaria ed effettuati tutti gli allacci (Fognature, Enel, gas, impianto idrico sanitario).
      Amedeu e c.

  481. BUONGIORNO, SONO DANIEL . MI TROVO DìNELLA COMPLICATA SITUAZIONE DI AVER EREDITATO UN TERRENO CON MIA SORELLA DI P.TA’ DI MIO NONNO IL QUALE AVEVA COSTRUITO UN EDIFICIO PORTATO AL TETTO MA MAI FINITO. IL TERRENO E’ REGOLARMENTE DENUNCIATO E ACCATASTATO MA DELL’EDIFICIO SOOPRASTATNTE NON TROVO ALCUNA TRACCIA…VERO SI CHE I MIEI PARENTI MI DICONO CHE IL COMUNE AVEVA RILASCIARìTO REGOLARE CONCESSIONE EDILIZIA 40 ANNI FA ….MA IO COME POSSO SANARE LA MIA SITUAZIONE ? NON TROVO ALCUN DOCUMENTO RIGUARDANTE LA CASA( TRATTASI DI MURI E TETTO SOPRASTANTE).—- NON E’ MAI STATA TERMINATA ED ORA AVREBBE BISOGNO ANCHE DEL RIFACIMENTO PARZIALE DEL TETTO VISTO CHE QUNDO PIOVE CI SONO INFILTRAZIONI.
    GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE.
    AH DIMENTICAVO, L’IMMOBILE SI TROVA IN UN PICCOLO PAESE DI MONTAGNA IN PROVINCIA DELL’AQUILA.

    • Per Daniela.
      Devi verificare in Comune, presso l’ufficio Edilizia Privata se esiste l concessione Edilizia rilasciata 40 anni fa.
      Se si, controlla il progetto e fatti rilasciare una copia di tutti gli elaborati, a pagamento, è tuo diritto.
      Dopo di che controllerai le modifiche effettuate e la eventuale carenza di documentazioni (Fine dei lavori, abitabilità ecc) e dei nulla osta che occorrevano (Vincolo idrogeologico, vigili del fuoco, ASL, ecc)
      Nel caso che tu non riesca a trovare alcunchè, oppure a rintracciarne solo una parte, ti consigliamo di appoggiarti a un tecnico professionista del luogo, il quale saprà come muoversi per non farti incorrere in eventuali denunce per lavori abusivi.
      Sarebbe, forse, cosa migliore se tale tecnico lo contattassi fin da ora.
      Amedeu e c.

  482. Salve mi sono affidata ad una agenzia immobiliare per la vendita di un appartamento, trovato l’acquirente firmiamo una proposta impegnativa di acquisto immobile. L’acquirente versa un assegno bancario di € 5000,00 come caparra intesato alla propietaria dell’immobile però conservato dall’agente immobiliare fino data della compravendita (entro 30 settembre 2016). Il problema è che questi signori non rispondono più alle telefonate e le raccomandate vengono respinte al mittente. Dopo il 30 settembre invieremo una diffida, ma il problema è se non riusciamo a fare pervenire questa diffida perchè l’indirizzo non è valido, quanto tempo deve passare perchè non sia più valida la proposta di acquisto? Inoltre non sappiamo se l’assegno è coperto. In questi casi come bisogna procedere? Ringrazio saluti. Antonella

    • Per Antonella.
      E’ il caso che ti muova con attenzione, perchè non sai chi ti trovi di fronte.
      Purtroppo oggi bisogna agire con una certa oculatezza.
      Il fatto della caparra così bassa farebbe pensare a un possibile speculatore, che voleva acquistare il tuo appartamento e poi rivenderlo al momento della firma a un nuovo acquirente ma a prezzo maggiorato.
      Comunque sono solo illazioni.
      Porta eventuali scritti e l’assegno che hai (Fattelo dare dall’agenzia e se si oppongono chiedi una fotocopia avanti e retro) e poi recati da un legale della tua zona, il quale saprà esattamente cosa consigliarti.
      Amedeu e c.

  483. salve vorrei isolare il mio sottotetto a nido d’ape di una bifamiliare, con perle di polistirolo, è consigliabile se stratifico con 30/40 cm di questo prodotto? ci sono controindicazioni? altri materiali a pannelli per la botola interna non ci passano e il poliuretano a spruzzo dove abito non c’è nessuno che lo esegue, chi lo fa non si muove per 100mq scarsi.

  484. Egregi Signori,
    ho fatto una domanda multipla, che mi è stata sospesa per l’ok da parte Vs.
    Ora ho riguardato ma addirittura è sparita.
    Ci sono dei problemi, oppure lo formulata male, o peggio ho offeso qualcuno?
    Vi ringrazio
    Mariani

  485. salve posso avere delle informazioni su un terreno agricolo di mia proprietà abbiamo una strada in comune di 5 mt di larghezza di pari diritti dove possiamo accedere.
    alla fine difronte ce la mia proprietà di terreno in cui o messo un cancello manuale per accedere nella mia proprietà.
    il confinante in cui posizione e a sx dall’ ingresso della mia vuole aprire un cancello proprio vicino al palo di confine precisando che ne a già una a distanza 20 mt circa ci sono delle distanze tra vicinati da rispettare per legge. grazie

    • Per Mimmo
      In linea generale, si dovrebbe ritenere valido il contenuto del codice della strada anche per le strade private, poichè gli utenti di una strada privata fanno affidamento sul rispetto di quelle norme che si fondano sul concetto di comune prudenza e che devono regolare la circolazione dei veicoli, delle persone e degli animali (Cass. Pen. Sez. IV 27 aprile 1991).
      Ti consigliamo, però, di ricercare nel Nuovo Codice della Strada il capitolo che tratta di tale argomento e di leggerlo con attenzione.
      (Codice della strada D.Lgs. n. 285/1992, aggiornato con Legge 23 marzo 2016, n. 41)
      Amedeu e c.

  486. Salve a tutti e grazie anticipatamente,
    devo effettuare una voltura per ricongiungimento di usufrutto in seguito al decesso di uno degli usufruttuari. Nell’atto di vendita della nuda proprietà si parla di usufrutto “congiunto e con diritto di accrescimento”. Dopo aver inviato la voltura, l’AdT mi risponde che nella banca dati l’usufrutto risulta “in comunione di beni e NON con diritto di accrescimento”. Allora procedo a rettificare le quote di possesso tramite la funzione di Contact center dell’AdE, la quale mi risponde che è errata la nota di trascrizione allegata all’atto di vendita. In effetti, su tale nota risulta il nudo proprietario per 1/1 e i due coniugi che dovrebbero essere usufruttuari risultano anch’essi nudi proprietari ciascuno per 1/2. E’ il notaio rogante che deve correggere la nota o l’errore ricade sui proprietari? Grazie.

  487. Salve, vorrei sapere se potrei costruire un soppalco molto robusto per officina meccanica, premetto che devo mettere molta roba pesante e pezzi di auto con scaffali ecc.. credo debba essere fatto con travi di ferro, non avete un progetto dettagliato su come costruirlo?grazie

    • Per Saverio.
      Non lo abbiamo.
      Puoi effettuarlo in profilato di ferro saldato e idoneo all’uso e all’andamento del vano che vuoi servire.
      Puoi trovare in commercio anche degli scaffali in ferro o anche dei cavalletti in tubolare zincato e orditura metallica, già predisposti per l’uso che vuoi farne.
      Amedeu e c.

  488. Peppe1931

    In una palazzina cui sono proprietario di 5 dei sei appartamenti e il sesto è di mia sorella, è necessario – per vetustà – sostituire tutti i frontalini in legno dei 6 balconi con altro materiale. Le spese necessarie possono essere portare in detrazione? Grazie

  489. DISEGNI ERRATI ALL’UFFICIO TECNICO.
    Nel 2006 ho acquistato una casa e allegato al rogito notarile erano I disegni catastali in ordine come la casa si presentava,oggi dopo aver riportato alcune modifiche alla casa chiedo al mio geometra di chiudere I lavori,ritrovandomi I disegni dell’ufficio tecnico comunale tutta un’altra casa, finestre, distanze tra casa e strada e addirittura il terreno con misure diverse,il commune mi chiede di fare una sanatoria e di pagare una ammenda,ma io mi chiedo Il geometra della parte venditrice aveva il dovere di sistemare e presentare per legge anche all’uff tecnico del commune?
    Quali obblighi aveva il geometra in questione a quell tempo? era obbligato a sistemare I disegni al catasto e commune? Come posso fare per rivalermi su du lui?

    • Per Giancarlo.
      L’atto ultimo della costruzione di una casa è rappresentato dal certificato di agibilità.
      Tale certificato rilasciato dal Comune fa seguito ad una dichiarazione di collaudo eseguita dal tuo tecnico (In questo caso il Geometra direttore dei lavori).
      Quindi non vediamo come possa esserti capitata una cosa del genere, in quanto vi deve essere stata o una dichiarazione mendace o un errore dovuto a altri motivi.
      Ti consigliamo di appoggiarti a un tecnico della tua zona, per sbrogliare la matassa che si è creata, sia in Comune che al catasto.
      Amedeu e c.

  490. Grazie Amedeu,in effetti ho fatto proprio cosi,ma oltre la spesa del mio tecnico per rifare tutti I disegni della casa,deve presentare una sanatoria dove seguira una multa per la mancata presentazione dei disegni dei precedenti proprietary,e possibile che in italia tocchi pagare chi ha acquistato per ultimo e non chi ha sbagliato? grazie ancora.

  491. buon giorno, ho acquistato del terreno a Sarzana con delle case contadine da demolire, scavare il poggio sui quali appunto appoggiano, fare una base in cemento armato per costruzione di garage e locali tecnici e sostenere una casa prefabbricata. non essendo del mestiere gradirei un parere sul da farsi ed eventuali costi.
    Grazie infinite

    • Per Attilio.
      La tua è una domanda per rispondere alla quale occorrerebbero almeno tre pagine scritte.
      Trattasi lavori di una certa rilevanza, per eseguire i quali c’è la necessità di avere un tuo tecnico come progettista e direttore dei lavori.
      Questo tecnico risponderà a tutte le tue domande e lo farà in modo completo, in quanto sa, che oltre che alla tariffa, si assumerà anche le dovute responsabilità.
      Amedeu e c.

  492. Buon giorno Sig. Amedio, ho bisogno di nuovo del suo prezioso aiuto: questo anno ho fatto restauro totale del impianto di riscaldamento tubature tutto ,ho messo anche panelli solare per l’acqua sanitaria, solo che idraulico non è stato corretto di dirme che serve anche un filtro (adolcitore ) acqua per caldaia e puffer da 300 litri. Visto che ho notato calcare sui rubinetti ,cabina doccia … chiedo gentilmente a lei che tipo do filtro devo installare per non avere dei problemi con calcare per puffer e caldaia ? E la seconda domanda è : se serve mettere un filtro anche al entrata del acqua principale. Grazie mille

    • Per Petro.
      Devi rivolgetri da un idraulico della tua zona, in quanto il filtro addolcitore viene scelto in base alla durezza dell’acqua di una determinata zona.
      Amedeu e c.

  493. Ho casa e giardino sulla strada comunale, il mio confinante ha un prato con una livelletta superiore di circa 10 m.
    E’ già il terzo caso in cui i sassi di circa 30 cm piovono nel mio giardino.
    Giorni or sono, ha creato una mini discarica di materiali edili di risulta, una piastra di calcestruzzo di buone dimensioni è ricaduta nella mia proprietà.
    In tutti i casi ho fatto ESPOSTO DENUNCIA al Sindaco, con la richiesta do far stendere una rete para massi, onde evitare il peggio, senza nessuna risposta.
    Cosa devo fare? Il Comandante Carabinieri fa presente che è competenza del Sindaco intervenire per la sicurezza.
    Ringrazio Pietro

    • Per Pietro.
      Serve inviare una lettera raccomandata RR diretta al sindaco e al comando dei vigili urbani, seguita immediatamente da una email dove ripeti le stesse cose, ma facendo presente che per la pericolosità hai inviato anche una lettera.
      Normalmente le amministrazioni pubbliche non entrano in merito di questioni quale a tua, in quanto trattasi di fatti tra privati, regolati dal diritto privato.
      Per cui, dovresti rivolgerti da un legale per fare scrivere a questo tuo vicino e in caso di inadempienza procedere con una causa civile.
      Comunque le lettere al sindaco e ai VVUU servono per dimostrare che esiste una pericolosità immediata, per la quale temi per l’incolumità delle cose e delle persone.
      Amedeu e c.

  494. Salve,
    ho un terrazzo di circa 30mq dove è stata posata parecchi anni fa una guaina bituminosa liscia.
    La guaina si presenta in buone condizioni (priva di bolle e ben aderente al massetto). Vorrei sovrapporre un altro strato di guaina ardesiata per una maggiore protezione.
    Ho notato però due o tre avvallamenti di 60/70 cmq. e una profondità di circa 3cm.dove l’acqua ristagna.
    Prima di procedere alla stesura del secondo manto di guaina ardesiata come potrei eleminare gli avvallamenti?
    Grazie

    • Per Vincenzo.
      Esistendo già un manto di impermeabilizzazione è impensabile spianare gli avvallamenti con cemento, autolivellanti o prodotti similari.
      fai vedere la terrazza da una ditta specializzata in impermeabilizzazione che ti troverà la migliore soluzione al costo minore.
      Amedeu e c.

  495. Salve, in uno scantinato ho bisogno di fare un pavimento di 1cm max di spessore, ma deve essere robusto per sopportare pesi e isolato dall’umidita ,cosa mi consigliate? le mattonelle vecchie non sono tutte in piano e non voglio romperle ma sovrapporle il nuovo pavimento…avevo pensato a fogli di polistirene con sopra il laminato ma non so se si deformerà…grazie

      • Grazie per la risposta, ma dopo questa resina posso lasciare cosi?

        • Per Angelo.
          La puoi lasciare così.
          Però la resina va data in ambiente asciutto, quindi nel periodo estivo e caldo e non deve presentare zone con ritorno di umidità, specie nel periodo che deve seccare
          Per cui non sappiamo se il tuo locale abbia tali caratteristiche.
          In caso contrario devi ricorrere ad altre soluzioni, tipo usare prodotti impermeabilizzanti anche bicomponenti; avrai degli inconvenienti, in quanto l’umidità di risalita, per uno scantinato, tende a passare in altezza oltre la zona impermeabilizzata e la vedrai riapparire sopra il limite massimo che hai raggiunto.
          La migliore soluzione, a nostro parere, è quella di riportare a pietra le murature dello scantinato e usarlo non per usi abitativi anche saltuari.
          Amedeu e c.

          • Grazie per la vostra pazienza…aggiungo che io ne vorrei fare un piccolo laboratorio, le pareti avevo pensato di isolarle dall’umidita mettendo della lana di roccia sulle pareti e poi sovrapporre il cartongesso adatto all’umidita.
            Angelo

          • Per Angelo.
            Se è uno scantinato, in inverno avrai comunque problemi di umidità.
            Se lo impermeabilizzi completamente l’umidità di risalita potrebbe interessare la parte soprastante.
            Amedeu e c.

  496. ho acquistato un immobile terra cielo da ristrutturare, ora il comune mi chiede giustamente di allacciare gli scarichi neri alla fogna e per le acque piovane di fare un pozzo perdente nella cantina, si proprio nella cantina in quanto l’immobile vecchissimo è stato costruito su tutta l’area dim proprietà non ci sono aree esterne, questo mi preoccupa perchè se il terreno non riceve a sufficienza cosa può succedere e comunque per le fondazioni non mi sembra il massimo, concludo che precedentemente l’immobile scaricava direttamente nel fiume olona dal quale confina.

    grazie anticipate massimo vitale

    • Per Massimo.
      Gli scarichi neri sono in regola con la Asl e con il Comune?
      Se si, non ti preoccupare molto per gli scarichi bianchi (Riguardano solo le acque di pioggia provenienti dal tetto. OK?):
      Il fiume cui confini ci sembra un’ottima soluzione.
      Amedeu e c.

  497. Ho una infiltrazione di acqua e umidità su una porta balcone.
    Vorrei mettere della guaina impermeabile sotto il battente della porta.
    Cosa mi consigliate.
    Marco

    • Per Marco.
      Devi individuare bene il luogo esatto da cui entra l’umido, dopo di che puoi impermeabilizzare tenendo condo che l’acqua esca sulla superficie mattonellata del balcone.
      Amedeu e c.

  498. La cosi detta umidità di risalita si presenta nel mio box, causato a mio avviso da un rudere confinante (strada in discesa) più volte fatto presente al proprietario. l’umidità continua ad avanzare, le chiedo un consiglio.
    N B il rudere è una proprietà industriale dismessa.Ringrazio in anticipo, Salvatore

    • Per Salvatore.
      Se sei sicuro che tale inconveniente derivi dal rudere confinante (Sarebbe auspicabile una relazione tecnica di conferma di un tecnico professionista della tua zona), puoi contattare il proprietario di detto rudere per una sistemazione del tutto.
      Qualora non troviate accordo, sarai costretto a rivolgerti da un legale per una causa civile.
      Amedeu e c.

  499. Spett.le CoffeeNews, la mia casa di proprietà ove risiedo insiste su di un Vicolo (strada pubblica) che è stato chiuso con Ordinanza del Sindaco dell’ 11/2015 per rischio di crolli di tegole e intonaci, a causa di una casa fatiscente disabitata dagli anni 50,i cui oramai tanti eredi sono residenti in Argentina. Tale chiusura impedisce di fatto l’accesso dall’ingresso principale alla mia (prima) casa di proprietà.
    Il Comune, nell’ipotesi della difficoltà a rintracciare gli eredi proprietari, oltreché transennare null’altro ha fatto. Dopo un anno di inutile attesa e due richieste di intervento inviate al Comune e alla Prefettura, non so più cosa fare.
    Gradirei un Vostro autorevole suggerimento. Distinti ossequi e ringraziamenti Dott. Geol. Romano Aiello.

    • Per Romano.
      In caso di pubblica incolumità, come in questo caso, il Comune deve inizialmente intervenire a transennare l’edificio e provvedere a fare eliminare ogni e qualsiasi parte pericolosa per i passanti.
      Inoltre, è obbligo del sindaco, ai sensi del comma 6 dell’articolo 54 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n.267 (Cerca e leggi anche il comma 9), provvedere, in caso di inadempienza dei proprietari, a fare eseguire i lavori da ditta di fiducia del Comune, rivalendosi poi sui proprietari stessi.
      Il fatto che i proprietari siano introvabili, il Comune deve provvedere a rintracciarli, e nel caso sia impossibile applicare la pubblicazione tramite affissione sull’albo pretorio.
      Amedeu e c.

  500. buona sera le formulo una domanda. Ci Siamo imbattuti nel rifacimento della facciata esterna di un palazzina.Il palazzo e di circa 47 anni fa facciata composta da un famoso marmo CEPPO D’Iseo. L’architetto esaminado la facciata ci dice che non riescono a rimuovere queste lastre di marmo perchè sono state posate insieme alla gettata di calcestruzzo. Oggi Hanno incominciato a battere le parti piu pericolose Mi sono accorto che dietro alle lastre c’é del polistirolo. La Vera domanda è cosa ci fa del polistirolo dietro le lastre? Sarà Vero che sono state incollate con una gettata di calcestruzzo facendo corpo unico con il muro? spero di esser stato chiaro. un po difficile da spiegare. grazie spero mi dia qualche consiglio.

    • Per Antonio.
      Dovremmo vedere tale pietra per renderci conto di come è stata fissata.
      Cosa che purtroppo non ci è possibile.
      Fai eseguire un sopralluogo da un vecchio impresario o muratore della zona; talvolta conoscono cose che molti bravi tecnici ignorano (Per l’età).
      Amedeu e c.

  501. Salve avevo intenzione di acquistare una stufa pallet normale non canalizzata , la dovrei posizionare in mansarda tre ambienti salone 40 mq.e una camera 14 mq. ed uno studio 10mq. Vorrei posizionare la stufa nel salone difronte alle porte della camera e dello studio ( distanza stufa porta camera 4m.) , riesco a riscaldare anche i due ambienti camera e studio con una vostra stufa di 8-10 kW ? grazie

  502. Buonasera, con la presente Vi chiedo cortesemente un parere in merito alla possibilità di ottenere la piena proprietà di un garage quando attualmente sono proprietario al 50% di due garage con un altro proprietario che pure lui gradirebbe ottenere la piena proprietà del suo.
    Vi ringrazio per la preziosa disponibilità e professionalità.
    Distinti saluti.
    Alessandro Saguatti

    • Per Alessandro.
      Dovete recarvi da un notaio, dopo che ognuno ha scelto , concordemente, il garage da fare suo.
      Il notaio farà un singolo rogito con il quale vi risolverà il problema.
      Se un garage è più grande dell’altro dovrete trovare il sistema di una compensazione in denaro.
      Amedeu e c.

  503. Egr. Amedeu approfitto della gentilezza e preparazione che ti distingue per chiedere un tuo parere. Vengo al dunque: l’immobile di mio padre ricade in zona Residenziale Centro storico senza vincoli tranne l’insistenza di un Piano di Recupero che obbliga il rispetto dell’inviluppo volumetrico preesistente come descritto dalle N.T.A. dello stesso. E’ stata rilasciato Permesso a Costruire il 14.4.2014 che prevedeva un innalzamento della unica falda di circa 40 cm. sia al colmo (allineandosi al colmo del vicino) che alla gronda. Le altezze interne diventavano di Mt. 2,10 e mt. 0,25 . Il vicino di colmo, visionando in anticipo il P.d.C. ha inoltrato esposto risaltando il contrasto urbanistico del Permesso. L’Ufficio Tecnico ritira in autotutela il Permesso e viene presentata una Variante che prevede il ritorno allo stato iniziale, riportando il colmo e la gronda alle altezze dello stato di fatto. Il fabbricato è stato completato come previsto dalla Variante ma al Committente (mio padre) è giunto un avviso di garanzia con proroga indagini per violazione art. 44 D.P.R. 380/91 .
    Capisco che la norma sembra scaricare sulla committenza la rappresentazione grafica di un progetto presentato in barba alle previsioni di P.R.G. ma, è mai possibile indagare la committenza solo per essere titolare di P.d.C. comunque rilasciato in contrasto con le norme ma senza aver mai realizzato l’illecito? Il Progettista e D.L., che sono competenti in materia sono anche loro coinvolti nell’eventuale reato? E’ consigliabile che mio padre, visto l’avviso di garanzia, nomini un legale di fiducia?
    Nell’attesa di un tuo parere, anticipatamente ti ringrazio augurandoti un Buon Natale anche a tutto staff di coffeenews. Gianni

    • Per Gianni196
      A nostro parere c’è stato un eccesso di zelo da parte dell’ufficio comunale addetto, in quanto se non hai realizzato la difformità dell’altezza maggiorata rispetto a quanto previsto dalle Norme Tecniche di Attuazione, in pratica non hai compiuto alcuna violazione di legge.
      Almeno è quello che si desume dalla tua narrazione.
      E’ pur vero che il Progettista che presenta un Progetto di Costruire deve elaborarlo conformemente alle prescrizioni urbanistiche vigenti, e si può ravvisare l’intenzione di effettuare un dolo, presentando una cosa che si sapeva a priori che non si poteva fare.
      Il progettista ed anche il committente hanno firmato il modulo e la relazione di A. di presentazione, dichiarando, in effetti, il falso.
      Perciò la questione può essere vista sotto questo aspetto puramente penale; ma volendo valutarla circa l’impatto ambientale (Centro storico) non è stata realizzata alcuna variazione rispetto al PRG o al Piano di recupero (Se esistente).
      Adesso si apre un contenzioso penale specie per il tecnico Progettista, che rischia addirittura di essere segnalato dal Comune al rispettivo Ordine professionale.
      A nostro avviso, ma è solo una ipotesi, l’ufficio comunale si è voluto tutelare contro l’esponente, evitando una denuncia per omissione di atti d’ufficio.
      Per quanto sopra, non sarebbe male che andaste a parlare con l’assessore o con il Sindaco, cercando, se possibile, di riportare il tutto in una eventuale monetizzazione, prevista dall’articolo 44 lettera a) del DPR 380/01.
      Amedeu e c.

  504. Buongiorno, possiedo due appartamenti (piano t. e piano I). Anni fa ho edificato due verande al piano t. e al I piano, le quali sono catastalmente separate dai due appartamenti (hanno sub diversi). Vorrei sapere se unendo catastalmente la veranda all’appartamento risparmierei qualcosa in termini di tasse (es: iuc). Grazie.

    • Per Fral.
      Ti conviene, con le planimetrie catastali delle due unità immobiliari, recarti presso l’Agenzia del Territorio a parlare con un tecnico addetto, che certo ti consiglierà per il meglio.
      Amedeu e c.

  505. ISTALLAZIONE SECONDO BAGNO
    i lavori di ristrutturazione li ho eseguiti personalmente ed ho inserito un secondo bagno sulla colonna di scarico da 100mm, dove prima era inserito lo scarico del lavandino della cucina. Dopo due giorni di uso si è verificato una fuoriuscita di liquami dal lavandino della cucina dell’appartamento sottostante inserita sulla stessa colonna. Il proprietario si è arrabbiato e mi ha imposto di pagare le spese dell’autospurgo e dell’idraulico intervenuto perché ,a suo dire, anche se la colonna è funzionante da 40 anni e non è stata mai spurgata, si è otturata a causa del funzionamento mio bagno, e inoltre, mi ha imposto di chiuderlo.( La colonna riceve lo scarico di un bagno al primo piano, di una cucina al secondo e del mio bagno al terzo e il punto di ostruzione era localizzato sotto il solaio del bagno al piano terra.
    Come devo comportarmi ?
    ANTICIPATAMENTE RINGRAZIO

    • Per Marco.
      Di solito una tubazione in PVC del diametro da 100 mm è sufficiente a ricevere gli allacci che hai menzionato, il tuo compreso.
      Probabilmente tale tubazione è vetusta e non in PVC, ma probabilmente in eternit, per cui può essersi parzialmente occlusa, oppure, può darsi che non abbia lo sfiato a tetto (Tale sfiato è il prolungamento della colonna da mm 100, fino sopra la copertura e che serve ad allontanare i miasmi ma anche a far bene funzionare gli scarichi, evitando il problema del risucchio, con sversamento attraverso scarichi secondari aperti nella parte sottostante il vaso allacciato).
      Naturalmente sono ipotesi di principio, ma che puoi far controllare da un tecnico professionista della tua zona.
      Amedeu e c

  506. Occupazione sine titulo?
    Nel 1982 il comune acquisisce al patrimonio indisponibile un immobile per abuso edilizio.
    Con la L. 47/85 viene richiesta concessione in sanatoria,con regolare domanda,la cui certificazione integrativa richiesta,in autocertificazione si è protratta fino al 2010.
    La zona è con vincolo parziale paesaggistico;
    A dicembre corrente il comune invia una diffida al rilascio immobile,ed al pagamento dei fitti di dieci anni,precisando che tali sono stati quelli di occupazione,
    domanda:potrebbe configurarsi caso per usucapione?;
    dopo più di trenta anni senza mai aver fatto valere il diritto di proprietà,può il comune reclamare questi pagamenti?

    • Per Nicola.
      L’usucapione è ammessa anche per beni diventati pubblici.
      Nel tuo caso, però, tutto si basa si un’ordinanza di messa a ripristino e acquisizione al patrimonio comunale (Anche se forse non formalizzata)
      Il che, riteniamo, ti renderà difficile far valere i tuoi diritti.
      Una eventuale causa di fronte ad un giudice porterebbe ad una sentenza dall’esito difficilmente prevedibile.
      Amedeu e c.

  507. devo ristrutturare un appartamento rifare gli impianti in cucina,bagno. Vi chiedo dal momento che ho un impianto termosifoni in rame di 45 anni se conviene sostituirlo ed eventualmente con quale materiale.

    • Per Paolo.
      Se tu avevi un impianto in tubazione nera o zincata, sicuramente dopo 45 anni ci sarebbe da preoccuparsi per la ruggine e le occlusioni, ma un impianto con tubi di rame dovrebbe essere sempre in buono stato; comunque fai effettuare una verifica da un idraulico termo sifonista della tua zona.
      Amedeu e c.

  508. Buongiorno sig. Amedeo, io anno scorso ho comprato una casa singola e ho restaurato completamente al interno impianto di riscaldamento con caldaia nuova ,infissi più porta blindata tutto .Adesso che stiamo vivendo è facendo due conti con consumi di riscaldamento credo che abbiano bisogno di un cappotto. Visto la situazione economica mi servirebbe un prestito,per questo chiedo gentilmente a lei : che tipo di permesso devo chiedere al comune ,che tipo di capoto e quale sono le regole per avere detrazioni fiscali di 65%. La ringrazio e auguro un buon anno

  509. Installazione ascensore asternamente.
    Salve, abito in uno stabile di due piani, io al secondo piano e mio zio al primo. Volevo sapere se posso installare esternamente allo stabile un’ascensore, senza chiedere il consenso a mio zio che, a mio parere direbbe sicuramente di no, visto i non buoni rapporti tra noi.
    Saluto.
    Mauro

    • Per Mauro.
      I muri perimetrali, le facciate, il tetto, il suolo su cui sorge ecc. sono parti comuni di un edificio, per cui occorre l’approvazione dell’intero condominio.
      Amedeu e c.

  510. buon giorno sig.Amedeu
    chiedo a lei consiglio ,io nel 2010 ho acquistato casa dopo pochi mesi mi sono accorto che i confini sono stati disegnati sbagliati ho richiamato più volte un geometra che nel 2008 fece dei rilievi e mise apposto alcune cose che non erano regolari e segui la vendita da parte dei venditori e mi diede disegni e documentazione tutto a riguardo della casa firmato da lui.
    ogni volta che gli ricordo dei confini ci gira attorno e risposte più disparate premetto i mq rimangono gli stessi ma io vorrei rifare i garage ma non me la sento con i confini sbagliati lui mi dice che non ci sono problemi……come devo agire secondo voi pagarmi le spese o chiederle a lui visto non sono passati 10 anni ?o a chi mi ha venduto la casa ?
    grazie

    • Per Stefano.
      Il tuo geometra probabilmente non se la sente di correggere un errore fatto nel passato (Solo ipotesi).
      La migliore cosa sarebbe chiamare un altro tecnico professionista, a pagamento, e fargli ritirare i confini.
      Riteniamo che intraprendere adesso la strada di una causa, ti porterebbe via molto tempo e ancor di più molto denaro.
      Amedeu e c.

  511. Buon giorno,
    A ha veduta diretta (finestra) sul tetto del fabbricato sottostante (meno alto) di proprietà B.
    Il tetto di B è ancorato al medesimo muro perimetrale in cui è posta la veduta di A.
    B vorrebbe modificare la copertura esistente trasformandola in una copertura piana praticabile (terazzo praticabile).
    A quale distanza verticale deve attestarsi il terazzo di B rispetto alla soglia di veduta di A affinché la realizzazione del terazzo non inneschi una veduta irregolare di A sul terrazzo di B?
    A suo avviso può valere il concetto che la quota del terrazzo non deve essere superiore all’attuale linea di gronda?
    Grazie

  512. Ho un pozzo artesiano ripristinato ma non denunciato,come e’ possibile sanarlo?

    • Per Gioacchino.
      Possibile, e non sei l’unico, in quanto anticamente pochi o nessuno li denunciava.
      Adesso, dovresti recarti presso la locale ASL (Ufficio di Igiene pubblica), dove ti indicheranno la prassi completa da seguire per, eventualmente, regolarizzarlo.
      Amedeu e c.

  513. Sono 33 anni affittuario di un immobile dedicato all attivita del ballo,in tutti questi anni un po’ per ignoranza ,un po perche’ probabilmente la proprieta’ non ci ha mai informati dei pericoli ,ha dovuto suo malgrado ,dopo vari esposti verso le USL di competenza da parte di quei cittadini che abitano intorno all’immobile ha contattato una ditta ,per la rimozione dell intero tetto ,che per moltissimi anni e stato trascurato e a nostre spese abbiamo dovuto sempre trovare rimedi all’e infiltrazioni d’acqua durante i temporali,orbene dopo che la proprieta’ ha fatto togliere e smaltire il tutto ,dalla medesima ditta si e fatto rifare il tetto in lamiera penso a norma ,come dicevo ora pretendono che noi affittuari dobbiamo pagare non so in quale misura il lavoro fatto svolgere,la domanda che mi assale ,e giusto che dobbiamo pagare anche noi questo altro salasso ? Grazie

  514. La firma sul vaglia

    Buon giorno. Ho da sottoporvi una quesito inerente una proprietà indivisa. Negli anni 60 mio padre comprò due appartamenti in condominio uno per lui e l’altro per mio zio ancora non ammogliato. I due appartamenti dovevano essere divisi da un muro, ma mio zio non volle e visse con la mia famiglia fino al 1970-71, poi prese moglie abitò altrove. Nonostante le varie e ripetute richieste di mio padre negli anni di pagargli un fitto sull’altro appartamento comunicante col nostro(famiglia numerosa)mio zio si rifiutò sempre di richiederlo. Nel 1987 muore lasciando per legge i 2/3 a mia zia. Successivamente mia zia muore (ma con atto di donato-venduto)lascia sua quota ad un nipote figlio di suo fratello.Mio zio e mia zia non avevano mai avuto eredi. Nel 1997 questo tizio vuole un fitto su sua quota dell’immobile indiviso di mio zio e comunicante come gia detto con il nostro. Senza di esso minaccia sfratto. Mio padre in quel tempo malato accetta di pagare con equo-canone un fitto su quota mentre altri eredi(fratelli e sorelle di mio padre non vogliono nulla).Fino a gennaio 2017 mio padre ha continuato a pagare questa quota ma senza che il richiedente abbia mai voluto stipulare contratto ne interrompere con preavviso di sei mesi il pagamento di questa quota. Ora mio padre è morto il vaglia postale di pagamento lo firmava lui ora chi deve e può firmare? Mia madre o me o i miei fratelli?Mia madre e noi siamo eredi di questa quota,ma chi firma il vaglia? Posso evitare di pagare da ora questo fitto di quota su immobile indiviso? Non posso usucapire? Rispondetemi grazie

    • Per Tonio.
      Circa l’usucapione la vediamo difficile se non impossibile, dato che tuo padre ha sempre riconosciuto la proprietà altrui effettuando un vaglia bonifico mensile, inoltre per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre l’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni), anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui (E questo non c’è stato).
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (lo zio) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene di regola applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Circa il vaglia postale da pagare adesso, può effettuarlo chiunque di voi, ma a nostro parere, sarebbe più opportuno lo facesse il figlio maggiore di tua madre, in maniera che alla dipartita della stessa non venga avanzato sfratto contro i rimanenti.
      Comunque ti consigliamo di rivolgerti presso una associazione (In questo caso di Inquilini – tipo SUNIA), dove affrontano giornalmente casi del genere supportati da un legale della stessa.
      Amedeu e c.

  515. Salve , spero tanto che mi possiate aiutare …… Ho acquistato una casa al centro storico del mio paese , inclusa nell’acquisto c’è pure una cantina scavata in parte nel tufo e in parte in una volta a mattoni . Il primo problema è che questa cantina si trova proprio sotto la strada comunale (a senso unico) e dato che il manto stradale dal cervello della volta va da mn di 20 cm a un mx di 60 cm ,ho paura di un crollo della strada , il secondo problema è che logicamente quando piove c’è un’immediata infiltrazione di acqua . La strada ha un muro di sostegno che è lostesso di un lato della mia cantina Quindi le mie domande sono :

    1) chi ne risponde ed è responsabile di un eventuale sprofondamento della strada
    2) l’impermeabilizzazione chi la deve fare

    Dimenticavo che dall’interno della cantina ,oggi si vede un tubo ,non riconosco se è dell’acqua ho del metano.

    VI RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE

    • Per Flavio.
      Normalmente la proprietà interessa non solo il suolo ma anche il sottosuolo e la parte in elevazione della strada.
      Di conseguenza il Comune sarebbe proprietario della strada ed anche della parte sottostante.
      http://www.coffeenews.it/proprieta-di-un-fondo-limiti-della-sua-estensione-in-verticale
      In molti centri storici situati in collina, non è raro trovare case adiacenti che limitano la strada che sale verso un dominio (Per esempio un castello).
      Nei tempi trascorsi, i proprietari di queste case scavavano sotto la strada creando delle vere e proprie cantine per la conservazione dei generi alimentari.
      Dovresti verificare presso i vicini se sono nella tua stessa situazione.
      L’unione fa la forza.
      Inoltre il fatto che a soffitto della cantina il Comune sia passato con una tubazione, farebbe pensare che è perfettamente a conoscenza di tali cantine create nel corso dei secoli.
      Quindi, stando al diritto avresti una cantina in proprietà del demanio comunale.
      Se però tale situazione si ripete anche per altri edifici, non vediamo come il Comune possa difendersi sostenendo che non era a conoscenza delle stesse.
      Il passaggio del tubo del metano (?) può essere un altra prova della preesistenza della cantina, e della sua avvenuta usucapione ventennale.
      Circa i lavori da eseguire, per impermeabilizzare la stessa ed eliminare eventuali pericoli di crollo, una volta effettuati i sopradetti accertamenti, puoi rivolgerti presso l’ufficio patrimonio comunale chiedendo un sopralluogo per lavori da eseguire a salvaguardia della privata ma anche pubblica incolumità (Passaggio dei mezzi pesanti (?) nella strada suddetta.
      Amedeu e c.

      • Vi ringrazio infinitamente ……vorrei però che sappiate che il sopralluogo da Lei indicatomi,da parte dei tecnici del comune,è stato effettuato con esito negativo ,nel senso che , loro sostengono, siccome la cantina è di proprietà privata ,dovrà essere mantenuta ed eventualmente consolidata se necessario ( e lo è) dallo stesso proprietario ,correndo l’obbligo per quest’ultimo di garantire la sicurezza e la stabilità in modo da non creare danni a persone e cose .
        Per quanto riguarda l’infiltrazione di acqua sostengono che non vi è alcun obbligo da parte del proprietario di una strada a renderla perfettamente impermeabile e che è quindi naturale che un locale interrato sia soggetto a infiltrazioni .

        P:S HO LETTO MOLTI VOSTRI ARTICOLI ::VI FACCIO I MIEI PIU’ SENTITI COMPLIMENTI
        GRAZIE DI NUOVO a presto

  516. Salve,nel 2002 acquisto da mio suocero (insieme a mio marito)un rudere 50%Lui 50% io CON ATTO NOTARILE abbiamo costruito casa intestata sempre 50 e50. Sto parlando di un terreno agricolo, mio marito imprendito agricolo con titolo principale(per questo abbiamo avuto la possibilita’ di trasformare il rudere in abitazione).ORA MI CHIEDO?AVENDO LA DIVISIONE DEI BENI.IN CASO DI MORTE SUA(FACCIAMO LE CORNA)MI VIENE IL DUBBIO….IO NON HO ACQUISTATO IL TERRENO DOVE SOPRA C’ERA IL RUSTICO HO SOLO ACQUISTATO IL RUSTICO STESSO.I FRATELLI SI POTREBBERO RIFARSI SU DI ME?UN CONSIGLIO GRAZIE

  517. Salve a Voi…

    Non riesco a capire questi punti scritti nel nuovo P.R.G. se potete spiegarmele in parole povere..

    CARATTTERI GENERALI DEL PIANO
    Stato di fatto e Stato di diritto

    * Le aree già asservite per la cpstruzione di edifici, che risultino dai progetti autorizzati o da documenti ufficiali del Comune, ovvero siano desumibili dalle norme vigenti all’atto dell’inizio dei lavori, devono essere mantenute come pertinenza nella misura corrispondente ai rapporti planovolumetrici del P.R.G.

    ( ma che significa ?? )

    Grazie per l’ attenzione.

    • Per Serena.
      Se hai un fabbricato con un’area di pertinenza vasta, in base alla normativa di PRG, potrai usufruire (Per una eventuale nuova costruzione o ampliamento) solo della superficie eccedente quella regolamentare che sarebbe servita (Secondo i nuovi parametri urbanistici: IF, K, Distanze dai confini, H.) a realizzare il volume della casa (O delle case) ivi esistenti.
      Amedeu e c.

  518. Ciao Amedeu,
    ancora non capisco, puoi ri-spiegarmelo cortesemente proprio con parole più semplici..

    E comunque il mio punto è questo :

    Ho un terreno edificabile con progetto approvato e ritirato e con inizio lavori fatto e non ancora terminati.
    Però non ho sfruttato tutti i metri quadri per avere una costruzione più grande ora in base a quella disposizione ( che ti ho scritto sopra ) presente nell’adozione del nuovo P.R.G. i metri quadri non sfruttati li potrò usufruire in futuro ??
    C’è anche da considerare che proprio in questo mio terreno nell’adozione del nuovo P.R.G. risulta essere scesa da eduficabile ad agricolo zona verde.

    Quindi ora che succade :

    * posso solo finire la mia costruzione già iniziata o

    * potrei sospendere la mia attuale costruzione e in seguito presentarla un’altra sfruttando tutti i metri quadri del terreno ?

    Grazie delle risposte e la tua disponibilità.

    • Per Serena.
      Nella tua precedente lettera non avevi accennato che è stato adottato un nuovo PRG.
      In questo caso, è scattata la legge di salvaguardia, che permette di costruire solo a coloro che mantengono l’edificabilità sia con il vigente che con il nuovo PRG.
      Negli altri casi la tua pratica di ampliamento viene sospesa e potrà essere approvata solo dopo l’approvazione del nuovo PRG e solamente nel caso che in esso venga prevista una edificabilità; altrimenti il progetto ti verrà, poi, bocciato.
      Adesso puoi finire la tua costruzione.
      Se la sospendi per poi ripresentarla, devi essere sicura che il Nuovo PRG, una volta approvato, ti consenta l’edificabilità.
      Chiaro?
      Amedeu e c.

  519. Salve ,forse è saltata la mia risposta,in riferimento alla domanda che Vi ho fatto in data 19 febbraio ,io ci riprovo ……Vi ringrazio infinitamente ……vorrei però che sappiate che il sopralluogo da Lei indicatomi,da parte dei tecnici del comune,è stato effettuato con esito negativo ,nel senso che , loro sostengono, siccome la cantina è di proprietà privata ,dovrà essere mantenuta ed eventualmente consolidata se necessario ( e lo è) dallo stesso proprietario ,correndo l’obbligo per quest’ultimo di garantire la sicurezza e la stabilità in modo da non creare danni a persone e cose .
    Per quanto riguarda l’infiltrazione di acqua sostengono che non vi è alcun obbligo da parte del proprietario di una strada a renderla perfettamente impermeabile e che è quindi naturale che un locale interrato sia soggetto a infiltrazioni .

    P:S HO LETTO MOLTI VOSTRI ARTICOLI ::VI FACCIO I MIEI PIU’ SENTITI COMPLIMENTI
    GRAZIE DI NUOVO a presto

    • Per Flavio.
      Come avevamo messo nella prima risposta tra le varie soluzioni, se tale cantina è preesistente da più di 20 anni, automaticamente avete acquisito ogni diritto per usucapione, quindi è vostra.
      Per cui sta a voi mantenerne l’uso, consolidandola e, all’occorrenza, impermeabilizzandola.
      Amedeu e c.

  520. salve da terremotato del 2012 ho assunto un geometra per ripristinare la mia abitazione affidandomi a lui .
    i lavori e il geometra verranno pagati con il contributo per le zone terremotate.
    ho 2 problemi :
    1° per una richiesta di variante fatta dal geometra al comune sono stati bloccati i lavori per un anno visto che il geometra non sapeva che senza risposta del comune vale il silenzio assenso ( facendo cosi mi ha fatto perdere i contributi per l’affitto per decorrenza dei termini )
    2° visionando la casa mi sono accorto che non tutti i lavori corrispondono al progetto che ho firmato per la ricostruzzione .
    per esempio muri che dovevano essere stonacati e ‘intonacati di nuovo che non sono stati toccati
    come posso fare

    • Per Ciro.
      Puoi contestare al tuo tecnico la sua Direzione dei Lavori, ma devi essere supportata da altro tecnico competente e all’occorrenza da un legale.
      Amedeu e c.

  521. Ho visto nei vostri disegni delle guarnizioni per porte finestre, che sto disperatamente cercando e che non riesco a trovare, che sono molto simili a quelle che cerco.Ma non c’è un codice non so dove posso trovare il materiale, non so quanto costa. Io abito a Cantù provincia di como. Mi potete indicare dove posso andare. Grazie della cortesia Giulio B.

    • Per Giulio B.
      Normalmente si acquistano presso le ferramenta (Negozi ben forniti, naturalmente).
      Altrimenti, specie nelle zone per la piccola industria e l’artigianato, site ai margini delle città, si trovano sempre dei magazzini di vendita relativi a materiale per falegnameria, quali per esempio: serratura, arpioni, guarnizioni, ecc.
      Nei negozi di ferramenta cittadini potranno dirti dove trovare simili magazzini.
      Amedeu e c.

  522. Ciao a tutti;
    ho un dubbio, vorrei consegnare un progetto per una villetta sul mio terreno edificabile ma proprio sopra il terreno passano dei cavi di media tensione ( 20.000 V ); questi cavi ( che sono scoperti ) sono a circa 10 metri di altezza dal terreno e la mia villetta sarà di altezza massima, compreso il tetto, di 4 metri ……
    Ottenuto il permesso a costruire e’ possibile costriuire sotto questi cavi a quell’altezza ? o meglio….
    L ‘ enel è tenuto a spostarmeli una volta mostratogli il Permesso a costruire o mi possono dire che posso procedere ugualmente ?

    Grazie mille.

    • Per Lorenzo.
      L’ENEL ha una struttura preesistente, per cui non sarà disposta a spostarti la linea da 10.000 V.
      Circa la eventuale pericolosità derivante agli abitanti di una costruzione da realizzarsi sotto una linea elettrica ad alto voltaggio, ti suggeriamo (Per informazioni dettagliate) di recarti presso l’ufficio di Igiene della tua ASL.
      Amedeu e c.

  523. Buongiorno,
    ho acquistato un immobile al primo piano di un piccolo stabile costituito solo da due unità: pian terreno e primo piano.
    A ridosso di un mio balconcino è posizionata una canna fumaria in cemento amianto, senza comignolo, ancorata per due lati sul mio terrazzo.
    Il precedente proprietario non aveva voluto bonificare l’amianto presente poiché a suo avviso era intatto e non in grado di arrecare danno; pertanto aveva provveduto a far imbiancare con prodotti di dubbia efficacia tali manufatti.
    Oggi l’immobile al pian terreno è stato venduto ad un coppia che al momento non ha alcuna intenzione di rimuovere l’amianto, anzi hanno intenzione di continuare ad usufruire del camino.
    Come mi devo comportare?
    La canna oltre a trovarsi a poco più di un metro dal mio balcone, mi genera un impatto visivo molto sgradevole (posso inviare foto).

    Come mi devo tutelare? Posso richiederne la rimozione o sostituzione con una non costituita da amianto?

    Resto in attesa di un vostro gentile riscontro.

    Grazie per l’attenzione.
    Cordialmente,

    Francesco

    • Per Francesco.
      I manufatti di amianto tendono a sfogliarsi e volatizzarsi con il calore, mentre se immersi in acqua rimangono più compatti.
      Per cui non è piacevole avere una canna fumaria a così breve distanza dal tuo balcone.
      Tra l’altro la parte finale e superiore della canna fumaria è quella che tende a sfaldarsi di più.
      E’ pur vero che una verniciatura con prodotti idonei può essere sufficiente a allontanare il pericolo, ma le setole dell’amianto possono volatizzarsi anche provenendo dall’interno della canna.
      Tenta di fare intervenire l’ufficio di igiene della locale ASL.
      Amedeu e c.

  524. buon giorno :a tutti
    carissimo amedeu potrei avere dei chiarimenti sulla situazione stressante che sto vivendo
    sono proprietario di una villetta in un vico storico stretto che ora e trafficato molto e avendo diversi fastidi sia per entrare sia per uscire dalla mia proprietà sia perché quando escono furgoni fanno danni tubi dell acqua pensiline sia perché le auto che escono corrono con pericolo per i pedoni perché e stata adibita x uscita di un supermercato non so se e una uscita di emergenza ha un cartello affisso di passo carrabile con il numero 142/10 si può usare come uscita normale perché l entrata si trova su una principale e anche le insegne chiedo un vostro consiglio di come comportarmi x non sopporto più questa situazione distinti saluti

    • Per Antonio.
      Se hai un’uscita secondaria e, cosa più importante, la possibilità di accedere a tale uscita senza trovarti in contrasto con i vicini, non vediamo perchè tu non possa utilizzarla.
      Amedeu e c.

      • salve amedeu e a tutti
        io cercavo una soluzione per non avere più fastidi e poi per sapere se quel cartello era valido saluti antonio

        • Per Antonio.
          Stando al cartello, se è del tipo rilasciato dal Comune e per il quale si paga la tassa comunale, è da ritenersi valido.
          Piuttosto devi controllare che chi lo ha messo aveva diritto di farlo.
          Tramite un controllo degli atti di acquisto e di quelli precedenti (Ufficio dei registri immobiliari ex Ipoteche) e poi al Catasto (Agenzia del Territorio).
          Data la complessità della ricerca ti converrebbe farla effettuare da persona pratica, tipo un tecnico professionista.
          Amedeu e c.

          • saluto amedeu e tutto lo staff grazie del chiarimento ora vedrò di trovare un tecnico ma se fosse tutto in regola si potrebbe fare qualche cosa non so ad esempio una raccolta firme di nuovo grazie e saluto tutti

          • Per Antonio.
            Che dirti?
            Può darsi!
            Ma non possiamo darti alcun suggerimento in merito.
            Amedeu e c.

  525. Egregio Signor amedeu devo rispondere ad una domando ma vorrei il Suo conforto, per non sbagliare.
    Al coordinatore di un PRG devo chiedere :Che ruolo ha l’Ufficio del Piano, che Lui nel Suo documento di indirizzo
    scrive: L’Amministrazione Comunale procederà ala redazione del nuovo strumento urbanistico, in continuità con le linee del presente documento di indirizzi, attraverso la creazione di un apposito “ufficio del piano”, in un regime di pianificazione con la Provincia e soprattutto seguendo un processo di condivisione a partecipazione con tutte le diverse istanze presenti sul territorio

    • Per Ernesto.
      La tua domanda è poco chiara, nel senso che la devi girare al coordinatore di un PRG.
      Comunque, se sei un cittadino che si attende una risposta positiva in fase di redazione di un nuovo strumento urbanistico (In particolare un nuovo PRG), ti consigliamo di inoltrare una domanda al Comune chiedendo che in fase di redazione dello strumento stesso venga tenuta in considerazione la tua esigenza a realizzare………., dovuta alla presenza di un terreno in località…… adatto a tale scopo e per il quale chiedi l’immissione nel PRG come edificabile (?) ad uso (?).
      Fai presente a cosa è dovuta tale tua necessità (Per esempio in caso di una casa per civile abitazione, alla presenza di una famiglia numerosa e attualmente in affitto, ecc)
      Altrimenti formula più chiaramente la tua domanda (A noi) e ti risponderemo.
      Amedeu e c.

  526. Ho un cortile con un pozzo drenante, dentro il quale afferiscono varie canalizzazioni. Una di queste canalizzazioni porta acque di risulta della caldaia. Ha un diametro da 10cm e mi è stato detto che posso utilizzarla per innestare un tubo di scarico di un lavandino.
    La mia domanda: è possibile innestare il tubo di scarico del lavandino a un tubo da 10 in plastica senza fare pozzetti? Come occorre procedere? Come nel caso della riparazione di una perdita, da voi indicata, mettendo una t al centro; oppure facendo un foro e usando poi del mastice….che è più semplice, visto che non ci sono acque in pressione e gli scarichi sono modesti? Cosa consigliate?

    • Per Rizzo.
      IL tubo del lavandino è sicuramente da mm 40, per cui puoi attaccarlo superiormente al tubo da 100, praticando un foro alla sommità di questo e attaccandoci con il Tangit un raccordo da 40 mm fatto a sella.
      LO dovresti trovare presto i magazzini edili.
      Amedeu e c.

  527. saluto amedeu e tutto lo staff e le persone che seguono questa rubrica grazie x i chiarimenti distinti saluti
    antonio

  528. Per Anonimo
    Se desideri una risposata riformula la tua domanda e , per correttezza, inserisci la tua email.
    Grazie.
    Amedeu e c.

  529. Buongiorno sig Amedeo, vorrei chiedere se ce la possibilità di avere detrazioni fiscali per una porta blindata (come risparmio energetico ) e anche x allarme per anno 2017 ? Oppure devo avere qualche permesso dal comune, grazie

  530. Ho acquistato nel 2012 Una casa che ha delle finestre che danno su una chiostrina, queste finestre sono a circa mt 1,80 di altezza. Durante la ristrutturazione non le ho modificate per dimensioni o forma, ho solo messo delle zanzariere fisse e sostituito gli infissi che sono con vetri opachi. Oggi il proprietario della chiostrina mi chiede di modificare l’altezza a mt 2 e mettere grate e reti perché in un atto del 1980 era stato specificato che le finestre dovevano avere queste caratteristiche. Nel mio atto di acquisto non si fa riferimento alcuno a queste finestre. Come devo comportarmi? Doveva essere chi mi ha venduto la casa ad informarmi?Inoltre il proprietario della chiostrina se per 37 anni non ha mai rivendicato questo diritto di altezza e grate sul vecchio proprietario ora lo puo’ pretendere da noi??Esiste una prescrizione?Grazie in anticipo per l’attenzione.

    • Per Domenica.
      37 anni è un tempo più che sufficiente per una usucapione o meglio, in questo caso, per una prescrizione.
      Tra l’altro modificando le finestre e portandole a mt 2,00 avresti necessità di richiedere una autorizzazione comunale, con relative spese di un tecnico professionista e varie.
      Se il vicino prosegue nella sua linea, ti converrà fargli scrivere da un legale.
      Amedeu e c.

  531. Ho acquistato nel 2012 Una casa che ha delle finestre che danno su una chiostrina, queste finestre sono a circa mt 1,80 di altezza. Durante la ristrutturazione non le ho modificate per dimensioni o forma, ho solo messo delle zanzariere fisse e sostituito gli infissi che sono con vetri opachi. Oggi il proprietario della chiostrina mi chiede di modificare l’altezza a mt 2 e mettere grate e reti perché in un atto del 1980 era stato specificato che le finestre dovevano avere queste caratteristiche. Nel mio atto di acquisto non si fa riferimento alcuno a queste finestre. Come devo comportarmi? Doveva essere chi mi ha venduto la casa ad informarmi?Inoltre dopo 37 anni se non ha mai preteso questo suo diritto al vecchio proprietario può adesso chiederlo a noi che come dichiarato prima nel nostro atto non si fa cenno in nessun modo.Grazie come sempre per la disponibilità.

    • Per Giuseppe.
      Ti abbiamo già dato questa risposta ieri
      “Per Domenica.
      37 anni è un tempo più che sufficiente per una usucapione o meglio, in questo caso, per una prescrizione.
      Tra l’altro modificando le finestre e portandole a mt 2,00 avresti necessità di richiedere una autorizzazione comunale, con relative spese di un tecnico professionista e varie.
      Se il vicino prosegue nella sua linea, ti converrà fargli scrivere da un legale.”
      Amedeu e c.

      • Caro amadeu scusaci ma non sappiamo se era partita la domanda.Grazie intanto per la celere risposta ma avevamo un altro quesito da porti.Puo’ il vicino proprietario della chioschina riporre oggetti in corrispondenza del nostro prendi luce che oltre ad interferire leggermente con la stessa e’ estremamente brutta ed antipatica da vedere dal nostro vano? Buona serata e complimenti per la professionalita’.

  532. Discendenti condominiali finiscono in una chiostrina di esclusiva proprietà privata e non sono interrati. A chi spetta la spesa per interrarli?
    Grazie
    Alessandro

    • Per Alessandro.
      Al condominio.
      Comunque se sono esistenti da più di 20 anni e non presentano perdite liquide, la questione può diventare difficile e finire in causa privata davanti a un giudice e con l’intervento, naturalmente, dei rispettivi legali.
      Amedeu e c.

  533. salve
    io sono in affitto in un appartamento da nove anni… di recente è stato necessario sostituire la cassettina esterna del wc, perchè si era rotto il gancio che consentiva lo scarico, ed è stato necessario sostituire anche la ventola di aspirazione essendo il suddetto bagno senza finestra perchè non aspirava più bene!le spese toccano a me o alla proprietaria?
    saluti
    lucia

  534. Salve ho un solido di m 2,05 ,dovrei mettere un armadio di m2,01,considerando che devo montarlo a terra per motivi tecnici,volevo sapere se quando lo tirò su striscerà al tetto ?
    Grazie

    • Per Giovanni.
      Solido? cosa intendi? un vano con soffitto in piano?
      Se è così, probabilmente si, perchè quando sarà in bilico sulle zampe anteriori, aumenta l’altezza in diagonale.
      Comunque per esserne certo fai un disegno in scala 1:10 dell’armadio montato; ritaglialo e fallo ruotare in altro disegno con indicato il pavimento e il soffitto e te ne renderai conto.
      Amedeu e c.

  535. Buongiorno, se ho le foto che dimostrano che la casa dove sto in affitto è invasa da umidità di risalita e la muffa in alcune stanze mi ha fatto buttare degli oggetti e dei mobiletti, posso dare disdetta immediata senza il rispetto del preavviso? Anche avendolo comunicato a voce solamente poiché il padrone è mio vicino di casa?Lui nega il problema…

  536. sto risanando un piccolo edificio che non ha neanche un cm di verde esterno, è in centro al paese, il comune mi obbliga a posare una fossa perdente per le acque piovane sotto la cantina, prima i pluviali scaricavano sulla parte posteriore della casa andando a disperdersi sulla strada, ma se il pozzom perdente non riesce a ricevere le acque piovane mi allago la casa?

    • Per Massimo.
      Se tale edificio prospetta anche sulla strada principale (?) ed esiste la fognatura bianca, puoi collegarti alla stessa cambiando, logicamente, la posizione dei pluviali discendenti.
      Se prospetta sulla strada e non c’è la fognatura bianca, puoi scaricare sula strada, con curva al termine dei pluviali e tratto diritto degli stessi con termine a bocca di lupo (Soluzione comunque estrema).
      Questo generalmente, fatti salvi i contenuti dei regolamenti edilizio e fognario comunali.
      Hai i pluviali discendenti sul retro casa e se non hai una facciata principale prospettante su strada, cerca di trovare, in accordo con il Comune, una soluzione similare a quella che hai adesso.
      Un serbatoio interno all’abitazione è sempre portatore di guai e comunque di umido.
      Amedeu e c.

  537. Buongiorno. Ecco il caso:
    Nel 1980 acquistavo con mio mutuo personale un appartamento di 90 mq. Nello stesso palazzo in pari data acquistavo io la nuda proprietà ed i miei genitori usufrutto di altro di 50 mq. Essendo loro due persone ed io una, decidevo che loro abitassero nell’appartamento più grande. Dal 1980 al 2000 le bollette condominiali venivano pagate da mio padre, ma io ero parte attiva dell’amm.ne, come testimoniano le mie presenze alle Assemblee Condominiali. Nel 2000, morto mio padre, consentivo a mia madre di rimanere ancora lì per poter dare a lei la costante presenza di una persona che la accudisse. Mamma moriva nel 2014. Dal 2000 al 2014 mi sono occuata io di tutto (per un certo periodo persino con delega notarile). Pochi giorni fa mi arrivava notizia che mio fratello intende “usucapire” quell’appartamento come co-erede di nostra madre. E’ mai possibile? Grazie.

    • Per Laura.
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (la madre) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  538. buon giorno amedeu e c. chiedo un consiglio da voi sono proprietario di un vecchio immobile di cui alle spalle e stata costruita una villetta ha un metro e mezzo dall immobile(abusiva poi forse condonata )il proprietario mi ha minacciato di rivolgersi ad un avvocato perché vuole che rifaccia l intonaco al muro perimetrale del immobile perché detto da lui trova polvere nei tombini ed e brutto il detto muro non ha pezzi di intonaco rotti o mancanti e sano solo che non e liscio ma increspato (15 anni fa e stato fatto l intonaco e poi arricciato normale)
    secondo voi lo dovrei rifare riparare o altro e le spese di chi dovrebbero essere essendo che non ce nessun pericolo e io non ho nessun interesse detto muro e alle spalle dell immobile ringrazio tutti e saluto tutti

    • Per Antonio.
      Dovresti adempiere qualora detto muro fosse pericolante e sotto vi fosse un passo pubblico.
      Ugualmente, qualora l’intonaco contenesse, per esempio, polveri di amianto, per cui sarebbe pericoloso e per motivi igienico sanitari dovresti demolirlo.
      Oppure se il muro lato vicino fosse in cattive condizioni, per cui un eventuale crollo potrebbe interessare la sua proprietà.
      Nel tuo caso specifico, così come lo hai descritto, non vediamo alcun motivo per cui tu debba adempiere a tale richiesta.
      Amedeu e c.

  539. saluto ad amedeu e tutto lo staff e i lettori ho un fabbricato molto vecchio confinante con un altro che una volta era il continuo del mio dopo aver ristrutturato il mio lato in estate dopo in inverno inoltrato mi sono accorto che c era una macchia di umidita che si espandeva sono andato a vedere dal lato opposto del muro perimetrale dove c e una scala in marmo scoperta lunga una trentina di scalini e quasi in cima e lesionata con (presumo)infiltrazioni dell acqua piovana (perche quando piove si inumidisce quando non piove si asciuga) sono andato dal proprietario e mi ha detto che la mia era umidita e non era un infiltrazione di acqua piovana ora la macchia si allarga sempre piu come devo venire a capo di questa situazione e tutelarmi distinti saluti a tutti
    antonio

    • Per Antonio.
      Trattasi di una questione tra privati, regolata dal diritto privato.
      Per cui dovresti fare eseguire un sopralluogo da un tecnico professionista della tua zona, il quale si potrà accertare da cosa dipende detto umido; dopo di che potrai intervenire nei confronti del vicino, prima avvisandolo verbalmente e poi, in caso di diniego, tramite un tuo legale.
      Amedeu e c.

  540. Cara amadeu come sempre chiediamo un tuo illustro parere e consiglio.Abbiamo ricevuto una lettera tramite l’avvocato di un vicino che ci intima ad eseguire deelle variazioni sul nostro immobile che secondo noi non sonno dovute.Abbiamo adeguatamente risposto con il nostro legale che quanto da loro richiesto e’ privo di fondamento e soprattutto di diritto.Ora se loro continuano portando il tutto a causa civile noi di contro oltre a difenderci possiamo anche attaccarli chiedendo se la spuntiamo un risarcimento per il tempo perso e lo stress emotivo che una causa ovviamente porta.??Grazie ancora.

    • Per Giuseppe.
      La domanda non contiene alcun elemento tecnico, per cui ti consigliamo di porla a un commercialista o a un avvocato.
      Amedeu e c.

  541. Salve Amedeu
    Ottimo sito che consulto spesso e stavolta vorrei opportuno consiglio su come procedere. Nella palazzina dove risiedo (poco per motivi di lavoro!) circa 3 mesi fa ho osservato la posa di una tubazione del gas che attraversa in senso trasversale il lastrico solare. Non è appoggiata sul lastrico direttamente e giace su distanziali che la sollevano di circa 3/5 centimetri. Ho parlato più volte con l’amministratore invitandolo a contattare il condomino responsabile dell’intervento chiedendone la rimozione; si tratta infatti di un lastrico solare dotato di parapetto e di accesso dalle scale con classico cancello con serratura per cui ritengo calpestabile. Per tale motivo e anche per la presenza di tutti i contatori del gas, temo infortuni che possano poi portare a pregiudizi al condominio. Ritengo infatti che un’opera come quella crei pericolo durante normali operazioni di revisione/controllo/ispezione di antenne e impermeabilizzazione sul lastrico solare creando anche una situazione imbarazzante con l’assicurazione fabbricato che non credo risponda in caso di caduta accidentale. Il condomino ‘autore’ dell’opera adduce certificazioni varie e sopra tutto dice che il terrazzo non è calpestabile rifiutando così la rimozione della tubazione. Chiedo a lei un parere in merito, pregandola, nel caso in cui i miei timori siano fondati, come poter tutelarmi nei confronti di un’eventuale terzo che lamentasse danni fisici/materiali derivanti dalla situazione di oggettivo ‘pericolo’ che si è creata col manufatto.
    Nel ringraziarla in anticipo, le invio i miei più cordiali saluti.
    Mario

    • Per Mario.
      Per dare una risposta attendibile occorrerebbe eseguire un sopralluogo e questo purtroppo non è possibile.
      Comunque ti suggeriamo cosa fare.
      Scatta alcune foto della tubazione e del lastrico solare, in maniera che il tutto sia chiaro e visibile.
      Poi recati presso l’ufficio Prevenzione Incendi del locale Comando dei Vigili del Fuoco.
      Sapranno darti tutte le indicazioni del caso.
      Amedeu e c.

  542. Carissimo signor Amedeu come sempre illuminaci.Praticamente il vicino ha posizionate delle telecamere con apposito cartello nella sua abitazione a tutela di eventuali furti.Solo che l’inquadratura prende tutto lo scivolo che agli atti risulta in comune ma nella realtà da sempre ognuno si è gestito la sua metà corrispondente al proprio garage di pertinenza.Infatti ripeto ognuno si è sempre gestito la sua metà sia a livello di pulizia (foglie o altro)che di parcheggio auto sempre ognuno nella sua metà.A noi da fastidio essere ripresi mentre scendiamo dalla macchina o usciamo dal nostro garage con in mano oggetti o cose magari per noi alquanto riservate.
    Loro sostengono che possono lasciare le telecamere così come sono quindi invadenti forti del fatto che nell’atto che regolamenta questo scivolo risulta la dicitura in comune.E’ veramente così?O invece senza la nostra autorizzazione possono inquadrare solo la loro parte di scivolo quindi la Metà.Grazie per la vostro sicura attenzione.

    • Per Giuseppe.
      A nostro giudizio la tua confinante dovrebbe riprendere la sua zona di competenza e non entrare in aree attigue private.
      Vedi se puoi trovare un richiamo di legge nel regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali (regolamento 2016/679), approvato in data 14 aprile 2016 dal Parlamento Europeo e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea del 4 maggio 2016.
      Amedeu e c.

  543. Per Roberta
    Senza farti attendere inutilmente per due o più giorni ti invitiamo a leggere accuratamente la parte contrassegnata in rosso nel link del nostro sito.
    http://www.coffeenews.it/scriveteci
    Questo è dovuto al fatto che dobbiamo dare moltissime risposte e le lunghe lettere non ci permettono di soddisfare tutti in modo attendibile.
    Amedeu e c.

    • Buongiorno Amedeu,

      grazie per il sollecito riscontro. Cerco di sintetizzare la questione.
      Nel 1967 venne acquistata una casa con annesso un cortiletto che confina con altre tre case e la strada comunale. La proprietà del cortile risultava sia dalla graffatura sulla mappa catastale ed anche dalle coerenze citate sul rogito. Le coerenze sono le stesse anche sul precedente atto (atto di divisione del 1947 del precedente proprietario dal quale abbiamo acquistato).
      Nel 1979 il Comune ci concesse il permesso per la posa di un cancello citando il cortile come pertinenza della nostra proprietà
      Ecco il problema: sulle attuali mappe del catasto la graffatura è sparita, anche se risulta presente nelle vecchie mappe utilizzate sicuramente fino agli anni 90. Il catasto sostiene che hanno dovuto fare riferimento alle mappe del 1929. Perché?
      Per il catasto il mio cortile è di proprietà comunale, ma nel PGT comunale attuale ed anche in quello precedente non risulta di proprietà del Comune.
      Cosa mi suggerisci di fare per correggere la graffatura sparita?
      Grazie mille.

      • Per Roberta.
        Il catasto non è probatorio, per cui non costituisce prova di legge.
        Quello che invece conta è il contenuto dell’atto di acquisto della tua casa.
        Se leggendo tale rogito troverai dei riferimenti chiari circa l’appartenenza del cortile, dovrai attenerti a tale contenuto.
        Il fatto che un possibile errore di trascrizione sia avvenuto nel passaggio di un atto del 1929(?) non dovrebbe comportarti alcun impedimento, in quanto da tale data sono trascorsi più di 20 anni, così come sono trascorsi dall’atto del 1967 (e tanto più da quello del 1947)che devi verificare.
        Effettuate tali verifiche, se le cose stanno come specificato, per usucapione il cortile è di tua proprietà e come tale puoi richiederne l’allineamento al catasto.
        L’eventuale usucapione potrebbe non essere mai stata regolarizzata da un giudice, per cui potrebbe occorrerti l’intervento di un legale.
        Amedeu e c.

  544. buon giorno Amedeu e c. sono di nuovo x un altro problema io sono proprietario di alcuni immobili dichiarati e non percepisco reddito x ho le mie figlie sposate che le occupano gratis ovviamente ho lo sconto anche x la prima casa il problema e che mia moglie ha anche lei un immobile si e saputo da poco perche la madre glielo intesto (erano due immobili uno se le ripreso ma l altro no ) lei (mia moglie) deve pagare le tasse ho gli vale x prima casa e se deve compilare i documenti ogni anno e se la madre credendo che fosse suo avesse pagato lei come potrei fare x verificare senza creare problemi distinti saluti a tutti

    • Per Antonio.
      Una famiglia, e quindi tua moglie compresa, non può avere più di una prima casa agli effetti fiscali.
      Di solito la prima casa è quella dove la famiglia ha la residenza.
      Altre proprietà intestate ad ogni componente familiare sono da considerarsi seconde case.
      Amedeu e c.

  545. Salve, sono alle con il solito confinante caratterizzato da litigiosità permanente; nel ristrutturare una parete divisoria sita sul terrazzo di mia proprietà, onde evitare infiltrazioni e crepe, ha posizionato dei gocciolatoi a cavallo della superficie superiore del muro stesso, dando inclinazione verso il mio terrazzo. Bene, il confinante che ha il proprio terrazzo due piani più sotto sostiene che abbiamo invaso la sua proprietà. Ha ragione? Cosa consigliate di fare?
    Grazie

    • Per Pino.
      A seguito delle tue poche parole non possiamo darti suggerimenti attendibili.
      Comunque occorrerebbe vedere la situazione in loco.
      E’ consigliabile rivolgersi da un tecnico della tua zona.
      Amedeu e c.

  546. Salve, ho trovato questo bellissimo ed interessantissimo forum casualmente, ho visto leggendo domande e risposte che la materia trattata è fra le più brigose e difficili in quanto la normativa è infinita in considerazione della giurisdizione nazionale e regolamentazione locale. Anche io avrei un quesito da porre, forse più di uno, penso però che lo potrei fare solo se potessi allegare una piantina catastale a dimostrazione e semplificazione di tante parole che alla fine non riuscirebbero a chiarire il mio dubbio. Se ciò fosse possibile (magari anche a mezzo mail) anticipatamente saluto e ringrazio.
    Luca.

  547. salve, ho incaricato un geometre di ristrutturazione casa e selto un costruttore che risulta responsabile dei lavori. questo a marzo, l’impegno era di tre settimane purtroppo non scritto, ora chiedo al geometre di chiudermi il cantiere perché devo prendere possesso della casa avendo disdettato quella in cui vivevo ma il costruttore al quale ho contestato una serie di lavori imprecisi non vuole firmare la chiusura. come posso fare? posso chiedere al geometra di chiudere i lavori? Mi minacciano di non darmi le certificazioni. Sono sola con due bimbi piccoli e la casa è indispensabile. grazie

    • Per Daniela.
      Se il geometra lo stai pagando tu e ti fa la Direzione dei Lavori, ne è responsabile, per cui parlaci pacatamente e cerca di comprendere quali sono gli ostacoli.
      Amedeu e c.

  548. Ho letto con interesse alcuni vostri articoli riguardanti aperture in muri portanti ed, essendo profano in materia edilizia, vi chiedo quanto segue.
    In un edificio situato a Bergamo e costruito negli anni ’50, avrei la necessità di ampliare l’apertura della mia autorimessa. Attualmente l’apertura è di cm 200 e risulta appena sufficiente per un ingresso comodo con le attuali vetture che misurano anche 180/185 cm a specchietti laterali chiusi. Chiedo si risulta possibile ampliare di almeno 20 cm o meglio 40 cm? I muri portanti potrebbero essere in mattoni pieni.

    • Per Guido.
      A monte di tali articoli ci sono delle problematiche legate alla struttura portante e alla vigente legge antisimica.
      Per cui devi chiamare un tecnico professionista della tua zona per verificare il tutto.
      Amedeu e c.

  549. Buon giorno Sig Amedeo, chiedo gentilmente a lei se mi può aiutare a trovare una risposta nella mia confusione. Allora : io ho comprato una casa in dicembre 2015, abbiamo fatto una CILA per fare lavori ordinari con bonifici bancare per avere detrazioni fiscali e.c.. abbiamo fatto la resistenza tutto come si deve. Questo anno in luglio la mia famiglia (4 )abbiamo ricevuto la cittadinanza italiana . Si come abbiamo un appartamento non abitabile in Moldavia chiedo: se la legge italiana può considerare la casa in ITALIA come la seconda casa ? Non ho ricevuto ancora delle detrazioni sono preoccupato e non lo so ha chi chiedere delle informazioni. Se lei mi può dare qualche informazione la ringraziamo tantissimo. Grazie

    • Per Petro.
      Quando si parla di prima casa, si intende quella dove abitiamo e abbiamo la residenza.
      Se si chiedono le agevolazioni fiscali, non dobbiamo avere altre abitazioni sia sul territorio nazionale che all’estero.
      Amedeu e c.

      • Per Petro.
        Sappiamo benissimo che la Moldavia non fa parte della UE, ma la risposta che ti abbiamo dato è quella giusta che dovrebbe riguardare tutti quei cittadini che pretendono di avere dei benefici e che invece hanno beni sparsi nel mondo (Anche se minimi).
        Come comportarsi, poi, sta alla coscienza di un individuo.
        Amedeu e c.

  550. Richiesta autorizzazione per pozzo artesiano a Erice (TP) regione Sicilia.
    Buonasera,
    vi scrivo per chiedere delucidazioni in merito alla realizzazione di un pozzo artesiano per uso domestico. Precisamente, avrei necessità di sapere a quanto ammonta il prelievo massimo annuo di acqua (in metri cubi), in zona di Trapani, Comune di Erice (Sicilia).
    A tal proposito, non sono riuscito a comprendere se vi è normativa nazionale ad hoc o se essa possa essere derogata a discrezione del Genio Civile. Pertanto, vi chiedo di indicarmi tali riferimenti normativi.
    Cordiali saluti

    • Per Vincenzo.
      Il prelievo di acqua tramite semplici pozzi e artesiani comporta molte autorizzazioni difficili (Tra l’altro) da ottenersi.
      Il Genio Civile e quindi la tua Regione ha delle prescrizioni che il tuo Comune deve avere inserito nel Regolamento Edilizio Comunale.
      Controllalo anche via internet.
      Comunque se vuoi conoscere l’intera trafila da seguire, ti consigliamo di rivolgerti presso l’ufficio addetto del Genio Civile, dove sapranno darti tutte le delucidazioni che desideri.
      Amedeu e c.

  551. Buongiorno Amedeu… sto per comprare un terreno dove vi è una casa mobile sopra, oggi ho visto(già sapevo dell’esistenza ) la fossa biologica immagino una delle prime fatte con i mattoni in tufo, immagino sia una a dispersione.
    Non ho ancora visto quanto sia grande, ma so per certo che non vi abita nessuno già da qualche anno.
    Domanda …cosa devo fare come prima operazione? Posso continuare ad usarla tranquillamente? Accorgimenti e manutenzione normale? In caso di costruzione di una nuova fossa… deve essere per forza a dispersione oppure ne esiste una che si può svuotare periodicamente senza dispersione e quindi in accumulo?? la mia famiglia è composta da 4 unità e useremo la casetta 1-2 volte al mese per il week. Grazie per la risposta.

  552. Buongiorno, sono proprietario un di un terreno agricolo con dislivello con il mio vicino, il suo terreno è più alto rispetto al mio. Circa 30 anni fa il mio vicino (dice lui) ha costruito un muro in blocchi di contenimento alto circa 50 cm sulla mia proprietà. Oggi dovendo recintare il mio terreno ho messo dei pali di ferro dentro i buchi dei blocchi. Ora lui mi chiede di togliere questi pali perchè il muro è di sua proprietà. Le chiedo, (anche se il muro a dire del mio vicino lo ha costruito lui) se il muro e stato costruito sulla mia proprietà, posso io mettere i pali per la recinzione al centro dei buchi dei blocchi?
    Grazie per la risposta.

    • Per Alfio.
      Ti consigliamo, per prima cosa, di fare controllare il tuo confine da un tecnico professionista della tua zona (Geometra).
      Se le cose stanno come tu dici, hai diritto di mettere i ferri, in quanto la recinzione è tua.
      Amedeu e c.

  553. buon giorno, provo a sintetizzare, dovendo frazionare una villetta bifamiliare, ho la necessità di allacciare i servizi acqua e gas alla nuova unità ottenuta, posando i tubi sotto un vialetto pedonale di propietà comune al 50% e i contatori sulla recinzione esterna sempre di propietà comune. quest’ultima ha bisogno di essere ingrandita per farci stare i nuovi contatori. ho chiesto al propietario dell’altro 50% il permesso di posare i tubi (gas/acqua) sotto il vialetto comune e i contatori sulla recinzione esterna a mie spese ma la risposta è stata no. le chiedo gentilmente se ho la possibilità di procedere anche senza il permesso. premetto che non ci sono altre vie per far passare le tubature e non ci sono altri spazi esterni che possono allogiare i contatori. grazie 1000

  554. Salve,vorrei chiedere cortesemente una informazione sull’applicazione dell’usucapione in quanto sono del tutto ignara sull’argomento.Mio marito ha avuto in eredità un terzo di un casolare antico. Al momento l’edificio è messo in sicurezza,ma nei tempi passati,non essendo stata fatta la voltura corretta,l’immobile risulta avere tantissimi intestari eredi.Quello che chiedo è: nel caso mio marito fosse stato l’unico ad aver pagato tasse sul rudere,sarebbe possibile avere l’intera proprietà per usucapione?Grazie, Antonella

    • Per Antonella.
      Pagare le tasse non è sufficiente per usucapire, ma occorrono tre elementi indispensabili per dimostrare che il possesso è stato esercitato per 20 anni e più.
      Tale possesso deve essere avvenuto in maniera: continua, pacifica e pubblica.
      Se puoi dimostrare quanto sopra, per rendere definitiva l’usucapione, devi, poi, registrarla tramite un tuo legale presso un giudice.
      Amedeu e c.

  555. 28 settembre 2017
    LUCERNARI :
    Buonasera, vorrei sapere , se i lucernari che servono per dare luce ai garages sottostanti, non devono essere ostruiti con piante ed altro dagli inquilini che calpestano la terrazza.
    Siamo in un condominio di n.20 garages e stiamo lottando per i danni che lo spostamento di piante ed altro
    causano alla impermeabilizzazione dei locali sottostanti.
    Cordiali saluti
    Alessandro

    • Per Alessandro.
      Trattasi di questione tra privati regolata dal diritto privato e perciò ti servirà un legale per ottenere soddisfazione.
      I lucernari, che sono fatti per dare luce agli ambienti, anche se costituiscono “luce” e non veduta, non possono essere ostruiti da piante o altro, per cui la questione può prefigurarsi come un “atto di emulazione”, trattato dall’articolo 833 del codice civile.
      http://www.coffeenews.it/cosa-sono-gli-atti-di-emulazione
      Relativamente ai danni apportati all’impermeabilizzazione della terrazza, se costituisce origine di infiltrazioni di acqua, deve essere riparata dal proprietario del piano soprastante la stessa.
      Amedeu e c.

  556. saluto Amedeu e tutto lo staff e le persone che seguono. non so se mi potete aiutare io da solo sto Facendo dei lavori e ho notato che su una porta c è una PIATTABANDA di legno marcio un metro x sessanta centimetri il muro maestro e di sessanta centimetri ora x cambiarla cioè mettere due travi con tiranti e tavelle come potrei fare senza creare problemi all immobile (e senza chiamare un muratore o carpentiere poi un geometra o un ingegnere)o indirizzarmi in un sito che mi potrebbe aiutarmi a farlo
    distinti saluti antonio

    • Per Antonio.
      Trattasi di un lavoro alquanto complicato e pericoloso e per il quale occorre un sopralluogo da parte di un tecnico professionista che si assuma la direzione dei lavori.
      In questo sito puoi visitare la seguente pagina:
      http://www.coffeenews.it/apertura-di-una-porta-o-di-una-finestra-in-un-muro-portante
      nella quale viene trattato in maniera generale e non particolareggiata il sistema di architravare in un muro portante dello spessore di 40 cm circa una porta o finestra da aprire.
      Lo stesso sistema si può applicare anche allo spessore di 60 cm, ma occorre cautela e vigilanza tecnica.
      Amedeu e c.

  557. Buonasera, vorrei sapere se è possibile apportare modifiche ad un muro di confine tra due giardini, attualmente costituito da una base in muratura alta 100 cm e da una fascia superiore di recinzione tipo ringhiera in cemento, alta 120cm. La volontà da parte di uno dei due proprietari è di sostituire la fascia superiore in cemento tipo ringhiera con un muro pieno della stessa altezza. I rapporti fra i vicini non sono buoni e il proprietario in questione si accollerebbe per intero i lavori pur di aumentare la privacy nel suo giardino. Il vicino non è certamente d’accordo a questa sostituzione ed è molto probabile che sia necessaria una richiesta previa di comunione forzosa del muro. Una volta acquistata la comproprietà del muro sarà legittima questa operazione di innalzamento del muro con eliminazione della recinzione in cemento anche senza l’approvazione dell’altro vicino? Grazie

  558. Buongiorno in una casa di nuova costruzione che stiamo finendo la guaina bituminosa va messa sopra il marciapiede in calcestruzzo che gira tutto intorno casa e anche sotto il portico? E se si va messo tra il calcestruzzo e il massetto ,o sopra il massetto per poi incollare il pavimento ? Grazie

    • Per Marco.
      Il piano dove va posta in opera la guaina bituminosa deve essere il più liscio possibile, per cui, per tale necessità potrebbe occorrere un primo massetto cementizio armato con rete elettrosaldata da 5/6 mm a maglie di cm 10×10.
      Sopra tale messetto si può incollare la guaina ardesiata e sopra murarvi il pavimento; oppure sopra la guaina eseguire un ulteriore massetto e poi il pavimento incollato.
      Amedeu e c.

  559. Buonasera. Espongo il mio dilemma: nel 2015 mori una mia zia sorella di mio padre sposata e senza figli che lascio il marito erede di tutto. Lo scorso anno mori mio padre e subito dopo mori il marito di questa mia zia. Adesso viene fuori che questo mio zio avrebbe lasciato erede universale una mia cugina anche se mio zio ha sorelle viventi L’eredità adesso a chi spetta? Mio padre e mia zia avevano altri fratelli ma l’ultimo a morire e’ stato mio padre.

    • Per Maria.
      Fai su carta un grafico (una cosa semplice con segnate le frecce che partono dalla zia) con indicate tutte le parentele.
      Dopo di che rivolgiti da un legale della tua zona, il quale saprà immediatamente dirti le possibilità che ognuno ha di ereditare.
      Amedeu e c.

  560. Buon giorno, volevo un informazione
    Nel 1985 ci hanno consegnato delle Case di Cooperativa con il mutuo dell’INPDAP, facendo una visura catastale ho potuto notare che la piantina è conforme allo stato di fatto, la piantina da me scaricata ha la vecchia intestazione: MINISTERO DELLE FINANZE – DIREZIONE GENERALE DEL CATASTO E DEI SERVIZI TECNICI ERARIALI – NUOVA CATASTO URBANO, ma mi sono accorta che c’è una stanza dotata di finestra con un piccolo bagnetto che è inferiore a 9 metri quadrati, infatti la mia casa è composta di 2 camere da letto, di una camera da pranzo e di questa piccola camera. Inoltre ci sono 2 bagni e una cucina.
    Nel 2013 il Comune di Roma, esaminando tutta la documentazione e tutte le piantine catastali che il nostro tecnico ha presentato in Comune, ci ha rilasciato il certificato di agibilità dove nella tabella di consistenza nella riga del mio appartamento è indicato: 7 vani di cui 4 vani utili e 3 vani vari.
    Vorrei sapere se questo certificato è valido dato che una cameretta è meno di 9 m. quadrati e se l’appartamento è vendibile.
    LA RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE

  561. Buonasera abito in un appartamento costruito nel 2000,è stato fatto un impianto idraulico dell’acqua sanitaria con dei tubi in plastica modellabile intubati all’interno del tubi corrugati più larghi di colore rosso e blu con scatola e relativo collettore mi dicevano che se un domani si rompono si possono sfilare senza rompere il pavimento.Volevo sapere se questo sistema funziona e se sapete che ditta produceva sta idea perché su internet non trovo niente grazie,e complimenti per il sito.

  562. Fondi contigui posti a dislivello. Ripartizione delle spese dei muri a retta.

    Ho letto il vostro articolo sopra citato, ho un problema simile, a riguardo lo capito, ho bisogno di capire:

    Un muro di contenimento (credo) artificiale creato per i box di un condominio fino alla terra del proprietario superiore, oltre alla ricostruzione dobbiamo alzarlo di 50 cm dalla sua terra, in modo di arrivare a due muri già esistenti nel condominio, e giusto dire che le spese aspettano a entrambi le parti.

    Anche per la sostituzione o realizzazione di una recinzione sopra lo stesso.

    Chi a diritto di scegliere il tipo di recinzione.

    Grazie.

    • Per Giuseppe.
      Per prima cosa va controllata la linea di confine e vedere se passa al centro del muro oppure se quest’ultimo rimane inglobato in una delle due proprietà.
      Nel primo caso ogni lavoro effettuato su tale muro va autorizzato da entrambe le parti.
      Circa la ripartizione delle spese, dato che si parla di un box condominiale, va accuratamente verificata la posizione dello stesso nei confronti del muro.
      Normalmente, in questi casi, si arriva sempre (Speriamo non sia il tuo caso) a contrasti tra vicini, i quali non si mettono d’accordo sulle relative spese.
      La questione può essere affrontata con l’aiuto di un amministratore condominiale o di un tecnico professionista.
      http://www.coffeenews.it/sopraelevazione-o-innalzamento-di-un-muro-a-comune
      Amedeu e c.

  563. Colonna fecale
    Salve ho acquistato un appartamento non dotato di utenze alcuna al 1 piano di uno stabile di solo un piano e con due vicini che pur parenti con il vecchio proprietario hanno motivi di rancore con esso.
    Ho necessità di costruire una colonna fecale che dal mio appartamento scenda nell’androne comune attraverso un foro nel solaio e si porti dietro il portone per poi uscire in strada chiaramente ricoperta da cartongesso.
    Le chiedo: possono i due vicini crearmi problemi? quali? il tubo da 9 cm puo essere parzialmente inserito nel muro solo pochi cm perchè la parete è un muro portante) non ho chiesto ai due vicini di farmi accedere alla colonna fecale loro perchè temo mi dicano di no per i vecchi rancori e anche perchè immagino sia molto vecchia e poi non so dove sia.Sono molto preoccupata perchè senza wc il mio appartamento non potrà essere abitato
    grazie

    • Per Anna.
      Per eseguire opere nelle parti comuni condominiali occorre sempre l’autorizzazione del condominio.
      Da come hai presentato la cosa sembrerebbe che tale colonna discendente (Diametro 10 cm in PVC maggiorato ??) non sarebbe molto appariscente anche perchè la maschereresti con uno scatolare in cartongesso.
      Questione per cui, noi, ti suggeriremmo di parlarne con il condominio per una possibile autorizzazione.
      Altra cosa: dici che il tuo appartamento era privo di servizi. Come è possibile? Forse hai acquistato alcuni locali frazionati da un appartamento piu grande?
      In questo caso ti occorrerebbe l’autorizzazione (SCIA) e il N.O. dell’ufficio fognature comunali e l’allineamento catastale.
      Nel caso di opposizione del condominio potrai sempre superare l’ostacolo mettendo in opera un WC della Sanitrit.
      http://www.coffeenews.it/come-fare-a-risolvere-problemi-difficili-di-scarico-di-bagni-wc
      Amedeu e c.

  564. Salve ho un muro in pietra lungo100 metri alto non più di un metro con sopra una rete metallica che divide il muro a meta tra me e il mio confinante. Il muro e stato eretto più di 40 anni fa, alla fine del muro dovrei creare una casetta dell acqua.Vorrei sapere se devo chiedere il consenso al confinante ,preciso che il confinante non si e mai interessato di aggiustare il muro dalla mia parte, e che la casetta e posta sulla mia entrata di casa .Grazie molto

  565. Buongiorno, devo installare una fossa Imhoff sul passaggio carrabile di casa mia. Posto che prima della vasca Imhoff verrà posato un degrassatore e che dopo la Imhoff verrà messo un Filtro percolatore anaerobico succeduto dal pozzetto per il prelievi fiscali, le domande sono:
    1) A quale profondità minima e/o massima dovrò posizionare le tre vasche?
    2) Con quali pendenze tra loro?
    3) E a quale distanza tra loro?
    Grazie/Isabella

    • Per Isabella.
      Quelle che contano sono le tubazioni che collegano le varie apparecchiature, per cui, per assurdo, potresti installare i tre manufatti con l’estradosso a livello del terreno, ma con i tubi che passano dall’uno all’altro con una piccola pendenza
      Solamente il pozzetto di controllo dei liquami dovrà essere posto più in profondità, poichè chi preleverà il liquido per analizzarlo, deve inserire un recipiente sotto la tubazione proveniente dall’ultimo manufatto, senza che il suo fondo tocchi il liquame accumulato nel pozzetto stesso.
      Come maggiore profondità, si intende, quindi, un pozzetto più alto, con l’estradosso a piano del terreno e con il fondo più basso.
      Vediamo se questo nostro articolo può aiutarti:
      https://www.coffeenews.it/trovare-i-componenti-giusti-per-realizzare-una-fitodepurazione-a-flusso-orizzontale
      Amedeu e c.

  566. Buongiorno, sono a rifare una terrazza. Io vorrei demolire la pavimentazione e il massetto, posare uno strato di separazione di cellophane, rifare gli scarichi frontali e gettare il massetto (sp 5/7cm) con le nuove pendenze. Sopra questo posare il mapelastic. La domanda che mi pongo è: il lavoro e’ corretto? Nel raccordo parete/massetto è necessario usare il nastro apposito della Mapei oppure come mi hanno consigliato, di risvoltare il mapelastic e la rete in fibra di vetro? E poi, il massetto richiede sul perimetro un materiale comprimibile o è sufficiente il risvolto del cellophane?
    Ringrazio tutti fin da ora dei consigli.

  567. Devo impermeabilizzare un balcone, meglio mapelastic o nanoflex?
    Grazie mille

    • Per Enrico.
      Entrambi ottimi, ma l’essenziale è usarli nella giusta maniera.
      Dovresti trovare una persona del posto, che ha già pratica in materia e che ti segua il lavoro.
      Amedeu e c.

  568. Buon pomeriggio Amedeu, avrei bisogno di una risposta ad una domanda che mi martella da giorni; sono una persona in affitto in un condominio, il mio proprietario ha posto, senza il mio consenso, su un davanzale della mia abitazione, un dissuasore per piccioni che io ho subitamente asportato…. E’ giusto che il proprietario faccia del mio davanzale quello che vuole? La casa e’ stata presa in affitto da me tutta o in parte? Premetto vivo qui’ da 20 anni e da quando e’ subentrato il figlio del vecchio proprietario e’ un disastro….Normalmente sono una persona rispettosa….Buona giornata, Andreina.

    • Per Andreina.
      Come affittuaria hai il diritto di usufruire della finestra e quindi del davanzale, a tuo piacimento.
      Devi però comprendere anche la necessità del proprietario della casa, in quanto i piccioni, con i loro escrementi costituiscono un vero problema per le facciate di un immobile, che vengono sporcate in maniera, talvolta, esagerata.
      Amedeu e c.

  569. Salve! Ho uno spazio sotto la mia casa previsto per i garages , ma lasciato a pilastri e senza muri (tipo posto auto). Il geometra però lo ha accatastato C/6 una parte e C/2 l’altra. Il comune pretende IMU e spazzatura. In atto ovviamente non ci sono nè attacco di luce nè di acqua. Però al comune mi hanno detto che è suscettibile di produrre rifiuti lo stesso e che inoltre è accatastato. Che dovrei fare ? Come potrei fare a farlo risultare catastalmente quello che in effetti è, per non pagare almeno la spazzatura??
    Grazie in anticipo della risposta

  570. Buonasera,
    come si può (se possibile) risalire alla mappa completa degli impianti (elettrico, idrico e gas) di un appartamento del 1985? A chi bisogna rivolgersi?

    • Per Massimo.
      Alcuni, per esempio l’impianto elettrico puoi trovarli presso l’ufficio Edilizia Privata del Comune, depositati nel progetto originario.
      Gli altri devi richiederli alla ditta edile che realizzò la costruzione e che si rivolse ad uno o più tecnici (Per gli impianti) professionisti.
      Amedeu e c.

  571. La ringrazio per la risposta e buona giornata

  572. Dove si puo’ acquistare SiKa Post Fix?
    Grazie
    Giancarlo

  573. Desidero sapere se è possibile obbligare un proprietario di fossa biologica ad allacciarsi ad una fogna privata distante 10 mt suddividendo i costi della costruzione fognaria attiva.
    Se a monte un proprietario si allaccia ad una fogna privata ma che confluisce in un tratto di altri privati proprietari del tratto seguente sono obbligati a pagare in proporzione il costo dell’allaccio fognario attivo di questi altri privati
    Se si sono allacciati abusivamente senza chiedere il permesso ai proprietari ed al comune?

    • Per Angela.
      Se la zona è provvista di fognatura nera pubblica e la fossa biologica della quale parli è in effetti una fossa Imhof
      https://www.coffeenews.it/differenze-sostanziali-fra-fossa-imhoff-e-fossa-biologica-standard
      la distanza di 10 metri non è una lunghezza tale che impedisca al proprietari di allacciarsi alla FN comunale.
      Puoi fare intervenire i Vigili Urbani o i tecnici del Comune /Asl (Rispettivamente Ufficio Fognature e Igiene Pubblica) per fare eseguire l’allacciamento al vicino.
      Idem per un allaccio abusivo (da verificare prima presso l’ufficio Fognature comunale).
      Per quanto riguarda il fatto che il il proprietario a monte si sia allacciato ad una tubazione non sua, posta a valle, a nostro parere, dovrebbe contribuire in parte (Da valutare secondo i millesimi posseduti da ciascuno sul tratto di tubazione già realizzata) sulla cifra già spesa da costoro.
      Amedeu e c.

  574. grazie tantissime. angela

  575. salve Amedeu, ho un problema di risalita di umidità fino a 30/40 cm di h circa 27ml,vorrei usare speedy e rifare l’intonaco con biocalce tasciugo cosa ne pensi me lo consigli? quante confezione di speedy devo comprare e quanto mi costa? grazie in anticipo

  576. Buon giorno,

    volevo chiedere un parere sul seguente caso.
    Tra i due appartamenti c’era un’intercapedine che serviva anche per abbattere un po’ il rumore. Tale vuoto tra i muri divisori delle proprietà era di una decina di centimetri. Il mio vicino, ristrutturando casa, ha pensato bene d’abbattere il muro dalla sua parte e di appropriarsi di tale spazio per poi costruire un muro di mattoni aderente al mio senza più intercapedine. Avendo spostato il muro, quindi, ma non la linea di confine che era nel mezzo dell’intercapedine, io sarei proprietario di più della metà del nuovo muro posato in aderenza al mio.
    Risultato che i rumori e le voci si percepiscono più intensamente.
    Ora il mio vicino ha deciso d’addossare alla parete anche una scala comunicante con il sottotetto, che ha reso abitabile di recente. Non riesco a sapere se la scala è portante o meno e che tipo di travi, lunghezza dei tasselli abbiano usato. Sembra che i gradini poggino in parte sui nuovi mattoni posati quindi, una parte del muro nuovo è stata tolta e la divisione tra le due proprietà e solo il muro di mattoni dalla mia parte. Tutto mi fa pensare che si siano anche aggrappati al mio muro. Fatto sta che ogni volta che salgono e scendono sento che il muro scricchiola, e fa un casino infernale e temo che un giorno o l’altro il muro dalla mia parte si crepi e ceda.
    Posso chiedergli di ripristinare l’intercapedine?
    Se un giorno io volessi ristrutturare e volessi creare una scala io non potrei attaccarla al mio muro in quanto il loro ancoraggio impedirebbe al mio d’avere l’apposito spazio per agire.
    Cosa posso fare? Grazie

    • Per Marco.
      Una situazione delicata nella quale devi muoverti con gentilezza ma anche con fermezza.
      Se il vicino ha un immobile staccato dal tuo, l’intercapedine serviva anche come giunto sismico per zone, appunto, sismiche.
      Comunque puoi chiedergli di fare eseguire un sopralluogo da un tuo tecnico di fiducia per verificare il fatto che prima non sentivi rumore e adesso si.
      Questo, in quanto, probabilmente, ti riuscirà difficile dimostrare la situazione precedente dell’immobile, se il vicino ha già ultimato i lavori e non hai planimetrie o fotografie per dimostrarlo.
      Non sarebbe male che, con il materiale che hai, ti recassi anche da un legale della tua zona, prima di richiedere un sopralluogo.
      Amedeu e c.

  577. saluto Amedeu e tutto lo staff mia moglie sta per comprare un immobile(appartamento)ma durante la transazione il notaio ha trovato un problema al catasto (visura catastale dell agenzia delle entrate))che la particella catastale 242 il sub 17ecc tranne( i metri quadri e l indirizzo) sono identici a un altro proprietario in un altro fabbricato piu avanti
    Ho notato che sulla piantina topografica il fabbricato dell altra persona e numerato con particella 242 invece il fabbricato dove cé l appartamento che dovrebbe comprare mia mogli ha un altra particella 139
    controllando tutti i precedenti atti notarili dei proprietari portano la part 242 ecc come posso fare per risolvere la situazione distinti saluti

    • Per Antonio.
      Devi rivolgerti da un tecnico professionista della tua zona (Geometra) per fagli eseguire le visure ipo catastali necessarie.
      Solo allora potrà eseguire le variazioni e i nuovi allineamenti catastali.
      Amedeu e c.

      • saluto amedeu e tutto lo staff e grazie dell attenzione purtroppo e proprio il geometra che ha fatto la visura ipo catastale e la piantina dell appartamento che e risultata originale invece e uscita sempre la stessa particella 242 ecc uguale a l altro fabbricato invece della particella 139 ecc e ha detto che si potrebbe fare la variazione durante la transazione del notaio e possibile ho deve fare lui qualche altra procedura e se si quale? non e che non mi fidi ma purtroppo su gli errori ci possono essere alti errori e sarei io ha pagare eventuali conseguenze
        se mi potreste indicare i passi delle procedure che dovrà adottare il geometra le sarei molto grato distinti saluti

        • Per Antonio.
          In questi casi, per essere certi di fare una cosa giusta si consiglia di muoversi in due direzioni:
          Prima sentire cosa ti consiglia il notaio che ha fatto l’atto
          Secondo, recarsi presso l’Agenzia del Territorio (Catasto) per parlare con il tecnico (Geometra)che accetta gli allineamenti catastali.
          Devi esporgli la tua situazione e sentire il suo punto di vista, che sarà sempre eccezionalmente professionale.
          Amedeu e c.

  578. Buongiorno
    Volevo sapere come mi devo comportare con il proprietario di un appartamento , affittato sicuramente in nero, ubicato due piani sotto il mio, la cui canna fumaria esce al centro del mio terrazzo, la cui altezza non supera certamente il colmo del tetto. Due anni fa questa canna fumaria di eternit è andata a fuoco e il proprietario ha autorizzato l’affittuario a inserire all’interno una canna di acciaio flessibile . Lo scorso anno sono cambiati gli affittuari che hanno iniziato ad accendere la stufa a legna collegata a tale canna fumaria già il 12 ottobre producendo una grande quantità di fuliggine ( sicuramente bruciavano rifiuti di ogni genere) che cadeva sul mio terrazzo impedendomi di usarlo , tutto questo fino al mese di aprile quando non hanno più acceso la stufa.
    Ho parlato più volte col proprietario per risolvere il problema con le buone ma non ho ottenuto nulla.
    Ora ha cambiato ancora affittuari e tra qualche mese credo si ricreerà lo stesso problema.
    Cosa mi consiglia di fare ? L’eternit sicuramente spaccata della canna fumaria è a norma di legge ?
    La produzione di fuliggine non è dannosa alla salute ?
    Anticipatamente ringrazio
    ANTONIO

    • Per Antonio.
      Per darti una risposta veramente attendibile occorrerebbe effettuare un sopralluogo e questo purtroppo non ci è possibile.
      Possiamo però suggerirti che una canna fumaria in eternit, specie se la stessa è a faccia vista, non va bene, in quanto, soggetta al calore proveniente dal basso, per cui secca e volatizza più facilmente i componenti cancerogeni in essa contenuti
      Per cui, puoi farti forte di tale motivazione facendo scrivere al vicino da un tuo legale, oppure, ancor meglio, chiamando in causa i vigili sanitari della ASL (Che purtroppo non sono sempre disposti a effettuare sopralluoghi per i privati).
      Amedeu e c.

      • Grazie per il consiglio…
        Vorrei anche avere delle informazioni sulle canne fumarie….
        – le canne fumarie devono essere collocate sul tetto o devono superare il colmo del tetto ?
        ( nel mio caso è posizionata liberamente al centro del mio terrazzo e la sua altezza non arriva alla sommità del tetto )
        – la stessa canna fumaria è rivestita esternamente con forati e intonaco ma l’eternit sta sempre al suo posto anche se spaccata ,cosa verificata con l’uscita di fumo nell’appartamento sottostante, quindi è considerata pericolosa anche con il rivestimento ?
        distinti saluti

  579. Buongiorno,
    vorrei installare un wc sospeso del tipo senza brida e non potendo usare una cassetta tipo Geberit combifix per problemi di spazio sopra il wc, chiedo:

    – Utilizzando una cassetta tipo Geberit Sigma 8 ma distante dal wc circa 80/90 cm., devo dare una minima pendenza al tubo di cacciata ?
    – Ci sono problemi usando questo tipo di installazione con i wc senza brida ?
    – Ultima domanda, come fare per portare il tubo di cacciata fino al wc dal momento che il raccordo di uscita della cassetta ha una misura “non comune” ?

    Avrei inviato una foto … ma non so dove allegarla.

    Attendo risposta e/o suggerimenti.

    Grazie.

  580. Buongiorno Signor Amedeu,
    leggo con molto interesse la sua rubrica e devo dirLe Bravo al quadrato, complimenti. Mi capita un quesito personale e gradirei se possibile una sua risposta.
    Circa 30 anni fà ho ricoperto la mia scala esterna in abuso edilizio e subito dopo finito i lavori ho fatto fare al tecnico di fiducia di presentare condono e variazione catastale.Ora il comune a distanza di 30 anni mi comunica che per chiudere la pratica devo riqualificare l’opera da me costruita.
    Non ho trovato ostilità nel tecnico comunale, ma mi obbliga a coprire con un prodotto cementizio che sembri malta le pareti di circa 2 mt di acciaio inox alla base. Chiedo a Lei un prodotto adatto a tale scopo. (se esiste) Grazie

  581. Grazie Signor Amedeu gli amici si riconoscono nel momento del bisogno.

  582. GUAINA LAMINATA
    Buon di sig.Amedeu , vorrei sapere per impermeabilizzare il mio terrazzo ( ha una vecchia guaina con lamina in alluminio ormai volata via, ma in molte parti ancora ancorata) se posso passarci l’impermeabilizzante sull’alluminio restante in opera, o dargli qualche aggrappante . Lei che mi consiglia ?.

  583. buon giorno ad amedeu e a tutto lo staff abito a piano terra in un palazzo (composto da piano terra e primo piano molto vecchio di costruzione) confinante con un parco purtroppo i condomini parcheggiano l auto dietro il muro dell edificio dove abito appoggiandosi quasi al muro creandomi problemi il primo non so come(sembra strano pure a me) sono le vibrazione del motore della macchina quando accelerano nello spostamento la seconda e che quando piove se ce l auto inzuppa l intonaco sempre allo stesso posto(in orizzontale )lasciando le tracce di umidità la quale penetra dentro io le chiedo se lo possono fare
    Io durante la ristrutturazione del muro confinante esterno ho notato che cerano dei segni che facevano presupporre la presenza di un altra stanza abolita
    Ho saputo che sono in disputa per questo pezzo di terreno adibito a parcheggio puo essere che appartenga all edificio?
    Sperando di essermi espresso bene
    distinti saluti antonio

  584. ringrazio amedeu e tutto lo staff delle risposte date grazie

  585. Buongiorno, mia moglie possiede un appartamento a piano terra con giardino privato. Sulle piastrelle del camminamento attorno alla casa è presente una grondaia che scarica l’acqua del lastricato solare e del terrazzo con giardino pensile del secondo piano entrambi di proprietà della stessa persona.
    La grondaia finisce a qualche centimetro da terra per cui le piastrelle sono sporche da terriccio, foglie ed acqua sporca con probabile presenza di pesticidi e fertilizzanti ed anche il suo giardino privato soffre.
    Ha chiesto al proprietario ed alla ditta costruttrice di rimediare ad esempio spostando la grondaia o interrandola o altro ma non ha ricevuto nessuna risposta. E’ lecita tale situazione o cosa si può fare e se decidesse di piastrellare il guardino questo diventerebbe una vasca ed il diritto di proprietà a cosa serve?
    preciso edificio costruito l’anno scorso e comprato dalla ditta costruttrice

  586. La nuova caldaia di E.HY. Energy Hydrogen, cosa ne pensa! è sicura? Potete scrivere un articolo a riguardo?

    Ho visto un video su youtube (Ecco Hydro, la prima caldaia a idrogeno )

  587. Salve,

    Sarei interessato alla valvola di non ritorno “AIRSTOP” ma ho qualche dubbio sull’applicazione per il mio caso e non vorrei fare la spesa inutilmente: ho letto che è adatta per diametri da 100mm a 110mm, nel mio caso il tubo in pvc è quello classico arancione ma il diametro è 120mm, può andar bene lo stesso?
    Inoltre chiedo: mi è stato consigliato di montare questa valvola in sostituzione delle classiche grigliette di presa aria per evitare, in caso di depressione, uscite di odori maleodoranti dallo sfiato scarico bagno piano interrato, che esce in una bocca di lupo, applicare questa valvola è una soluzione tecnicamente corretta o errata o ha controindicazioni?

    Grazie e Saluti,

    Enzo

  588. Buongiorno, cercavo aziende per la realizzazione di un giardino roccioso con una cascata d’acqua. Grazie per la collaborazione, cordiali saluti

    • Per Raffaele.
      Devi cercare su internet ” Realizzazione di giardini” e poi scegliere la ditta più vicina a te.
      La contatterai telefonicamente affrontando le tue problematiche.
      Eventualmente tale ditta non sia in grado di costruire il tuo giardino, quasi sicuramente ti indirizzerà verso coloro che sapranno farlo.
      Amedeu e c.

  589. Scusate ancora, volendo utilizzare i pannelli Depron al soffitto di una stanza, quale spessore devo considerare?
    Grazie ancora.

    • Per Vincenzo.
      La risposta te l’abbiamo già data nella tua precedente domanda nell’articolo: “Isolamento termico interno di un vano, con pannelli di depron da 6 mm. Come fare”
      Amedeu e c.

  590. Permesso di Costruire. Mancato rispetto dei termini di ultimazione lavori. Cosa fare.
    Nel 2008 ho terminato di costruire al grezzo un appartamento che per via di una causa con un proprietario confinante non ho ultimato per attendere la conclusione della causa che si è conclusa quest’anno a mio favore.
    Vorrei vendere al grezzo questo appartamento cosa dovrei fare per poter procedere alla vendita?
    L’appartamento non è stato accatastato perchè incompleto.
    Preciso che le norme edilizie sono mutate da allora e l’abitazione si trova in zona definita rossa.
    Per via delle questioni legali in essere riguardanti proprio la costruzione non ho potuto rispettare i termini di conclusione dei lavori, colui che dovrebbe acquistare può ottenere il permesso di completare i lavori?
    Vorrei cortesemente avere un Vostro parere in merito .
    Ringrazio e porgo cordiali saluti.
    Anna

    • Per Anna.
      In condizioni normali (Con agibilità ottenuta e documentazione catastale presentata), dovresti portare copia del tutto al notaio che solo allora ti potrà fare l’atto.
      Poichè non ti trovi in tale condizione, dovresti sentire il tuo notaio rogante se può accettare (Sempre che tu sia d’accordo) un accatastamento come unità urbana F3 (Cioè unità in corso di costruzione).
      Per saperne di più leggi questo nostro articolo:
      https://www.coffeenews.it/le-categorie-del-catasto-fabbricati-in-dettaglio
      Amedeu e c.

  591. BUONGIORNO:
    VORREI TAMPONARE CON LAMIERE IL MIO CANCELLO DEL PASSO CARRABILE CHE ATTUALMENTE DISPONE DI INFERRIATE, PER CELARLO ALLA VISTA DI CURIOSI CHE TRANSITANO SUL MARCIAPIEDE COMUNALE ,TALE OPERAZIONE è FATTIBILE SENSA NUSSUN ONERE BUROCRATICO?Grazie

    • Per Antonio.
      Per quello che ci risulta non esiste alcuna legge o normativa che impedisca ad un proprietario di case di recintare la sua proprietà e di chiuderla poi con tende verdi frangisole, che impediscono la vista all’interno,
      Per cui le lamiere, a nostro avviso, hanno lo stesso compito, magari verniciate di un colore che si imparenti con il cancello.
      Amedeu e c.

  592. Buongiorno,
    dal 1989 sono proprietaria di un appartamento in cima a una collina toscana dove non esiste la fognatura pubblica e da sempre gli scarichi delle acque bianche e nere vanno a finire tramite canali sotterranei nel terreno (a dirupo, incolto) della mia vicina di casa.
    Dopo la segnalazione di quest’ultima, il Comune mi ha intimato di munirmi di un depuratore, e il suo costo è di circa 30.000,00 euro, dato che il vicino mi venderebbe parte del suo terreno per realizzarlo a un costo elevatissimo!
    Vorrei sapere:
    1) posso vantare una servitù (di fatto) di scarico, visto che da sempre i miei scarichi vanno in tale terreno confinante?
    2) il Comune può obbligarmi a costruire un’opera così costosa, posto che non esiste la fogna comunale e che il mio appartamento non vale molto in proporzione, circa 200.000,00 euro ? Il tecnico dice che la fossa tricamerale biologica non si può fare perchè non ho il giardino di fronte a me distante per posizionarla a 3 metri di distanza dalla casa.
    Quale è la normativa ghe mi obbligherebbe?
    Grazie.

  593. Buongiorno,
    complimenti per il sito, davvero tanti spunti interessanti.

    Abbiamo appena terminato la ristrutturazione di casa e ci ritroviamo, senza aver avuto alcun consiglio da parte del costruttore, con un pavimento gelido.
    Abbiamo intelligentemente sostituito i serramenti ma con un impianto termico eccellente che fa fatica a riscaldare l’intera abitazione di circa 200 mq.

    Chiaramente non possiamo provvedere ad isolare il pavimento dall’interno, significherebbe demolire quello appena posato quindi mi domandavo se ci fossero delle possibilità di isolare dall’esterno, ma mi risulta complicato capire come accedere al fondo dell’abitazione esternamente, calcolando anche che, a detta del costruttore le fondamenta sono a sacco.

    Attendo cortesemente vs

    • Per Paoletto.
      Coibentare una pavimentazione dalla parte sottostante chiusa (Come ci sembra di comprendere) non è fattibile.
      A nostro parere dovresti cercare una soluzione diversa, tipo la messa in opera, magari nei locali notte, di un pavimento in legno tipo flottante, che è il più usato negli ambienti domestici
      https://www.coffeenews.it/pavimenti-in-legno-flottanti
      Puoi trovarli a poco prezzo, belli da vedere e durevoli nel tempo, e inoltre facilmente montabili con il sistema del Fai da Te.
      Amedeu e c.

  594. BUONGIORNO,
    Mio marito è proprietario della casa dove abitiamo, costruita nel 1979 su un lotto di terreno acquistato qualche anno prima.
    Da quando è in vigore il mod. 730 precompilato, ci siamo accorti che al catasto risulta, oltre la casa, ancora questo lotto di terreno.
    Cosa si può fare per correggere? La reale situazione immobiliare è casa di abitazione con giardino pertinenziale.
    Ringrazio anticipatamente.

    • Per MLV.
      Devi affidarti alle cure di un tecnico geometra professionista della tua zona, il quale presenterà un nuovo allineamento catastale correggendo il tutto.
      Amedeu e c.

  595. Buongiorno,
    ho comprato casa, purtroppo in sala ha solo un’applique su una parete laterale.
    A noi piacerebbe un’illuminazione ampia. Abbiamo pensato a dei faretti posti su binario.
    Avete altre proposte?
    grazie, buon lavoro

    • Per Giuseppe.
      Forse sarebbe più indicata, trattandosi di una sala, una illuminazione mista, con faretti posti in alto quasi a soffitto e lumiere a stelo con piantone a terra, possibilmente con luce visibile e regolabile (Senza eventuali “cappelli”).
      Amedeu e c.

  596. Nel 76 mia madre ed i genitori del mio vicino (tutti defunti)hanno permutato alla pari due pezzi di terreno x consentire a loro di costruire la loro casa e qunidi hanno costruito anche la recinzione in base agli accordi di fatto. il loro geom ha redatto il progetto dove identifica l’attuale recinzione dove ora si trova. ha redatto anche con il notaio (defunto) l’atto di permuta sbagliando le misure x cui solo ora il mio vicino si accorge che al catasto terreni il frazionamento risulta 2 mt +avanti verso di me. mi dice che non è interessato al terreno ma delega a me l’onere di regolarizzare (usucapione o altro in base a ciò che voi ci consigliate).quindi la domanda è cosa mi conviene fare ? inoltre trattandosi di un errore del loro geometra (defunto) x chè devo pagare solo io quando tutto ciò era nato da una loro necessità e non è vero che io ora guadagno 2mt in quanto la situazione di fatto è quella che i ns avi volevano palesemente quindi almeno dividere il danno e trovare insieme la soluzione meno costosa che speriamo ci indichiate voi,grazie. cordiali saluti

    • Per Giampiero.
      A nostro parere quella che conta è la situazione con la relativa documentazione, di oggi.
      Per cui, ci sembra che ti trovi in una situazione di svantaggio, in quanto hai una proprietà che ti entra per circa due metri nel “tuo” terreno.
      Il vicino non ha interesse nel regolarizzare il tutto e non possiamo dargli torto, in quanto in futuro non può avere grane.
      Ne nasce la conseguenza che non vuole partecipare alle spese di regolarizzazione.
      Per cui ti suggeriamo di risolvere amichevolmente la questione addossandoti le spese di contratto e catastali necessarie per mettere di nuovo a posto il tutto.
      La via dell’usucapione ventennale potresti seguirla, ma occorre ugualmente un legale e, una volta riconosciuta, un avallo finale di un giudice.
      Amedeu e c.

      • come da mia richiesta del 2/3 a nome gianpaolo: ma se il mio vicino va a vendere sulla carta risulta proprietario di 2mt che in realtà sono al di quà della recinzione da lui costruita nel 76 e dentro alla mia proprietà da allora e che nessuno intende modificare ora quindi data la volontà di entrambi di sistemare le carte ( e sempre pensando che l’errore l’ha fatto il suo geometra e colpa di tutti che non hanno letto l’atto con la lente) io ritengo onesto dividere le spese. comunque lei dice che il notaio può sistemare la cosa: con che atto e a quali costi ? grazie

        • Per Giampaolo.
          Un atto di compravendita e successiva modifica (Nuovo allineamento catastale) con spese di notaio e geometra.
          Circa i costi dovresti interpellare dei professionisti della tua zona.
          Amedeu e c.

  597. IMMOBILI SENZA AGIBILITÀ
    Buongiorno,
    -nel 2014 ho acquistato un appartamento nuovo da impresa in un fabbricato di 11 appartamenti ad oggi , tranne uno, non abbiamo l’agibilità poichè l’idraulico non sta rilasciando la “dichiarazione di conformità impianti” senza la la quale l ‘impresa di costruzione no può richiedere certificazione al comune.
    L’idraulico è creditore di una cospicua somma nei confronti dell’impresa per cui usa la certificazione come arma di ricatto, l ‘impresa sostiene di non avere soldi per poter pagare, come risolviamo?

    • Per Lia.
      Una situazione difficile, anche perchè l’idraulico, se ha eseguito il lavoro, ha diritto di essere pagato.
      Come suggerimento possiamo darti quello di subentrare alla ditta, pagando voi (Tutti gli acquirenti) il conto dell’idraulico, facendovi scalare tale importo dall’impresa su quanto da voi dovuto per l’acquisto degli appartamenti.
      Quanto sopra, ammesso che non abbiate ancora liquidato del tutto l’impresa e, comunque, sempre garantiti da una documentazione scritta della stessa redatta in forma legale.
      Amedeu e c.

  598. Grazie mille per la risposta,
    gli appartamenti sono tutti stati pagati e ci abitiamo, vorremmo evitare le vie legali,
    la dichiarazione mancante riguarda esclusivamente l’impianto idraulico, la conformità potrebbe
    Certificarla un altro idraulico?

    • Per Lia.
      Le certificazioni e le attestazioni per la regolarità degli impianti le devono effettuare le ditte che hanno eseguito il lavoro.
      In base a dette certificazioni il tecnico Direttore dei Lavori rilascerà una relazione al Comune, in base alla quale verrà poi emessa l’agibilità finale.
      Quindi ci sono vari ostacoli che si pongono alla certificazione di una nuova ditta che non ha eseguito l’impianto idraulico e che ne dovrebbe attestare l’idoneità, in base alla quale altri tecnici dovrebbero, poi, emettere atti firmati e prendersene la responsabilità.
      Per concludere diciamo che non ci è mai capitato un fatto del genere, anche perchè subentra la correttezza professionale e una ditta difficilmente rilascerà una dichiarazione senza l’autorizzazione scritta della ditta esecutrice.
      Comunque puoi porre questa tua soluzione al Direttore del Lavori ed al tecnico comunale preposto e sentire cosa ti risponderanno.
      Amedeu e c.

  599. Buongiorno, abito al piano terreno di un condominio di 2 piani adiacente ad un altro. I due edifici sono collegati lateralemte rispetto alle porte di ingresso, poste sul fronte strada. Tuttavia al piano terra dell’altro edificio è stata aperta una sorta di corridoio/galleria di larghezza di circa 3,5 metri per accedere con le auto al resede/cortile interno di un’altra abitazione. Lungo questo corridoio ci sono 2 finestre della mia abitazione, una della cameretta e una della cucina, non arriva luce diretta perchè frontalmente c’è il muro laterale dell’altro condominio e sopra il solaio dell’abitazione al piano primo dell’altro complesso condominiale, vorrei capire se tali vedute sono regolari in quanto verticalmente non c’è una distanza di 3 metri.
    Grazie mille
    Saluti

  600. I miei vicini hanno il loro finestrato a un metro di distanza dal mio confine che è metà campo agricolo e metà area fabbricabile dove verrà costruita la casa di mia figlia. Questi vicini, chi ha la rete di recinzione fa defecare i loro cani sul ballatoio poi lavano e l’acqua scende nel mio campo; chi invece ha il muretto di recinzione stende i tappeti e le coperte sempre dei cani a cavallo del muretto. Posso proibire che facciano tutto questo?

    • Per Ortensia.
      Ciò che dici può configurarsi come un atto di emulazione, proibito dall’articolo 833 del codice civile.
      https://www.coffeenews.it/cosa-sono-gli-atti-di-emulazione
      Sono comunque episodi che si combattono male, in quanto molto spesso finiscono per vie legale con dispendio di tempo e di denaro, per cui ti consigliamo di affrontare amichevolmente la situazione con i tuoi vicini, dopo di che, in caso di diniego, puoi far scrivere loro una lettera da un tuo legale.
      Amedeu e c.

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